What if There's War in America
Album: The Crew (1984)
A street with bodies, filled with guts
(Continues)
(Continues)
2018/3/11 - 23:49
Nadàr solo: Le case senza le porte
Secondo singolo estratto dall'album "Diversamente come?" (2013) dei Nadàr solo
Parole: Matteo De Simone
Musica: Nadàr Solo
Secondo me non è un caso che Le case senza le porte faccia eco a Ma chi ha detto che non c'è. Questa bella canzone riprende in chiave più individuale e romantica il grido contro i ruoli preconfezionati della società borghese.
Parole: Matteo De Simone
Musica: Nadàr Solo
Secondo me non è un caso che Le case senza le porte faccia eco a Ma chi ha detto che non c'è. Questa bella canzone riprende in chiave più individuale e romantica il grido contro i ruoli preconfezionati della società borghese.
L’idea di “Le case senza porte” era quella di provare a descrivere con parole semplici l’amore, anche come moto puro, lontano dai ruoli tipici della società borghese. Ci siamo chiesti quale fosse il suo significato, e cioè se fosse qualcosa che pensa o no a proteggerti. In effetti l’amore ti può proteggere, ma una casa che si isola è anche una casa che ha paura di quello che c’è fuori, mentre invece una casa dove ciascuno può entrare, una casa senza porte, è un riparo sicuro per chiunque, è il ritorno verso di qualcosa di puro, e questo ritorno è ancora un’esigenza.
Intervista
Intervista
Chi nella vita ha capito
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2018/3/11 - 22:44
Puviri surfarara sbinturati
Anonymous
È un canto popolare INALIABILE.
Patrimonio popolare immateriale UNESCO
Racconta la dignità dei Poveri
Patrimonio popolare immateriale UNESCO
Racconta la dignità dei Poveri
elioregazzoni@virgilio.it 2018/3/11 - 20:55
Sweet Televised Destruction
2006
Album: The Restoration of Chaos & Order
Un bel pezzo punk con un finale ska, con fiati. Un bel testo sulla propaganda e sulla falsa informazione. Purtroppo non si trova su Youtube, l'ho ascoltato da Spotify ma non metto il link perché serve un account.
Album: The Restoration of Chaos & Order
Un bel pezzo punk con un finale ska, con fiati. Un bel testo sulla propaganda e sulla falsa informazione. Purtroppo non si trova su Youtube, l'ho ascoltato da Spotify ma non metto il link perché serve un account.
Sit back and watch the world crumble
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2018/3/11 - 18:09
Sacrifice
Album: Gone Fishin'
Dal secondo album di questa punk-noise band di San Francisco che ha avuto un'influenza fondamentale su alcune band più famose, prime fra tutte i Nirvana. Un testo molto diretto su una base punk rallentata ma non meno rumorosa. Ripresa in una cover ancora più noise dai Melvins, importante gruppo proto-grunge.
Dal secondo album di questa punk-noise band di San Francisco che ha avuto un'influenza fondamentale su alcune band più famose, prime fra tutte i Nirvana. Un testo molto diretto su una base punk rallentata ma non meno rumorosa. Ripresa in una cover ancora più noise dai Melvins, importante gruppo proto-grunge.
Can you hear the war cry?
(Continues)
(Continues)
2018/3/11 - 18:00
Apucaliss adess
2003
Il Momento È Catartico...E Ci Chiamano Poeti
Il Momento È Catartico...E Ci Chiamano Poeti
Siamo nati da una valigia
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2018/3/11 - 17:44
Farinei dla Brigna: La canzone impegnata
[1994]
Parole e musica dei Farinei dla Brigna, storico gruppo astigiano che si esprime prevalentemente in piemontese.
Nell'album intitolato "Sort a fora" (Esci fuori, ndr)
Dedicata alle CCG/AWS, enorme databeis di canzoni che, per via del tema, sono perlopiù impegnative, dolorose, difficili, faticose, estenuanti (ma qualche d'una anche no)... E spesso, quando si arriva alla fine, è un gran sollievo, nonostante tutto lo sforzo e il sudore...
Devo dire che, personalmente, gli ascolti più difficili hanno quasi sempre riguardato proprio il Francesco Guccini qui irriso...
Parole e musica dei Farinei dla Brigna, storico gruppo astigiano che si esprime prevalentemente in piemontese.
Nell'album intitolato "Sort a fora" (Esci fuori, ndr)
Dedicata alle CCG/AWS, enorme databeis di canzoni che, per via del tema, sono perlopiù impegnative, dolorose, difficili, faticose, estenuanti (ma qualche d'una anche no)... E spesso, quando si arriva alla fine, è un gran sollievo, nonostante tutto lo sforzo e il sudore...
Devo dire che, personalmente, gli ascolti più difficili hanno quasi sempre riguardato proprio il Francesco Guccini qui irriso...
Una canzone impegnata non nasce per caso
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/3/11 - 16:55
Song Itineraries:
Shit, our sister
Rock for Light
title track del secondo album dei Bad Brains, gruppo punk con evidenti influenze reggae, soprattutto nell'abbigliamento!
So you say you gonna live the truth
(Continues)
(Continues)
2018/3/11 - 16:03
The Point of Agony
Album Bonecrusher (1986)
USSR and USA, they fight their wars from far away
(Continues)
(Continues)
2018/3/11 - 15:58
No Limbs
Album: Nothing Can Go Wrogn! - 1986
Children still alive and screaming
(Continues)
(Continues)
2018/3/11 - 15:45
Modest Proposal
Sound & Fury - 1983
I don't know them they don't know me
(Continues)
(Continues)
2018/3/11 - 15:32
Massacre of Innocence (Air Attack)
Album: Why - 1981
Men women and children
(Continues)
(Continues)
2018/3/11 - 15:27
Mania for Conquest
Album: Why - 1981
In order to satisfy their mania for conquest
(Continues)
(Continues)
2018/3/11 - 15:23
Io vi parlo di Milano
[1972]
Parole e musica di Diego De Palma
La traccia che dà il titolo al suo unico disco, realizzato in collaborazione con Giovanna Marini e Franco Coggiola e prodotta dalla I Dischi del Sole.
Nell'aprile di quello stesso anno Diego De Palma morì in un incidente motociclistico
Testo trovato su YouTube
Parole e musica di Diego De Palma
La traccia che dà il titolo al suo unico disco, realizzato in collaborazione con Giovanna Marini e Franco Coggiola e prodotta dalla I Dischi del Sole.
Nell'aprile di quello stesso anno Diego De Palma morì in un incidente motociclistico
Testo trovato su YouTube
Io vi parlo di Milano
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/3/11 - 15:22
Song Itineraries:
Antifa AWS: Militant antifascism, War on Earth
The Last Goodbye
dall'album "Living in Darkness" del 1981
Some day, somewhere, someone, somehow
(Continues)
(Continues)
2018/3/11 - 15:14
Generals
1982
Album: Strawberries
Album: Strawberries
Big city all crapped out revenge is not so sweet
(Continues)
(Continues)
2018/3/11 - 14:54
Death Is Imminent
1986
Album: Bonecrusher
Album: Bonecrusher
There's going to be a war, rejoice rejoice
(Continues)
(Continues)
2018/3/11 - 14:46
Cries of Help
1982
Album Hear Nothing See Nothing Say Nothing
Album Hear Nothing See Nothing Say Nothing
Napalm tumbles
(Continues)
(Continues)
2018/3/11 - 14:41
Blank Stare (Sharp Shot)
Album: Nothing Can Go Wrogn! - 1986
Somewhere in the jungle lies a soldier, known to God
(Continues)
(Continues)
2018/3/11 - 12:01
Black Eye
2006
It's about the War on Terror and how if you catch a kid fighting in the playground you don't blame the kid with the blackeye, likewise fighting terror should be done by looking at the cause such as injustice in the middle east supported by the US and UK like Saudi Arabia etc.
Song Meanings
It's about the War on Terror and how if you catch a kid fighting in the playground you don't blame the kid with the blackeye, likewise fighting terror should be done by looking at the cause such as injustice in the middle east supported by the US and UK like Saudi Arabia etc.
Song Meanings
Take a look at the man,
(Continues)
(Continues)
2018/3/11 - 11:57
Back to the World
Album: Back to the World - 2004
I got to go back to the world
(Continues)
(Continues)
2018/3/11 - 11:50
America
Album Living in Darkness
Released November 1981
This song attacks American Patriotism and how it brainwashes the current generation through their education and through propaganda.
Released November 1981
This song attacks American Patriotism and how it brainwashes the current generation through their education and through propaganda.
I'm so bored of education
(Continues)
(Continues)
2018/3/11 - 11:19
Allegiance to No-One
Album: Jonestown Aloha!
L'obbedienza cieca ti porterà alla morte. Riferimento ai test nucleari effettuati dai governi degli Stati Uniti nel deserto del Nevada a partire dagli anni '50
L'obbedienza cieca ti porterà alla morte. Riferimento ai test nucleari effettuati dai governi degli Stati Uniti nel deserto del Nevada a partire dagli anni '50
Nevada desert
(Continues)
(Continues)
2018/3/10 - 23:31
Me queda la palabra
by Diafana Krina / Διάφανα Κρίνα [1998]
ΚΑΤΑΡΧΗΝ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Disposable Hero 2018/3/10 - 22:41
Questo mio amore (Una cosa già detta), nota anche come Vorrei dirtelo tutto d'un fiato
Versione di Beniamino Ricotta, in arte Mino Macrò, laziale emigrato a Milano. Visse di espedienti e fece anche il protettore, mestiere che gli valse la galera. Uscito di prigione si guadagnava da vivere facendo il musicista di strada. Fu ritrovato morto per fame una notte del 1965. Aveva 32 anni.
B.B. 2018/3/10 - 21:27
Il cucciolo Alfredo
[1977]
Parole e musica dfi Lucio Dalla
Nell'album "Com'è profondo il mare"
Parole e musica dfi Lucio Dalla
Nell'album "Com'è profondo il mare"
Tra le case e i palazzi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/3/10 - 17:55
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, From World Jails
Gente per bene e gente per male
[1972]
Parole di Mogol
Musica di Lucio Battisti e Gian Piero Reverberi
Nell'album "Il mio canto libero"
Parole di Mogol
Musica di Lucio Battisti e Gian Piero Reverberi
Nell'album "Il mio canto libero"
Ah, fatemi entrare
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/3/10 - 17:13
L’uomo dell’ombrello – elegia per Idy Diene
Poesia di Alessio Lega
accompagnamento musicale di Guido Baldoni
Il testo è stato ripreso da Altracittà
accompagnamento musicale di Guido Baldoni
Il testo è stato ripreso da Altracittà
Son passato a ripa d’Arno questa sera
(Continues)
(Continues)
Contributed by Silva 2018/3/10 - 13:24
Peter Norman
2018
Breve danzò il Novecento
Olimpiadi di Città del Messico, 1968. Finale della gara dei 200 metri piani. Rimane certamente un'icona del '900 quella foto in bianco e nero di due atleti sul podio, a piedi scalzi e il pugno guantato di nero alzato verso il cielo, Tommie Smith e John Carlos, a rivendicare dopo la loro "gara della vita" dignità e diritti per il popolo afroamericano.
Ma c'è un terzo uomo, spesso dimenticato, in quella foto: il secondo arrivato, un australiano dalla pelle bianca, Peter Norman. Partecipa alla premiazione con un'aria che appare smarrita, fino talvolta a cogliere in quell'espressione una dissociazione o quanto meno un distacco da quella manifestazione storica, di una storia che non è la sua. Ma Peter Norman è probabilmente il vero eroe tragico di quella serata, destinato a pagare il prezzo più alto. In un moto d'amore, o di semplice umanità, decide di unirsi simbolicamente... (Continues)
Breve danzò il Novecento
Olimpiadi di Città del Messico, 1968. Finale della gara dei 200 metri piani. Rimane certamente un'icona del '900 quella foto in bianco e nero di due atleti sul podio, a piedi scalzi e il pugno guantato di nero alzato verso il cielo, Tommie Smith e John Carlos, a rivendicare dopo la loro "gara della vita" dignità e diritti per il popolo afroamericano.
Ma c'è un terzo uomo, spesso dimenticato, in quella foto: il secondo arrivato, un australiano dalla pelle bianca, Peter Norman. Partecipa alla premiazione con un'aria che appare smarrita, fino talvolta a cogliere in quell'espressione una dissociazione o quanto meno un distacco da quella manifestazione storica, di una storia che non è la sua. Ma Peter Norman è probabilmente il vero eroe tragico di quella serata, destinato a pagare il prezzo più alto. In un moto d'amore, o di semplice umanità, decide di unirsi simbolicamente... (Continues)
Io lo sapevo che non era il vento
(Continues)
(Continues)
2018/3/9 - 23:45
La Lega (Sebben che siamo donne)
Anonymous
Sebben che siamo donne
(Continues)
(Continues)
Contributed by luisa rizzo 2018/3/8 - 08:09
E anche al mi' marito
Anonymous
Il fronte delle donne spettacolo di Lucilla Galeazzi
2018/3/7 - 21:34
Nessuna razza
È sbagliata... Non è "ladro" ma "Lambro" e non è "nella" ma "della" piazza...
Patrizia 2018/3/7 - 21:17
Iraq
2018
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (Continues)
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (Continues)
I was an Army mechanic
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/3/7 - 15:03
Rifles and Rosary Beads
2018
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (Continues)
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (Continues)
Rifles and rosary beads
(Continues)
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Contributed by Dq82 2018/3/7 - 14:36
To Youth (My Sweet Roisin Dubh)
Alla Rosa Nera d’Irlanda -contrapposta idealmente alla Rosa Rossa della Casata Tudor (la rosa dei Lancaster)- sono dedicate un paio di canzoni, la prima scritta da un bardo del XVI/XVII secolo in gaelico irlandese.
Róisín Dubh (= little black rose) è Rosalinda, una fanciulla dal nome di Piccola Rosa, l’allegoria dell’Irlanda, una parola in codice coniata alla fine del Cinquecento/inizi Seicento: la rosa nera era un tempo una rosa di un colore rosso cupo, molto scuro, la rosa gotica per eccellenza associa alla morte. E tuttavia nel linguaggio dei fiori ottocentesco presenta molteplici significati: è sia la fine che l’inizio di un drastico cambiamento, una rinascita.
Questo testo contemporaneo è da leggersi anche come il canto dell'emigrante che lascia l'Irlanda intossicata dalla povertà e dalle lotte fratricide.
Terre Celtiche
Róisín Dubh (= little black rose) è Rosalinda, una fanciulla dal nome di Piccola Rosa, l’allegoria dell’Irlanda, una parola in codice coniata alla fine del Cinquecento/inizi Seicento: la rosa nera era un tempo una rosa di un colore rosso cupo, molto scuro, la rosa gotica per eccellenza associa alla morte. E tuttavia nel linguaggio dei fiori ottocentesco presenta molteplici significati: è sia la fine che l’inizio di un drastico cambiamento, una rinascita.
Questo testo contemporaneo è da leggersi anche come il canto dell'emigrante che lascia l'Irlanda intossicata dalla povertà e dalle lotte fratricide.
Terre Celtiche
ALLA GIOVENTÙ (MIA FRAGRANTE ROSA NERA )
(Continues)
(Continues)
Contributed by Cattia Salto 2018/3/7 - 13:50
Dim e didom e didom e didera
Anonymous
Nella seconda strofa credo che sia:
Vedete in me il parroco del villaggio
tutti confesso non faccio eccezion
Vedete in me il parroco del villaggio
tutti confesso non faccio eccezion
B.B. 2018/3/7 - 12:48
La Locomotiva
Caro Luca, berritrovato....e tu m'ha' dato un'ideaccia di nulla, la vedrete fra poco...
Riccardo Venturi 2018/3/7 - 12:00
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