"GOD DIES", by Frances Farmer at the age of 18, May 2, 1931
No one ever came to me and said, "You're a fool. There isn't such a thing as God. Somebody's been stuffing you." It wasn't a murder. I think God just died of old age. And when I realized that he wasn't any more, it didn't shock me. It seemed natural and right.
Maybe it was because I was never properly impressed with a religion. I went to Sunday school and liked the stories about Christ and the Christmas star. They were beautiful. They made you warm and happy to think about. But I didn't believe them. The Sunday School teacher talked too much in the way our grade school teacher used to when she told us about George Washington. Pleasant, pretty stories, but not true.
Religion was too vague. God was different. He was something real, something I could feel. But there were only certain times when I could feel it. I used to lie between... (continuer)
Chanson italienne – L'uomo nero – Brunori Sas – 2016
Paroles et musique : Dario Brunori
Dialogue maïeutique
« L’uomo nero – l’homme noir » : quel titre, encore une fois !, dit Lucien l’âne. Je n’aurais jamais pensé que quelqu’un écrirait une chanson avec un titre aussi raciste.
Ho !, Lucien l’âne mon ami, détrompe-toi, ce n’est pas du tout une chanson raciste ; bien au contraire, comme tu vas le comprendre à l’instant. L’homme noir dont il est question n’est qualifié de noir que par l’uniforme qu’il porte, même symboliquement, même par métaphore ; autrement dit, même quand il est en caleçon ou qu’il se promène en civil. Par exemple, personne ne penserait un instant à moi comme à un homme susceptible de porter un uniforme noir. Cet usage métaphorique indique nettement qu’il s’agit d’un personnage fasciste, para-fasciste ou néo-fasciste ; bref, un homme aux conceptions d’extrême-droite... (continuer)
Anzi, una traduzione del testo originale è altamente (o altamante?) desiderabile, e bene facesti! Però sgràt sgràt, faccio presente che Altamante Logli è oramai, purtroppo, nel mondo de' più...e non ho certamente né la presunzione, e né il coraggio, di paragonarmi a lui...sebben mi ricordi di un mio predecessore, tale Anonimo Toscano del XIV Secolo, che faceva a gare d'ottava rima con messer Giovanni Boccaccio...(e le perdeva).
L'Anonimo Toscano del XXI secolo 2/12/2017 - 10:33
PS. Comunque lo swagman potrebbe essere stato davvero di Gavorrano (GR): sembra, nato e spiccicato, il brigante Tiburzi.
Caro Anonimo Toscano del XXI secolo, ma che mi dici della versione di Josh White? Non c'è niente da fare. Checchè ne dicano il KKK, CasaPound o i NaziSkin veneti, i negri sono più bravi dei bianchi!
Come già detto, il testo di “Waltzing Matilda” fin da subito subì molteplici interpolazioni, tant'è che le versioni sono così tante che la canzone viene spesso etichettata come “popolare”, ignorando molti che Banjo Paterson la scrisse soltanto poco più che un secolo fa.
Una delle modifiche sostanziali subite nel tempo riguarda l'ultima strofa, quando al posto dell'originale “Drowning himself by the coolibah tree” nella tradizione orale venne sostituito il ben più pregnante verso “You'll never catch me alive, said he” (“Non mi avrete mai vivo, disse”), così come canta, per esempio, Josh White nella sua versione del 1944.
Una variante che contribuì alla fama anti-autoritaria della canzone. E infatti, così come scrive Alice sul suo blog In Maraviglia:
Waltzing Matilda è “una canzone popolare che narra le vicissitudini della povera gente sovente sopraffatta dai ricchi e dalle autorità della... (continuer)