Admirable Justice
Je n’ai pas reçu vos lettres.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/4/12 - 21:24
Song Itineraries:
From World Jails
Μη μιλάτε
Mi miláte
[1995]
Testo / Στίχοι / Lyrics / Paroles / Sanat:
Nina Dimopoulou - Νίμα Δημόπουλου
Musica / Μουσική / Music / Musique / Sävel:
Lavrendis Mahairitsas - Λαυρέντης Μαχαιρίτσας
Album / 'Αλμπουμ:
Παράθυρα που κούρασε η θέα
Parathyra pou kourase i thea
[1995]
Testo / Στίχοι / Lyrics / Paroles / Sanat:
Nina Dimopoulou - Νίμα Δημόπουλου
Musica / Μουσική / Music / Musique / Sävel:
Lavrendis Mahairitsas - Λαυρέντης Μαχαιρίτσας
Album / 'Αλμπουμ:
Παράθυρα που κούρασε η θέα
Parathyra pou kourase i thea
Στη Σομαλία τα παιδιά
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2019/4/12 - 21:16
Peace Piece
[1958]
Dal secondo album di Bill Evans "Everybody Digs Bill Evans"
Bill Evans - pianoforte
Sam Jones - contrabbasso
Philly Joe Jones - percussioni
Dal secondo album di Bill Evans "Everybody Digs Bill Evans"
Bill Evans - pianoforte
Sam Jones - contrabbasso
Philly Joe Jones - percussioni
strumentale
Contributed by Krzysiek Wrona 2019/4/12 - 16:02
Song Itineraries:
Anti-War Jazz
Barbados
Songs of our Native Daughters (Smithsonian Folkways, 2019)
Rhiannon Giddens, vocals;
Dirk Powell, banjo and guitar;
Jamie Dick, percussion
Voce recitata di Rhiannon, con un bell’inciso strumentale di voce, banjo, chitarra e percussioni, in “Barbados”, brano che riprende i versi anti-schiavisti del poeta inglese William Cowper (da “Pity for the Poor Africans”, 1788).
blogfoolk.com
This haunting tune is a direct reading of a line of music written down many years ago; said to be the first western notation of New World enslaved music, it was put down
by D. W. Dickson in Barbados in the 18th century. This scrap of melody has of course been through a lens—the man who wrote it down would have had a firm western sense of melody and rhythm, and most likely would have corralled any kind of partial tone to fit the western scale; and if he didn’t write it down on the spot, he was then relying... (Continues)
Rhiannon Giddens, vocals;
Dirk Powell, banjo and guitar;
Jamie Dick, percussion
Voce recitata di Rhiannon, con un bell’inciso strumentale di voce, banjo, chitarra e percussioni, in “Barbados”, brano che riprende i versi anti-schiavisti del poeta inglese William Cowper (da “Pity for the Poor Africans”, 1788).
blogfoolk.com
This haunting tune is a direct reading of a line of music written down many years ago; said to be the first western notation of New World enslaved music, it was put down
by D. W. Dickson in Barbados in the 18th century. This scrap of melody has of course been through a lens—the man who wrote it down would have had a firm western sense of melody and rhythm, and most likely would have corralled any kind of partial tone to fit the western scale; and if he didn’t write it down on the spot, he was then relying... (Continues)
I own I am shocked at the purchase of slaves
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/4/12 - 12:01
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Black Myself
Songs of our Native Daughters (Smithsonian Folkways, 2019)
Amythyst Kiah, vocals and guitar;
Rhiannon Giddens, backing vocals and minstrel banjo;
Leyla McCalla, backing vocals;
Allison Russell, backing vocals;
Jamie Dick, drums and percussion;
Dirk Powell, electric guitar and accordion;
Jason Sypher, bass
Dai versi finali della stessa “John Henry”, nella versione del “musicista delle colline” Sid Hemphill, il bluesman compositore e pluristrumentista registrato da Alan Lomax, arriva il titolo del R&B di apertura, “Black Myself”, scritto da Kiah, la più giovane del quartetto, esponente del alt-country blues, nativa del Tennessee, che lo interpreta con la sua voce soul.
blogfoolk.com
This song was inspired by a line from north Mississippi hill country musician Sid Hemphill’s “John Henry:”
I don’t like no red-black woman Black myself, black myself
This sentiment is linked... (Continues)
Amythyst Kiah, vocals and guitar;
Rhiannon Giddens, backing vocals and minstrel banjo;
Leyla McCalla, backing vocals;
Allison Russell, backing vocals;
Jamie Dick, drums and percussion;
Dirk Powell, electric guitar and accordion;
Jason Sypher, bass
Dai versi finali della stessa “John Henry”, nella versione del “musicista delle colline” Sid Hemphill, il bluesman compositore e pluristrumentista registrato da Alan Lomax, arriva il titolo del R&B di apertura, “Black Myself”, scritto da Kiah, la più giovane del quartetto, esponente del alt-country blues, nativa del Tennessee, che lo interpreta con la sua voce soul.
blogfoolk.com
This song was inspired by a line from north Mississippi hill country musician Sid Hemphill’s “John Henry:”
I don’t like no red-black woman Black myself, black myself
This sentiment is linked... (Continues)
I wanna jump the fence and wash my face in the creek
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/4/12 - 11:34
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Polly Ann's Hammer
Songs of our Native Daughters (Smithsonian Folkways, 2019)
Amythyst Kiah, vocals and 5-string banjo;
Rhiannon Giddens, backing vocals and fiddle;
Jamie Dick, drums;
Dirk Powell, guitar;
Jason Sypher, bass
Per capire meglio in cosa consistano riappropriazione e rovesciamento di punti di vista, partiamo dagli stilemi folk di “Polly Ann’s Hammer” – guidata dal violino di Giddens – che riscrive il tradizionale “John Henry”, storica protest song sullo sfruttamento dei lavoratori, qui centrata sulla vedova di John, che appare nella parte finale della canzone originale («John Henry had a woman / Well her name was Polly Ann /Well John Henry took sick and he had to go to bed / Well and Polly drove steel like a man (well, well)/ Well and Polly drove steel like a man»). Nella riscrittura delle Daughters, Polly si appropria del martello con cui è stato ha ucciso il marito e ne fa un simbolo... (Continues)
Amythyst Kiah, vocals and 5-string banjo;
Rhiannon Giddens, backing vocals and fiddle;
Jamie Dick, drums;
Dirk Powell, guitar;
Jason Sypher, bass
Per capire meglio in cosa consistano riappropriazione e rovesciamento di punti di vista, partiamo dagli stilemi folk di “Polly Ann’s Hammer” – guidata dal violino di Giddens – che riscrive il tradizionale “John Henry”, storica protest song sullo sfruttamento dei lavoratori, qui centrata sulla vedova di John, che appare nella parte finale della canzone originale («John Henry had a woman / Well her name was Polly Ann /Well John Henry took sick and he had to go to bed / Well and Polly drove steel like a man (well, well)/ Well and Polly drove steel like a man»). Nella riscrittura delle Daughters, Polly si appropria del martello con cui è stato ha ucciso il marito e ne fa un simbolo... (Continues)
John Henry had a woman
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/4/12 - 11:23
Una voce a Orlando
2019
Il nuotatore
Il brano prende ispirazione dall’attacco terroristico dell’11 giugno del 2016 nel night club Pulse a Orlando, che ha causato la morte di 49 persone.
Il nuotatore
Il brano prende ispirazione dall’attacco terroristico dell’11 giugno del 2016 nel night club Pulse a Orlando, che ha causato la morte di 49 persone.
Scusami amore, ma lo sai, non sono io
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/4/11 - 15:09
Libres
2018
Occitan
Occitan
Libertat, Justícia, Dinhitat ent’es?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/4/11 - 12:22
Lettera a Papa Francesco I
2015
Album: Giovanni Truppi
Testo di Antonio Moresco
Musica di Giovanni Truppi
Fra le canzoni spicca Lettera a Papa Francesco I. Ti aspetti o speri in una telefonata di Bergoglio?
In verità mi aspetto che sciolga la Chiesa, poi se mi chiama ho una cosa divertente da raccontare agli amici.
Nel suo libro Lettere a nessuno Antonio Moresco scrive una lettera a Papa Ratzinger chiedendogli di sciogliere la Chiesa Cattolica. Quando ho letto quelle parole sono rimasto impressionato dal fatto che affrontassero temi che sentivo molto vicini in un’ottica che non avevo mai considerato e con la quale da subito mi sono sentito in sintonia. Ho iniziato a comporre la musica sul testo del libro sforzandomi di toccarlo il meno possibile e con la paura di come Moresco avrebbe preso la cosa. Una volta finito, tramite conoscenze comuni e senza troppe aspettative, gli ho spedito il provino della canzone... (Continues)
Album: Giovanni Truppi
Testo di Antonio Moresco
Musica di Giovanni Truppi
Fra le canzoni spicca Lettera a Papa Francesco I. Ti aspetti o speri in una telefonata di Bergoglio?
In verità mi aspetto che sciolga la Chiesa, poi se mi chiama ho una cosa divertente da raccontare agli amici.
Nel suo libro Lettere a nessuno Antonio Moresco scrive una lettera a Papa Ratzinger chiedendogli di sciogliere la Chiesa Cattolica. Quando ho letto quelle parole sono rimasto impressionato dal fatto che affrontassero temi che sentivo molto vicini in un’ottica che non avevo mai considerato e con la quale da subito mi sono sentito in sintonia. Ho iniziato a comporre la musica sul testo del libro sforzandomi di toccarlo il meno possibile e con la paura di come Moresco avrebbe preso la cosa. Una volta finito, tramite conoscenze comuni e senza troppe aspettative, gli ho spedito il provino della canzone... (Continues)
Francesco, scioglila!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/4/11 - 12:06
Song Itineraries:
Antiwar Anticlerical
Borghesia
2019
Poesia e civiltà
La canzone rievoca l'omonima canzone del mai troppo compianto Claudio Lolli
ispirata al romanzo di Edoardo Albinati La scuola cattolica
Poesia e civiltà
La canzone rievoca l'omonima canzone del mai troppo compianto Claudio Lolli
ispirata al romanzo di Edoardo Albinati La scuola cattolica
Borghesia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/4/11 - 11:54
En sång till modet
[2000]
Text och musik / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Mikael Wiehe
Mikael Wiehe wrote this song in the fateful year 2000. It is sung both in Swedish and in English, and the two versions are slightly different in this respect: the Swedish song should grow and spread around Sweden, while the English song, translated later, should grow and spread “the whole wide world around”. I don't know if this “simple little song” has grown and spread around Sweden and/or the wide world, but I think it strongly deserves to be better known throughout our “new” Europe, especially now when all this “newness” is expressed again through decrepit old shirts of different colours (black, brown, green, blue...). Michael Wiehe wrote this song for a collective song album dedicated to Olof Palme, 14 years after his murder. I remember that day: I was just attending a Swedish... (Continues)
Text och musik / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Mikael Wiehe
Mikael Wiehe wrote this song in the fateful year 2000. It is sung both in Swedish and in English, and the two versions are slightly different in this respect: the Swedish song should grow and spread around Sweden, while the English song, translated later, should grow and spread “the whole wide world around”. I don't know if this “simple little song” has grown and spread around Sweden and/or the wide world, but I think it strongly deserves to be better known throughout our “new” Europe, especially now when all this “newness” is expressed again through decrepit old shirts of different colours (black, brown, green, blue...). Michael Wiehe wrote this song for a collective song album dedicated to Olof Palme, 14 years after his murder. I remember that day: I was just attending a Swedish... (Continues)
Här är en sång till modet
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/4/11 - 10:56
Trouble With Jesus
Broadside #97, March-April 1969
Ed. Note: Peter Irsay,who resembles the wanted man below,wrote this song when Dr. King was murdered. Peter is 22,was born in N.Y.C.,has been writing songs as long as he can remember. He is currently recording an L-P for Tetragrammaton.
All churchgoers and believers
(Continues)
(Continues)
2019/4/10 - 23:16
Song Itineraries:
Martin Luther King
La ballata dei Fratelli Cervi
E’ arduo trovare il testo originale dato che il libro è fuori commercio e sul web i riferimenti sono scarsi e parziali. Ho estratto il testo dal videoclip adottando per alcuni termini la trascrizione fonematica più usata per il siciliano.
"Ballata per i fratelli Cervi" di Ignazio Buttitta (da “La paglia bruciata. Racconti in versi”, 1968)
Interpretata dal Cantastorie Tano Avanzato
L’interpretazione è a 14’ 35’’dall’inizio del videoclip.
La narrazione orale ha avuto un posto di rilievo tra le forme d’arte performative sin dalla notte dei tempi. Basti pensare ad Omero, Esiodo, e a tutta una moltitudine di aedi e rapsodi fioriti ai tempi della Grecia preclassica. Altre esperienze di tradizione orale sono stati i bardi nella cultura celtica, i gawlo/djeli ( in francese “griot”) tuttora presenti nell’Africa sub-sahariana, gli sciamani nelle culture orientali.
Anche nell’impero romano... (Continues)
"Ballata per i fratelli Cervi" di Ignazio Buttitta (da “La paglia bruciata. Racconti in versi”, 1968)
Interpretata dal Cantastorie Tano Avanzato
L’interpretazione è a 14’ 35’’dall’inizio del videoclip.
La narrazione orale ha avuto un posto di rilievo tra le forme d’arte performative sin dalla notte dei tempi. Basti pensare ad Omero, Esiodo, e a tutta una moltitudine di aedi e rapsodi fioriti ai tempi della Grecia preclassica. Altre esperienze di tradizione orale sono stati i bardi nella cultura celtica, i gawlo/djeli ( in francese “griot”) tuttora presenti nell’Africa sub-sahariana, gli sciamani nelle culture orientali.
Anche nell’impero romano... (Continues)
Vi canto la storia dei Fratelli Cervi,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2019/4/10 - 19:04
A Child of Our Time
[1939-1941]
Oratorio laico in 3 parti e 30 brani
Libretto e musica di Sir Michael Tippett (1905-1998)
Prima esecuzione: Teatro Adelphi, Londra, 19 marzo 1944
Direttore: Walter Goehr
Secular oratorio in 3 parts and 30 pieces
Libretto and music by Sir Michael Tippett (1905-1998)
First execution: Adelphi Theatre, London, 19 March 1944
Director: Walter Goehr
Oratorio séculaire en 3 parties et 30 pièces
Textes et musique de Sir Michael Tippett (1905-1998)
Première exécution: Théâtre Adelphi, Londres, 19 mars 1944
Directeur: Walter Goehr
Maallinen oratorio 3 osassa ja 30 kappaleessa
Libretto ja sävel: Sir Michael Tippett (1905-1998)
Ensimmäinen juoksu: Adelphin Teatteri, Lontoo, 19. maaliskuuta 1944
Johtaja: Walter Goehr
Italiano
English
Français
A Child of Our Time è un oratorio laico del compositore inglese Michael Tippett (Londra, 2 gennaio 1905 - Londra, 8 gennaio 1998),... (Continues)
Oratorio laico in 3 parti e 30 brani
Libretto e musica di Sir Michael Tippett (1905-1998)
Prima esecuzione: Teatro Adelphi, Londra, 19 marzo 1944
Direttore: Walter Goehr
Secular oratorio in 3 parts and 30 pieces
Libretto and music by Sir Michael Tippett (1905-1998)
First execution: Adelphi Theatre, London, 19 March 1944
Director: Walter Goehr
Oratorio séculaire en 3 parties et 30 pièces
Textes et musique de Sir Michael Tippett (1905-1998)
Première exécution: Théâtre Adelphi, Londres, 19 mars 1944
Directeur: Walter Goehr
Maallinen oratorio 3 osassa ja 30 kappaleessa
Libretto ja sävel: Sir Michael Tippett (1905-1998)
Ensimmäinen juoksu: Adelphin Teatteri, Lontoo, 19. maaliskuuta 1944
Johtaja: Walter Goehr
Italiano
English
Français
A Child of Our Time è un oratorio laico del compositore inglese Michael Tippett (Londra, 2 gennaio 1905 - Londra, 8 gennaio 1998),... (Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/4/10 - 09:02
Song Itineraries:
Anti-war classical music , Extermination camps
Священная война (или Вставай, страна огромная!)
"Trascrizione fonematica"?!? "semivocale cirillica"?!? "fonema velare"?!? "fricativa "?!?
Ah Riccà, ma che te stavi a dì? Fricativa acchì?
Forse giusto la Bernarda qui era fricativa!
Comunque, questa splendida canzone sta pure nella colonna sonora di un film in-cre-di-bi-le che ho visto stasera, "Иди и смотри" (Idi i smotri), "Va' e vedi", diretto nel 1985 dal regista russo Elem Klimov...
Ho visto molti film di guerra e quello che finora più mi ha colpito è senza dubbio "L'infanzia di Ivan" di Tarkvoskij...
Ma "Va' e vedi" è altrettanto potente, la trasposizione in immagini di un incubo, quello della guerra totale nazista in Bielorussia, con decine, centinaia di villaggi bruciati con dentro tutti i loro abitanti.
Immagini che ho fatto fatica a sostenere, pur nella ricostruzione cinematografica.
Un film imprescindibile.
Idi i smotri parte I
Idi i smotri parte II
Ah Riccà, ma che te stavi a dì? Fricativa acchì?
Forse giusto la Bernarda qui era fricativa!
Comunque, questa splendida canzone sta pure nella colonna sonora di un film in-cre-di-bi-le che ho visto stasera, "Иди и смотри" (Idi i smotri), "Va' e vedi", diretto nel 1985 dal regista russo Elem Klimov...
Ho visto molti film di guerra e quello che finora più mi ha colpito è senza dubbio "L'infanzia di Ivan" di Tarkvoskij...
Ma "Va' e vedi" è altrettanto potente, la trasposizione in immagini di un incubo, quello della guerra totale nazista in Bielorussia, con decine, centinaia di villaggi bruciati con dentro tutti i loro abitanti.
Immagini che ho fatto fatica a sostenere, pur nella ricostruzione cinematografica.
Un film imprescindibile.
Idi i smotri parte I
Idi i smotri parte II
B.B. 2019/4/9 - 23:36
Le Bouquet
Le Bouquet
Lettre de prison 19
18 mai 1935
Dialogue Maïeutique
Pour une fois, Lucien l’âne, commençons par le commencement. Allons-y dans l’ordre. Ce samedi 18 mai 1935, Carlo Levi est en prison depuis deux jours déjà et il n’a encore été informé de rien en ce qui concerne les motifs de son arrestation et de son incarcération ; il n’a même rencontré personne pour l’interroger. Il se trouve dans un vide total – probablement voulu, évidemment.
Ce doit être assez angoissant, dit Lucien l’âne, mais connaissant le Dr. Levi, il ne doit pas en être trop affecté.
Non en effet, répond Marco Valdo M.I., ce qui l’embarrasse, c’est le manque d’informations. Il y fait allusion quand il dit à la fin de la lettre :
« Je me demande si la Gazzetta del Popolo
Va faire l’éloge de mes tableaux au Valentino
Ou de la grande expo
De Paris, inaugurée quand on m’arrêtait. »
Qu’est-ce que c’est que... (Continues)
Lettre de prison 19
18 mai 1935
Dialogue Maïeutique
Pour une fois, Lucien l’âne, commençons par le commencement. Allons-y dans l’ordre. Ce samedi 18 mai 1935, Carlo Levi est en prison depuis deux jours déjà et il n’a encore été informé de rien en ce qui concerne les motifs de son arrestation et de son incarcération ; il n’a même rencontré personne pour l’interroger. Il se trouve dans un vide total – probablement voulu, évidemment.
Ce doit être assez angoissant, dit Lucien l’âne, mais connaissant le Dr. Levi, il ne doit pas en être trop affecté.
Non en effet, répond Marco Valdo M.I., ce qui l’embarrasse, c’est le manque d’informations. Il y fait allusion quand il dit à la fin de la lettre :
« Je me demande si la Gazzetta del Popolo
Va faire l’éloge de mes tableaux au Valentino
Ou de la grande expo
De Paris, inaugurée quand on m’arrêtait. »
Qu’est-ce que c’est que... (Continues)
Que viennent nombreuses les heures
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/4/9 - 19:28
Song Itineraries:
From World Jails
Il mercenario di Lucera
Amavo un'entraîneuse / di razza congolese / però la persi ai dadi / con Jimmy, l'irlandese (...) Invece Montanelli, la sua, la cedette «al generale Pirzio Biroli, un vecchio coloniale che era abituato ad avere il suo piccolo harem, a differenza di me che ero monogamo perché non potevo consentirmi grandi lussi». [Grandissimo porco anche lui, questo Pirzio Biroli: andatevi a leggere che cosa ha fatto in Montenegro]
L.L. 2019/4/9 - 15:55
Guantanamera
In the quick index, the Finnish version 3 is credited to Kerttu Juva. Please change that into Vexi Salmi.
Juha Rämö 2019/4/8 - 17:59
Anthem
[2018]
Scritta da Josh, Jake e Sam Kiszka e Danny Wagner
Da "Anthem of the Peaceful Army", album d'esordio della band "familiare" di Frankenmuth, Michigan.
Non che i Greta Van Fleet abbiano introdotto chissà quale innovazione nel panorama musicale di questi ultimi anni, anzi, sembrano proprio degli epigoni dei Led Zeppelin... Questa poi mi pare che plagi parecchio la famosirrima What's Up dei 4 Non Blondes... Però i Greta non se la cavano malaccio e questa canzone, forse un po' banalotta, come testo e come musica, è però in qualche modo una CCG/AWS...
Scritta da Josh, Jake e Sam Kiszka e Danny Wagner
Da "Anthem of the Peaceful Army", album d'esordio della band "familiare" di Frankenmuth, Michigan.
Non che i Greta Van Fleet abbiano introdotto chissà quale innovazione nel panorama musicale di questi ultimi anni, anzi, sembrano proprio degli epigoni dei Led Zeppelin... Questa poi mi pare che plagi parecchio la famosirrima What's Up dei 4 Non Blondes... Però i Greta non se la cavano malaccio e questa canzone, forse un po' banalotta, come testo e come musica, è però in qualche modo una CCG/AWS...
With the news, there's something every day
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/4/7 - 21:09
Song Itineraries:
Anthems and Anti-Anthems
Andrà tutto bene
[2019]
Parole e musica di Claudia Lagona, in arte Levante
Singolo che anticipa l'uscita dell'album "Magmamemoria"
BELLISSIMA E CORAGGIOSA!
Parole e musica di Claudia Lagona, in arte Levante
Singolo che anticipa l'uscita dell'album "Magmamemoria"
BELLISSIMA E CORAGGIOSA!
Con che fiducia avanzo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/4/7 - 19:33
Der Beginn des Weltkrieges 1914 (unter Zuhilfenahme eines Tierstimmenimitators)
L’INIZIO DELLA GUERRA MONDIALE 1914 (CON LA PARTECIPAZIONE DI UN IMITATORE DI VERSI DEGLI ANIMALI)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Francesco Mazzocchi 2019/4/7 - 14:54
Wann?
[1987]
Parole e musica di Ralph Christian Möbius, in arte Rio Reiser (1950-1996)
Nell'album "Blinder Passagier"
Testo trovato su RioLyrics.de.
Parole e musica di Ralph Christian Möbius, in arte Rio Reiser (1950-1996)
Nell'album "Blinder Passagier"
Testo trovato su RioLyrics.de.
Du sagst, du willst die Welt nicht ändern, und ich frag mich, wie machst Du das nur?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/4/7 - 13:35
Song Itineraries:
War on Earth
Der Bär, der ein Bär bleiben wollte
KARHU, JOKA HALUSI PYSYÄ KARHUNA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2019/4/7 - 13:13
Fiocchi di neve calda
“Fiocchi di neve calda”, parla dei bambini morti nella guerra in Siria. È stata ispirata da una foto apparsa sui giornali di un grande deposito, dove sono adagiati a terra i corpi di centinaia di bambini morti. I corpi sono avvolti in lenzuoli bianchi e somigliano a dei fiocchi di neve...
Fiocchi di neve calda su un pavimento di sangue gelido
(Continues)
(Continues)
Contributed by Demetrio 2019/4/7 - 11:14
Peace Song (May Peace Prevail on Earth)
Ancora una volta confermi che la tua mente è aperta ben oltre la media corrente, mi fa sempre molto piacere esserti di aiuto nelle "scoperte"....però la vedo dura andare a rintracciare foglietti dattiloscritti risalenti alla seconda metà degli anni 70 nel mio archivio ....bisognerebbe (e non sai quante volte l'ho pensato) che qualcuno di competente, per 8 ore al giorno, stipendiato bene, messo in regola e assicurato contro lo "stress da musicofilia" e la "demenza poetica", per almeno i prossimi dieci anni ordinasse, catalogasse, scannerizzasse, eccetera il cartaceo in digitale. Non è colpa nostra se siamo capitati sulla linea di confine tra le penne e l'online! Poi nella confusione delle lingue magari una pagina inizia in italiano, continua in bretone e finisce in turco. Per le traduzioni sarebbe più affidabile qualcun altro (non Venturi però, perchè credo che quello stia messo assai peggio di me!......)
Flavio Poltronieri 2019/4/6 - 18:22
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Lettre de prison 20
24 mai 1935
Dialogue Maïeutique
Comme tu pourras t’en rendre compte, Lucien l’âne mon ami, le Dr. Levi est d’une cohérence durable et en quelque sorte, imperturbable. Si l’on reprend ses lettres depuis le début – soit sur une durée d’une année, il tient les mêmes arguments et il développe les mêmes pensées avec une grande constance.
C’est très bien tout ça, Marco Valdo M.I. mon ami, mais ne pourrais-tu pas détailler un peu ?
Bien sûr que si, Lucien l’âne mon ami et je vais le faire à l’instant. Tout au long de ces échanges de lettres avec sa famille – essentiellement sa mère et sans que nous ayons connaissance des réponses, il affirme systématiquement qu’il est innocent de ce dont on pourrait l’accuser, qu’il n’a rien à voir, ni rien à faire avec la politique, qu’il est sincère, qu’il ne comprend pas ce qu’on lui reproche, qu’il est un artiste... (Continues)