The General's Fast Asleep / Le général dort debout
Le général dort debout
Version française / French version / Versione francese / Ranskankielinen versio: Jean Féline [1936]
Version française / French version / Versione francese / Ranskankielinen versio: Jean Féline [1936]
Le général dort debout
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 19/10/2024 - 18:55
La bicicletta
IN ONORE DI PAUL VARRY (C’est ce contre quoi il se battait qui l’a tué...)
Gianni Sartori
La brutale uccisione di un ciclista a Parigi (volontariamente investito da un SUV) ripropone la drammatica questione delle vittime della motorizzazione (in primis, pedoni e ciclisti),
In Francia oltre 230 manifestazioni in sua memoria il 19 ottobre
Esistono molteplici contraddizioni. Innumerevoli forme di oppressione e sfruttamento. Galassie di ingiustizie.
Pretendere anche solo di comprenderle tutte (di risolverle neanche parlarne) sarebbe solo presunzione.
Tuttavia di alcune possiamo cogliere – qui e ora – tutta l'evidenza. Ragionarci sopra, valutarle, “criticarle kantianamente”...poi si vedrà...
Citando alla rinfusa: tra padroni e servi, capitale e lavoro, maschi e donne, colonizzatori e indigeni, imperialisti e popoli oppressi, britannici e irlandesi, franchisti e repubblicani...
Ma anche,... (continuer)
Gianni Sartori
La brutale uccisione di un ciclista a Parigi (volontariamente investito da un SUV) ripropone la drammatica questione delle vittime della motorizzazione (in primis, pedoni e ciclisti),
In Francia oltre 230 manifestazioni in sua memoria il 19 ottobre
Esistono molteplici contraddizioni. Innumerevoli forme di oppressione e sfruttamento. Galassie di ingiustizie.
Pretendere anche solo di comprenderle tutte (di risolverle neanche parlarne) sarebbe solo presunzione.
Tuttavia di alcune possiamo cogliere – qui e ora – tutta l'evidenza. Ragionarci sopra, valutarle, “criticarle kantianamente”...poi si vedrà...
Citando alla rinfusa: tra padroni e servi, capitale e lavoro, maschi e donne, colonizzatori e indigeni, imperialisti e popoli oppressi, britannici e irlandesi, franchisti e repubblicani...
Ma anche,... (continuer)
Gianni Sartori 19/10/2024 - 15:08
Lo sbaglio di tornare
[1976]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Gianni Siviero
Album: Il Castello di Maggio
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Gianni Siviero
Album: Il Castello di Maggio
Parlare con mio padre
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 19/10/2024 - 12:04
The Miracle of Love
(1986)
Album: Revenge
Da citare il video, con immagini di militari.
Il video musicale, diretto dal membro della band David A. Stewart, ha un'estetica granulosa e mostra Lennox e Stewart in una stanza buia, illuminati solo da candele. In una scena successiva, Lennox appare accanto a un albero mentre scorrono immagini storiche di violenza militare. Il video si chiude con un primo piano intenso di Lennox che passeggia in un parco, per poi rivolgersi alla telecamera con un sorriso, un’occhiata complice e una risata. La copertina del singolo è tratta proprio da questo momento. Il brano include un assolo di chitarra coinvolgente suonato da Stewart, che riprende la melodia delle battute iniziali.
Album: Revenge
Da citare il video, con immagini di militari.
Il video musicale, diretto dal membro della band David A. Stewart, ha un'estetica granulosa e mostra Lennox e Stewart in una stanza buia, illuminati solo da candele. In una scena successiva, Lennox appare accanto a un albero mentre scorrono immagini storiche di violenza militare. Il video si chiude con un primo piano intenso di Lennox che passeggia in un parco, per poi rivolgersi alla telecamera con un sorriso, un’occhiata complice e una risata. La copertina del singolo è tratta proprio da questo momento. Il brano include un assolo di chitarra coinvolgente suonato da Stewart, che riprende la melodia delle battute iniziali.
How many sorrows
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandra 19/10/2024 - 00:48
سجن
DALLE CARCERI ISRAELIANE ALLA STRISCIA, LE CONDIZIONI DI VITA DEI PALESTINESI SONO OLTRE L'UMANAMENTE SOPPORTABILE
Gianni Sartori (18 0ttobre 2024)
Ancora in gennaio i prigionieri palestinesi lanciavano l'allarme sul rischio non certo ipotetico della propagazione di malattie, infezioni, contagi e di vere e proprie epidemie all'interno delle carceri israeliane. Tra le più diffuse quelle della pelle (scabbia, rogna...). Una conseguenza delle procedure, definite “autentici abusi” nel comunicato, applicate sistematicamente dall'amministrazione penitenziaria.
Tra cui il sovraffollamento (mediamente oltre una decine di reclusi, almeno quattro in più, per cella), scarsa disponibilità d'acqua, riduzione al minimo delle docce (con effetti drammatici sull'igiene), l'isolamento, la privazione del movimento...
Tenendo presente che se prima del 7 ottobre 2023 i detenuti palestinesi erano circa 5250,... (continuer)
Gianni Sartori (18 0ttobre 2024)
Ancora in gennaio i prigionieri palestinesi lanciavano l'allarme sul rischio non certo ipotetico della propagazione di malattie, infezioni, contagi e di vere e proprie epidemie all'interno delle carceri israeliane. Tra le più diffuse quelle della pelle (scabbia, rogna...). Una conseguenza delle procedure, definite “autentici abusi” nel comunicato, applicate sistematicamente dall'amministrazione penitenziaria.
Tra cui il sovraffollamento (mediamente oltre una decine di reclusi, almeno quattro in più, per cella), scarsa disponibilità d'acqua, riduzione al minimo delle docce (con effetti drammatici sull'igiene), l'isolamento, la privazione del movimento...
Tenendo presente che se prima del 7 ottobre 2023 i detenuti palestinesi erano circa 5250,... (continuer)
Gianni Sartori 18/10/2024 - 16:10
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
1ז. “La Varsovienne” (Versione napoletana anonima)
1ז. “La Varsovienne” (Anonymous Neapolitan version)
1ז. “La Varsovienne” (Anonymous Neapolitan version)
Anonima versione in lingua napoletana fattaci pervenire il 18.10.2024. Reca il titolo francese de “La Varsovienne”. Naturalmente chiediamo all’anonimo contributore, se possibile, di farci sapere qualcosa di più, ringraziandolo in anticipo. [RV]
La Varsovienne
(continuer)
(continuer)
18/10/2024 - 07:33
がんばろう [Ganbarō]
Anonimo Toscano del XXI Secolo, 18-10-2024 01:09
Facciamo del nostro meglio (continuer)
18/10/2024 - 01:09
L'anno, il posto, l'ora
Io ritengo che non ci sia assolutamente nulla di pretestuoso in PARSIFAL, cosi come personalmente ho apprezzato da sempre anche l'LP che lo ha seguito, UN PO' DEL NOSTRO TEMPO MIGLIORE, in cui riconosco il vero valore sei Pooh, che a mio modestissimo avviso avrebbero potuto tranquillamente proseguire su tale linea compositiva perché vi riuscivano benissimo. Ancora oggi stimo immensamente quel periodo di produzione musicale dei Pooh e non solo. Sarò un nostalgico, ma a me non importa nulla.
Giuseppe 17/10/2024 - 18:08
Land of Mercs and Dollar$
2007
The Verbal Hand Grenade
The Verbal Hand Grenade
All violence was ugly, all property was theft
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 17/10/2024 - 11:42
Come Hell or High Water
2024
Come Hell or High Water
Come Hell or High Water
The tears drowned your bloodshot eyes and the docks started shaking
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 16/10/2024 - 15:54
Le chant des ouvriers [Buvons à l'indépendance du monde]
Nous dont la lampe le matin, (continuer)
envoyé par Dq82 16/10/2024 - 15:49
Giorni senza memoria
Cuore Meridiano (2024)
Chiude il disco, l’inedito “Giorni senza memoria” in cui spicca la partecipazione di Massimo Zamboni alla chitarra elettrica e nel cui testo si susseguono le immagini di Hiroshima e Nagasaki dopo la bomba atomica, lo sterminio degli armeni, le repressioni dei khmer rossi in Cambogia e l’occupazione della Palestina da parte degli israeliani. Sebbene di breve durata, “Cuore Meridiano” è un disco di bruciante attualità, un raggio di luce e di bellezza che fende questi giorni bui in cui lo spettro della guerra si aggira con insistenza nel mondo.
blogfoolk
Chiude il disco, l’inedito “Giorni senza memoria” in cui spicca la partecipazione di Massimo Zamboni alla chitarra elettrica e nel cui testo si susseguono le immagini di Hiroshima e Nagasaki dopo la bomba atomica, lo sterminio degli armeni, le repressioni dei khmer rossi in Cambogia e l’occupazione della Palestina da parte degli israeliani. Sebbene di breve durata, “Cuore Meridiano” è un disco di bruciante attualità, un raggio di luce e di bellezza che fende questi giorni bui in cui lo spettro della guerra si aggira con insistenza nel mondo.
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Dq82 16/10/2024 - 13:51
Pourquoi cette pluie
Versione dei Radiodervish
Cuore Meridiano (2024)
Dal songbook di Idir, cantautore berbero scomparso nel 2020, arriva “Porquoi cette pluie” con il testo di Jean-Jacques Goldman che racconta le vicende della guerra civile algerina degli anni Novanta che portò con sé tanto dolore, ma anche la speranza in un futuro migliore. L’arrangiamento dei Radiodervish esalta l’incontro tra la tradizione nordafricana e la chanson française arricchendo il tutto con echi di sonorità mediterranee con la toccante interpretazione di Nabil che coglie il senso profondo del brano che culmina nel verso “Pourquoi cette pluie, pourquoi est-ce un message, est-ce un cri du ciel” (“Perché questa pioggia, perché è un messaggio, è un grido dal cielo”).
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Cuore Meridiano (2024)
Dal songbook di Idir, cantautore berbero scomparso nel 2020, arriva “Porquoi cette pluie” con il testo di Jean-Jacques Goldman che racconta le vicende della guerra civile algerina degli anni Novanta che portò con sé tanto dolore, ma anche la speranza in un futuro migliore. L’arrangiamento dei Radiodervish esalta l’incontro tra la tradizione nordafricana e la chanson française arricchendo il tutto con echi di sonorità mediterranee con la toccante interpretazione di Nabil che coglie il senso profondo del brano che culmina nel verso “Pourquoi cette pluie, pourquoi est-ce un message, est-ce un cri du ciel” (“Perché questa pioggia, perché è un messaggio, è un grido dal cielo”).
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Dq82 16/10/2024 - 13:50
Le temps de vivre
Versione dei Radiodervish
Cuore Meridiano (2024)
Si prosegue con il lirismo di “Le temps de vivre” di Georges Moustaki, tratta dalla colonna sonora dell’omonimo film francese e interpretata originariamente da Henia Ziv. L’interpretazione vocale di Nabil è coinvolgente e arriva a toccare il cuore con il verso “Nous prendrons le temps de vivre/D’être libres, mon amour” (“Ci prenderemo il tempo per vivere/per essere liberi, amore mio”).
blogfoolk
Cuore Meridiano (2024)
Si prosegue con il lirismo di “Le temps de vivre” di Georges Moustaki, tratta dalla colonna sonora dell’omonimo film francese e interpretata originariamente da Henia Ziv. L’interpretazione vocale di Nabil è coinvolgente e arriva a toccare il cuore con il verso “Nous prendrons le temps de vivre/D’être libres, mon amour” (“Ci prenderemo il tempo per vivere/per essere liberi, amore mio”).
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Dq82 16/10/2024 - 13:48
Luglio, agosto, settembre (nero)
Versione dei Radiodervish
Cuore Meridiano (2024)
Ad aprire il disco è “Luglio agosto settembre nero” degli Area tratta dal disco “Arbeit macht frei” del 1973, ricontestualizzata in chiave world con un nuovo inciso in arabo in cui viene raccontato il genocidio in corso a Gaza e in Palestina. La voce di Nabil è intensa ed evocativa, mentre la chitarra elettrica guida la linea melodica sostenuta da una architettura ritmica che interseca batteria, percussioni ed elettronica. Struggente sul finale il corso di voci bianche che intona quasi fosse un ritornello il verso “giocare col mondo facendolo a pezzi”.
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Cuore Meridiano (2024)
Ad aprire il disco è “Luglio agosto settembre nero” degli Area tratta dal disco “Arbeit macht frei” del 1973, ricontestualizzata in chiave world con un nuovo inciso in arabo in cui viene raccontato il genocidio in corso a Gaza e in Palestina. La voce di Nabil è intensa ed evocativa, mentre la chitarra elettrica guida la linea melodica sostenuta da una architettura ritmica che interseca batteria, percussioni ed elettronica. Struggente sul finale il corso di voci bianche che intona quasi fosse un ritornello il verso “giocare col mondo facendolo a pezzi”.
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Dq82 16/10/2024 - 13:46
Un contadino che ammazza il padrone [Il fatto di San Lorenzo]
Guerrino Cittadini
[ca. 1900 ?]
La si potrebbe chiamare la bisnonna di Mio caro padrone, domani ti sparo; solo che questo, pare, fu un fatto vero, accaduto nei primissimi anni del ‘900 a San Lorenzo in Campo, in provincia di Pesaro-Urbino. Il componimento fu scritto da un cantastorie locale, Guerrino Cittadini, che, come d’uso allora, lo fece stampare su un foglio volante (un broadside, direbbero nella Perfida Albione) dalla famosa e storica tipografia Campi di Foligno. Come regolare alla radice certi problemi nell’idilliaca società rurale: il contadino è ridotto alla fame, non ha più nulla da mangiare, ha una caterva di figli e gliene sta arrivando un altro, la moglie sta male e va dal padrone a chiedergli un po’ d’aiuto. Solo che il padrone (dalla ballata si scopre che è persino un conte) è un’autentica merda secca: non solo non gli dà un bel nulla, ma anzi lo caccia via dai suoi terreni, da vero servo della... (continuer)
La si potrebbe chiamare la bisnonna di Mio caro padrone, domani ti sparo; solo che questo, pare, fu un fatto vero, accaduto nei primissimi anni del ‘900 a San Lorenzo in Campo, in provincia di Pesaro-Urbino. Il componimento fu scritto da un cantastorie locale, Guerrino Cittadini, che, come d’uso allora, lo fece stampare su un foglio volante (un broadside, direbbero nella Perfida Albione) dalla famosa e storica tipografia Campi di Foligno. Come regolare alla radice certi problemi nell’idilliaca società rurale: il contadino è ridotto alla fame, non ha più nulla da mangiare, ha una caterva di figli e gliene sta arrivando un altro, la moglie sta male e va dal padrone a chiedergli un po’ d’aiuto. Solo che il padrone (dalla ballata si scopre che è persino un conte) è un’autentica merda secca: non solo non gli dà un bel nulla, ma anzi lo caccia via dai suoi terreni, da vero servo della... (continuer)
In quel paese detto San Lorenzo
(continuer)
(continuer)
envoyé par L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 16/10/2024 - 13:04
Where Have all the Flowers Gone
CINESE CLASSICO/CLASSICAL CHINESE/CHINOIS CLASSIQUE
马列托主义者 (L. Trans.)
马列托主义者 (L. Trans.)
芳花何所去 (continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/10/2024 - 10:55
La revue d'antiwarsongs.org diffusée par RSI-Rete Due (Radio Télévision suisse italienne) le 3.5.2024.
Riccardo Venturi 16/10/2024 - 06:45
A Song For Gaza
Jewish Voice For Peace blocca per due ore la Borsa di New York
Gianni Sartori
Il 14 ottobre oltre 500 attivisti di Jewish Voice For Peace (Voci ebraiche per la pace) hanno “preso d'assalto” (per lo meno simbolicamente) la Borsa di New-York nei pressi di Wall Street, zona sud di Manhattan. Abbattendo alcune transenne (in Broad Street) e incatenandosi a una cancellata all'entrata dell'edificio. Anche se nessun manifestante è riuscito a entrarvi, per oltre due ore l'ingresso della Borsa è rimasto bloccato. La protesta si è conclusa con l'arresto di 206 manifestanti.
Una atto altamente simbolico per protestare contro le operazioni militari di Israele contro i civili e soprattutto per fermare la fornitura di armamenti.
Tra i maggiori responsabili della vendita di armi a Israele, la protesta aveva individuato soprattutto RTX (Raytheon Technologies Corporation, multinazionale del Massachusetts... (continuer)
Gianni Sartori
Il 14 ottobre oltre 500 attivisti di Jewish Voice For Peace (Voci ebraiche per la pace) hanno “preso d'assalto” (per lo meno simbolicamente) la Borsa di New-York nei pressi di Wall Street, zona sud di Manhattan. Abbattendo alcune transenne (in Broad Street) e incatenandosi a una cancellata all'entrata dell'edificio. Anche se nessun manifestante è riuscito a entrarvi, per oltre due ore l'ingresso della Borsa è rimasto bloccato. La protesta si è conclusa con l'arresto di 206 manifestanti.
Una atto altamente simbolico per protestare contro le operazioni militari di Israele contro i civili e soprattutto per fermare la fornitura di armamenti.
Tra i maggiori responsabili della vendita di armi a Israele, la protesta aveva individuato soprattutto RTX (Raytheon Technologies Corporation, multinazionale del Massachusetts... (continuer)
Gianni Sartori 15/10/2024 - 19:09
Il sentimento delle cose
Il sentimento delle cose · Paolo Benvegnù · Giovanni Truppi
da Piccoli fragilissimi film - Reloaded
L'album è una riedizione del primo album del cantautore e celebra il ventennale della sua pubblicazione. Include l'intera tracklist reinterpretata con la partecipazione di vari ospiti, insieme a tre brani inediti.
da Piccoli fragilissimi film - Reloaded
L'album è una riedizione del primo album del cantautore e celebra il ventennale della sua pubblicazione. Include l'intera tracklist reinterpretata con la partecipazione di vari ospiti, insieme a tre brani inediti.
15/10/2024 - 18:20
Bandiera
(2023)
Giulia, quanto di personale c’è nel brano e quanto rappresenta, invece, la voce corale della tua generazione e delle donne?
Come tutti i miei brani, "Bandiera" parte molto da me, io riesco a scrivere solo partendo dalle mie esperienze di vita, e questo brano nasce banalmente dall’ennesima esperienza di paura e ansia provate nel tornare a casa la sera da sola, cosa che faccio sempre. In me è sorta la necessità di raccontarlo attraverso la musica, per esprimere tutte la mia frustrazione nel non sentirmi libera, e la riflessione che ne è nata è che non mi ci sento e probabilmente non lo sono, da molti punti di vista. Mi sono allargata alla mancanza di libertà di scelta, analizzando la mia percezione di essere donna anche al di fuori di me. Da qui i versi sul desiderio di essere libera di fare un figlio a 40 anni, di sposarmi, divorziare e risposarmi, di non depilarmi per mesi, di amare... (continuer)
Giulia, quanto di personale c’è nel brano e quanto rappresenta, invece, la voce corale della tua generazione e delle donne?
Come tutti i miei brani, "Bandiera" parte molto da me, io riesco a scrivere solo partendo dalle mie esperienze di vita, e questo brano nasce banalmente dall’ennesima esperienza di paura e ansia provate nel tornare a casa la sera da sola, cosa che faccio sempre. In me è sorta la necessità di raccontarlo attraverso la musica, per esprimere tutte la mia frustrazione nel non sentirmi libera, e la riflessione che ne è nata è che non mi ci sento e probabilmente non lo sono, da molti punti di vista. Mi sono allargata alla mancanza di libertà di scelta, analizzando la mia percezione di essere donna anche al di fuori di me. Da qui i versi sul desiderio di essere libera di fare un figlio a 40 anni, di sposarmi, divorziare e risposarmi, di non depilarmi per mesi, di amare... (continuer)
14/10/2024 - 22:27
Disarmo Totale
(2024)
Nota di Alessandro Monti:
Tutto era iniziato con una visione: un uomo si accinge a lavarsi le mani e dal rubinetto sgorga sangue… ero io o eravamo tutti?
Per anni ho cercato di pubblicare un brano che spiegasse le mie idee sulle armi e l’allucinante economia della guerra. Volevo che potesse essere condiviso da tutti in rete, attraverso gli smartphones per renderli finalmente strumenti UTILI e non solo mezzi di controllo e omologazione… volevo che potesse essere ascoltato durante le manifestazioni, che potesse essere divulgato dagli insegnanti nelle scuole, discusso nelle assemblee ecc. Considero “Disarmo Totale” il mio pezzo definitivo non solo per il messaggio ma anche perchè unisce alcuni generi che ho amato: folk/hip hop/rock/pop… Se dovesse essere l’ultimo sarebbe un buon testamento. Ringrazio Sergio Renier & Roberto Noè per il loro grande contributo: questo imminente singolo... (continuer)
Nota di Alessandro Monti:
Tutto era iniziato con una visione: un uomo si accinge a lavarsi le mani e dal rubinetto sgorga sangue… ero io o eravamo tutti?
Per anni ho cercato di pubblicare un brano che spiegasse le mie idee sulle armi e l’allucinante economia della guerra. Volevo che potesse essere condiviso da tutti in rete, attraverso gli smartphones per renderli finalmente strumenti UTILI e non solo mezzi di controllo e omologazione… volevo che potesse essere ascoltato durante le manifestazioni, che potesse essere divulgato dagli insegnanti nelle scuole, discusso nelle assemblee ecc. Considero “Disarmo Totale” il mio pezzo definitivo non solo per il messaggio ma anche perchè unisce alcuni generi che ho amato: folk/hip hop/rock/pop… Se dovesse essere l’ultimo sarebbe un buon testamento. Ringrazio Sergio Renier & Roberto Noè per il loro grande contributo: questo imminente singolo... (continuer)
Come faccio ad accettare
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro Monti 13/10/2024 - 23:09
L’Avenir pieux
L’Avenir pieux
Chanson française – L’Avenir pieux – Marco Valdo M.I. – 2024
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 222
Dialogue Maïeutique
Jusqu’ici, en Zinovie, dit Lucien l’âne, j’avais souvent entendu parler de l’avenir radieux. Tous les Guides l’annonçaient comme d’autres en d’autres temps annonçaient la fin du monde, la résurrection, le Jugement dernier et le Paradis.
Cette fois, Lucien l’âne... (continuer)
Chanson française – L’Avenir pieux – Marco Valdo M.I. – 2024
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 222
Dialogue Maïeutique
Jusqu’ici, en Zinovie, dit Lucien l’âne, j’avais souvent entendu parler de l’avenir radieux. Tous les Guides l’annonçaient comme d’autres en d’autres temps annonçaient la fin du monde, la résurrection, le Jugement dernier et le Paradis.
Cette fois, Lucien l’âne... (continuer)
Écoutez, dit le Revenant :
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 13/10/2024 - 19:20
Lê Yarê
anonyme
CARCERI IRANIANE: MENTRE VIENE ANNULLATA LA CONDANNA A MORTE PER SHARIFEH MOHAMMADI, UN’ALTRAPRIGIONIERA POLITICA CURDA ENTRA IN SCIOPERO DELLA FAME ILLIMITATO
Gianni Sartori
Lo so, criticare l’Iran in questi frangenti, mentre incombono devastanti ritorsioni da parte di Israele (e dopo Gaza e il Libano sappiamo di quale portata e con quali costi tra i civili) potrebbe sembrare - detto fuori dai denti - sciacallaggio.
Ma su questioni come il diritto dei popoli (curdi, ma non solo) e utilizzo su scala industriale della pena di morte non è possibile transigere.
Caso mai dovrebbe essere Teheran a interrogarsi se è lecito parlare di antimperialismo con tali modalità
D’altra parte oggi (13 ottobre) c’è anche una notizia di segno opposto, l’annullamento della condanna a morte per una prigioniera politica. Un segno di ripensamento (anche per le ampie proteste in carcere), se non proprio di ravvedimento?
Comunque... (continuer)
Gianni Sartori
Lo so, criticare l’Iran in questi frangenti, mentre incombono devastanti ritorsioni da parte di Israele (e dopo Gaza e il Libano sappiamo di quale portata e con quali costi tra i civili) potrebbe sembrare - detto fuori dai denti - sciacallaggio.
Ma su questioni come il diritto dei popoli (curdi, ma non solo) e utilizzo su scala industriale della pena di morte non è possibile transigere.
Caso mai dovrebbe essere Teheran a interrogarsi se è lecito parlare di antimperialismo con tali modalità
D’altra parte oggi (13 ottobre) c’è anche una notizia di segno opposto, l’annullamento della condanna a morte per una prigioniera politica. Un segno di ripensamento (anche per le ampie proteste in carcere), se non proprio di ravvedimento?
Comunque... (continuer)
Gianni Sartori 13/10/2024 - 12:01
Siamo moltitudine
(2024)
“Siamo Moltitudine è la nostra storia, gli eventi che ci hanno segnato: le carezze delle madri ed anche gli schiaffi dei padri, la musica, i libri, il cinema, l’arte, le persone di cui ci siamo innamorati e anche quelle che ci hanno fatto arrabbiare. Le tragedie che abbiamo vissuto come persone ma anche come società, ecco quindi il riferimento alle stragi, alla nostra storia tribolata di Paese.
Siamo fatti di moltitudine, una moltitudine che si lega l’uno con l’altro e dà vita a un progetto meraviglioso come Riportando tutto a casa trent’anni dopo che diventa un disco, di cui questa canzone fa parte come inedito”.
Siamo fatti di moltitudine, una moltitudine che si lega l’uno con l’altro e dà vita a un progetto meraviglioso come Riportando tutto a casa trent’anni dopo che diventa un disco, di cui questa canzone fa parte come inedito”.
Siamo una moltitudine,
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 & Lorenzo 12/10/2024 - 22:14
Nestor Makhno
IN MORTE DELLE PRIGIONIERE POLITICHE Viktoria Roshchyna e Elena Chesakova.
GIANNI SARTORI
Si può stare “dalla parte delle vittime” sempre e comunque? E soprattutto: si può farlo senza cadere nel patetico (nel “buonismo” qualunquista)?
Quien sabe, hermanos... Comunque ci provo.
Due notizie, due tragedie. La morte in carcere di due donne coraggiose.
Schierate su fronti opposti, ma ugualmente integre, degne, in piedi. Tragicamente unite nel medesimo destino:
Viktoria Roshchyna e Elena Chesakova.
Della prima in questi giorni la stampa mainstream ne ha parlato abbastanza (doverosamente e giustamente, sia chiaro). Della seconda molto meno, quasi niente.
Giornalista freelance, già collaboratrice della web-tv ucraina Hromadske, si trovava a Shchastya e Lugansk all'inizio della guerra, poi a Huliaipole (Guljajpole, Makhnograd) e a Zaporizhzhia. Da 14 mesi Viktoria Roshchyna (27 anni) era incarcerata... (continuer)
GIANNI SARTORI
Si può stare “dalla parte delle vittime” sempre e comunque? E soprattutto: si può farlo senza cadere nel patetico (nel “buonismo” qualunquista)?
Quien sabe, hermanos... Comunque ci provo.
Due notizie, due tragedie. La morte in carcere di due donne coraggiose.
Schierate su fronti opposti, ma ugualmente integre, degne, in piedi. Tragicamente unite nel medesimo destino:
Viktoria Roshchyna e Elena Chesakova.
Della prima in questi giorni la stampa mainstream ne ha parlato abbastanza (doverosamente e giustamente, sia chiaro). Della seconda molto meno, quasi niente.
Giornalista freelance, già collaboratrice della web-tv ucraina Hromadske, si trovava a Shchastya e Lugansk all'inizio della guerra, poi a Huliaipole (Guljajpole, Makhnograd) e a Zaporizhzhia. Da 14 mesi Viktoria Roshchyna (27 anni) era incarcerata... (continuer)
Gianni Sartori 12/10/2024 - 17:43
Un atto di rivoluzione
Ciao immagino stiate per pubblicare la nuova canzone di Diodato corredata da una bella presentazione come siete soliti fare.
Vi mando questo bel video che la commenta e ne traccia il racconto.
Un ringraziamento a Paolo per averci suggerito questa splendida canzone, che – anche se al primo ascolto potrebbe non sembrare evidente – si inserisce perfettamente nel tema del nostro sito. Il brano affronta una questione attuale, perché 'in tempi come questi' – un’espressione ormai divenuta comune, poiché caos, indifferenza, guerre e incertezze del futuro ci accompagnano da tempo – esplorare le nostre emozioni, fragilità e paure, e cercare di condividerle con qualcuno, rimane un atto rivoluzionario. Un gesto che ci aiuta a riscoprire quel senso di umanità che rischiamo di perdere.
Vi mando questo bel video che la commenta e ne traccia il racconto.
Un ringraziamento a Paolo per averci suggerito questa splendida canzone, che – anche se al primo ascolto potrebbe non sembrare evidente – si inserisce perfettamente nel tema del nostro sito. Il brano affronta una questione attuale, perché 'in tempi come questi' – un’espressione ormai divenuta comune, poiché caos, indifferenza, guerre e incertezze del futuro ci accompagnano da tempo – esplorare le nostre emozioni, fragilità e paure, e cercare di condividerle con qualcuno, rimane un atto rivoluzionario. Un gesto che ci aiuta a riscoprire quel senso di umanità che rischiamo di perdere.
Che fine ha fatto Dio
(continuer)
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envoyé par Paolo Rizzi 12/10/2024 - 09:11
Borghesia
Claudio Lolli documentario in omaggio al poeta/musicista.
Il primo brano è la sua Borghesia, non sono i Pfm ad eseguirla come desiderava ma degli amici bravi musicisti che gli hanno voluto bene.
Il primo brano è la sua Borghesia, non sono i Pfm ad eseguirla come desiderava ma degli amici bravi musicisti che gli hanno voluto bene.
Paolo Rizzi 11/10/2024 - 15:49
We Teach Life Sir
Noi insegnamo la vita signore
dal minuto 27 al 31.35 il brano recitato in italiano in uno spettacolo di poesie sulla e contro la guerra.
Buon ascolto
Il brano è recitato da Tania de Lorenzo
Bravissima
dal minuto 27 al 31.35 il brano recitato in italiano in uno spettacolo di poesie sulla e contro la guerra.
Buon ascolto
Il brano è recitato da Tania de Lorenzo
Bravissima
Paolo Rizzi 11/10/2024 - 15:16
Chi m’insunnai (Viaggiu o ‘nfernu)
Ho fatto circa una dozzina di traduzioni delle canzoni di Balistreri in polacco.
PODRÓŻ DO PIEKŁA
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envoyé par Tomasz Polak 10/10/2024 - 22:40
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"Non so quanto la cosa sia volontaria, ma in questa canzone si respira una simpatica aria di disfattismo, per cui ho pensato di inviarvela. Manca però la strofetta di chiusura, di cui ho capito solo la metà delle parole. Se qualcuno riesce a decifrarla, l'aggiunga." (Alberto Scotti)