Bella traduzione, da Anonimo Toscano del XVIII° Secolo però...
Certo che tu con le lingue riesci a viaggiare nel tempo, non hai bisogno nemmeno della cabina telefonica del Doctor Who o della DeLorean DMC-12 di "Ritorno al Futuro"...
Ma tu sai, caro BB, che io sono un Anonimo che a volte si spinge ben oltre indietro nel tempo; già da pischello ero abituato a leggere speditamente d'antiche e misteriose gesta in islandese antico o in altri idiomi consimilari, gap var ginnunga....
Ad ogni modo, a proposito della DeLorean DMC-12, effettivamente non ho avuto bisogno della famosa pellicola di Zemeckis. Poco tempo fa, in quel di Firenze in piazza Massimo D'Azeglio, e precisamente accanto a una cabina telefonica (prosaicamente della Telecom Italia, lo ammetto, ma dovrò far presente a quel mattacchione del Doctor Who di sbrigarsi perché le stanno togliendo tutte...), la DeLorean mi si è presentata direttamente davanti, e con targa italiana:
Per aggiungere altri particolari atti a far capire che niente svòlgesi casualmente, ti dirò che il lungo e antico edificio che si vede nella strada a diritto nella prima foto è il mio vecchio... (continuer)
à partir de la version italienne de l’Anonimo Toscano del XXI Secolo (l’A.T. du XXIe siècle)
d’une chanson anglaise – The Drum (Ode XIII) – Scott of Amwell – 1782
Poème du jardinier et poète anglais, de confession quaker, John Scott, connu sous le nom de Scott of Amwell (1731-1783)
Poème célèbre qui est souvent proposé comme prologue dans les anthologies de poèmes de guerre. Il a été mis en musique par de nombreux compositeurs : Benjamin Frankel en 1959, Ned Rorem en 2001 (à la suite des attentats du 11 Septembre), William F. Funk en 2004 et Robert Rival en 2007.
Sto per contribuire l'originaria "Waltzing Matilda" di Banjo Peterson. Per me è una CCG/AWS bella e buona, avendo pure a che fare con un cruento sciopero dei tosatori di pecore avvenuto da qualche parte in Australia alla fine dell'800...
D'acordo?!? (come diceva la grande Wanna Marchi...)
B.B. 30/11/2017 - 14:05
This militant unionist ballad was written as a poem by the great Australian bush poet, Banjo Paterson, and published in the Bulletin in 1892 under the name "The Bushman's Song." It has been sung to various tunes, but this one, collected by John Manifold, is the most common.
One of the main targets of union songs is the so-called "scab." A well-known description of a scab, often attributed (probably wrongly) to Jack London, once described scabs as follows: "After God had finished the rattlesnake, the toad, and the vampire, he had some awful substance left with which he made a scab. A scab is a two-legged animal with a corkscrew soul, a water brain, a combination backbone of jelly and glue. Where others have hearts, he carries a tumor of rotten principles. When a scab comes down the street, men turn their backs and Angels weep in Heaven, and the Devil shuts the gates of hell to keep him out... (continuer)
conosco il potere delle parole
conosco il segnale d'allarme
delle parole
non di quelle che strappano
applausi dai palchi
ma di quelle
che fanno scoppiare le bare
che le fanno andare al passo
con le loro quattro gambe
di quercia
spesso le buttano via
senza stamparle
senza pubblicarle
ma la parola galoppa
la cinghia delle sua sella
è stretta
risuona attraverso le età
ed educa i treni a strisciare più vicino
e a leccare..le mani
incallite e affaticate
della poesia