Anna si alza, andiamo via
e mentre la strada mi fa perdonare
c'è Anna che brinda alla sua anarchia,
Anna imprendibile più di un momento,
Anna dà un bacio alla piazza e poi se ne va.
"Ritornato il silenzio
Dio si assicurò che fosse morta.
Lo era ormai per sempre
lasciando su questa terra un dolore in più."
Piero Ciampi, Disse: Non Dio, decido io
Va la vita, va avanti, indietro, chi lo sa
e si volta ogni tanto a guardarti accigliata
questi tempi braccati, perduti… si vedrà
mi hanno detto che oggi Nina s’è suicidata
mentre pare ritorni una vita normale
mentre aspetto e poi aspetto oltre questa serata
come stai? come sto? come chi non sta male
mi hanno detto che oggi Nina s’è suicidata
come stai? come sto? sempre più indifferente
chi non spera non può essere disperata
troppo male non va, compatibilmente
mi hanno detto che oggi Nina s’è suicidata
mi hanno detto che oggi ha saltato nel vuoto
come un fatto già noto, era tanto malata
di una nera vertigine, un freddo d’azoto
una qualche mistura di nebbia e d’orzata
era una vita fa, manco più mi ricordo
che mi scrisse per qualche canzone ascoltata
non ci si sente più, oppure sono sordo
era una vita fa, era una vita andata.
A život jde, jde vpřed, či zpátky, kdo ví
a čas od času se na tebe zamračeně ohlédne
tahle uhnaná doba, ztracená... ono se uvidí
řekli mi, že Nina si dneska vzala život
a mezitím to vypadá, že se život vrací k normálu
mezitím čekám, a zas čekám, až za hranice tohoto večera
jak se máš? jak se mám? jako ten, kdo se nemá špatně
řekli mi, že Nina si dneska vzala život
jak se máš? jak se mám? čím dál lhostejnější
kdo nedoufá, nemůže být zoufalá
tolik zle se nevede, se vším všudy
řekli mi, že Nina si dneska vzala život
řekli mi, že dneska skočila do prázdna
jako už známý fakt, byla tolik chorá
černou závratí, dusíkovou zimou,
jakousi směsí mlhy a mandlového nápoje
to tenkrát, už si ani nevzpomínám, uplynul celý život,
napsala mi o nějaké písni, co poslouchala
už se neslyšíme, a nebo jsem hluchý,
uplynul celý život, život odešlý.
Mi raccomando, anche questa canzone, stesso album, è candidata agli extra per fare terna. Se sorgesse un minimo dubbio, vogliate consentire con magnanimità di non abbassare la media… :-)
Riccardo Gullotta 2/2/2022 - 12:37
Tranquillo, Riccardo. Giunge peraltro a puntino in un momento particolare, molto particolare per questo sito, che vedrai, purtroppo, prossimamente. Quindi non va tra gli Extra. Mi sia permesso un ricordo personale, di quando il Lega me la cantò a casa sua un giorno di tantissimi anni fa, mentre tentavo di lavargli dei piatti pressoché secolari in un lavello con strane forme di vita, dopo aver constatato che usava come segnalibro una costina di maiale spolpata. Mi cantò anche "Straniero". Poi mi dimenticai il portafoglio sul suo frigorifero, e fui respinto alla frontiera svizzera per mancanza di documèndi. Saluti cari.
Ah, Lucien l’âne mon ami, nous voilà de retour à Prague.
Oui, Marco Valdo M.I. mon ami, finalement avec tes chansons, on est devenus des enfants d’Herbert Georges Wells, de véritables voyageurs temporels.
Quoi, dit Marco Valdo M.I., mais nous n’avons pas de machine ?
Certes, dit Lucien l’âne, nous n’avons pas de machine, mais nous avons les mots. Nous ne voyageons pas en peau et en poils, mais en chanson. Souviens-toi, à Prague, on y était déjà venus bien sûr quand on parlait d’Ilse Weber, Karel Kryl et d’autres, mais aussi en pèlerins pèlerinants avec Matthias, Matěj, l’Arlequin amoureux dont tu contas les aventures entre Marengo (1800) et Austerlitz (1815), au travers des lettres du Lieutenant : La Lettre de Marengo et La Lettre d’Austerlitz. On y était revenus avec Le Parti que créa pour les élections de Prague... (continuer)
Carissima Donatella, la canzone è senz'altro intimista, profonda, molto bella e -aggiungo- difficilissima da tradurre. Solo che non si tratta affatto di Генерал, di cui riporti il video e che è una canzone dei Kino del 1983, dall'album "46" -e che comunque dovrà essere messa nel sito. La canzone di Boris Grebenšćikov di cui hai riportato il testo si chiama invece Волки и вороны ("I lupi e i corvi"), è del 1992 e proviene dall'album Русский альбом ("Album russo"). Saluti.
e mentre la strada mi fa perdonare
c'è Anna che brinda alla sua anarchia,
Anna imprendibile più di un momento,
Anna dà un bacio alla piazza e poi se ne va.
ciao Adri