Fuck All the Perfect People
Versione polacca cantabile di Krzysiek Wrona
PIEPRZYĆ WSZYSTKICH MĄDRALI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2019/4/28 - 20:16
Il bombarolo
(2019)
Reinterpretazione de Il bombarolo di Fabrizio De André
È uscito in questi giorni Faber Nostrum, l'album di tributo a De André dei nuovi gruppi del cosiddetto "indie" italiano. Non l'ho ascoltato tutto, ma tra varie cover più o meno riuscite, più o meno fedeli, penso che Willie Peyote abbia fatto la cosa più giusta: ha riscritto completamente la canzone mantenendo solo l'ultima strofa e alcuni versi sparsi dell'originale e attualizzandola ai nostri tempi. Per questo non la inserisco come versione della canzone di De André ma come canzone autonoma.
Reinterpretazione de Il bombarolo di Fabrizio De André
È uscito in questi giorni Faber Nostrum, l'album di tributo a De André dei nuovi gruppi del cosiddetto "indie" italiano. Non l'ho ascoltato tutto, ma tra varie cover più o meno riuscite, più o meno fedeli, penso che Willie Peyote abbia fatto la cosa più giusta: ha riscritto completamente la canzone mantenendo solo l'ultima strofa e alcuni versi sparsi dell'originale e attualizzandola ai nostri tempi. Per questo non la inserisco come versione della canzone di De André ma come canzone autonoma.
Chi va dicendo in giro che ora sembro pazzo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2019/4/28 - 20:09
Le Père Noël et la petite fille, incl.Leggenda di Natale; La canzone di Marinella; Bocca di Rosa
NADIR / LA CANZONE DI MARINELLA
Più di cinquanta quest'anno, un migliaio negli ultimi dieci anni: sono le donne morte in Italia per "troppo amore". Perché per tanti questo è il femminicidio: un morboso eccesso d'amore. Secondo noi, invece, uccidere non è mai stato e non sarà mai amore.
Più di cinquanta quest'anno, un migliaio negli ultimi dieci anni: sono le donne morte in Italia per "troppo amore". Perché per tanti questo è il femminicidio: un morboso eccesso d'amore. Secondo noi, invece, uccidere non è mai stato e non sarà mai amore.
2019/4/28 - 19:33
Thomas Sankara: Discours devant l’assemblée générale de l’ONU le 4 octobre 1984
LA CCG NUMERO 30000 / AWS NUMBER 30000 / LA CCG N° 30000 / SVL NRO 30000
La versione Dub degli Emily Collettivo Musicale
adriana 2019/4/28 - 17:49
Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]
solo per segnalare che una versione di 10 strofe apre, come canzone più vecchia, la raccolta "Canzoni italiane di protesta - 1794-1974" a cura di Giuseppe Vettori, Newton Compton editore
gipi 2019/4/28 - 16:37
Simonetta
[2019]
Singolo : Simonetta
Testo e Rap: Militant A
Feat.: Filippo Andreani
Simonetta Salacone (Roma, 21 gennaio 1945 – Roma, 26 gennaio 2017) è stata una dirigente ed educatrice, al pari di altre grandi figure del mondo della Scuola a lei contemporanee, ha saputo saldare in un territorio, l’impegno civile, il mandato istituzionale, ed i valori etici, dando vita, ai margini di un quartiere, ad una scuola equa ed accessibile a chi spesso ai margini vive. Una frontiera di cittadinanza. Ma anche un tipo di Scuola contrastato da chi invece, da sempre, costruisce muri anzichè ponti, barriere anzichè tutele. Per questi motivi, l’intitolazione in suo nome dell’Istituto che in qualche modo con lei è nato, resa possibile grazie al sostegno di numerose personalità della cultura, significa molto più di una semplice formalità amministrativa. Per coloro che hanno conosciuto, direttamente o indirettamente,... (Continues)
Singolo : Simonetta
Testo e Rap: Militant A
Feat.: Filippo Andreani
Simonetta Salacone (Roma, 21 gennaio 1945 – Roma, 26 gennaio 2017) è stata una dirigente ed educatrice, al pari di altre grandi figure del mondo della Scuola a lei contemporanee, ha saputo saldare in un territorio, l’impegno civile, il mandato istituzionale, ed i valori etici, dando vita, ai margini di un quartiere, ad una scuola equa ed accessibile a chi spesso ai margini vive. Una frontiera di cittadinanza. Ma anche un tipo di Scuola contrastato da chi invece, da sempre, costruisce muri anzichè ponti, barriere anzichè tutele. Per questi motivi, l’intitolazione in suo nome dell’Istituto che in qualche modo con lei è nato, resa possibile grazie al sostegno di numerose personalità della cultura, significa molto più di una semplice formalità amministrativa. Per coloro che hanno conosciuto, direttamente o indirettamente,... (Continues)
Simonetta, Simonetta davi a tutti del tu
(Continues)
(Continues)
2019/4/28 - 09:35
Il violino di Vik
Dedicata alla memoria di Vittorio Arrigoni
(Testo e note a margine dal booklet del disco)
(Testo e note a margine dal booklet del disco)
Ringraziamo Contrauguste per averci inviato il testo corretto, quello presente che eliminiamo era stato trascritto all'ascolto
CCG/AWS staff
CCG/AWS staff
Contrauguste 2019/4/28 - 02:07
Dendrocronologia
Polish version by Krzysiek Wrona
Version polonaise de Krzysiek Wrona
Puolankielinen versio: Krzysiek Wrona
Version polonaise de Krzysiek Wrona
Puolankielinen versio: Krzysiek Wrona
DENDROCHRONOLOGIA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2019/4/27 - 19:09
Das Lied Der Obdachlosen
Chanson allemande – Das Lied Der Obdachlosen – Bertolt Brecht – 1932
Paroles de Bertolt Brecht
Musique de Hanns Eisler
Avec Solidaritätslied, une autre chanson de Brecht-Eisler, incluse à l’origine dans la bande sonore du film « Kuhle Wampe, oder Wem gehört die Welt" (« Ventre vide, ou À qui le monde appartient ») réalisé en 1932 par Slatan Dudow sur un scénario de Brecht et Ernst Ottwald.
Je pense que « Das Lied Der Obdachlosen – LE CHANT DES SANS-ABRI » devrait accompagner les séquences du film dans lequel, après le suicide de son frère au chômage, la protagoniste Anni et ses parents sont expulsés de la maison et sont obligés de rejoindre d’autres personnes expulsées et au chômage dans un camp de tentes et de baraquements à la périphérie de Berlin que ces mêmes habitants ont appelé « Kuhle Wampe ». Les producteurs du film ont cependant préféré retirer le morceau de la bande sonore afin... (Continues)
Paroles de Bertolt Brecht
Musique de Hanns Eisler
Avec Solidaritätslied, une autre chanson de Brecht-Eisler, incluse à l’origine dans la bande sonore du film « Kuhle Wampe, oder Wem gehört die Welt" (« Ventre vide, ou À qui le monde appartient ») réalisé en 1932 par Slatan Dudow sur un scénario de Brecht et Ernst Ottwald.
Je pense que « Das Lied Der Obdachlosen – LE CHANT DES SANS-ABRI » devrait accompagner les séquences du film dans lequel, après le suicide de son frère au chômage, la protagoniste Anni et ses parents sont expulsés de la maison et sont obligés de rejoindre d’autres personnes expulsées et au chômage dans un camp de tentes et de baraquements à la périphérie de Berlin que ces mêmes habitants ont appelé « Kuhle Wampe ». Les producteurs du film ont cependant préféré retirer le morceau de la bande sonore afin... (Continues)
LE CHANT DES SANS-ABRI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/4/27 - 18:39
L'Internationale
INGLESE / ENGLISH 8
La versione del Socialist Labor Party of America
The version of Socialist Labor Party of America
1911
Di questa antica versione americana, che differisce da tutte le altre storiche in lingua inglese, dà notizia marxists.org nella sua pagina dedicata all'Internazionale. Fu pubblicata da Labor News Co., 45 Rose St., New York City (S.L.P.) nel 1911; nel 1912 fu pubblicata sul Daily People, all'interno di un editoriale del leader del partito di allora, Daniel De Leon, intitolato The “Damned Men of Toil”. L'autore non è indicato. La versione sembra essere stata associata particolarmente al Socialist Labor Party of America; fondato nel 1876 e ancora in attività, è il secondo partito socialista ancora esistente più vecchio al mondo. La versione fu pubblicata ancora il 26 aprile 1924 dal Weekly People. Una sua ulteriore particolarità è quella di essere intitolata The International... (Continues)
La versione del Socialist Labor Party of America
The version of Socialist Labor Party of America
1911
Di questa antica versione americana, che differisce da tutte le altre storiche in lingua inglese, dà notizia marxists.org nella sua pagina dedicata all'Internazionale. Fu pubblicata da Labor News Co., 45 Rose St., New York City (S.L.P.) nel 1911; nel 1912 fu pubblicata sul Daily People, all'interno di un editoriale del leader del partito di allora, Daniel De Leon, intitolato The “Damned Men of Toil”. L'autore non è indicato. La versione sembra essere stata associata particolarmente al Socialist Labor Party of America; fondato nel 1876 e ancora in attività, è il secondo partito socialista ancora esistente più vecchio al mondo. La versione fu pubblicata ancora il 26 aprile 1924 dal Weekly People. Una sua ulteriore particolarità è quella di essere intitolata The International... (Continues)
The International
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/4/27 - 10:54
Ida e Augusta
[2017]
Album : Servizio d'ordine
Il racconto “Ida e Augusta” è stato scritto da Arturo Bertoldi ed è tratto dal libro
"Perché i vivi non ricordano gli occhi di…" pubblicato nel 2013 dall’Istituto Storico della Resistenza di Reggio Emilia nell’ambito del progetto “Viaggio della memoria”.
Augusta Ludäscher e Ida Roser
Nell’aprile del 1944 grazie a due donne Augusta Ludäscher e Ida Roser una strage annunciata fu evitata nel paese di Gombio.
La storia
Il 3 aprile 1944 inizia il rastrellamento di Gombio condotto da militari tedeschi della divisione Hermann Göring accompagnati da due compagnie della Guardia nazionale repubblicana di Reggio. I tedeschi erano gli stessi che avevano effettuato, due settimane prima, il rastrellamento e la strage di Cervarolo. Proseguendo il rastrellamento della montagna alla ricerca delle formazioni partigiane, erano giunti a Gombio, oggi frazione di Castelnovo... (Continues)
Album : Servizio d'ordine
Il racconto “Ida e Augusta” è stato scritto da Arturo Bertoldi ed è tratto dal libro
"Perché i vivi non ricordano gli occhi di…" pubblicato nel 2013 dall’Istituto Storico della Resistenza di Reggio Emilia nell’ambito del progetto “Viaggio della memoria”.
Augusta Ludäscher e Ida Roser
Nell’aprile del 1944 grazie a due donne Augusta Ludäscher e Ida Roser una strage annunciata fu evitata nel paese di Gombio.
La storia
Il 3 aprile 1944 inizia il rastrellamento di Gombio condotto da militari tedeschi della divisione Hermann Göring accompagnati da due compagnie della Guardia nazionale repubblicana di Reggio. I tedeschi erano gli stessi che avevano effettuato, due settimane prima, il rastrellamento e la strage di Cervarolo. Proseguendo il rastrellamento della montagna alla ricerca delle formazioni partigiane, erano giunti a Gombio, oggi frazione di Castelnovo... (Continues)
Siamo Ida e Augusta, le due tedesche di Gombio.
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2019/4/26 - 11:27
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
L'Internationale
MALTESE / MALTESE
The Maltese version seems to be heavily based on the Italian version, which makes sense due to the proximity of the two countries.
The highest fidelity version can be found here:
L-Internazzjonali
Here is an image of the original source of the lyrics:
Lyrics
They have been modified slightly as to match the version played in the previously mentioned video.
The highest fidelity version can be found here:
L-Internazzjonali
Here is an image of the original source of the lyrics:
Lyrics
They have been modified slightly as to match the version played in the previously mentioned video.
L-INTERNAZZJONALI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alec 2019/4/25 - 22:01
Le Procès-verbal
Le Procès-verbal
Lettre de prison 24
31 mai 1935
Dialogue Maïeutique
La chanson, Lucien l’âne mon ami, s’intitule « Le Procès Verbal ». Et il me vient à l’esprit soudain cette question : « Combien y a-t-il de procès-verbaux dans le monde chaque heure, chaque jour, chaque année et ainsi de suite et dans toutes les autres ? ». J’en ai la tête qui chavire et plus encore quand je pense qu’ils sont tous conservés dans des archives.
Ah, les archives, Marco Valdo M.I. mon ami, j’en ai le tournis. Si on les empile à un endroit, elles doivent être plus grandes que l’Himalaya et dire que certains craignent les inondations ou les mouvements tectoniques qui engendrent les montagnes et les plissements de terrain. Mais les archives seront bien plus rapides, car nourries par les procès verbaux, copieusement, elles vont bientôt nous submerger, tous. C’est le délire de l’humanité de vouloir tout conserver... (Continues)
Lettre de prison 24
31 mai 1935
Dialogue Maïeutique
La chanson, Lucien l’âne mon ami, s’intitule « Le Procès Verbal ». Et il me vient à l’esprit soudain cette question : « Combien y a-t-il de procès-verbaux dans le monde chaque heure, chaque jour, chaque année et ainsi de suite et dans toutes les autres ? ». J’en ai la tête qui chavire et plus encore quand je pense qu’ils sont tous conservés dans des archives.
Ah, les archives, Marco Valdo M.I. mon ami, j’en ai le tournis. Si on les empile à un endroit, elles doivent être plus grandes que l’Himalaya et dire que certains craignent les inondations ou les mouvements tectoniques qui engendrent les montagnes et les plissements de terrain. Mais les archives seront bien plus rapides, car nourries par les procès verbaux, copieusement, elles vont bientôt nous submerger, tous. C’est le délire de l’humanité de vouloir tout conserver... (Continues)
Un critique d’art du futur
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/4/25 - 16:50
Poesia facile
Chanson italienne – Poesia facile – Massimiliano Larocca – 2015
Poème de Dino Campana [1928]
Tiré des Canti Orfici (édition à compte d’auteur – Firenze 1914
Musique : Massimiliano Larocca
Interprétation : Massimiliano Larocca
Voix et guitare ténor : Cesare Basile
Album : Un mistero di sogni avverati [2015]
Le poète Dino Campana, né le 20 août 1885 à Marradi, en Toscane romagnole, aurait été fou, dit-on. Comme il y a maintenant beaucoup de biographies de ce grand poète, philologiquement correctes ou romancées (ainsi que des films et des scénarios), je n’en ajouterai certainement pas une autre, je ne parlerai pas de son célèbre et grand amour avec Sibilla Aleramo et ça se terminera que je ne dirai même pas qu’il est mort, vraiment là à l’asile, le 1er mars 1932 à Castelpulci près de Lastra a Signa, à deux pas de la villa (appartenant au ténor Enrico Caruso), qui vit beaucoup de sa relation... (Continues)
Poème de Dino Campana [1928]
Tiré des Canti Orfici (édition à compte d’auteur – Firenze 1914
Musique : Massimiliano Larocca
Interprétation : Massimiliano Larocca
Voix et guitare ténor : Cesare Basile
Album : Un mistero di sogni avverati [2015]
Le poète Dino Campana, né le 20 août 1885 à Marradi, en Toscane romagnole, aurait été fou, dit-on. Comme il y a maintenant beaucoup de biographies de ce grand poète, philologiquement correctes ou romancées (ainsi que des films et des scénarios), je n’en ajouterai certainement pas une autre, je ne parlerai pas de son célèbre et grand amour avec Sibilla Aleramo et ça se terminera que je ne dirai même pas qu’il est mort, vraiment là à l’asile, le 1er mars 1932 à Castelpulci près de Lastra a Signa, à deux pas de la villa (appartenant au ténor Enrico Caruso), qui vit beaucoup de sa relation... (Continues)
POÉSIE FACILE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/4/25 - 11:16
Das Lied Der Obdachlosen
LA CANZONE DEI SENZATETTO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Francesco Mazzocchi 2019/4/25 - 10:22
Poesia facile
Sonya Gray Redi
InTranslation / Poetry by Dino Campana
InTranslation / Poetry by Dino Campana
Dino Campana (1885-1932) was an innovative Italian poet. His controversial writings are captured in his only published book of poetry, the emotionally intense and visionary Canti Orfici (“Orphic Songs”). The prime Italian example of a poète maudit, Campana battled mental health problems from an early age and spent a great deal of his youth in and out of lunatic asylums and traveling across Europe. An autodidact, he taught himself several languages and became part of the thriving literary scene in Florence. He composed the poems for Canti Orfici sometime between 1906 and 1913, and self-published them in 1914. Shortly after, Campana began a notorious and tumultuous love affair with Sibilla Aleramo, the author of Una donna. In 1918, Campana was admitted to a psychiatric hospital near Florence where he remained until his death in 1932. His remains were given a proper burial in 1946 in a ceremony attended by many Italian intellectuals, including Eugenio Montale and Carlo Bo.
EASY POEM
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/4/24 - 20:22
Moderne Legende
Francesco Mazzocchi
LEGGENDA MODERNA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Francesco Mazzocchi 2019/4/24 - 20:20
Canção da terra
[1964]
Scritta da Edu Lobo e Ruy Guerra
Nell'album d'esordio di Nara Leão, intitolato semplicemente "Nara"
Scritta da Edu Lobo e Ruy Guerra
Nell'album d'esordio di Nara Leão, intitolato semplicemente "Nara"
Olorum dê
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/4/23 - 23:03
Pequenos deuses caseiros
[1974]
Versi dello scrittore e poeta portoghese Sidónio Muralha (1920-1982), nella raccolta "Poemas de Abril", pubblicata nel 1974
Musica di Manuel Freire, nel suo album del 1993 intitolato "Pedra filosofal".
Versi dello scrittore e poeta portoghese Sidónio Muralha (1920-1982), nella raccolta "Poemas de Abril", pubblicata nel 1974
Musica di Manuel Freire, nel suo album del 1993 intitolato "Pedra filosofal".
Pequenos deuses caseiros
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/4/23 - 22:42
Walter Fillak
[23 aprile 2019]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Anonimo Toscano del XXI Secolo
Walter Fillak, nato a Torino il 10 giugno 1920, fu ben presto genovese. Studente liceale al Gian Domenico Cassini, fu espulso per motivi politici. Nel 1942, arrestato e deferito al Tribunale Speciale fascista; incarcerato poi a Regina Coeli, a Roma. Nel 1943 entra nei GAP con il nome di battaglia di “Gennaio”; diviene commissario politico della III Brigata Garibaldi “Liguria”. Raggiunge poi la Valle d'Aosta, dove combatte con il nome di battaglia di “Martin”; guida numerosi scontri con i Repubblichini nel Canavese e nel Biellese. Catturato a causa di una spiata assieme all'intero comando partigiano, viene condotto all'impiccagione dai nazifascisti. La mattina dell'esecuzione, la corda si spezza; i nazisti non hanno nessuna pietà, si procurano una nuova corda e portano a termine l'impiccagione. E' il 5 febbraio... (Continues)
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Anonimo Toscano del XXI Secolo
Walter Fillak, nato a Torino il 10 giugno 1920, fu ben presto genovese. Studente liceale al Gian Domenico Cassini, fu espulso per motivi politici. Nel 1942, arrestato e deferito al Tribunale Speciale fascista; incarcerato poi a Regina Coeli, a Roma. Nel 1943 entra nei GAP con il nome di battaglia di “Gennaio”; diviene commissario politico della III Brigata Garibaldi “Liguria”. Raggiunge poi la Valle d'Aosta, dove combatte con il nome di battaglia di “Martin”; guida numerosi scontri con i Repubblichini nel Canavese e nel Biellese. Catturato a causa di una spiata assieme all'intero comando partigiano, viene condotto all'impiccagione dai nazifascisti. La mattina dell'esecuzione, la corda si spezza; i nazisti non hanno nessuna pietà, si procurano una nuova corda e portano a termine l'impiccagione. E' il 5 febbraio... (Continues)
«Mio caro papà,
(Continues)
(Continues)
2019/4/23 - 21:05
Song Itineraries:
Bridges, Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
La guerre, c'est la misère
Anonymous
Trovo questo testo su WikiParoles, associato ad un gruppo denominato Furens, del quale non ho altra informazione se non quella, deducibile da Discogs, che ha partecipato ad un paio di antologie della canzone francese dei primi due decenni del 900.
Credo quindi che si tratti del testo datato 1930 e interpretato da tal Georges Gratias nella raccolta "Anthologie sonore du socialisme [1789-1939]" edita da Frémeaux nel 1998.
Anche di Georges Gratias non so nulla, tranne che fu autore di ambito socialista e vicino al Front Populaire.
Credo quindi che si tratti del testo datato 1930 e interpretato da tal Georges Gratias nella raccolta "Anthologie sonore du socialisme [1789-1939]" edita da Frémeaux nel 1998.
Anche di Georges Gratias non so nulla, tranne che fu autore di ambito socialista e vicino al Front Populaire.
Sur la plaine aux grands blés mouvants
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/4/23 - 14:48
Le pauvre laboureur
Anonymous
Una canzone tradizionale del Jura francese (Bourgogne-Franche-Comté)
Come tutte le canzoni popolari, anche questa è riscontrabile in molteplici versioni
La registrazione più vecchia che mi è riuscito di trovare è datata 1930, interpretata da tal Reynaldo Hahn nella raccolta "Anthologie sonore du socialisme [1789-1939]" edita da Frémeaux nel 1998.
Sta anche nel secondo LP de La Bamboche, "Jeu à monter sans colle" del 1976
Come tutte le canzoni popolari, anche questa è riscontrabile in molteplici versioni
La registrazione più vecchia che mi è riuscito di trovare è datata 1930, interpretata da tal Reynaldo Hahn nella raccolta "Anthologie sonore du socialisme [1789-1939]" edita da Frémeaux nel 1998.
Sta anche nel secondo LP de La Bamboche, "Jeu à monter sans colle" del 1976
Qui veut savoir la vie
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/4/23 - 13:58
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Son proletari i partigiani
Mi sbaglio o la melodia è almeno molto simile alla (successiva) R60?
Emanuela 2019/4/23 - 09:56
The Ballad of Nick & Bart [Here's To You]
Testo in francese di Georges Moustaki; in catalano e spagnolo di Joan Isaac; in italiano di Sergio Secondiano Sacchi
HERE'S TO YOU
(Continues)
(Continues)
2019/4/22 - 23:36
I treni per Reggio Calabria
Tågen till Reggio Kalabrien: La versione svedese di Kjerstin Norén e Jan Hammarlund dall'album Några här, några där (1981)
Tågen till Reggio Kalabrien: den svenska versionen av Kjerstin Norén och Jan Hammarlund från albumet Några här, några där (1981)
Tågen till Reggio Kalabrien: the Swedish version by Kjerstin Norén and Jan Hammarlund from the album Några här, några där (1981)
Tågen till Reggio Kalabrien: la version suédoise de Kjerstin Norén et Jan Hammarlund tirée de l'album Några här, några där (1981)
Tågen till Reggio Kalabrien: Kjerstin Norénin ja Jan Hammarlundin ruotsinkielinen versio albumista Några här, några där (1981)
Una straordinaria trouvaille del nostro Webmaster, Lorenzo Masetti: cercando, a suo dire, una “fantomatica versione di Contessa in svedese” citata in un “libro sul '68”, si è imbattuto in un album intero di canzoni di lotta e proletarie italiane degli anni '60... (Continues)
Tågen till Reggio Kalabrien: den svenska versionen av Kjerstin Norén och Jan Hammarlund från albumet Några här, några där (1981)
Tågen till Reggio Kalabrien: the Swedish version by Kjerstin Norén and Jan Hammarlund from the album Några här, några där (1981)
Tågen till Reggio Kalabrien: la version suédoise de Kjerstin Norén et Jan Hammarlund tirée de l'album Några här, några där (1981)
Tågen till Reggio Kalabrien: Kjerstin Norénin ja Jan Hammarlundin ruotsinkielinen versio albumista Några här, några där (1981)
Una straordinaria trouvaille del nostro Webmaster, Lorenzo Masetti: cercando, a suo dire, una “fantomatica versione di Contessa in svedese” citata in un “libro sul '68”, si è imbattuto in un album intero di canzoni di lotta e proletarie italiane degli anni '60... (Continues)
Tågen till Reggio Calabria
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2019/4/22 - 22:48
La Suisse
[1980]
Parole e musica di Christian e Francis Décamps
Nell'album "Vu d'un chien", il settimo per questo gruppo rock progressive francese
Testo trovato qui
Parole e musica di Christian e Francis Décamps
Nell'album "Vu d'un chien", il settimo per questo gruppo rock progressive francese
Testo trovato qui
Je suis pas l’genre de caractère
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/4/22 - 21:39
Song Itineraries:
Deserters
Les cent quatre vingt pucelles
[1975]
Una canzone tradizionale della Normandia ripresa e riarrangiata da Jean Blanchard de La Bamboche
Dall'album d'esordio del gruppo folk di Lione
Non so con esattezza a quale epoca risalga la canzone, probabilmente all'invasione inglese di Enrico V all'inizio del 400...
Una canzone tradizionale della Normandia ripresa e riarrangiata da Jean Blanchard de La Bamboche
Dall'album d'esordio del gruppo folk di Lione
Non so con esattezza a quale epoca risalga la canzone, probabilmente all'invasione inglese di Enrico V all'inizio del 400...
A Rouen il y a
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/4/22 - 21:06
Song Itineraries:
From olden times: Songs against war, inside war, around war
Über Gewalt
Francesco Mazzocchi
SULLA VIOLENZA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Francesco Mazzocchi 2019/4/22 - 20:48
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