Replay
(2020)
Scritta da BloodPop®, BURNS & Lady Gaga
dal nuovo album Chromatica
Lady Gaga è tornata con un album tutto da ballare, che contiene praticamente solo potenziali hit da dancefloor. Chromatica ha segnato il ritorno della cantante ai ritmi dance che ne hanno decretato il successo, mettendo parte il pop-rock di Joanne e le ballate country della colonna sonora di A Star is Born.
Nonostante il titolo prometta tanti colori diversi, il disco non risulta particolarmente vario, e anche a livello di testi non si vola molto alto (a parte la splendida 911, descrizione accuratissima degli effetti degli psicofarmaci contro i disturbi bipolari), ma spicca sicuramente questa coinvolgente Replay, in cui la cantante parla apertamente del PTSD (Post Traumatic Stress Disorder) che si porta dietro dallo shock per la violenza sessuale subita a diciannove anni. "Le cicatrici che ho in testa non se ne vanno, e continuano a suonare in loop". Una canzone onesta e toccante.
Scritta da BloodPop®, BURNS & Lady Gaga
dal nuovo album Chromatica
Lady Gaga è tornata con un album tutto da ballare, che contiene praticamente solo potenziali hit da dancefloor. Chromatica ha segnato il ritorno della cantante ai ritmi dance che ne hanno decretato il successo, mettendo parte il pop-rock di Joanne e le ballate country della colonna sonora di A Star is Born.
Nonostante il titolo prometta tanti colori diversi, il disco non risulta particolarmente vario, e anche a livello di testi non si vola molto alto (a parte la splendida 911, descrizione accuratissima degli effetti degli psicofarmaci contro i disturbi bipolari), ma spicca sicuramente questa coinvolgente Replay, in cui la cantante parla apertamente del PTSD (Post Traumatic Stress Disorder) che si porta dietro dallo shock per la violenza sessuale subita a diciannove anni. "Le cicatrici che ho in testa non se ne vanno, e continuano a suonare in loop". Una canzone onesta e toccante.
Am I, am I, am I
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo 30/5/2020 - 22:21
Todos somos hijos de la Tierra
[2018]
Álbum: Hijos de la Tierra
Mi querida madrecita Tierra,
Quiero pedirte perdón por las heridas que generó la irreverencia de mis hermanos; perdón por el decidido sufrimiento y la propagación de la estupidez, usando el seudónimo de progreso.
Perdón por continuar durmiendo tranquilos mientras desaparecen tus pulmones de bosques, hogar profanado de miles de especies; perdón por el atareado suicidio cotidiano.
Perdón también por cerrar las manos en vez de abrir los corazones; por desafiar los amaneceres, ignorándolos; por no tener tiempo para saborear horas vespertinas, recordando las enseñanzas del abuelo.
Quizás ya pasó mucho tiempo, tal vez es demasiado tarde; probablemente son muchos los monstruos ecocidas, sin embargo hoy quiero decirte mi Pachamama, que aún quedamos algunos de la tribu de los guardianes de la vida; aún permanece de pie nuestro optimismo, mientras nuestros... (continuer)
Álbum: Hijos de la Tierra
Mi querida madrecita Tierra,
Quiero pedirte perdón por las heridas que generó la irreverencia de mis hermanos; perdón por el decidido sufrimiento y la propagación de la estupidez, usando el seudónimo de progreso.
Perdón por continuar durmiendo tranquilos mientras desaparecen tus pulmones de bosques, hogar profanado de miles de especies; perdón por el atareado suicidio cotidiano.
Perdón también por cerrar las manos en vez de abrir los corazones; por desafiar los amaneceres, ignorándolos; por no tener tiempo para saborear horas vespertinas, recordando las enseñanzas del abuelo.
Quizás ya pasó mucho tiempo, tal vez es demasiado tarde; probablemente son muchos los monstruos ecocidas, sin embargo hoy quiero decirte mi Pachamama, que aún quedamos algunos de la tribu de los guardianes de la vida; aún permanece de pie nuestro optimismo, mientras nuestros... (continuer)
Todos somos hijos de la tierra,
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 30/5/2020 - 20:30
The Ballad of Frank Clearwater
(1973)
Words and music by Ron Turner
Broadside #123
Frank James Clearwater (1925-1973) – Find a Grave...
Frank Clearwater era un Cherokee (e non Apache come dice la canzone) ucciso da un maresciallo dell'esercito statunitense durante una protesta per i diritti dei nativi americani nel luogo simbolico di Wounded Knee.
Words and music by Ron Turner
Broadside #123
Frank James Clearwater (1925-1973) – Find a Grave...
Frank Clearwater era un Cherokee (e non Apache come dice la canzone) ucciso da un maresciallo dell'esercito statunitense durante una protesta per i diritti dei nativi americani nel luogo simbolico di Wounded Knee.
Frank Clearwater was shoot in the head
(continuer)
(continuer)
30/5/2020 - 16:36
It's Outrageous
1973
album: Broadside Number Seven
album: Broadside Number Seven
I don't understand my fellow white man
(continuer)
(continuer)
30/5/2020 - 16:13
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
Vietnam Prayer
(1968)
The song "Vietnam Prayer" by Ian Temple, an unknown artist from Britain, had written on the record label: "sold for medical supplies to all Vietnam". It took a satirical approach, mocking the use of religion and war: "And remember Yankee boy, when you're off to bomb Hanoi, it's for LBJ and Jesus". The narrator said that during peace time people did not pray: "religion is just a bore". But that during war, they turned to god, thus suggesting a hypocrisy: "God's a chap we want upon our side".
Note the reference to napalm: "drop some napalm for god". At the end of the song there are some specific references to Britain, such as the Prime Minister and the Polaris Missile System - the UK's nuclear deterrent.
Vietnam War Song Project
Note the reference to napalm: "drop some napalm for god". At the end of the song there are some specific references to Britain, such as the Prime Minister and the Polaris Missile System - the UK's nuclear deterrent.
Vietnam War Song Project
This song is dedicated to the Vietnam hawks who go to church every Sunday.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo 30/5/2020 - 14:05
Eugene McCarthy for President (if You Love Your Country)
(1968)
Scritta per la campagna del democratico Eugene McCarthy che alle primarie democratiche per scegliere il nuovo candidato in vista della fine del mandato di Johnson, presentò una piattaforma pacifista criticando aspramente il suo compagno di partito LBJ e denunciando la sua volontà di escalation in Vietnam.
McCarthy non vinse le primarie, gli fu preferito Hubert Humphrey, vice di Johnson che fu comunque sconfitto dal candidato repubblicano Richard Nixon.
Scritta per la campagna del democratico Eugene McCarthy che alle primarie democratiche per scegliere il nuovo candidato in vista della fine del mandato di Johnson, presentò una piattaforma pacifista criticando aspramente il suo compagno di partito LBJ e denunciando la sua volontà di escalation in Vietnam.
McCarthy non vinse le primarie, gli fu preferito Hubert Humphrey, vice di Johnson che fu comunque sconfitto dal candidato repubblicano Richard Nixon.
If you love your country and the things for which it stands
(continuer)
(continuer)
30/5/2020 - 13:48
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
Joan of Arc
30/5/1431: La Contessa del Giglio
A Rouen, in Alta Normandia, ogni pietra sembra parlarti di lei. Nella città di Flaubert e di Madame Bovary, dei cento campanili, della cattedrale che spinse Monet a rincorrere le variazioni della luce del giorno, le strade sono lastricate e tutto intorno c’è pieno di “case a graticcio” cariche di fiori, le chiamano anche “Maison à colombages” o “Maison a Pans de bois”. Ovvio che Leonard Cohen sia rimasto affascinato dalla figura di Giovanna d’Arco, come è assolutamente credibile, per chi ne conosce e ama l’opera poetica, che l’abbia voluta immaginare in quell’ultimo pensiero, intenta a sublimare il dramma trasformandolo nel corteggiamento, nella lusinga di matrimonio da parte del fuoco. Ulteriore fortuna per noi che Fabrizio de André l’abbia poi ripresa e tradotta* in italiano rispettandone anche la veste musicale originale. Giovanna d’Arco è l’evidenza... (continuer)
A Rouen, in Alta Normandia, ogni pietra sembra parlarti di lei. Nella città di Flaubert e di Madame Bovary, dei cento campanili, della cattedrale che spinse Monet a rincorrere le variazioni della luce del giorno, le strade sono lastricate e tutto intorno c’è pieno di “case a graticcio” cariche di fiori, le chiamano anche “Maison à colombages” o “Maison a Pans de bois”. Ovvio che Leonard Cohen sia rimasto affascinato dalla figura di Giovanna d’Arco, come è assolutamente credibile, per chi ne conosce e ama l’opera poetica, che l’abbia voluta immaginare in quell’ultimo pensiero, intenta a sublimare il dramma trasformandolo nel corteggiamento, nella lusinga di matrimonio da parte del fuoco. Ulteriore fortuna per noi che Fabrizio de André l’abbia poi ripresa e tradotta* in italiano rispettandone anche la veste musicale originale. Giovanna d’Arco è l’evidenza... (continuer)
Flavio Poltronieri 30/5/2020 - 09:01
As I Watch Minneapolis Burn
[2020]
Notes from a Failed State
Notes from a Failed State
Are people still lynched in America – and what happens when they die
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 30/5/2020 - 07:58
Pastures of Plenty
Ciao, devo segnalare un altro errore:
"La versione italiana del brano di Franco Migliacci cantata da Peter Tevis in Un pugno di Dollari (come si nota, come abitudine all'epoca, la traduzione non c'entra niente con il testo originale)" "NOTTE INFINITA"
NOTTE INFINITA, oltre a non essere stata cantata da Peter Tevis nel film "Per un pugno di dollari" – come già specificato da Cristian Veronesi nel commento precedente – NON É nemmeno la versione italiana di Pastures of Plenty di Woody Guthrie, ma molto più prosaicamente e commercialmente, non è altro che un'altra canzone inserita come LATO B del 45 giri di Peter Tavis che al LATO A aveva Pastrures of Plenty, di Woody Guthrie, cantata da Tavis in Inglese ed arrangiata da Morricone.
NOTTE INFINITA, la cui musica è diversa da Pastures of Plenty, anche se vagamente somiglia, ha come autori: musica dello stesso Tavis e di un certo Cravero (forse... (continuer)
"La versione italiana del brano di Franco Migliacci cantata da Peter Tevis in Un pugno di Dollari (come si nota, come abitudine all'epoca, la traduzione non c'entra niente con il testo originale)" "NOTTE INFINITA"
NOTTE INFINITA, oltre a non essere stata cantata da Peter Tevis nel film "Per un pugno di dollari" – come già specificato da Cristian Veronesi nel commento precedente – NON É nemmeno la versione italiana di Pastures of Plenty di Woody Guthrie, ma molto più prosaicamente e commercialmente, non è altro che un'altra canzone inserita come LATO B del 45 giri di Peter Tavis che al LATO A aveva Pastrures of Plenty, di Woody Guthrie, cantata da Tavis in Inglese ed arrangiata da Morricone.
NOTTE INFINITA, la cui musica è diversa da Pastures of Plenty, anche se vagamente somiglia, ha come autori: musica dello stesso Tavis e di un certo Cravero (forse... (continuer)
Roberto Romano 29/5/2020 - 19:45
Trágame tierra
1991
Cantame un cuento
Cantame un cuento
Esta mañana
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 29/5/2020 - 19:00
Parcours:
Guerre à la Terre
Senza una lacrima
[2017]
Singolo : Senza una lacrima
Un video a budget ZERO per la canzone scritta dall'autore Cataldo Leone, prodotto, diretto e montato da alcuni sostenitori del diritto all'eutanasia. Una coraggiosa scelta musicale di Fiordaliso e visuale del regista Ambrogio Palmisano. Ogni centesimo derivato dalla vendita della canzone "Senza una lacrima" su I-Tunes sarà devoluto all'Associazione Luca Coscioni, che lotta per far riconoscere politicamente il diritto a terminare la propria vita. Un ringraziamento particolare a tutti i partecipanti, incluso la nota attrice Tiziana Schiavarelli, che ha recitato per beneficenza alla causa. Questa canzone è dedicata alla memoria di DJ Fabo.
Singolo : Senza una lacrima
Un video a budget ZERO per la canzone scritta dall'autore Cataldo Leone, prodotto, diretto e montato da alcuni sostenitori del diritto all'eutanasia. Una coraggiosa scelta musicale di Fiordaliso e visuale del regista Ambrogio Palmisano. Ogni centesimo derivato dalla vendita della canzone "Senza una lacrima" su I-Tunes sarà devoluto all'Associazione Luca Coscioni, che lotta per far riconoscere politicamente il diritto a terminare la propria vita. Un ringraziamento particolare a tutti i partecipanti, incluso la nota attrice Tiziana Schiavarelli, che ha recitato per beneficenza alla causa. Questa canzone è dedicata alla memoria di DJ Fabo.
Ecco, ho portato tutto
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 29/5/2020 - 13:55
La Salvineide
Vali molto di più di quel 30% che si riconosce in quel Xenofobo, razzista, voltagabbana, fascista del capitano!!!
Brava!
Resistere, resistere, resistere
Brava!
Resistere, resistere, resistere
Roberto Lino 29/5/2020 - 11:00
Una piccola bestia di razza di cane
[2011]
Album : Giovani e Belli
Album : Giovani e Belli
Una piccola bestia di razza di cane,
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 29/5/2020 - 09:52
Parcours:
Guerre aux animaux
When Life Is Good Again
When life is good again
(continuer)
(continuer)
29/5/2020 - 02:16
Parcours:
2020-2023: Chansonnier du COVID-19
5800+
Songs of the Wall
A double-sided Vietnam War single released in 1984 in the classic rock style, took a strong anti-war position. The record was released by Vietnam War veterans from Boston, Massachusetts, USA. Words and music by W.B. Scherer. The song "58000+" is certainly one of the most interesting on this list lyrically, which suggested breaking-up the Memorial Wall in D.C., to build a road of peace: "there's a black wall...we'll break it up and turn it all to gravel". The song called for people to stop politicians from leading people to war: "we are to blame if we haven't learnt...fight politicians of war to pave the future". The beginning of the song focused on the impact of the memorial on veterans, who may have felt guilt, having lost many friends in the war, as well as dealing with war memories (which may be a reference to PTSD *). The picture sleeve featured a drawing of the memorial... (continuer)
A double-sided Vietnam War single released in 1984 in the classic rock style, took a strong anti-war position. The record was released by Vietnam War veterans from Boston, Massachusetts, USA. Words and music by W.B. Scherer. The song "58000+" is certainly one of the most interesting on this list lyrically, which suggested breaking-up the Memorial Wall in D.C., to build a road of peace: "there's a black wall...we'll break it up and turn it all to gravel". The song called for people to stop politicians from leading people to war: "we are to blame if we haven't learnt...fight politicians of war to pave the future". The beginning of the song focused on the impact of the memorial on veterans, who may have felt guilt, having lost many friends in the war, as well as dealing with war memories (which may be a reference to PTSD *). The picture sleeve featured a drawing of the memorial... (continuer)
58,000+ and that's the count,
(continuer)
(continuer)
envoyé par L. E. 28/5/2020 - 22:32
Long Black Wall
A beautiful contemporary folk song, "Long Black Wall" , one of the first songs written and released about the memorial. It looked back at the idealistic early days of the war, wanting to fight communism and become a soldier.
Then he recalled the growth of the protest movement, referencing demonstrations outside the Democratic National Convention in Chicago in August 1968.
It then looked at the college days
with a reference to President Richard Nixon , and hippie culture. The song then turned to the impact of the war on the returning veterans.
( da Vietnam War Song Project )
Il Vietnam Veterans Memorial ("Memoriale dei veterani del Vietnam") è un memoriale di guerra degli Stati Uniti. Si trova a Washington, e onora i membri della forze armate americane che combatterono e persero la vita durante la guerra del Vietnam. In ordine cronologico vengono elencati i nomi delle 58.318 vittime... (continuer)
Then he recalled the growth of the protest movement, referencing demonstrations outside the Democratic National Convention in Chicago in August 1968.
It then looked at the college days
with a reference to President Richard Nixon , and hippie culture. The song then turned to the impact of the war on the returning veterans.
( da Vietnam War Song Project )
Il Vietnam Veterans Memorial ("Memoriale dei veterani del Vietnam") è un memoriale di guerra degli Stati Uniti. Si trova a Washington, e onora i membri della forze armate americane che combatterono e persero la vita durante la guerra del Vietnam. In ordine cronologico vengono elencati i nomi delle 58.318 vittime... (continuer)
A Green Beret came to talk to us
(continuer)
(continuer)
envoyé par L.E. 28/5/2020 - 07:38
Beat Of Resistance
[2020]
BEAT OF RESISTANCE denuncia la repressione Turca ai danni del Grup Yorum , band che da anni si oppone con la propria musica allo stato di dittatura di Erdogan.
BEAT OF RESISTANCE denuncia la repressione Turca ai danni del Grup Yorum , band che da anni si oppone con la propria musica allo stato di dittatura di Erdogan.
GIULIO FERRANTE
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 28/5/2020 - 07:04
I Can't Breathe
from The Other Side, released August 31, 2015
I Can't Breath, non respiro! Le stesse parole di Eric Garner 5 anni fa e oggi di George Floyd, afroamericano di 46 anni, ucciso per soffocamento da un agente di polizia a Minneapolis, USA davanti a diversi passanti che hanno iniziato a riprendere la scena. Nel video si vede il poliziotto che lo blocca a terra con un ginocchio all'altezza del collo rimanendo in quella posizione con tutto il peso del corpo per diversi minuti nonostante le proteste dei presenti.
I wrote this song, "I Can't Breathe," after the death of Eric Garner. Unfortunately, it's now also about George Floyd.
I Can't Breath, non respiro! Le stesse parole di Eric Garner 5 anni fa e oggi di George Floyd, afroamericano di 46 anni, ucciso per soffocamento da un agente di polizia a Minneapolis, USA davanti a diversi passanti che hanno iniziato a riprendere la scena. Nel video si vede il poliziotto che lo blocca a terra con un ginocchio all'altezza del collo rimanendo in quella posizione con tutto il peso del corpo per diversi minuti nonostante le proteste dei presenti.
Wake up in the morning, nowhere you can hide
(continuer)
(continuer)
27/5/2020 - 22:52
Bu mahalle bizim
Caro Riccardo, Ο Πρώτος dei linguisti,
le tue osservazioni sono sempre centrate ed interessanti, d’altronde quando si tratta di linguistica e glottologia la tua competenza è ben nota e si può solo apprendere.
Da profano avevo percepito che c’era qualcosa di non ben definito nella famiglia “altaica”. Ora so che mentre sono assodate la consistenza delle famiglia di lingue turciche, mongoliche e tunguse, rimane aperto il dibattito se tali famiglie fanno parte di un ceppo comune, cioè di un gruppo altaico. Da una lettura frettolosa ho appreso che tale tesi fu sostenuta da Poppe e Sergei Starostin e , tra i viventi, da Ramer ; tra i contestatori figurano il finlandese Janhunen e Stefan George. Ciò che mi è sembrato curioso (sempre da profano) è che il prof. George è coautore con altri studiosi, compreso il citato Ramer, di una memoria per il Journal of Linguistic in cui si sostiene invece... (continuer)
le tue osservazioni sono sempre centrate ed interessanti, d’altronde quando si tratta di linguistica e glottologia la tua competenza è ben nota e si può solo apprendere.
Da profano avevo percepito che c’era qualcosa di non ben definito nella famiglia “altaica”. Ora so che mentre sono assodate la consistenza delle famiglia di lingue turciche, mongoliche e tunguse, rimane aperto il dibattito se tali famiglie fanno parte di un ceppo comune, cioè di un gruppo altaico. Da una lettura frettolosa ho appreso che tale tesi fu sostenuta da Poppe e Sergei Starostin e , tra i viventi, da Ramer ; tra i contestatori figurano il finlandese Janhunen e Stefan George. Ciò che mi è sembrato curioso (sempre da profano) è che il prof. George è coautore con altri studiosi, compreso il citato Ramer, di una memoria per il Journal of Linguistic in cui si sostiene invece... (continuer)
Riccardo Gullotta 27/5/2020 - 19:47
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alla chitarra Peter Green dei Fleetwood Mac
The title referred to several people arrested outside the Democratic Convention in Chicago in August 1968 for inciting riots. Originally eight people stood trial, all high profile activists - Abbie Hoffman and Jerry Rubin from the hippie movement, the Black Panther leader Bobby Seale, political activists Rennie Davis, David Dellinger, and Tom Hayden (married to Jane Fonda . The trial began on 24 September 1969, but soon after the Judge, Julius Hoffman, ordered Bobby Seale to be bound and gagged for contempt of court. He was tried separately, and thus the eight became seven .
( da Vietnam War Song Project )
The lyrics suggested that large coverage of the Chicago Seven, as well as the "four dead in Ohio" - a reference to the Kent State shootings on 4 May 1970 - was because those involved were white: "nobody seems worried about all the black blood spilled". The song ended with a guitar solo with police siren sound-effects in the background.
( da Vietnam War Song Project )