Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, altri che lottano un anno e sono più bravi, ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi, però ci sono quelli che lottano tutta la vita: essi sono gli indispensabili.
B. Brecht
OLOL JACKSON: sicuramente un compagno Indispensabile
(Gianni Sartori)
“Non ci credo, non è possibile”. Questo era stato il primo commento; poi silenzio, attonito silenzio per ore.
Olol Jackson, sicuramente tra i maggiori protagonisti dell'antagonismo sociale nel vicentino degli ultimi 20 - no, almeno 25 – anni ci ha lasciati. All'improvviso, inaspettatamente, a soli 48 anni. Un vuoto incolmabile che verrà drammaticamente percepito sabato prossimo quando, per la prima volta, Olol non ci sarà alla manifestazione davanti alla caserma statunitense Ederle in viale della Pace.
Ben noto come uno degli organizzatori dell'occupazione da cui nacque il Centro... (Continues)
Il testo del canto di provenienza dei Segadors proviene, come già accennato nell'introduzione, dal recupero di un canto popolare del XVIII secolo effettuato dal grande filologo e scrittore Manuel Milà i Fontanals (1818-1884). Fu pubblicato nel 1882, due anni prima della sua morte, nel Romancerillo Catalán – Canciones Tradicionales, una storica raccolta di canti tradizionali catalani cui abbiamo in questo sito per il testo della Cançó del comte l'Arnau. Come già si ebbe ad avvertire in quella pagina, l'ortografia catalana usata da Milà i Fontanals è abbastanza differente da quella catalana odierna, ed anche alcune forme linguistiche sono arcaiche. Il testo è ovviamente del tutto privo del ritornello moderno di Ernest Moliné: va detto, perché alcuni lo infilano anche nel canto antico. [RV]
La versione tradizionale del canto interpretata dalla Coral Sant Jordi.
Non sono assolutamente d'accordo con l'assimilare l'indipendentismo catalano al leghismo. Storicamente l'indipendentismo catalano, come quello basco, quello bretone, quello corso e in una certa misura anche quello sardo sono stati e sono movimenti di sinistra, inclusivi e non xenofobi. Poi certamente ci saranno anche motivazioni meno idealiste, dato che alla fine la Catalogna è una delle regioni più ricche della Spagna, anche se negli ultimi anni è stata colpita come il resto dell'Europa del sud da una crisi economica molto grave. Basti pensare che il fronte dei partiti catalani a favore del sì include un partito borghese di centrodestra come gli ex Convergència i Unió e la sinistra di Esquerra Republicana. Ma a parte i partiti, penso che ci sia un movimento popolare che non possiamo tacciare di razzismo. In fondo Barcellona è stata l'unica tra le grandi città europee a organizzare una manifestazione... (Continues)
Lorenzo 2017/10/1 - 18:23
Io non ho certo tacciato gli indipendentisti catalani di xenofobia e di razzismo, è la tua personale interpretazione di quello che ho detto. Ho anche usato "leghista" una sola volta e tra virgolette.
Ribadisco però che, a mio parere, gli indipendentisti catalani (che non rappresentano nemmeno la maggioranza di quella comunità) sono dei nazionalisti e dei populisti. Ed io personalmente aborrisco entrambe le cose, insieme ai confini e ai referendum che ne sono espressione.
Non ci sono un nazionalismo ed un populismo cattivi - quelli di destra - ed un nazionalismo ed un populismo buoni - quelli di sinistra.
E poi, in fin dei conti, questa dell'indipendenza catalana è una velleità che nemmeno quelli che la sostengono sanno come potrà mai funzionare. Soltanto l'ennesima moltiplicazione di regole, leggi, tasse e centri di potere.
Scusa B.B. ma l'indipendenza catalana funzionerebbe esattamente come tutti gli altri stati, come negli ultimi venticinque anni hanno funzionato per esempio la Slovenia, la Slovacchia, la Repubblica Ceca, la Lettonia, il Montenegro, ecc. Cioè chiaramente non è che sarebbe la soluzione di tutti i problemi, ma più o meno funzionerebbe, con la sua dose di ingiustizie, repressione, leggi, tasse, corruzione, magari un filino meno perché arrivare ai livelli della monarchia borbonica governata dai post-franchisti di Rajoy ce ne vuole!
Non funzionerà perchè poi arriveranno i Baschi e tutti gli altri a pretendere lo stesso. Un grandissimo casino che avrebbe potuto essere gestito rafforzando un impianto federale.
Ma poi, mi chiedo, da sinistra che senso ha aspirare ad un ennesimo staterello quando il Nemico di sempre, il Capitale, si muove a livello globale, fottendosene delle frontiere che sono riservate solo agli uomini e, in particolare, agli ultimi e più disperati ed indifesi?
Scusami, ma ho proprio difficoltà a scegliere tra il nazionalismo di sinistra dei Puigdemont e quello post-fascista dei Rajoy...
Beh Puigdemont non è neanche di sinistra, è più o meno un democristiano. Ma tra quelli che cantano "Cara al sol" difendendo l'intoccabilità della sacra Spagna e la gente che pacificamente fa la coda per votare e viene bastonata so bene da che parte stare.
B. Brecht
OLOL JACKSON: sicuramente un compagno Indispensabile
(Gianni Sartori)
“Non ci credo, non è possibile”. Questo era stato il primo commento; poi silenzio, attonito silenzio per ore.
Olol Jackson, sicuramente tra i maggiori protagonisti dell'antagonismo sociale nel vicentino degli ultimi 20 - no, almeno 25 – anni ci ha lasciati. All'improvviso, inaspettatamente, a soli 48 anni. Un vuoto incolmabile che verrà drammaticamente percepito sabato prossimo quando, per la prima volta, Olol non ci sarà alla manifestazione davanti alla caserma statunitense Ederle in viale della Pace.
Ben noto come uno degli organizzatori dell'occupazione da cui nacque il Centro... (Continues)