Blood Money è un disco deforme di carne ed ossa, di gelosia e rabbia, scheletrico e magmatico insieme, scritto per l'adattamento dell'incompiuto "Woyzeck" dello scrittore tedesco Georg Büchner, scritto tra il 1836 ed il 1837.
Certo che in questa splendida fra le splendide canzoni di Tom Waits, lui afferma che "tutto il bene del mondo, tu puoi metterlo dentro un ditale e ci sarebbe ancora posto per me e per te" e Roman Kołakowski lo traduce "Tutto il bene del mondo può essere nascosto sotto la gonna e ci staremo ancora bene, tu ed io": doveva proprio avere un cuore troppo grande, come affermi tu.
Sembra che nonna Maritsa, ovvero Maritsa Mavrapidou, morta nei giorni scorsi a 89 anni, non fosse, tra le tre presenti nella foto scattata nel 2015, quella che dava il biberon al piccolo profugo tra i tanti arrivati a Lesbo, isola trasformata in lager grazie agli “accordi” e ai ricatti legalizzati stipulati dall' “Unione Europea” con il criminale turco Erdoğan. Nonna Maritsa è quella al centro, col bastone. Non importa. E non importa nemmeno la “foto famosa” o “foto simbolo”, perché quelle tre donne, venute da un altro tempo, non erano lì per farsi fotografare (e nemmeno per farsi candidare al “Premio Nobel per la pace”, come è stato fatto). Erano lì per un'elementare e antichissimo gesto di amore, di solidarietà, di umanità. Un gesto venuto dalla notte dei tempi, e che sembra essere stato scordato. Nonna Maritsa, poco prima di morire,... (continuer)
Un ringraziamento a Francesco Mazzocchi per i contributi che ci sta inviando, vorremmo solo chiedergli, se fosse possibile, inserire anche il titolo trsdotto e scritto in caratteri Maiuscoli. Grazie
traduzione letterale dell'originale tedesco; la ripetizione del pronome io è esigenza grammaticale del tedesco e perciò solitamente non è riportata nelle traduzioni, ma stavolta mi è sembrata avere funzione espressiva e l'ho mantenuta; ovviamente non respingo opinioni diverse.
Direi che, in questo caso, il riferimento d'obbligo è a מײַן רוע פּלאַץ [Mayn rue plats], la straordinaria poesia del grande poeta operaio anarchico Morris Rosenfeld musicata su una melodia tradizionale yiddish. Ricordo che Morris Rosenfeld era un immigrato ebreo russo che lavorava autenticamente nei terribili sweatshops tessili, e che ne descriveva le indicibili condizioni di lavoro e di vita. Sulla pagina è peraltro presente tutta la storia dell'incendio del 25 marzo 1911 alla Triangle Shirtwaist Company, dove Rosenfeld stesso peraltro lavorava. La rimetto qui nella versione bilingue inglese / yiddish di Geoff Berner cantata da June Tabor, così per non scordarcela:
Rispettando la libertà che Riccardo si prese quando, 12 anni fa, contribuì questa poesia seminale attribuendola a Bardill, vorrei solo far presente che fu interpretata prima di lui da Gisela May (1958), Monika Witte (1977) e alcuni altri, su musica di Günter Hauk...
B.B. 21/1/2019 - 22:21
Più che libertà, diciamo che il 23 aprile 2006 mi si deve ancora immaginare in un minuscolo sgabuzzino di Rue de la Carrière 22, Friburgo, Confederazione Elvetica, alle prese con le fonti in Rete di allora; forse è difficilmente immaginabile ora come ora, ma da questo punto di vista è come se fosse non 13 anni, ma 13 secoli fa. Come dire: già era abbastanza aver trovato che si trattava di una poesia di Tucholsky, e inoltre, abitando in Svizzera, ero più...esposto agli svizzeri... Però, se questa pagina fosse riattribuita a Kurt Tucholsky, sicuramente non avrei nulla da obiettare. Salud!
Petite illustration de la Guerre de Cent Mille Ans que les riches font aux pauvres pour assurer leur domination, accroître leurs richesses, augmenter leurs pouvoirs, intensifier l’exploitation, etc.
Quand Dieu et les philosophes eux-mêmes s’en mêlent…
Le riche est celui qui est maudit par Dieu ! (Réponse à Didier Maurin); Grands Dieux, de tels propos dans un quotidien au coeur de la Suisse...
Chanson italienne – Rugby di periferia – Piccola Bottega Baltazar – 2016
Cette chanson parle de terrains de banlieue, de rugby. Et le rugby est un sport fait de boue, de travail et de sueur, parfois même d’un peu de sang, et l’idée de tomber et de se relever est l’essence même de ce sport, c’est donc une métaphore de la réhabilitation. Cette chanson raconte deux histoires de réhabilitation… L’une est celle des Trois Roses Noires (Le documentaire), une équipe de réfugiés de Casale Monferrato (Piémont).
L’autre est celle du Briganti Rugby de Librino, dont le local du camp de San Teodoro Liberato à Catane (Sicile) a été incendié, avec un message clairement mafieux, pour un lieu de rencontre après l’école, un petit phare dans un quartier suburbain de Catane, un de ceux où l’abandon scolaire précoce est le plus fréquent.
Dialogue Maïeutique
As-tu déjà joué au rugby, Lucien l’âne mon ami ?... (continuer)
RUGBY DE BANLIEUE (continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 21/1/2019 - 20:53
Pour ceux qui n’y comprennent pas trop rien, il est recommandé d’écouter l’explication du rugby haute en couleurs par Daniel Herrero, qui lui s’y connaît.