Scusate se mi permetto di esprimere un'opinione contro corrente. A me queste letture intellettualoidi delle canzoni di Bello Figo (o Gucci Boy, come si faceva chiamare prima della causa con l'omonima casa di moda) sembrano tanto la visione speculare di quelle della destra più becera che abbiamo potuto "ammirare" da Belpietro.
Si vuol vedere una vena politica consapevole con tanto di metodo oltraggioso, si parla di "schiaffi in faccia", personaggio costruito...Nell'articolo che introduce l'altra canzone si instilla il dubbio di un progetto costruito di presa in giro degli stereotipi da sempre spauracchio/baluardo del peggior razzismo populista (non che quello genetico sia migliore, per carità, ha solo il "pregio" di esser meno urlato -e pregasi non fraintendere e manipolare questo discorso).
A me sembra lo stesso tipo di lavoro fatto dalle destre: riempire di significati seri una cosa che... (continuer)
Riflettiamo 17/1/2017 - 11:32
Mah, qui non si voleva creare nessun caso. E quanto al personaggio Bello Figo, Bendinelli lo scrive chiaramente che è tutta una costruzione commerciale.
Detto questo, personalmente non l'avevo mai sentito prima, l'ho scoperto per caso per via dell'annullamento sotto minaccia dei suoi concerti, queste sue due canzoni mi hanno fatto molto ridere e ancor più mi hanno fatto sghignazzare quella Brutta Racchia e i suoi sodali con la bava alla bocca.
Se un "artista" (l'ho messo tra virgolette, intendo dire uno qualunque, anche un coglioncello) viene minacciato di morte perchè negro e perchè dice cose che ai fascisti fanno venire l'orticaria, per me vuole dire che qui sulle CCG/AWS ci sta benissimo.
Grazie per la risposta.
Evidentemente non mi sono fatta capire: è proprio sulla "costruzione commerciale" che non sono d'accordo, ribadendo che è semplicemente un ragazzo che si diverte cantando.
Tutt'al più è un caso costruito ultimamente ad hoc, e non certo da Bello Figo.
Per il resto...pensavo che nel sito venissero postate canzoni contro la guerra, non canzoni che fanno venire l'orticaria a fascisti che hanno il quoziente intellettivo di una rana (e fra l'altro potevano sfruttare sto ragazzo in ben altro modo, del tipo "Vedete, lui, che è nero, canta ciò che da sempre noi diciamo e blah blah -mi pare abbia fatto un'esternazione del genere Salvini, ma non ne sono sicura" e battere su questo tasto, ma si vede che schiumare come cani rabbiosi è loro ben più consono). Evidentemente ho preso un granchio, e lo ributtero a mare.
Buona giornata!
No, evidentemente non hai frequentato abbastanza non conosci ancora bene questo sito ormai immenso, che non raccoglie solo Canzoni Contro la Guerra tout court e che ha anche molti percorsi - discutibili quanto vuoi, discussi anche dal sottoscritto - tra i quali uno sull'Antifascismo militante e uno su canzoni ascrivibili alla destra.
Secondo me vale la pena che tu lo approfondisca un po', se ti interessa.
Per quanto riguarda Bello Figo, ho provato a spiegare che sono state inserite un paio di sue canzoni non perchè l'autore abbia prodotto dei capolavori o perchè sia riuscito ad esprimere chissà quale pensiero politico originale, ma perchè il furbetto si è inventato qualche strofa divertente, provocatoria e inoffensiva che però ha mandato su tutte le furie quelle rane (come le chiami tu) becere dei fascisti e omologhi, tanto da minacciare Bello Figo di morte e da cercare di togliergli la... (continuer)
« J’en ai contre les icônes pop comme Marylin Monroe et Einstein, contre la paix édulcorée de Gandhi. Je vois une subtile ligne qui divise le pacifisme de la complaisance et de la résignation, car celui qui passe sa vie à asphalter des routes sous le soleil cuisant d’août, on ne peut pas enseigner le pacifisme, il le subit. Dans mes fréquents voyages au Brésil, à Rio de Janeiro, j’ai vu toutes les contradictions enter celui qui vit dans les favelas et celui qui par contre vit entouré du luxe, forcé cependant à se barricader chez lui. Où est la méchanceté du pauvre ? Il serait utile refonder la pensée de l’être humain. J’en ai contre les intellectuels que je trouve totalement abstraits de la réalité. Je ne suis pas parmi ceux-là même si j’ai étudié philosophie, je fais un travail manuel et je me salis les mains comme un ouvrier ».
E così, trascorsi ben 11 anni dall'originario contributo di Riccardo, mi pare che qui occorrerà cambiare l'attribuzione del brano: o ad anonimo cinese, o a Klabund, o a Eisler, o a Ullmann, ma non di certo a Kukuck, che tra tutti quanti c'è arrivato proprio per ultimo... giusto?
This song is from a Clinton, Mass. textile strike in spring, 1912 that was part of the regional unrest in the New England textile industry following the Lawrence victory.
Lancaster Mills was in Clinton not Lawrence. Arthur Lowe was involved with the Lancaster Mills but not with Lawrence mills.
Greeks played an important role in the Clinton strike but were a negligible part of the Lawrence mill work force.
envoyé par Ivan Guillaume Cosenza 17/1/2017 - 00:31
Grazie anche per la traduzione, Ivan! Una sola cosa, per cortesia: per il futuro, traduci anche il titolo. Qui abbiamo provveduto noi, ma se per caso nella tua traduzione fosse differente, segnalacelo e lo metteremo nella tua forma. Ancora: dovresti, per cortesia, specificare l'anno di composizione e eventuali altri credits (se ci sono). Un'ultima cosa: se hai anche iconografia attinente a questa e a tue altre canzoni, mandaci pure quella. Il link mp3 è stato spostato nell'apposito box. Saluti cari ancora!