L’Apologie des Jambes
L’Apologie des Jambes
Chanson française – L’Apologie des Jambes – Marco Valdo M.I. – 2019
ARLEQUIN AMOUREUX – 3 bis
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
Et les jambes, maintenant ! Marco Valdo M.I. mon ami, tu ne sais qu’inventer pour attirer l’attention du populo, pour piquer le badaud au vif, pour capturer un instant le chaland qui passe. Des jambes, je le demande, à quoi ça rime ? Où cela nous mène ?
À peu près n’importe où, Lucien l’âne mon ami. Les jambes nous mènent du début à la fin, elles conduisent immanquablement ailleurs,... (continuer)
Chanson française – L’Apologie des Jambes – Marco Valdo M.I. – 2019
ARLEQUIN AMOUREUX – 3 bis
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
Et les jambes, maintenant ! Marco Valdo M.I. mon ami, tu ne sais qu’inventer pour attirer l’attention du populo, pour piquer le badaud au vif, pour capturer un instant le chaland qui passe. Des jambes, je le demande, à quoi ça rime ? Où cela nous mène ?
À peu près n’importe où, Lucien l’âne mon ami. Les jambes nous mènent du début à la fin, elles conduisent immanquablement ailleurs,... (continuer)
Arlecchina, je suis ensorcelé
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 11/10/2019 - 22:08
This Land
2019
This Land
Lui, afroamericano che vive in Texas, è benestante, ha un ranch, una bella auto. Il vicino di casa non crede che un nero possa vivere in un posto del genere, gli dice: negro, tornatene a casa tua. E lui esplode: vaffanculo, sono figlio dell’America, questa è la mia casa. Non è una parafrasi, è il testo della canzone che apre il nuovo album di Gary Clark Jr e gli dà il titolo.
“This land” è l’eco di “This Land is Your Land” distorta da un groove lento e minaccioso. La canzone di Woody Guthrie rappresentava la visione di un’America senza steccati, dalla California all’isola di Manhattan. Questa racconta di un paese che ottant’anni dopo non ha ancora risolto la questione afroamericana. Il cantante e chitarrista texano ha questa capacità: riesce a prendere modi e stereotipi del blues, del folk, del soul e del rock e farli suonare contemporanei.
rockol.it
This Land
Lui, afroamericano che vive in Texas, è benestante, ha un ranch, una bella auto. Il vicino di casa non crede che un nero possa vivere in un posto del genere, gli dice: negro, tornatene a casa tua. E lui esplode: vaffanculo, sono figlio dell’America, questa è la mia casa. Non è una parafrasi, è il testo della canzone che apre il nuovo album di Gary Clark Jr e gli dà il titolo.
“This land” è l’eco di “This Land is Your Land” distorta da un groove lento e minaccioso. La canzone di Woody Guthrie rappresentava la visione di un’America senza steccati, dalla California all’isola di Manhattan. Questa racconta di un paese che ottant’anni dopo non ha ancora risolto la questione afroamericana. Il cantante e chitarrista texano ha questa capacità: riesce a prendere modi e stereotipi del blues, del folk, del soul e del rock e farli suonare contemporanei.
rockol.it
Paranoid and pissed off
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 11/10/2019 - 15:53
Un nome, un senso
1974
Un nome, un senso
Un nome, un senso
Un nome ad ogni uomo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 11/10/2019 - 15:04
Errore Giudiziario
1974
Un nome, un senso
Un nome, un senso
Prendi su la tua roba
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 11/10/2019 - 14:50
Parcours:
Des prisons du monde
Alla finestra
1974
Un nome, un senso
Un nome, un senso
Lungo le strade della città
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 11/10/2019 - 14:22
Poeta compañero
1974
Un nome, un senso
Un nome, un senso
Una coperta d'azzurro, Santiago
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 11/10/2019 - 14:10
Migrazioni
2019
Tradizione e tradimento
Tradizione e tradimento
Quest’anno come sempre
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 11/10/2019 - 12:56
A prescindere da me
2019
Tradizione e tradimento
A prescindere da me inizia a darci un assaggio della componente elettronica che caratterizza l’album. Elettronica che però non prende il sopravvento da protagonista della scena, ma fa semplicemente il suo lavoro, fondendosi con gli strumenti in maniera sapiente e “colorando” le canzoni dando loro un respiro ampio. Il testo è un invito a muoversi, a non restare fermi, fossilizzati, ad uscire quindi dalla nostra “comfort zone” per guardare avanti, crescere, imparare, maturare e cambiare, mantenendo sempre fissa la coscienza di chi siamo e siamo stati, perchè rimanendo immobili si muore (“tu muoviti per sempre pigramente / si muore nel rigore / nel movimento assente, nel pensiero senza amore / ed io è di questo che ho paura / perché quando mi fermo è arrivata la mia ora”). Proprio il parallelismo che fa Fabi tra immobilismo e morte ci fa tornare alla mente la poesia... (continuer)
Tradizione e tradimento
A prescindere da me inizia a darci un assaggio della componente elettronica che caratterizza l’album. Elettronica che però non prende il sopravvento da protagonista della scena, ma fa semplicemente il suo lavoro, fondendosi con gli strumenti in maniera sapiente e “colorando” le canzoni dando loro un respiro ampio. Il testo è un invito a muoversi, a non restare fermi, fossilizzati, ad uscire quindi dalla nostra “comfort zone” per guardare avanti, crescere, imparare, maturare e cambiare, mantenendo sempre fissa la coscienza di chi siamo e siamo stati, perchè rimanendo immobili si muore (“tu muoviti per sempre pigramente / si muore nel rigore / nel movimento assente, nel pensiero senza amore / ed io è di questo che ho paura / perché quando mi fermo è arrivata la mia ora”). Proprio il parallelismo che fa Fabi tra immobilismo e morte ci fa tornare alla mente la poesia... (continuer)
La strada si fa stretta ed è più stretta ad ogni giro di lancette
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 11/10/2019 - 12:54
Preghiera dei partigiani
anonyme
Santa Maria Mater Dei
manda giù i parabei
manda giù i munizziùn
de masà quij lazarùn
manda giù i parabei
manda giù i munizziùn
de masà quij lazarùn
11/10/2019 - 11:03
Là su quei monti
Al seguente indirizzo trovate il video "Demonte in guerra, agosto 1944", relativo agli eventi descritti nei precedenti commenti. La durata è di 107 minuti
gianfranco 10 ott.2019
gianfranco 10 ott.2019
10/10/2019 - 21:17
L'isola
Chanson italienne – L’isola – Michele Gazich – 2018
Crainte comme cri, attendue comme chant, cette œuvre peut à juste titre être décrite comme l’authentique « Spoon River » italienne. On parle de morts, c’est clair, mais les personnages impliqués ne sont pas « juste morts ». Ils sont morts deux fois : la première fois parce qu’ils étaient malades et internés dans un asile ; la deuxième fois parce que « les hôtes », les internés, d’origine juive, ont été déportés et tués. Tous les personnages racontés dans l’album vivaient, ou plutôt habitaient, sur la petite île de San Servolo, une oasis de terre pittoresque dans la lagune vénitienne. Ils vivaient dans un édifice très ancien, utilisé comme monastère pendant environ mille ans, mais en 1715, on l’a transformé en hôpital militaire et après moins de dix ans, en « hôpital psychiatrique ». Et cette destination est restée, malgré plusieurs changements,... (continuer)
Crainte comme cri, attendue comme chant, cette œuvre peut à juste titre être décrite comme l’authentique « Spoon River » italienne. On parle de morts, c’est clair, mais les personnages impliqués ne sont pas « juste morts ». Ils sont morts deux fois : la première fois parce qu’ils étaient malades et internés dans un asile ; la deuxième fois parce que « les hôtes », les internés, d’origine juive, ont été déportés et tués. Tous les personnages racontés dans l’album vivaient, ou plutôt habitaient, sur la petite île de San Servolo, une oasis de terre pittoresque dans la lagune vénitienne. Ils vivaient dans un édifice très ancien, utilisé comme monastère pendant environ mille ans, mais en 1715, on l’a transformé en hôpital militaire et après moins de dix ans, en « hôpital psychiatrique ». Et cette destination est restée, malgré plusieurs changements,... (continuer)
L’ÎLE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 10/10/2019 - 19:06
Il testamento di Orso
LETTERA APERTA DELLA FAMIGLIA DI ORSO ALLA CITTÀ di FIRENZE: “Comune e Regione prendano posizione. Non facciamo nuovamente morire Lorenzo”.
Lorenzo, nostro figlio e fratello, è morto il 18 marzo 2019 in Rojava combattendo a fianco dei curdi e delle forze confederate della Siria contro l'ISIS e gli ultimi resti il califfato.
La sua storia, la storia di un giovane che partendo da Rifredi aveva deciso di lasciare tutto, la sua città, casa, lavoro, famiglia, amici... per sostenere il popolo curdo in questa lotta ha emozionato molte
persone.
Vi scriviamo per chiedervi: volete abbandonare chi ha combattuto l’Isis?
Lorenzo è stato riconosciuto come un esempio di partigiano internazionalista e antifascista, che ha scelto da che parte stare e di schierarsi concretamente andando a combattere dove c'era bisogno di lottare per sradicare il fascismo che in quelle aree si stava affermando nelle forme... (continuer)
10/10/2019 - 11:50
Cherokee Louise
[1991]
Scritta da Joni Mitchell
Nell'album "Night Ride Home"
Scritta da Joni Mitchell
Nell'album "Night Ride Home"
Cherokee Louise is hiding in this tunnel
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/10/2019 - 21:51
Ethiopia
[1985]
Scritta da Joni Mitchell
Nell'album "Dog Eat Dog"
Scritta da Joni Mitchell
Nell'album "Dog Eat Dog"
Hot winds and hunger cries Ethiopia
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/10/2019 - 21:42
Tax Free
[1985]
Scritta da Joni Mitchell e Larry Klein
Nell'album "Dog Eat Dog"
La voce del televangelista è quella di Rod Steiger, quello de "Le mani sulla città" di Rosi e de "L'uomo del banco dei pegni" di Lumet, per intenderci...
Scritta da Joni Mitchell e Larry Klein
Nell'album "Dog Eat Dog"
La voce del televangelista è quella di Rod Steiger, quello de "Le mani sulla città" di Rosi e de "L'uomo del banco dei pegni" di Lumet, per intenderci...
Front rooms
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/10/2019 - 21:35
Parcours:
Antiwar Anticléricale
Marciar Marciar
Qui potete ascoltare il disco "Ribelli per amore, Letture e Canti della Resistenza.". La durata è circa 31 minuti.
buon ascolto - gianfranco
buon ascolto - gianfranco
9/10/2019 - 20:49
L'amour et la guerre
(disco del 2006)
Ils nous ont défendu
(continuer)
(continuer)
envoyé par Giorgio Guelmani 9/10/2019 - 16:37
Preghiera del Ribelle
Qui potete ascoltare la preghiera del ribelle, dall'album "Resistenza Ieri ed Oggi"
gianfranco 9 ott.2019
gianfranco 9 ott.2019
9/10/2019 - 15:20
Il galeone
Trovo questa pagina, Il canto politico in Italia: il caso de Il Galeone, frutto di una ricerca meticolosa di Giulia Pisu, e ve la sottopongo. Non per intero – se volete ve l'andate a leggere – ma in estratto, per quel che riguarda il testo originale di Belgrado Pedrini.
Come è noto, Il Galeone prende origine dalla poesia intitolata Schiavi! composta nel 1967 dal partigiano, anarchico carrarese Belgrado Pedrini (1913-1979) durante la detenzione nel carcere di Fossombrone. Il 5 ottobre 1974, sulla rivista carrarese Presenza anarchica, senza alcun titolo né nome di autore/trice, viene pubblicato il testo che poi diventerà quello de Il Galeone, un testo con consistenti variazioni rispetto all’originale di Pedrini. Lo stesso anno tale testo viene adattato musicalmente dalla cantautrice anarchica spezzina Paola Nicolazzi (1933-2014), che nel 1978 lo incide con il titolo Il Galeone, nel disco Quella... (continuer)
Come è noto, Il Galeone prende origine dalla poesia intitolata Schiavi! composta nel 1967 dal partigiano, anarchico carrarese Belgrado Pedrini (1913-1979) durante la detenzione nel carcere di Fossombrone. Il 5 ottobre 1974, sulla rivista carrarese Presenza anarchica, senza alcun titolo né nome di autore/trice, viene pubblicato il testo che poi diventerà quello de Il Galeone, un testo con consistenti variazioni rispetto all’originale di Pedrini. Lo stesso anno tale testo viene adattato musicalmente dalla cantautrice anarchica spezzina Paola Nicolazzi (1933-2014), che nel 1978 lo incide con il titolo Il Galeone, nel disco Quella... (continuer)
B.B. 8/10/2019 - 21:54
Todesfuge
Sono capitato per vie traverse su questa pagina, che meraviglia tutte queste traduzioni! Hey, a proposito di quella ungherese: il traduttore György Faludy non era mica uno qualsiasi ma un poeta di prima qualità, uno davvero tosto, a Toronto hanno addirittura costruito un parco commemorativo in suo onore di fronte a dove abitava, sentite qua come scriveva:
Impara questa mia poesia, perché
questo libro per quanto ti apparterrà?
Se è tuo, lo prenderanno in prestito,
a Hegyeshalom lo confischeranno,
nella biblioteca viene smarrito,
e se no: la sua carta è cosi scadente,
s’ingiallisce, si strappa, si rompe,
s’essicca, si gonfia, si dissolve,
prende fuoco spontaneamente,
ne bastano duecentoquaranta gradi –
cosa pensi, com’è rovente la città
mentre dal fuoco viene divorata?
Impara questa mia poesia.
Impara questa mia poesia, perché
presto non ci saranno più libri,
niente più rime... (continuer)
Impara questa mia poesia, perché
questo libro per quanto ti apparterrà?
Se è tuo, lo prenderanno in prestito,
a Hegyeshalom lo confischeranno,
nella biblioteca viene smarrito,
e se no: la sua carta è cosi scadente,
s’ingiallisce, si strappa, si rompe,
s’essicca, si gonfia, si dissolve,
prende fuoco spontaneamente,
ne bastano duecentoquaranta gradi –
cosa pensi, com’è rovente la città
mentre dal fuoco viene divorata?
Impara questa mia poesia.
Impara questa mia poesia, perché
presto non ci saranno più libri,
niente più rime... (continuer)
Flavio Poltronieri 8/10/2019 - 18:41
Guantanamo
Rinominata "Ball and Chain" la canzone è diventata il nuovo singolo degli Who che anticipa il nuovo album Detour
BALL AND CHAIN
(continuer)
(continuer)
8/10/2019 - 10:59
La Marengo du Lieutenant
La Marengo du Lieutenant
Chanson française – La Marengo du Lieutenant – Marco Valdo M.I. – 2019
ARLEQUIN AMOUREUX – 1bis
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
Ainsi, Marco Valdo M.I. mon ami, tu as encore écrit une chanson où il est question de Marengo. Qu’est-ce à dire ? Est-il toujours question de la bataille qui s’y déroula il y a plus de deux siècles ? Et si comme je le pense, elle devait faire partie de ton Arlequin amoureux, pourquoi ne pas l’avoir écrite bien plus tôt ? Vu que cet « opéra-récit-historique » comme tu l’avais... (continuer)
Chanson française – La Marengo du Lieutenant – Marco Valdo M.I. – 2019
ARLEQUIN AMOUREUX – 1bis
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
Ainsi, Marco Valdo M.I. mon ami, tu as encore écrit une chanson où il est question de Marengo. Qu’est-ce à dire ? Est-il toujours question de la bataille qui s’y déroula il y a plus de deux siècles ? Et si comme je le pense, elle devait faire partie de ton Arlequin amoureux, pourquoi ne pas l’avoir écrite bien plus tôt ? Vu que cet « opéra-récit-historique » comme tu l’avais... (continuer)
On était trente mille Autrichiens
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 7/10/2019 - 21:39
Malidetto Forlì e tutta la Romagna
anonyme
[1934?]
Una canzone toscana di cui sono scarsi i riscontri in Rete... Potrebbe trattarsi di un canto raccolto dal ricercatore folklorico Dante Priore, un professore di lettere di Terranuova Bracciolini che tra gli anni 70 e la fine del 900 ha girato in lungo e in largo l'Aretino e la Valdarno registrando le voci della gente delle campagne, le loro canzoni, le filastrocche, le leggende e le ottave rime a braccio...
Trovo il testo su Wikitesti, in una raccolta di canzoni presentate come fiorentine...
Il tenore della seconda strofa potrebbe situare il brano al 1934, secondo plebiscito fascista dopo quello del 1929... Nel 1939 non ci fu più nemmeno un plebiscito, i "rappresentanti del popolo" vennero tutti nominati...
Inutile ricordare che Il Dvce era romagnolo, nativo di Predappio, in provincia di Forlì-Cesena...
Una canzone toscana di cui sono scarsi i riscontri in Rete... Potrebbe trattarsi di un canto raccolto dal ricercatore folklorico Dante Priore, un professore di lettere di Terranuova Bracciolini che tra gli anni 70 e la fine del 900 ha girato in lungo e in largo l'Aretino e la Valdarno registrando le voci della gente delle campagne, le loro canzoni, le filastrocche, le leggende e le ottave rime a braccio...
Trovo il testo su Wikitesti, in una raccolta di canzoni presentate come fiorentine...
Il tenore della seconda strofa potrebbe situare il brano al 1934, secondo plebiscito fascista dopo quello del 1929... Nel 1939 non ci fu più nemmeno un plebiscito, i "rappresentanti del popolo" vennero tutti nominati...
Inutile ricordare che Il Dvce era romagnolo, nativo di Predappio, in provincia di Forlì-Cesena...
Malidetto Forlì e tutta la Romagna
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/10/2019 - 21:36
Parcours:
CCG Antifà: Antifascisme militant
Sud
Non vedo il problema nel rilasciare interviste a Repubblica, se servono a trasmettere i propri valori e le proprie storie
Dq82 7/10/2019 - 15:47
Les affreux
C'est à Bobino que je l'ai vu tel quel en 1968.........
Souvenirs, souvenirs........Coco
Souvenirs, souvenirs........Coco
7/10/2019 - 14:27
La miseria
anonyme
Fragment of a song collected by Dodi Moscati, probably in countryside around Pisa. Of Jewish origin, Dodi was born in Pontassieve, near Florence. In the second half of the 60s, she collaborated with Rosa Balistreri, who introduced her to the Tuscan left; these encounters strengthened her own political commitment which was to last all her life by participating in countless cultural activities. She also wrote for L’Unità and collaborated with Roberto Benigni.
Poverty is a great calamity
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 7/10/2019 - 10:12
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dall'album The Blind Leading the Naked