Speriamo soltanto che la vita politica del Silvio nazionale non duri fino a cent'anni - come nell'ultima strofa della canzone di Gaber - sennò siamo perduti...
B.B. 31/1/2018 - 18:05
Ma dài, ora sembra che sia affaticato e con gli sbalzi di pressione...secondo me, invece, è soltanto l'inizio del progressivo sfaldamento, senz'altro aiutato dal calore dei riflettori durante le trasmissioni. Era d'altronde chiaro che si sarebbe prima o poi decomposto durante una campagna elettorale, a parte la dentatura che sembra rifatta all'Ideal Standard (ha un sorriso che è una rubinetteria lucidata). Più che parlare oramai biascica, ed è tra l'altro anche per questo che si fa capire perfettamente dall'elettorato italiano. Silvio non "morirà": cadrà tra un po' a pezzi, quando tutti i materiali di cui è fatto si deterioreranno. Quel che accadrà è descritto perfettamente nella scena finale del film La morte ti fa bella, con il crollo di Meryl Streep e Goldie Hawn:
Seguo Peter Hammill e i VDGG dal 1972. L'8 febbraio erano al teatro Massimo di Milano per due concerti: pomeridiano e serale, dove eseguirono tra gli altri brani anche "Lemmings".
Per anni ho cercato il testo originale, tuttavia possedevo solo la traduzione(di Fiorella Gentile credo) da ciao 2001 e, riascoltandola continuamente, cercavo i termini inglesi per seguire quella splendida voce.
Scusa la lunga premessa, volevo complimentarmi e ringraziarti per la traduzione e le ottime note che contestualizzano il contenuto del brano.
Fisarmonica: Maurizio Francisci
Chitarre: Daniele Romeo, Claudio Carboni
Mandolino: Manuel Francisci
Clarinetto: Javier Camarda
Voci: Cristiana Alviti, Sonia Ciccolini, Angelica Simeoni e Manuel Francisci
Diarsera posi un giglio alla finestra,
diarsera il posi e stamani gli è nato,
andai per affacciarmi alla finestra,
con le sue fronde mi copriva il capo.
Giglio, mio giglio, quanto sei cresciuto!
ricordati del ben ch’io t’ho voluto;
giglio, mio giglio, quanto sei crescente!
ricordati del ben ch’io ti vò sempre.
E cinquecento catenelle d’oro
hanno legato lo tuo cuore al mio
e l’hanno fatto tanto stretto i’ nodo
che non si scioglierà né te né io,
e l’hanno fatto i’ nodo tanto forte
che non si scioglierà fino alla morte.
D'altro canto Duo
L'Anonimo Toscano del XXI secolo 30/1/2018 - 22:06
Nel 1958 al liceo Virgilio di Roma un amico tradusse in greco la strofetta:
Coreveno, coreveno
pareveno pompieri
questi quattro culattieri
de ‘ste guardie de città.
Grazie streguzza!
Ciao