'Na bella vita
[2013]
Un'altra splendida traccia dall'album “Controra”, con Enzo Gragnaniello
Ho trovato il testo sul sito ufficiale degli Almamegretta
Un'altra splendida traccia dall'album “Controra”, con Enzo Gragnaniello
Ho trovato il testo sul sito ufficiale degli Almamegretta
Tutte ’e penziere ‘e chi è scustumato
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 20:08
Pane vino e casa
[2013]
La bellissima traccia che chiude l'album “Controra”, impreziosita dal sax di James Senese
Ho trovato il testo sul [[|sito ufficiale degli Almamegretta]] ma l'ho corretto all'ascolto, mettendo al fondo tra parentesi una strofa che non viene proposta nell'audio.
La bellissima traccia che chiude l'album “Controra”, impreziosita dal sax di James Senese
Ho trovato il testo sul [[|sito ufficiale degli Almamegretta]] ma l'ho corretto all'ascolto, mettendo al fondo tra parentesi una strofa che non viene proposta nell'audio.
Gli alberi, la terra, il sole, il mare, le stelle
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 19:53
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Shah Mot (the Shah Is Dead / Checkmate)
[1980]
Parole di Gil Scott-Heron
Musica di Gil Scott-Heron e Brian Jackson, compositore con cui collaborò per tutti gli anni 70
Nell’album intitolato “1980”
Testo trovato su Genius
“Shah Mot”, nella traslitterazione dall’arabo, starebbe per “Lo Scià è morto”. La traduzione in inglese sarebbe assonante con il termine “checkmate”, scacco matto…
In questa canzone Gil Scott-Heron voleva assimilare la lotta dei neri americani negli USA contro il “regime” dominato dai bianchi alla rivoluzione iraniana del 1979…
Non mi pare che sia stata proprio la stessa cosa, ma tant’è… Comunque, tanto per la cronaca, se nel 1953 un golpe ordito dalla CIA aveva deposto il legittimo e laico presidente Mossadeq, nel 1979 il sanguinario fantoccio americano, lo Shah Reza Pahlavi, fu deposto (ma non ucciso, morì in esilio in Egitto l’anno seguente) in favore di una repubblica islamica largamente improntata alla legge coranica… Quali similitudini ci vedesse Scott-Heron, lo sapeva solo lui…
Parole di Gil Scott-Heron
Musica di Gil Scott-Heron e Brian Jackson, compositore con cui collaborò per tutti gli anni 70
Nell’album intitolato “1980”
Testo trovato su Genius
“Shah Mot”, nella traslitterazione dall’arabo, starebbe per “Lo Scià è morto”. La traduzione in inglese sarebbe assonante con il termine “checkmate”, scacco matto…
In questa canzone Gil Scott-Heron voleva assimilare la lotta dei neri americani negli USA contro il “regime” dominato dai bianchi alla rivoluzione iraniana del 1979…
Non mi pare che sia stata proprio la stessa cosa, ma tant’è… Comunque, tanto per la cronaca, se nel 1953 un golpe ordito dalla CIA aveva deposto il legittimo e laico presidente Mossadeq, nel 1979 il sanguinario fantoccio americano, lo Shah Reza Pahlavi, fu deposto (ma non ucciso, morì in esilio in Egitto l’anno seguente) in favore di una repubblica islamica largamente improntata alla legge coranica… Quali similitudini ci vedesse Scott-Heron, lo sapeva solo lui…
My name is what's your name
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 16:05
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Shut 'Um Down
[1980]
Parole di Gil Scott-Heron
Musica di Gil Scott-Heron e Brian Jackson, compositore con cui collaborò per tutti gli anni 70
Nell’album intitolato “1980”
Testo trovato su Genius
Una canzone sullo stesso tema di We Almost Lost Detroit, la necessaria lotta contro le centrali nucleari. Gil Scott-Heron fu molto impegnato sul tema in quegli anni.
Parole di Gil Scott-Heron
Musica di Gil Scott-Heron e Brian Jackson, compositore con cui collaborò per tutti gli anni 70
Nell’album intitolato “1980”
Testo trovato su Genius
Una canzone sullo stesso tema di We Almost Lost Detroit, la necessaria lotta contro le centrali nucleari. Gil Scott-Heron fu molto impegnato sul tema in quegli anni.
Did you feel that rumble? Did you hear that sound?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 15:42
Song Itineraries:
No Nukes
أمي
Ommi
1966
Ashiq min filastin (A lover from Palestine)
Musicata da Marcel Khalife
Il poeta palestinese Mahmud Darwish racconta: quando ero in carcere mi venne a trovare mia madre con della frutta e del caffe` e non posso dimenticare la sua tristezza quando il mio carceriere sequestro` tutto e verso` per terra il caffe`. Non potendo dimenticare le sue lacrime, le ho scritto questa mia poesia OMMI (mia madre), come una confessione sulla carta argentata del mio pacchetto di sigarette....non potevo mai immaginare che sarebbe poi diventata l`inno cantato dai bambini alle loro madri.
1966
Ashiq min filastin (A lover from Palestine)
Musicata da Marcel Khalife
Il poeta palestinese Mahmud Darwish racconta: quando ero in carcere mi venne a trovare mia madre con della frutta e del caffe` e non posso dimenticare la sua tristezza quando il mio carceriere sequestro` tutto e verso` per terra il caffe`. Non potendo dimenticare le sue lacrime, le ho scritto questa mia poesia OMMI (mia madre), come una confessione sulla carta argentata del mio pacchetto di sigarette....non potevo mai immaginare che sarebbe poi diventata l`inno cantato dai bambini alle loro madri.
أحنُ إلى خبز أمي
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/14 - 10:45
Song Itineraries:
From World Jails
Alien (Hold on to Your Dreams)
[1980]
Scritta da Gil Scott-Heron
Nell’album intitolato “1980”, con Brian Jackson, compositore che ha collaborato con Scott-Heron per tutti gli anni 70.
Scritta da Gil Scott-Heron
Nell’album intitolato “1980”, con Brian Jackson, compositore che ha collaborato con Scott-Heron per tutti gli anni 70.
Midnight near the border trying to cross the Rio Grande
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 08:38
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Risk to Exist
[2016]
La traccia che dà il titolo all’ultimo album di questa band inglese, pubblicato all’inizio del 2017
I proventi della vendita del singolo sono stati destinati al sostegno dell’organizzazione Migrant Offshore Aid Station (MOAS) che si occupa del salvataggio dei migranti nel Mediterraneo.
La traccia che dà il titolo all’ultimo album di questa band inglese, pubblicato all’inizio del 2017
I proventi della vendita del singolo sono stati destinati al sostegno dell’organizzazione Migrant Offshore Aid Station (MOAS) che si occupa del salvataggio dei migranti nel Mediterraneo.
Ever felt like you're going nowhere, and you need a little help
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 08:21
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
A L I E N S
[2017]
The third track of Coldplay’s 2017 EP “Kaleidoscope”, A L I E N S is a song about refugees fleeing their home from a war-torn planet and trying to seek refuge somewhere else.
The proceeds of this song go to the Migrant Offshore Aid Station (MOAS) to help save migrants on the Mediterranean Sea. (Genius)
The third track of Coldplay’s 2017 EP “Kaleidoscope”, A L I E N S is a song about refugees fleeing their home from a war-torn planet and trying to seek refuge somewhere else.
The proceeds of this song go to the Migrant Offshore Aid Station (MOAS) to help save migrants on the Mediterranean Sea. (Genius)
We were just about to lose our home
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 08:05
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Una bala en mi cabeza
2016
Corren malos tiempos para ser anarquista...sincronicemos la utopia
Corren malos tiempos para ser anarquista...sincronicemos la utopia
Laberintos de desidia,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/13 - 17:11
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
Genova tace
2004
Maledetto Copernico
Maledetto Copernico
Se ti muovi lentamente non ti fermeranno,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/13 - 12:39
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
Sarajevo
1997
Voodo vibes
Voodo vibes
Families worlds apart
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/13 - 10:41
Song Itineraries:
Balkan Wars of the 90's
Ballad på en soptipp
[1964]
Testo e musica di Cornelis Vreeswijk
Lyrics and music by Cornelis Vreeswijk
Text och musik : Cornelis Vreeswijk
Album: Ballader och oförskämdheter
“E si 'homincia benino”, si dice dalle mie parti. Questa qua, nella produzione abbastanza vasta di Cornelis Vreeswijk, può essere considerata la “canzone n° 1” almeno per quel che riguarda gli album in studio: è infatti la prima traccia del primo album dell'olando-svedese, Ballader och oförskämdheter (“Ballate e impertinenze”) del 1964. Si “homincia benino”, direttamente in mezzo a una discarica di rifiuti, come sottolineato giustamente dal creatore di questa pagina, Juha Rämö, inserendo la foto di Cornelis Vreeswijk e di un suo compagno chitarrista in mezzo a un immondezzaio di rottami.
La storia ci tramanda che, in un primo momento, le canzoni scritte da Cornelis Vreeswijk avrebbero dovuto essere cantate e incise dal suo amico... (Continues)
Testo e musica di Cornelis Vreeswijk
Lyrics and music by Cornelis Vreeswijk
Text och musik : Cornelis Vreeswijk
Album: Ballader och oförskämdheter
“E si 'homincia benino”, si dice dalle mie parti. Questa qua, nella produzione abbastanza vasta di Cornelis Vreeswijk, può essere considerata la “canzone n° 1” almeno per quel che riguarda gli album in studio: è infatti la prima traccia del primo album dell'olando-svedese, Ballader och oförskämdheter (“Ballate e impertinenze”) del 1964. Si “homincia benino”, direttamente in mezzo a una discarica di rifiuti, come sottolineato giustamente dal creatore di questa pagina, Juha Rämö, inserendo la foto di Cornelis Vreeswijk e di un suo compagno chitarrista in mezzo a un immondezzaio di rottami.
La storia ci tramanda che, in un primo momento, le canzoni scritte da Cornelis Vreeswijk avrebbero dovuto essere cantate e incise dal suo amico... (Continues)
Här sitter jag på en soptipp och skådar mig dystert kring
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2017/11/13 - 10:05
Song Itineraries:
War on Earth
Sva bol svijeta
(1993)
L'Eurovision del 1993 (in cui, tra parentesi, l'Italia presentò Enrico Ruggeri e la sua Sole d'Europa che si classificò dodicesima) vide la partecipazione per la prima volta degli stati nati dalla disgregazione della Jugoslavia. Come la Croazia con Don't ever cry, la Bosnia Erzegovina presentò una canzone che cercava di portare all'attenzione del mondo la guerra nel paese e nella capitale Sarajevo ancora sotto assedio.
L'Eurovision del 1993 (in cui, tra parentesi, l'Italia presentò Enrico Ruggeri e la sua Sole d'Europa che si classificò dodicesima) vide la partecipazione per la prima volta degli stati nati dalla disgregazione della Jugoslavia. Come la Croazia con Don't ever cry, la Bosnia Erzegovina presentò una canzone che cercava di portare all'attenzione del mondo la guerra nel paese e nella capitale Sarajevo ancora sotto assedio.
Ja ne mogu skinuti zvijezde sa neba
(Continues)
(Continues)
2017/11/12 - 22:58
Song Itineraries:
Balkan Wars of the 90's
Don't ever cry
(1993)
Music by: Andrej Basa
Lyrics by: Đorđe Novković
La prima canzone presentata all'Eurovision dalla Croazia indipendente, ancora in guerra. Una sdolcinata canzoncina su un soldato morto in guerra, pensata per attirare le simpatie verso la nuova nazione...
Per la cronaca la canzone si piazzò quindicesima mentre andò un po' meglio al nostro Enrico Ruggeri con Sole d'Europa arrivato dodicesimo.
Music by: Andrej Basa
Lyrics by: Đorđe Novković
La prima canzone presentata all'Eurovision dalla Croazia indipendente, ancora in guerra. Una sdolcinata canzoncina su un soldato morto in guerra, pensata per attirare le simpatie verso la nuova nazione...
Per la cronaca la canzone si piazzò quindicesima mentre andò un po' meglio al nostro Enrico Ruggeri con Sole d'Europa arrivato dodicesimo.
Tisuće snova dalekih, ruža u srcima zaspalih
(Continues)
(Continues)
2017/11/12 - 22:43
Make Love Not War
Album: Ohne Schminke - 1985
Blumen trugen sie im Haar und trampten durch das Land
(Continues)
(Continues)
2017/11/12 - 22:25
Song Itineraries:
Make Love, Not War
Spent the Day in Bed
(2017)
Album Low in High School
Primo singolo estratto dal nuovo album di Morrissey, un pezzo ironico nello stile del cantante inglese. Rifugiarsi tra le lenzuola per scappare dal lavoro che uccide, e dalle notizie fatte solo per terrorizzarci e tenerci buoni...
Ho passato la giornata a letto mentre i lavoratori rimangono schiavizzati. Ho passato la giornata a letto, non sono il mio tipo ma adoro il mio letto e vi consiglio di... smettere di guardare le notizie perché le notizie sono fatte per spaventarti e per farti sentire piccolo e solo...
Album Low in High School
Primo singolo estratto dal nuovo album di Morrissey, un pezzo ironico nello stile del cantante inglese. Rifugiarsi tra le lenzuola per scappare dal lavoro che uccide, e dalle notizie fatte solo per terrorizzarci e tenerci buoni...
Ho passato la giornata a letto mentre i lavoratori rimangono schiavizzati. Ho passato la giornata a letto, non sono il mio tipo ma adoro il mio letto e vi consiglio di... smettere di guardare le notizie perché le notizie sono fatte per spaventarti e per farti sentire piccolo e solo...
Spent the day in bed
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2017/11/12 - 21:46
Song Itineraries:
Mort au Travail / Death to Work
Le grand étang
Paroles : Jean Tranchant - Musique : Arthur Honegger
Ces vers sont extraits d’un chant populaire du quatorzième siècle intitulé Le grand étang. [...] identifié en effectuant une recherche dans Gallica, la bibliothèque numérique de la BNF. Il a fait l’objet d’un article dans le journal Le Populaire (organe de la SFIO) du 17 janvier 1934 intitulé « Un chant révolutionnaire : Le peuple tondu ».
Ces vers sont extraits d’un chant populaire du quatorzième siècle intitulé Le grand étang. [...] identifié en effectuant une recherche dans Gallica, la bibliothèque numérique de la BNF. Il a fait l’objet d’un article dans le journal Le Populaire (organe de la SFIO) du 17 janvier 1934 intitulé « Un chant révolutionnaire : Le peuple tondu ».
Sous le gibet de Montfaucon
(Continues)
(Continues)
Contributed by JJ 2017/11/12 - 18:17
Abendlied
Alfred Gless
Abend ist es und der Sterne Licht die Nacht erhellt
(Continues)
(Continues)
Contributed by J 2017/11/12 - 11:43
Cornelis Vreeswijk: Balladen om herr Fredrik Åkare och den söta fröken Cecilia Lind
[1966]
Testo / Lyrics / Text: Cornelis Vreeswijk
Musica / Music / Musik:
"Monday Morning"
(Canzone tradizionale inglese
English folksong
Engelsk folksång)
Album: Grimascher och telegram
Testo / Lyrics / Text: Cornelis Vreeswijk
Musica / Music / Musik:
"Monday Morning"
(Canzone tradizionale inglese
English folksong
Engelsk folksång)
Album: Grimascher och telegram
Från Öckerö loge hörs dragspel och bas
(Continues)
(Continues)
Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI secolo 2017/11/11 - 11:57
Cornelis Vreeswijk died exactly 30 years ago, on 12 November 1987. This website includes since years about ten of this songs, maybe just a little neglected: so let's start knowing them a little better, on the 30th anniversary of his death and beginning from his Blues för Victor Jara.
Riccardo Venturi 2017/11/11 - 10:01
God
(1969)
Album: John Lennon/Plastic Ono Band
Questa canzone è un capolavoro. È una canzone contro tutti gli idoli, a partire da Dio e dai suoi profeti. Una canzone che parla della possibilità di mettere da parte Dio per arrivare all'Io. La canzone che è costata la vita a John Lennon.
Ma partiamo dall'inizio. I primi versi sono nati durante una seduta di psicoanalisi. All'epoca Lennon si era infatti affidato alle teorie del Dr Arthur Janov inventore della terapia dell'urlo primario (Primal Scream) che sosteneva che l'uso della voce attraverso l'urlo primordiale o primario, riconducendo alle origini, porta l'individuo che lo compie a ricongiungersi, in una sorta di rinascita, con la propria psiche liberandola dalle proprie paure e traumi attraverso l'esternazione di rabbia ed emozioni. Cosa che Lennon mette in pratica in questa canzone.
Durante una delle conversazioni con Janov, Lennon... (Continues)
Album: John Lennon/Plastic Ono Band
Questa canzone è un capolavoro. È una canzone contro tutti gli idoli, a partire da Dio e dai suoi profeti. Una canzone che parla della possibilità di mettere da parte Dio per arrivare all'Io. La canzone che è costata la vita a John Lennon.
Ma partiamo dall'inizio. I primi versi sono nati durante una seduta di psicoanalisi. All'epoca Lennon si era infatti affidato alle teorie del Dr Arthur Janov inventore della terapia dell'urlo primario (Primal Scream) che sosteneva che l'uso della voce attraverso l'urlo primordiale o primario, riconducendo alle origini, porta l'individuo che lo compie a ricongiungersi, in una sorta di rinascita, con la propria psiche liberandola dalle proprie paure e traumi attraverso l'esternazione di rabbia ed emozioni. Cosa che Lennon mette in pratica in questa canzone.
Durante una delle conversazioni con Janov, Lennon... (Continues)
God is a concept
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2017/11/10 - 22:21
Mare monstrum
Caldo è il sole sopra il mare
(Continues)
(Continues)
2017/11/10 - 13:17
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Он был хирургом
Il piccolo difetto di un bravo dottore.
Он был хирургом, даже «нейро»,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2017/11/9 - 22:49
A Christmas Ghost-Story
[Christmas Eve 1899]
Versi di Thomas Hardy, nella raccolta “Poems of the Past and the Present” pubblicata nel 1901
Poesia messa in musica da John Pierre Herman Joubert, compositore sudafricano classe 1927, e poi anche da Garth Baxter, compositore statunitense classe 1946
Una delle molte poesie di Thomas Hardy che si riferiscono alla seconda delle cosiddette “guerre boere”, combattute in Sudafrica in due riprese (1880-1881 e poi 1899-1902) tra gli inglesi e i coloni di origine olandese, detti boeri.
Originariamente il testo si concludeva dopo 8 versi, ma l’attacco che Thomas Hardy subì dopo la pubblicazione della poesia sulla Westminster Gazette lo indusse a rafforzare la sua posizione assolutamente contraria a quella guerra coloniale. Così aggiunse una quartina in cui, nel paragone tra il soldato ucciso (è il suo fantasma a parlare) ed il Cristo crocifisso, Hardy non risparmiava un attacco alla Chiesa come entità che da duemila anni benedice le guerre e nasconde la vera causa dell’assassinio di Gesù Cristo.
Versi di Thomas Hardy, nella raccolta “Poems of the Past and the Present” pubblicata nel 1901
Poesia messa in musica da John Pierre Herman Joubert, compositore sudafricano classe 1927, e poi anche da Garth Baxter, compositore statunitense classe 1946
Una delle molte poesie di Thomas Hardy che si riferiscono alla seconda delle cosiddette “guerre boere”, combattute in Sudafrica in due riprese (1880-1881 e poi 1899-1902) tra gli inglesi e i coloni di origine olandese, detti boeri.
Originariamente il testo si concludeva dopo 8 versi, ma l’attacco che Thomas Hardy subì dopo la pubblicazione della poesia sulla Westminster Gazette lo indusse a rafforzare la sua posizione assolutamente contraria a quella guerra coloniale. Così aggiunse una quartina in cui, nel paragone tra il soldato ucciso (è il suo fantasma a parlare) ed il Cristo crocifisso, Hardy non risparmiava un attacco alla Chiesa come entità che da duemila anni benedice le guerre e nasconde la vera causa dell’assassinio di Gesù Cristo.
South of the Line, inland from far Durban,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/9 - 16:06
Embarcation
[Southampton Docks: October 1899]
Versi di Thomas Hardy, nella raccolta “Poems of the Past and the Present” pubblicata nel 1901
Musica di John Pierre Herman Joubert, compositore sudafricano classe 1927
Una delle molte poesie di Thomas Hardy che si riferiscono alla seconda delle cosiddette “guerre boere”, combattute in Sudafrica in due riprese (1880-1881 e poi 1899-1902) tra gli inglesi e i coloni di origine olandese, detti boeri.
Versi di Thomas Hardy, nella raccolta “Poems of the Past and the Present” pubblicata nel 1901
Musica di John Pierre Herman Joubert, compositore sudafricano classe 1927
Una delle molte poesie di Thomas Hardy che si riferiscono alla seconda delle cosiddette “guerre boere”, combattute in Sudafrica in due riprese (1880-1881 e poi 1899-1902) tra gli inglesi e i coloni di origine olandese, detti boeri.
Here, where Vespasian's legions struck the sands,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/9 - 14:48
Let the Boots Do the Talking
[1999]
Brano che dà il titolo ad un EP di questa band anarco-punk scozzese
Canzone antifa piuttosto esplicita, della serie “I fascisti non devono parlare” e peggio…
E non manca una condivisibile giustificazione storica, la “Battaglia di Cable Street” del 4 ottobre 1936 a Londra…
La “Battaglia di Cable Street” avvenne la domenica del 4 ottobre 1936 a Cable Street nell'East End di Londra. Quel giorno decine di migliaia di anti-fascisti (ebrei, socialisti, anarchici e comunisti) cercarono di impedire lo svolgimento di un corteo della British Union of Fascists, il partito fascista britannico capeggiato dal “baronetto” Sir Oswald Ernald Mosley, un ultra-conservatore che durante alcuni viaggi in Italia si era invaghito di Mussolini. Proprio nel 1936 Mosley si era sposato in seconde nozze con la nobildonna Diana Mitford e il matrimonio si era svolto, in gran segreto, nella residenza di Goebbels... (Continues)
Brano che dà il titolo ad un EP di questa band anarco-punk scozzese
Canzone antifa piuttosto esplicita, della serie “I fascisti non devono parlare” e peggio…
E non manca una condivisibile giustificazione storica, la “Battaglia di Cable Street” del 4 ottobre 1936 a Londra…
La “Battaglia di Cable Street” avvenne la domenica del 4 ottobre 1936 a Cable Street nell'East End di Londra. Quel giorno decine di migliaia di anti-fascisti (ebrei, socialisti, anarchici e comunisti) cercarono di impedire lo svolgimento di un corteo della British Union of Fascists, il partito fascista britannico capeggiato dal “baronetto” Sir Oswald Ernald Mosley, un ultra-conservatore che durante alcuni viaggi in Italia si era invaghito di Mussolini. Proprio nel 1936 Mosley si era sposato in seconde nozze con la nobildonna Diana Mitford e il matrimonio si era svolto, in gran segreto, nella residenza di Goebbels... (Continues)
Oi!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/9 - 12:57
Song Itineraries:
Antifa AWS: Militant antifascism
Bully Boys
[1980]
Scritta da Frances Sokolov, in arte Vi Subversa (1935-2016), cantante e chitarrista, fondatrice di questa anarcho-punk band di Brighton.
Quando parlava della violenza fascista, Vi Subversa sapeva bene di cosa stava parlando: era ebrea, figlia di rifugiati a Londra dall’Europa dell’est sotto il giogo hitleriano.
“Ma non piangere, non versare una lacrima, non è tempo di essere vittime. I picchiatori fascisti sono (di nuovo) qui, non ti resta che infilarti il tuo giubbotto nero e reagire...”
Scritta da Frances Sokolov, in arte Vi Subversa (1935-2016), cantante e chitarrista, fondatrice di questa anarcho-punk band di Brighton.
Quando parlava della violenza fascista, Vi Subversa sapeva bene di cosa stava parlando: era ebrea, figlia di rifugiati a Londra dall’Europa dell’est sotto il giogo hitleriano.
“Ma non piangere, non versare una lacrima, non è tempo di essere vittime. I picchiatori fascisti sono (di nuovo) qui, non ti resta che infilarti il tuo giubbotto nero e reagire...”
The bully boys are coming
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/9 - 10:29
Song Itineraries:
Antifa AWS: Militant antifascism
Which Side Will You Be On?
[1978]
Scritta da Joop de Vries
Il brano che intitola un 7” di questa punk band di Rotterdam
Scritta da Joop de Vries
Il brano che intitola un 7” di questa punk band di Rotterdam
when this country is another Vietnam
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/9 - 08:20
Song Itineraries:
Antifa AWS: Militant antifascism
Scomposizione e tariffario di Giulio Regeni, ricercatore
[9 novembre 2017]
Lyrics by Ahmed il Lavavetri
Music by Wolfgang Amadeus Mozart
(se musica non c'è, tanto vale puntare in alto)
Lyrics by Ahmed il Lavavetri
Music by Wolfgang Amadeus Mozart
(se musica non c'è, tanto vale puntare in alto)
Giulio Regeni da solo vale
(Continues)
(Continues)
2017/11/9 - 00:49
Song Itineraries:
Truth about Giulio Regeni
Born-Again Cretin
Condivido del tutto l'interpretazione del testo e del destinatario, a cui mi azzarderei di aggiungere che l'intro vocale richiama il blablabla della protesta vuota e la litania della preghiera, considerato che i born again christian erano e sono una violenta frangia di bigotti, quelli che negano l'evoluzione e considerano la bibbia un libro scientifico, giusto per capirci.
2017/11/9 - 00:04
Inno dei lavoratori del mare
Segnalo prima di tutto l'autore dell'arrangiamento musicale ed accompagnatore: si tratta del mio amico chitarrista Marco Del Giudice.
Devo correggere il testo (e correggermi); al terzo verso dell'ultima strofa bisogna sostituire "vedetta" a "vendetta".
Il libretto di navigazione della Cooperativa Garibaldi inoltre riporta una ulteriore strofa (in seconda posizione):
Devo correggere il testo (e correggermi); al terzo verso dell'ultima strofa bisogna sostituire "vedetta" a "vendetta".
Il libretto di navigazione della Cooperativa Garibaldi inoltre riporta una ulteriore strofa (in seconda posizione):
Su da le spiaggie da le calate
dai golfi dove le navi stan
ed ove sopra schiene curvate
scende il prodotto del braccio uman
da le riviere che udir tra i venti
di più naufragi l'urlo salir
di madri e spose preci e lamenti
echeggi il carme dell'avvenir
Pardo Fornaciaridai golfi dove le navi stan
ed ove sopra schiene curvate
scende il prodotto del braccio uman
da le riviere che udir tra i venti
di più naufragi l'urlo salir
di madri e spose preci e lamenti
echeggi il carme dell'avvenir
Pardo Fornaciari 2017/11/8 - 16:19
Canción para mi América
Daniel Viglietti, dalle dita di un chitarrista alla voce degli Indios
«Dai la tua mano all’Indio, porgigliela ti farà bene…». Daniel Viglietti cantava questo verso d’apertura nella sua “Canción para mi América”. Daniel Viglietti ha lasciato la nostra di mano, il 30 Ottobre 2017, un anno da dimenticare anche per la scomparsa di un altro punto cardine della canzone latino americana e suo caro amico, il cantautore cileno Angel Parra. L’America Latina piange il musicista uruguayano, bandiera di un intero continente. In Uruguay, dopo i precursori Carlos Molina (1927-1998) e Anìbal Sampayo (1926-2007), la nuova canzone d’autore è rappresentata da Alfredo Zitarrosa (1936-1989) e, soprattutto, da Daniel Viglietti, che nasce a Montevideo nel 1939 da una famiglia di musicisti, studia chitarra classica con i migliori maestri della scuola uruguayana impostando le sue composizioni tra le sonorità proprie... (Continues)
«Dai la tua mano all’Indio, porgigliela ti farà bene…». Daniel Viglietti cantava questo verso d’apertura nella sua “Canción para mi América”. Daniel Viglietti ha lasciato la nostra di mano, il 30 Ottobre 2017, un anno da dimenticare anche per la scomparsa di un altro punto cardine della canzone latino americana e suo caro amico, il cantautore cileno Angel Parra. L’America Latina piange il musicista uruguayano, bandiera di un intero continente. In Uruguay, dopo i precursori Carlos Molina (1927-1998) e Anìbal Sampayo (1926-2007), la nuova canzone d’autore è rappresentata da Alfredo Zitarrosa (1936-1989) e, soprattutto, da Daniel Viglietti, che nasce a Montevideo nel 1939 da una famiglia di musicisti, studia chitarra classica con i migliori maestri della scuola uruguayana impostando le sue composizioni tra le sonorità proprie... (Continues)
Dq82 2017/11/8 - 15:21
Хотят ли русские войны?
MEINST DU DIE RUSSEN WOLLEN KRIEG
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2017/11/8 - 14:06
Quatro quadras soltas
[1979]
Versi di António Aleixo e José Afonso
Musica di Sérgio Godinho
Interpretazione di Sérgio Godinho insieme ad Adriano Correia De Oliveira, José Afonso e Fausto
Nell’album intitolato “Campolide” (nome di un quartiere di Lisbona)
Testo trovato su qui
Versi di António Aleixo e José Afonso
Musica di Sérgio Godinho
Interpretazione di Sérgio Godinho insieme ad Adriano Correia De Oliveira, José Afonso e Fausto
Nell’album intitolato “Campolide” (nome di un quartiere di Lisbona)
Testo trovato su qui
[Sérgio Godinho]
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/8 - 13:14
Cardinal Chic
[2014]
Parole di Federico Lucia, in arte Fedez
Musica di Rocco Rampino, in arte Congorock
Nell’album “Pop-Hoolista”
Per il percorso “No Vat”. Anche a questa può sembrare manchi il necessario attributo “Anti War”, ma in realtà ce l’ha eccome: la solita guerra dei 100.000 anni che i ricchi e i potenti fanno a tutti gli altri. E i ricchi e potenti che si ammantano di Dio fanno ancora più schifo.
Parole di Federico Lucia, in arte Fedez
Musica di Rocco Rampino, in arte Congorock
Nell’album “Pop-Hoolista”
Per il percorso “No Vat”. Anche a questa può sembrare manchi il necessario attributo “Anti War”, ma in realtà ce l’ha eccome: la solita guerra dei 100.000 anni che i ricchi e i potenti fanno a tutti gli altri. E i ricchi e potenti che si ammantano di Dio fanno ancora più schifo.
Il monaco non fa l'abito e manco l'arbitro
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/8 - 08:44
Song Itineraries:
Antiwar Anticlerical
Unity
UNITY
Lyrics written by: Mira Eilabouni
Music and arrangement by: all participants on the project
Sound engineer: Modern Music School Bremen
Music producer: Aleksandar Mitevski
Video director: Andrei Matalyha
Camera: Andrei Matalyha and Stefan Lakic
Video editor: Kristaps Prūsis
Executive producer and project manager: Darko Mitevski
UNITY is a peace song that was created during the project
Lyrics written by: Mira Eilabouni
Music and arrangement by: all participants on the project
Sound engineer: Modern Music School Bremen
Music producer: Aleksandar Mitevski
Musicians and contributors
Amna, Tarik, Snjeza, Melissa, Anda, Anastasia, Martha, Rea, Josip, Ivan, Sinisha. Panagiotis, Florent, Valentina, Petar, Rami, Visar, Granit, Yarden, Forat, Amany, Afnan, Jana, Youssef, Svenja, Juraj, Hrvoje, Marko, Kostas, Dunja, Ariel, Milutin, Milos, Mira, Sophia, Rene, Hysein, Lisa, Brane, Marianna, Gerlinda, Slobodan, Nenad.
Amna, Tarik, Snjeza, Melissa, Anda, Anastasia, Martha, Rea, Josip, Ivan, Sinisha. Panagiotis, Florent, Valentina, Petar, Rami, Visar, Granit, Yarden, Forat, Amany, Afnan, Jana, Youssef, Svenja, Juraj, Hrvoje, Marko, Kostas, Dunja, Ariel, Milutin, Milos, Mira, Sophia, Rene, Hysein, Lisa, Brane, Marianna, Gerlinda, Slobodan, Nenad.
Video director: Andrei Matalyha
Camera: Andrei Matalyha and Stefan Lakic
Video editor: Kristaps Prūsis
Executive producer and project manager: Darko Mitevski
UNITY is a peace song that was created during the project
I believe
(Continues)
(Continues)
Contributed by Visar Haxhifazliu 2017/11/8 - 08:20
القدس العتيقة
I think there is one word translated incorrectly
And their sad eyes of the city's energy
it is intended to say
And their sad eyes of the city's window
And their sad eyes of the city's energy
it is intended to say
And their sad eyes of the city's window
karim romman 2017/11/7 - 22:57
The Disappeared (Los Desaparacidos)
Mamma still waiting for someone to say
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/7 - 22:31
Pride (In the Name of Love)
Da notare che a partire dal 2015 regolarmente Bono ha cantato questa canzone cambiando le parole in riferimento alla tragedia dei rifugiati e in particolare alla famosa foto di Aylan Kurdi, il bambino siriano morto sulla spiaggia.
al minuto 2:00 il verso modificato
‘One boy washed up on an empty beach.’
al minuto 2:00 il verso modificato
2017/11/7 - 22:17
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Nell'album “Imaginaria”
Il ritornello in spagnolo è la poesia “Caña” composta nel 1930 dal grande poeta cubano Nicolás Guillén e pubblicata nel 1931 nella raccolta “Sóngoro cosongo. Poemas mulatos”
Il brano è già presente sulle CCG/AWS anche nella traduzione inglese di Langston Hughes