Il negazionismo è pura e semplice follia. Negare l’evidenza dei fatti per scagionare i nazisti in qualche modo mi sembra un delitto.
Resta il fatto che si fanno troppe chiacchiere e che qualcuno sta cercando da anni di alimentare la confusione.
Lo sterminio di sei milioni di ebrei parla da solo. Lo sterminio ad opera dello stalinismo si commenta anch’esso da solo. Quello che produce di delitti il neoliberismo e’ sotto gli occhi di tutti.
Sarebbe ora di finirla con tutte le dittature. Diversamente motivate, esse producono solo tragedie e negazione dei diritti umani più elementari.
In tutti i regimi, c’è sempre chi domina e fa la bella vita e chi subisce e stenta a sopravvivere. Finché esisterà l’ingiustizia, non ci sarà mai pace.
Dov’è finita la Sinistra con tutte le sue buone intenzioni?
sergio falcone 2020/1/26 - 12:22
Giorno della Memoria, Guccini: "Un viaggio ad Auschwitz non si dimentica"
A seguito dello spettacolo indecoroso di queste ultime ore su questa pagina:
a) Alcuni commenti sono stati rimossi. Invitiamo i relativi commentatori a trasferirsi per i loro duelli rusticani su "Facebook" o uno degli altri oramai numerosi "Social media" dai quali questo sito rifugge come la peste bubbonica.
b) Qualsiasi altro commento su questa pagina è temporaneamente disabilitato.
Questo sito non è una palestra per mostrare muscoli e muscoletti, e la cosa vale per tutti.
Si possono fare discussioni anche aspre, e esprimendo punti di vista anche radicalmente diverse. Ma mai, e ripeto mai travalicando i limiti della civiltà e del rispetto reciproco.
In quasi diciassette anni di vita di questo sito, è la prima volta che i commenti su una pagina vengono, seppur temporaneamente, disabilitati. E' toccato alla pagina su "Auschwitz" esattamente... (Continues)
Nel periodo di Avvento di quel lontano dicembre ’66 chi scrive ebbe modo di ascoltare, registrare e poi “trasmettere” (nell’officina in cui lavorava) con un miagolante (senza capstan) registratore quella canzone dell’Equipe 84, che, insieme al libro (uscito per una singolare coincidenza in quello stesso periodo) di Vincenzo Pappalettera, ebbe la ventura di far aprire un occhio (non due : l’altro non lo abbiamo ancora aperto) a quella generazione dalle “idee poche ma confuse”, che presto avrebbe lasciato i sampietrini per una più comoda e retribuita scrivania in qualche banca.
Adesso, tanta acqua è passata, invano, sotto i ponti, il vento non si è affatto calmato, come furono profeti quelli del gruppo e la confusione intorno alla cupa vicenda è, a mio parere ancora peggiore di quando all’epoca, i (già allora) pochi superstiti cercavano invano di far capire cosa era successo:... (Continues)
Ho caricato su youtube tre video con l'audio di alcune registrazioni effettuate sul campo di cui sono presenti i testi in questa pagina (raccolte a Buzzoletto, Camagna e Bergamasco) che danno un'idea più precisa di come suonasse questo storico brano dalle voci degli informatori. Peccato che non sia disponibile la versione raccolta da Cesare Bermani a Novara che è alla base del testo standard di O Gorizia conosciuto oggi.
buongiorno. Saro' in Albania a fine maggio 2020 per rendere omaggio ai caduti durante l'ultima guerra: volevo visitare le zone attorno ai resti del ponte di Perat e poi verso il massiccio del Tomori. Vista la scarsità di informazioni, qualcuno può cortesemente darmi qualche suggerimento sulle zone di combattimento o su quali paesi dirigermi? Grazie mille. Maurizio
E naturalmente mi sono accorto della dedica con un ritardo mostruoso...però mi è ancora più gradita, in quanto bradipo per elezione e per vocazione. Potrò mai ricambiare, magari, che so io, fra una quindicina d'anni....? Un abbraccio bradipante a te, BB!
Riccardo Venturi 2020/1/25 - 22:22
La tartaruga da allora in poi lascia che a correre pensiamo solo noi... perché quel giorno poco più in là andando piano lei trovò la felicita...
Chanson italienne – Una vita da bradipo – Paolo Buconi – 2013
Paroles : Paolo Buconi
Musique : Paolo Buconi e Davide Fasulo
Interprétation : Martino Vaona – de Caprino Veronese, qui avait à ce moment 7 ans.
À vrai dire, la morale de cette petite chanson n’est pas très différente de celle de Lavorare con lentezza d’Enzo Del Re… : « Il n’y a pas d’urgence, avec du calme tout s’arrange : c’est le message pour mener une vie de bradype ! Il serait agréable de vivre dans la tranquillité, sans haleter. Un rythme de vie lent, c’est ce précisément qu’il faut ! Alors, ralentissons, ne courons pas comme le lion, le guépard et la gazelle d’Afrique : laissons tous nos soucis et suivons lentement le battement du cœur. »
Dialogue Maïeutique
Lucien l’âne mon ami, viens ici, il faut que je te dise quelque chose à propos de cette chanson. Sache, ah, d’abord que je l’avais sélectionnée grâce à ou à cause... (Continues)
Resta il fatto che si fanno troppe chiacchiere e che qualcuno sta cercando da anni di alimentare la confusione.
Lo sterminio di sei milioni di ebrei parla da solo. Lo sterminio ad opera dello stalinismo si commenta anch’esso da solo. Quello che produce di delitti il neoliberismo e’ sotto gli occhi di tutti.
Sarebbe ora di finirla con tutte le dittature. Diversamente motivate, esse producono solo tragedie e negazione dei diritti umani più elementari.
In tutti i regimi, c’è sempre chi domina e fa la bella vita e chi subisce e stenta a sopravvivere. Finché esisterà l’ingiustizia, non ci sarà mai pace.
Dov’è finita la Sinistra con tutte le sue buone intenzioni?