La nostra lotta (La Cavigioli)
Operaie tessili della Cavigioli
Archivio Donata Pinti : …Questo canto mi fu dato dalle operaie tessili della Cavigioli nel Biellese, che lo composero sia per il testo che per la musica, durante l’occupazione della fabbrica nel giugno 1966
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La Cavigioli è in lotta
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envoyé par adriana 2/2/2019 - 17:05
Stardog Champion
(1990)
Parole di Andrew Wood
Musica di Stone Gossard
I Mother Love Bone erano un promettente gruppo rock di Seattle, quando ancora il grunge non era ufficialmente nato, che avevano riscosso un notevole successo grazie alla voce e all'incredibile presenza scenica del cantante Andrew Wood. Purtroppo pochi giorni prima della pubblicazione del loro primo album Wood viene trovato nel suo appartamento riverso sul letto in coma da overdose e muore tre giorni dopo.
Alcuni componenti dei Mother Love Bone entreranno a far parte dei Temple of the Dog e poi del gruppo che ha fatto la storia della musica di Seattle, i Pearl Jam.
Dall'unico album dei Mother Love Bone proviene questa Stardog Champion che può suonare come un inno patriottico nel sound ma è invece tutto il contrario, il padre del protagonista è un eroe di guerra, e riposa in West Virginia...
Parole di Andrew Wood
Musica di Stone Gossard
I Mother Love Bone erano un promettente gruppo rock di Seattle, quando ancora il grunge non era ufficialmente nato, che avevano riscosso un notevole successo grazie alla voce e all'incredibile presenza scenica del cantante Andrew Wood. Purtroppo pochi giorni prima della pubblicazione del loro primo album Wood viene trovato nel suo appartamento riverso sul letto in coma da overdose e muore tre giorni dopo.
Alcuni componenti dei Mother Love Bone entreranno a far parte dei Temple of the Dog e poi del gruppo che ha fatto la storia della musica di Seattle, i Pearl Jam.
Dall'unico album dei Mother Love Bone proviene questa Stardog Champion che può suonare come un inno patriottico nel sound ma è invece tutto il contrario, il padre del protagonista è un eroe di guerra, e riposa in West Virginia...
Oh....oh yes...yeah, yeah
(continuer)
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2/2/2019 - 00:13
Le storie di ieri
Ma nell'introduzione, nella fotina di Giorgio Almirante, alla sua destra seduto mi pare di scorgere Maurizio Gasparri, o mi sbaglio? Carrierone!
B.B. 1/2/2019 - 23:14
Girotondo
Chanson italienne – Girotondo – Fabrizio De André – 1968
[1968]
Texte : Fabrizio De André
Musique : Gian Franco Reverberi/Fabrizio De André
Chœurs d’enfants : I Piccoli Cantori di Nini Comolli
« Vous êtes peut-être déjà arrivé à cent (chansons rassemblées), mais il me plaît de rappeler une chanson de Fabrizio qui parle de la guerre et aussi de l’enfance, ou plutôt de la guerre avec les mots plus typiques de l’enfance ». (Fulvia, on ng it.fan.fan.musica.guccini. Commentaire original sur la première collection des CCG, février/avril 2003).Une des pages les plus intenses et dramatiques de toute la cantate. Elle raconte comment la folie impitoyable de l’homme a déclenché la guerre atomique et comment la terre a été détruite. Seuls les enfants sont restés en vie, à continuer une ronde absurde qui les entraîne, progressivement, vers la folie. Et sur tout ça plane, un terrible souci : « Qui nous... (continuer)
[1968]
Texte : Fabrizio De André
Musique : Gian Franco Reverberi/Fabrizio De André
Chœurs d’enfants : I Piccoli Cantori di Nini Comolli
« Vous êtes peut-être déjà arrivé à cent (chansons rassemblées), mais il me plaît de rappeler une chanson de Fabrizio qui parle de la guerre et aussi de l’enfance, ou plutôt de la guerre avec les mots plus typiques de l’enfance ». (Fulvia, on ng it.fan.fan.musica.guccini. Commentaire original sur la première collection des CCG, février/avril 2003).Une des pages les plus intenses et dramatiques de toute la cantate. Elle raconte comment la folie impitoyable de l’homme a déclenché la guerre atomique et comment la terre a été détruite. Seuls les enfants sont restés en vie, à continuer une ronde absurde qui les entraîne, progressivement, vers la folie. Et sur tout ça plane, un terrible souci : « Qui nous... (continuer)
LA RONDE
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 1/2/2019 - 20:42
Piazza Barberina
anonyme
L'architetto e urbanista lucchese Giorgio Marchetti ha lasciato nel 2014 hac lacrimarum valle, in cui peraltro piangeva molto volentieri; è famoso al di fuori del proprio àmbito professionale per le molte opere satiriche che ha prodotto per decenni, firmandole spesso come Ettore Borzacchini.
La ἔδραμων καί ἔδραμον qui presentata, scritta in un greco antico malcerto e -come si dice- maccheronico, figura su "Il grande Milvio", pubblicato per la prima volta a Lucca nel 1991. Il libro raccoglie brevi scritti (quanto autobiografici non è dato saperlo con precisione) sulla permanenza dell'A. presso il liceo classico cittadino.
Correvano e correvano,
sembravano pompieri
quei quattro finocchiacci
dei [poliziotti] metropolitani.
Ragazzi e ragazze,
non pisciate nei canali,
ma pisciate negli stivali
delle guardie di città.
"Per via del suo contenuto beffardo e della sua forma approssimativa," spiega... (continuer)
La ἔδραμων καί ἔδραμον qui presentata, scritta in un greco antico malcerto e -come si dice- maccheronico, figura su "Il grande Milvio", pubblicato per la prima volta a Lucca nel 1991. Il libro raccoglie brevi scritti (quanto autobiografici non è dato saperlo con precisione) sulla permanenza dell'A. presso il liceo classico cittadino.
Correvano e correvano,
sembravano pompieri
quei quattro finocchiacci
dei [poliziotti] metropolitani.
Ragazzi e ragazze,
non pisciate nei canali,
ma pisciate negli stivali
delle guardie di città.
"Per via del suo contenuto beffardo e della sua forma approssimativa," spiega... (continuer)
ἔδραμων καί ἔδραμον
(continuer)
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envoyé par Io non sto con Oriana 1/2/2019 - 15:55
Ol’ Man River
Per tradurre "An' dem dat plants' em is soon forgotten", non sarebbe più corretto "E quelli che le piantano sono presto dimenticati", rispetto a "E quel che si pianta sarà presto dimenticato"?
Giacomo Cocconcelli 1/2/2019 - 14:36
Il peso del coraggio
[2018]
Scritta da Amara e Maria Luisa de Prisco
Singolo che anticipa l'uscita dell'album "Personale" (2019)
Trovo forse un po' didascalico il testo e monotona la musica (nel senso di già sentita, come in Che sia benedetta), ma sicuramente una grande canzone per questi tempi non certo luminosi, di grandi vigliacchi forti coi deboli e deboli coi forti e di gente con la schiena curva e senza coraggio...
Scritta da Amara e Maria Luisa de Prisco
Singolo che anticipa l'uscita dell'album "Personale" (2019)
Trovo forse un po' didascalico il testo e monotona la musica (nel senso di già sentita, come in Che sia benedetta), ma sicuramente una grande canzone per questi tempi non certo luminosi, di grandi vigliacchi forti coi deboli e deboli coi forti e di gente con la schiena curva e senza coraggio...
Sono questi vuoti d’aria
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 1/2/2019 - 13:32
Perfect Sense
Lo giudicai, nonostante la sufficienza con cui fu accolto dalla critica, un album magnifico, riascoltandolo ogni volta mi vengono i brividi, qualcosa deve pur significare, per me è grandioso.
raffaele
raffaele
Raffaele 1/2/2019 - 12:16
Ai preât la biele stele
nei miei libri trovo la canzone pubblicata:
la prima volta nella raccolta Canti di soldati, che Piero Jahier (Genova 1884 - Firenze 1966) riunisce riportando i canti dalla viva voce dei suoi soldati, facendone trascrivere le musiche dall’amico Vittorio Gui, e pubblica in diverse edizioni a partire dal 1918; nella terza edizione, casa musicale Sonzogno, Milano, 1919, a p. 28, nella sezione che riunisce le canzoni friulane, c’è il testo in ladino friulano, traduzione in italiano e musica, a tre voci nella tonalità di si bemolle maggiore.
poi in Canzoni della montagna - terza edizione completamente rifatta, Edizioni Tridentum, Trento, per i tipi dell’Istituto tipografico Mariani & Bossi - Milano - 1941; musica raccolta e trascritta da Guido Gabrielli; è a p. 50, con la sola indicazione “Canzone friulana” e la melodia a due voci in la bemolle magg.
poi in Ta-pum - canzoni in grigioverde,... (continuer)
la prima volta nella raccolta Canti di soldati, che Piero Jahier (Genova 1884 - Firenze 1966) riunisce riportando i canti dalla viva voce dei suoi soldati, facendone trascrivere le musiche dall’amico Vittorio Gui, e pubblica in diverse edizioni a partire dal 1918; nella terza edizione, casa musicale Sonzogno, Milano, 1919, a p. 28, nella sezione che riunisce le canzoni friulane, c’è il testo in ladino friulano, traduzione in italiano e musica, a tre voci nella tonalità di si bemolle maggiore.
poi in Canzoni della montagna - terza edizione completamente rifatta, Edizioni Tridentum, Trento, per i tipi dell’Istituto tipografico Mariani & Bossi - Milano - 1941; musica raccolta e trascritta da Guido Gabrielli; è a p. 50, con la sola indicazione “Canzone friulana” e la melodia a due voci in la bemolle magg.
poi in Ta-pum - canzoni in grigioverde,... (continuer)
Francesco Mazzocchi 31/1/2019 - 18:14
Come degli angeli che si perdono nei cieli
Bianchi, neri, bruni, gialli, siamo tutti uguali,
(continuer)
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envoyé par adriana 31/1/2019 - 17:27
Le Temps libre
Le Temps libre
Chanson léviane – Le Temps libre – Marco Valdo M.I. - 2019
Lettre de prison 8
3 avril 1934
Dialogue Maïeutique
Cette chanson « Le Temps libre », est ici datée du 3 avril 1934, ce qui est la date de la lettre de laquelle est tiré le premier quintain, d’où provenaient aussi des éléments de la chanson précédente, par exemple, ce qui concerne la cravate, la « Gazetta dello sport ». Le reste, les éléments qui constituent les cinq autres quintains sont extraits de la lettre du 6 avril 1934.
Pourquoi tout cet embrouillamini ?, Marco Valdo M.I. mon ami.
Je dois te dire, Lucien l’âne mon ami, que je reconnais volontiers que ces lettres sont quelquefois entremêlées, car je me suis laissé guider par le cours de la poésie plus que par l’exacte adéquation à ces lettres en apparence banales. Elles ressemblent vraiment à des lettres comme n’importe qui pourrait en envoyer dans les... (continuer)
Chanson léviane – Le Temps libre – Marco Valdo M.I. - 2019
Lettre de prison 8
3 avril 1934
Dialogue Maïeutique
Cette chanson « Le Temps libre », est ici datée du 3 avril 1934, ce qui est la date de la lettre de laquelle est tiré le premier quintain, d’où provenaient aussi des éléments de la chanson précédente, par exemple, ce qui concerne la cravate, la « Gazetta dello sport ». Le reste, les éléments qui constituent les cinq autres quintains sont extraits de la lettre du 6 avril 1934.
Pourquoi tout cet embrouillamini ?, Marco Valdo M.I. mon ami.
Je dois te dire, Lucien l’âne mon ami, que je reconnais volontiers que ces lettres sont quelquefois entremêlées, car je me suis laissé guider par le cours de la poésie plus que par l’exacte adéquation à ces lettres en apparence banales. Elles ressemblent vraiment à des lettres comme n’importe qui pourrait en envoyer dans les... (continuer)
Avec ce calme qui entoure
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 31/1/2019 - 17:10
Parcours:
Des prisons du monde
Faryzeusz
Il duetto Bardziej ha partecipato la sera del 13 gennaio a Ladek Zdrój al concerto conclusivo della raccolta nazionale di fondi organizzata dalla fondazione Wielka Orkiestra Świątecznej Pomocy (Grande Orchestra Caritatevole di Natale) di Jurek Owsiak che ogni anno mette insieme milioni di euro da destinare all'acquisto di attrezzature ospedaliere.
Krzysiek 31/1/2019 - 16:21
Non erano campi
Dopo "Auschwitz" di Guccini è difficile scrivere qualcosa sui campi di concentramento nazisti.
Questa canzone fa parte di uno spettacolo dedicato alla Resistenza.
Questa canzone fa parte di uno spettacolo dedicato alla Resistenza.
Quelli non erano campi…
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envoyé par Gabriele Baldoni 31/1/2019 - 14:04
Parcours:
Camps d'extermination
Ne valeva la pena
2015
Memorie ritrovate
Memorie ritrovate
La schiena faceva un gran male e più male facevano gli uomini
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 31/1/2019 - 11:03
8 settembre
2015
Memorie ritrovate
Dedicata a Giovanni Ponta, nome di battaglia "Gianni", classe 1926, Partigiano combattente prima nei GAP a Genova, poi presente alla Benedicta nei giorni del rastrellamento; riuscì a salvarsi ed entrò successivamente nella Brigata "Oreste" nella divisione "Pinan-Cichero".
Memorie ritrovate
Dedicata a Giovanni Ponta, nome di battaglia "Gianni", classe 1926, Partigiano combattente prima nei GAP a Genova, poi presente alla Benedicta nei giorni del rastrellamento; riuscì a salvarsi ed entrò successivamente nella Brigata "Oreste" nella divisione "Pinan-Cichero".
Chi semina grano non sempre raccoglie
(continuer)
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envoyé par Dq82 31/1/2019 - 09:34
Early
Featuring BOOTS
Album Run the Jewels 2 (2014)
Testo da genius
Altra canzone contro le violenze e la corruzione nella polizia.
Album Run the Jewels 2 (2014)
Testo da genius
Altra canzone contro le violenze e la corruzione nella polizia.
The song covers the topic of police corruption and brutality. It’s extremely relevant right now with the incidents taking place in Ferguson and NYC 2014.
Not only have they covered the topic in their music, but Killer Mike was actually interviewed by CNN about this in August.
Not only have they covered the topic in their music, but Killer Mike was actually interviewed by CNN about this in August.
[Verse 1: Killer Mike]
(continuer)
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30/1/2019 - 23:27
Close Your Eyes (and Count to Fuck)
(2014)
Album Run the Jewels 2
Testo da genius
Featuring Zack de la Rocha
I Run The Jewels si uniscono all'ex RATM Zack de la Rocha per un potente rap contro le violenze della polizia nei confronti delle minoranze, sia gli afroamericani che gli ispano americani. Il video ufficiale riprende un lungo corpo a corpo tra un nero e un poliziotto bianco.
Album Run the Jewels 2
Testo da genius
Featuring Zack de la Rocha
I Run The Jewels si uniscono all'ex RATM Zack de la Rocha per un potente rap contro le violenze della polizia nei confronti delle minoranze, sia gli afroamericani che gli ispano americani. Il video ufficiale riprende un lungo corpo a corpo tra un nero e un poliziotto bianco.
[Intro: Zack De La Rocha]
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30/1/2019 - 23:21
American Terrorist III
(2011)
Testo da genius
Con campionamenti da “Nightcall” di Kavinsky
Un veterano della guerra in Iraq o in Afghanistan torna in patria con un PTSD (Post Traumatic Stress Disorder). Ignorato da tutti, diventa un terrorista. O forse vuole sole rovesciare il governo che l'ha mandato in guerra?
Testo da genius
Con campionamenti da “Nightcall” di Kavinsky
Un veterano della guerra in Iraq o in Afghanistan torna in patria con un PTSD (Post Traumatic Stress Disorder). Ignorato da tutti, diventa un terrorista. O forse vuole sole rovesciare il governo che l'ha mandato in guerra?
Hello Gorgeous
(continuer)
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30/1/2019 - 23:07
Büxensteinlied (Im Januar um Mitternacht)
anonyme
CANZONE DI BÜXENSTEIN
(continuer)
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envoyé par Francesco Mazzocchi 30/1/2019 - 19:33
Georges Brassens: Les passantes
LES PASSANTES: IL VIDEO DI CHARLOTTE ABRAMOW (2018)
La regista 24enne Charlotte Abramow ha realizzato il video (sulla versione originale della canzone di Brassens, 1972) in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne. Una "rivisitazione" in omaggio alle donne di ieri e di oggi.
La regista 24enne Charlotte Abramow ha realizzato il video (sulla versione originale della canzone di Brassens, 1972) in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne. Una "rivisitazione" in omaggio alle donne di ieri e di oggi.
L'Anonimo Toscano del XXI secolo 30/1/2019 - 18:14
Deutschland, Deutschland über dieses (Neue deutsche Nationalhymne)
anonyme
mi sembra che la caustica conclusione sgombri da ogni dubbio
GERMANIA, GERMANIA, SOPRA QUESTA
(continuer)
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envoyé par Francesco Mazzocchi 30/1/2019 - 15:47
Uno Bianca
[2014]
Wallace Records / Dischi Bervisti / Woodworm
Compositore / Composer / Composer / Säveltäjä : Nicola Manzan
Si cantava, e forse si canta ancora in qualche manifestazionaccia: ”La polizia italiana non è mai stanca, di giorno i manganelli, di notte la Uno Bianca!”. Millenovecentoottantasette, millenovecentonovantaquattro: sette anni in cui una banda criminale composta quasi interamente da poliziotti di estrema destra semina il terrore tra l'Emilia Romagna e le Marche. Ventiquattro morti, centodue feriti: questo il bilancio delle azioni della banda dei fratelli Savi, stimati sbirri in servizio presso la Qvestvra di Bologna (il capobanda, Roberto Savi, fu arrestato dai colleghi in servizio il 21 novembre 1994). In quei sette anni di sangue e di terrore, di tutto: benzinai, passanti, i tre carabinieri del Pilastro, armaioli, bancari, assalti a campi Rom, e immigrati ammazzati. Questi... (continuer)
Wallace Records / Dischi Bervisti / Woodworm
Compositore / Composer / Composer / Säveltäjä : Nicola Manzan
Si cantava, e forse si canta ancora in qualche manifestazionaccia: ”La polizia italiana non è mai stanca, di giorno i manganelli, di notte la Uno Bianca!”. Millenovecentoottantasette, millenovecentonovantaquattro: sette anni in cui una banda criminale composta quasi interamente da poliziotti di estrema destra semina il terrore tra l'Emilia Romagna e le Marche. Ventiquattro morti, centodue feriti: questo il bilancio delle azioni della banda dei fratelli Savi, stimati sbirri in servizio presso la Qvestvra di Bologna (il capobanda, Roberto Savi, fu arrestato dai colleghi in servizio il 21 novembre 1994). In quei sette anni di sangue e di terrore, di tutto: benzinai, passanti, i tre carabinieri del Pilastro, armaioli, bancari, assalti a campi Rom, e immigrati ammazzati. Questi... (continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 30/1/2019 - 01:10
Patience (Sabali)
Album Distant Relatives - Nas & Damian Marley
Testo da genius (dove si trovano numerose note e spiegazioni)
Il ritornello è un campionamento della canzone Sabali di Amadou et Mariam. Sabali significa "pazienza" in bambara.
Testo da genius (dove si trovano numerose note e spiegazioni)
This song speaks on the troubles facing our worlds and the fact that we have not truly opened our eyes to the problems. We as a human race must begin to come to the realization that we have the ability to make a difference.
genius
genius
Il ritornello è un campionamento della canzone Sabali di Amadou et Mariam. Sabali significa "pazienza" in bambara.
[Intro: Nas]
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29/1/2019 - 22:30
Il galeone
Confermo che la foto pubblicata è veritiera ! Essendo io un nipote e avendo avuto l’onore di conoscerlo e frequentarlo quotidianamente negli ultimi anni della sua vita .Alvaro Pedrini .
Alvaro Pedrini 29/1/2019 - 21:43
Complainte des ramasseux d'morts
Per la precisione:
anche Marc Robine ha dedicato un intero disco ai testi di Couté, nel 1979, mentre Gérard Pierron, prima di questo illustrato (che è del 1997) ne aveva già incisi molti altri sempre in omaggio a Gaston Couté.
Questa della serie Epm “Poetes & Chansons” poi è una raccolta e quindi i due cantanti si alternano.
anche Marc Robine ha dedicato un intero disco ai testi di Couté, nel 1979, mentre Gérard Pierron, prima di questo illustrato (che è del 1997) ne aveva già incisi molti altri sempre in omaggio a Gaston Couté.
Questa della serie Epm “Poetes & Chansons” poi è una raccolta e quindi i due cantanti si alternano.
Flavio Poltronieri 29/1/2019 - 20:19
Auf, auf zum Kampf!
anonyme
SU, SU ALLA LOTTA!
(continuer)
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envoyé par Francesco Mazzocchi 29/1/2019 - 17:55
An Rhein und Ruhr marschieren wir
anonyme
NOI MARCIAMO SUL RENO E LA RUHR
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envoyé par Francesco Mazzocchi 29/1/2019 - 17:25
Paul Verlaine: Chanson d’automne
Dalla mia antologia delle superiori (Mario Pazzaglia)
CANZONE D'AUTUNNO
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envoyé par Dario 28/1/2019 - 23:27
Chiedilo alla Libertà
(2015)
Album: Saremo tutto (2016)
Nel 70° della Liberazione il Signor K ha pubblicato su youtube un video del brano “Chiedilo alla libertà”, che anticipava l’uscita dell’album: ad accompagnare la canzone c’era una successione di foto riguardanti la Resistenza nel bergamasco.
Con Bonnot alla console il Signor K racconta, su una semplice base di pianoforte, l’esperienza di un partigiano che dapprima ha subìto i soprusi del regime e le privazioni della guerra e poi ha scelto di andare a combattere in montagna. Il suo racconto in prima persona ci colpisce con un flusso di parole ininterrotto e rapidissimo. Il rapper sa rendere con poche strofe, anche in modo poetico e non scontato, l’esperienza partigiana.
Il ritornello propone alcune domande che forse sarebbe opportuno farsi quotidianamente per non far sfociare la memoria in retorica e mitizzazione.
da Umanità Nuova
Album: Saremo tutto (2016)
Nel 70° della Liberazione il Signor K ha pubblicato su youtube un video del brano “Chiedilo alla libertà”, che anticipava l’uscita dell’album: ad accompagnare la canzone c’era una successione di foto riguardanti la Resistenza nel bergamasco.
Con Bonnot alla console il Signor K racconta, su una semplice base di pianoforte, l’esperienza di un partigiano che dapprima ha subìto i soprusi del regime e le privazioni della guerra e poi ha scelto di andare a combattere in montagna. Il suo racconto in prima persona ci colpisce con un flusso di parole ininterrotto e rapidissimo. Il rapper sa rendere con poche strofe, anche in modo poetico e non scontato, l’esperienza partigiana.
Il ritornello propone alcune domande che forse sarebbe opportuno farsi quotidianamente per non far sfociare la memoria in retorica e mitizzazione.
da Umanità Nuova
Eravamo solo orme nella neve
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo e adriana 28/1/2019 - 21:58
That's What I'd Like to Know
(1971)
dall'unico album di questa band inglese intitolato "Oh What a Lovely War!"
dall'unico album di questa band inglese intitolato "Oh What a Lovely War!"
Who is he, this simple man, and absentee
(continuer)
(continuer)
28/1/2019 - 21:25
Lord High Human Being
(1971)
dall'unico album di questa band inglese intitolato "Oh What a Lovely War!"
Credo che l'intero album, che si apre con la famosissima Six Days War ripresa recentemente in vari remix, sia un concept contro la guerra.
dall'unico album di questa band inglese intitolato "Oh What a Lovely War!"
Credo che l'intero album, che si apre con la famosissima Six Days War ripresa recentemente in vari remix, sia un concept contro la guerra.
In darkened woods the smell of fallen showers all around
(continuer)
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envoyé par Lorenzo 28/1/2019 - 21:22
's Ist Wieder März Geworden
anonyme
È DI NUOVO MARZO
(continuer)
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envoyé par Francesco Mazzocchi 28/1/2019 - 19:49
Inno dei Prigionieri italiani di Hammerstein
Marino, magari tuo padre e mio nonno si conoscevano mio nonno a marzo fa 96 anni
28/1/2019 - 19:36
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Scritta da Melody Gardot e dal batterista Chuck Staab
Nell'album "Currency of Man"
Com'è che ci sono sfuggite fino ad ora questa bellissima canzone e questa grandissima artista americana?!?
Un capolavoro assoluto, musicalmente, ed un testo dedicato ad Emmett Till, a 60 anni dal suo brutale assassinio, un episodio che scosse la coscienza degli interi Stati Uniti d'America e che segnò una svolta epocale nel movimento per la libertà degli afro americani, allora ancora purtroppo ferma a prima della guerra di secessione, nonostante fosse passato già un secolo dalla fine della schiavitù...