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Bell'intervento di Cosmo agli Stati Popolari di Roma in Piazza San Giovanni, domenica 5 luglio
In America hanno Kanye West, noi per fortuna abbiamo Cosmo Marco Jacopo Bianchi ha acceso gli Stati Popolari di Aboubakar Soumahoro con un discorso contro la dittatura culturale dei ricchi e a favore degli ultimi. È stato criticato duramente, ma ha ragione al 100%
Il successo è quello che la società sventola davanti agli occhi di tutti per far credere che se uno si impegna ce la fa, che se uno se lo merita può farcela con le sue sole forze, può avere successo appunto.
Tutto questo è ovviamente falso: questa società non è in grado di premiare tutti, non premia tutti quelli che lavorano e si impegnano [...].
Però c'è un altra terribile implicazione in tutto questo: se ognuno è responsabile delle proprie fortune, allora ognuno è colpevole del proprio fallimento; se guadagni poco, se sei... (continuer)
In America hanno Kanye West, noi per fortuna abbiamo Cosmo Marco Jacopo Bianchi ha acceso gli Stati Popolari di Aboubakar Soumahoro con un discorso contro la dittatura culturale dei ricchi e a favore degli ultimi. È stato criticato duramente, ma ha ragione al 100%
Il successo è quello che la società sventola davanti agli occhi di tutti per far credere che se uno si impegna ce la fa, che se uno se lo merita può farcela con le sue sole forze, può avere successo appunto.
Tutto questo è ovviamente falso: questa società non è in grado di premiare tutti, non premia tutti quelli che lavorano e si impegnano [...].
Però c'è un altra terribile implicazione in tutto questo: se ognuno è responsabile delle proprie fortune, allora ognuno è colpevole del proprio fallimento; se guadagni poco, se sei... (continuer)
8/7/2020 - 10:01
Στο Διεθνές το μαγαζί
Riccardo Venturi, 08-07-2020 08:30
Al bar “Internazionale” [1]
(continuer)
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8/7/2020 - 08:31
Sai dove
Io proporrei di suonare anche questa nelle parrocchie, ma forse il problema è che è un po' meno pop di Imagine.
Lorenzo 6/7/2020 - 21:55
La voce dei sommersi
Se ne va forse uno dei più grandi compositori, uno che ha scritto per il cinema, ma anche per la musica pop, ha scritto per la musica più impegnata, si pensi a The Ballad of Nick & Bart [Here's To You] o alle musiche del disco "Vi scrivo da un carcere in Grecia" su testi di Panagoulis
6/7/2020 - 20:54
Cara burbetta
anonyme
Io che ho fatto il soldato (12 mesi, 1996), ricordo Cara Burbetta un po' diversa:
1) A fare il soldato in fanteria
2) Porca Madonna, ma finirà. Ma finirà questa naja schifosa
3) Dodieci mesi li ho fatti anche io
1) A fare il soldato in fanteria
2) Porca Madonna, ma finirà. Ma finirà questa naja schifosa
3) Dodieci mesi li ho fatti anche io
Sergio 6/7/2020 - 15:30
Забрује тако пјесме знане !
anonyme
Riccardo Gullotta
E RISUONANO CANTI COSÌ CONOSCIUTI!
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envoyé par Riccardo Gullotta 6/7/2020 - 10:12
Apesar de você
È una canzone bellissima, il suo testo andrebbe studiato nelle scuole. Quando le parole sono più forti di cento fucili...
Renato Striglia 6/7/2020 - 09:04
Rockin' In The Free World
Sembra che i politici abbiano seri problemi a capire il significato delle canzoni.
Neil Young contro Trump: «Non usare le mie canzoni»
Nonostante gli insulti dal palco e la lettera aperta di qualche mese fa, venerdì sera Trump ha usato le canzoni di Neil Young durante l'evento a Mount Rushmore. «Non mi sta bene, sono solidale con i Lakota Sioux»
6/7/2020 - 09:01
Fear A Bhata
@ Riccardo Gullotta e Flavio Poltronieri
Un po' di precisione
“Fear* a’ bhàta” è una canzone in gaelico scozzese probabilmente di fine ‘700 e la leggenda (un’aggiunta aneddotica alle versioni ottocentesche andate in stampa) dice che sia stata scritta da Sine NicFhionnlaigh (Jean Finlayson) di Tong piccolo villaggio sull’Isola di Lewis (Ebridi) per un giovane pescatore di Uig, Domhnall MacRath (Donald MacRae) che ha alla fine sposato.
La canzone appare pubblicata la prima volta in The Scottish Gael di James Logan, 1831 (con relativa partitura) in cui viene classificata come un'aria lenta e uno iorram (il canto ai remi che aveva la funzione di dare il ritmo ai vogatori, ma nello stesso tempo era anche un lamento funebre). "Fhir a bhata, o il barcaiolo, la cui partitura e allegata, è cantata nella maniera di cui sopra dagli Scozzesi delle montagne con molto effetto. È il canto di una ragazza... (continuer)
Un po' di precisione
“Fear* a’ bhàta” è una canzone in gaelico scozzese probabilmente di fine ‘700 e la leggenda (un’aggiunta aneddotica alle versioni ottocentesche andate in stampa) dice che sia stata scritta da Sine NicFhionnlaigh (Jean Finlayson) di Tong piccolo villaggio sull’Isola di Lewis (Ebridi) per un giovane pescatore di Uig, Domhnall MacRath (Donald MacRae) che ha alla fine sposato.
La canzone appare pubblicata la prima volta in The Scottish Gael di James Logan, 1831 (con relativa partitura) in cui viene classificata come un'aria lenta e uno iorram (il canto ai remi che aveva la funzione di dare il ritmo ai vogatori, ma nello stesso tempo era anche un lamento funebre). "Fhir a bhata, o il barcaiolo, la cui partitura e allegata, è cantata nella maniera di cui sopra dagli Scozzesi delle montagne con molto effetto. È il canto di una ragazza... (continuer)
Cattia Salto 6/7/2020 - 08:54
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Che Imagine sia una canzone comunista è ovviamente una cavolata. Imagine è molto di più di una canzone schierata con un partito o con un'ideologia: è una canzone politica, rivoluzionaria, utopista, che in tre strofe si scaglia contro la religione nel senso delle facili consolazioni che ti tengono sotto controllo con la speranza di una vita ultraterrena, contro il nazionalismo e le guerre, contro l'avidità, contro il capitalismo.
Solo una cretina come la Ceccardi può accostare uno stato nazionalista, imperialista e guerrafondaio come l'Unione Sovietica a Imagine. Però bisogna fare ancora più strada per diventare così coglioni da non capire che cantare Imagine "nelle parrocchie" come dice il giornalista de La 7 è un po' come cantare in chiesa Sympathy... (continuer)