Renato Curcio
Scanzonato ?? Mi sa che l'ironia l'hai scambiata per altro. Col primo album "cartoon" vinsi la mia prima targa Tenco. Non son mai stato un cantante per teen agers, nel mio secondo album c'era "Genova blues" cantata e scritta con Fabrizio de André. Ho collaborato con Jannacci e Branduardi che hanno duettato su due mie canzoni . Ho fatto esperienze trattali col " franco parenti" di Milano e girato due film indipendenti uno in particolare " Zoe" ambientato nella seconda guerra mondiale che ha partecipato a 40 festival italiani e stranieri. Nel 2013 ho collaborato con Cui Jian, l'autore della canzone manifesto della rivoluzione di piazza tienanmen, nonché padre del rock cinese . Questa cosa mi ha portato a fare un tour di concerti in Cina. Io mi informerei meglio prima di scrivere.
Francesco
Francesco
Francesco baccini 2017/8/11 - 23:20
Antonio
Antonio
Chanson française – Antonio – Marco Valdo M.I. – 2017
Voici, Lucien l’âne mon ami, une nouvelle chanson léviane – autrement dit, si tu t’en souviens, une chanson inspirée des récits de Carlo Levi. Je ne pourrais plus te dire si elle est tirée de « L’Orologio » ou du « Quaderno a cancelli ». En tout cas, elle ne vient ni de ma relecture de « Paura della Libertà », ni de celle que j’ai faite il n’y a pas si longtemps de « Cristò si è fermato a Eboli » ; elle s’intitule « Antonio ». Elle aurait pu s’intituler aussi bien Giovanni, Roberto, Silvio, Fortunato ou Francesco, mais voilà, elle s’intitule Antonio. En fait, cet Antonio est une sorte de silhouiette quelconque, un personnage qualunquiste, un « Nobody », un inconnu, cet inconnu du coin qu’on connaît de vue. Peut-être est-ce un « fanullone », un bon à rien ou alors, un honnête citoyen. Allez savoir avant d’avoir réfléchi à ce... (Continues)
Chanson française – Antonio – Marco Valdo M.I. – 2017
Voici, Lucien l’âne mon ami, une nouvelle chanson léviane – autrement dit, si tu t’en souviens, une chanson inspirée des récits de Carlo Levi. Je ne pourrais plus te dire si elle est tirée de « L’Orologio » ou du « Quaderno a cancelli ». En tout cas, elle ne vient ni de ma relecture de « Paura della Libertà », ni de celle que j’ai faite il n’y a pas si longtemps de « Cristò si è fermato a Eboli » ; elle s’intitule « Antonio ». Elle aurait pu s’intituler aussi bien Giovanni, Roberto, Silvio, Fortunato ou Francesco, mais voilà, elle s’intitule Antonio. En fait, cet Antonio est une sorte de silhouiette quelconque, un personnage qualunquiste, un « Nobody », un inconnu, cet inconnu du coin qu’on connaît de vue. Peut-être est-ce un « fanullone », un bon à rien ou alors, un honnête citoyen. Allez savoir avant d’avoir réfléchi à ce... (Continues)
Certainement, vous le connaissez,
(Continues)
(Continues)
Contributed by m 2017/8/11 - 15:57
Se non li conoscete
Avanzi
di Alessandra Daniele
Da “Basta tasse” ad “Aiutiamoli a casa loro”, Avanti, il presunto nuovo libro-manifesto politico di Matteo Renzi, è fatto con gli avanzi della Lega.
La cosa non dovrebbe stupire nessuno.
Sotto la verniciata ipocrita di fuffa politically correct, il Cazzaro è sempre stato profondamente reazionario, e lo hanno abbondantemente dimostrato tutte le sue iniziative politico-economiche, dal Jobs Act all’abolizione dell’Articolo 18, da Salvabanche e Pacchetti Sicurezza, al tentativo di smantellare la Costituzione antifascista per istituire una dittatura della maggioranza relativa, dall’alleanza organica coi Marchionne e i Berlusconi, all’arrogante disprezzo che ha sempre dimostrato nei confronti di sindacati e movimenti, dei rari giornalisti non leccaculo, e in definitiva di chiunque e qualsiasi cosa anche solo d’un millimetro alla sua sinistra, compresi gli innocui... (Continues)
di Alessandra Daniele
Da “Basta tasse” ad “Aiutiamoli a casa loro”, Avanti, il presunto nuovo libro-manifesto politico di Matteo Renzi, è fatto con gli avanzi della Lega.
La cosa non dovrebbe stupire nessuno.
Sotto la verniciata ipocrita di fuffa politically correct, il Cazzaro è sempre stato profondamente reazionario, e lo hanno abbondantemente dimostrato tutte le sue iniziative politico-economiche, dal Jobs Act all’abolizione dell’Articolo 18, da Salvabanche e Pacchetti Sicurezza, al tentativo di smantellare la Costituzione antifascista per istituire una dittatura della maggioranza relativa, dall’alleanza organica coi Marchionne e i Berlusconi, all’arrogante disprezzo che ha sempre dimostrato nei confronti di sindacati e movimenti, dei rari giornalisti non leccaculo, e in definitiva di chiunque e qualsiasi cosa anche solo d’un millimetro alla sua sinistra, compresi gli innocui... (Continues)
daniela -k.d.- 2017/8/11 - 14:01
Ottave in rima per Lorenzo Bargellini detto "Mao"
In ricordo di Mao Bargellini
di Antonio Riga
Il 4 giugno a Firenze, a 59 anni, è morto di infarto Lorenzo Bargellini, storico leader del Movimento di lotta per la casa di Firenze.
“Partito da Lotta Continua, Bargellini occupava illegalmente i palazzi vuoti, consegnandoli ai senzatetto. Poi le manifestazioni in piazza per il diritto alla casa, i picchetti all’alba per impedire gli sfratti. Era soprannominato Mao dagli amici, più volte sanzionato penalmente per le sue irruzioni. Svolgeva i lavori socialmente utili per scontare le tante condanne”, così la cronaca fiorentina on line.
Lorenzo Bargellini era nipote di Piero Bargellini, il sindaco dell’Alluvione del ’66, ma ad una vita comoda e garantita ha preferito, per dirla in breve, la lotta di classe.
Sul suo profilo F.B. campeggia una foto in limpido B&N metà ’70, alla testa di un corteo, capelli lunghi e braccia tese sulla spranga.
Y.T.... (Continues)
di Antonio Riga
Il 4 giugno a Firenze, a 59 anni, è morto di infarto Lorenzo Bargellini, storico leader del Movimento di lotta per la casa di Firenze.
“Partito da Lotta Continua, Bargellini occupava illegalmente i palazzi vuoti, consegnandoli ai senzatetto. Poi le manifestazioni in piazza per il diritto alla casa, i picchetti all’alba per impedire gli sfratti. Era soprannominato Mao dagli amici, più volte sanzionato penalmente per le sue irruzioni. Svolgeva i lavori socialmente utili per scontare le tante condanne”, così la cronaca fiorentina on line.
Lorenzo Bargellini era nipote di Piero Bargellini, il sindaco dell’Alluvione del ’66, ma ad una vita comoda e garantita ha preferito, per dirla in breve, la lotta di classe.
Sul suo profilo F.B. campeggia una foto in limpido B&N metà ’70, alla testa di un corteo, capelli lunghi e braccia tese sulla spranga.
Y.T.... (Continues)
daniela -k.d.- 2017/8/11 - 13:42
Soldatino
[2016]
Tratto dall'album: NEMO PROFETA
Testo e musica di Salvatore Nocera
SOLDATINO. La follia della guerra, in questo brano, è trattata con estrema semplicità intellettuale ed emotiva. Rievocando uno schema di canti fanciulleschi molto ricorrente nella tradizione popolare, ironicamente è affrontato un tema tanto scabroso e delicato. Uno solo fa la guerra mentre migliaia di sacrifici umani costellano uno scenario sempre più tragicamente attuale.
Tratto dall'album: NEMO PROFETA
Testo e musica di Salvatore Nocera
SOLDATINO. La follia della guerra, in questo brano, è trattata con estrema semplicità intellettuale ed emotiva. Rievocando uno schema di canti fanciulleschi molto ricorrente nella tradizione popolare, ironicamente è affrontato un tema tanto scabroso e delicato. Uno solo fa la guerra mentre migliaia di sacrifici umani costellano uno scenario sempre più tragicamente attuale.
Unu che è lu re,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Pupi di Surfaro 2017/8/11 - 09:05
'Gnanzou
[2016]
Tratto dall'album: NEMO PROFETA
Testo e musica di Salvatore Nocera
Con la collaborazione straordinaria del musicista senegalese Jali Diabate. È il verso della “Cialoma”, il canto che accompagnava e guidava la pesca del tonno rosso nelle tonnare della Sicilia, quella che viene chiamata la “Mattanza”. Il mare si tingeva del rosso del sangue dei grossi pesci, creando uno scenario surreale e sconcertante. A questa suggestione ci siamo ispirati per l’idea del brano. Con questa metafora vogliamo raccontare l’ecatombe del Mediterraneo. Milioni di migranti che scappano dalla guerra, dalla fame, dal terrore, e, attraversando l’inferno del mare, in condizioni disumane, pregano e si aggrappano all’unico appiglio che gli rimane: la speranza di arrivare al di là di quell’orrendo mostro che minaccia di inghiottirli e restituirli alla loro sorte, troppo spesso, infausta e spietata.
Vittime del... (Continues)
Tratto dall'album: NEMO PROFETA
Testo e musica di Salvatore Nocera
Con la collaborazione straordinaria del musicista senegalese Jali Diabate. È il verso della “Cialoma”, il canto che accompagnava e guidava la pesca del tonno rosso nelle tonnare della Sicilia, quella che viene chiamata la “Mattanza”. Il mare si tingeva del rosso del sangue dei grossi pesci, creando uno scenario surreale e sconcertante. A questa suggestione ci siamo ispirati per l’idea del brano. Con questa metafora vogliamo raccontare l’ecatombe del Mediterraneo. Milioni di migranti che scappano dalla guerra, dalla fame, dal terrore, e, attraversando l’inferno del mare, in condizioni disumane, pregano e si aggrappano all’unico appiglio che gli rimane: la speranza di arrivare al di là di quell’orrendo mostro che minaccia di inghiottirli e restituirli alla loro sorte, troppo spesso, infausta e spietata.
Vittime del... (Continues)
Ah, prigamu ca lu mari dorma,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Pupi di Surfaro 2017/8/11 - 08:27
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Au nom de tous les enfants
[1985]
Scritta da Linda de Suza (autrice ed interprete di origine portoghese) e Michel Jouveaux (prolifico autore-compositore del pop francese)
Interpretata da due bambini, tali Damien Archangeli e Deborah (forse la sorella? O la figlia dell’autore Michel Jouveaux?)
Testo trovato su Bide & Musique
Scritta da Linda de Suza (autrice ed interprete di origine portoghese) e Michel Jouveaux (prolifico autore-compositore del pop francese)
Interpretata da due bambini, tali Damien Archangeli e Deborah (forse la sorella? O la figlia dell’autore Michel Jouveaux?)
Testo trovato su Bide & Musique
Au nom de tous les enfants
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/8/11 - 08:19
Quannu diu fici a tia...
Testo e musica di Salvatore Nocera
Questo brano nasce come uno studio ed un omaggio all’opera di Bernardino Giuliana (fu poeta della nostra terra): Mi piaci ‘a libertà. Gli uomini come le bestie. Peggio delle bestie. Un quadro a tinte forti di un’umanità bestiale. “Ognunu armali cu’ la propria razza, artari di crita, banneri di pezza...”. Schiavi delle ideologie e dei vizi… “In nome di dio si scanna e s’ammazza…”. Un inno inverso alla bestialità. Schiavi della grettezza e la rassegnazione. “L’ignoranza ammazza ‘a libertà”.
Questo brano nasce come uno studio ed un omaggio all’opera di Bernardino Giuliana (fu poeta della nostra terra): Mi piaci ‘a libertà. Gli uomini come le bestie. Peggio delle bestie. Un quadro a tinte forti di un’umanità bestiale. “Ognunu armali cu’ la propria razza, artari di crita, banneri di pezza...”. Schiavi delle ideologie e dei vizi… “In nome di dio si scanna e s’ammazza…”. Un inno inverso alla bestialità. Schiavi della grettezza e la rassegnazione. “L’ignoranza ammazza ‘a libertà”.
Quannu Diu fici a tia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Pupi di Surfaro 2017/8/11 - 08:18
Li me' paroli
LI ME’ PAROLI.
testo e musica di Salvatore Nocera
Il primo singolo.
Brano vincitore del Premio Andrea Parodi 2016, secondo al Premio Fabrizio De Andrè 2016, trionfatore al Tour Music Fest 2016.
La parte introduttiva cita Ignazio Buttitta (U pueta ‘nta chiazza).
È un brano schierato, di parte. Contro la globalizzazione. La massificazione della cultura. Contro la politica, la religione. Contro la società ipocrita e borghese. Contro la guerra, l'egoismo, il qualunquismo. Contro l'informazione falsa e la verità corrotta. Contro chi ci propina il progresso e ci rimane solo l'ignoranza. Contro le gabbie, le false libertà. Contro tutto. Solo per essere contro. Solo per non aderire a quegli ideali di mediocrità, di banalità, di identicità, che la società moderna ci vuole imporre. Solo per non essere belli, buoni e inoffensivi.
testo e musica di Salvatore Nocera
Il primo singolo.
Brano vincitore del Premio Andrea Parodi 2016, secondo al Premio Fabrizio De Andrè 2016, trionfatore al Tour Music Fest 2016.
La parte introduttiva cita Ignazio Buttitta (U pueta ‘nta chiazza).
È un brano schierato, di parte. Contro la globalizzazione. La massificazione della cultura. Contro la politica, la religione. Contro la società ipocrita e borghese. Contro la guerra, l'egoismo, il qualunquismo. Contro l'informazione falsa e la verità corrotta. Contro chi ci propina il progresso e ci rimane solo l'ignoranza. Contro le gabbie, le false libertà. Contro tutto. Solo per essere contro. Solo per non aderire a quegli ideali di mediocrità, di banalità, di identicità, che la società moderna ci vuole imporre. Solo per non essere belli, buoni e inoffensivi.
Braccianti, cumpagni,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Pupi di Surfaro 2017/8/11 - 07:37
Y'a pas mal de cons sur Terre
On se balade, on est pénard
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/8/10 - 15:18
Laissez briller le soleil
[1966]
Scritta da Joël Rive e Farid Khaldi, membri di questa rock band parigina, attiva per un paio d’anni a metà dei 60.
Testo trovato su Bide & Musique
Scritta da Joël Rive e Farid Khaldi, membri di questa rock band parigina, attiva per un paio d’anni a metà dei 60.
Testo trovato su Bide & Musique
Croyez-moi, c'est vrai, la Terre va exploser
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/8/10 - 13:19
Tout va très bien, Madame la Marquise
La parodia antinazista di Maurice Van Moppès, da “Chansons de la BBC”
Testo trovato sul sito del Museo della Resistenza di Chateaubriant
Maurice Van Moppès (1904-1957) è stato pittore, illustratore, scenografo e cantautore. Infermiere militare durante la Seconda Guerra mondiale, raggiunse De Gaulle a Londra e lì intervenne spesso alla trasmissione della BBC "Les français parlent aux français". Scrisse alcune canzoni su melodie molto note o popolari, con lo scopo di denigrare l'occupante nazista e incoraggiare la Resistenza. Quelle canzoni, da lui stesso illustrate, furono stampate in un piccolo pamphlet intitolato “Chansons de la BBC” che nel 1944 la RAF disperse su molti territori francesi. Il retro della brochure recava la frase “Les chansons que vous avez entendues à la radio vous sont apportées par vos amis de la RAF”
Testo trovato sul sito del Museo della Resistenza di Chateaubriant
Maurice Van Moppès (1904-1957) è stato pittore, illustratore, scenografo e cantautore. Infermiere militare durante la Seconda Guerra mondiale, raggiunse De Gaulle a Londra e lì intervenne spesso alla trasmissione della BBC "Les français parlent aux français". Scrisse alcune canzoni su melodie molto note o popolari, con lo scopo di denigrare l'occupante nazista e incoraggiare la Resistenza. Quelle canzoni, da lui stesso illustrate, furono stampate in un piccolo pamphlet intitolato “Chansons de la BBC” che nel 1944 la RAF disperse su molti territori francesi. Il retro della brochure recava la frase “Les chansons que vous avez entendues à la radio vous sont apportées par vos amis de la RAF”
TOUT VA TRÈS BIEN
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/8/10 - 11:19
Il n'y a plus d'tabac
[1940-42]
Versi di Maurice Van Moppès, sull’aria della popolare settecentesca “J’ai du bon tabac”
Maurice Van Moppès (1904-1957) è stato pittore, illustratore, scenografo e cantautore. Infermiere militare durante la Seconda Guerra mondiale, raggiunse De Gaulle a Londra e lì intervenne spesso alla trasmissione della BBC "Les français parlent aux français". Scrisse alcune canzoni su melodie molto note o popolari, con lo scopo di denigrare l'occupante nazista e incoraggiare la Resistenza. Quelle canzoni, da lui stesso illustrate, furono stampate in un piccolo pamphlet intitolato “Chansons de la BBC” che nel 1944 la RAF disperse su molti territori francesi. Il retro della brochure recava la frase “Les chansons que vous avez entendues à la radio vous sont apportées par vos amis de la RAF”
Versi di Maurice Van Moppès, sull’aria della popolare settecentesca “J’ai du bon tabac”
Maurice Van Moppès (1904-1957) è stato pittore, illustratore, scenografo e cantautore. Infermiere militare durante la Seconda Guerra mondiale, raggiunse De Gaulle a Londra e lì intervenne spesso alla trasmissione della BBC "Les français parlent aux français". Scrisse alcune canzoni su melodie molto note o popolari, con lo scopo di denigrare l'occupante nazista e incoraggiare la Resistenza. Quelle canzoni, da lui stesso illustrate, furono stampate in un piccolo pamphlet intitolato “Chansons de la BBC” che nel 1944 la RAF disperse su molti territori francesi. Il retro della brochure recava la frase “Les chansons que vous avez entendues à la radio vous sont apportées par vos amis de la RAF”
Il n'y a plus d'tabac
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/8/10 - 09:08
Gens pressés
da Lyrics Translate
Keskonsmär Parici (un nickname che è una trascrizione arabeggiante di, credo, "qu'est ce qu'on se marre par ici", cioè "quanto ci si diverte da queste parti") dichiara onestamente che questo è il suo primo tentativo di tradurre un testo in italiano (e non ne ha scelto uno facile, aggiungerei). Io mi sono limitato a rimettere un po' a posto l'italiano e a cambiare due o tre frasi, per il resto la traduzione è sua, ed è comunque migliorabile perché in alcuni punti è poco scorrevole...
Keskonsmär Parici (un nickname che è una trascrizione arabeggiante di, credo, "qu'est ce qu'on se marre par ici", cioè "quanto ci si diverte da queste parti") dichiara onestamente che questo è il suo primo tentativo di tradurre un testo in italiano (e non ne ha scelto uno facile, aggiungerei). Io mi sono limitato a rimettere un po' a posto l'italiano e a cambiare due o tre frasi, per il resto la traduzione è sua, ed è comunque migliorabile perché in alcuni punti è poco scorrevole...
GENTE DI FRETTA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2017/8/10 - 00:09
Cher
[1977]
Parole di Brigitte Fontaine
Musica di Areski Belkacem (1940-), compositore francese di origine algerina, berbera, collaboratore storico della Fontaine.
Nell'album intitolato “Vous et Nous”
Parole di Brigitte Fontaine
Musica di Areski Belkacem (1940-), compositore francese di origine algerina, berbera, collaboratore storico della Fontaine.
Nell'album intitolato “Vous et Nous”
Le juke-box est vicieux
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/8/9 - 23:23
Maman, j'ai peur
[1968]
Scritta da Brigitte Fontaine e Jacques Higelin (1940-2018), autore, compositore, interprete, parente e collaboratore di lungo corso della Fontaine.
Una terribile ninna nanna dall'album “12 chansons d'avant le déluge”.
Testo trovato su Bide & Musique
Scritta da Brigitte Fontaine e Jacques Higelin (1940-2018), autore, compositore, interprete, parente e collaboratore di lungo corso della Fontaine.
Una terribile ninna nanna dall'album “12 chansons d'avant le déluge”.
Testo trovato su Bide & Musique
Le bourreau met son réveil
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/8/9 - 23:10
Prohibition
[2009]
Parole di Brigitte Fontaine
Musica di Areski Belkacem (1940-), compositore francese di origine algerina, berbera, collaboratore storico della Fontaine.
La traccia che dà il titolo all'album del 2009
BELLISSIMA! Per un nuovo percorso – per carità, basta percorsi! - sulla violenza contro i vecchi...
“Sono vecchia, sto per morire, ma voglio ancora amare, bere e fumare. E se muoio sarà di gioia. E ve lo butto in culo a tutti quanti!”
Parole di Brigitte Fontaine
Musica di Areski Belkacem (1940-), compositore francese di origine algerina, berbera, collaboratore storico della Fontaine.
La traccia che dà il titolo all'album del 2009
BELLISSIMA! Per un nuovo percorso – per carità, basta percorsi! - sulla violenza contro i vecchi...
“Sono vecchia, sto per morire, ma voglio ancora amare, bere e fumare. E se muoio sarà di gioia. E ve lo butto in culo a tutti quanti!”
J’exhibai ma carte senior
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/8/9 - 22:23
Alep Syriacon Valley
Chanson italienne – Alep Syriacon Valley – Beppe Chierici – 2017
Voici, Lucien l’âne mon ami, les nouvelles fraîches de la dernière guerre en cours…
Oh, Marco Valdo M.I. mon ami, je t’arrête tout de suite. Il vaudrait mieux pour la stricte précision des choses dire : une des dernières guerres en cours. Et cela pour deux raisons au moins : d’une part, car à ma connaissance, il y a plusieurs guerres encours : Syrie, Irak, Afghanistan, Libye, Soudan, Congo et toutes celles dont je ne souviens pas à l’instant ; d’autre part, à mes yeux, il n’y a qu’une seule guerre en cours et depuis fort longtemps, c’est la Guerre des guerres, la Guerre de Cent Mille Ans que les riches font aux pauvres pour maintenir leur pouvoir, étendre leur domination, multiplier leurs possessions et faire fructifier leurs investissements et leur patrimoine.
Encore une fois, Lucien l’âne mon ami, tu parles d’or et tu... (Continues)
Voici, Lucien l’âne mon ami, les nouvelles fraîches de la dernière guerre en cours…
Oh, Marco Valdo M.I. mon ami, je t’arrête tout de suite. Il vaudrait mieux pour la stricte précision des choses dire : une des dernières guerres en cours. Et cela pour deux raisons au moins : d’une part, car à ma connaissance, il y a plusieurs guerres encours : Syrie, Irak, Afghanistan, Libye, Soudan, Congo et toutes celles dont je ne souviens pas à l’instant ; d’autre part, à mes yeux, il n’y a qu’une seule guerre en cours et depuis fort longtemps, c’est la Guerre des guerres, la Guerre de Cent Mille Ans que les riches font aux pauvres pour maintenir leur pouvoir, étendre leur domination, multiplier leurs possessions et faire fructifier leurs investissements et leur patrimoine.
Encore une fois, Lucien l’âne mon ami, tu parles d’or et tu... (Continues)
ALEP SYRIACON VALLÉE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/8/9 - 22:19
Au diable Dieu
[2013]
Parole di Brigitte Fontaine, classe 1939, ancora attiva.
Musica di Areski Belkacem (1940-), compositore francese di origine algerina, berbera.
Nell'album della Fontaine intitolato “J'ai l'honneur d'être”
Visto che Y a des Zazous “deve” essere riattribuita ad Andrex, il suo interprete originario, allora mi tocca rimpiazzare una canzone alla Brigitte Fontaine. E lo faccio con vero piacere: “Al diavolo Dio!”
CAPOLAVORO!!!
Parole di Brigitte Fontaine, classe 1939, ancora attiva.
Musica di Areski Belkacem (1940-), compositore francese di origine algerina, berbera.
Nell'album della Fontaine intitolato “J'ai l'honneur d'être”
Visto che Y a des Zazous “deve” essere riattribuita ad Andrex, il suo interprete originario, allora mi tocca rimpiazzare una canzone alla Brigitte Fontaine. E lo faccio con vero piacere: “Al diavolo Dio!”
CAPOLAVORO!!!
Au diable Dieu
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/8/9 - 22:00
Jennifer
[1986]
Parole e musica di Bernard “Bernie” Bonvoisin (1956-), artista e cantante, più noto come front-man del gruppo Trust
Nell’album da solista intitolato “Couleur Passion”
Testo trovato su Bide & Musique
Parole e musica di Bernard “Bernie” Bonvoisin (1956-), artista e cantante, più noto come front-man del gruppo Trust
Nell’album da solista intitolato “Couleur Passion”
Testo trovato su Bide & Musique
Jennifer vient d'avoir huit ans
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/8/9 - 15:42
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame, Child Abuse
Alors Dieu châtia l'homme
[1971]
Scritta da Dave Lernoult e Jean-Philippe Pamien, membri fondatori di questo – oggi dimenticato – gruppo prog-rock della regione di Lille
Testo trovato su Bide & Musique
Scritta da Dave Lernoult e Jean-Philippe Pamien, membri fondatori di questo – oggi dimenticato – gruppo prog-rock della regione di Lille
Testo trovato su Bide & Musique
Il y a bien de cela bien longtemps, lors de la création du monde,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/8/9 - 13:42
Soldat
[anni 80]
Scritta da Jésus Villanueva e Phillipe Cattafesta e interpretata da tal Aurélie, tutti artisti oggi sconosciuti.
Testo trovato su Bide & Musique
Scritta da Jésus Villanueva e Phillipe Cattafesta e interpretata da tal Aurélie, tutti artisti oggi sconosciuti.
Testo trovato su Bide & Musique
Ils ont franchi le désert des rêves plein les yeux
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/8/9 - 13:28
Le Taissine
Album : Ol cidì di Taissine
Canto popolare bergamasco;
narra del lavoro in miniera
e degli amori che sbocciano fra taissine e minatori
Canto popolare bergamasco;
narra del lavoro in miniera
e degli amori che sbocciano fra taissine e minatori
I part ala matina de bun’ura,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2017/8/8 - 17:26
Lidi ma čhaje
per segnalare la presenza di qualche frammento del sito della
cantarana su WayBackMachine esempio:
https://web.archive.org/web/2004032110...
saluti e buone vacanze
gianfranco
cantarana su WayBackMachine esempio:
https://web.archive.org/web/2004032110...
saluti e buone vacanze
gianfranco
2017/8/8 - 17:01
Po’ i diss che i minatori
Album : Ol cidì di Taissine
Canto popolare in dialetto bergamasco con aggiunta di vita “Gornese”;descrive il carattere allegro e gioviale dei minatori a dispetto dei contadini preoccupati solo per il mangiare e bere.
Canto popolare in dialetto bergamasco con aggiunta di vita “Gornese”;descrive il carattere allegro e gioviale dei minatori a dispetto dei contadini preoccupati solo per il mangiare e bere.
Pò i diss che i minatori son lingère
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2017/8/8 - 16:58
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Mani di donna
Album : Ol cidì di Taissine
Le donne nella tradizione montana,
un canto popolare ne descrive le gesta,
le loro mani hanno scritto la storia.
Le donne nella tradizione montana,
un canto popolare ne descrive le gesta,
le loro mani hanno scritto la storia.
La storia di queste montagne
(Continues)
(Continues)
2017/8/8 - 16:49
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
L’emigrant
Album : Ol cidì di Taissine
“L’émigránt” descrive la vita degli emigranti bergamaschi e gornesi in terre lontane,
partiti così da poter realizzare i propri sogni, per lavoro o mantenere la famiglia,
seppur lontani il proprio paese sempre stretto nel cuore.
“L’émigránt” descrive la vita degli emigranti bergamaschi e gornesi in terre lontane,
partiti così da poter realizzare i propri sogni, per lavoro o mantenere la famiglia,
seppur lontani il proprio paese sempre stretto nel cuore.
Chisà quace bèrgamàsch i è a l’èstèro a laurà,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2017/8/8 - 16:43
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Ma cosse fet o Taissina
Album : Ol cidì di Taissine
Canto sull’aria del popolare “Dove te vett o Marietina”,
rifrasato in dialetto bergamasco per descrivere l’attività della Taissina alla miniera.
LE TAISSINE
INQUADRAMENTO STORICO
Gorno è sempre stato famoso per le sue miniere di zinco e piombo.
Già ai tempi dei romani i cosiddetti “damnati ad metalla” condannati ai lavori forzati erano portati nelle miniere di Gorno ad estrarre questo metallo così particolare di colore rossiccio che unito al rame formava una lega resistente e utile: l’“auricalcum” che noi oggi conosciamo come ottone.
Ne parla Plinio il Vecchio nel suo “Naturalis Historiae”
Anche durante il medioevo continuò l’estrazione del minerale e nei primi del 1500 il territorio di Gorno e le zone circostanti furono oggetto di studio da parte del grande Leonardo da Vinci. Un documento a tale proposito si trova attualmente conservato nella biblioteca... (Continues)
Canto sull’aria del popolare “Dove te vett o Marietina”,
rifrasato in dialetto bergamasco per descrivere l’attività della Taissina alla miniera.
LE TAISSINE
INQUADRAMENTO STORICO
Gorno è sempre stato famoso per le sue miniere di zinco e piombo.
Già ai tempi dei romani i cosiddetti “damnati ad metalla” condannati ai lavori forzati erano portati nelle miniere di Gorno ad estrarre questo metallo così particolare di colore rossiccio che unito al rame formava una lega resistente e utile: l’“auricalcum” che noi oggi conosciamo come ottone.
Ne parla Plinio il Vecchio nel suo “Naturalis Historiae”
Anche durante il medioevo continuò l’estrazione del minerale e nei primi del 1500 il territorio di Gorno e le zone circostanti furono oggetto di studio da parte del grande Leonardo da Vinci. Un documento a tale proposito si trova attualmente conservato nella biblioteca... (Continues)
Ma cosse fèt o taissina?
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2017/8/8 - 16:33
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Minatore
Album : Ol cidì di Taissine
Testo reperito in questa pagina
Canto popolare dedicato alla tradizione mineraria;
il minatore, i pericoli della miniera,
la devozione a Santa Barbara
Testo reperito in questa pagina
Canto popolare dedicato alla tradizione mineraria;
il minatore, i pericoli della miniera,
la devozione a Santa Barbara
Anche ‘l mio padre
(Continues)
(Continues)
2017/8/8 - 16:18
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Complainte d’une occupée
[1940?]
Parole di Maurice Van Moppès, sull’aria della canzone “J’en ai marre” (1922) del compositore Maurice Yvain
Testo trovato su questo forum
Maurice Van Moppès (1904-1957) è stato pittore, illustratore, scenografo e cantautore. Infermiere militare durante la Seconda Guerra mondiale, raggiunse De Gaulle a Londra e lì intervenne spesso alla trasmissione della BBC "Les français parlent aux français". Scrisse alcune canzoni su melodie molto note o popolari, con lo scopo di denigrare l'occupante nazista e incoraggiare la Resistenza. Quelle canzoni, da lui stesso illustrate, furono stampate in un piccolo pamphlet intitolato “Chansons de la BBC” che nel 1944 la RAF disperse su molti territori francesi. Il retro della brochure recava la frase “Les chansons que vous avez entendues à la radio vous sont apportées par vos amis de la RAF”
Parole di Maurice Van Moppès, sull’aria della canzone “J’en ai marre” (1922) del compositore Maurice Yvain
Testo trovato su questo forum
Maurice Van Moppès (1904-1957) è stato pittore, illustratore, scenografo e cantautore. Infermiere militare durante la Seconda Guerra mondiale, raggiunse De Gaulle a Londra e lì intervenne spesso alla trasmissione della BBC "Les français parlent aux français". Scrisse alcune canzoni su melodie molto note o popolari, con lo scopo di denigrare l'occupante nazista e incoraggiare la Resistenza. Quelle canzoni, da lui stesso illustrate, furono stampate in un piccolo pamphlet intitolato “Chansons de la BBC” che nel 1944 la RAF disperse su molti territori francesi. Il retro della brochure recava la frase “Les chansons que vous avez entendues à la radio vous sont apportées par vos amis de la RAF”
Du soir au matin
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/8/8 - 15:30
Chanson de la milice
[1943]
Versi di Maurice Van Moppès, sull’aria della popolare “Mon père m’a donné”
Maurice Van Moppès (1904-1957) è stato pittore, illustratore, scenografo e cantautore. Infermiere militare durante la Seconda Guerra mondiale, raggiunse De Gaulle a Londra e lì intervenne spesso alla trasmissione della BBC "Les français parlent aux français". Scrisse alcune canzoni su melodie molto note o popolari, con lo scopo di denigrare l'occupante nazista e incoraggiare la Resistenza. Quelle canzoni, da lui stesso illustrate, furono stampate in un piccolo pamphlet intitolato “Chansons de la BBC” che nel 1944 la RAF disperse su molti territori francesi. Il retro della brochure recava la frase “Les chansons que vous avez entendues à la radio vous sont apportées par vos amis de la RAF”
Versi di Maurice Van Moppès, sull’aria della popolare “Mon père m’a donné”
Maurice Van Moppès (1904-1957) è stato pittore, illustratore, scenografo e cantautore. Infermiere militare durante la Seconda Guerra mondiale, raggiunse De Gaulle a Londra e lì intervenne spesso alla trasmissione della BBC "Les français parlent aux français". Scrisse alcune canzoni su melodie molto note o popolari, con lo scopo di denigrare l'occupante nazista e incoraggiare la Resistenza. Quelle canzoni, da lui stesso illustrate, furono stampate in un piccolo pamphlet intitolato “Chansons de la BBC” che nel 1944 la RAF disperse su molti territori francesi. Il retro della brochure recava la frase “Les chansons que vous avez entendues à la radio vous sont apportées par vos amis de la RAF”
Les miliciens qui sont Nazis
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/8/8 - 13:58
Song Itineraries:
Antifa AWS: Militant antifascism
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Album: Dark Matter
1961. John F. Kennedy e il fratello minore Bobby sono alla Casa Bianca. E JFK spiega al fratellino la sua fantastica idea di invadere Cuba con una spedizione alla Baia dei Porci. Ma perché? Perché l'Unione Sovietica potrebbe installare dei missili a Cuba? Per salvare l'isola dal comunismo? Ma no! Per prendersi Celia Cruz e portarla negli Stati Uniti!