Inżynierowie dusz
Tekst pochodzi z Tekstowo.pl
W świętej powadze, ciszy i skupieniu
(continuer)
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envoyé par Ed 5/6/2021 - 13:58
Margherita Vicario: Troppi preti troppe suore
Scritta da Margherita Vicario & DADE
dal disco "Bingo" (2021)
dal disco "Bingo" (2021)
Il co-protagonista di questo pezzo è un coro di bambini di Battipaglia perché mi piaceva far dire [quelle cose] a dei bambini in maniera molto innocente e spontanea, dicendo anche un po' di parolacce. In quel periodo avevo rivisto Io speriamo che me la cavo ed ero rimasta stupita che in un film di fine anni ‘80/inizio anni '90 i bambini dicono delle cose abbastanza grevi, non edulcorate. Quel film è bello proprio perché vede i bambini già adulti con una loro personalità e una loro identità, quindi un po’ da lì ho mutuato questo pezzetto dei bambini.
“Che palle questa storia del peccato originale” è un po' per dire che gli stessi bambini, che di solito sono la voce dell'innocenza e hanno sempre ragione loro, dicono “Andiamo avanti”, come se dovessimo superare degli schemi culturale di cui tutti e io stessa facciamo parte. È un modo per parlare di macro-temi giganti in maniera molto rapida e innocente.
– Margherita Vicario, OFF LYRICS
“Che palle questa storia del peccato originale” è un po' per dire che gli stessi bambini, che di solito sono la voce dell'innocenza e hanno sempre ragione loro, dicono “Andiamo avanti”, come se dovessimo superare degli schemi culturale di cui tutti e io stessa facciamo parte. È un modo per parlare di macro-temi giganti in maniera molto rapida e innocente.
– Margherita Vicario, OFF LYRICS
Madonna, quanto tempo perdo
(continuer)
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5/6/2021 - 11:18
Μη με ρωτάς
d’après la version italienne NON CHIEDERMI de Gian Piero Testa – 2012
d’une chanson grecque – Μη με ρωτάς – Manos Loïzos / Μάνος Λοΐζος – 1974
Texte : Lefteris Papadopoulos
Musique : Manos Loïzos
Première interprétation : Manos Loïzos
Autres interprétations : Haroula Alexiou, Hristos Thiveos, Yorgos Dalaras
Dialogue maïeutique
Écoute, Lucien l’âne mon ami, il y a quelqu’un qui parle, quelqu’un d’une ville. Cette ville, forcément, dans ce cas précis, est une ville grecque.
Ah, dit Lucien l’âne, une ville grecque, quelle ville grecque et que s’y passe-t-il ? Que raconte ce quelqu’un ?
Je ne pourrai t’en dire plus que ce que dit la chanson, répond Marco Valdo M.I.
Dis-le quand même, demande Lucien l’âne, car je pense que tu pourrais en savoir plus qu’il y en a l’air.
Soit, reprend Marco Valdo M.I. ; d’abord, pour ce qui est de préciser le nom de la ville, la chose est difficile, l’événement... (continuer)
d’une chanson grecque – Μη με ρωτάς – Manos Loïzos / Μάνος Λοΐζος – 1974
Texte : Lefteris Papadopoulos
Musique : Manos Loïzos
Première interprétation : Manos Loïzos
Autres interprétations : Haroula Alexiou, Hristos Thiveos, Yorgos Dalaras
Dialogue maïeutique
Écoute, Lucien l’âne mon ami, il y a quelqu’un qui parle, quelqu’un d’une ville. Cette ville, forcément, dans ce cas précis, est une ville grecque.
Ah, dit Lucien l’âne, une ville grecque, quelle ville grecque et que s’y passe-t-il ? Que raconte ce quelqu’un ?
Je ne pourrai t’en dire plus que ce que dit la chanson, répond Marco Valdo M.I.
Dis-le quand même, demande Lucien l’âne, car je pense que tu pourrais en savoir plus qu’il y en a l’air.
Soit, reprend Marco Valdo M.I. ; d’abord, pour ce qui est de préciser le nom de la ville, la chose est difficile, l’événement... (continuer)
NE ME DEMANDEZ PAS
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 4/6/2021 - 17:57
Paint It Black
Un'ottima versione strumentale del brano fu incisa dall'ungherese Gabor Szabo in Jazz Raga nel 1966.
GABOR SZABO paint it black (1966) ROLLING STONES instrumental cover
album : JAZZ RAGAJazz Raga, recorded in August of 1966, and released in early 1967, is Hungarian jazz guitarist Gabor Szabo's third album for Impulse!, and h...
Flavio Poltronieri 4/6/2021 - 16:40
Migranti
2017
Il Buio Attorno
Il Buio Attorno
scusate se non siamo affogati
(continuer)
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envoyé par Dq82 3/6/2021 - 19:24
This Train (Bound for Glory)
QUESTO TRENO VA VERSO LA GLORIA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 3/6/2021 - 17:59
Take Your Children to the Hill
[2016]
Lyrics & music by Alun Parry
Album: Freedom Rider
There are glimpses of all this beauty in many of Parry’s previous work, but if you own all of his music, you don’t own what this "Freedom Rider" album offers. The heart of this record is revealed in the minor chord that ends the devastating “Take Your Children To The Hill”.
Striking and sickening in equal measure, Take Your Children To The Hill is a track with a twist that begins as a comfortable waltz through the trappings of a cosy life and ends as an indictment of the bubble of apathy constructed around the Western world as we watch civilisations turn to dust..
“Take Your Children to the Hill” seems a beguiling song with its tales of picnics, babies and blissful warm nights..
Only towards the end do you realise that Alun is singing about Israelis in Sderot watching and celebrating Gaza being bombed.
It’s catchy and devastating as the unforgettable lyrics sink home.
Nobody has written a song like "Take Your Children To The Hill" before…
Lyrics & music by Alun Parry
Album: Freedom Rider
There are glimpses of all this beauty in many of Parry’s previous work, but if you own all of his music, you don’t own what this "Freedom Rider" album offers. The heart of this record is revealed in the minor chord that ends the devastating “Take Your Children To The Hill”.
Striking and sickening in equal measure, Take Your Children To The Hill is a track with a twist that begins as a comfortable waltz through the trappings of a cosy life and ends as an indictment of the bubble of apathy constructed around the Western world as we watch civilisations turn to dust..
“Take Your Children to the Hill” seems a beguiling song with its tales of picnics, babies and blissful warm nights..
Only towards the end do you realise that Alun is singing about Israelis in Sderot watching and celebrating Gaza being bombed.
It’s catchy and devastating as the unforgettable lyrics sink home.
Nobody has written a song like "Take Your Children To The Hill" before…
Take your children to the hill
(continuer)
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envoyé par giorgio 2/6/2021 - 23:25
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Regardez-les
« Regardez-les » è una di quelle canzoni di Léo Ferré che una volta entrata in testa fa molta fatica ad uscirne. È una canzone molto corta, ma che segna segna, segna. Racconta non tanto l'orrore della guerra, ma la meccanica della guerra, che come una vite senza fine gigantesca conduce migliaia, milioni di uomini verso un destino senza futuro, che come una pressa enorme schiaccia senza fretta prima la mano, poi il braccio, poi il resto di chi ci ha messo il mignolino.
Ma è anche, e allo stesso tempo, una canzone che invita alla diserzione armata (come nell'Internazionale: sapranno presto che le nostre pallottole son per i nostri generali...), alla rivolta, alla rivoluzione... Non si sa mai perché queste cose non si fanno.
Come diceva Vian a proposito del Disertore, non è una canzone antimilitarista, è una canzone violentemente pro-civili.
Raccomanda l'obiezione di coscienza armata.
A conti... (continuer)
Ma è anche, e allo stesso tempo, una canzone che invita alla diserzione armata (come nell'Internazionale: sapranno presto che le nostre pallottole son per i nostri generali...), alla rivolta, alla rivoluzione... Non si sa mai perché queste cose non si fanno.
Come diceva Vian a proposito del Disertore, non è una canzone antimilitarista, è una canzone violentemente pro-civili.
Raccomanda l'obiezione di coscienza armata.
A conti... (continuer)
GUARDATELI!
(continuer)
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2/6/2021 - 22:28
L'Internationale
MONGOLO INTERNO (Dialetto Chakhar) / INNER MONGOLIAN (Chakhar dialect)
The version used in Inner Mongolia, which differs from the standard Mongolian version and is heavily based on the standard Mandarin Chinese version. The name also mirrors this, being "The International Song" ("Интернационалийн Дуу") rather than "The Internationale" ("Интернационал"). Inner Mongolia still uses the traditional Mongolian script as opposed to the Cyrillic script used in the modern state of Mongolia, a script which is interestingly written vertically rather than horizontally. As such, it may have trouble displaying correctly on this page as many websites do." [The Users of GetChan]
La versione utilizzata nella Mongolia Interna, differente dalla versione standard mongola e basata pesantemente sulla versione standard in Cinese mandarino. Anche il titolo riflette tale situazione, “Il canto Internazionale”... (continuer)
The version used in Inner Mongolia, which differs from the standard Mongolian version and is heavily based on the standard Mandarin Chinese version. The name also mirrors this, being "The International Song" ("Интернационалийн Дуу") rather than "The Internationale" ("Интернационал"). Inner Mongolia still uses the traditional Mongolian script as opposed to the Cyrillic script used in the modern state of Mongolia, a script which is interestingly written vertically rather than horizontally. As such, it may have trouble displaying correctly on this page as many websites do." [The Users of GetChan]
La versione utilizzata nella Mongolia Interna, differente dalla versione standard mongola e basata pesantemente sulla versione standard in Cinese mandarino. Anche il titolo riflette tale situazione, “Il canto Internazionale”... (continuer)
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(continuer)
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envoyé par The Users of GETchan 2/6/2021 - 21:50
Black
2021
Black to the Future
Sons of Kemet, Pick up your burning cross
Edward Colston era un mercante di schiavi britannico del seicento. Nel 1895 la città di Bristol eresse una statua in suo onore. È rimasta in piedi fino al 7 giugno 2020, quando migliaia di manifestanti antirazzisti l’hanno gettata in mare, a pochi giorni di distanza dalla morte di George Floyd, l’afroamericano ucciso dal poliziotto bianco Derek Chauvin a Minneapolis. C’è un filo che lega il movimento Black lives matter statunitense a quello britannico: la comunità nera si mobilita, a New York come a Londra.
E se c’è un referente musicale credibile per questi due mondi, quello è Shabaka Hutchins. Sassofonista e clarinettista cresciuto tra Londra e le Barbados, Hutchins è il leader di tre progetti molto interessanti: Shabaka and the Ancestors, The Comet is Coming e Sons of Kemet. In passato ha collaborato con la Sun Ra... (continuer)
Black to the Future
Sons of Kemet, Pick up your burning cross
Edward Colston era un mercante di schiavi britannico del seicento. Nel 1895 la città di Bristol eresse una statua in suo onore. È rimasta in piedi fino al 7 giugno 2020, quando migliaia di manifestanti antirazzisti l’hanno gettata in mare, a pochi giorni di distanza dalla morte di George Floyd, l’afroamericano ucciso dal poliziotto bianco Derek Chauvin a Minneapolis. C’è un filo che lega il movimento Black lives matter statunitense a quello britannico: la comunità nera si mobilita, a New York come a Londra.
E se c’è un referente musicale credibile per questi due mondi, quello è Shabaka Hutchins. Sassofonista e clarinettista cresciuto tra Londra e le Barbados, Hutchins è il leader di tre progetti molto interessanti: Shabaka and the Ancestors, The Comet is Coming e Sons of Kemet. In passato ha collaborato con la Sun Ra... (continuer)
Black is tired
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 2/6/2021 - 20:23
Insieme: 1992
(1990)
Prima dei Måneskin quest'anno, la precedente vittoria dell'Italia all'Eurovision Song Contest risale al 1990 quando Toto Cutugno presentò questa Insieme: 1992 (praticamente si potrebbe sottotitolare sono un europeo, un europeo vero), spassionato inno all'unità europea fresca della caduta del muro di Berlino.
Quell'edizione dell'Eurofestival si svolse a Zagabria, Jugoslavia, e direi che la canzone vincitrice è stata proprio premonitrice di quanto siano stati insieme e in pace i popoli della federazione di lì a due anni, nel fatidico 1992 citato nel titolo della canzone...
Prima dei Måneskin quest'anno, la precedente vittoria dell'Italia all'Eurovision Song Contest risale al 1990 quando Toto Cutugno presentò questa Insieme: 1992 (praticamente si potrebbe sottotitolare sono un europeo, un europeo vero), spassionato inno all'unità europea fresca della caduta del muro di Berlino.
Quell'edizione dell'Eurofestival si svolse a Zagabria, Jugoslavia, e direi che la canzone vincitrice è stata proprio premonitrice di quanto siano stati insieme e in pace i popoli della federazione di lì a due anni, nel fatidico 1992 citato nel titolo della canzone...
Insieme, United United Europe.
(continuer)
(continuer)
2/6/2021 - 19:26
Polvere e pallottole
2017
L'Illusione d'Esser Salvi
L'Illusione d'Esser Salvi
C'è un prete scomodo che parla tra la gente
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 2/6/2021 - 19:26
Parcours:
La Mafia et les mafias
Un solo mattone
2017
L'Illusione d'Esser Salvi
L'Illusione d'Esser Salvi
Nato nell'anno del fuoco incrociato
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 2/6/2021 - 19:08
È il mondo che si logora
2017
L'Illusione d'Esser Salvi
L'Illusione d'Esser Salvi
Col carbone col petrolio con il gas pagato con il sangue
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 2/6/2021 - 18:45
Parcours:
Guerre à la Terre
La ninna nanna de la guerra
Versione dei Domus de Jana
L'Illusione d'Esser Salvi (2017)
Ninna nanna della guerra
Ninna nanna della guerra
L'Illusione d'Esser Salvi (2017)
Ninna nanna della guerra
Ninna nanna della guerra
Dq82 2/6/2021 - 18:15
Marenostro
2017
L'Illusione d'Esser Salvi
L'Illusione d'Esser Salvi
Ero molto piccolo e non mi ricordo a quale età
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 2/6/2021 - 18:09
Milano – Livorno
Questa canzone, seppur molto triste fa parte della mia infanzia e di quella dei miei cugini che iniziavano a strimpellare la chitarra...ultimamente Joe Perrino, artista cagliaritano ne ha fatto una versione con un ottimo arrangiamento rock:
SANDRO 2/6/2021 - 13:05
Navi dall'Ovest
1986
Correndo verso la libertà
Correndo verso la libertà
Guarda da lontano le navi per Beirut
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 2/6/2021 - 12:02
Cile
1986
Correndo verso la libertà
Correndo verso la libertà
Ora attendi la lotta al tramonto
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 2/6/2021 - 11:36
Song for John Hartwell
[2014]
Lyrics & music by Alun Parry
Album: Freedom Rider [2016]
April 9, 2014 by AlunParry
“I have spent the day writing this song. It was extremely emotional in the writing.
It comes off the back of several days of personal torment as I wrestle with issues around my own training to be a psychotherapist.
This is based on a true story. It brings out a lot of the concerns I have been having for the past few weeks.
It’s something that I don’t believe has really been owned and dealt with.
For John.
The dirty secret of John Hartwell’s brutal killing
“I wrote a song about John Hartwell last week. I want to say more about the background to it, so that you know the full story.
John Hartwell’s death in 1972 was a brutal one. He was stripped, tied, and put in a bath of extremely hot water.
When he was taken out, he had third degree burns over 65% of his body. He died as a result of... (continuer)
Lyrics & music by Alun Parry
Album: Freedom Rider [2016]
April 9, 2014 by AlunParry
“I have spent the day writing this song. It was extremely emotional in the writing.
It comes off the back of several days of personal torment as I wrestle with issues around my own training to be a psychotherapist.
This is based on a true story. It brings out a lot of the concerns I have been having for the past few weeks.
It’s something that I don’t believe has really been owned and dealt with.
For John.
The dirty secret of John Hartwell’s brutal killing
“I wrote a song about John Hartwell last week. I want to say more about the background to it, so that you know the full story.
John Hartwell’s death in 1972 was a brutal one. He was stripped, tied, and put in a bath of extremely hot water.
When he was taken out, he had third degree burns over 65% of his body. He died as a result of... (continuer)
Well I’m singing this song for John Hartwell
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 1/6/2021 - 23:15
Remember Love Wins
(2017)
The roots of each tree, of each family
(continuer)
(continuer)
envoyé par mm 1/6/2021 - 21:34
Lijepa Alma
Complimenti per le traduzioni
Io sono nato nell' ex Yugoslavija in Croazia
E vivo da decenni oramai in Italia
Le canzoni bosniache hanno sempre parecchi termini di origine turca soprattutto zabranjeni pusenje li usa spesso e volentieri ..
Se mai vi capitasse di poterli vedere dal vivo meritano veramente x la loro energia e grande bravura di tutti..
Nelle traduzioni molto valide quasi perfette
Posso confermare che Mahala è una parte della città nel primo caso.. quindi un quartiere nella seconda parte è un saluto agirare la mano x salutare ma trovo piu giusto dire salutare che agitare.. ka daljinama significa verso lontano no da.. ed infine nelle due traduzioni in italiano in una druga mog è tradotta come mio compagno nell altra amico.. compagno è giusto.. spero di essere stato in qualche modo utile.. buona vita a tutti
Elvis
Io sono nato nell' ex Yugoslavija in Croazia
E vivo da decenni oramai in Italia
Le canzoni bosniache hanno sempre parecchi termini di origine turca soprattutto zabranjeni pusenje li usa spesso e volentieri ..
Se mai vi capitasse di poterli vedere dal vivo meritano veramente x la loro energia e grande bravura di tutti..
Nelle traduzioni molto valide quasi perfette
Posso confermare che Mahala è una parte della città nel primo caso.. quindi un quartiere nella seconda parte è un saluto agirare la mano x salutare ma trovo piu giusto dire salutare che agitare.. ka daljinama significa verso lontano no da.. ed infine nelle due traduzioni in italiano in una druga mog è tradotta come mio compagno nell altra amico.. compagno è giusto.. spero di essere stato in qualche modo utile.. buona vita a tutti
Elvis
Elvis 31/5/2021 - 09:01
Sfiorisci bel fiore
Scusate se sono in ritardo nel commentare di qualche decennio ahahah. Ma io ad oggi ancora non capisco perché parla di "pelle mia nera". Intende mani sporche?
Lorenzo 31/5/2021 - 08:05
Strani giorni / Strange Days
Chanson italienne partiellement en anglais – Strani Giorni – Strange Days – Franco Battiato – 1996
Le ciel parfois a quelque chose d’infernal
C’est une chanson étrange. Tout aussi étranges que les jours qu’elle raconte, qui sont les nôtres, et qui deviennent de plus en plus étranges au fil des jours. Deux histoires et une histoire. La première est l’histoire de l’humanité et du monde d’aujourd’hui, entre la surdité, l’agitation, le désir de paix, la réflexion sur ce qu’est l’homme (puisque ce qu’il y avait, c’était la guerre et seulement la guerre : des hommes avec des gourdins et des batailles et des massacres d’hommes « civilisés ») et le désir du passé et de l’amour ancien. La seconde est une histoire commune, quelqu’un qui vient prendre un verre, et le rêve éveillé qui se dissout dans le film de la contemporanéité, où nous sommes tous protagonistes et figurants à la fois. Toute l’histoire,... (continuer)
Le ciel parfois a quelque chose d’infernal
C’est une chanson étrange. Tout aussi étranges que les jours qu’elle raconte, qui sont les nôtres, et qui deviennent de plus en plus étranges au fil des jours. Deux histoires et une histoire. La première est l’histoire de l’humanité et du monde d’aujourd’hui, entre la surdité, l’agitation, le désir de paix, la réflexion sur ce qu’est l’homme (puisque ce qu’il y avait, c’était la guerre et seulement la guerre : des hommes avec des gourdins et des batailles et des massacres d’hommes « civilisés ») et le désir du passé et de l’amour ancien. La seconde est une histoire commune, quelqu’un qui vient prendre un verre, et le rêve éveillé qui se dissout dans le film de la contemporanéité, où nous sommes tous protagonistes et figurants à la fois. Toute l’histoire,... (continuer)
JOURS ÉTRANGES, JOURS ÉTRANGES
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 30/5/2021 - 19:35
Luis Sepúlveda: Las mujeres de mi generación
Per Stanislava se legge (mi dispiace ma non ho una tua mail per contattarti direttamente)
Sto leggendo la raccolta di racconti di Sepúlveda "Le rose di Atacama" (titolo originale: Historias marginales) e uno racconta la storia di Miki Volek. L'articolo si può leggere integralmente qui (L'Unità del 24-9-1998). Ci sapresti aiutare a trovare la canzone tratta dalla poesia di Jan Palach ed eventualmente altre in tema con il sito?
Sto leggendo la raccolta di racconti di Sepúlveda "Le rose di Atacama" (titolo originale: Historias marginales) e uno racconta la storia di Miki Volek. L'articolo si può leggere integralmente qui (L'Unità del 24-9-1998). Ci sapresti aiutare a trovare la canzone tratta dalla poesia di Jan Palach ed eventualmente altre in tema con il sito?
Lorenzo 30/5/2021 - 11:23
Venezia-Istanbul
A me sembra che in quel verso ci sia un evidente riferimento all'invasione sovietica dell'Afghanistan (dicembre 1979) che potrebbe essere stata aggiunta poco prima della pubblicazione dell'album. Del resto come Battiato non si fece problemi a prendere posizione nei confronti della Prima e della Seconda Guerra del Golfo credo non se fece neppure nell'esplicitare la sua condanna dell'invasione sovietica. Per il resto sono anche sicuro che, di fronte a un interpretazione così "riduttiva", a chi glielo avesse esplicitamente chiesto, avrebbe smentito o comunque non avrebbe confermato.
Renzano Goleto 30/5/2021 - 11:16
Taki pejzaż
You will find here an english translation of this song which comes from the film of Valery Valius (Валерий Валюс):
0:40 Lame dogs lay the way.
0:56 Devil tangles foots to maids
1:13 Birds on trees spoil flowers.
1:31 Corpses run on dreams
1:44 Such a landskape
2:16 Seldom criminal will drop tear,
2:32 The blind beggar will find work,
3:02 The barefoot knight will find laurels.
3:19 Such a landscape
3:49 Winds sow curved pines
4:02 Pines are unsuitable, but truthful.
4:15 Fool will compose a song about them,
4:29 Will give to drink a dream, will betray a star.
4:45 Also a landscape will be melodious, popular.
4:56 Such a landscape.
0:40 Lame dogs lay the way.
0:56 Devil tangles foots to maids
1:13 Birds on trees spoil flowers.
1:31 Corpses run on dreams
1:44 Such a landskape
2:16 Seldom criminal will drop tear,
2:32 The blind beggar will find work,
3:02 The barefoot knight will find laurels.
3:19 Such a landscape
3:49 Winds sow curved pines
4:02 Pines are unsuitable, but truthful.
4:15 Fool will compose a song about them,
4:29 Will give to drink a dream, will betray a star.
4:45 Also a landscape will be melodious, popular.
4:56 Such a landscape.
Ed 29/5/2021 - 14:05
Постой, паровоз
Thank you for this interesting info about this polish actor and singer ( Lech Dyblik).
There is also a very interesting Russian singer who also sings about prison life:,
he’s name is : Gennadi Molchanov
https://www.youtube.com/playlist?list=...
He is a very non-trivial and talented person: a recidivist who once served many years in the prisons and lagers of the USSR for common crimes! (and now he performs in them giving concerts for inmates...)
There is also a very interesting Russian singer who also sings about prison life:,
he’s name is : Gennadi Molchanov
https://www.youtube.com/playlist?list=...
He is a very non-trivial and talented person: a recidivist who once served many years in the prisons and lagers of the USSR for common crimes! (and now he performs in them giving concerts for inmates...)
Ed 29/5/2021 - 13:50
Hopeful
(2021)
“I wrote [“Hopeful”] some time ago but in theory it goes far beyond a time and place, I’ve always tried to carry it (Hope) wherever I am. Darkness find us all, hope allows us the fortitude to seek out the light.”
“I wrote [“Hopeful”] some time ago but in theory it goes far beyond a time and place, I’ve always tried to carry it (Hope) wherever I am. Darkness find us all, hope allows us the fortitude to seek out the light.”
Now in this present darkness
(continuer)
(continuer)
28/5/2021 - 23:23
Estate '89, una storia dal mare
(2020)
Album: Fuje - Simona Boo & Cultural Boo Team.
feat. Antonio Brugnano
“Estate '89” è il brano scritto con Antonio Brugnano, che Simona Boo ha voluto dedicare a Jerry Masslo, il bracciante ucciso 31 anni fa a Villa Literno e diventato con gli anni il simbolo delle battaglie per i diritti di cittadinanza dei migranti nel nostro paese. “E' dedicato a tutti quelli che non hanno avuto la mia fortuna, di avere una famiglia, una casa, di avere protezione, è dedicato a tutti quelli che sono fuggiti per fame e per motivi politici. Jerry Maslo è un simbolo che oggi più che mai è attuale, come i latini che cercano di superare il muro di Trump per arrivare negli Usa” racconta l'artista. Nel brano viene citata anche la storia della piccola Valeria e del suo papà, che avevano provato ad attraversare il fiume Rio Bravo per arrivare dal Messico agli Usa e sono stati ritrovati morti a faccia in giù, con la bimba avvolta nella maglietta del padre.
Il Mattino: «Fuje», il primo album da solista di Simona Boo tra razzismo e speranza
Album: Fuje - Simona Boo & Cultural Boo Team.
feat. Antonio Brugnano
“Estate '89” è il brano scritto con Antonio Brugnano, che Simona Boo ha voluto dedicare a Jerry Masslo, il bracciante ucciso 31 anni fa a Villa Literno e diventato con gli anni il simbolo delle battaglie per i diritti di cittadinanza dei migranti nel nostro paese. “E' dedicato a tutti quelli che non hanno avuto la mia fortuna, di avere una famiglia, una casa, di avere protezione, è dedicato a tutti quelli che sono fuggiti per fame e per motivi politici. Jerry Maslo è un simbolo che oggi più che mai è attuale, come i latini che cercano di superare il muro di Trump per arrivare negli Usa” racconta l'artista. Nel brano viene citata anche la storia della piccola Valeria e del suo papà, che avevano provato ad attraversare il fiume Rio Bravo per arrivare dal Messico agli Usa e sono stati ritrovati morti a faccia in giù, con la bimba avvolta nella maglietta del padre.
Il Mattino: «Fuje», il primo album da solista di Simona Boo tra razzismo e speranza
Ciao mamma guarda come mi diverto
(continuer)
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27/5/2021 - 22:48
Nero su Bianco
(2021)
Brano scritto, musicato ed interpretato da 99 Posse
Voce femminile: Simona Boo
Chitarra: Giuseppe Spinelli
Il discorso in inglese campionato all'inizio e alla fine è di Tamika Mallory
Brano scritto, musicato ed interpretato da 99 Posse
Voce femminile: Simona Boo
Chitarra: Giuseppe Spinelli
Il discorso in inglese campionato all'inizio e alla fine è di Tamika Mallory
[Intro: Mallory Tamika]
(continuer)
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27/5/2021 - 22:29
Rue des Longues-Haies
Grazie per questo ricordo vivo di Padre Duval. Ho amato e cantato con i miei alunni le Sue canzoni negli anni 60.
Proprio stamani ho preso in biblioteca il libro: "Il bambino che giocava con la luna" per rileggerlo ancora una volta.
Grazie a tutti coloro che ricordano e amano questo " chitarrista del buon Dio".
Agostina Viale
Proprio stamani ho preso in biblioteca il libro: "Il bambino che giocava con la luna" per rileggerlo ancora una volta.
Grazie a tutti coloro che ricordano e amano questo " chitarrista del buon Dio".
Agostina Viale
carlaorsolina@gmail.com 27/5/2021 - 12:03
Sulla funiculà, o Canzone del forchettone
[26 / 5 / 2021]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Anonimo Toscano del XXI Secolo
Music / Music / Musique / Sävel: Angelo Branduardi, Alla fiera dell'est
Nota dell'Anonimo Toscano del XXI Secolo.. L'originale, come è noto, procede per progressione; qui, invece, si procede a ritroso. L'originale (di ascendenza ebraica) è una successione verso gli eventi, mentre qui è una retrocessione ad una possibile individuazione di un sistema di cause che alcuni chiamano "capitalismo".
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Anonimo Toscano del XXI Secolo
Music / Music / Musique / Sävel: Angelo Branduardi, Alla fiera dell'est
Nota dell'Anonimo Toscano del XXI Secolo.. L'originale, come è noto, procede per progressione; qui, invece, si procede a ritroso. L'originale (di ascendenza ebraica) è una successione verso gli eventi, mentre qui è una retrocessione ad una possibile individuazione di un sistema di cause che alcuni chiamano "capitalismo".
Sulla funiculà,
(continuer)
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26/5/2021 - 13:58
Pop Goes the Weapon
(2019)
“Guns are both the subject of religious worship and huge profits in the United States,” guitarist Tom Morello said in a press statement. “Combined with emboldened white nationalism, the recent epidemic of massacres is little surprise. ‘Pop Goes The Weapon’ channels our ‘thoughts & prayers’ through Marshall stacks & microphones.”
Daily Dose of Protest: Pop Goes The Weapon – Prophets of Rage
“Guns are both the subject of religious worship and huge profits in the United States,” guitarist Tom Morello said in a press statement. “Combined with emboldened white nationalism, the recent epidemic of massacres is little surprise. ‘Pop Goes The Weapon’ channels our ‘thoughts & prayers’ through Marshall stacks & microphones.”
Daily Dose of Protest: Pop Goes The Weapon – Prophets of Rage
Who's that knockin' on my door?
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25/5/2021 - 23:28
Parcours:
Armes, la guerre chez soi tous les jours
Redbud Tree
Tradotta da un cane
(Marco)
[CCG/AWS Staff]
(Marco)
Carissimo Marco del 2002, in celere attesa di una tua migliore traduzione, e poiché ci sembra che tu sia un conoscitore della lingua canina, ti offriamo questa traduzione che, speriamo, apprezzerai:
[CCG/AWS Staff]
25/5/2021 - 17:55
Bob Dylan: Forever Young
Happy 80th Birthday Mr. Bob Dylan. May you stay forever young.
CCG Staff / AWS Staff 24/5/2021 - 22:52
Spara Giuann
Chanson italienne (Comasque) – Spara Giuann – Davide Van De Sfroos – 1995
d’après la version italienne – SPARA GIOVANNI – Alberto Martino
« Asiles d’Aliénés » : le récit de nos histoires
(Video-Intervista – DE SFROOS “Manicomi” il racconto delle nostre storie)
La réédition de “MANICOMI” le premier album emblématique de DE SFROOS est sortie, qui fête cette année son 25e anniversaire. Ce sont des images et des histoires de personnages, en partie réalistes et en partie cinématographiques, qui offrent encore d’importantes pistes de réflexion sur des thèmes délicats, tels que le temps qui passe, la guerre, le malaise psychique, la revanche des différents, la vengeance des discrédités.
L’HISTOIRE DE L’ALBUM
Les chansons qui composent l’album “Manicomi” des DE SFROOS, sont nées il y a plus de vingt-cinq ans de manière assez instinctive et libre, en jouant avec des images liées à un territoire... (continuer)
d’après la version italienne – SPARA GIOVANNI – Alberto Martino
« Asiles d’Aliénés » : le récit de nos histoires
(Video-Intervista – DE SFROOS “Manicomi” il racconto delle nostre storie)
La réédition de “MANICOMI” le premier album emblématique de DE SFROOS est sortie, qui fête cette année son 25e anniversaire. Ce sont des images et des histoires de personnages, en partie réalistes et en partie cinématographiques, qui offrent encore d’importantes pistes de réflexion sur des thèmes délicats, tels que le temps qui passe, la guerre, le malaise psychique, la revanche des différents, la vengeance des discrédités.
L’HISTOIRE DE L’ALBUM
Les chansons qui composent l’album “Manicomi” des DE SFROOS, sont nées il y a plus de vingt-cinq ans de manière assez instinctive et libre, en jouant avec des images liées à un territoire... (continuer)
TIRE JEAN
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envoyé par Marco Valdo M.I. 24/5/2021 - 18:33
Lassù in cima al Monte Nero (Caramba)
anonyme
Ho fatto lo scout ai campi era tradizione cantarla al fuoco di bivacco e me la ricordo ancora
Luca 24/5/2021 - 16:13
Mongolfiere
(2020)
dall'album "Dove sei, pt. 1"
dall'album "Dove sei, pt. 1"
È una sorta di favola amara sui nostri tempi e su tutti i tempi. Gli ultimi cercano di trovare un posto nel mondo, i primi costruiscono muri per starsene soli e godersi le risorse di tutti. Ci sono i barconi tra l’Africa e l’Europa, i tunnel tra il Messico e gli Stati Uniti… ho immaginato un metodo nuovo per superare queste barriere imbarazzanti che l’essere umano continua a tirar su in nome di chissà quale sicurezza e mi è venuto in mente uno dei sistemi di volo più antico di tutti: le mongolfiere.
Lucio Leoni, il suo passaggio all’età adulta: “La mia musica fatta di domande per stare al mondo”
Lucio Leoni, il suo passaggio all’età adulta: “La mia musica fatta di domande per stare al mondo”
Ma dove sta scritto che dovevamo essere pronti?
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envoyé par Alberto Scotti 24/5/2021 - 13:39
Little Arab Girl
(2019)
Little Arab girl is a song that Mai Khalil a Syrian born, London living singer wrote about the troubles of displaced refugees and the suffering that is being caused all over the world by war and other issues outside of their control. We can all relate and empathise with the troubles of others if we just take the time to consider "what if that was us" "what if the war was here happening to us?"
We hope that this song and video helps to bring us all closer to each other in understanding the harsh reality of other people's lives....
Little Arab girl is a song that Mai Khalil a Syrian born, London living singer wrote about the troubles of displaced refugees and the suffering that is being caused all over the world by war and other issues outside of their control. We can all relate and empathise with the troubles of others if we just take the time to consider "what if that was us" "what if the war was here happening to us?"
We hope that this song and video helps to bring us all closer to each other in understanding the harsh reality of other people's lives....
She cries, she cries every night
(continuer)
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23/5/2021 - 23:06
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