Ich habe gehört, viele gute Lieder werden gesungen, (Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2022/3/14 - 08:42
Rivolgo un cortese invito a Riccardo Venturi per la traduzione di questa e di una prossima canzone yiddish di cui sono disponibili le sole trascrizioni (presumo discoste da Yivo).
Per ora un saluto
Ho cominciato a fare tutto il necessario per questa pagina, un po' come un "cantiere in lento movimento". La trascrizione è fortunatamente ben utilizzabile anche se dev'essere stata fatta da un tedesco: nessun tedesco, neppure il più "yivizzato", rinuncerebbe mai al suo "tz", e del resto tutti dicono "kleTZmer" come fosse Fritz e Klotz. Saluti per ora.
Due parole del traduttore. Dal titolo ho eliminato la specificazione “Burstein”: il titolo si differenzia già da solo dalle altre Odessa Mama perché contiene la vera parola yiddish per “madre, mamma” che è mame (assieme a tate “padre, babbo”, è a titolo di curiosità una delle due sole parole che ancora in yiddish si declinano). Ho riportato il nome di Pesach Burstein anche nella sua vera traslitterazione dallo yiddish, vale a dire Peysekh Burshteyn. In realtà, per tutta la sua carriera Burstein si fece chiamare, in yiddish, col diminutivo del nome: Peysekhke (“Pesach”, come si sa, è il nome della Pasqua ebraica): lo si vede anche nel manifesto riportato da Riccardo Gullotta sotto i dati autoriali. In pratica, si faceva chiamare "Pasqualino".
Ho provato a cercare qualche storia legata ai nomi nella canzone dei Fratelli Mancuso:
- Tema Kombe, 32 anni, era un richiedente asilo ugandese che nel 2003 si tolse la vita, dopo diversi altri tentativi, impiccandosi mentre era recluso in una struttura psichiatrica ad Ascot, Inghilterra.
- Robertus Grabys, 50 anni, era un rifugiato dalla Lituania. Sofferente di depressione, nel 2000 si tolse la vita impiccandosi mentre era detenuto in un carcere vicino ad Heathrow, Inghilterra.
- Kuami Aziaku Prempe, 42 anni, era un richiedente asilo del Togo. Si impiccò nel 2000 nel suo appartemento di Salzwedel, Germania, per la paura di essere rimpatriato.
- Shiraz Pir, 25 anni, dal Pakistan, nel 2002 si uccise impiccandosi a Bristol, Inghilterra, alla notizia che la sua domanda di asilo era stata respinta.
- Manikam Thanividirasa, 40 anni, dallo Sri Lanka. Suicida nel 1999 a Büren, Germania, in... (Continues)
B.B. 2022/3/13 - 17:21
Ho fatto qualche ulteriore ricerca:
- Veluppilai Balachandran era un rifugiato tamil dello Sri Lanka. Sebbene minacciato di tortura e uccisione da parte delle autorità srilankesi, una volta rifugiatosi in Germania fu arrestato dalle autorità tedesche che gli notificarono l'espulsione. Rinchiuso nel centro detenzione di Moers, in Renania-Westfalia, si impiccò il 23 marzo 1999; aveva 39 anni. L'ambasciata tedesca a Colombo (Sri Lanka) rifiutò a sua moglie e alla figlia di 7 anni un visto per la Germania, per cui non poterono assistere neppure al funerale.
ANCORA PROTESTE IN CORSICA PER IL TENTATO OMICIDIO DI YVAN COLONNA
Gianni Sartori
Anche nell’ultimo fine settimana non sembrava dar segni di esaurimento l’ondata di proteste che sta incendiando (non solo metaforicamente) le principali località dell’Isola di Granito. Un’ampia risposta popolare al tentato omicidio del prigioniero corso Yvan Colonna, al momento ancora in coma, da parte di un altro detenuto, un jihadista. Costui avrebbe agito, stando almeno alle sue farneticazioni, per “punire un blasfemo” in quanto Yvan avrebbe commentato negativamente la figura del profeta Maometto.
Tornando alle proteste, nella mattinata di venerdì 11 marzo una sessantina di indipendentisti tentava di forzare l’entrata della “gendarmerie” di Porto Vecchio. Sempre venerdì una manifestazione di studenti aveva occupato le strade di Bastia. Dopo aver protestato vigorosamente davanti alla “préfecture”, dal corteo... (Continues)
A NOTE FROM ROGER REGARDING UKRAINE. BUT FIRST, A NOTE FROM ALINA:
Hello!
My name is Alina Mitrofanova, I am 19 years old, and I live in Ukraine. Today my country is resisting the Russian invasion and the real war started by Russian president and led by Russian army.
I am a huge Pink Floyd and Roger Waters fan, and it was very important for me to hear Roger's opinion on this whole situation. It may not seem as urgent and critical, because this war can be considered as only "our problem", but unfortunately it rapidly becomes a catastrophe for the entire Europe and world.
The war started 11 days ago, and everyday we hear sirens that signalize about bombs thrown by Russian occupants. Russia's aggression destroys MY country, kills hundreds of innocent adults and children in MY country, and I cannot explain how many Ukrainians are forced to leave their homes and run away from this madness.... (Continues)