Tu grillo parlante
Version française – LE GRILLON QUI PARLE – Marco Valdo M.I. – 2018
Chanson italienne – Tu grillo parlante – Edoardo Bennato – 1977
Texte et musique : Edoardo Bennato
Voici, Lucien l’âne mon ami, encore une chanson d’Edoardo Bennato relative à l’histoire de la Marionnette dans fil, alias Pinocchio.
C’est une bonne idée, Marco Valdo M.I. mon ami, car l’air de rien, ces « chansons qui ne sont que des chansonnettes » - c’est du moins ainsi qu’en parle Edoardo Bennato lui-même, si mon souvenir est exact- m’ont tout l’air, tout au contraire, d’êtres d’authentiques chansons remplies de vigueur, de verdeur et diablement intéressantes.
De fait, Lucien l’âne mon ami ; si tu te souviens, nous avons déjà présenté ici (et ailleurs) les versions françaises de plusieurs d’entre elles.
Oui, Marco Valdo M.I. mon ami, et si ma mémoire est bonne (tu compléteras si j’en oublie), c’était La Fée, Quand tu seras grand, En Prison, en Prison, Le Renard et le Chat, Docteurs,... (continuer)
Texte et musique : Edoardo Bennato
Voici, Lucien l’âne mon ami, encore une chanson d’Edoardo Bennato relative à l’histoire de la Marionnette dans fil, alias Pinocchio.
C’est une bonne idée, Marco Valdo M.I. mon ami, car l’air de rien, ces « chansons qui ne sont que des chansonnettes » - c’est du moins ainsi qu’en parle Edoardo Bennato lui-même, si mon souvenir est exact- m’ont tout l’air, tout au contraire, d’êtres d’authentiques chansons remplies de vigueur, de verdeur et diablement intéressantes.
De fait, Lucien l’âne mon ami ; si tu te souviens, nous avons déjà présenté ici (et ailleurs) les versions françaises de plusieurs d’entre elles.
Oui, Marco Valdo M.I. mon ami, et si ma mémoire est bonne (tu compléteras si j’en oublie), c’était La Fée, Quand tu seras grand, En Prison, en Prison, Le Renard et le Chat, Docteurs,... (continuer)
LE GRILLON QUI PARLE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 3/1/2018 - 22:57
Chanson für Morgen
[1945]
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Una poesia che già di per sè è dichiaratamente una canzone. Comunque è stata anche messa in musica, per esempio dal compositore tedesco Hans-Dieter Kuhn
Nella raccolta "Verse für Zeitgenossen", pubblicata nel 1945
Testo trovato su qui
Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine... (continuer)
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Una poesia che già di per sè è dichiaratamente una canzone. Comunque è stata anche messa in musica, per esempio dal compositore tedesco Hans-Dieter Kuhn
Nella raccolta "Verse für Zeitgenossen", pubblicata nel 1945
Testo trovato su qui
Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine... (continuer)
Wir wissen nicht, was morgen wird.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/1/2018 - 21:11
Shipbuilding
Una curiosità: la traduzione di "Is it worth it" con "È cosa buona e giusta" è
- la traduzione letterale, "is it worth it" è l'equivalente dell'affermazione "è cosa buona e giusta" durante la messa
- una licenza poetica, al posto del significato originale di "Ne vale la pena?" si è scelto di tradurre con "È cosa buona e giusta"
- altro?
Sono sinceramente curioso :-)
Grazie
Marco
- la traduzione letterale, "is it worth it" è l'equivalente dell'affermazione "è cosa buona e giusta" durante la messa
- una licenza poetica, al posto del significato originale di "Ne vale la pena?" si è scelto di tradurre con "È cosa buona e giusta"
- altro?
Sono sinceramente curioso :-)
Grazie
Marco
Marco 3/1/2018 - 16:01
McCafferty
anonyme
[XIX° secolo]
Una canzone irlandese molto nota – con i titoli di McCafferty, o McCaffery o McKaffery - che trovo nel repertorio di artisti come Dominic Behan, The Spinners, Roy Harris, ma soprattutto Ewan MacColl e The Dubliners
Sulla melodia de The Croppy Boy
Il testo che propongo – quello della versione dei Dubliners – racconta la storia vera di Patrick McCaffery, nato nel 1842 nella contea irlandese di Kildare. Orfano di madre, abbandonato dal padre, Patrick ebbe un'infanzia difficilissima, con il corollario dell'allora inevitabile lavoro precoce in una fabbrica. A 18 anni si arruolò ma, forse per il suo carattere riottoso e insubordinato, forse soltanto perchè irlandese, fu subito accolto male dai suoi diretti superiori. La canzone racconta che gli bastò esitare a compiere l'ordine di identificare dei bambini, figli di militari, che facevano chiasso perchè Patrick McCaffery fosse condannato... (continuer)
Una canzone irlandese molto nota – con i titoli di McCafferty, o McCaffery o McKaffery - che trovo nel repertorio di artisti come Dominic Behan, The Spinners, Roy Harris, ma soprattutto Ewan MacColl e The Dubliners
Sulla melodia de The Croppy Boy
Il testo che propongo – quello della versione dei Dubliners – racconta la storia vera di Patrick McCaffery, nato nel 1842 nella contea irlandese di Kildare. Orfano di madre, abbandonato dal padre, Patrick ebbe un'infanzia difficilissima, con il corollario dell'allora inevitabile lavoro precoce in una fabbrica. A 18 anni si arruolò ma, forse per il suo carattere riottoso e insubordinato, forse soltanto perchè irlandese, fu subito accolto male dai suoi diretti superiori. La canzone racconta che gli bastò esitare a compiere l'ordine di identificare dei bambini, figli di militari, che facevano chiasso perchè Patrick McCaffery fosse condannato... (continuer)
When I was eighteen years of age
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 3/1/2018 - 13:41
The Light Horse
anonyme
[XIX° secolo, o anche prima]
Una ballata irlandese, un'anti-recruiting song, che sta al n. 3027 delle Bodleian Libraries e che è nota anche con il titolo alternativo de "The Black Horse"
L'interpretazione più nota è quella di Kevin Mitchell, musicista scozzese, nel suo "Free and Easy.
Irish Traditional Songs and Ballads", pubblicato nel 1977.
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
Il soprannome "Black Horse" era quello dato al 7th (The Princess Royal's) Dragoon Guards, reggimento di cavalleria della British Army, quando a metà 700 fu posto sotto conduzione irlandese, integrato nel 4th Regiment of Horse, prendendo parte alla Guerra dei 7 Anni (1756-1763). Per questo penso che la canzone possa essere anche più vecchia delle date riportate sui fogli volanti delle Bodleian Libraries...
Una ballata irlandese, un'anti-recruiting song, che sta al n. 3027 delle Bodleian Libraries e che è nota anche con il titolo alternativo de "The Black Horse"
L'interpretazione più nota è quella di Kevin Mitchell, musicista scozzese, nel suo "Free and Easy.
Irish Traditional Songs and Ballads", pubblicato nel 1977.
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
Il soprannome "Black Horse" era quello dato al 7th (The Princess Royal's) Dragoon Guards, reggimento di cavalleria della British Army, quando a metà 700 fu posto sotto conduzione irlandese, integrato nel 4th Regiment of Horse, prendendo parte alla Guerra dei 7 Anni (1756-1763). Per questo penso che la canzone possa essere anche più vecchia delle date riportate sui fogli volanti delle Bodleian Libraries...
Come all you airy bachelors and be advised by me:
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/1/2018 - 11:05
Fabrizio De André: Creuza de mä [Crêuza de mä]
A Genova ci sono stato una sola giornata, con un amico, per un occasione che ci ha permesso di passare del tempo immersi nella natura nella parte alta della città, tra le strade di collina, dove finiscono le abitazioni e si ispessisce la vegetazione. Nel tempo a disposizione siamo risaliti a casaccio per le mulattiere, cercando un punto da cui si vedesse il mare. Non l'abbiamo trovato, ma abbiamo camminato a lungo e di corsa su queste vie ripidissime, strette tra muri spessi, coperte di pietre e mattoni, e che infine esausti ci siamo fermati a contemplare. Questa canzone mi riporta lì, alla bellezza di una città che in ogni suo scorcio è piena di vita, di storia e di poesia.
Davide 2/1/2018 - 19:53
Lettera da Sant'Anna di Stazzema
«Settanta anni fa, il 1° gennaio 1948, entrava in vigore la Costituzione Repubblicana dopo anni di regime fascista e di occupazione nazista che avevano annullato tutte le libertà personali, associative discriminando e perseguitando gli oppositori a seconda del pensiero, per l’appartenenza religiosa, razziale, etnica.
Tutti insieme vogliamo assumerci un impegno.
Aderendo al Comune Virtuale Antifascista e sottoscrivendo questo documento:
AFFERMIAMO la responsabilità di ciascuno in merito alla possibilità per tutti di poter crescere e prosperare nel rispetto dell’altro, di poter esprimere liberamente le proprie opinioni senza discriminazioni di pensiero, razza, religione, orientamento politico, sesso, orientamento sessuale, condizione sociale ed arrivare all’obiettivo per ciascuno di accedere ad una informazione che diventi strumento di conoscenza su cui costruire un mondo senza più paure,... (continuer)
Tutti insieme vogliamo assumerci un impegno.
Aderendo al Comune Virtuale Antifascista e sottoscrivendo questo documento:
AFFERMIAMO la responsabilità di ciascuno in merito alla possibilità per tutti di poter crescere e prosperare nel rispetto dell’altro, di poter esprimere liberamente le proprie opinioni senza discriminazioni di pensiero, razza, religione, orientamento politico, sesso, orientamento sessuale, condizione sociale ed arrivare all’obiettivo per ciascuno di accedere ad una informazione che diventi strumento di conoscenza su cui costruire un mondo senza più paure,... (continuer)
2/1/2018 - 19:23
Il general Cadorna
anonyme
Mio nonno che si è fatto tre anni di trincea cantava così:
il General Cadorna ha perso l'intelletto
(continuer)
(continuer)
envoyé par giovanna 2/1/2018 - 15:10
When Cathy Runs
[2000]
2016
Searching for Rewind
Cathy Freeman medaglia d'oro sui 400 metri alle Olimpiadi di Sidney. Nel giro d'onore sfilò anche con la bandiera aborigena, nonostante il divieto, così come aveva fatto già ai giochi del Commonwealth nel 1994.
Dopo il suo ritiro sportivo si è dedicata a svariate attività sociali ed educative per gli aborigeni.
I soprusi vendicati in pista dall'oro di Cathy Freeman
di Emanuela Audisio
Partì, arrivò, vinse. Era la sua corsa, il suo paese, il suo pubblico. Fece una cosa umile: stette lì inginocchiata sulla pista, davanti a 112.524 spettatori. Finalmente non era più prigioniera, ma simbolo di un paese, di una riconciliazione, di un futuro.
Aveva la bocca e la lingua secca, e un body integrale che la faceva sembrare una crociata fuori posto. Invece Cathy Freeman era al posto giusto: prima nei 400 metri, primo oro aborigeno e prima atleta, ultima tedofora,... (continuer)
2016
Searching for Rewind
Cathy Freeman medaglia d'oro sui 400 metri alle Olimpiadi di Sidney. Nel giro d'onore sfilò anche con la bandiera aborigena, nonostante il divieto, così come aveva fatto già ai giochi del Commonwealth nel 1994.
Dopo il suo ritiro sportivo si è dedicata a svariate attività sociali ed educative per gli aborigeni.
I soprusi vendicati in pista dall'oro di Cathy Freeman
di Emanuela Audisio
Partì, arrivò, vinse. Era la sua corsa, il suo paese, il suo pubblico. Fece una cosa umile: stette lì inginocchiata sulla pista, davanti a 112.524 spettatori. Finalmente non era più prigioniera, ma simbolo di un paese, di una riconciliazione, di un futuro.
Aveva la bocca e la lingua secca, e un body integrale che la faceva sembrare una crociata fuori posto. Invece Cathy Freeman era al posto giusto: prima nei 400 metri, primo oro aborigeno e prima atleta, ultima tedofora,... (continuer)
Not the best of starts - Just five and a half - Family torn apart
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 2/1/2018 - 14:38
My Darling Sleeps in England
anonyme
[1940-43?]
Una canzone raccolta nella Contea di Leitrim, Irlanda, dal giornalista, musicista e ricercatore folklorico britannico Karl Frederick Dallas (1931-2016), che la incluse nella sua raccolta “The Cruel Wars: 100 soldiers' songs from Agincourt to Ulster”, pubblicata nel 1972 (qui i titoli contenuti)
Sulla melodia della tradizionale “The Boston Burglar”
Testo trovato su Mudcat Café
Credo che la canzone si riferisca ai prolungati bombardamenti tedeschi su Birmingham e dintorni, avvenuti tra il 1940 ed il 1943 durante la cosiddetta “Battaglia d’Inghilterra”.
Una canzone raccolta nella Contea di Leitrim, Irlanda, dal giornalista, musicista e ricercatore folklorico britannico Karl Frederick Dallas (1931-2016), che la incluse nella sua raccolta “The Cruel Wars: 100 soldiers' songs from Agincourt to Ulster”, pubblicata nel 1972 (qui i titoli contenuti)
Sulla melodia della tradizionale “The Boston Burglar”
Testo trovato su Mudcat Café
Credo che la canzone si riferisca ai prolungati bombardamenti tedeschi su Birmingham e dintorni, avvenuti tra il 1940 ed il 1943 durante la cosiddetta “Battaglia d’Inghilterra”.
My darling sleeps in England across the Irish Sea
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/1/2018 - 11:32
War Begets Poverty
anonyme
Trovo questa canzoncina su The World Turn’d Upside Down - Music of the English Civil War and Interregnum, 1630-1660. E’ intitolata “The Almanac” ed attribuita a tal Richard Brown (?-1664)
In questo caso dovrebbe essere inserita nei percorsi sulle più antiche canzoni contro la guerra e sulle ballate tradizionali britanniche e irlandesi contro la guerra...
In questo caso dovrebbe essere inserita nei percorsi sulle più antiche canzoni contro la guerra e sulle ballate tradizionali britanniche e irlandesi contro la guerra...
THE ALMANAC
(continuer)
(continuer)
envoyé par B.B. 2/1/2018 - 10:19
Te vengo a cercà
[2016]
Singolo de La Maschera feat. Laye Ba.
Il video ufficiale è stato realizzato tra Dakar, in Senegal, e Napoli
"Te vengo a cercà” è il mio grido di gioia generato da un abbraccio – racconta Colella – ho scritto i versi “chest’è Napule e nun è Africa” perché ognuno è il Sud di qualcun altro. Perché quelle che ci spacciano per differenze in realtà non sono altro che paure. Perché in qualsiasi parte del mondo, di fronte a un figlio costretto a lasciare sua madreterra, nun se po’ sta fermi a guardare”
Da questa pagina
Singolo de La Maschera feat. Laye Ba.
Il video ufficiale è stato realizzato tra Dakar, in Senegal, e Napoli
"Te vengo a cercà” è il mio grido di gioia generato da un abbraccio – racconta Colella – ho scritto i versi “chest’è Napule e nun è Africa” perché ognuno è il Sud di qualcun altro. Perché quelle che ci spacciano per differenze in realtà non sono altro che paure. Perché in qualsiasi parte del mondo, di fronte a un figlio costretto a lasciare sua madreterra, nun se po’ sta fermi a guardare”
Da questa pagina
Nioo booke faniuu diogue
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 2/1/2018 - 09:16
Quando sarai grande
Chanson italienne – Quando sarai grande – Edoardo Bennato – 1977
Texte et musique : Edoardo Bennato
Une chanson, la fin des rêves et les fondements de l’autoritarisme
Il y eut une période, à cheval sur les années 70 et 80, où les chansons d’Edoardo Bennato étaient devenues une espèce d’hymnes pour une certaine catégorie de personnes. C’étaient les adolescents de ma génération, âgés de seize – dix-sept ans qui n’avaient pas pu participer aux grands soulèvements de 68 et qui vivaient vers 1977 avec une participation un peu étrange, chancelante, de gamins. Ces chansons de Bennato étaient simples, directes, et il serait facile les critiquer maintenant ; pourtant elles avaient leur importance. Bennato chantait des choses que tout adolescent éprouve, et en particulier, la précise sensation d’être déjà une partie d’un engrenage autoritaire exprimé principalement par l’école. En ce sens, le « concept... (continuer)
Texte et musique : Edoardo Bennato
Une chanson, la fin des rêves et les fondements de l’autoritarisme
Il y eut une période, à cheval sur les années 70 et 80, où les chansons d’Edoardo Bennato étaient devenues une espèce d’hymnes pour une certaine catégorie de personnes. C’étaient les adolescents de ma génération, âgés de seize – dix-sept ans qui n’avaient pas pu participer aux grands soulèvements de 68 et qui vivaient vers 1977 avec une participation un peu étrange, chancelante, de gamins. Ces chansons de Bennato étaient simples, directes, et il serait facile les critiquer maintenant ; pourtant elles avaient leur importance. Bennato chantait des choses que tout adolescent éprouve, et en particulier, la précise sensation d’être déjà une partie d’un engrenage autoritaire exprimé principalement par l’école. En ce sens, le « concept... (continuer)
QUAND TU SERAS GRAND
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 1/1/2018 - 21:58
Come Love Come
[2017]
Parole e musica di Rhiannon Giddens.
Nell'album "Freedom Highway"
La preghiera d'amore di una giovane schiava, poi liberata, durante la Guerra Civile americana...
Parole e musica di Rhiannon Giddens.
Nell'album "Freedom Highway"
La preghiera d'amore di una giovane schiava, poi liberata, durante la Guerra Civile americana...
Come love come, the road lies low
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/1/2018 - 19:05
Julie
[2017]
Parole e musica di Rhiannon Giddens
Nell'abum "Freedom Highway"
"Sono una figlia del Sud, della classe operaia bianca, della classe operaia nera, dei democratici, dei repubblicani, dei gay, degli etero, e posso dirvi una cosa, noi siamo molto più simili di quanto sembriamo diversi. Non possiamo lasciare che l'odio ci divida, non possiamo lasciare che l'ignoranza ci sminuisca, non possiamo lasciare che coloro la cui avidità riempie ogni loro ora di veglia, conquistino il nostro paese. Non possono prendersi l’America, a meno che noi non gliela lasciamo prendere". (Rhiannon Giddens, nella recensione di Gianfranco Marmoro su OndaRock)
"Ogni canzone possiede in verità una doppia chiave di lettura: da una parte la Giddens cattura l’ascoltatore sottolineando con calibrato pathos il dolore e il tormento di chi subisce violenze e soprusi; dall’altro lato la costruzione dei brani tende a... (continuer)
Parole e musica di Rhiannon Giddens
Nell'abum "Freedom Highway"
"Sono una figlia del Sud, della classe operaia bianca, della classe operaia nera, dei democratici, dei repubblicani, dei gay, degli etero, e posso dirvi una cosa, noi siamo molto più simili di quanto sembriamo diversi. Non possiamo lasciare che l'odio ci divida, non possiamo lasciare che l'ignoranza ci sminuisca, non possiamo lasciare che coloro la cui avidità riempie ogni loro ora di veglia, conquistino il nostro paese. Non possono prendersi l’America, a meno che noi non gliela lasciamo prendere". (Rhiannon Giddens, nella recensione di Gianfranco Marmoro su OndaRock)
"Ogni canzone possiede in verità una doppia chiave di lettura: da una parte la Giddens cattura l’ascoltatore sottolineando con calibrato pathos il dolore e il tormento di chi subisce violenze e soprusi; dall’altro lato la costruzione dei brani tende a... (continuer)
Julie, oh Julie
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/1/2018 - 18:10
At the Purchaser's Option
Ciao Lorenzo, suggerirei di sostituire il testo così come l'autrice lo canta. Inoltre inserirei il brano anche nei percorsi sulla violenza contro le donne e sulla guerra del lavoro:
(B.B.)
(B.B.)
Proposta accolta.
1/1/2018 - 17:54
The Nightingale
anonyme
[XVIII° secolo]
Una shanty & love ballad settecentesca, classificata al n. 1093 delle Bodleian Libraries. Qui le date dei riscontri sono tutte ottocentesche ma The Nightingale è stato sicuramente il nome di una nave da guerra inglese impiegata contro i francesi negli ultimi due decenni del 700, durante la guerra d'indipendenza americana o le guerre rivoluzionarie.
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music, come interpretato da Eliza Carthy e Norma Waterson, rispettivamente figlia e moglie di Martin Carthy, nel loro album "Gift" del 2010.
In precedenza la canzone è stata incisa anche da Cyril Tawney, da The Clancy Brothers con Louis Killen, Frankie Armstrong e altri.
Una storia di amore impossibile, di sopruso e di guerra.
Un giovane contadino s'innamora, ricambiato, di una ragazza di famiglia benestante. I genitori di lei non solo osteggiano la relazione... (continuer)
Una shanty & love ballad settecentesca, classificata al n. 1093 delle Bodleian Libraries. Qui le date dei riscontri sono tutte ottocentesche ma The Nightingale è stato sicuramente il nome di una nave da guerra inglese impiegata contro i francesi negli ultimi due decenni del 700, durante la guerra d'indipendenza americana o le guerre rivoluzionarie.
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music, come interpretato da Eliza Carthy e Norma Waterson, rispettivamente figlia e moglie di Martin Carthy, nel loro album "Gift" del 2010.
In precedenza la canzone è stata incisa anche da Cyril Tawney, da The Clancy Brothers con Louis Killen, Frankie Armstrong e altri.
Una storia di amore impossibile, di sopruso e di guerra.
Un giovane contadino s'innamora, ricambiato, di una ragazza di famiglia benestante. I genitori di lei non solo osteggiano la relazione... (continuer)
Both young and old, I pray lend an ear
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/1/2018 - 16:44
The Ballad of Mairead Farrel
Sulla melodia della famosa canzone tradizionale irlandese "Black Is the Colour of My True Love's Hair"
E' cantata da Rachel Fitzgerald, voce della band newyorkese (con evidentemente ascendenze irlandesi) Seanchai & the Unity Squad, probabilmente gli autori del testo.
The Ballad of Mairéad Farrel
L'hanno interpretata molti altri artisti, tra cui i bravissimi Cara, tedeschi dediti alla musica celtica.
The Ballad of Mairéad Farrel
Vorrei solo ricordare che Mairéad Farrell è stata una combattente dell'IRA nordirlandese. In galera per 10 anni, dal 1976 al 1986, fu poi uccisa (insieme a due suoi compagni, Sean Savage e Daniel McCann) dalle forze speciali inglesi nel 1988 a Gibraltar, mentre preparava un attentato contro la locale guarnigione inglese. Non si trattò di uno scontro a fuoco ma di una vera e propria esecuzione preventiva, allo scopo di evitare un attentato che l'intelligence inglese riteneva imminente.
E' cantata da Rachel Fitzgerald, voce della band newyorkese (con evidentemente ascendenze irlandesi) Seanchai & the Unity Squad, probabilmente gli autori del testo.
The Ballad of Mairéad Farrel
L'hanno interpretata molti altri artisti, tra cui i bravissimi Cara, tedeschi dediti alla musica celtica.
The Ballad of Mairéad Farrel
Vorrei solo ricordare che Mairéad Farrell è stata una combattente dell'IRA nordirlandese. In galera per 10 anni, dal 1976 al 1986, fu poi uccisa (insieme a due suoi compagni, Sean Savage e Daniel McCann) dalle forze speciali inglesi nel 1988 a Gibraltar, mentre preparava un attentato contro la locale guarnigione inglese. Non si trattò di uno scontro a fuoco ma di una vera e propria esecuzione preventiva, allo scopo di evitare un attentato che l'intelligence inglese riteneva imminente.
B.B. 31/12/2017 - 21:48
Edoardo Bennato: Il gatto e la volpe
Chanson italienne – Il gatto e la volpe – Edoardo Bennato – 1977
Texte et musique : Edoardo Bennato
Il y a quarante ans, Edoardo Bennato écrivait et interprétait tout une série des chansons consacrées à « Burattino senza fili », à une Marionnette sans fil ; une série rassemblée en un album quui avait comme personnage central Pinocchio que sans doute, tu connais toi aussi.
Certes, Marco Valdo M.I. mon ami, que je connais cette histoire de Pinocchio. C’est celle d’une marionnette en bois qui de fil en aiguille, d’une aventure à l’autre, se met à vivre, devient un petit garçon et perdant ainsi sa nature propre s’acclimate à la société des hommes. C’est à l’évidence une parabole de la socialisation et de la normalisation des petits humains. En gros, elle raconte le passage de l’enfance à l’âge adulte.
En effet, c’est bien cette histoire-là, Lucien l’âne mon ami. Mais, cette fois, Pinocchio... (continuer)
Texte et musique : Edoardo Bennato
Il y a quarante ans, Edoardo Bennato écrivait et interprétait tout une série des chansons consacrées à « Burattino senza fili », à une Marionnette sans fil ; une série rassemblée en un album quui avait comme personnage central Pinocchio que sans doute, tu connais toi aussi.
Certes, Marco Valdo M.I. mon ami, que je connais cette histoire de Pinocchio. C’est celle d’une marionnette en bois qui de fil en aiguille, d’une aventure à l’autre, se met à vivre, devient un petit garçon et perdant ainsi sa nature propre s’acclimate à la société des hommes. C’est à l’évidence une parabole de la socialisation et de la normalisation des petits humains. En gros, elle raconte le passage de l’enfance à l’âge adulte.
En effet, c’est bien cette histoire-là, Lucien l’âne mon ami. Mais, cette fois, Pinocchio... (continuer)
LE RENARD ET LE CHAT
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 31/12/2017 - 19:19
Getting Things Done
[1979]
Parole e musica di Mark Wilkins, in arte Mark Astronaut
Nell'EP "Restricted Hours". Poi anche come extra nell'LP "It's All Done By Mirrors" (1983)
Testo trovato sul sito ufficiale di questa "one man band" post punk inglese
Parole e musica di Mark Wilkins, in arte Mark Astronaut
Nell'EP "Restricted Hours". Poi anche come extra nell'LP "It's All Done By Mirrors" (1983)
Testo trovato sul sito ufficiale di questa "one man band" post punk inglese
There's a woman on the corner and she's carrying a banner
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 31/12/2017 - 19:09
Blood
[1983]
Parole e musica di Mark Wilkins, in arte Mark Astronaut
Nel disco intitolato "It's All Done By Mirrors"
Testo trovato sul sito ufficiale di questa "one man band" post punk inglese
"Noi siamo i nuovi superuomini e tutto quello che vogliamo è SANGUE!"
Parole e musica di Mark Wilkins, in arte Mark Astronaut
Nel disco intitolato "It's All Done By Mirrors"
Testo trovato sul sito ufficiale di questa "one man band" post punk inglese
"Noi siamo i nuovi superuomini e tutto quello che vogliamo è SANGUE!"
In the hemisphere of hypotheses
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 31/12/2017 - 18:53
Lovely on the Water
anonyme
[XIX° secolo?]
Una canzone raccolta nel 1908 a South Walsham, nel Norfolk inglese, da Ralph Vaughan Williams (1872-1958), compositore britannico. L'informatore era tal Mr Hilton.
Il brano, non molto noto, è stato interpretato dagli Steeleye Span, nel loro disco del 1971 intitolato "Please to See the King" e poi l'anno successivo da Frankie Armstrong, che ci intitolò un intero album. La Armstrong è un'interprete grandissima e misconosciuta, anche su queste pagine, dove non ha ancora una canzone a suo nome.
Molti altri artisti l'hanno proposta successivamente.
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
Andare sul mare, a combattere le guerre della Regina e rischiare la pelle per 4 sterline, per un pugno di soldi che serviranno a mantenere i genitori anziani, E intanto a Tower Hill, sul Tamigi, davanti al palazzo della capitaneria di porto a Londra, si raccolgono le donne che piangono i loro uomini in partenza per la guerra, là dove ruggiscono i cannoni...
Una canzone raccolta nel 1908 a South Walsham, nel Norfolk inglese, da Ralph Vaughan Williams (1872-1958), compositore britannico. L'informatore era tal Mr Hilton.
Il brano, non molto noto, è stato interpretato dagli Steeleye Span, nel loro disco del 1971 intitolato "Please to See the King" e poi l'anno successivo da Frankie Armstrong, che ci intitolò un intero album. La Armstrong è un'interprete grandissima e misconosciuta, anche su queste pagine, dove non ha ancora una canzone a suo nome.
Molti altri artisti l'hanno proposta successivamente.
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
Andare sul mare, a combattere le guerre della Regina e rischiare la pelle per 4 sterline, per un pugno di soldi che serviranno a mantenere i genitori anziani, E intanto a Tower Hill, sul Tamigi, davanti al palazzo della capitaneria di porto a Londra, si raccolgono le donne che piangono i loro uomini in partenza per la guerra, là dove ruggiscono i cannoni...
As I walked out one morning
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 31/12/2017 - 18:28
Guerra
1994
Belli E Dannati
Belli E Dannati
Dicono che è un gioco e presto o tardi finirà
(continuer)
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envoyé par Dq82 31/12/2017 - 18:05
Padre nostro
1994
Belli E Dannati
Un moderno e pacifista "Padre nostro"
Belli E Dannati
Un moderno e pacifista "Padre nostro"
Padre nostro che sei nei cieli
(continuer)
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envoyé par Dq82 31/12/2017 - 17:51
I colori dei dolori
1992
Indiani Padani
...rossa la guerra, ed il nero l'accompagna...
per una canzone che si intitola "i colori dei dolori", più CCG /AWS di così.
Band anni '90, in questo album una collaborazione con Luciano Ligabue in Fuoritempo, che poi Ligabue reinciderà in "A che ora è la fine del mondo"; decisamente diverse le sorti. I RATS ora sono band di nicchia che ogni tanto fa qualche concerto reunion.
Indiani Padani
...rossa la guerra, ed il nero l'accompagna...
per una canzone che si intitola "i colori dei dolori", più CCG /AWS di così.
Band anni '90, in questo album una collaborazione con Luciano Ligabue in Fuoritempo, che poi Ligabue reinciderà in "A che ora è la fine del mondo"; decisamente diverse le sorti. I RATS ora sono band di nicchia che ogni tanto fa qualche concerto reunion.
Bianche terre bianche tette
(continuer)
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envoyé par Dq82 31/12/2017 - 17:39
Agosto 1945
2017
3
Attivi dalla fine degli anni 80, i grandi VLE tornano con un nuovo album dopo anni di silenzio. Ed è come riabbracciare un vecchio amico che non ti ha mai tradito: il quartetto di Cremona propone sempre un ottimo hard rock psichedelico, ponte immaginario tra Jimi Hendrix e Dinosaur Jr, con chitarre acide e voci incazzate. Splendidi i testi: indisciplinati e ribelli. Proprio come ai vecchi tempi.
classic Rock Italia - gennaio 2018
3
Attivi dalla fine degli anni 80, i grandi VLE tornano con un nuovo album dopo anni di silenzio. Ed è come riabbracciare un vecchio amico che non ti ha mai tradito: il quartetto di Cremona propone sempre un ottimo hard rock psichedelico, ponte immaginario tra Jimi Hendrix e Dinosaur Jr, con chitarre acide e voci incazzate. Splendidi i testi: indisciplinati e ribelli. Proprio come ai vecchi tempi.
classic Rock Italia - gennaio 2018
Venti di strada, arrivano come
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envoyé par Dq82 31/12/2017 - 17:15
Parcours:
Hiroshima e Nagasaki 広島市 - 長崎市
Non ci son re
2017
3
Attivi dalla fine degli anni 80, i grandi VLE tornano con un nuovo album dopo anni di silenzio. Ed è come riabbracciare un vecchio amico che non ti ha mai tradito: il quartetto di Cremona propone sempre un ottimo hard rock psichedelico, ponte immaginario tra Jimi Hendrix e Dinosaur Jr, con chitarre acide e voci incazzate. Splendidi i testi: indisciplinati e ribelli. Proprio come ai vecchi tempi.
classic Rock Italia - gennaio 2018
Una canzone che ricorda molto, nel contenuto, Tu che farai: E' inutile accumulare ricchezze e potere, tanto dopo la morte non conteranno più nulla
3
Attivi dalla fine degli anni 80, i grandi VLE tornano con un nuovo album dopo anni di silenzio. Ed è come riabbracciare un vecchio amico che non ti ha mai tradito: il quartetto di Cremona propone sempre un ottimo hard rock psichedelico, ponte immaginario tra Jimi Hendrix e Dinosaur Jr, con chitarre acide e voci incazzate. Splendidi i testi: indisciplinati e ribelli. Proprio come ai vecchi tempi.
classic Rock Italia - gennaio 2018
Una canzone che ricorda molto, nel contenuto, Tu che farai: E' inutile accumulare ricchezze e potere, tanto dopo la morte non conteranno più nulla
Solitario passero che canti:
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envoyé par Dq82 31/12/2017 - 11:55
Nostra bianca civiltà
2017
3
Attivi dalla fine degli anni 80, i grandi VLE tornano con un nuovo album dopo anni di silenzio. Ed è come riabbracciare un vecchio amico che non ti ha mai tradito: il quartetto di Cremona propone sempre un ottimo hard rock psichedelico, ponte immaginario tra Jimi Hendrix e Dinosaur Jr, con chitarre acide e voci incazzate. Splendidi i testi: indisciplinati e ribelli. Proprio come ai vecchi tempi.
classic Rock Italia - gennaio 2018
3
Attivi dalla fine degli anni 80, i grandi VLE tornano con un nuovo album dopo anni di silenzio. Ed è come riabbracciare un vecchio amico che non ti ha mai tradito: il quartetto di Cremona propone sempre un ottimo hard rock psichedelico, ponte immaginario tra Jimi Hendrix e Dinosaur Jr, con chitarre acide e voci incazzate. Splendidi i testi: indisciplinati e ribelli. Proprio come ai vecchi tempi.
classic Rock Italia - gennaio 2018
Ho visto la nostra bianca civiltà avanzare
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envoyé par Dq82 31/12/2017 - 11:50
Maid on the Shore
anonyme
[prima metà dell'800, ma forse ben più antica]
Quello che riporto è il testo della versione della grandissima Frankie Armstrong, dal suo "Lovely on the Water" del 1972, di una delle canzoni tradizionali inglesi più femministe di sempre, al pari di The Crafty Maid's Policy, Lady Maisry, Wreccan wifes ged [The Wife's Lament; The Wife's Complaint] e altre già presenti sul sito.
"Maid on the Shore", o "The Mermaid", è stata incisa anche da A.L. Lloyd, Peggy Seeger, Martin Carthy, Stan Rogers, Cyril Tawney e molti altri artisti
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
Anche questo un bel racconto di riscossa e vendetta femminile contro la meschinità e la brutalità maschili. La ragazza sulla spiaggia – quasi certamente una sirena – accetta docilmente di essere trasportata a bordo della nave di un grezzo capitano, uno che mastica e sputa tabacco e che la saluta senza... (continuer)
Quello che riporto è il testo della versione della grandissima Frankie Armstrong, dal suo "Lovely on the Water" del 1972, di una delle canzoni tradizionali inglesi più femministe di sempre, al pari di The Crafty Maid's Policy, Lady Maisry, Wreccan wifes ged [The Wife's Lament; The Wife's Complaint] e altre già presenti sul sito.
"Maid on the Shore", o "The Mermaid", è stata incisa anche da A.L. Lloyd, Peggy Seeger, Martin Carthy, Stan Rogers, Cyril Tawney e molti altri artisti
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
Anche questo un bel racconto di riscossa e vendetta femminile contro la meschinità e la brutalità maschili. La ragazza sulla spiaggia – quasi certamente una sirena – accetta docilmente di essere trasportata a bordo della nave di un grezzo capitano, uno che mastica e sputa tabacco e che la saluta senza... (continuer)
Well it's of a sea captain who sailed the salt sea
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envoyé par Bernart Bartleby 30/12/2017 - 23:43
Prendiamoci le città
sulla musica di Universal Soldier
Questa nostra lotta è la lotta di chi
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envoyé par ZugNachPankow 29/12/2017 - 19:27
Pelot d'Hennebont
Caro Riccardo, della canzone, all'inizio degli anni duemila, ho conosciuto una versione gallo un po' differente, intitolata "Pelo d'Betton".
Flavio Poltronieri 29/12/2017 - 17:32
Ewelina
[2017]
Parole e musica di Bardziej
EXTRA SILVESTRIACO
Parole e musica di Bardziej
EXTRA SILVESTRIACO
Nikt dziś tempa nie na narzuca,
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(continuer)
envoyé par krzyś Ѡ 28/12/2017 - 23:15
Il coraggio della pace
Se tu stai cercando il coraggio per la guerra,
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envoyé par Enzo Cianci 27/12/2017 - 18:33
Supper's Ready
Non avevo idea che altri amassero a tal punto le struggenti melodie di gabriel.e anche il loro significato difficili ma bellissimo.grazie
Carmine 27/12/2017 - 07:06
A Silent Night Christmas 1915
I defy any man or woman to listen to Jerry sing this without any tears welling up. If only the politicians of all nations would accept the madness of war and unjustified aggression.
john henry 26/12/2017 - 18:23
Appèl-gedachten (Onder de blauwe hemel)
The Dutch biography of Trien de Haan has been published in October 2017.
‘Kom vrouwen, aangepakt! De revolutie van socialiste Trien de Haan’. Additional information is provided at www.triendehaan.com.
‘Kom vrouwen, aangepakt! De revolutie van socialiste Trien de Haan’. Additional information is provided at www.triendehaan.com.
Bart Lankester 26/12/2017 - 18:19
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