Lucio Battisti: Il nostro caro angelo
sono capitato qui per caso, e mi sgomenta il fatto che non si sia capaci a distanza di tanto tempo di accettare il fatto che un artista possa piacerci o no a prescindere, e che sia necessario per forza di cose motivarlo, con dovizia di particolari (soggettivi), cercando di convincere e convincersene. E' tutto molto semplice. Ascoltate ciò che più vi piace, che sia Mozart, Coltrane, o battisti, od altro, otutti quanti.
Ma per favore basta con queste tiritere da fans idolatranti o lividi oppositori. accettate di ascoltare quello che vi piace, e scartate quello che no, de gustibus.....ma basta anatemi e scomuniche.state sereni. grazie
p.s.: a me battisti piace, ma è casuale.
Ma per favore basta con queste tiritere da fans idolatranti o lividi oppositori. accettate di ascoltare quello che vi piace, e scartate quello che no, de gustibus.....ma basta anatemi e scomuniche.state sereni. grazie
p.s.: a me battisti piace, ma è casuale.
roberto 2016/6/7 - 17:13
La ballata dell'emigrante
Chanson italienne – La ballata dell’emigrante – Luca Bassanese – 2014
Luca Bassanese parle de l’émigration des « Cerveaux en fuite », jeunes de talent ou de haute spécialisation professionnelle contraints à laisser le pays pour chercher un futur digne, de l’exode quotidien de centaines et de centaines de jeunes Italiens. Bassanese dit que sa chanson s’insère dans le cadre historique de l’émigration, racontant cependant une nouvelle histoire. Ce n’est plus l’émigration avec la valise en carton et la ficelle, amis celle avec un diplôme à faire fructifier et un coffre de songes à rouvrir, trop longtemps fermé par l’indifférence d’un pays d’origine qui n’arrive pas à retenir ses meilleurs talents. « Italie, douce Italie je t’ai cherchée, je t’ai embrassée, mais à présent, salut ! Ô ma belle endormie ! » avec l’espoir d’un jour revenir à retrouver « la mer, la mer, le vent, le vent, le soleil » sans l’angoisse de devoir repartir.
Luca Bassanese parle de l’émigration des « Cerveaux en fuite », jeunes de talent ou de haute spécialisation professionnelle contraints à laisser le pays pour chercher un futur digne, de l’exode quotidien de centaines et de centaines de jeunes Italiens. Bassanese dit que sa chanson s’insère dans le cadre historique de l’émigration, racontant cependant une nouvelle histoire. Ce n’est plus l’émigration avec la valise en carton et la ficelle, amis celle avec un diplôme à faire fructifier et un coffre de songes à rouvrir, trop longtemps fermé par l’indifférence d’un pays d’origine qui n’arrive pas à retenir ses meilleurs talents. « Italie, douce Italie je t’ai cherchée, je t’ai embrassée, mais à présent, salut ! Ô ma belle endormie ! » avec l’espoir d’un jour revenir à retrouver « la mer, la mer, le vent, le vent, le soleil » sans l’angoisse de devoir repartir.
LA BALLADE DE L’ÉMIGRANT
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/6/6 - 21:59
A Nation Rocked to Sleep
UNEEN TUUDITETTU KANSAKUNTA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/6/6 - 09:35
Товарищ Сталин, вы большой ученый
La canzone è del 1959.
Qui una pagina con parecchie versioni e relative fonti.
Qui una pagina con parecchie versioni e relative fonti.
B.B. 2016/6/5 - 12:09
Я помню тот Ванинский порт
Trovo qui una pagina molto dettagliata su "Il porto di Vanino", con molte versioni della canzone.
Nell'introduzione viene giustamente detto che la canzone è di incerta attribuzione e che risale alla seconda metà degli anni 40, ma l'intestazione è fuorviante perchè si riferisce alla versione di Dina Vierny, di 30 anni successiva.
Suggerirei di correggere.
Nell'introduzione viene giustamente detto che la canzone è di incerta attribuzione e che risale alla seconda metà degli anni 40, ma l'intestazione è fuorviante perchè si riferisce alla versione di Dina Vierny, di 30 anni successiva.
Suggerirei di correggere.
B.B. 2016/6/5 - 11:55
Muhammad Ali
Muoviti - The Gang - Fuori dal controllo - 1997
Muoviti
Strade senza nome
lungo questi tempi duri
passo dopo passo
città dopo città
abbiamo la parola
abbiamo il ritmo che trascina
il suono brucia e avanza
il suono mai si spegnerà
colpire dritto al cuore
è questa la missione
ribelle il messaggio
muoviti è l’azione
Muoviti sei nel movimento
muoviti fuori e dentro
libera il tuo tempo
libera il tuo tempo
acuti come spade
e bassi come un pugno
pungere e volteggiare
stile da combattimento
se lo scontro è in atto
noi torniamo sulla scena
veniamo come l’onda
siamo come un fiume in piena
colpire dritto al cuore
è questa la missione
ribelle il messaggio
muoviti è l’azione
Muoviti sei nel movimento
muoviti fuori e dentro
libera il tuo tempo
libera il tuo tempo
colpire dritto al cuore
è questa la missione
ribelle il messaggio
muoviti è l’azione
Muoviti sei nel movimento
muoviti fuori e dentro
libera il tuo tempo
libera il tuo tempo.
Muoviti
Strade senza nome
lungo questi tempi duri
passo dopo passo
città dopo città
abbiamo la parola
abbiamo il ritmo che trascina
il suono brucia e avanza
il suono mai si spegnerà
colpire dritto al cuore
è questa la missione
ribelle il messaggio
muoviti è l’azione
Muoviti sei nel movimento
muoviti fuori e dentro
libera il tuo tempo
libera il tuo tempo
acuti come spade
e bassi come un pugno
pungere e volteggiare
stile da combattimento
se lo scontro è in atto
noi torniamo sulla scena
veniamo come l’onda
siamo come un fiume in piena
colpire dritto al cuore
è questa la missione
ribelle il messaggio
muoviti è l’azione
Muoviti sei nel movimento
muoviti fuori e dentro
libera il tuo tempo
libera il tuo tempo
colpire dritto al cuore
è questa la missione
ribelle il messaggio
muoviti è l’azione
Muoviti sei nel movimento
muoviti fuori e dentro
libera il tuo tempo
libera il tuo tempo.
CCG Staff 2016/6/4 - 16:57
Tu, Romane! (Debellare superbos...)
Il pezzo di Tacito era già stato messo in musica da Daniele Sepe in Vite perdite
dq82 2016/6/4 - 14:40
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(Flavio Poltronieri)