Prisoner's Talking Blues
[1959]
Parole e musica di Robert Pete Williams (1914-1980), bluesman della Louisiana
In "Angola Prisoners' Blues", registrazioni degli etnomusicologi Harry Oster e Richard B. Allen nel penitenziario statale della Louisiana
Testo trovato sul blog The Daily Guru e corretto all'ascolto.
Evidentemente le note biografiche concernenti Robert Pete Williams su en.wikipedia non sono esattissime... Nel 1959 doveva essere ancora dentro, visto che è ad Angola che lo registrarono quell'anno... Comunque non è una cosa così importante... Importante è la tristezza, la devastazione interiore che scaturisce da questo blues davvero primordiale e straziante... Credo che se qualcuno dei suoi compagni di prigionia vi assistette, lo implorò di smettere...
In questo blues è concentrato tutto il sentimento di un uomo privato della libertà.
Tutta la prima parte è una spoken song che prepara il canto doloroso finale.
Il Blues, secondo me, è questa roba qua. Non altro.
Parole e musica di Robert Pete Williams (1914-1980), bluesman della Louisiana
In "Angola Prisoners' Blues", registrazioni degli etnomusicologi Harry Oster e Richard B. Allen nel penitenziario statale della Louisiana
Testo trovato sul blog The Daily Guru e corretto all'ascolto.
Evidentemente le note biografiche concernenti Robert Pete Williams su en.wikipedia non sono esattissime... Nel 1959 doveva essere ancora dentro, visto che è ad Angola che lo registrarono quell'anno... Comunque non è una cosa così importante... Importante è la tristezza, la devastazione interiore che scaturisce da questo blues davvero primordiale e straziante... Credo che se qualcuno dei suoi compagni di prigionia vi assistette, lo implorò di smettere...
In questo blues è concentrato tutto il sentimento di un uomo privato della libertà.
Tutta la prima parte è una spoken song che prepara il canto doloroso finale.
Il Blues, secondo me, è questa roba qua. Non altro.
Lord, I feel so bad sometime
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/6/2019 - 22:58
Parcours:
Des prisons du monde
Marching Off to War
(1983)
Album: Another Perfect Day
Non una delle migliori dei Motorhead, ma il testo sembra un prologo a un capolavoro come God Was Never on Your Side.
Album: Another Perfect Day
Non una delle migliori dei Motorhead, ma il testo sembra un prologo a un capolavoro come God Was Never on Your Side.
Another battle´s over,
(continuer)
(continuer)
9/6/2019 - 12:36
'O surdato 'nnammurato
Strofa 1
E' finita la cuccagna,
gl'imboscati fan partenza,
vanno a fare conoscenza
con il fronte che li aspetta già.
Or non più privilegiati
non più figli di papà.
Rit:
Addio, cuccagna addio
addio sogni beati.
La veglia degli imboscati
tutti pe 'l fronte
li farà partir.
2- Chi faceva lo scrivano,
l'attendente o l'infermiere,
chi il fornaio, chi l'usciere
per restare a fianco di mammà.
Oh la vita di trincea
molto bene a lor farà:
Rit:
Addio, cuccagna addio
addio sogni beati.
La veglia degli imboscati
tutti pe 'l fronte
li farà partir.
3- Quando è pronta la tradotta
che trasporta gli imboscati,
tutti afflitti e desolati
nei vagoni stanno a sospirar.
Mentre chi è già stato al fronte
sorridendo canterà:
Rit:
Addio, cuccagna addio
addio sogni beati.
La veglia degli imboscati
tutti pe 'l fronte
li farà partir.
E' finita la cuccagna,
gl'imboscati fan partenza,
vanno a fare conoscenza
con il fronte che li aspetta già.
Or non più privilegiati
non più figli di papà.
Rit:
Addio, cuccagna addio
addio sogni beati.
La veglia degli imboscati
tutti pe 'l fronte
li farà partir.
2- Chi faceva lo scrivano,
l'attendente o l'infermiere,
chi il fornaio, chi l'usciere
per restare a fianco di mammà.
Oh la vita di trincea
molto bene a lor farà:
Rit:
Addio, cuccagna addio
addio sogni beati.
La veglia degli imboscati
tutti pe 'l fronte
li farà partir.
3- Quando è pronta la tradotta
che trasporta gli imboscati,
tutti afflitti e desolati
nei vagoni stanno a sospirar.
Mentre chi è già stato al fronte
sorridendo canterà:
Rit:
Addio, cuccagna addio
addio sogni beati.
La veglia degli imboscati
tutti pe 'l fronte
li farà partir.
Monica Monduzzi - Ravenna 9/6/2019 - 11:50
Pardon Denied Again
[1958]
Parole e musica di Robert Pete Williams (1914-1980), bluesman della Lousiana
Nell'album "Those Prison Blues", pubblicato nel 1959
La storia di Robert Pete Williams è molto simile a quella di Huddie William Ledbetter, detto Lead Belly.
Nato in una poverissima famiglia di sharecroppers, schiavi della terra, il giovane Robert Pete Williams crebbe senza istruzione, raccogliendo cotone e tagliando canna da zucchero. A 20 anni si costruì una chitarra: la cassa era una scatola di metallo, le corde fili di rame. Appena potè, se ne comprò una vera, di quelle a buon mercato. Tra gli anni 30 e i 50 suonò senza sosta alle feste di ogni genere, continuando a lavorare in un deposito di legname a Baton Rouge.
Ma nel 1956 Robert Pete Williams uccise un uomo nel corso di un alterco in un night club. Disse che era stato costretto a difendersi ma non fu creduto e venne condannato all'ergastolo,... (continuer)
Parole e musica di Robert Pete Williams (1914-1980), bluesman della Lousiana
Nell'album "Those Prison Blues", pubblicato nel 1959
La storia di Robert Pete Williams è molto simile a quella di Huddie William Ledbetter, detto Lead Belly.
Nato in una poverissima famiglia di sharecroppers, schiavi della terra, il giovane Robert Pete Williams crebbe senza istruzione, raccogliendo cotone e tagliando canna da zucchero. A 20 anni si costruì una chitarra: la cassa era una scatola di metallo, le corde fili di rame. Appena potè, se ne comprò una vera, di quelle a buon mercato. Tra gli anni 30 e i 50 suonò senza sosta alle feste di ogni genere, continuando a lavorare in un deposito di legname a Baton Rouge.
Ma nel 1956 Robert Pete Williams uccise un uomo nel corso di un alterco in un night club. Disse che era stato costretto a difendersi ma non fu creduto e venne condannato all'ergastolo,... (continuer)
Lord I got myself on the pardon board
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/6/2019 - 10:09
Parcours:
Des prisons du monde
Il testamento di Orso
Nel corso dell’assemblea cittadina che il 4 giugno si è incontrata per definire l’organizzazione della cerimonia per il rientro della salma di Orso a Firenze, gli amici e la famiglia, che sono in costante collegamento con l’avvocatessa che a Roma sta seguendo le procedure burocratiche, hanno informato che ancora non è possibile indicare una data precisa per la prevista cerimonia.
I tempi tecnici previsti per il test del Dna, richiesto dalla famiglia, sono stimati in due settimane circa, e dunque informiamo tutt* gli interessat* a partecipare, che in questi giorni numerosi ci hanno contattato per avere notizie, che NON sarà possibile organizzare qualcosa prima della data di Domenica 23 giugno.
Ad oggi questa appare la data più probabile per la cerimonia di saluto a Tekoser, seguita la mattina successiva dal funerale alle Porte Sante di San Miniato.
Sappiamo che l’incertezza può rappresentare... (continuer)
I tempi tecnici previsti per il test del Dna, richiesto dalla famiglia, sono stimati in due settimane circa, e dunque informiamo tutt* gli interessat* a partecipare, che in questi giorni numerosi ci hanno contattato per avere notizie, che NON sarà possibile organizzare qualcosa prima della data di Domenica 23 giugno.
Ad oggi questa appare la data più probabile per la cerimonia di saluto a Tekoser, seguita la mattina successiva dal funerale alle Porte Sante di San Miniato.
Sappiamo che l’incertezza può rappresentare... (continuer)
8/6/2019 - 23:58
Workin' Woman Blues
[2012]
Nell'album "Pushin' Against a Stone", pubblicato nel 2013
Nell'album "Pushin' Against a Stone", pubblicato nel 2013
I ain't fit to be no mother
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/6/2019 - 22:20
Che il lupo cattivo vegli su di te
[2013]
Scritta da Andrea Appino
Nel suo album "Il testamento"
Scritta da Andrea Appino
Nel suo album "Il testamento"
Dormi piccolino, è luna piena già
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/6/2019 - 20:05
Parcours:
LCG (Loups contre la Guerre)
L'Internationale
KHROSKYABS [WOBZI]
This is a version of the Internationale in the Khroskyabs language. Formerly known as Lavrung, the Khroskyabs language is a Sino-Tibetan language spoken by about 10,000 people in the Sichuan region of China. It is divided into several dialects; the vernacular name of the language in the Wobzi dialect is simply bósʁæi, meaning “Tibetan language”. The Khroskyabs version of the International has been found and signalled by Arisztid (með lögum skal land byggja!), a historic friend and contributor of this website, whom we thank heartily; he is also the author of the phonemic transcription of the lyrics, reproduced from the subtitled video versions. [RV]
ʁvdʑə-j-nâ-cə̂ tə
(continuer)
(continuer)
envoyé par Arisztid + CCG/AWS Staff 8/6/2019 - 10:43
Im Ghetto Von Soweto (Auntie's House)
(1) Orlando West è uno dei sobborghi della township di Soweto, Johannesburg, Sudafrica. Nel giugno del 1976 fu teatro di violentissimi scontri la polizia e gli studenti neri che protestavano contro il regime segregazionista e l'apartheid. Il 16 giugno la polizia uccise uno studente di 13 anni che partecipava alla protesta. Si chiamava Hector Pieterson e la foto di quel ragazzino, tra le braccia di un compagno, fece il giro del mondo
(2) Altra area della township di Soweto
(3) John Vorster Square è il nome con cui venne chiamata, fino al 1997, la stazione centrale della polizia di Joannesburgh, inaugurata nel 1968 dal primo ministro segregazionista John Vorster. Durante l'apartheid quell'edificio vide il passaggio di moltissimi prigionieri politici, e parecchi di questi vennero uccisi in quelle celle, come Ahmed Timol, Wellington Tshazibane, Elmon Malele, Matthews Mabelane, Ernest Dipale... (continuer)
(2) Altra area della township di Soweto
(3) John Vorster Square è il nome con cui venne chiamata, fino al 1997, la stazione centrale della polizia di Joannesburgh, inaugurata nel 1968 dal primo ministro segregazionista John Vorster. Durante l'apartheid quell'edificio vide il passaggio di moltissimi prigionieri politici, e parecchi di questi vennero uccisi in quelle celle, come Ahmed Timol, Wellington Tshazibane, Elmon Malele, Matthews Mabelane, Ernest Dipale... (continuer)
B.B. 7/6/2019 - 22:53
On ira
(2013)
dall'album: Recto Verso
Le mille facce, le mille culture dell'essere umano, i poeti che non hanno bandiere, una canzone contro il razzismo e un elogio della diversità.
dall'album: Recto Verso
Le mille facce, le mille culture dell'essere umano, i poeti che non hanno bandiere, una canzone contro il razzismo e un elogio della diversità.
On ira écouter Harlem au coin de Manhattan
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo 7/6/2019 - 22:17
Stranamore (pure questo è amore)
Voler dare un senso unico ad una canzone credo non renda onore alla stessa. L'autore esprime i suoi pensieri con il suo senso personale che può essere , nella maggior parte di testi impegnati come questo, spiegato solo da lui. Chi fruisce di tale opera ha tutto il diritto di interpretarla ed adattarla alla propria esperienza e sensibilità, è per questo che amiamo le canzoni….parere del tutto personale e lontano dal voler affermare una verità assoluta.
Christian 7/6/2019 - 18:51
I Pity The Poor Immigrant
Come spesso accade con le canzoni di Dylan sono sicuramente possibili più interpretazioni. Al di là dei documentati riferimenti biblici, ve n'è una che mi ha convinto da subito: l'io narrante è un nativo americano alle prese con i primi coloni di lingua inglese, forse addirittura i Padri Pellegrini (tra i primi immigrati anglosassoni in America arrivati a bordo della Mayflower/fondazione di Plymouth nel 1620). Ognuno rileggendo il testo può farsene un'idea.
Cito solo:
- That man whom with his fingers cheats;
- Whose heaven is like Ironsides (il riferimento a Cromwell - primi del Seicento - mi sembra più pertinente rispetto a quello alla corazzata americana);
- Who fills his mouth with laughing (come nei casi precedenti il costrutto verbale sarebbe quello tipico dei nativi).
Cito solo:
- That man whom with his fingers cheats;
- Whose heaven is like Ironsides (il riferimento a Cromwell - primi del Seicento - mi sembra più pertinente rispetto a quello alla corazzata americana);
- Who fills his mouth with laughing (come nei casi precedenti il costrutto verbale sarebbe quello tipico dei nativi).
Alexan wolf 7/6/2019 - 11:09
Il Denaro
[2018]
Parole e musica di Lady Ubuntu, da Alessandria. La boyband che fa cultura.
Nell'album "Signore se esistessi non sentirei più il ritmo orrendo del pensiero che si avvita", pubblicato nel 2018
Testo trovato su LyricWiki
Parole e musica di Lady Ubuntu, da Alessandria. La boyband che fa cultura.
Nell'album "Signore se esistessi non sentirei più il ritmo orrendo del pensiero che si avvita", pubblicato nel 2018
Testo trovato su LyricWiki
Odio il denaro
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/6/2019 - 23:01
Epoca stupida e feroce
[2016]
Parole e musica di Lady Ubuntu, da Alessandria. La boyband che fa cultura.
Prima nell'EP omonimo, poi nell'album "Signore se esistessi non sentirei più il ritmo orrendo del pensiero che si avvita", pubblicato nel 2018
Testo trovato su LyricWiki
Parole e musica di Lady Ubuntu, da Alessandria. La boyband che fa cultura.
Prima nell'EP omonimo, poi nell'album "Signore se esistessi non sentirei più il ritmo orrendo del pensiero che si avvita", pubblicato nel 2018
Testo trovato su LyricWiki
Bum-ci bum-ci bum-ci bum bum-ci-bum
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/6/2019 - 22:57
Muovete le manine
[1995]
Nell'album "Cambio vita"
Nell'album "Cambio vita"
Siete pronti?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/6/2019 - 22:44
Le Soleil ivre
Lettre de prison 31
14 juin 1935
Dialogue Maïeutique
Il te souviendra, Lucien l’âne mon ami, que nous avions laissé le prisonnier nouvellement transféré dans sa prison modèle, gastronomique et ennuyeuse.
Certes, Marco Valdo M.I. mon ami, il en vantait même les petites fraises parfumées et le poulet à la menthe. Je me souviens aussi et il me semble que ça contredit cette vision idyllique des lieux pénitentiaires romains que dans sa nouvelle résidence, le jour pénétrait à peine et qu’il lui était impossible de jouïr du paysage touristique qu’il espérait.
En effet, répond Marco Valdo M.I., comme on pouvait le pressentir l’auberge magnifique au pied du Janicule était une fantasmagorie ; c’était de la dérision à l’état pur. Cette fois-ci, la canzone s’intitule « Le Soleil ivre ».
Le soleil ivre ?, qu’est-ce encore (kesaco?) que ce titre pharaonique ?, dis-moi Marco Valdo M.I.
Tu as raison,... (continuer)
14 juin 1935
Dialogue Maïeutique
Il te souviendra, Lucien l’âne mon ami, que nous avions laissé le prisonnier nouvellement transféré dans sa prison modèle, gastronomique et ennuyeuse.
Certes, Marco Valdo M.I. mon ami, il en vantait même les petites fraises parfumées et le poulet à la menthe. Je me souviens aussi et il me semble que ça contredit cette vision idyllique des lieux pénitentiaires romains que dans sa nouvelle résidence, le jour pénétrait à peine et qu’il lui était impossible de jouïr du paysage touristique qu’il espérait.
En effet, répond Marco Valdo M.I., comme on pouvait le pressentir l’auberge magnifique au pied du Janicule était une fantasmagorie ; c’était de la dérision à l’état pur. Cette fois-ci, la canzone s’intitule « Le Soleil ivre ».
Le soleil ivre ?, qu’est-ce encore (kesaco?) que ce titre pharaonique ?, dis-moi Marco Valdo M.I.
Tu as raison,... (continuer)
J’aimais mieux Turin,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 6/6/2019 - 17:11
Sixteen Tons
B'at zente asut'e terra cada die traballande
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 6/6/2019 - 08:56
Se io potessi scrivere
Album : Storie liberate
Liberamente tratto dalle lettere dal carcere del detenuto Nilo Vettorazzi
Storie liberate è un progetto artistico-letterario di ampio respiro che trae origine ed ispirazione da un importante recupero di documenti inediti rinvenuti recentemente negli archivi delle Amministrazioni penitenziarie della Sardegna.
Il lavoro comprende due Cd con 17 mie canzoni inedite e due Volumi che ne raccontano la genesi firmati da Vittorio Gazale
Nel Cd e nel Volume Storie liberate sono comprese le canzoni in lingua italiana, mentre nel Cd e nel Volume Istorias quelle in lingua sarda.
Il percorso di ricerca abbraccia un lungo arco di tempo, dal 1860 ad oggi, all’interno del quale la figura del detenuto riveste sempre la massima centralità e rilevanza. Grazie a questo particolare viaggio a ritroso nella memoria si è potuto così avere un inedito spaccato diacronico della... (continuer)
Liberamente tratto dalle lettere dal carcere del detenuto Nilo Vettorazzi
Storie liberate è un progetto artistico-letterario di ampio respiro che trae origine ed ispirazione da un importante recupero di documenti inediti rinvenuti recentemente negli archivi delle Amministrazioni penitenziarie della Sardegna.
Il lavoro comprende due Cd con 17 mie canzoni inedite e due Volumi che ne raccontano la genesi firmati da Vittorio Gazale
Nel Cd e nel Volume Storie liberate sono comprese le canzoni in lingua italiana, mentre nel Cd e nel Volume Istorias quelle in lingua sarda.
Il percorso di ricerca abbraccia un lungo arco di tempo, dal 1860 ad oggi, all’interno del quale la figura del detenuto riveste sempre la massima centralità e rilevanza. Grazie a questo particolare viaggio a ritroso nella memoria si è potuto così avere un inedito spaccato diacronico della... (continuer)
Uno sbuffo di cipria che scolora gli affanni
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 6/6/2019 - 08:19
Parcours:
Des prisons du monde
Storie liberate
Album : Storie liberate
Storie liberate è un progetto artistico-letterario di ampio respiro che trae origine ed ispirazione da un importante recupero di documenti inediti rinvenuti recentemente negli archivi delle Amministrazioni penitenziarie della Sardegna.
Il lavoro comprende due Cd con 17 mie canzoni inedite e due Volumi che ne raccontano la genesi firmati da Vittorio Gazale
Nel Cd e nel Volume Storie liberate sono comprese le canzoni in lingua italiana, mentre nel Cd e nel Volume Istorias quelle in lingua sarda.
Il percorso di ricerca abbraccia un lungo arco di tempo, dal 1860 ad oggi, all’interno del quale la figura del detenuto riveste sempre la massima centralità e rilevanza. Grazie a questo particolare viaggio a ritroso nella memoria si è potuto così avere un inedito spaccato diacronico della vita carceraria in Sardegna.
“Liberare” queste carte, ingiallite dal... (continuer)
Storie liberate è un progetto artistico-letterario di ampio respiro che trae origine ed ispirazione da un importante recupero di documenti inediti rinvenuti recentemente negli archivi delle Amministrazioni penitenziarie della Sardegna.
Il lavoro comprende due Cd con 17 mie canzoni inedite e due Volumi che ne raccontano la genesi firmati da Vittorio Gazale
Nel Cd e nel Volume Storie liberate sono comprese le canzoni in lingua italiana, mentre nel Cd e nel Volume Istorias quelle in lingua sarda.
Il percorso di ricerca abbraccia un lungo arco di tempo, dal 1860 ad oggi, all’interno del quale la figura del detenuto riveste sempre la massima centralità e rilevanza. Grazie a questo particolare viaggio a ritroso nella memoria si è potuto così avere un inedito spaccato diacronico della vita carceraria in Sardegna.
“Liberare” queste carte, ingiallite dal... (continuer)
Ci sono storie miniaturizzate
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 6/6/2019 - 08:11
Parcours:
Des prisons du monde
Ultimo discorso registrato
È una canzone surreale. Da brividi. ERANO IN QUATTRO IN UN TRAMONTO ITALIANO A PARLARE SI ESTETICA POLITICA MATEMATICA. Sensibilità infinita
5/6/2019 - 22:29
My Yiddishe Momme
[1925]
Parole di Jack Selig Yellen (1892-1991), il nome americano di Jacek Jeleń, ebreo, di origine polacca, emigrato negli USA con la sua famiglia da bambino, sul finire dell'800.
Musica di Jack Selig Yellen e Lew Pollack (1895-1946), compositore statunitense.
La canzone ebbe diversi interpreti ma divenne celebre nell'interpretazione di Sophie Tucker (1886-1966), il nome americano di Sofya Kalish, ebrea, immigrata con la famiglia da Tulchyn, allora cittadina dell'Impero Russo, oggi in Ucraina. Prima di emigrare negli USA il padre di Sofya aveva cambiato il proprio cognome in Abuza, perchè temeva di essere arrestato come disertore dell'esercito imperiale e le persecuzioni nei confronti dei suoi familiari. Doveva essere molto duro e pericoloso da quelle parti, a quei tempi, essere ebrei e pure renitenti alla leva...
I sentimentali e struggenti versi di Jacek Jeleń trovarono in Sofya Kalish... (continuer)
Parole di Jack Selig Yellen (1892-1991), il nome americano di Jacek Jeleń, ebreo, di origine polacca, emigrato negli USA con la sua famiglia da bambino, sul finire dell'800.
Musica di Jack Selig Yellen e Lew Pollack (1895-1946), compositore statunitense.
La canzone ebbe diversi interpreti ma divenne celebre nell'interpretazione di Sophie Tucker (1886-1966), il nome americano di Sofya Kalish, ebrea, immigrata con la famiglia da Tulchyn, allora cittadina dell'Impero Russo, oggi in Ucraina. Prima di emigrare negli USA il padre di Sofya aveva cambiato il proprio cognome in Abuza, perchè temeva di essere arrestato come disertore dell'esercito imperiale e le persecuzioni nei confronti dei suoi familiari. Doveva essere molto duro e pericoloso da quelle parti, a quei tempi, essere ebrei e pure renitenti alla leva...
I sentimentali e struggenti versi di Jacek Jeleń trovarono in Sofya Kalish... (continuer)
Of things I should be thankful for I've had a goodly share
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/6/2019 - 22:21
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
Manifiesto
Testo finlandese / Finnish lyrics / Paroles finnoises / Letra finlandesa / Suomenkieliset sanat: Timo Kiiskinen
It took more than 46 years for this first Finnish version of Victor Jara's beautiful song to appear. All I can say is that it was worth the wait.
It took more than 46 years for this first Finnish version of Victor Jara's beautiful song to appear. All I can say is that it was worth the wait.
MANIFIESTO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 5/6/2019 - 19:04
Galleria Del[l]e Armi
Balvano, il Titanic ferroviario
di Elisabetta Gullo
di Elisabetta Gullo
Riccardo Venturi 5/6/2019 - 15:12
Mia libertà
2019
“Medioevo Digitale“
Una canzone su tutti gli Stefano Cucchi e Federico Aldrovandi d’Italia. Ce n’è uno in ogni paese, in ogni villaggio, in ogni città. Sono spesso le anime più sensibili a finire schiacciate dal sistema. Un ritratto doloroso degli uomini e delle donne che sono diventati oggi gli ex "ragazzi” della Generazione X: “col cuore per girare il continente ma ti han tolto la patente” .
Pagina fficiale facebook
“Medioevo Digitale“
Una canzone su tutti gli Stefano Cucchi e Federico Aldrovandi d’Italia. Ce n’è uno in ogni paese, in ogni villaggio, in ogni città. Sono spesso le anime più sensibili a finire schiacciate dal sistema. Un ritratto doloroso degli uomini e delle donne che sono diventati oggi gli ex "ragazzi” della Generazione X: “col cuore per girare il continente ma ti han tolto la patente” .
Pagina fficiale facebook
T'illudono e t' ingannano trent'anni
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 5/6/2019 - 14:25
Poter del canto
anonyme
à partir des versions italiennes de Bernart Bartleby
d’une chanson piémontaise – Poter del canto – anonyme – s.d.
d’une chanson piémontaise – Poter del canto – anonyme – s.d.
Chanson populaire piémontaise recueillie par Costantino Nigra (1828-1907, philologue, poète, diplomate et homme politique italien) à Sale Castelnuovo (qui avec Villa Castelnuovo forme maintenant la commune de Castelnuovo Nigra), dans la province de Turin, par l’entremise de Mme Domenica Bracco. Dans l’anthologie essentielle "Canti popolari del Piemonte", publiée en 1888.
1. LE POUVOIR DU CHANT
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 5/6/2019 - 11:30
Walls of Troy
Known released recorded versions by
Liz Law & Terry Conway, The House Band, and Pete Coe.
Origin: Walls of Troy (Terry Conway)
Liz Law & Terry Conway, The House Band, and Pete Coe.
Origin: Walls of Troy (Terry Conway)
Now the banners ride the winds of peace, The pilgrims take the road,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Christopher Platt 5/6/2019 - 05:13
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