Układanka
un constat implacable de l'échec général du système économique et politique...
Na obrusie stały społem w dzbanku kawa, tort i strucla, a pod stołem zgodnym kołem układały dzieci pucla.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Ed 23/4/2021 - 14:14
Odysseus
Chanson italienne – Odysseus – Francesco Guccini – 2004
Dialogue maïeutique
Ah, dit Lucien l’âne, Ulysse, quelle odyssée ! Mais il faut avoir connu Pénélope pour comprendre d’où est surgie toute cette histoire. D’abord, il faut dire qu’Ulysse n’a jamais été prince ou roi, c’était un paysan et comme beaucoup de paysans des âges anciens, quand la terre ne donna plus assez, il s’en est allé à la guerre. En fait, Ulysse et les autres de la bande à Homère étaient des mercenaires.
Hou-la, mon ami Lucien l’âne, je sais que tu as croisé Homère et peut-être même Ulysse et la bande, mais quand même, tu y vas fort. Imagine, Ulysse et tous ces grands héros de la grande épopée fondatrice de notre civilisation ramenés au rang d’une bande d’aventuriers, de bidasses réinventant leur guerre et magnifiant leurs exploits. On peut difficilement digérer que toute la grande histoire repose sur des conversations... (continuer)
Dialogue maïeutique
Ah, dit Lucien l’âne, Ulysse, quelle odyssée ! Mais il faut avoir connu Pénélope pour comprendre d’où est surgie toute cette histoire. D’abord, il faut dire qu’Ulysse n’a jamais été prince ou roi, c’était un paysan et comme beaucoup de paysans des âges anciens, quand la terre ne donna plus assez, il s’en est allé à la guerre. En fait, Ulysse et les autres de la bande à Homère étaient des mercenaires.
Hou-la, mon ami Lucien l’âne, je sais que tu as croisé Homère et peut-être même Ulysse et la bande, mais quand même, tu y vas fort. Imagine, Ulysse et tous ces grands héros de la grande épopée fondatrice de notre civilisation ramenés au rang d’une bande d’aventuriers, de bidasses réinventant leur guerre et magnifiant leurs exploits. On peut difficilement digérer que toute la grande histoire repose sur des conversations... (continuer)
ULYSSE
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envoyé par Marco Valdo M.I. 23/4/2021 - 12:24
San Francisco Mabel Joy
Lord, his daddy was an honest man, just a red dirt Georgia farmer
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envoyé par L. E. 23/4/2021 - 11:31
Briganti o migranti
Grazie a Voi, Staff. Gran lavoro il vostro. Buone cose e buon 25 Aprile!
mimmo spadano
mimmo spadano
mimmo spadano 23/4/2021 - 10:15
A festa da vida
A Festa da Vida é uma canção feita por José Niza, pelo compositor José Calvário e pelo maestro Richard Hill. Foi a entrada portuguesa no Festival Eurovisão da Canção 1972, cantada em português por Carlos Mendes. A canção é uma balada, com Mendes cantando que o mundo precisa de ver a vida como uma festa, a fim de julgar improcedente a negatividade do mundo. Ele descreve esta festa ingenuamente, cantando "pão, vinho e rosas sobre a mesa" e espera que vai "durar até ao amanhecer".
A canção foi a sétima a ser interpretada na noite do evento, após a canção norueguesa e antes da canção helvética. Terminou a competição em 7º lugar, com 90 pontos.
A Festa da Vida – Wikipédia, a enciclopédia livre
A canção foi a sétima a ser interpretada na noite do evento, após a canção norueguesa e antes da canção helvética. Terminou a competição em 7º lugar, com 90 pontos.
A Festa da Vida – Wikipédia, a enciclopédia livre
Que venha o sol o vinho as flores
(continuer)
(continuer)
22/4/2021 - 17:56
Mama Africa
2021
Mama Africa
La canzone, per diretta ammissione dell'autrice, è dato ispirata dal libro di Giuseppe Catozzella "Non dirmi che hai paura", la storia Samia giovane somala di Mogadiscio con la passione per l'atletica che sogna di partecipare alle Olimpiadi ma che, a causa delle guerre e del regime che si impone in quella regione, non vedrà mai la luce. Il suo sogno la conduce, invece, a percorrere da sola un viaggio di ottmila chilometri, l'odissea dei migranti dall'Etiopia alla Libia attraverso il Sahara per arrivare via mare in Italia.
"Mama Africa" non parla direttamente di Samia, ma delle tante giovani che sognano un futuro migliore nel continente africano.
Mama Africa
La canzone, per diretta ammissione dell'autrice, è dato ispirata dal libro di Giuseppe Catozzella "Non dirmi che hai paura", la storia Samia giovane somala di Mogadiscio con la passione per l'atletica che sogna di partecipare alle Olimpiadi ma che, a causa delle guerre e del regime che si impone in quella regione, non vedrà mai la luce. Il suo sogno la conduce, invece, a percorrere da sola un viaggio di ottmila chilometri, l'odissea dei migranti dall'Etiopia alla Libia attraverso il Sahara per arrivare via mare in Italia.
"Mama Africa" non parla direttamente di Samia, ma delle tante giovani che sognano un futuro migliore nel continente africano.
Nalingi yo mama Afrika*
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 22/4/2021 - 17:20
L'urlo
2020
L'urlo
Spiaggia "libera"; momento di "pace"; l' artista cerca a cuor leggero la sua ispirazione, passo dopo passo sulla sabbia.
Solo chi cerca genuinamente, con disinteresse, viene raggiunto da messaggi oltre il tempo.
Lì ad attenderlo, sul suo cammino in riva al mare, un vecchio libro giace in una sacca insabbiata.
L' artista lo raccoglie con cura e si trova tra le mani la preziosa pubblicazione di un antico diario segreto, scritto in epoca coloniale: testimonianze riguardanti razzie e brutali violenze consumate ad opera di malvagi malfattori.
La sua mente viene risucchiata istantaneamente nel XVIII secolo: l' Impero Coloniale imperversava indisturbato.
Anime torturate del passato, che affiorano spiritualmente nel suo presente per ispirargli l' URLO che condanna "...il grasso delle panze che ha coperto le coscienze..."
La giostra delle sventure umane si manifesta su due piani... (continuer)
L'urlo
Spiaggia "libera"; momento di "pace"; l' artista cerca a cuor leggero la sua ispirazione, passo dopo passo sulla sabbia.
Solo chi cerca genuinamente, con disinteresse, viene raggiunto da messaggi oltre il tempo.
Lì ad attenderlo, sul suo cammino in riva al mare, un vecchio libro giace in una sacca insabbiata.
L' artista lo raccoglie con cura e si trova tra le mani la preziosa pubblicazione di un antico diario segreto, scritto in epoca coloniale: testimonianze riguardanti razzie e brutali violenze consumate ad opera di malvagi malfattori.
La sua mente viene risucchiata istantaneamente nel XVIII secolo: l' Impero Coloniale imperversava indisturbato.
Anime torturate del passato, che affiorano spiritualmente nel suo presente per ispirargli l' URLO che condanna "...il grasso delle panze che ha coperto le coscienze..."
La giostra delle sventure umane si manifesta su due piani... (continuer)
Hai paura di dormire
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 22/4/2021 - 16:27
Se fossi io
2020
Storie di uomini, mondi ed eroi
testo L. Santi, Musica L. Santi, R. Cecchetti Arrangiamento R. Cecchetti
Storie di uomini, mondi ed eroi
testo L. Santi, Musica L. Santi, R. Cecchetti Arrangiamento R. Cecchetti
Chiedimi se fossi io
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 + Luca Santi 22/4/2021 - 16:19
Società della Terra
2020
Storie di uomini, mondi ed eroi
testo e musica L. Santi, Arrangiamento I Principi di Galles
Storie di uomini, mondi ed eroi
testo e musica L. Santi, Arrangiamento I Principi di Galles
Bastava un focolare, la legna sul braciere
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 + Luca Santi 22/4/2021 - 16:16
La ballata di toro seduto
2020
Storie di uomini, mondi ed eroi
testo e musica L. Santi, Arrangiamento I Principi di Galles
Storie di uomini, mondi ed eroi
testo e musica L. Santi, Arrangiamento I Principi di Galles
Grandi colline, le praterie
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 + Luca Santi 22/4/2021 - 16:12
Parcours:
Génocide des Amérindiens
Mi chiamo George
2020
Una canzone che racconta l'ultimo giorno di George Floyd, assassinato per strada da un agente della polizia statunitense a Minneapolis il 25 maggio 2020. Un video reportage che riprende anche le scene in cui la polizia affianca e appoggia tutto il movimento di protesta, come le immagini finali del video in cui uno sceriffo guida un corteo.
Matteo lancia quindi un messaggio di unione, un invito per tutti a fare un passo indietro per lasciare da parte l'odio e avviarsi verso una umanità fatta di rispetto reciproco.
Una canzone che racconta l'ultimo giorno di George Floyd, assassinato per strada da un agente della polizia statunitense a Minneapolis il 25 maggio 2020. Un video reportage che riprende anche le scene in cui la polizia affianca e appoggia tutto il movimento di protesta, come le immagini finali del video in cui uno sceriffo guida un corteo.
Matteo lancia quindi un messaggio di unione, un invito per tutti a fare un passo indietro per lasciare da parte l'odio e avviarsi verso una umanità fatta di rispetto reciproco.
Mi chiamo George, io non riesco a respirare
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 22/4/2021 - 14:16
Dormo Poco E Sogno Molto
2020
Machu Picchu
Machu Picchu
Più dico una cosa, più mi contraddico
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 22/4/2021 - 14:10
Abbiamo perso tutti
2021
Abbiamo perso tutti EP
“ogni volta che siamo complici di un disastro ambientale, ogni volta che un poliziotto abusa del proprio potere, ogni volta che abbiamo paura del diverso, ogni volta che lo stato non ci protegge, ogni volta che i nostri diritti vengono violati e ogni volta che violiamo i diritti degli altri, ogni singola volta che ci giriamo dall’altra parte per non vedere, allora avremo perso tutti"
Abbiamo perso tutti EP
“ogni volta che siamo complici di un disastro ambientale, ogni volta che un poliziotto abusa del proprio potere, ogni volta che abbiamo paura del diverso, ogni volta che lo stato non ci protegge, ogni volta che i nostri diritti vengono violati e ogni volta che violiamo i diritti degli altri, ogni singola volta che ci giriamo dall’altra parte per non vedere, allora avremo perso tutti"
Abbiamo perso tutti se la musica si ferma
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 22/4/2021 - 12:51
La vita non vive
2016
La via del sale
Sui sentieri abbandonati delle Vie del Sale si tocca con mano anche l’assenza della vita, quella di un Europa in declino sotto i colpi della globalizzazione, che Gazich canta con disillusa e vivida forza poetica ne “La vita non vive”
Blogfoolk
La via del sale
Sui sentieri abbandonati delle Vie del Sale si tocca con mano anche l’assenza della vita, quella di un Europa in declino sotto i colpi della globalizzazione, che Gazich canta con disillusa e vivida forza poetica ne “La vita non vive”
Blogfoolk
Maschera di nuvole copre il viso della luna
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 22/4/2021 - 00:17
Dalle mie parti
“Dalle mie parti” dei Negramaro è la canzone vincitrice per il 2021 del Premio Amnesty International Italia nella sezione riservata ai big della canzone italiana, sezione creata nel 2003 da Amnesty International Italia e dall’associazione Voci per la Libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente. La canzone, scritta da Giuliano Sangiorgi, parla di immigrazione ed è all’interno dell’album “Contatto”, pubblicato a novembre 2020 da Sugar.
21/4/2021 - 23:02
Tom Moore’s Farm
I'm looking for the lyrics to Lightnin' Hopkins' version of Tom Moore's Farm on Vol. 2 of A Treasury of Field Recordings. I'd welcome a download of the song, but a transcript of the lyrics would do, as well.
Jay Brakefield 21/4/2021 - 21:53
Canzone partigiana
Il cantautore Jack Hardy canta in italiano una canzone partigiana della brigata Garibaldi (Spagna 1936)
Di questa canzone non si sa neanche il titolo, non risulta mai pubblicata, ed il testo è stato trascritto all'ascolto, ma l'italiano è piuttosto stentato
Di questa canzone non si sa neanche il titolo, non risulta mai pubblicata, ed il testo è stato trascritto all'ascolto, ma l'italiano è piuttosto stentato
I comunisti si ritrovarono
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 21/4/2021 - 16:55
An eala bhàn
An Eala Bhàn (il Cigno Bianco) è una poesia in gaelico scozzese scritta da Dòmhnall Ruadh Chorùna (1887-1967) ovvero Donald MacDonald "il Rosso" di Corruna, nativo di North Uist (Ebridi Esterne). La slow air è un tradizionale scozzese ma la poesia, sicuramente la più famosa di MacDonald, è stata scritta nel 1916 durante la I Guerra Mondiale.
Calum MacLean riuscì a incontrare "il Rosso" di Corruna il 10 aprile 1950 e a registrare e trascrivere An Eala Bhàn.
La poesia originaria è di 13 strofe ridotta in genere a 5 o 7 versi.
Ho comparato testi in gaelico e versioni inglesi con traduzione italiana (ahimè dall'inglese) e qualche nota di commento
Calum MacLean riuscì a incontrare "il Rosso" di Corruna il 10 aprile 1950 e a registrare e trascrivere An Eala Bhàn.
La poesia originaria è di 13 strofe ridotta in genere a 5 o 7 versi.
Ho comparato testi in gaelico e versioni inglesi con traduzione italiana (ahimè dall'inglese) e qualche nota di commento
An Eala Bhàn -Terre Celtiche Blog
An Eala Bhàn (il Cigno Bianco) è una poesia in gaelico scozzese scritta da Dòmhnall Ruadh Chorùna (1887-1967) ovvero Donald MacDonald "il Rosso" di
Cattia Salto 21/4/2021 - 16:36
Le castagne matte
@ Flavio Poltronieri a distanza di 6 anni abbiamo inserito Il Po e i tedeschi. Non è che avresti anche altri testi di Mario Mantovani?
Dq82 21/4/2021 - 14:11
Il Po e i tedeschi
2001
Resolvez-vous, messieurs
Resolvez-vous, messieurs
Lina ricordi le moschine sul fiume
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 21/4/2021 - 14:04
Canzone della vita quotidiana
Chanson italienne – Canzone della vita quotidiana – Francesco Guccini – 1974
Dialogue maïeutique
Une fois encore, une fois de plus, Lucien l’âne mon ami, je me suis laissé aller à faire une version française d’une chanson de Francesco Guccini, un chanteur, dont je dois avouer que jusqu’il y a quelques années, j’ignorais même l’existence. C’était en ce temps lointain déjà où j’allais découvrir cet univers polymorphe, encyclopédique et labyrinthique des Chansons contre la Guerre. Ce n’était pas un sort réservé au seul Guccini, mais à vrai dire, en dehors de la chanson française, je ne connaissais à proprement parler rien ou très peu du monde de la chanson en d’autres langues.
Oh, dit Lucien l’âne, il n’y a pas de mal à ça et même, d’autant plus ou d’autant mieux qu’on reconnaît son ignorance et qu’on découvre son étendue abyssale. Comme on le remarquait l’autre jour, plus on connaît de... (continuer)
Dialogue maïeutique
Une fois encore, une fois de plus, Lucien l’âne mon ami, je me suis laissé aller à faire une version française d’une chanson de Francesco Guccini, un chanteur, dont je dois avouer que jusqu’il y a quelques années, j’ignorais même l’existence. C’était en ce temps lointain déjà où j’allais découvrir cet univers polymorphe, encyclopédique et labyrinthique des Chansons contre la Guerre. Ce n’était pas un sort réservé au seul Guccini, mais à vrai dire, en dehors de la chanson française, je ne connaissais à proprement parler rien ou très peu du monde de la chanson en d’autres langues.
Oh, dit Lucien l’âne, il n’y a pas de mal à ça et même, d’autant plus ou d’autant mieux qu’on reconnaît son ignorance et qu’on découvre son étendue abyssale. Comme on le remarquait l’autre jour, plus on connaît de... (continuer)
CHANSON DE LA VIE QUOTIDIENNE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 21/4/2021 - 13:57
La canzone di Lia
Alla staffetta Gina Galeotti Bianchi il quartiere di Niguarda tributa ogni anno i festeggiamenti della Liberazione. A lei e alla "compagna" Stellina Vecchio si deve la sconfitta dei nazifascisti con un giorno di anticipo rispetto al resto d'Italia
Niguarda, periferia a nord di Milano, è stata un Comune fino al 1923, fino a quando cioè è stata accorpata al capoluogo meneghino assieme ad altri 10 municipi limitrofi. Da quel momento il quartiere ha mantenuto la sua identità “rossa”: qui sopravvivono le cooperative edificatrici della fine dell’Ottocento, i bambini frequentano la scuola per gli operai della Pirelli e la Liberazione si festeggia il 24 aprile.
Così, con un giorno di anticipo rispetto al resto d’Italia, Niguarda ricorda le due staffette a cui si deve la Liberazione “anticipata”: Gina Galeotti Bianchi, nome di battaglia Lia, e Stellina Vecchio, nome di battaglia Lalla. A loro, il... (continuer)
Niguarda, periferia a nord di Milano, è stata un Comune fino al 1923, fino a quando cioè è stata accorpata al capoluogo meneghino assieme ad altri 10 municipi limitrofi. Da quel momento il quartiere ha mantenuto la sua identità “rossa”: qui sopravvivono le cooperative edificatrici della fine dell’Ottocento, i bambini frequentano la scuola per gli operai della Pirelli e la Liberazione si festeggia il 24 aprile.
Così, con un giorno di anticipo rispetto al resto d’Italia, Niguarda ricorda le due staffette a cui si deve la Liberazione “anticipata”: Gina Galeotti Bianchi, nome di battaglia Lia, e Stellina Vecchio, nome di battaglia Lalla. A loro, il... (continuer)
C'è confusione in fondo alla via
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 21/4/2021 - 13:08
Canzone dei partigiani reggiani
anonyme
Armata Rossa torrente d'acciar
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 21/4/2021 - 12:33
Alta Resistenza (No Tav)
2019
Tutto sommato
Tutto sommato
Guardando l’Italia dall’alto
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 21/4/2021 - 12:25
Il detenuto
1973
Luci e ombre
Luci e ombre
Un uomo in cella canta
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 21/4/2021 - 11:05
Parcours:
Des prisons du monde
Lettera per Claudio
21 marzo 2021 per celebrare il settantunesimo compleanno di Claudio Lolli
Argon
Michele Gazich: voce, violino
Paolo Capodacqua: chitarra solista
Marco “Tibu” Lamberti: chitarra classica
Vincenzo “Titti” Castrini: fisarmonica da dietro le quinte
Argon
Michele Gazich: voce, violino
Paolo Capodacqua: chitarra solista
Marco “Tibu” Lamberti: chitarra classica
Vincenzo “Titti” Castrini: fisarmonica da dietro le quinte
Claudio è vero è ancora vero
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 21/4/2021 - 10:40
L'angelo ucciso
2010
Dieci Esercizi per Volare
Nota a parte per L'angelo ucciso, la canzone che preferisco in assoluto. Mi ha commosso. È dedicata a un grande artista che definire poeta è limitativo: Pier Paolo Pasolini. Come nel primo album, hai scelto un maestro controverso da omaggiare, da Ezra Pound siamo passati a una delle voci più rappresentative dell'Italia di quegli anni di miracoli e repentine cadute. Proprio perché controcorrente e non etichettabile, era osteggiato da una parte e dall'altra. Ma parlava la lingua della gente, insegnando la religione della gente. "Tu scrivevi mentre l'Italia moriva, tu pregavi il Cristo dei contadini, ora si sente il silenzio dei senza Dio, che pregano in banca, che pregano in chiesa". Immagini molto forti, versi che non danno possibilità alcuna di fraintendimento. Che cosa rappresenta per te Pasolini?
Pasolini è tutto ciò che non è l'Italia oggi, almeno quella... (continuer)
Dieci Esercizi per Volare
Nota a parte per L'angelo ucciso, la canzone che preferisco in assoluto. Mi ha commosso. È dedicata a un grande artista che definire poeta è limitativo: Pier Paolo Pasolini. Come nel primo album, hai scelto un maestro controverso da omaggiare, da Ezra Pound siamo passati a una delle voci più rappresentative dell'Italia di quegli anni di miracoli e repentine cadute. Proprio perché controcorrente e non etichettabile, era osteggiato da una parte e dall'altra. Ma parlava la lingua della gente, insegnando la religione della gente. "Tu scrivevi mentre l'Italia moriva, tu pregavi il Cristo dei contadini, ora si sente il silenzio dei senza Dio, che pregano in banca, che pregano in chiesa". Immagini molto forti, versi che non danno possibilità alcuna di fraintendimento. Che cosa rappresenta per te Pasolini?
Pasolini è tutto ciò che non è l'Italia oggi, almeno quella... (continuer)
Tu scrivevi mentre l’Italia moriva
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 21/4/2021 - 00:30
Cara burbetta
anonyme
Belle esperienze,nostalgia di anni passati,tempo di gioventu'e sano spirito di cameratismo peccato per le bestemmie che potrebbero essere evitate e sostituite per il rispetto di tutti
Giuseppe 20/4/2021 - 10:02
Una canzone di notte
Chanson italienne – Una canzone di notte – Pippo Pollina – 1986
Une chanson de nuit, gucciniane dès le titre, qui – même si elle n’est pas explicitement contre la guerre – capte très bien un état d’esprit, quand il semble que nous n’en faisons pas assez ou que nous sommes entourés de trop de gens indifférents. Ou que nous sommes aussi indifférents.
Les pensées qui viennent avec la nuit.
(Lorenzo Masetti)
Dialogue maïeutique
Voici, Lucien l’âne mon ami, une chanson nocturne. « UNE CHANSON NOCTURNE », c’est même son titre.
Une chanson nocturne, dit Lucien l’âne, ça n’a rien d’exceptionnel, on en a déjà rencontré plusieurs qui portaient ce titre.
Oui, dit Marco Valdo M.I. , tout au contraire, c’est bien pour ça que c’est exceptionnel. Jusqu’ici, toutes les chansons nocturnes (en italien : canzone di notte) étaient l’œuvre du même auteur. Francesco Guccini avait écrit quatre de ces chansons... (continuer)
Une chanson de nuit, gucciniane dès le titre, qui – même si elle n’est pas explicitement contre la guerre – capte très bien un état d’esprit, quand il semble que nous n’en faisons pas assez ou que nous sommes entourés de trop de gens indifférents. Ou que nous sommes aussi indifférents.
Les pensées qui viennent avec la nuit.
(Lorenzo Masetti)
Dialogue maïeutique
Voici, Lucien l’âne mon ami, une chanson nocturne. « UNE CHANSON NOCTURNE », c’est même son titre.
Une chanson nocturne, dit Lucien l’âne, ça n’a rien d’exceptionnel, on en a déjà rencontré plusieurs qui portaient ce titre.
Oui, dit Marco Valdo M.I. , tout au contraire, c’est bien pour ça que c’est exceptionnel. Jusqu’ici, toutes les chansons nocturnes (en italien : canzone di notte) étaient l’œuvre du même auteur. Francesco Guccini avait écrit quatre de ces chansons... (continuer)
UNE CHANSON NOCTURNE
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 19/4/2021 - 17:57
New York Mining Disaster 1941
Io sapevo che la canzone dei New Trolls era dedicata al padre del cantante che morì davvero in miniera, infatti anche "quella carezza della sera" riprende la figura del padre ce non torna.
18/4/2021 - 18:45
Porto Marghera
2021
Al petrolchimico di Porto Marghera si produceva PVC, un polimero del cloruro di vinile.
Il cloruro di vinile monomero ha una soglia olfattiva (odore dolciastro) di 4000 ppm, mentre i primi fenomeni sul sistema nervoso si osservano a 8000 ppm. Agisce sui canali ionici presenti sulle membrane cellulari provocando la depressione delle cellule eccitabili; per questo, prima della scoperta degli effetti tossici, veniva utilizzato in medicina per indurre anestesia. Infatti, il cloruro di vinile deprime il sistema nervoso centrale e può provocare aritmie fatali; l'inalazione dei suoi vapori produce sintomi analoghi a quelli dell'intossicazione da alcol - mal di testa, stordimento, perdita di coordinazione dei movimenti, disturbi della percezione visiva ed uditiva - e nei casi più gravi allucinazioni, perdita di coscienza, paralisi dei centri bulbari e conseguente morte per crisi respiratoria.
I... (continuer)
Al petrolchimico di Porto Marghera si produceva PVC, un polimero del cloruro di vinile.
Il cloruro di vinile monomero ha una soglia olfattiva (odore dolciastro) di 4000 ppm, mentre i primi fenomeni sul sistema nervoso si osservano a 8000 ppm. Agisce sui canali ionici presenti sulle membrane cellulari provocando la depressione delle cellule eccitabili; per questo, prima della scoperta degli effetti tossici, veniva utilizzato in medicina per indurre anestesia. Infatti, il cloruro di vinile deprime il sistema nervoso centrale e può provocare aritmie fatali; l'inalazione dei suoi vapori produce sintomi analoghi a quelli dell'intossicazione da alcol - mal di testa, stordimento, perdita di coordinazione dei movimenti, disturbi della percezione visiva ed uditiva - e nei casi più gravi allucinazioni, perdita di coscienza, paralisi dei centri bulbari e conseguente morte per crisi respiratoria.
I... (continuer)
Sandro brindò con gli amici e baciò Rita la sera
(continuer)
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envoyé par Dq82 18/4/2021 - 17:58
Fuck War, Make Love
(2013)
Album: The Man
Album: The Man
I don’t want to play by your rules
(continuer)
(continuer)
18/4/2021 - 17:17
Tormenta
2020
Mario Zeduri, 18 anni, di convinzioni cattoliche dovette affrontare la difficile scelta di una resistenza armata. Si aggregò alla 53° Brigata Garibaldi , venne ferito durante la battaglia di Fonteno e curato dalle donne di Valmaggiore. Ancora convalescente lasciò il paese per raggiungere la sua formazione, in Malga Lunga. Vi giunse proprio al mattino del rastrellamento del 17 novembre 1944. Ferito durante la battaglia, fu finito col pugnale dai legionari fascisti.
MARIO ZEDURI (“Tormenta”)
Mario Zeduri, nato a Bergamo nel 1925,si arruolò nella 53ª brigata Garibaldi l'1 Luglio 1944 assumendo il nome di battaglia di «Tormenta»; venne assegnato alla squadra di Giorgio Paglia. Partecipò attivamente a tutte le azioni della brigata. Dopo la battagli del 31 agosto 1944 fu ritrovato nel bosco di Torrezzo con il compagno «Modena» dal partigiano G. Berta, dopo essere stato gravemente ferito... (continuer)
Mario Zeduri, 18 anni, di convinzioni cattoliche dovette affrontare la difficile scelta di una resistenza armata. Si aggregò alla 53° Brigata Garibaldi , venne ferito durante la battaglia di Fonteno e curato dalle donne di Valmaggiore. Ancora convalescente lasciò il paese per raggiungere la sua formazione, in Malga Lunga. Vi giunse proprio al mattino del rastrellamento del 17 novembre 1944. Ferito durante la battaglia, fu finito col pugnale dai legionari fascisti.
MARIO ZEDURI (“Tormenta”)
Mario Zeduri, nato a Bergamo nel 1925,si arruolò nella 53ª brigata Garibaldi l'1 Luglio 1944 assumendo il nome di battaglia di «Tormenta»; venne assegnato alla squadra di Giorgio Paglia. Partecipò attivamente a tutte le azioni della brigata. Dopo la battagli del 31 agosto 1944 fu ritrovato nel bosco di Torrezzo con il compagno «Modena» dal partigiano G. Berta, dopo essere stato gravemente ferito... (continuer)
Parole di odio di fedeltà e onore
(continuer)
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envoyé par Dq82 18/4/2021 - 13:15
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