Le podcast Giro di Sol sur Radio Sankara présente une interview dédiée à notre site
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Lorenzo Masetti 21/3/2024 - 19:00
Duecento giorni a Palermo
Giro di Sol - Il podcast su Radio Sankara
Antiwarsongs.org è un sito web nato nel 2003. Un grandissimo archivio di canzoni pacifiste e anti-militariste. Un portale dove la community ha raccolto migliaia di testi, link, approfondimenti e traduzioni di brani, meticolosamente catalogati per una facile fruizione. Ne abbiamo parlato con Lorenzo Masetti, uno dei fondatori e degli amministratori.
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21/3/2024 - 18:03
Για την Κύπρο
Il giornalista e militante Theofilos Georgiades, fautore di una lotta comune tra ciprioti e curdi, venne assassinato il 20 marzo 1994. Nel 30° anniversario è stato ricordato da varie voci del movimento di liberazione curdo.
I CURDI NON DIMENTICANO Theofilos Georgiades
Gianni Sartori
Il 30° anniversario dell’assassinio del militante cipriota Theofilos Georgiades (20 marzo 1994) è stato celebrato da Kurdistan au feminin, dall’agenzia ANF, da infolibertaire e dall’Osservatorio per il processo di Kenan Agias.
Riportando una sua frase pronunciata nei giorni immediatamente precedenti: “La liberazione di Cipro passa per le montagne del Kurdistan”.
Poche ore prima di essere ucciso da una squadra della morte sulla porta di casa aveva scritto il suo ultimo articolo per il giornale “Haravgi” in cui denunciava la repressione nei confronti di sei esponenti... (continuer)
I CURDI NON DIMENTICANO Theofilos Georgiades
Gianni Sartori
Il 30° anniversario dell’assassinio del militante cipriota Theofilos Georgiades (20 marzo 1994) è stato celebrato da Kurdistan au feminin, dall’agenzia ANF, da infolibertaire e dall’Osservatorio per il processo di Kenan Agias.
Riportando una sua frase pronunciata nei giorni immediatamente precedenti: “La liberazione di Cipro passa per le montagne del Kurdistan”.
Poche ore prima di essere ucciso da una squadra della morte sulla porta di casa aveva scritto il suo ultimo articolo per il giornale “Haravgi” in cui denunciava la repressione nei confronti di sei esponenti... (continuer)
Gianni Sartori 21/3/2024 - 09:31
A War Song on Christmas
(2006?)
Di questa canzone si trova solo il video riportato (che abbiamo utilizzato per trascrivere il testo) ma viene citata in questo articolo che parla dello spettacolo 'Wainwright Family & Friends Christmas' tenuto nel 2006 insieme a Rufus e Martha Wainwright.
Di questa canzone si trova solo il video riportato (che abbiamo utilizzato per trascrivere il testo) ma viene citata in questo articolo che parla dello spettacolo 'Wainwright Family & Friends Christmas' tenuto nel 2006 insieme a Rufus e Martha Wainwright.
Nobody wants a war song on Christmas
(continuer)
(continuer)
20/3/2024 - 23:29
Song From a Cotton Field
Song from a Cotton Field.
Bessie Brown ( 1895-1955 )
Fonte: Musixmatch.
Compositore : Porter P. Grainger ( 1891-1948 )
Porter P. Grainger was a prolific songwriter, pianist, and arranger who on occasion was also a singer. He can be heard playing piano on records of noted musicians and singers during the 1920s and 1930s.
Bessie Brown ( 1895-1955 )
Fonte: Musixmatch.
Compositore : Porter P. Grainger ( 1891-1948 )
Porter P. Grainger was a prolific songwriter, pianist, and arranger who on occasion was also a singer. He can be heard playing piano on records of noted musicians and singers during the 1920s and 1930s.
Hey, hee, hi, ho, pickin' cotton all day
(continuer)
(continuer)
envoyé par Pluck 20/3/2024 - 17:45
Uguaglianza
FACCIAMOCI un parco! - Sabato 23 marzo tuttɜ in piazza.
Manifestazione ore 15:30 - via di Novoli.
SÌ PARCO PUBBLICO – NO CENTRO COMMERCIALE IN VIA MARITI – BASTA MORTI SUL LAVORO
Per definire quello che è successo il 16 febbraio scorso in via Mariti ci rifiutiamo di parlare di tragedia: le morti degli operai sono state una strage, il risultato inevitabile di politiche scellerate, che considerano la perdita di vite umane come un costo accettabile e preventivato per la ricerca del profitto di pochissimi.
Le morti sul lavoro in Italia sono circa mille ogni anno; una carneficina silenziosa che si consuma nella completa indifferenza delle istituzioni, fino al giorno in cui una morte è meno ignorabile delle altre, per esempio perché a morire sono tante persone insieme, e non se ne vanno nel silenzio ma con un boato che fa tremare le finestre di un intero quartiere, costringendo a guardare anche... (continuer)
Manifestazione ore 15:30 - via di Novoli.
SÌ PARCO PUBBLICO – NO CENTRO COMMERCIALE IN VIA MARITI – BASTA MORTI SUL LAVORO
Per definire quello che è successo il 16 febbraio scorso in via Mariti ci rifiutiamo di parlare di tragedia: le morti degli operai sono state una strage, il risultato inevitabile di politiche scellerate, che considerano la perdita di vite umane come un costo accettabile e preventivato per la ricerca del profitto di pochissimi.
Le morti sul lavoro in Italia sono circa mille ogni anno; una carneficina silenziosa che si consuma nella completa indifferenza delle istituzioni, fino al giorno in cui una morte è meno ignorabile delle altre, per esempio perché a morire sono tante persone insieme, e non se ne vanno nel silenzio ma con un boato che fa tremare le finestre di un intero quartiere, costringendo a guardare anche... (continuer)
20/3/2024 - 11:06
Chi ha ucciso Ilaria Alpi?
UN DELITTO DI STATO?
Riprendo qui un mio articolo del settembre 2017, forse ancora degno di interesse.
UN DELITTO DI STATO? LA MORTE SCOMODA DI ILARIA ALPI E DI MIRAN HROVATIN
"Ogni generazione crede di essere la prima a ribellarsi a una realtà ingiusta, ma il potere ricorda chi si ribellò in passato e sa quindi prevedere chi lo farà in futuro; per questo colpisce con precisione”
(G. Laurenti – “La madre dell’Uovo”)
Un groviglio, un ginepraio… o forse un verminaio. Così mi era apparsa la vicenda della morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin (*) mentre tentavo di assemblare gli innumerevoli frammenti – intrecciati, confusi, contaminati – da cui emanava l’eco, talvolta il tanfo, di fatti e nomi spesso già noti. Per lo meno a chi, in questo Paese di assopiti, ha saputo conservare qualche brandello di memoria.
Una storia irrisolta. Una scia di sangue con tanti morti ammazzati o deceduti... (continuer)
Riprendo qui un mio articolo del settembre 2017, forse ancora degno di interesse.
UN DELITTO DI STATO? LA MORTE SCOMODA DI ILARIA ALPI E DI MIRAN HROVATIN
"Ogni generazione crede di essere la prima a ribellarsi a una realtà ingiusta, ma il potere ricorda chi si ribellò in passato e sa quindi prevedere chi lo farà in futuro; per questo colpisce con precisione”
(G. Laurenti – “La madre dell’Uovo”)
Un groviglio, un ginepraio… o forse un verminaio. Così mi era apparsa la vicenda della morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin (*) mentre tentavo di assemblare gli innumerevoli frammenti – intrecciati, confusi, contaminati – da cui emanava l’eco, talvolta il tanfo, di fatti e nomi spesso già noti. Per lo meno a chi, in questo Paese di assopiti, ha saputo conservare qualche brandello di memoria.
Una storia irrisolta. Una scia di sangue con tanti morti ammazzati o deceduti... (continuer)
Gianni Sartori 20/3/2024 - 07:27
CCG/AWS fête aujourd’hui son 21ème anniversaire.
Riccardo Venturi 20/3/2024 - 00:33
Let Your Hammer Ring
anonyme
PRISON WORKSONGS
Recorded by Dr. Harry Oster at the Louisiana State Penitentiary at Angola, La. and other locations, mostly in 1959
Let Your Hammer Ring,
Big Louisiana, lead; Willy Rafus, and Arthur Davis.
Originally this song accompanied the driving of spikes into the wooden ties which held railroad tracks in place. The basic tool was a ten-pound hammer with two heads, hardly more than two inches in diameter. The steel-driving man swung freely in a complete circle about his head, then brought the hammer unerringly down on the spike. Since the railroad's disappearance at Angola, the same song has often been sung, as it is here, to facilitate wood-chopping. Unlike many of the group worksongs, "Let Your Hammer Ring" has artistic unity. The subject in this magnificent song swings naturally from the ring of the hammer to ringing a plea to the governor for pardon; the desire for a pardon... (continuer)
Recorded by Dr. Harry Oster at the Louisiana State Penitentiary at Angola, La. and other locations, mostly in 1959
Let Your Hammer Ring,
Big Louisiana, lead; Willy Rafus, and Arthur Davis.
Originally this song accompanied the driving of spikes into the wooden ties which held railroad tracks in place. The basic tool was a ten-pound hammer with two heads, hardly more than two inches in diameter. The steel-driving man swung freely in a complete circle about his head, then brought the hammer unerringly down on the spike. Since the railroad's disappearance at Angola, the same song has often been sung, as it is here, to facilitate wood-chopping. Unlike many of the group worksongs, "Let Your Hammer Ring" has artistic unity. The subject in this magnificent song swings naturally from the ring of the hammer to ringing a plea to the governor for pardon; the desire for a pardon... (continuer)
Ring 'em all together,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Pluck 19/3/2024 - 18:55
Mariposa
2024
È un brano di orgoglio femminile. Io lo vedo come un manifesto, poi non so se lo diventerà. C’è l’orgoglio di appartenere all’altra metà del cielo. Siamo in un momento in cui le donne stanno finalmente prendendo coscienza della propria emancipazione. Il brano è una carrellata nella storia: nel bene e nel male, noi siamo tutto questo. –
La canzone è stata ispirata dalle sorelle Mirabal, uccise il 25 novembre 1960 perché si opposero al regime di Trujillo. Per questo è nata ed esiste la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Nel pezzo ci sono le donne nel bene e nel male. Non c’è vittimismo. [...] È un manifesto. È il momento storico che chiama. Le donne sono consapevoli della loro emancipazione. Anche se a qualcuno non piace. E lo vediamo dai fatti di cronaca. [Mariposa è] una canzone che fa parte della mia storia, non potrei cantare pezzi diversi da questi. Sono cresciuta... (continuer)
È un brano di orgoglio femminile. Io lo vedo come un manifesto, poi non so se lo diventerà. C’è l’orgoglio di appartenere all’altra metà del cielo. Siamo in un momento in cui le donne stanno finalmente prendendo coscienza della propria emancipazione. Il brano è una carrellata nella storia: nel bene e nel male, noi siamo tutto questo. –
La canzone è stata ispirata dalle sorelle Mirabal, uccise il 25 novembre 1960 perché si opposero al regime di Trujillo. Per questo è nata ed esiste la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Nel pezzo ci sono le donne nel bene e nel male. Non c’è vittimismo. [...] È un manifesto. È il momento storico che chiama. Le donne sono consapevoli della loro emancipazione. Anche se a qualcuno non piace. E lo vediamo dai fatti di cronaca. [Mariposa è] una canzone che fa parte della mia storia, non potrei cantare pezzi diversi da questi. Sono cresciuta... (continuer)
Sono la strega in cima al rogo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 19/3/2024 - 10:12
L'Alì dagli occhi azzurri
Sospesi
L'Alì dagli occhi azzurr s'è sbarcao a Lampedusa (continuer)
envoyé par Dq82 19/3/2024 - 09:57
Frammenti ‘99
2007
Il delirio di Ulisse
…si va così decisamente a destra che io, pur restando fermo, immobile, mi ritrovo
inevitabilmente sempre più a sinistra
Il delirio di Ulisse
…si va così decisamente a destra che io, pur restando fermo, immobile, mi ritrovo
inevitabilmente sempre più a sinistra
Soli come non lo siamo stati mai
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 19/3/2024 - 09:42
Genova quel ragazzo
Un bel podcast da Radio Sankara che parla anche di questa canzone.
Giro di Sol - Musica di Provincia Il nuovo disco di Esterina è uscito. Abbiamo incontrato la band appena prima del concerto di presentazione. Abbiamo parlato di com'è nato e di come è cresciuto il disco, interamente prodotto a Rietto, Massarosa.
Giro di Sol - Musica di Provincia Il nuovo disco di Esterina è uscito. Abbiamo incontrato la band appena prima del concerto di presentazione. Abbiamo parlato di com'è nato e di come è cresciuto il disco, interamente prodotto a Rietto, Massarosa.
CCG Staff 18/3/2024 - 22:01
Canto per Lorenzo Orsetti
Due tristi anniversari che cadono quasi nello stesso giorno.
IN MEMORIA DI Alina Sánchez E DI Lorenzo Orsetti
Gianni Sartori
Sei anni fa, il 17 marzo 2018, perdeva la vita a 32 anni l’internazionalista Alina Sánchez (Lêgerîn Çîya), medico di nazionalità argentina (come Ernesto Che Guevara; lei del resto aveva studiato a Cuba presso l’ELAM). Militante delle YPJ (Unità di Protezione delle Donne) al momento del fatale incidente si stava recando nella città di Hassaké.
Come ricordava l’agenzia Firat News, Alina aveva collaborato attivamente con il sistema sanitario dell’AANES (Amministrazione autonoma del nord e dell’est della Siria ) mettendo in discussione, (attraverso la pratica delle assemblee popolari e della cura dei feriti affidata a tutta la popolazione) il ruolo stesso dei medici. Ritenendo che rappresentano “una delle maggiori forme di potere dello Stato-nazione”. Da qualche anno... (continuer)
IN MEMORIA DI Alina Sánchez E DI Lorenzo Orsetti
Gianni Sartori
Sei anni fa, il 17 marzo 2018, perdeva la vita a 32 anni l’internazionalista Alina Sánchez (Lêgerîn Çîya), medico di nazionalità argentina (come Ernesto Che Guevara; lei del resto aveva studiato a Cuba presso l’ELAM). Militante delle YPJ (Unità di Protezione delle Donne) al momento del fatale incidente si stava recando nella città di Hassaké.
Come ricordava l’agenzia Firat News, Alina aveva collaborato attivamente con il sistema sanitario dell’AANES (Amministrazione autonoma del nord e dell’est della Siria ) mettendo in discussione, (attraverso la pratica delle assemblee popolari e della cura dei feriti affidata a tutta la popolazione) il ruolo stesso dei medici. Ritenendo che rappresentano “una delle maggiori forme di potere dello Stato-nazione”. Da qualche anno... (continuer)
Gianni Sartori 18/3/2024 - 18:34
Makes a Long Time Man Feel Bad
Album : Negro Prison Blues And Songs Recorded live at the Mississippi and Louisiana State Penitentiaries by Alan Lomax ( 1947/1948 )
Testo e nota pubblicati da Genius.
Lomax wrote:
"The relative age of this prison song is attested by its references to the Gulf and Ship Island R.R., which construction was begun in Gulf-port, Mississippi, in 1887. The line was extended through the piney woods country to Jackson, probably with the aid of leased convict labor. In 1925, the road was absorbed by the Illinois Central System. At points in this rendition the men sing different verses over one another, indicating the existence of a number of versions, and making the lines at times unintelligible ".
Testo e nota pubblicati da Genius.
Lomax wrote:
"The relative age of this prison song is attested by its references to the Gulf and Ship Island R.R., which construction was begun in Gulf-port, Mississippi, in 1887. The line was extended through the piney woods country to Jackson, probably with the aid of leased convict labor. In 1925, the road was absorbed by the Illinois Central System. At points in this rendition the men sing different verses over one another, indicating the existence of a number of versions, and making the lines at times unintelligible ".
IT MAKES A LONG TIME MAN FEEL BAD. ( Traditional )
(continuer)
(continuer)
envoyé par Pluck 18/3/2024 - 13:35
Vento di Elisa
[2018]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Pietro Cirillo
Album / Albumi: Sangue Lucano
Una bella canzone in dialetto lucano sull'assassinio di Elisa Claps. Tra misteri, connivenze, depistaggi e strani ritrovamenti nelle soffitte di una chiesa.
"“Vento d’Elisa accarezzami/voglio vedere u surris ca tien/voglio sentire u silenzio ca port/è semp l’ammore ca vinc la mort”. È il ritornello del nuovo singolo del musicista tricaricese Pietro Cirillo, “Vento di Elisa”, dedicato alla memoria di Elisa Claps, il cui videoclip, con la regia di Rocco Figliuolo e Raffaella Femia, è disponibile sul canale YouTube dal primo novembre. Pietro Cirillo è da anni impegnato musicalmente su tutto il territorio nazionale con il suo progetto “Officine Popolari Lucane” e, recentemente, ha vinto il premio internazionale “Mia Martini 2018”, nella sezione “Etno Song”. Insieme... (continuer)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Pietro Cirillo
Album / Albumi: Sangue Lucano
Una bella canzone in dialetto lucano sull'assassinio di Elisa Claps. Tra misteri, connivenze, depistaggi e strani ritrovamenti nelle soffitte di una chiesa.
"“Vento d’Elisa accarezzami/voglio vedere u surris ca tien/voglio sentire u silenzio ca port/è semp l’ammore ca vinc la mort”. È il ritornello del nuovo singolo del musicista tricaricese Pietro Cirillo, “Vento di Elisa”, dedicato alla memoria di Elisa Claps, il cui videoclip, con la regia di Rocco Figliuolo e Raffaella Femia, è disponibile sul canale YouTube dal primo novembre. Pietro Cirillo è da anni impegnato musicalmente su tutto il territorio nazionale con il suo progetto “Officine Popolari Lucane” e, recentemente, ha vinto il premio internazionale “Mia Martini 2018”, nella sezione “Etno Song”. Insieme... (continuer)
E aspett ancora c’addà suffià
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 17/3/2024 - 21:41
Piazza Giuliani
Oggi c'era la partita Juventus-Genoa a Torino.
Il commentatore di RadioRAI - un sempre ottimo Stefano Tallìa - ha ricordato che la gran parte della tifoseria genoana non era a Torino, ma si era data ritrovo in piazza Alimonda.
"In piazza Alimonda, la piazza di Carlo Giuliani", ha detto Tallìa.
Qualcuno si ricorda ancora e lo dice.
Grazie Stefano Tallìa!
Piazza Alimonda è Piazza Carlo Giuliani.
Per non dimenticare.
Il commentatore di RadioRAI - un sempre ottimo Stefano Tallìa - ha ricordato che la gran parte della tifoseria genoana non era a Torino, ma si era data ritrovo in piazza Alimonda.
"In piazza Alimonda, la piazza di Carlo Giuliani", ha detto Tallìa.
Qualcuno si ricorda ancora e lo dice.
Grazie Stefano Tallìa!
Piazza Alimonda è Piazza Carlo Giuliani.
Per non dimenticare.
17/3/2024 - 20:36
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Refaat Alareer رفعت العرعير
موسيقى / Musica / לחן / Music / Musique / Sävel :
Farah Siraj
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