Il testo dell’ultima lettera scritta da Ibrahim Gökçek, in turco ,in francese, in inglese,in greco
da Istanbul , 20 Aprile 2020
« Ieri ero chitarrista, oggi sono diventato terrorista ».
Dalla mia camera da letto, in una delle baraccopoli di Istanbul, guardo fuori dalla finestra il giardino. Uscendo, potevo vedere il Bosforo di Istanbul un po’ più lontano. Ma ora sono a letto e peso solo 40 chili. Le gambe non hanno più la forza di trasportare il mio corpo. Al momento, posso solo immaginare il Bosforo.
Sono sul palco, con la cinghia della chitarra attaccata al collo, quella con le stelle che mi piace di più…Di fronte a me, centinaia di migliaia di persone, con i pugni alzati, cantano “Bella Ciao”. La mia mano batte le corde della chitarra come se fosse la migliore del mondo…Le gambe sono forti… Potrei fare avanti e indietro da Istanbul.
Queste due affermazioni sono reali … Entrambe sono... (continuer)
no, ce n'è un'altra: la traduzione di Serrat dal catalano al modensese. Tra l'altro nell'introduzione ricicla la stessa battuta sulla canzoni in inglese fatta per Al trést...
Riccardo, opinione personale alla quale mi associo senza se e senza ma. Quindi contiamoci: siamo due! Forse era solo una questione d'età, questo è rimasto il "mio vertice gucciniano" assieme a Radici e L'isola non trovata. Poi verrà anche la sua spiegazione: "perchè a vent'anni è tutto ancora intero, perché a vent'anni è tutto chi lo sa, a vent'anni si è stupidi davvero...oppure allora si era solo noi"
Flavio Poltronieri 11/5/2020 - 15:34
Già; ed è un album parecchio curioso, pure. La sua canzone più famosa, le Osterie di fuori porta è -sempre a mio personalissimo parere- sopravvalutata; contiene invece degli autentici capolavori, come e questa e, soprattutto, la Canzone per Piero, che sono caduti nel dimenticatoio o quasi. Visto che siamo in due (e forse lo rimarremo), allora senti cosa fò: la metto qua sotto, la Canzone per Piero, non fosse che qualcuno l'avesse a ascoltare per la prima volta...
Secondo me il problema dell'album non erano le canzoni, tutte belle, ma gli arrangiamenti, è famosa la reazione di Ares Tavolazzi quando Pier Farri gli chiese di eseguire al basso un "suono giallo"... se ne andò e lasciò il posto ad altri due bassisti.
Però io farei un eccezione anche dal punto di vista degli arrangiamenti proprio per questa canzone che ha secondo me anche musicalmente delle idee originali, con quella batteria martellante affiancata dalle percussioni sudamericane di Mandrake... e dei sintetizzatori del tutto inediti nei dischi di Guccini...
Allora, benvenuta a Daniela* e siamo in tre. Guardate, per me il disco va benissimo così com'è stato fatto in origine. So che nemmeno l'autore lo ama ma la cosa ha importanza solo per lui, le emozioni sono sempre e solo personali e anche in questo caso saranno state influenzate da cose che li altri non conoscono e a cui nemmeno interessano. L'anno dopo le stesse critiche a livello di "arrangiamenti che distruggono le canzoni" venne rivolto ad un altro da noi altrettanto amato, autore di un disco ugualmente fantastico: si trattava di Claudio Lolli e di Canzoni di rabbia. Altra occasione sulla quale dissento decisamente.
Contestualizzando:
- Nel 1974 Bertoncelli, che era il critico italiano di riferimento, il più bravo, arguto e colto e che innumerevoli artisti epocali ci fece conoscere, lo recensì con testuali parole: "...non capisco perchè Guccini continui a fare canzoni dato che i primi... (continuer)
non sono sicuro che si tratti di una guerra in senso proprio ma di una guerra tra due innamorati... ma nell'album ci dovrebbero essere altre canzoni in tema, tra cui una dedicata a Pasolini.
da Istanbul , 20 Aprile 2020
« Ieri ero chitarrista, oggi sono diventato terrorista ».
Dalla mia camera da letto, in una delle baraccopoli di Istanbul, guardo fuori dalla finestra il giardino. Uscendo, potevo vedere il Bosforo di Istanbul un po’ più lontano. Ma ora sono a letto e peso solo 40 chili. Le gambe non hanno più la forza di trasportare il mio corpo. Al momento, posso solo immaginare il Bosforo.
Sono sul palco, con la cinghia della chitarra attaccata al collo, quella con le stelle che mi piace di più…Di fronte a me, centinaia di migliaia di persone, con i pugni alzati, cantano “Bella Ciao”. La mia mano batte le corde della chitarra come se fosse la migliore del mondo…Le gambe sono forti… Potrei fare avanti e indietro da Istanbul.
Queste due affermazioni sono reali … Entrambe sono... (continuer)