La Foi
La Foi
Chanson française – La Foi – Henri Tachan – 1976
Paroles et musique : Henri Tachan
Dialogue Maïeutique
Salut, Lucien l’âne mon ami, je suppose que le mot « foi » te dit quelque chose.
Oui, certainement, Marco Valdo M.I. mon ami ; d’ailleurs, je connais la chanson « Il était une fois, un petit bonhomme de foi… »
Oui, oui, bonne idée, Lucien l’âne mon ami, je n’y avais pas pensé, mais je vais en faire une vraie chanson de cette comptine enfantine dès qu’on en aura terminé avec celle-ci, car il faut battre son frère tant qu’il est chaud, comme disait Caïn. On y reviendra prochainement, je le promets une fois. Cependant, ici, il s’agit d’une chanson d’Henri Tachan, un de ces chanteurs-auteurs de leurs propres chansons, un de ceux qui ne tenaient pas leur langue dans la poche, comme, par exemple : Brassens, Ferré, Brel, Fanon, Béranger.
Et que raconte donc cette chanson de Tachan ?,... (continuer)
Chanson française – La Foi – Henri Tachan – 1976
Paroles et musique : Henri Tachan
Dialogue Maïeutique
Salut, Lucien l’âne mon ami, je suppose que le mot « foi » te dit quelque chose.
Oui, certainement, Marco Valdo M.I. mon ami ; d’ailleurs, je connais la chanson « Il était une fois, un petit bonhomme de foi… »
Oui, oui, bonne idée, Lucien l’âne mon ami, je n’y avais pas pensé, mais je vais en faire une vraie chanson de cette comptine enfantine dès qu’on en aura terminé avec celle-ci, car il faut battre son frère tant qu’il est chaud, comme disait Caïn. On y reviendra prochainement, je le promets une fois. Cependant, ici, il s’agit d’une chanson d’Henri Tachan, un de ces chanteurs-auteurs de leurs propres chansons, un de ceux qui ne tenaient pas leur langue dans la poche, comme, par exemple : Brassens, Ferré, Brel, Fanon, Béranger.
Et que raconte donc cette chanson de Tachan ?,... (continuer)
Voilà qu’en ouvrant les yeux,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 19/8/2020 - 19:15
Parcours:
Antiwar Anticléricale
Ma il cielo è di tutti
[1975]
Album / Albumi: Bio Feed Back
"Angelo Serighelli, classe 1950, è stato un chitarrista, cantante e cantautore della scena musicale del bergamasco. Tutti lo hanno più semplicemente conosciuto con il soprannome di India, che pare gli sia stato attribuito per la sua particolare predilezione per certe sonorità orientali già dalla fine degli anni '60. Nel corso della sua carriera ha militato, a cavallo tra gli anni '60 e '70, nei "Raminghi", band bergamasca di stampo progressive con sonorità di tipo psichedelico. Realizzarono tre 45 giri e un album (tutti con etichetta Bentler) tra il 1970 e il 1975. (...) Dopo l'esperienza con i Raminghi incise per diversi gruppi e pubblicò l'album solista "Bio Feed Back" con la Emmebì Records. Nel 1985 fondò il gruppo Hard Rock “Wizard” con cui girò diversi palchi del nord Italia. Dal 2000 in poi si è dedicato ai “Valindstef”, band tributo a Jimi Hendrix... (continuer)
Album / Albumi: Bio Feed Back
"Angelo Serighelli, classe 1950, è stato un chitarrista, cantante e cantautore della scena musicale del bergamasco. Tutti lo hanno più semplicemente conosciuto con il soprannome di India, che pare gli sia stato attribuito per la sua particolare predilezione per certe sonorità orientali già dalla fine degli anni '60. Nel corso della sua carriera ha militato, a cavallo tra gli anni '60 e '70, nei "Raminghi", band bergamasca di stampo progressive con sonorità di tipo psichedelico. Realizzarono tre 45 giri e un album (tutti con etichetta Bentler) tra il 1970 e il 1975. (...) Dopo l'esperienza con i Raminghi incise per diversi gruppi e pubblicò l'album solista "Bio Feed Back" con la Emmebì Records. Nel 1985 fondò il gruppo Hard Rock “Wizard” con cui girò diversi palchi del nord Italia. Dal 2000 in poi si è dedicato ai “Valindstef”, band tributo a Jimi Hendrix... (continuer)
Recinti
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 19/8/2020 - 18:38
Danza de la máscara macha y hembra
19 agosto 1936 – Federico García Lorca viene fucilato a Víznar da militanti filo-franchisti del movimento politico CEDA.
Flavio Poltronieri 19/8/2020 - 18:04
Hu Man
(2020)
Single
segnalata su Stop The War Coalition
YOU man, me man, WE MAN.
Hu Man is an exploration of self and our attachment to identity, especially in this modern age. Hu Man is a war cry from the battlefield of mind, calling to the divine Mother to take this ego, take this head, to remove all these words and man made constructs and take me, take us, back to centre. Back to oneness, forward to unity. In Lak'ech Ala K'in, I am you you are me, is a Mayan saying I encountered during a Ceremony in Mexico and it's stayed with me always. I find it very fitting for the times we find ourselves in, such shifting paradigms. Hu Man is an offering of peace and healing to the collective in these intense times, and I pray it takes people inside themselves if for only just a moment.
*
YOU man, me man, WE MAN. (Tu umano, io umana, noi umani)
Hu Man è una esplorazione di se stessi e del nostro... (continuer)
Single
segnalata su Stop The War Coalition
YOU man, me man, WE MAN.
Hu Man is an exploration of self and our attachment to identity, especially in this modern age. Hu Man is a war cry from the battlefield of mind, calling to the divine Mother to take this ego, take this head, to remove all these words and man made constructs and take me, take us, back to centre. Back to oneness, forward to unity. In Lak'ech Ala K'in, I am you you are me, is a Mayan saying I encountered during a Ceremony in Mexico and it's stayed with me always. I find it very fitting for the times we find ourselves in, such shifting paradigms. Hu Man is an offering of peace and healing to the collective in these intense times, and I pray it takes people inside themselves if for only just a moment.
*
YOU man, me man, WE MAN. (Tu umano, io umana, noi umani)
Hu Man è una esplorazione di se stessi e del nostro... (continuer)
Searching for balance, praying for clarity
(continuer)
(continuer)
19/8/2020 - 14:09
Vorrei essere io
1977
Album: Il buio e...
Album: Il buio e...
Seduto all'indiana al concerto dei Pink Floyd
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 19/8/2020 - 13:39
La piena del fiume
[2015]
Album: La Ballata di Sacco e Vanzetti
Dall'album "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", traduzione e rielaborazione di "Ballads of Sacco and Vanzetti" di Woody Guthrie. "La piena del fiume" è una canzone originale in chiusura del disco e ripercorre la vicenda di Sacco e Vanzetti, allargandosi su un piano universale di lotta e riscossa sociale.
La Ballata di Sacco e Vanzetti - bandcamp
Album: La Ballata di Sacco e Vanzetti
Dall'album "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", traduzione e rielaborazione di "Ballads of Sacco and Vanzetti" di Woody Guthrie. "La piena del fiume" è una canzone originale in chiusura del disco e ripercorre la vicenda di Sacco e Vanzetti, allargandosi su un piano universale di lotta e riscossa sociale.
La Ballata di Sacco e Vanzetti - bandcamp
Questo cielo che si muove, scende da nord-ovest
(continuer)
(continuer)
envoyé par Matteo Podda 19/8/2020 - 10:30
Two Good Men
La Ballata di Sacco e Vanzetti by Matteo Podda
Questa ed altre canzoni delle "Ballads of Sacco and Vanzetti" rientrano anche in una traduzione italiana e personale rielaborazione intitolata "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", disponibile al sito bandcamp
Questa ed altre canzoni delle "Ballads of Sacco and Vanzetti" rientrano anche in una traduzione italiana e personale rielaborazione intitolata "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", disponibile al sito bandcamp
DUE BRAVI UOMINI
(continuer)
(continuer)
envoyé par Matteo Podda 19/8/2020 - 10:13
Root Hog And Die
La Ballata di Sacco e Vanzetti by Matteo Podda
Questa ed altre canzoni delle "Ballads of Sacco and Vanzetti" rientrano anche in una traduzione italiana e personale rielaborazione intitolata "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", disponibile al sito La Ballata di Sacco e Vanzetti, by Matteo Podda - Bandcamp
Questa ed altre canzoni delle "Ballads of Sacco and Vanzetti" rientrano anche in una traduzione italiana e personale rielaborazione intitolata "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", disponibile al sito La Ballata di Sacco e Vanzetti, by Matteo Podda - Bandcamp
PRODUCI E CREPA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Matteo Podda 19/8/2020 - 10:10
Old Judge Thayer
La Ballata di Sacco e Vanzetti by Matteo Podda
Questa ed altre canzoni delle "Ballads of Sacco and Vanzetti" rientrano anche in una traduzione italiana e personale rielaborazione intitolata "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", disponibile al sito bandcamp
all'organetto Riccardo Tesi
Questa ed altre canzoni delle "Ballads of Sacco and Vanzetti" rientrano anche in una traduzione italiana e personale rielaborazione intitolata "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", disponibile al sito bandcamp
all'organetto Riccardo Tesi
VECCHIO GIUDICE THAYER
(continuer)
(continuer)
envoyé par Matteo Podda 19/8/2020 - 10:07
Red Wine
La Ballata di Sacco e Vanzetti by Matteo Podda
Questa ed altre canzoni delle "Ballads of Sacco and Vanzetti" rientrano anche in una traduzione italiana e personale rielaborazione intitolata "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", disponibile al sito bandcamp
Questa ed altre canzoni delle "Ballads of Sacco and Vanzetti" rientrano anche in una traduzione italiana e personale rielaborazione intitolata "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", disponibile al sito bandcamp
VINO ROSSO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Matteo Podda 19/8/2020 - 10:03
Suassos Lane
Questa ed altre canzoni delle "Ballads of Sacco and Vanzetti" rientrano anche in una traduzione italiana e personale rielaborazione intitolata "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", disponibile al sito bandcamp
VICOLO SUASSO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Matteo Podda 19/8/2020 - 09:59
О чём спросит нас дождь
O čem sprosit nas dožď
О чем спросит нас дождь?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Donatella Leoni 18/8/2020 - 08:47
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
Coração civil
Bella anche questa interpretazione a distanza del gruppo di musica infantile CantaVento e delle loro famiglie.
Gaetano Vergara 18/8/2020 - 07:55
Un milione d'anni fa
[1974]
Testo di Enrico Lazzareschi
Musica di Stevo Saradzic
Testo di Enrico Lazzareschi
Musica di Stevo Saradzic
Alla vecchietta dai capelli bianchi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 17/8/2020 - 23:45
Messicano
[1974]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Jenny Sorrenti
Musica / Music / Musique / Sävel:
Jenny Sorrenti - Verde - Rinesi - Faccenda - Maras
Album / Albumi : La casa del lago
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Jenny Sorrenti
Musica / Music / Musique / Sävel:
Jenny Sorrenti - Verde - Rinesi - Faccenda - Maras
Album / Albumi : La casa del lago
Nel paese dove lui cantava ogni sera
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 17/8/2020 - 23:17
Le rose rosse
nell'interpretazione del gruppo vocale "I tre Castelli"
buone vacanze
gianfranco
Tre Castelli Rose rosse
buone vacanze
gianfranco
17/8/2020 - 18:38
Sir Aldingar
Da Cattia Salto @ Riccardo Venturi
Help me bob!
Ohibò stavolta si è mangiato tutto il commento
rimando in sintesi
A proposito di ballate molto antiche nell'inserire Hind Etin in Terre Celtiche mi sono accorta di dover riscrivere la versione norvegese Liti Kjersti og Elvekjongen ad essa collegata in cui -ma guarda un po'- rispunta il nostro trollacchione il nøkk
grazie
Help me bob!
Ohibò stavolta si è mangiato tutto il commento
rimando in sintesi
A proposito di ballate molto antiche nell'inserire Hind Etin in Terre Celtiche mi sono accorta di dover riscrivere la versione norvegese Liti Kjersti og Elvekjongen ad essa collegata in cui -ma guarda un po'- rispunta il nostro trollacchione il nøkk
Liti Kjersti og Elvekjongen | Terre Celtiche Blog
Liti Kjersti og Elvekjongen è una antica ballata proveniente dalla tradizione norvegese. Si narra del rapimento fatato, o meglio di una storia di seduzione tra una creatura fatata e una fanciulla.
se vai a vedere nel link trovi la traduzione fatta a spanne. Attendo il tuo contributo, se preferisci intervenire direttamente nei commenti di Terre Celtiche o se credi che il contributo possa interessare anche il sito CCGgrazie
Cattia Salto 17/8/2020 - 08:09
Repeta!
d’après la version italienne RAZIONE SUPPLEMENTARE de Riccardo Venturi
d’une chanson polonaise – Repeta! – Aleksander Kulisiewicz – Sachsenhausen, 1941.
Paroles : Aleksander Kulisiewicz
Musique : Anonymous (“Precz, precz od nas smutek wszelki!” 1824)
Kulisiewicz rappelait que les repas à Sachsenhausen offraient souvent aux kapos une occasion extraordinaire de tourmenter et de harceler leurs compagnons de prison. « Repeta ! » (« Portion » ou « ration supplémentaire ») présente un scénario typique : le maigre et répugnant repas du prisonnier affamé est servi avec des coups par l’assistant de cuisine. Kulisiewicz écrivit cette chanson alors qu’il était en quarantaine pour avoir attrapé le typhus, et nota à quel point elle était devenue populaire. Interprétée à la guitare, la chanson s’achevait par une « marche de parade », une sorte de promenade plaisante autour d’un chaudron rempli de soupe... (continuer)
d’une chanson polonaise – Repeta! – Aleksander Kulisiewicz – Sachsenhausen, 1941.
Paroles : Aleksander Kulisiewicz
Musique : Anonymous (“Precz, precz od nas smutek wszelki!” 1824)
Kulisiewicz rappelait que les repas à Sachsenhausen offraient souvent aux kapos une occasion extraordinaire de tourmenter et de harceler leurs compagnons de prison. « Repeta ! » (« Portion » ou « ration supplémentaire ») présente un scénario typique : le maigre et répugnant repas du prisonnier affamé est servi avec des coups par l’assistant de cuisine. Kulisiewicz écrivit cette chanson alors qu’il était en quarantaine pour avoir attrapé le typhus, et nota à quel point elle était devenue populaire. Interprétée à la guitare, la chanson s’achevait par une « marche de parade », une sorte de promenade plaisante autour d’un chaudron rempli de soupe... (continuer)
LE RABIOT
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 15/8/2020 - 18:51
Στου Όθωνα τα χρόνια
ripetizione del link (che sembra non attivo) al film
Giovanni 15/8/2020 - 17:49
Terra di mezzo
Sappiamo fissare il sole con gli occhi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 14/8/2020 - 17:23
Signor pirata
1982
E ti prometto, amore, che non sarò per te
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 14/8/2020 - 16:05
Summertime
Audio link to the song performed by Laila Kinnunen:
KESÄYÖ
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 14/8/2020 - 08:56
Pecché nun ce ne jammo in America
1996
Pecché nun ce ne jammo in America
Una canzone che con l'ironia e la genialità di Arbore si trasforma da una canzonetta in una critica piuttosto feroce agli USA, al loro colonialismo (e fa’a uerra pure a “allah” si’o petrolio nun ce sta’), al loro capitalismo selvaggio (o dollaro ca cumanna), al loro razzismo (quanta nire dint’e ghette).
Pecché nun ce ne jammo in America
Una canzone che con l'ironia e la genialità di Arbore si trasforma da una canzonetta in una critica piuttosto feroce agli USA, al loro colonialismo (e fa’a uerra pure a “allah” si’o petrolio nun ce sta’), al loro capitalismo selvaggio (o dollaro ca cumanna), al loro razzismo (quanta nire dint’e ghette).
E ce stanno’e “cow-boys”,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 13/8/2020 - 21:18
Noi lo chiamiamo Vietnam
Canzone che ho avuto da sempre in memoria e nel cuore.
Poiché era un disco di Ivan dove l'ascoltavo a casa ed in sezione, ho sempre pensato che la canzone fosse sua, e l'ho amata come ogni sua canzone, ma vada agli autori reali il ringraziamento.
Poiché era un disco di Ivan dove l'ascoltavo a casa ed in sezione, ho sempre pensato che la canzone fosse sua, e l'ho amata come ogni sua canzone, ma vada agli autori reali il ringraziamento.
Corrado Marino 13/8/2020 - 10:25
She Was Poor but She Was Honest (It's the Same the Whole World Over)
anonyme
How is this an anti-war song?
13/8/2020 - 00:06
Summertime
La versione de I Giganti, dall'album "Mille idee dei Giganti", 1969
Testo (non fedelissimo) da LyricWiki
SUMMERTIME
(continuer)
(continuer)
envoyé par B.B. 12/8/2020 - 22:51
Erika
d’après la version italienne (lazial romanesque) de Riccardo Venturi
d’une chanson polonaise – Erika – Aleksander Kulisiewicz – Sachsenhausen – 1941
Paroles : Aleksander Kulisiewicz
Musique : Karel Vacek (“U našich kasáren”, 1937)
« Erika a vraiment existé », écrit Kulisiewicz. C’était la fille adolescente d’un officier SS de haut rang ; « Elle se tenait au milieu du camp, son uniforme du Bund Deutscher Mädel repassé à la perfection, et regardait, inexpressive, nous autres, les prisonniers, qui revenions du travail en portant les cadavres de nos camarades morts. » Kulisiewicz a tiré la mélodie de cette chanson d’une marche populaire tchèque, U našich kasáren (« A notre caserne »), écrite par Karel Vacek en 1938 à l’occasion de la mobilisation générale avant l’annexion de la Tchécoslovaquie par Hitler :
Le vers final d’“Erika” (répété), quant à lui, est une parodie sarcastique d’une chanson... (continuer)
d’une chanson polonaise – Erika – Aleksander Kulisiewicz – Sachsenhausen – 1941
Paroles : Aleksander Kulisiewicz
Musique : Karel Vacek (“U našich kasáren”, 1937)
« Erika a vraiment existé », écrit Kulisiewicz. C’était la fille adolescente d’un officier SS de haut rang ; « Elle se tenait au milieu du camp, son uniforme du Bund Deutscher Mädel repassé à la perfection, et regardait, inexpressive, nous autres, les prisonniers, qui revenions du travail en portant les cadavres de nos camarades morts. » Kulisiewicz a tiré la mélodie de cette chanson d’une marche populaire tchèque, U našich kasáren (« A notre caserne »), écrite par Karel Vacek en 1938 à l’occasion de la mobilisation générale avant l’annexion de la Tchécoslovaquie par Hitler :
Le vers final d’“Erika” (répété), quant à lui, est une parodie sarcastique d’une chanson... (continuer)
ERIKA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 12/8/2020 - 22:45
Mi si escludeva
1996
Quando l'odio per il diverso comincia da piccoli episodi di esclusione a scuola e finisce con i campi di concentramento.
Quando l'odio per il diverso comincia da piccoli episodi di esclusione a scuola e finisce con i campi di concentramento.
E mi ricordo che mi si escludeva
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 12/8/2020 - 17:27
Kimiad ar soudard yaouank [Quimiat er zoudard yaouank] (Ma c'halon a zo frailhet)
Sull’aria di "Kimiad Ar Soudard" viene cantato anche un altro gwerz che si trova nel "Barzhaz Bro Leon": si tratta di "Kleñved ar vro" ("Il mal di paese"), raccolto dall’Abbate Perrot e proveniente da un cantante della Parrocchia di Bourg-Blanc, luogo agricolo che si trova tra Brest e il mare, nel cuore del Léon. Qui un tempo abitava veramente poca gente perché il territorio era quasi interamente coperto da boschi e a testimonianza di ciò, ricordo di aver notato che parecchi quartieri portano dei nomi che contengono la parola “coat” (“bosco” in bretone). Il gwerz in questione, per voce e arpa, narra che verso la fine dell’orribile guerra del 1870 fra la Francia e la Prussia, un giovane soldato, vinto da freddo e miseria, venne inviato all’ospedale di Ginevra dove una volta giunto fu preso da una nostalgia feroce per il proprio Paese, cosicché giorno e notte il suo spirito tornava in Bassa... (continuer)
Flavio Poltronieri 12/8/2020 - 11:07
The Black Friday Song
Thanks you for your posting. Black Friday can also refer to the day after Thanksgiving, when people crowd the malls to get an early start on holiday shopping.
Cam Nhung Dinh 12/8/2020 - 10:59
Любовь во время войны
Ljubov' vo vremja vojny
[2014]
Слова и музыка: Бори́с Бори́сович Гребенщико́в
Альбом: Соль
Песня БГ “Любовь во время войны” была представлена 4 марта 2014 года. Тогда как раз начиналась гражданская война на Украине. Информационное пространство было накалено до предела и многие ещё пытались хоть как-то остановить предстоящее кровопролитие. 3 марта 2014 года Борис Гребенщиков разместил на своей странице в Facebook следующее обращение: Те, у кого сегодня в руках власть – вспомните о народе, который делегировал вам эту власть; без этого народа вы никто; перестаньте обманывать его. Как бы не велико было ваше желание войти в историю, не пытайтесь сделать это за счет смерти людей, которые вам доверяют. Не существует проблем, которые нельзя решить мирным путем; всегда есть решение, которое позволит избежать гибели людей. Будьте дальновидны: перестаньте натравливать одних людей на других, перестаньте... (continuer)
[2014]
Слова и музыка: Бори́с Бори́сович Гребенщико́в
Альбом: Соль
Песня БГ “Любовь во время войны” была представлена 4 марта 2014 года. Тогда как раз начиналась гражданская война на Украине. Информационное пространство было накалено до предела и многие ещё пытались хоть как-то остановить предстоящее кровопролитие. 3 марта 2014 года Борис Гребенщиков разместил на своей странице в Facebook следующее обращение: Те, у кого сегодня в руках власть – вспомните о народе, который делегировал вам эту власть; без этого народа вы никто; перестаньте обманывать его. Как бы не велико было ваше желание войти в историю, не пытайтесь сделать это за счет смерти людей, которые вам доверяют. Не существует проблем, которые нельзя решить мирным путем; всегда есть решение, которое позволит избежать гибели людей. Будьте дальновидны: перестаньте натравливать одних людей на других, перестаньте... (continuer)
Не помню, как мы зашли за порог, [1]
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 11/8/2020 - 23:28
Des impairs pour un impair
[2011]
Parole di Allain Leprest
Musica di Claire Saussac e Cyrille Froger
Interpretata da Francesca Solleville nel suo album "La Promesse à Nonna", pubblicato nel 2012.
La canzone che Allain Leprest regalò a Francesca Solleville poco prima di suicidarsi, il 15 agosto 2011. Aveva 57 anni ed era malato di cancro...
Parole di Allain Leprest
Musica di Claire Saussac e Cyrille Froger
Interpretata da Francesca Solleville nel suo album "La Promesse à Nonna", pubblicato nel 2012.
La canzone che Allain Leprest regalò a Francesca Solleville poco prima di suicidarsi, il 15 agosto 2011. Aveva 57 anni ed era malato di cancro...
Pont Mirabeau, pont des Soupirs
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/8/2020 - 20:59
Tammurriata nera
Quando venni a Napoli, 1976, erano in molti a cantare in modo modificato il verso de “I marocchini se votano ‘e panza” modificandolo in “ E marrucchini senza creanza”, intendendo che i neri volevano solo rapporti completi senza crearsi nessun tipo di problema.
Maurizia Romei 11/8/2020 - 20:55
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Album: Showmen 2