18 aprile
Settecento chilometri senza mangiare
(Continues)
(Continues)
2024/2/1 - 22:13
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Io capitano [Colonna sonora del film / Movie Soundtrack]
j'ai vu ce film, je voulais juste dire à quel point il m'a touché. J'ai travaillé avec des mineurs seuls demandeurs d'asile, et des adultes demandeurs d'asile. J'ai pu reconnaitre leur parcours dans ce film, et la musique me va droit dans le cœur... Merci pour eux....
Linda Kessy 2024/2/1 - 16:50
Onda alta
2024
Presentata al Festival di Sanremo 2024.
Presentata al Festival di Sanremo 2024.
'O sentimento
(Continues)
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Contributed by Dq82 2024/2/1 - 10:06
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Casa mia
2024
Presentata al Festival di Sanremo 2024.
Presentata al Festival di Sanremo 2024.
Il brano è nato quest’estate con Michelangelo, abbiamo fatto il ritornello e la base, poi lo abbiamo accantonato. Ho chiuso l’album, ce ne eravamo dimenticati. Ce ne siamo accorti, lo abbiamo sistemato e Sanremo era la giusta destinazione.
Il testo è un dialogo tra me e un extraterrestre che mi fa notare quanto il nostro pianeta sia bellissimo, e che nonostante le tragedie del mondo la natura sistema sempre tutto.
Il testo è un dialogo tra me e un extraterrestre che mi fa notare quanto il nostro pianeta sia bellissimo, e che nonostante le tragedie del mondo la natura sistema sempre tutto.
Il prato è verde, più verde, più verde
(Continues)
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Contributed by Dq82 2024/2/1 - 10:03
Song Itineraries:
Stories from Deep Space
Canzone di Alekos
2017
Una valle che brucia
Il working title di “Canzone di Alekos” era Canzone degli eroi, credo la risposta stia lì: i miei eroi, oggi, sono tutti quelli “noti o sconosciuti” capaci di sacrificare sé stessi per un ideale, per una lotta civile, o anche solo per non cedere a un ricatto.
Alekos Panagulis, Lelia Perez, Jàn Palach e Giancarlo Siani, che cito nel testo, sono solo alcuni esempi; molti di più ce ne sono, “noti o sconosciuti”, a cui dico “grazie e chiedo scusa per tutto”.
Unòrsominòre: un brontolone con la chitarra elettrica
Una valle che brucia
Il working title di “Canzone di Alekos” era Canzone degli eroi, credo la risposta stia lì: i miei eroi, oggi, sono tutti quelli “noti o sconosciuti” capaci di sacrificare sé stessi per un ideale, per una lotta civile, o anche solo per non cedere a un ricatto.
Alekos Panagulis, Lelia Perez, Jàn Palach e Giancarlo Siani, che cito nel testo, sono solo alcuni esempi; molti di più ce ne sono, “noti o sconosciuti”, a cui dico “grazie e chiedo scusa per tutto”.
Unòrsominòre: un brontolone con la chitarra elettrica
Alekos è preso
(Continues)
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2024/1/31 - 23:07
Uomini contro
(2013)
È un brano molto toccante, il cui tema è quello della violenza sulle donne. Quindi una causa a cui ho avvertito l’esigenza di legarmi. È un progetto sponsorizzato dal comune di Roma e dalla regione Lazio, un progetto piuttosto grosso, dunque quando mi chiesero di fare questo brano ho accettato volentieri.
– Ensi, Rap Burger
– Ensi, Rap Burger
Soffocati dall’indifferenza
(Continues)
(Continues)
2024/1/31 - 22:43
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Solo per me
(2015)
Album: Bella Lucio!
“Solo Per Me” è la seconda traccia dell'album tributo Bella Lucio! dedicato a Lucio Dalla da vari rapper italiani, pubblicato nel 2015
La produzione è opera di Marco Olivi e dello stesso Ghemon.
La canzone è basata su “Henna” di Lucio Dalla.
Album: Bella Lucio!
“Solo Per Me” è la seconda traccia dell'album tributo Bella Lucio! dedicato a Lucio Dalla da vari rapper italiani, pubblicato nel 2015
La produzione è opera di Marco Olivi e dello stesso Ghemon.
La canzone è basata su “Henna” di Lucio Dalla.
[Intro: Lucio Dalla]
(Continues)
(Continues)
2024/1/31 - 22:20
La collina
Il nuovo podcast di Hater Parisi, che il mese scorso ci aveva visti protagonisti ci propone una interessante chiacchierata con Lucci, completamente in tema con il nostro sito.
Hater Parisi
Fiore di ciliegio che cade (feat. Lucci)
2024/1/31 - 21:30
Ho deciso di restare in Italia
2017
Ho deciso di restare in Italia
Ho deciso di restare in Italia
Ho deciso di restare in Italia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2024/1/31 - 18:15
Song Itineraries:
Ah, Italy enslaved, abode of misery
Not in Nottingham
Versione di Marta dell'Anno
Tempo di Metamorfosi, di Sante e di Madonne (2023)
Tempo di Metamorfosi, di Sante e di Madonne (2023)
2024/1/31 - 17:26
Il Presidente
2013
Vivere aiuta a non morire
Vivere aiuta a non morire
Se ti suicidi è un peccato mortale
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2024/1/31 - 17:13
Walked Down So Many Turn Rows
Walked Down So Many Turns Rows
Mercy Dee Walton ( 1915-1962 )
Mercy Dee Walton ( 1915-1962 )
I have walked down so many turnrows,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Pluck 2024/1/31 - 16:55
Aquarela
Grazie della traduzione in italiano perché è perfetta e rende l'idea ed il messaggio della canzone in portoghese.
Monica dos Santos 2024/1/30 - 23:30
Come Yu Kung rimosse le montagne
1973
Quando eravamo traditi, stanchi, delusi, amareggiati,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Il Comunista Ciociaro 2024/1/30 - 13:01
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
La Statue tend le Bras
La Statue tend le Bras
Chanson française – La Statue tend le Bras – Marco Valdo M.I. – 2024
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 185
Dialogue Maïeutique
N’est-ce pas une allusion à « panta rhei » ?, demande Lucien l’âne. C’est Héraclite qui avait en ce temps lointain établi cette sentence. Oui, Héraclite, j’en suis sûr, car je l’ai bien connu quand je m’égarai du côté d’Éphèse. C’était un homme, cet... (Continues)
Chanson française – La Statue tend le Bras – Marco Valdo M.I. – 2024
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 185
Dialogue Maïeutique
N’est-ce pas une allusion à « panta rhei » ?, demande Lucien l’âne. C’est Héraclite qui avait en ce temps lointain établi cette sentence. Oui, Héraclite, j’en suis sûr, car je l’ai bien connu quand je m’égarai du côté d’Éphèse. C’était un homme, cet... (Continues)
Tout bouge, tout s’écoule
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2024/1/29 - 19:22
Perfect Days adesso è adesso
Perfect days- adesso è adesso
Omaggio a Wim Wenders
Ho scritto questa canzone appena uscito dalla sala dopo la visione del film, durante il viaggio in treno verso casa. L’ho scritta in inglese ma poi è venuta senza fatica la versione in italiano.
Mi ha emozionato notare quanta importanza possono avere le canzoni nella vita quotidiana di ognuno di noi. Wenders aveva già abbinato la musica ai suoi film nelle indimenticabili dediche al Fado portoghese o alla musica cubana ma questo film dà loro un’aurea speciale, ne consacra la bellezza abbinandole ad una quotidianità di cura come quella che viene esaltata dal lavoro di pulizia dei gabinetti pubblici di Tokio operata dall’indimenticabile protagonista del film.
Non è proprio una canzone contro la guerra ma di questi tempi è così difficile inciampare in momenti di bellezza e serenità. Ringrazio Wenders e tutti voi per le canzoni che ascolto... (Continues)
Omaggio a Wim Wenders
Ho scritto questa canzone appena uscito dalla sala dopo la visione del film, durante il viaggio in treno verso casa. L’ho scritta in inglese ma poi è venuta senza fatica la versione in italiano.
Mi ha emozionato notare quanta importanza possono avere le canzoni nella vita quotidiana di ognuno di noi. Wenders aveva già abbinato la musica ai suoi film nelle indimenticabili dediche al Fado portoghese o alla musica cubana ma questo film dà loro un’aurea speciale, ne consacra la bellezza abbinandole ad una quotidianità di cura come quella che viene esaltata dal lavoro di pulizia dei gabinetti pubblici di Tokio operata dall’indimenticabile protagonista del film.
Non è proprio una canzone contro la guerra ma di questi tempi è così difficile inciampare in momenti di bellezza e serenità. Ringrazio Wenders e tutti voi per le canzoni che ascolto... (Continues)
Perché un giorno sia perfetto
(Continues)
(Continues)
Contributed by Paolo Rizzi 2024/1/29 - 16:39
I Have to Paint My Face
I Have to Paint My Face - Sam Chatmon ( 1897-1983)
Say God made us all
(Continues)
(Continues)
Contributed by Pluck 2024/1/29 - 09:51
Prison Song
(1976)
Scritta da Tommy Butler (solo un omonimo del bassista dei Big Country) e interpretata da Carlton Williams per un musical intitolato "Selma" e dedicato alla famosa marcia di Selma e a Martin Luther King.
Scritta da Tommy Butler (solo un omonimo del bassista dei Big Country) e interpretata da Carlton Williams per un musical intitolato "Selma" e dedicato alla famosa marcia di Selma e a Martin Luther King.
Cold chills, prison cells
(Continues)
(Continues)
2024/1/28 - 15:57
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Song of Freedom
(2000)
Con il gruppo gospel Sweet Honey in the Rock
Dalla colonna sonora del film Freedom Song una canzone originale di Carole King che si rifà e cita apertamente varie canzoni gospel.
Con il gruppo gospel Sweet Honey in the Rock
Dalla colonna sonora del film Freedom Song una canzone originale di Carole King che si rifà e cita apertamente varie canzoni gospel.
Gonna sing a song of freedom, can't keep us down no more
(Continues)
(Continues)
2024/1/28 - 15:38
Lines Are Drawn
(2024)
One of the most well-known aspects of the Second World War was that the virulently anti-communist leaders of countries like the United Kingdom made an alliance with the Soviet Union, because of the mutual interest they all thought they had in defeating Hitler. Here we are again -- but where's the united front against fascism?
One of the most well-known aspects of the Second World War was that the virulently anti-communist leaders of countries like the United Kingdom made an alliance with the Soviet Union, because of the mutual interest they all thought they had in defeating Hitler. Here we are again -- but where's the united front against fascism?
Around the world people try to read the signs
(Continues)
(Continues)
2024/1/28 - 15:09
Song Itineraries:
The Palestinian Holocaust
Dondestan
Oggi è il compleanno di Robert Wyatt, il mio personale Orfeo del rock europeo, la prossima volta saranno 80, l'ammirazione di molti per lui, non è scemanta di un centimetro da quando cantava: "ricordo ancora l'ultima volta che abbiamo suonato al Top Gear e che le canzoncine non duravano più di tre minuti e anche se noi preferivamo brani più lunghi ci sembrava cortese spezzettarli in piccoli pezzi"
Flavio Poltronieri 2024/1/28 - 10:59
Bella Ciao
Anonymous
105. Bella chao (A version in the Aymara language)
Bella Chao
(Continues)
(Continues)
Contributed by Giuseppe Peretti 2024/1/28 - 09:17
Rats
Traduzione italiana tratta da Pearl Jam Online rivista e corretta
RATTI
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2024/1/28 - 00:45
Oriente
[1988]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Gianni Siviero
Album: 1980-1988 Disco rosso
So che serve a *non* sognare : Gaza, quota 26mila
“Senza cercar la strada / Senza portar la spada”
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Gianni Siviero
Album: 1980-1988 Disco rosso
* Nato nel 1965 a Hebron, Khaled Hourani è un importante artista palestinese che vive e lavora a Ramallah. Come artista, scrittore, commentatore e curatore, Khaled è una voce critica in Palestina. Operando all'interno di un sistema socialmente e politicamente limitato, trasmette la sua acuta consapevolezza delle sfumature e dei capricci che permeano i diversi aspetti degli incontri sociali in Palestina.
Dal 2004 al 2006, Khaled ha ricoperto la carica di direttore generale del Dipartimento di Belle Arti del Ministero della Cultura palestinese. Ha poi ricoperto il ruolo di direttore artistico dell'Accademia Internazionale d'Arte-Palestina dal 2007 al 2010 e di direttore generale dal 2010 al 2013.
Dal 2004 al 2006, Khaled ha ricoperto la carica di direttore generale del Dipartimento di Belle Arti del Ministero della Cultura palestinese. Ha poi ricoperto il ruolo di direttore artistico dell'Accademia Internazionale d'Arte-Palestina dal 2007 al 2010 e di direttore generale dal 2010 al 2013.
So che serve a *non* sognare : Gaza, quota 26mila
“Senza cercar la strada / Senza portar la spada”
Guarda
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Contributed by Riccardo Gullotta 2024/1/27 - 00:04
Song Itineraries:
Free Birds
אונדזער שטעטל ברענט
In occasione della Giornata della Memoria del 27 gennaio 2024 Flavio Poltronieri presenta il suo contributo “Of Yiddish Love and Hate” pubblicato da Blogfoolk Magazine
Of yiddish love and hate
Of yiddish love and hate
2024/1/26 - 17:06
Woman Of The Ghetto
Pochi giorni fa se ne è andata anche la grande Marlena Shaw, autrice e interprete di canzoni bellissime come questa.
DONNA DEL GHETTO
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2024/1/25 - 22:05
Stranamore (pure questo è amore)
Non capisco come potete pensare che uno come Roberto Vecchioni, uno di quelli che nel sistema ci sta e ci sguazza bene, poteva fare una strofa che solo minimamente difendesse un ragazzo fascista dalla violenza di quelli che sarebbero diventati poi radicalchic ben introdotti mentre i fessi finivano in carcere oppure scapparono all'estero.
2024/1/25 - 19:17
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Album: Una valle che brucia
18 aprile 2015. Naufragio nel canale di Sicilia di una barca di migranti.
Erano partiti di notte da un porto vicino a Zwara, a ovest di Tripoli, in Libia. Quando alcune ore più tardi la balena aveva cominciato a inabissarsi in un mugghiare di metallo dopo aver urtato per una manovra sbagliata il mercantile portoghese che la Capitaneria di porto di Roma aveva inviato a soccorrerla, quelli rinchiusi nella stiva si erano ammassati gli uni sugli altri, arrampicandosi su quelli che avevano davanti e di fianco per cercare di raggiungere la botola, lassù in alto. In due si erano abbracciati in quell’inferno che era la sala macchine. “Lì dentro si sviluppa un calore tale che neanche il macchinista ci mette spesso piede”, raccontano i Vigili del fuoco che li avevano tirati fuori, un anno dopo. Persino in mezzo ai motori avevano ammassato 65 persone. I mercanti... (Continues)