It Is A Good Day To Die
Traduzione di Roberto Malfatti
E' UN BUON GIORNO PER MORIRE
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Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/22 - 23:36
Tommie Smith
Rio 2016, maratoneta etiope Feyisa Lilesa rischia vita e galera: al traguardo aveva fatto il gesto delle manette contro il governo
È arrivato secondo nella maratona olimpica e ha lanciato sul traguardo un messaggio politico: l'etiope Feyisa Lilesa ha festeggiato la sua medaglia d'argento concludendo la gara con le braccia incrociate sopra alla testa. Un gesto che richiama la lotta degli oromo, etnia che vive al confine con il Kenya ed è impegnata in un'accesa battaglia per l'indipendenza con le autorità etiopiche
La maratona è da sempre la gara principe delle Olimpiadi, la più ambita e la più seguita dal pubblico di tutto il mondo. Quale migliore occasione, allora, per mostrare al mondo le proprie opinioni, le proprie rivendicazioni, i propri ideali? Un ragionamento molto simile deve aver fatto Feyisa Lilesa, l’atleta etiope che ha scelto la 42 chilometri di Rio 2016 per supportare... (Continues)
Dq82 2016/8/22 - 23:11
Tempo di Berceuse (Qui siamo sepolti per sempre)
Chanson italienne – Tempo di Berceuse (Qui siamo sepolti per sempre) – I Gufi – 1969
Lucien l’âne mon ami, voici une chanson des Gufi qui me paraît fort proche et même directement inspirée de l’anthologie de Spoon River d’Edgar Lee Masters, comme en fera plus tard – deux ans plus tard – Fabrizio De André et comme je pense également que furent inspirées les Voix du Charnier d’Erich Kästner, plus de quarante ans auparavant. Dans tous les cas, ces épitaphes sont très critiques à l’égard du monde des vivants.
Oui, Marco Valdo M.I. mon ami, je les entends encore ces Voix du Charnier et aussi, les chansons de Fabrizio De André, du moins celles dont tu avais fait une version française – comme La Collina, Un Blasfemo, Un Giudice, Un Matto, Un Medico, tout comme le renvoi historique aux épigrammes, épitaphes grecs. Mais j’imagine que cette chanson des Gufi même si elle ressortit du même genre,... (Continues)
Lucien l’âne mon ami, voici une chanson des Gufi qui me paraît fort proche et même directement inspirée de l’anthologie de Spoon River d’Edgar Lee Masters, comme en fera plus tard – deux ans plus tard – Fabrizio De André et comme je pense également que furent inspirées les Voix du Charnier d’Erich Kästner, plus de quarante ans auparavant. Dans tous les cas, ces épitaphes sont très critiques à l’égard du monde des vivants.
Oui, Marco Valdo M.I. mon ami, je les entends encore ces Voix du Charnier et aussi, les chansons de Fabrizio De André, du moins celles dont tu avais fait une version française – comme La Collina, Un Blasfemo, Un Giudice, Un Matto, Un Medico, tout comme le renvoi historique aux épigrammes, épitaphes grecs. Mais j’imagine que cette chanson des Gufi même si elle ressortit du même genre,... (Continues)
TEMPO DE BERCEUSE (ICI NOUS SOMMES ENTERRÉS POUR TOUJOURS)
(Continues)
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/8/22 - 22:55
Rosso levante e ponente
Anonymous
Mi pare che in una sola delle versioni di questo testo ci sia un (e uno solo) riferimento a Stalin. Per il resto è una canzone contro il fascismo e contro la guerra, cantata dai partigiani che liberavano l'Europa dal cancro nazista.
Non so quindi davvero cosa c'entrino falce e martello, croce uncinata e saluto romano.
Non so quindi davvero cosa c'entrino falce e martello, croce uncinata e saluto romano.
Bernart Bartleby 2016/8/22 - 20:42
Peaceable Kingdom
IL REGNO DELLA PACE E DELL'ARMONIA
(Continues)
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Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/22 - 15:17
פּאַפּיראָסן
22 agosto 2016
Secondo Singing for Survival di Gila Flam, il volume che raccoglie le canzoni nate nel ghetto di Łódź fino alla sua liquidazione nel 1944, l'episodio raccontato con la consueta amara ironia da Yankele Hershkowitz avvenne nel 1942 (v. anche l'introduzione). “La situazione descritta”, scrive la Flam, “riguardava l'assegnazione delle razioni alimentari per i lavoratori certificati (denominate in polacco przydział “quota, razione”) mediante la tessera rilasciata dall'Ufficio Razionamento del Ghetto (in polacco, wydział-karta, lett. “carta (tessera) del reparto/settore/ufficio”), presieduto evidentemente dallo Schwarz nominato nel testo (certamente un uomo dello Judenrat di Chaim Rumkowski). Tali tessere erano ovviamente assai richieste, tanto più quando un lavoratore moriva e i suoi colleghi facevano a gara per averle. [...] Ci sono pervenute parecchie storie di famiglie che nascondevano... (Continues)
Secondo Singing for Survival di Gila Flam, il volume che raccoglie le canzoni nate nel ghetto di Łódź fino alla sua liquidazione nel 1944, l'episodio raccontato con la consueta amara ironia da Yankele Hershkowitz avvenne nel 1942 (v. anche l'introduzione). “La situazione descritta”, scrive la Flam, “riguardava l'assegnazione delle razioni alimentari per i lavoratori certificati (denominate in polacco przydział “quota, razione”) mediante la tessera rilasciata dall'Ufficio Razionamento del Ghetto (in polacco, wydział-karta, lett. “carta (tessera) del reparto/settore/ufficio”), presieduto evidentemente dallo Schwarz nominato nel testo (certamente un uomo dello Judenrat di Chaim Rumkowski). Tali tessere erano ovviamente assai richieste, tanto più quando un lavoratore moriva e i suoi colleghi facevano a gara per averle. [...] Ci sono pervenute parecchie storie di famiglie che nascondevano... (Continues)
NON CI SONO RAZIONI
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2016/8/22 - 12:14
Os Senhores da Guerra
I SIGNORI DELLA GUERRA
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Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/22 - 11:43
Duce, duce, il vestito mi si scuce
Anonymous
[dopo il 1939]
Strofette satiriche sull’aria di un inno della gioventù fascista
Trovate su Il Deposito
Sono databili dopo il 1939 per via del riferimento al caffè importato dalla Spagna franchista. Prima di allora di caffè non si parlava nemmeno nell’autarchica Italietta (ufficialmente venne detto che faceva male e fu sostituito con l’orzo di produzione nostrana)
Le “Popolari” dell’ultima strofa sono ovviamente le sigarette che allora, con le “Nazionali” e con le “Milit” distribuite alle truppe, erano quelle a più buon mercato e anche di più bassa qualità.
“Duce, duce, il vestito mi si scuce” è anche il titolo di un disco della raccolta “Avanti Popolo” realizzata da Alabianca Records ed Istituto De Martino. Il brano si trova anche in “Canti Della Resistenza Italiana Vol. 8”, a cura di Cesare Bermani, Dischi del Sole.
Strofette satiriche sull’aria di un inno della gioventù fascista
Trovate su Il Deposito
Sono databili dopo il 1939 per via del riferimento al caffè importato dalla Spagna franchista. Prima di allora di caffè non si parlava nemmeno nell’autarchica Italietta (ufficialmente venne detto che faceva male e fu sostituito con l’orzo di produzione nostrana)
Le “Popolari” dell’ultima strofa sono ovviamente le sigarette che allora, con le “Nazionali” e con le “Milit” distribuite alle truppe, erano quelle a più buon mercato e anche di più bassa qualità.
“Duce, duce, il vestito mi si scuce” è anche il titolo di un disco della raccolta “Avanti Popolo” realizzata da Alabianca Records ed Istituto De Martino. Il brano si trova anche in “Canti Della Resistenza Italiana Vol. 8”, a cura di Cesare Bermani, Dischi del Sole.
Duce, duce, il vestito mi si scuce
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Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/22 - 09:23
Józef Wittlin: Hymn o łyżce zupy
[1918/1919]
Versi di Józef Wittlin dalla raccolta di poesie "Hymny" (Inni).
È una delle poesie giovanili di Wittlin, l'autore del celeberrimo romanzo "Sól ziemi" (Il sale della terra), scritta nel periodo della guerra polacco-ucraina (1918-1919)
Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.
Versi di Józef Wittlin dalla raccolta di poesie "Hymny" (Inni).
È una delle poesie giovanili di Wittlin, l'autore del celeberrimo romanzo "Sól ziemi" (Il sale della terra), scritta nel periodo della guerra polacco-ucraina (1918-1919)
Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.
Jozéf Wittlin (Dymitrów, 1896 – New York, 1976) è stato uno scrittore polacco. Durante la prima guerra mondiale combatté nell'esercito austro-ungarico, esperienza che narrò nel suo Il sale della terra (1935). Traduttore dell'Odissea, fu inoltre redattore del Settimanale polacco negli USA. - it.wikipedia
Ja ci chcę dać łyżkę ciepłej zupy,
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Contributed by Krzysiek Wrona 2016/8/22 - 08:51
Syria, 2013
[2013]
Album :Spies Are Reading My Blog
"21 August 2013: Hundreds of people in Syria were killed in a chemical attack. Despite no clarity in terms of who carried out the attack, the leaders of the western world immediately jumped to the conclusion that it had been carried out by the government's forces, and started making plans to bomb the country."
Album :Spies Are Reading My Blog
"21 August 2013: Hundreds of people in Syria were killed in a chemical attack. Despite no clarity in terms of who carried out the attack, the leaders of the western world immediately jumped to the conclusion that it had been carried out by the government's forces, and started making plans to bomb the country."
There's an uncivil war in Syria, one hundred thousand dead
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Contributed by adriana 2016/8/22 - 08:21
Late Home Tonight (Part I & II)
dall'album "Amused to Death" (1992)
Late Home Tonight Part si riferisce all'attacco USA sulla Libia nel 1986, dalla prospettiva di due mogli di militari e di un giovane pilota di F-111.
Late Home Tonight Part si riferisce all'attacco USA sulla Libia nel 1986, dalla prospettiva di due mogli di militari e di un giovane pilota di F-111.
Standing at the window
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2016/8/21 - 22:52
בײַ מיר ביסטו שיין
Gentili redattori, una signora mi ha segnalato l'esistenza di una versione italiana di questo brano, e me l'ha anche canticchiata. Non riesco a trovarla. Avete dei consigli?
Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione. potete scrivermi anche in mail.
Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione. potete scrivermi anche in mail.
Stefano Jacoviello 2016/8/21 - 16:41
Samba em paz
In questa canzone, composta nel 1965, il samba incarna due significati. Il primo è metaforico: il samba simboleggia l'anima della parte povera della popolazione brasiliana e la sua vittoria, auspicata nel brano, rappresenta il progresso che il popolo raggiungerà quando avrà la consapevolezza della propria forza. Il secondo significato è di natura prettamente musicale: il samba, nella "profezia" di Veloso, prende la distanze dalle atmosfere malinconiche del Bossa Nova, che pure si occupava di tempi sociali e dei più poveri: "Samba non piangerai più", dice Veloso. Una analisi accurata della canzone è disponibile qui a pag. 6
SAMBA IN PACE
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Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/21 - 15:03
Cérebro eletrônico
IL CERVELLO ELETTRONICO
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Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/21 - 10:38
Che il Mediterraneo sia
E una canzone bellisima, ti porta nel tempo e mi fa imaginare ai mie avi, che sono arrivati alla Bassa California molti anni fa.
Daniel Ruiz Isais 2016/8/20 - 19:44
Buffalo Soldier
caro DQ82, Bob analizza quanto dici e quindi lui canta che è puzza. L'africano è stato deportato in America e gettato nella guerra, e anche questo puzza.
2016/8/20 - 17:32
Sparrows Will Sing
con alcuni cambiamenti per adattarsi al testo effettivamente cantato dalla Faithfull. Il testo a cui si atteneva la traduzione originale è un po' diverso (forse una versione cantata dal suo autore?).
I PASSERI CANTERANNO
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2016/8/20 - 16:34
Bleuet
Please keep in mind that this is somehow my first attempt at translating french poetry in english. Including a rendition of the original typesetting was very difficult for me, I used more conventional ponctuation instead.
Young man of twenty
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Contributed by Robbie 2016/8/20 - 00:21
Non spingete, scappiamo anche noi
Grazie ai recenti contributi di Piersante Sestini, ho introdotto l'indice della scaletta dello spettacolo (come riportato su discogs). Manca ancora qualche testo (Cento e cento soldatini si trova ma mi sembra più una canzone ironica che proprio antimilitarista, gli altri non si trovano. "La piccola vedetta lombarda" dovrebbe essere un pezzo recitato presa in giro del celebre racconto del libro Cuore)
Lorenzo 2016/8/19 - 21:52
Avondale
Dominic fu autore di molte canzoni che cantava egli stesso, mentre le melodie erano prese per lo più dalle arie tradizionali irlandesi, innestandosi così con la sua opera, nel vivo solco della trasmissione orale e conservazione di un immenso patrimonio musicale popolare..
(tratto da Terre Celtiche)
(tratto da Terre Celtiche)
AVONDALE
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Contributed by Cattia Salto 2016/8/19 - 20:40
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