Non c'è ragione
È l'uomo che comanda il mondo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 13/4/2021 - 22:56
L'arca di Noè
(2020)
dall'album "Qualcuno sulla Terra"
dall'album "Qualcuno sulla Terra"
Il cane insegue il gatto, il gatto insegue il topo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 13/4/2021 - 22:10
Mille diavoli rossi
2017
Da che sud è sud
Da che sud è sud
La nave punta verso sud
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 13/4/2021 - 19:32
Questa non è una festa
2017
Questa non è una festa, è una rivoluzione
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 13/4/2021 - 18:53
Addio sud
da Questione Meridionale (2011)
Addio, addio sud
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 13/4/2021 - 16:46
Alexandre Marius Jacob
2018
Desconocidos
Jacob fu un anarchico francese, un Robin Hood dei primi del secolo, il personaggio che ispirò "Arsenio Lupin".
Ne ho conosciuto le vicende dalla puntata di questa settimana di seunribellespento.
Qui il podcast completo.
Sabato 28 agosto 1954 – La siringa era pronta da tempo. Alexandre osservò la pioggia che continuava a cadere incessantemente, formando una cupa foschia sopra le case. Tutt’a un tratto sulle sue labbra aleggiò un pallido sorriso. Chiamò a sé Negro che, docile, lo raggiunse accucciandosi fra le sue gambe. “Negro, vecchio mio, è arrivato il momento di andarcene, sai?”, disse. Poi, con in mano la siringa, Alexandre si avvicinò al vecchio cocker. Lo accarezzò per l’ultima volta, e dopo averlo stretto a sé, con delicatezza, gli iniettò la dose letale di morfina. Alexandre e Negro rimasero a lungo così, in silenzio, stretti l’uno all’altro. Nello sguardo dell’uomo... (continuer)
Desconocidos
Jacob fu un anarchico francese, un Robin Hood dei primi del secolo, il personaggio che ispirò "Arsenio Lupin".
Ne ho conosciuto le vicende dalla puntata di questa settimana di seunribellespento.
Qui il podcast completo.
Sabato 28 agosto 1954 – La siringa era pronta da tempo. Alexandre osservò la pioggia che continuava a cadere incessantemente, formando una cupa foschia sopra le case. Tutt’a un tratto sulle sue labbra aleggiò un pallido sorriso. Chiamò a sé Negro che, docile, lo raggiunse accucciandosi fra le sue gambe. “Negro, vecchio mio, è arrivato il momento di andarcene, sai?”, disse. Poi, con in mano la siringa, Alexandre si avvicinò al vecchio cocker. Lo accarezzò per l’ultima volta, e dopo averlo stretto a sé, con delicatezza, gli iniettò la dose letale di morfina. Alexandre e Negro rimasero a lungo così, in silenzio, stretti l’uno all’altro. Nello sguardo dell’uomo... (continuer)
Pronto supiste que esta sociedad no estaba hecha a tu medida
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 13/4/2021 - 14:12
Gli Aironi
Una canzone che, in versi delicati, tratta il tema dell'innocenza violata e della violenza commessa sui figli dai genitori, citando i casi estremi di Kaspar Hauser, rampollo di nobili ottocenteschi rinchiuso in solitudine e seviziato dall'età di quattro anni per la maggior parte della propria vita, e dei figli del gerarca nazista Goebbels, uccisi nel sonno dalla madre durante le ore concitate successive al suicidio di Hitler.
(A.M.)
(A.M.)
Gli aironi immobili lungo i canali
(continuer)
(continuer)
envoyé par Andrea Marconi 13/4/2021 - 11:28
Parcours:
Violence sur l'enfance
L'Arca di Noé
Anche se a distanza di anni dalla pubblicazione di questa recensione , desidero far pervenire ai lettori il mio commento : Secondo me Endrigo si riferisce alla partenza della nave Toscana nel triste periodo dell esodo , la spiaggia di conchiglie morte e’ quella di Vergarola dopo il vile attentato Jugoslavo alla comunita’ Italiana , la stella che confonde metaforicamente il marinaio e’ quella rossa del comunismo innalzata sui piu’ alti palazzi come monito ai cittadini, la nave e’ come un arca di Noe perche’ gli esuli cercano di portarsi dietro piu’ roba possibile , anche animali come galline conigli oltre a cani e gatti , io e te anonimi perche’ tutti affratellati nel loro triste destino , infine la citta’ (Pola) rimane un deserto perche’ si svuota con la partenza degli esuli , oppressi da un regime difficile da sopportare e consci di non potere piu’ tornare nelle loro case che lasciano desolatamente vuote.
Fabio Iurissevich 13/4/2021 - 09:11
C'ha purtato l'America
1986
Album: Eughenes
Album: Eughenes
Tommorra argiento dint’e mane d’e criature
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 12/4/2021 - 15:05
L’anthropophage
Testo: Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia
Musica: Marco Sonaglia
BALLATA DELLA VECCHIA ANTROPOFAGA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Salvo Lo Galbo 12/4/2021 - 10:17
Sons of Molly (Ghost Of Molly Maguire)
Gli Irish Balladeers di Scranton, ( i fratelli Bob, Chuck e John Rogers, con il cognato Ted Andrews) per il loro album d'esordio del 1968 si sono ispirati ai Molly Maguires. Chuck Rogers con l'aiuto di Bob compose per l'occasione sette brani a integrare quelli di tradizione. Ad accompagnarli alla fisarmonica c'era il padre Charles al banjo e Eddie Lennihan alla chitarra. Irlandesi cresciuti in una famiglia di minatori della Pennsylvania conoscevano ovviamente un mucchio di canzoni popolari dell'area mineraria.
Lo stesso anno in cui uscì l'album, i Molly Maguires finirono sotto i riflettori nazionali per il film di Martin Ritt parzialmente girato nella vicina Eckley.
Purtroppo di questo primo disco c'è ben poco in rete, un brano in particolare ha riscosso una discreta popolarità: Sons of Molly.
In Terre Celtiche blog ho sviluppato ulteriormente l'argomento con testo e traduzione di Sons... (continuer)
Lo stesso anno in cui uscì l'album, i Molly Maguires finirono sotto i riflettori nazionali per il film di Martin Ritt parzialmente girato nella vicina Eckley.
Purtroppo di questo primo disco c'è ben poco in rete, un brano in particolare ha riscosso una discreta popolarità: Sons of Molly.
In Terre Celtiche blog ho sviluppato ulteriormente l'argomento con testo e traduzione di Sons... (continuer)
Cattia Salto 11/4/2021 - 16:11
Quanno sona la campana
Alcuni versi di questa celebre canzone (e in parte anche la musica) provengono da una tarantella tradizionale, che commemora l'attacco turco a Sorrento nel 1558, durante il quale la città fu saccheggiata e gran parte degli abitanti furono portati come schiavi a Costantinopoli.
Una delle poche scampate all'attacco fu una giovane sposa, Cornelia Tasso. Questi avvenimenti hanno tanto impressionato suo fratello minore, il poeta Torquato Tasso, da spingerlo a scrivere la Gerusalemme Liberata.
Qui riportiamo la versione cantata da Marco Beasley nel disco "La porta d'oriente" (dal cui libretto abbiamo ripreso le informazioni qui riportate) realizzato nel 2020, con Kiya Tabassian, suonatore di setar iraniano.
Una delle poche scampate all'attacco fu una giovane sposa, Cornelia Tasso. Questi avvenimenti hanno tanto impressionato suo fratello minore, il poeta Torquato Tasso, da spingerlo a scrivere la Gerusalemme Liberata.
Qui riportiamo la versione cantata da Marco Beasley nel disco "La porta d'oriente" (dal cui libretto abbiamo ripreso le informazioni qui riportate) realizzato nel 2020, con Kiya Tabassian, suonatore di setar iraniano.
LA CAMPANA SONA!
(continuer)
(continuer)
11/4/2021 - 11:20
L'equilibrio
1971
Io, chi sono io?
Io, chi sono io?
È vero anche le guardie posson perder l'equilibrio
(continuer)
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envoyé par Alberto Scotti 11/4/2021 - 02:53
Il destino universale
(2021)
dall'album: Tribù Urbana
Non mancano i temi importanti. Nel brano "Il destino universale" parli di Youssuf . È un nome casuale?
«Sì, non mi riferisco a nessuno di particolare. Volevo che quel nome riportasse al mondo mediorientale, raccontando un processo migratorio che ho rievocato dalla lettura di “Ho seguito le stelle” di Gulwali Passarlay. Un lungo percorso dal territorio afgano attraverso la Turchia, la Grecia. A un certo punto il protagonista vede il mare ma non sa nuotare: è costretto a affrontare qualcosa di grande, letteralmente più grande di lui. Così ho pensato a tutte quelle persone che spesso insultano chi fugge per necessità dal proprio Paese di origine dicendo "che stessero a casa loro". Ho pensato al fatto che sicuramente starebbero volentieri “a casa loro” se non fossero in guerra o in situazioni di estrema difficoltà. Nessuno lascia casa volentieri. Poi c'è Marco,... (continuer)
dall'album: Tribù Urbana
Non mancano i temi importanti. Nel brano "Il destino universale" parli di Youssuf . È un nome casuale?
«Sì, non mi riferisco a nessuno di particolare. Volevo che quel nome riportasse al mondo mediorientale, raccontando un processo migratorio che ho rievocato dalla lettura di “Ho seguito le stelle” di Gulwali Passarlay. Un lungo percorso dal territorio afgano attraverso la Turchia, la Grecia. A un certo punto il protagonista vede il mare ma non sa nuotare: è costretto a affrontare qualcosa di grande, letteralmente più grande di lui. Così ho pensato a tutte quelle persone che spesso insultano chi fugge per necessità dal proprio Paese di origine dicendo "che stessero a casa loro". Ho pensato al fatto che sicuramente starebbero volentieri “a casa loro” se non fossero in guerra o in situazioni di estrema difficoltà. Nessuno lascia casa volentieri. Poi c'è Marco,... (continuer)
Yossouf ha quindici anni e non vuole scappare
(continuer)
(continuer)
10/4/2021 - 23:48
Nina e Sara
(2021)
dall'album: Tribù Urbana
Castelfiorentino, l'incubo di Mailka: "Mi hanno augurato un tumore, mi hanno detto che faccio schifo, che preferiscono una figlia drogata che lesbica e poi mi hanno cacciata di casa, cambiando la serratura della porta. Non ho nemmeno fatto in tempo a recuperare i miei vestiti e i miei effetti personali. Ho perso tutto, ma non mi pento di aver detto chi sono”.
Benvenuti nell'Italia del 2021 dove il DDL Zan sulle "misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità" secondo il Presidente della Commissione Giustizia, il leghista Andrea Ostellari, "non è una priorità".
In Nina e Sara invece parli della scoperta della propria sessualità. In questo caso entri nelle vite degli altri su un argomento delicatissimo come l'omosessualità,... (continuer)
dall'album: Tribù Urbana
Castelfiorentino, l'incubo di Mailka: "Mi hanno augurato un tumore, mi hanno detto che faccio schifo, che preferiscono una figlia drogata che lesbica e poi mi hanno cacciata di casa, cambiando la serratura della porta. Non ho nemmeno fatto in tempo a recuperare i miei vestiti e i miei effetti personali. Ho perso tutto, ma non mi pento di aver detto chi sono”.
Benvenuti nell'Italia del 2021 dove il DDL Zan sulle "misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità" secondo il Presidente della Commissione Giustizia, il leghista Andrea Ostellari, "non è una priorità".
In Nina e Sara invece parli della scoperta della propria sessualità. In questo caso entri nelle vite degli altri su un argomento delicatissimo come l'omosessualità,... (continuer)
È un giugno bollente dell'87
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo 10/4/2021 - 23:36
Homo fugit velut umbra (Passacaglia della vita)
Cercavo oggi il testo di questa Passacaglia della vita (titolo ben strano... più "della morte" direi), e l'ho trovato proprio sul nostro sito. Franco Battiato ha utilizzato parte del testo per la sua "Passacaglia" ma preferisco la versione originale. Marco Beasley e l'Arpeggiata sono bravissimi, strepitosa anche la versione del Canto dei Sanfedisti.
Lorenzo 10/4/2021 - 20:34
Quiet Desperation
I was looking for the meaning behind Quiet Desperation lyrics. I am writing a book on a choir who were drawn originally from homelessness. There was a documentary on the choir in Nov. 2014. I am now writing their story. Music has saved their lives. I am giving each chapter the title of a song. I was going to use the title Quiet Desperation . The choir have sang this song. They have sang it with a very famous Irish Folk singer Christy Moore. It is a very beautiful song. Can I use the title? I will acknowledge whatever you wish me to do. I am donating all the proceeds of my book to keep the choir going. They have found COVID very difficult.
Thank you. Cathy McCarthy, Dublin Ireland
Thank you. Cathy McCarthy, Dublin Ireland
Cathy McCarthy 10/4/2021 - 20:08
Francesco Guccini: Canzone di notte n.4
[2012]
Testo e musica: Francesco Guccini
Lyrics and music by Francesco Guccini
Paroles et musique: Francesco Guccini
Album: L'ultima Thule
Testo e musica: Francesco Guccini
Lyrics and music by Francesco Guccini
Paroles et musique: Francesco Guccini
Album: L'ultima Thule
Hey notte che mi arrivi di soppiatto
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 10/4/2021 - 20:00
Che Guevara
The hunt is over, the hounds are weary
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 10/4/2021 - 19:28
Parcours:
Che Guevara
Extinction Rebellion! Right Now! Right Here!
2019
EXTINCTION REBELLION! say it loud and clear
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 10/4/2021 - 19:21
We Remember (Naming of Names)
2018
I have written political songs for half a century. I’m very proud of this one, commemorating political activists of all sorts who have given up their lives or their freedom for their beliefs. It was recorded circa 1988 and is sung here by my partner, Irene Pyper-Scott and our 1980s women’s chorus, Jade.
I have written political songs for half a century. I’m very proud of this one, commemorating political activists of all sorts who have given up their lives or their freedom for their beliefs. It was recorded circa 1988 and is sung here by my partner, Irene Pyper-Scott and our 1980s women’s chorus, Jade.
Name the comrades
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 10/4/2021 - 19:09
Lullabies for Strangers
2021
The First Farewell
Words & music Peggy Seeger & Kate St. John
First Farewell è un titolo volutamente giocoso per il 24° album solista di Peggy Seeger. Allude alla canzone che il suo defunto marito Ewan MacColl ha scritto per lei, The First Time Ever I Saw Your Face, e il modo in cui ride sulla copertina, i suoi occhi al cielo, suggerisce che non ha ancora finito alla tenera età di 85 anni.
Apparentemente è il suo ultimo album di inediti, scritto e registrato con la sua famiglia (i figli musicisti Calum e Neill MacColl e la compagna di Neill, la compositrice Kate St John).
The First Farewell
Words & music Peggy Seeger & Kate St. John
First Farewell è un titolo volutamente giocoso per il 24° album solista di Peggy Seeger. Allude alla canzone che il suo defunto marito Ewan MacColl ha scritto per lei, The First Time Ever I Saw Your Face, e il modo in cui ride sulla copertina, i suoi occhi al cielo, suggerisce che non ha ancora finito alla tenera età di 85 anni.
Apparentemente è il suo ultimo album di inediti, scritto e registrato con la sua famiglia (i figli musicisti Calum e Neill MacColl e la compagna di Neill, la compositrice Kate St John).
I live in a room in the grey country
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 10/4/2021 - 18:51
No Irish Need Apply
Ho approfondito l'argomento analizzando le tre versioni ad oggi ritrovate nel Music hall degli anni 50-60. che qui cercherò di riassumere rimandando a No Irish Need Apply | Terre Celtiche Blog No Irish Need Apply (comunemente abbreviato con l'acronimo NINA) è un pregiudizio razziale diffuso presso gli Inglesi e gli Scozzesi della Gran Bretagna,
Secondo le ricerche condotte in Folk Song and Music Hall una "No Irish Need Apply" fu la risposta alla convinzione che agli irlandesi fosse vietato lavorare nella grande esposizione universale di Londra del 1851. Venne scritta da una famosa interprete del Music Hall la signora "Ma" Phillips (sulla melodia The spider and the fly di Thomas Hudson) una cantante popolare negli anni del 1850-70.
La seconda No Irish need apply fu scritta da John F. Poole nel 1862, portata al successo dall'attore ed entertainer Tony Pastor (1837-1908). La canzone... (continuer)
Secondo le ricerche condotte in Folk Song and Music Hall una "No Irish Need Apply" fu la risposta alla convinzione che agli irlandesi fosse vietato lavorare nella grande esposizione universale di Londra del 1851. Venne scritta da una famosa interprete del Music Hall la signora "Ma" Phillips (sulla melodia The spider and the fly di Thomas Hudson) una cantante popolare negli anni del 1850-70.
La seconda No Irish need apply fu scritta da John F. Poole nel 1862, portata al successo dall'attore ed entertainer Tony Pastor (1837-1908). La canzone... (continuer)
Cattia Salto 10/4/2021 - 15:26
Canto degli sciagurati
(2021)
“Canto degli sciagurati” è il video del singolo che anticipa “La mia Patria attuale”, il nuovo album di Massimo Zamboni in uscita nell’autunno 2021. Affiancato nella produzione da “Asso” Stefana (storico chitarrista di Vinicio Capossela), il musicista e scrittore emiliano si circonda di alcune vecchie conoscenze come Gigi Cavalli Cocchi alla batteria e Simone Beneventi alle percussioni.
Diretto da Piergiorgio Casotti, il video di “Canto” degli sciagurati è un racconto cinematografico in bianco e nero che mette in scena un atto di repressione, come fosse una soglia da oltrepassare:
“Gli sciagurati devono insorgere, perché la disperazione impone di continuare. Si stagliano su una cresta fangosa e guardano la piana sottostante, con aria di sfida. Uno sbuffo di fumo da pipe di gesso segnala che là sotto, proprio in faccia a loro, alcuni soldati li aspettano. Senza fretta, senza concitazione,... (continuer)
“Canto degli sciagurati” è il video del singolo che anticipa “La mia Patria attuale”, il nuovo album di Massimo Zamboni in uscita nell’autunno 2021. Affiancato nella produzione da “Asso” Stefana (storico chitarrista di Vinicio Capossela), il musicista e scrittore emiliano si circonda di alcune vecchie conoscenze come Gigi Cavalli Cocchi alla batteria e Simone Beneventi alle percussioni.
Diretto da Piergiorgio Casotti, il video di “Canto” degli sciagurati è un racconto cinematografico in bianco e nero che mette in scena un atto di repressione, come fosse una soglia da oltrepassare:
“Gli sciagurati devono insorgere, perché la disperazione impone di continuare. Si stagliano su una cresta fangosa e guardano la piana sottostante, con aria di sfida. Uno sbuffo di fumo da pipe di gesso segnala che là sotto, proprio in faccia a loro, alcuni soldati li aspettano. Senza fretta, senza concitazione,... (continuer)
Madre madonna degli sciagurati
(continuer)
(continuer)
9/4/2021 - 22:48
La quercia
Chanson italienne – La quercia – Massimo Dellanilla – 2017
Dialogue Maïeutique
Te souviens-tu, Lucien l’âne mon ami, du grand chêne que chantait Tonton Georges ?
Le grand chêne, dit Lucien l’âne, sûr que je m’en souviens et je suis fort marri de la fin qu’on lui fit.
« Comme du bois de caisse, amère destinée !
Il périt dans la cheminée. »
J’espère que cette fois, il n’est pas encore question d’un arbricide, d’un chênicide, d’assassinat. J’ai horreur de ça.
Hélas, hélas, hélas, cent fois hélas, Lucien l’âne mon ami, il s’agit pourtant de ça : d’un phuteuicide, d’un futéicide, d’un arboricide.
Don Quichotte, L'Homme de la Mancha, avait raison, dit Lucien l’âne, quand il proclamait :
« Écoute-moi
Pauvre monde, insupportable monde
C’en est trop, tu es tombé trop bas
Tu es trop gris, tu es trop laid
Abominable monde
Écoute-moi »
mais, à présent, dis-moi toi, ta chanson.
Ma chanson,... (continuer)
Dialogue Maïeutique
Te souviens-tu, Lucien l’âne mon ami, du grand chêne que chantait Tonton Georges ?
Le grand chêne, dit Lucien l’âne, sûr que je m’en souviens et je suis fort marri de la fin qu’on lui fit.
« Comme du bois de caisse, amère destinée !
Il périt dans la cheminée. »
J’espère que cette fois, il n’est pas encore question d’un arbricide, d’un chênicide, d’assassinat. J’ai horreur de ça.
Hélas, hélas, hélas, cent fois hélas, Lucien l’âne mon ami, il s’agit pourtant de ça : d’un phuteuicide, d’un futéicide, d’un arboricide.
Don Quichotte, L'Homme de la Mancha, avait raison, dit Lucien l’âne, quand il proclamait :
« Écoute-moi
Pauvre monde, insupportable monde
C’en est trop, tu es tombé trop bas
Tu es trop gris, tu es trop laid
Abominable monde
Écoute-moi »
mais, à présent, dis-moi toi, ta chanson.
Ma chanson,... (continuer)
LE CHÊNE
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 9/4/2021 - 19:57
Almost Cut My Hair
Grazie a tutti per commenti e traduzioni...io credo che paragoni lo sventolare dei capelli a quello delle bandiere e in un momento di crisi tagliarsi i capelli sarebbe come amainare la (propria)bandiera del movimento
Alessandro 9/4/2021 - 14:30
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dall'album "Qualcuno sulla Terra"
Un disco in cui Bennato alza vertiginosamente lo sguardo e porta avanti quell’idea di musica filosofica che già era in nuce nei suoi lavori precedenti. Musica filosofica perché difficilmente nella sua carriera Bennato è rimasto nel piccolo, nel dettaglio, trattando singoli episodi, ma ha sempre preferito parlare della Storia, della Musica, di Napoli, della Taranta, al limite affrontando questi temi come creature da corteggiare. Un modo di cantare “spiegando” che lo ha portato negli anni a trasformare la musica in arma, e in messaggio, sempre al servizio di qualcosa.
Eugenio Bennato - Qualcuno sulla terra :: Le Recensioni di OndaRock