Buchenwald-Lied
Sembra che il nome dell'autore sia Fritz Löhner-Beda. Cambiamo?
Lorenzo 30/11/2018 - 19:45
Le Mérinos
Chanson française – Le Mérinos – Georges Brassens – s.d.
Canzone francese - Le Mérinos - Georges Brassens - s.d.
French Song - Le Mérinos - Georges Brassens - Undated
Ranskankielinen laulu - Georges Brassens - Ilman vuosimäärää
Dialogue Maïeutique
Avant toute chose, Lucien l’âne mon ami, il faut préciser qu’il s’agit d’une chanson inédite de Georges Brassens ; inédite et sans musique, elle aurait pu rester dans les cartons, mais Jean Bertola avait commencé le travail (Le vieux Normand) d’en sauver un certain nombre ; et certaines (14, dit-on) étaient celles d’un futur album que Tonton Georges, au parcours interrompu, ne put jamais mener au bout. Certains artistes ont voulu et su sauver certaines d’entre elles, sinon toutes, et ils en proposent des versions assez différentes, mais toutes intéressantes. Je t’en propose deux, à titre d’exemples : celle d’Eric Zimmermann et celle du Trio... (continuer)
Canzone francese - Le Mérinos - Georges Brassens - s.d.
French Song - Le Mérinos - Georges Brassens - Undated
Ranskankielinen laulu - Georges Brassens - Ilman vuosimäärää
Dialogue Maïeutique
Avant toute chose, Lucien l’âne mon ami, il faut préciser qu’il s’agit d’une chanson inédite de Georges Brassens ; inédite et sans musique, elle aurait pu rester dans les cartons, mais Jean Bertola avait commencé le travail (Le vieux Normand) d’en sauver un certain nombre ; et certaines (14, dit-on) étaient celles d’un futur album que Tonton Georges, au parcours interrompu, ne put jamais mener au bout. Certains artistes ont voulu et su sauver certaines d’entre elles, sinon toutes, et ils en proposent des versions assez différentes, mais toutes intéressantes. Je t’en propose deux, à titre d’exemples : celle d’Eric Zimmermann et celle du Trio... (continuer)
Oh non ! tu n’es pas à la noce,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 30/11/2018 - 14:02
ווילנע
Se proprio, proprio è stato deciso di attribuire questo favoloso canto a Chava Alberstein, mi pare discutibile non avere almeno citato l'interpretazione di Moni Ovadia in "Oylem Goylem".
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri
VILNA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 30/11/2018 - 11:45
Un figlio
2018
La febbre incendiaria
Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce
Riccardo Tesi: organetto diatonico
Riccardo Galardini: chitarre acustiche
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
il pezzo – ispirandosi alle pagine della Morante che raccontano i bombardamenti che nel 1943 devastarono il quartiere San Lorenzo a Roma – racconta la necessità di liberarsi ad ogni costo dai tiranni e dagli oppressori, evocando attraverso il video una forma di resistenza giovanile ambientata ai nostri giorni: sottolineando come alle sopraffazioni che ancora oggi persistono - certamente più invisibili, ma comunque presenti – sia possibile opporsi attraverso un esempio di fratellanza e rispetto, nutrendo sempre speranze verso le nuove generazioni.
Una ballata che è un inno alla giovinezza, e nel contempo un’esortazione alla lotta. Ispirandosi alle... (continuer)
La febbre incendiaria
Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce
Riccardo Tesi: organetto diatonico
Riccardo Galardini: chitarre acustiche
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
il pezzo – ispirandosi alle pagine della Morante che raccontano i bombardamenti che nel 1943 devastarono il quartiere San Lorenzo a Roma – racconta la necessità di liberarsi ad ogni costo dai tiranni e dagli oppressori, evocando attraverso il video una forma di resistenza giovanile ambientata ai nostri giorni: sottolineando come alle sopraffazioni che ancora oggi persistono - certamente più invisibili, ma comunque presenti – sia possibile opporsi attraverso un esempio di fratellanza e rispetto, nutrendo sempre speranze verso le nuove generazioni.
Una ballata che è un inno alla giovinezza, e nel contempo un’esortazione alla lotta. Ispirandosi alle... (continuer)
Deformati dalla smorfia della guerra
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 30/11/2018 - 09:49
L'Internationale
The tongan version is translated from the french, with english as the intermediate language. See lyrics translate
Though the text is presented as a translation of the russian lyrics, the author's comments say "Kuou hiki'i mei he lea faka'ingilesi na'e fai 'a Wikipedia. Vakai 'ange ki he peesi ko 'eni: wikipedia" (I translated this from the english text from Wikipedia) - the link to wikipedia showing an almost literary translation from the french.
Bing translator knows tongan.
Though the text is presented as a translation of the russian lyrics, the author's comments say "Kuou hiki'i mei he lea faka'ingilesi na'e fai 'a Wikipedia. Vakai 'ange ki he peesi ko 'eni: wikipedia" (I translated this from the english text from Wikipedia) - the link to wikipedia showing an almost literary translation from the french.
Bing translator knows tongan.
Martin Decaluwe 30/11/2018 - 09:32
Manonera
2018
La febbre incendiaria
Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce
Riccardo Galardini: chitarre acustiche
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Silvia Conti: voce
È la storia di Clemente, detto Manonera, uno dei reduci del Don sopravvissuto alla disastrosa campagna italiana di Russia, dalla quale torna però mutilato e impossibilitato a reintegrarsi nella società civile in tempo di pace. Le minorazioni fisiche lo rendono ormai inabile a quello che era stato il suo lavoro di falegname, e la drammatica esperienza sul fronte orientale lo separa per sempre dalla società umana.
loudvision.it
La febbre incendiaria
Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce
Riccardo Galardini: chitarre acustiche
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Silvia Conti: voce
È la storia di Clemente, detto Manonera, uno dei reduci del Don sopravvissuto alla disastrosa campagna italiana di Russia, dalla quale torna però mutilato e impossibilitato a reintegrarsi nella società civile in tempo di pace. Le minorazioni fisiche lo rendono ormai inabile a quello che era stato il suo lavoro di falegname, e la drammatica esperienza sul fronte orientale lo separa per sempre dalla società umana.
loudvision.it
Dicono che verso la fine di un novembre tornò
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 30/11/2018 - 09:26
Ida in lotta
2018
La febbre incendiaria
Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre acustiche
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Valentina Reggio: voce
Il disco comincia con il brano ispirato ad una delle parti centrali – e più drammatiche – del romanzo “La Storia”: la lotta quotidiana della maestra elementare Ida Ramundo, assieme al piccolo Giuseppe (soprannominato Useppe), contro la miseria e la fame; mentre sta rincasando, la donna incontra alcune persone provenire dalla piazza principale del quartiere con pacchi di farina in mano ricevuti dai tedeschi.
La macabra propaganda nazista li immortala, tra fotografi e macchine da presa, mentre distribuiscono viveri alla popolazione. Nel brano si accenna anche al comandante tedesco Kurt Malzer, che si faceva... (continuer)
La febbre incendiaria
Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre acustiche
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Valentina Reggio: voce
Il disco comincia con il brano ispirato ad una delle parti centrali – e più drammatiche – del romanzo “La Storia”: la lotta quotidiana della maestra elementare Ida Ramundo, assieme al piccolo Giuseppe (soprannominato Useppe), contro la miseria e la fame; mentre sta rincasando, la donna incontra alcune persone provenire dalla piazza principale del quartiere con pacchi di farina in mano ricevuti dai tedeschi.
La macabra propaganda nazista li immortala, tra fotografi e macchine da presa, mentre distribuiscono viveri alla popolazione. Nel brano si accenna anche al comandante tedesco Kurt Malzer, che si faceva... (continuer)
Eccomi qui, in fila per una minestra economica
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 30/11/2018 - 09:03
Primavera di Praga
La bella interpretazione di Chiara Riondino e Francesca Breschi dal disco La stessa rabbia, la stessa primavera
Lorenzo 29/11/2018 - 20:56
Ribellarsi è giusto
[1976]
Album “Marilyn”
Testo e musica di Alloisio-Biggi
Lyrics and music by Alloisio-Biggi
Testo trovato su La Brigata Lolli
Album “Marilyn”
Testo e musica di Alloisio-Biggi
Lyrics and music by Alloisio-Biggi
Testo trovato su La Brigata Lolli
Ribellarsi e' giusto!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 29/11/2018 - 10:19
Donna
[1976]
Album “Dietro le sbarre”
Parole e musica di Giampiero Alloisio e Bruno Biggi
Testo trovato su La Brigata Lolli
Album “Dietro le sbarre”
Parole e musica di Giampiero Alloisio e Bruno Biggi
Testo trovato su La Brigata Lolli
Da quando sei sposata hai la tua solita routine
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 29/11/2018 - 10:08
La ninna nanna del piccolo borghese
[1976]
Album “Dietro le sbarre”
Parole e musica di Giampiero Alloisio e Gianni Martini
Testo trovato su La Brigata Lolli
Album “Dietro le sbarre”
Parole e musica di Giampiero Alloisio e Gianni Martini
Testo trovato su La Brigata Lolli
Hai spento già la luce e sotto le lenzuola di lino ricamato
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 29/11/2018 - 10:01
Chili TT
Caro Riccardo, nell'introduzione tu (ti) poni questa domanda:
Ma come mai “Chili TT”?
Poi però non dai una risposta...
Allora la risposta (te) la do io, visto che mi ronzava per la testa a mia volta quest'altra domanda: "Ma perchè mai fui costretto a trascrivere questo testo ad orecchio ai tempi di Koroll Ar C'Hleze?"
E la risposta al mio e al tuo quesito si trova contenuta all'interno di una delle lettere da Gilles mi indirizzò qualche vita fa o migliaia di canzoni fa. Di suo pugno letteralmente mi scriveva a tal proposito (traduco!):
"....non ti ho inserito i testi di "C'est la faute au pétrole" e "Chili T.T." perchè non li amo troppo. Volevo intitolare il secondo I.T.T. ma la casa discografica si oppose, dicendo che il disco sarebbe stato sequestrato. Avevo composto questo testo dopo il colpo di stato di Pinochet e la rivelazione della partecipazione di I.T.T. ad esso. Abbiamo deciso... (continuer)
Ma come mai “Chili TT”?
Poi però non dai una risposta...
Allora la risposta (te) la do io, visto che mi ronzava per la testa a mia volta quest'altra domanda: "Ma perchè mai fui costretto a trascrivere questo testo ad orecchio ai tempi di Koroll Ar C'Hleze?"
E la risposta al mio e al tuo quesito si trova contenuta all'interno di una delle lettere da Gilles mi indirizzò qualche vita fa o migliaia di canzoni fa. Di suo pugno letteralmente mi scriveva a tal proposito (traduco!):
"....non ti ho inserito i testi di "C'est la faute au pétrole" e "Chili T.T." perchè non li amo troppo. Volevo intitolare il secondo I.T.T. ma la casa discografica si oppose, dicendo che il disco sarebbe stato sequestrato. Avevo composto questo testo dopo il colpo di stato di Pinochet e la rivelazione della partecipazione di I.T.T. ad esso. Abbiamo deciso... (continuer)
Flavio Poltronieri 28/11/2018 - 18:23
Cappuccio rosso
Infinito (2018)
Ayse Deniz Karacagil è morta in battaglia la mattina del 29 maggio 2017. Era una ragazza turca, aveva partecipato alle proteste a Gezi Park a Istanbul, per le quali era stata arrestata e condannata a 98 anni per terrorismo, scarcerata priam della condanna definitiva Ayse,a 24 anni, decise di andare in Siria a combattere con le Ypj contro l'Isis. In numerose foto compare con un cappello o foulard, da cui il soprannome.
Tavole tratte da Kobane Calling di Zerocalcare.
Ayse Deniz Karacagil è morta in battaglia la mattina del 29 maggio 2017. Era una ragazza turca, aveva partecipato alle proteste a Gezi Park a Istanbul, per le quali era stata arrestata e condannata a 98 anni per terrorismo, scarcerata priam della condanna definitiva Ayse,a 24 anni, decise di andare in Siria a combattere con le Ypj contro l'Isis. In numerose foto compare con un cappello o foulard, da cui il soprannome.
Tavole tratte da Kobane Calling di Zerocalcare.
Ti penso amore mio che sei lontano
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 28/11/2018 - 10:54
Parcours:
Du Kurdistan
Le déserteur
ITALIANO / ITALIAN / ITALIEN [15] - P. Fantozzi (Paolo Villaggio) - Les Sunlights
Traduzione di P. Fantozzi (alias Paolo Villaggio)
Su 45 giri Il Disertore / Tanti Amici (1967)
Traduzione di P. Fantozzi (alias Paolo Villaggio)
Su 45 giri Il Disertore / Tanti Amici (1967)
I Sunlights avevano già registrato la versione di Marcel Mouloudji con un'intro recitata in francese e tradotta in inglese; nella versione italiana il recitativo è tradotto in francese. La traduzione italiana di Paolo Villaggio usa, per i credits, lo pseudonimo di "P. Fantozzi": siamo nel 1967 e Villaggio già pubblica sull'Europeo i primi racconti con protagonista l'impiegato tartassato che diverrà immortalmente famoso negli anni a seguire.
IL DISERTORE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 + lorenzo 28/11/2018 - 09:07
Carry the Earth
2018
The Long March
Per il singolo che anticipa l’album, Le Trio Joubran hanno un featuring d’eccellenza: Roger Waters, componente storico dei Pink Floyd e risaputo attivista per i diritti umani canta per loro in Carry the Earth. La canzone è dedicata a tutti quelli che muoiono per il proprio Paese, e in particolare a un tragico evento in cui quattro giovani cugini furono assassinati mentre giocavano a calcio. Un episodio simile purtroppo a molti altri, a Gaza. Il titolo della canzone è tratto da una poesia del leggendario poeta arabo Mahmoud Darwish – “the dead who die to carry the earth after the relics are gone”.
The track is called Carry the Earth and opens with the sound of the sea – it evokes Gaza, and has sounds representing drones.
“It’s a dedication to the four boys murdered on the beach in Gaza in 2014,” Adnan says. The album’s press notes add that it “is dedicated to those... (continuer)
The Long March
Per il singolo che anticipa l’album, Le Trio Joubran hanno un featuring d’eccellenza: Roger Waters, componente storico dei Pink Floyd e risaputo attivista per i diritti umani canta per loro in Carry the Earth. La canzone è dedicata a tutti quelli che muoiono per il proprio Paese, e in particolare a un tragico evento in cui quattro giovani cugini furono assassinati mentre giocavano a calcio. Un episodio simile purtroppo a molti altri, a Gaza. Il titolo della canzone è tratto da una poesia del leggendario poeta arabo Mahmoud Darwish – “the dead who die to carry the earth after the relics are gone”.
The track is called Carry the Earth and opens with the sound of the sea – it evokes Gaza, and has sounds representing drones.
“It’s a dedication to the four boys murdered on the beach in Gaza in 2014,” Adnan says. The album’s press notes add that it “is dedicated to those... (continuer)
boys, mothers’ boys’,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 27/11/2018 - 20:50
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Il testamento del parroco Meslier
À tous présents et à venir, salut !
Il existe une pièce de théâtre qui donne la parole à Jean Meslier et un remarquable petit théâtre de Bruxelles qui la portait depuis sa création. La Ministre de la Culture vient de tuer le Théâtre et d’asphyxier la pièce. Il faut que la Ministre en question est membre du parti catholique, qui se dissimule en Belgique sous le nom jésuitique de « Centre Démocrate Humaniste », on ne peut plus faux-cul.
La pièce s’intitule :
Curé le jour, athée la nuit...
La bonne parole du curé Meslier
En résumé, la Ministre de la Culture a supprimé la dotation au Théâtre Poème où j'ai donné (in illo tempore) vers 1965 des conférences sur Boris Vian et parmi toutes les conséquences de cet assassinat assez analphabète, la pièce de Jean-François Jacobs à propos de Jean Meslier a été elle aussi asphyxiée. Sauf si on l'aide, ce que j'ai déjà fait un peu. Il n'est pas nécessaire... (continuer)
Il existe une pièce de théâtre qui donne la parole à Jean Meslier et un remarquable petit théâtre de Bruxelles qui la portait depuis sa création. La Ministre de la Culture vient de tuer le Théâtre et d’asphyxier la pièce. Il faut que la Ministre en question est membre du parti catholique, qui se dissimule en Belgique sous le nom jésuitique de « Centre Démocrate Humaniste », on ne peut plus faux-cul.
La pièce s’intitule :
Curé le jour, athée la nuit...
La bonne parole du curé Meslier
En résumé, la Ministre de la Culture a supprimé la dotation au Théâtre Poème où j'ai donné (in illo tempore) vers 1965 des conférences sur Boris Vian et parmi toutes les conséquences de cet assassinat assez analphabète, la pièce de Jean-François Jacobs à propos de Jean Meslier a été elle aussi asphyxiée. Sauf si on l'aide, ce que j'ai déjà fait un peu. Il n'est pas nécessaire... (continuer)
Marco Valdo M.I. 27/11/2018 - 10:17
La Verità
2018
INstabile
Feat. Davide Toffolo dei Tre allegri ragazzi morti
Il video è una critica alla costante propaganda che spesso sfocia in conflitti digitali minacciati da fake news, teorie complottiste e scandali social sono ben tangibili: da uno schermo di un computer o di una televisione si passa così a scenari di guerra e di distruzione. Il video mette così in primo piano un tg anti-verità, pronto a offuscare ulteriormente le menti di un pubblico passivo; nel videoclip il conduttore del tg, l`operatore, l`inviato, il militare, il contadino e pure il telespettatore, sono sempre la stessa persona e senza pluralità è impossibile arrivare alla verità.
mescalina.it
INstabile
Feat. Davide Toffolo dei Tre allegri ragazzi morti
Il video è una critica alla costante propaganda che spesso sfocia in conflitti digitali minacciati da fake news, teorie complottiste e scandali social sono ben tangibili: da uno schermo di un computer o di una televisione si passa così a scenari di guerra e di distruzione. Il video mette così in primo piano un tg anti-verità, pronto a offuscare ulteriormente le menti di un pubblico passivo; nel videoclip il conduttore del tg, l`operatore, l`inviato, il militare, il contadino e pure il telespettatore, sono sempre la stessa persona e senza pluralità è impossibile arrivare alla verità.
mescalina.it
Se non c'è più
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 + lorenzo 27/11/2018 - 07:11
Le déserteur
INGLESE / ENGLISH / ANGLAIS [8] - Andy Chango
Andy Chango, pseudonimo di Andrés Fejerman, nato nel 1970, è un cantante e musicista argentino che ha dedicato nel 2008 un intero album a traduzioni di Boris Vian in inglese e spagnolo
Andy Chango (1970) is an Argentinian singer and musician. In 2008 he published an album consisting entirely of translations of Boris Vian's songs into English and Spanish.
trascritta all'ascolto e da completare/rivedere
Andy Chango, pseudonimo di Andrés Fejerman, nato nel 1970, è un cantante e musicista argentino che ha dedicato nel 2008 un intero album a traduzioni di Boris Vian in inglese e spagnolo
Andy Chango (1970) is an Argentinian singer and musician. In 2008 he published an album consisting entirely of translations of Boris Vian's songs into English and Spanish.
trascritta all'ascolto e da completare/rivedere
THE DESERTER
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo + dq82 26/11/2018 - 22:54
Uno come noi
Anche Stalin, vestito da comunista ha instaurato un regime che si è preoccupato di eliminare, ogni avversario e tra i primi, tutti i comunisti che hanno fatto la rivoluzione di Ottobre. L'unico a sopravvivere fu Molotov, perchè la famiglia era rapita ed in ostaggio delle guardie di Stalin!
Ha ragione Lorenzo, in Cina il comunismo è un lontanissimo ricordo; ora regna un capitalismo e uno schiavismo dei lavoratori molto più selvaggio di quello Americano!
Ha ragione Lorenzo, in Cina il comunismo è un lontanissimo ricordo; ora regna un capitalismo e uno schiavismo dei lavoratori molto più selvaggio di quello Americano!
Franz 26/11/2018 - 18:44
Keiner oder alle
Bonjour,
après quelques recherches il semble que la chanson keiner oder alle écrit en 1934 par Brecht et mis en musique par Eisler fut publiée en 1937 en soutien aux combattants de la liberté en Espagne. Brecht l'utilise en 1949 dans Die Tage der Commune et non pas dans Têtes rondes...à ce qu'il me semble
Merci pour les traductions
Christine
de Bruxelles
après quelques recherches il semble que la chanson keiner oder alle écrit en 1934 par Brecht et mis en musique par Eisler fut publiée en 1937 en soutien aux combattants de la liberté en Espagne. Brecht l'utilise en 1949 dans Die Tage der Commune et non pas dans Têtes rondes...à ce qu'il me semble
Merci pour les traductions
Christine
de Bruxelles
26/11/2018 - 18:32
Anna Lamberti Bocconi: Confessione di Alonso Chisciano
Leggendo le note di Riccardo sono riandato alla mia prima volta del Chisciano....stessa 'folgorazione'....io ero un pò più Fossatiano di lui ma dopo Discanto non ho piu provato emozioni simili....diamante irripetibile....nemmeno una canzone , un compagno per la vita.
Claudio 26/11/2018 - 17:51
Cella 33
Commovente perché profonda. Grazie per averla composta e divulgata. Aldo Torresan
26/11/2018 - 17:18
Le Soleil se couche
Le Soleil se couche
Chanson française – Le Soleil se couche – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 112
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, XV)
Dialogue Maïeutique
Serait-ce, Marco Valdo M.I. mon ami, que tu te lancerais dans des considérations météorologiques, comme le font les Anglais lorsqu’ils se rencontrent ? Qu’est-ce donc que cette chanson sur le soleil qui se couche ? A-t-on idée d’un tel sujet ? Pour une peinture, je le conçois aisément ; pour un éleveur de poules en plein air, également, c’est le moment de les rentrer ; pour une mère de famille nombreuse, on le comprend, mais ici ?
Ici, mais précisément ici, Lucien l’âne mon ami, c’est le lieu, le moment et le cas de le dire,... (continuer)
Chanson française – Le Soleil se couche – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 112
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, XV)
Dialogue Maïeutique
Serait-ce, Marco Valdo M.I. mon ami, que tu te lancerais dans des considérations météorologiques, comme le font les Anglais lorsqu’ils se rencontrent ? Qu’est-ce donc que cette chanson sur le soleil qui se couche ? A-t-on idée d’un tel sujet ? Pour une peinture, je le conçois aisément ; pour un éleveur de poules en plein air, également, c’est le moment de les rentrer ; pour une mère de famille nombreuse, on le comprend, mais ici ?
Ici, mais précisément ici, Lucien l’âne mon ami, c’est le lieu, le moment et le cas de le dire,... (continuer)
Quand le roi de sang, Philippe l’odieux,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 26/11/2018 - 16:56
Oliver Cromwell
Chanson anglaise – Oliver Cromwell – Monty Python – 1969
Paroles : John Cleese
Sur la musique de la "Polonaise héroïque" Polonez As-dur op. 53 de Frédéric Chopin
« Oliver Cromwell » est une chanson créée par les Monty Python en 1989, et éditée dans leur album de 1991 : Monty Python Sings. John Cleese, qui a écrit le poème lyrique, fait remonter la chanson au 2 février 1969 dans l’émission de radio I’m Sorry, I’ll Read That Again, où elle fut présentée comme « La Ballade d’Oliver Cromwell ». Elle est chantée sur la Polonaise héroïque de Frédéric Chopin, et raconte la carrière de l’homme d’État britannique Oliver Cromwell, depuis son mandat de parlementaire (député britannique) d’Huntingdon à son installation comme Lord Protecteur du Commonwealth de l’Angleterre. Les textes principaux sont exécutés par John Cleese, accompagné d’un petit chœur comprenant Eric Idle et d’autres chanteurs.
Paroles : John Cleese
Sur la musique de la "Polonaise héroïque" Polonez As-dur op. 53 de Frédéric Chopin
« Oliver Cromwell » est une chanson créée par les Monty Python en 1989, et éditée dans leur album de 1991 : Monty Python Sings. John Cleese, qui a écrit le poème lyrique, fait remonter la chanson au 2 février 1969 dans l’émission de radio I’m Sorry, I’ll Read That Again, où elle fut présentée comme « La Ballade d’Oliver Cromwell ». Elle est chantée sur la Polonaise héroïque de Frédéric Chopin, et raconte la carrière de l’homme d’État britannique Oliver Cromwell, depuis son mandat de parlementaire (député britannique) d’Huntingdon à son installation comme Lord Protecteur du Commonwealth de l’Angleterre. Les textes principaux sont exécutés par John Cleese, accompagné d’un petit chœur comprenant Eric Idle et d’autres chanteurs.
OLIVER CROMWELL
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 26/11/2018 - 16:04
J'attendrai
quell'orribile conflitto che fu la seconda guerra mondiale.
Molto diversa evidentemente dalla versione originale italiana dove l'interprete sognava il rientro della propria amata perché privo dei suoi "baci languidi" e che rifletteva il clima canterino nei tempi di pieno regime fascista.
seguirà traduzione italiana di questo testo francese.
Giorgio Pinna
Molto diversa evidentemente dalla versione originale italiana dove l'interprete sognava il rientro della propria amata perché privo dei suoi "baci languidi" e che rifletteva il clima canterino nei tempi di pieno regime fascista.
seguirà traduzione italiana di questo testo francese.
Giorgio Pinna
J'ATTENDRAI (Dino Olivieri- Louis Poterat)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Giorgio Pinna 26/11/2018 - 15:51
Telefono Azzurro (051/222525)
Come lasciare solo quei due commenti vergognosi probabilmente scritti da "persone" cresciute con il sedere nella bambagia.
Sono un testimone diretto di bambini miei coetanei massacrati da padri padroni col vizio del bere.
A distanza di più cinquant'anni si portano ancora con loro le ferite di quell'esperienza terribile.
Tutti e ribadisco tutti e tre sono finiti ai margini della società, ricalcando le orme dei loro padri per ciò che concerne il vizio del bere ma hanno evitato di avere figli, coscientemente e per una scelta lucida.
Prima di esprimere pareri o peggio ancora giudizi, pregasi connettere il cervello, se ne possedete uno.
Grazie per lo spazio, Gianluca
Sono un testimone diretto di bambini miei coetanei massacrati da padri padroni col vizio del bere.
A distanza di più cinquant'anni si portano ancora con loro le ferite di quell'esperienza terribile.
Tutti e ribadisco tutti e tre sono finiti ai margini della società, ricalcando le orme dei loro padri per ciò che concerne il vizio del bere ma hanno evitato di avere figli, coscientemente e per una scelta lucida.
Prima di esprimere pareri o peggio ancora giudizi, pregasi connettere il cervello, se ne possedete uno.
Grazie per lo spazio, Gianluca
Erostrato 25/11/2018 - 19:00
Σαν το μετανάστη
Questo testo "San To Metanasti" di Lefteris Papadopoulos viene cantato da Maria Farandouri sulla musica già composta per "Kardeşin Duymaz", da Zülfü Livaneli e presente nel disco "Günlerimiz" del 1980. Vorrei ricordare che la versione del brano si trova già a partire dal disco registrato nel 1982 a nome dell'Ensemble co-intestato.
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 25/11/2018 - 17:45
När kapitalet tar till vapen
KUN PÄÄOMA TARTTUU ASEISIIN
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 25/11/2018 - 14:39
L'altalena
Chanson italienne – L’altalena – Radici nel cemento – 2008
Dialogue Maïeutique
In illo tempore, Lucien l’âne mon ami, au temps où j’avais écrit une première version de cette chanson italienne, j’en étais à mes premiers pas de blogueur et d’acteur banal des Chansons contre la Guerre, un site italien aux allures internationales que je découvrais assez éberlué de son envergure
Que dire aujourd’hui ?, rétorque Lucien l’âne. Si en 2008, il y a donc dix ans, le visiteur anonyme que tu étais en 2008 était éberlué par une collection de 8000 chansons, combien le serait-il aujourd’hui face à un inventaire sept fois plus grand ?
Certes, Lucien l’âne mon ami, mais la taille n’est pas tout, le nombre donne peut-être une appréciation chiffrée, mais que dit-il du contenu et de l’intérêt qu’il y a à consulter ce site plutôt que n’importe quel autre qui recense des chansons. Il y en a des tas sur le... (continuer)
Dialogue Maïeutique
In illo tempore, Lucien l’âne mon ami, au temps où j’avais écrit une première version de cette chanson italienne, j’en étais à mes premiers pas de blogueur et d’acteur banal des Chansons contre la Guerre, un site italien aux allures internationales que je découvrais assez éberlué de son envergure
Que dire aujourd’hui ?, rétorque Lucien l’âne. Si en 2008, il y a donc dix ans, le visiteur anonyme que tu étais en 2008 était éberlué par une collection de 8000 chansons, combien le serait-il aujourd’hui face à un inventaire sept fois plus grand ?
Certes, Lucien l’âne mon ami, mais la taille n’est pas tout, le nombre donne peut-être une appréciation chiffrée, mais que dit-il du contenu et de l’intérêt qu’il y a à consulter ce site plutôt que n’importe quel autre qui recense des chansons. Il y en a des tas sur le... (continuer)
LA BALANÇOIRE
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envoyé par Marco Valdo M.I. 25/11/2018 - 13:30
Warzone
Disturbante, anche per l'interpretazione stessa... Trovo la voce della Ono quanto di più lontano dalla musica... Ha poi avuto anche l'insana idea di chiudere questo nuovo album con una versione di Imagine... Okkei, l'avrà scritta pure lei insieme a John, ma io vorrei lo stesso ucciderla...
WARZONE
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envoyé par B.B. 24/11/2018 - 21:34
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Stavamo andando a Cortina a trovare certi amici di Fabrizio. Passando sul Piave notammo un cartello che diceva: ‘Fiume sacro alla patria’. Fabrizio disse: ‘Come può essere sacro un luogo di massacro?’. Pensammo ai due soldati amanti, uno morto sulla bandiera, ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia, e l’altro che si lascia cadere... (continuer)