Il testo è una canzone d'amore nei confronti di un amore emigrato lontano.
MY LOVE (Continues)
Contributed by Dq82 2018/5/26 - 09:26
Certo, visti i frequenti casi del genere, mi viene da fare un ragionamento sulle canzoni nelle lingue africane, che in fondo investe un po' tutta la cosiddetta "World Music".
Non è un ragionamento sulla "bellezza" e "importanza" di tali canzoni, che provengano da tradizioni popolari più o meno rivisitate, oppure che siano canzoni autoriali in piena regola. Sembra però che la funzione delle lingue in cui sono scritte e cantate sia, più o meno, assimilabile esclusivamente alla musica e al ritmo, e stop. "Suonano" tanto bene 'ste lingue, sono così cool (a parte, naturalmente, quando sono parlate dall'immigrato sul barcone o rinchiuso nel CIE). Non si sa (quasi) mai che cosa vogliano esattamente dire; eppure, oramai, tutte le lingue africane hanno una notazione scritta. Il bambara è una lingua parlata da quasi tre milioni di persone. Ci si deve "contentare" di traduzioni e/o riassunti perlopiù... (Continues)
è vero quello che dici però nel video della canzone su youtube si trovano commenti di gente appassionata della musica di Fatoumata Diawara dall'Etiopia alla Malesia al Sud Africa, gente che ovviamente non conosce il bambara e vuole avere la traduzione in inglese. Però non si tratta solo di cosiddetti "occidentali", si vede che questa musica sa parlare a tanti altri "Sud del mondo".
Poi è vero che potrebbero pubblicare il testo originale (un tempo sul sito ufficiale c'erano i testi con le traduzioni, ma si vede ancora non per questo album...) ma per dire è stato difficile trovare anche i testi di Elena Ledda in sardo...
Hai ragione anche tu, e infatti ho specificato che i miei sono in gran parte...onanismi mentali. Oramai non c'è più niente da fare, l'inglisc' è uòrld lènguegg' con buonapace del Venturi e di tutti i "biodiversi". Bene, a questo punto non mi resta che imparare il bambara, barambambàm! :-)
in Bretagna (da dove tornerò giusto domani!) molti anni prima di Stivell, era stata incisa dal gruppo dei gemelli bretoni Queffeleant nel disco della loro creazione AN TRISKELL (1975, chez Velia), assegnandone la composizione a Donald Mac Gillavry. Al di là della Manica, i CHIEFTAINS la inserirono nel loro secondo disco del 1969 e nel 1973 pure i CLANNAD la ripresero nel loro omonimo LP d'esordio per la Philips. Tutte queste interpretazioni sono naturalmente strumentali. Una interessante curiosità potrebbe anche essere che gli HORSLIPS utilizzarono questa melodia nella parte iniziale del secondo pezzo di THE BOOK OF INVASIONS – A CELTIC SYMPHONY (DJM Records – 1976) e genericamente titolandolo MARCH INTO TROUBLE se me attribuirono bellamente la composizione....mah!!!
la traduzione italiana contiene un errore: ...e voglia dio CHE cambi questo governo...
la particella "mi" + indicativo, infatti, nelle parlate messinesi e reggine, ha la stessa valenza del "na" greco classico.