Hippie From Olema
That should be, "we don't SLIGHT a man because he's black."
Michael 7/4/2016 - 19:12
Canción de Grimau
Nel testo spagnolo ci sono degli errori: al terzo rigo è corretto plomo e non polvo; al nono viven e non dicen.
Nella traduzione italiana il termine besanas va tradotto con zolle, non con sterpaglia (Dizionario della Real Academia Española; il termine è poco usato).
Nella traduzione italiana il termine besanas va tradotto con zolle, non con sterpaglia (Dizionario della Real Academia Española; il termine è poco usato).
Francesco (Ciccio) Giuffrida 7/4/2016 - 18:54
La tomba di Bakunin
Alessio Lega: BAKUNIN, IL DEMONE DELLA RIVOLTA
di Valerio Evangelisti
da carmilla online
Di cantautori che si rivelano eccellenti scrittori abbiamo diversi esempi. Il caso di Alessio Lega è però particolare. Artista che disdegna i palchi troppo illuminati, si è creato una solida fama tutta fondata sulla coerenza stilistica e di contenuti, e su un talento che nessuno oserebbe discutere. Il suo problema – per alcuni – è l’essere un convinto militante libertario, che in musica traduce le sue convinzioni senza attenuarle, o renderle potabili a un pubblico generico.
Eccolo dunque alle prese con Mikhail Bakunin (1814-1876), la sovversione fatta persona. In un testo che non è né romanzo né saggio. Piuttosto una via mediana, in cui non si inventa nulla, ma si tenta di fare emergere del personaggio quello spessore umano che la narrativa sottolineerebbe all’eccesso, e la storiografia detta “scientifica”... (continuer)
di Valerio Evangelisti
da carmilla online
Di cantautori che si rivelano eccellenti scrittori abbiamo diversi esempi. Il caso di Alessio Lega è però particolare. Artista che disdegna i palchi troppo illuminati, si è creato una solida fama tutta fondata sulla coerenza stilistica e di contenuti, e su un talento che nessuno oserebbe discutere. Il suo problema – per alcuni – è l’essere un convinto militante libertario, che in musica traduce le sue convinzioni senza attenuarle, o renderle potabili a un pubblico generico.
Eccolo dunque alle prese con Mikhail Bakunin (1814-1876), la sovversione fatta persona. In un testo che non è né romanzo né saggio. Piuttosto una via mediana, in cui non si inventa nulla, ma si tenta di fare emergere del personaggio quello spessore umano che la narrativa sottolineerebbe all’eccesso, e la storiografia detta “scientifica”... (continuer)
daniela -k.d.- 7/4/2016 - 12:23
Congo Libre
[1960]
Poesia di Nicomedes Santa Cruz, recitata su ritmo “toque chachalokafún” impresso da tamburi “batá”
Nel disco “Décimas y poemas” del 1960 e poi anche in “Cantos negros” del 1968
Testo trovato su Poesía en Español
Una poesia dedicata a Patrice Lumumba (1925-1961), il primo Primo ministro del Congo indipendente, la Repubblica Democratica del Congo, deposto nel settembre del 1960 da un golpe ordito dagli ex colonialisti belgi ed attuato da un traditore, il colonnello Joseph-Desiré Mobutu, che di Lumumba era uno stretto collaboratore. Lumumba ed alcuni suoi ministri furono posti in arresto e poi, nel gennaio del 1961, trasferiti in Katanga, una provincia secessionista controllata dai belgi, dove furono trucidati, fatti a pezzi e sciolti nell’acido.
Poesia di Nicomedes Santa Cruz, recitata su ritmo “toque chachalokafún” impresso da tamburi “batá”
Nel disco “Décimas y poemas” del 1960 e poi anche in “Cantos negros” del 1968
Testo trovato su Poesía en Español
Una poesia dedicata a Patrice Lumumba (1925-1961), il primo Primo ministro del Congo indipendente, la Repubblica Democratica del Congo, deposto nel settembre del 1960 da un golpe ordito dagli ex colonialisti belgi ed attuato da un traditore, il colonnello Joseph-Desiré Mobutu, che di Lumumba era uno stretto collaboratore. Lumumba ed alcuni suoi ministri furono posti in arresto e poi, nel gennaio del 1961, trasferiti in Katanga, una provincia secessionista controllata dai belgi, dove furono trucidati, fatti a pezzi e sciolti nell’acido.
Mi madre parió un negrito
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/4/2016 - 11:57
Carne da lavoro
2013
La voce della gente
262 minatori, di cui 136 italiani, sono morti a Marcinelle l’8 agosto 1956. La miniera belga è diventata tristemente famosa per questo spaventoso incidente e per le vergognose condizioni di lavoro degli operai.
La voce della gente
262 minatori, di cui 136 italiani, sono morti a Marcinelle l’8 agosto 1956. La miniera belga è diventata tristemente famosa per questo spaventoso incidente e per le vergognose condizioni di lavoro degli operai.
Italien macaroni, merde, travaillé
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 7/4/2016 - 11:36
Cantares campesinos
[1969]
Parole e musica di Nicomedes Santa Cruz
Nell’antologia poetica “Décimas y poemas” pubblicata nel 1971
Nel disco del 1974 intitolato “Socabón”
Testo trovato su Poesía en Español
“Socabón”, o “socavón”, è il ritmo della chitarra nella danza negra peruviana omonima. Anche le “décimas” cantate prendono il nome di “socabón”… Il ballo fu a lungo proibito, perché giudicato (come quasi tutte le danze di origine africana) indecente e lascivo, ma veniva praticato clandestinamente quando i braccianti neri si ritrovavano per qualche occasione di festa…
Parole e musica di Nicomedes Santa Cruz
Nell’antologia poetica “Décimas y poemas” pubblicata nel 1971
Nel disco del 1974 intitolato “Socabón”
Testo trovato su Poesía en Español
“Socabón”, o “socavón”, è il ritmo della chitarra nella danza negra peruviana omonima. Anche le “décimas” cantate prendono il nome di “socabón”… Il ballo fu a lungo proibito, perché giudicato (come quasi tutte le danze di origine africana) indecente e lascivo, ma veniva praticato clandestinamente quando i braccianti neri si ritrovavano per qualche occasione di festa…
El agua la manda el cielo,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/4/2016 - 11:30
La dittatura degli anestesisti
[2016]
Parole e musica: La Colpa
Lyrics and music: La Colpa
Video: (Welcome to Sarajevo) - Regia di Emanuele Mei
Emanuele Mei, propone un viaggio nella "dittatura degli anestesisti" attraverso le controverse vicende dei Balcani del 1990, così come furono riportate dalla televisione mondiale, così come poterono scuotere le coscienze in quel momento, così come furono presto scordate. Gli occhi sono quelli di un bambino di inizio anni '90 davanti al telegiornale. Lo shock è qui inteso come scintilla di vita. L'intento è di ricreare nel video questa scossa che spinge necessariamente all'azione e, prima di tutto, all'informazione.
Parole e musica: La Colpa
Lyrics and music: La Colpa
Video: (Welcome to Sarajevo) - Regia di Emanuele Mei
Emanuele Mei, propone un viaggio nella "dittatura degli anestesisti" attraverso le controverse vicende dei Balcani del 1990, così come furono riportate dalla televisione mondiale, così come poterono scuotere le coscienze in quel momento, così come furono presto scordate. Gli occhi sono quelli di un bambino di inizio anni '90 davanti al telegiornale. Lo shock è qui inteso come scintilla di vita. L'intento è di ricreare nel video questa scossa che spinge necessariamente all'azione e, prima di tutto, all'informazione.
C'ero io da solo sempre col cerino in mano
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 7/4/2016 - 11:15
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90
È nato, si dice
1976
Eppure Soffia
“E’ nato si dice” è invece una canzone natalizia sotto mentite spoglie che racconta in realtà amare e crude verità della società contemporanea.
Eppure Soffia
“E’ nato si dice” è invece una canzone natalizia sotto mentite spoglie che racconta in realtà amare e crude verità della società contemporanea.
I'm dreaming of a White Christmas...
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 7/4/2016 - 10:54
La tradotta che parte da Torino
anonyme
Canto narrativo diffuso in tutta l'Italia settentrionale all'epoca dei lavori per il traforo del San Gottardo (1872-1880), lunga galleria che collega l'Italia alla Svizzera. Nel testo noto con il titolo "La tradotta", i minatori si lamentano per il gran numero di morti che ci furono durante la realizzazione dell'opera. In alcune versioni si fa anche riferimento al traforo del Sempione. Il canto si conclude con la maledizione alla montagna e all'ingegnere che disegnò la galleria. Nel corso della Prima guerra mondiale il testo è stato adattato dagli alpini all'azione di guerra relativa al Son Pòuses: nel giugno del 1915 nel Cadore le truppe italiane guadagnarono in un sanguinoso combattimento la fortificazione di Son Pòuses e il borgo di Podestagno, intercettando così la strada delle Dolomiti fra Trento e Dobbiacco [Savona - Straniero 1981].
Alle sei le sei e mezza
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 7/4/2016 - 10:27
La canzone di Marzabotto
anonyme
Si veda anche Marzabotto
Riadattamento per il massacro di Monte Sole di un noto canto da cantastorie su una disgrazia avvenuta durante i lavori per la costruzione della galleria del Gottardo (Alle sei e mezza).
Riadattamento per il massacro di Monte Sole di un noto canto da cantastorie su una disgrazia avvenuta durante i lavori per la costruzione della galleria del Gottardo (Alle sei e mezza).
(La canzone) di Marzabotto
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 7/4/2016 - 10:16
Napalm Sticks To Kids
There's a verse missing when he says but what we really did like was when the children cried
War 7/4/2016 - 05:57
In the Jailhouse Now
I had a friend named Ramblin' Bob
(continuer)
(continuer)
7/4/2016 - 03:06
Parcours:
Des prisons du monde
Eppure soffia
Chanson italienne – Eppure soffia – Pierangelo Bertoli – 1976
Pour le commentaire, voir LE FLEUVE PÔ Il fiume Po de Ricky Gianco.
Pour le commentaire, voir LE FLEUVE PÔ Il fiume Po de Ricky Gianco.
ET POURTANT, IL SOUFFLE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 6/4/2016 - 16:32
This House Is on Fire
[2001]
Parole e musica di Natalie Merchant
Nell’album intitolato “Motherland”
La registrazione del lavoro terminò due giorni prima dell’11 settembre, sicchè l’album fu dedicato alla tragedia ma non ne risente nelle canzoni. La copertina originaria fu però cambiata: si trattava della foto di un bambino in mezzo ad un campo mentre indossa un maschera ad ossigeno, e fu giudicata inopportuna per il momento.
“This House Is On Fire” si riferiva alle proteste contro WTO, Fondo monetario internazionale e Banca Mondiale che si tennero a Seattle a partire dal 1999 e alla schifosa vicenda del riconteggio dei voti in Florida durante le elezioni presidenziali del 2000, un grande broglio che portò Bush Jr. a prevalere su Al Gore per 271 punti contro 266 e benchè il secondo avesse ottenuto la maggioranza del voto popolare.
Ovviamente, un titolo profetico come “La casa brucia” non potè non essere messo in relazione con gli eventi dell’11 settembre…
Parole e musica di Natalie Merchant
Nell’album intitolato “Motherland”
La registrazione del lavoro terminò due giorni prima dell’11 settembre, sicchè l’album fu dedicato alla tragedia ma non ne risente nelle canzoni. La copertina originaria fu però cambiata: si trattava della foto di un bambino in mezzo ad un campo mentre indossa un maschera ad ossigeno, e fu giudicata inopportuna per il momento.
“This House Is On Fire” si riferiva alle proteste contro WTO, Fondo monetario internazionale e Banca Mondiale che si tennero a Seattle a partire dal 1999 e alla schifosa vicenda del riconteggio dei voti in Florida durante le elezioni presidenziali del 2000, un grande broglio che portò Bush Jr. a prevalere su Al Gore per 271 punti contro 266 e benchè il secondo avesse ottenuto la maggioranza del voto popolare.
Ovviamente, un titolo profetico come “La casa brucia” non potè non essere messo in relazione con gli eventi dell’11 settembre…
This house is on fire!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/4/2016 - 15:03
Avanzo de cantiere
Ho sempre pensato che dicesse "Il Cavaliere con i grandi attori" e non "i gladiatori"...
Luca 'The River' 5/4/2016 - 21:59
Liberiamo
Non è "Nico Zinca" ma bensì "Mimmo Zinca", condannato per rapina. Vedi qui
klpaco 5/4/2016 - 16:09
Til ungdommen [Kringsatt av fiender]
D’après la version italienne de Riccardo Venturi – 2005 d’une chanson norvégienne – Til ungdommen – Nordahl Grieg – 1936 – Musique : Otto Mortensen – 1952
Petite note concernant l’auteur :
Johan Nordahl Brun Grieg, alias Nordahl Grieg (Bergen 1/11/1902 – Kleinmachnow – Berlin 2/12/1943).
Poète, romancier (auteur de « Le navire poursuit sa route » (roman, 1924), très admiré par Malcolm Lowry, dramaturge, journaliste et militant politique norvégien.
Venu d’une famille aisée, apparenté au compositeur Edvard Grieg, il fit des études à Oslo et Oxford.
Par la suite, il rejoint le Parti Communiste norvégien et séjourne en URSS ; stalinien convaincu, il prend la défense du régime lors des Procès de Moscou.
Correspondant de presse durant la guerre d’Espagne, il écrit en 1936, son poème le plus célèbre : « Til ungdommen » (À la jeunesse), mis en musique en 1952 par le compositeur danois Otto... (continuer)
Petite note concernant l’auteur :
Johan Nordahl Brun Grieg, alias Nordahl Grieg (Bergen 1/11/1902 – Kleinmachnow – Berlin 2/12/1943).
Poète, romancier (auteur de « Le navire poursuit sa route » (roman, 1924), très admiré par Malcolm Lowry, dramaturge, journaliste et militant politique norvégien.
Venu d’une famille aisée, apparenté au compositeur Edvard Grieg, il fit des études à Oslo et Oxford.
Par la suite, il rejoint le Parti Communiste norvégien et séjourne en URSS ; stalinien convaincu, il prend la défense du régime lors des Procès de Moscou.
Correspondant de presse durant la guerre d’Espagne, il écrit en 1936, son poème le plus célèbre : « Til ungdommen » (À la jeunesse), mis en musique en 1952 par le compositeur danois Otto... (continuer)
1943 – À LA JEUNESSE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 5/4/2016 - 15:58
Le dernier repas
[1964]
Parole e musica di Jacques Brel (1929-1978)
In un 10” inciso tra gennaio e marzo del 1964
Poi nell’album “Olympia 1964”, registrato dal vivo il 16 e il 17 ottobre 1964 al teatro Olympia di Parigi
Il “dernier repas” non è altro che il “repas du condamné”, l’ultimo pasto concesso al condannato a morte prima della sua esecuzione…
“Nella mia ultima ora voglio lanciare pietre al cielo, gridando ancora una volta Dio è morto!, … E voglio ancora una volta insultare i borghesi, senza aver timore o rimorso… E nel profumo dei fiori che presto si diffonderà, io so che avrò paura, per un’ultima volta…”
Odell Barnes (1968-2000) fu giustiziato in Texas per l’efferato omicidio di Helen Bass, avvenuto nel 1989. Barnes si professò fino all’ultimo innocente. Molti i punti oscuri nella sua vicenda giudiziaria. Il 1 marzo del 2000, prima della fissata esecuzione, Barnes con un bigliettino chiese per ultimo pasto “Justice, Equality, World Peace”…
Parole e musica di Jacques Brel (1929-1978)
In un 10” inciso tra gennaio e marzo del 1964
Poi nell’album “Olympia 1964”, registrato dal vivo il 16 e il 17 ottobre 1964 al teatro Olympia di Parigi
Il “dernier repas” non è altro che il “repas du condamné”, l’ultimo pasto concesso al condannato a morte prima della sua esecuzione…
“Nella mia ultima ora voglio lanciare pietre al cielo, gridando ancora una volta Dio è morto!, … E voglio ancora una volta insultare i borghesi, senza aver timore o rimorso… E nel profumo dei fiori che presto si diffonderà, io so che avrò paura, per un’ultima volta…”
Odell Barnes (1968-2000) fu giustiziato in Texas per l’efferato omicidio di Helen Bass, avvenuto nel 1989. Barnes si professò fino all’ultimo innocente. Molti i punti oscuri nella sua vicenda giudiziaria. Il 1 marzo del 2000, prima della fissata esecuzione, Barnes con un bigliettino chiese per ultimo pasto “Justice, Equality, World Peace”…
A mon dernier repas
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/4/2016 - 14:36
Parcours:
Peine de mort : homicide du pouvoir
It Ain't Me Babe
Una volta che ti soffermi a pensarci... dipende a cosa stai pensando. Se ci vuoi trovare la sua nazione che lo chiama alla guerra la trovi, ma secondo me "babe" è abbastanza chiaro, non credo che l'avrebbe chiamata così.
gigi 5/4/2016 - 02:20
A banda
Ieri ho scritto un breve post su questo brano, e sul video, secondo me bellissimo, che testimonia della sua esecuzione nel 1966. Chi fosse interessato:
A banda
Nel 1966 il Brasile da due anni era sotto la dittatura militare, e in quegli anni i Festival de Música Popular erano diventati un’occasione di espressione di disagio e di protesta, tanto che …
Gabriele 4/4/2016 - 19:33
Circus '68, '69
E così anche Gato Barbieri se n'è andato, era originario di Rosario in Argentina, la stessa città dove sei anni prima di lui era nato Ernesto "Che" Guevara, figura a cui ha sempre guardato come punto di riferimento culturale e politico durante gli anni della sua ricerca musicale....ricordo con particolare emozione le sue rivisitazioni di alcune canzoni di Atahualpa Yupanqui.
Flavio Poltronieri 4/4/2016 - 18:56
Aldonza
[1968]
Adattamento francese della commedia musicale americana “Man of La Mancha” (1965), con testi e musiche originali di Joe Darion e Mitch Leigh.
Ne “L'Homme de la Mancha” i testi sono di Brel e gli arrangiamenti musicali di François Rauber
L’interpretazione del brano è di Jacques Brel e Joan Diener (1930-2006), cantante ed attrice americana
Testo trovato su Frmusique.ru, sito russo consacrato alla canzone francese
Nel delirio cavalleresco di Don Quijote, la principessa Dulcinea del Toboso altri non è che la trasfigurazione della contadina Aldonza Lorenzo, “la mejor mano para salar puercos que otra mujer de toda la Mancha”…
Adattamento francese della commedia musicale americana “Man of La Mancha” (1965), con testi e musiche originali di Joe Darion e Mitch Leigh.
Ne “L'Homme de la Mancha” i testi sono di Brel e gli arrangiamenti musicali di François Rauber
L’interpretazione del brano è di Jacques Brel e Joan Diener (1930-2006), cantante ed attrice americana
Testo trovato su Frmusique.ru, sito russo consacrato alla canzone francese
Nel delirio cavalleresco di Don Quijote, la principessa Dulcinea del Toboso altri non è che la trasfigurazione della contadina Aldonza Lorenzo, “la mejor mano para salar puercos que otra mujer de toda la Mancha”…
Je suis née comme une chienne une nuit où il pleuvait
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/4/2016 - 09:01
Argo Secondari
[2016]
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Dopo la prima guerra mondiale, mentre i soldatini sopravvissuti se ne tornavano malconci alle loro case, sottufficiali e ufficiali di corpi speciali del regio esercito, come i famigerati Arditi dei reparti d’assalto, fondarono l’Associazione Nazionale Arditi d'Italia che aveva come motto quello coniato dal futurista Marinetti “Arditi, non gendarmi!”. La maggioranza degli Arditi aderì al fascismo delle origini, ma a Roma gli Arditi del comandante Vincenzo Baldazzi e del tenente Argo Secondari, di pura fede anarchica, decisero di opporsi alla violenza delle camicie nere fondando nel 1921 gli “Arditi del Popolo”, organizzazione paramilitare con una forte presenza di anarchici e comunisti che si fuse con le formazioni di difesa... (continuer)
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Dopo la prima guerra mondiale, mentre i soldatini sopravvissuti se ne tornavano malconci alle loro case, sottufficiali e ufficiali di corpi speciali del regio esercito, come i famigerati Arditi dei reparti d’assalto, fondarono l’Associazione Nazionale Arditi d'Italia che aveva come motto quello coniato dal futurista Marinetti “Arditi, non gendarmi!”. La maggioranza degli Arditi aderì al fascismo delle origini, ma a Roma gli Arditi del comandante Vincenzo Baldazzi e del tenente Argo Secondari, di pura fede anarchica, decisero di opporsi alla violenza delle camicie nere fondando nel 1921 gli “Arditi del Popolo”, organizzazione paramilitare con una forte presenza di anarchici e comunisti che si fuse con le formazioni di difesa... (continuer)
Li ho visti arrivare mano nella mano
(continuer)
(continuer)
envoyé par Luciana Monaci 3/4/2016 - 23:15
Scarpe strette
[2016]
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Claudio Giovagnoli: sax tenore
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Claudio Giovagnoli: sax tenore
C'è chi piange troppo per sperare
(continuer)
(continuer)
envoyé par Luciana Monaci 3/4/2016 - 23:09
Sacra corona unita
[2016]
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Fa freddo, stanotte giù in città
(continuer)
(continuer)
envoyé par Luciana Monaci 3/4/2016 - 23:07
Una chitarra per la rivoluzione
[2016]
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
C'hanno dato una chitarra per fare la rivoluzione
(continuer)
(continuer)
envoyé par Luciana Monaci 3/4/2016 - 23:03
Fuori dal ghetto
[2016]
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce, chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce, chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Via da questa cultura drogata
(continuer)
(continuer)
envoyé par Luciana Monaci 3/4/2016 - 23:00
Successe domani
[2016]
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Claudio Giovagnoli: sax tenore
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Claudio Giovagnoli: sax tenore
I morti gridarono, il cielo si oscurò
(continuer)
(continuer)
envoyé par Luciana Monaci 3/4/2016 - 22:54
L'indiano
[2016]
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Gianfilippo Boni: piano Wurlitzer.
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Gianfilippo Boni: piano Wurlitzer.
Quante lune hai visto passare
(continuer)
(continuer)
envoyé par Luciana Monaci 3/4/2016 - 22:45
Alza le mani
[2016]
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Con queste mani ho dipinto il dolore
(continuer)
(continuer)
envoyé par Luciana Monaci 3/4/2016 - 22:30
Le talpe
[1969]
Non sono sicuro che le parole di questa canzone siano di Duilio Del Prete
L’album da cui è tratta s’intitola infatti “La bassa landa” (1970), dal brano d’apertura, trasposizione italiana de “Le plat pays” di Jacques Brel. Che non fosse anche questa in origine una canzone di Brel? O forse è concepita al modo di Brel...
Mi pare anche che negli arrangiamenti c’entri il grande Nicola Piovani...
Comunque, poche notizie in Rete su questo disco...
Non sono sicuro che le parole di questa canzone siano di Duilio Del Prete
L’album da cui è tratta s’intitola infatti “La bassa landa” (1970), dal brano d’apertura, trasposizione italiana de “Le plat pays” di Jacques Brel. Che non fosse anche questa in origine una canzone di Brel? O forse è concepita al modo di Brel...
Mi pare anche che negli arrangiamenti c’entri il grande Nicola Piovani...
Comunque, poche notizie in Rete su questo disco...
Stanno a spiare dietro le finestre a mezz'asta
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/4/2016 - 22:08
Vola pensiero mio
Canzone scritta dal padre di Gabriella, Vittorio Ferri, commerciante ambulante di dolci ed amante della canzone in dialetto romanesco.
Arrangiamento musicale di Flavio Bocci e Gianni Oddi.
Nell’album di Gabriella Ferri intitolato “Mazzabubù”, pubblicato nel 1975.
Arrangiamento musicale di Flavio Bocci e Gianni Oddi.
Nell’album di Gabriella Ferri intitolato “Mazzabubù”, pubblicato nel 1975.
Qua drentro a ‘ste mura
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/4/2016 - 18:13
Parcours:
Des prisons du monde
Guerra no
[1969]
Parole e musica di Giorgio Gaslini (1929-2014), grande compositore, direttore d’orchestra e pianista.
Interpretata dal gruppo beat de I Nuovi Angeli nell’album “Un quarto di vita” contenente brani tratti dall’omonimo spettacolo di teatro-canzone, interamente scritto da Gaslini e presentato per la prima volta il 22 gennaio di quell'anno al Teatro Regio di Parma.
Vi parteciparono, oltre a I Nuovi Angeli (che sul palco si presentavano come “La Tigri”), Edmonda Aldini, Duilio Del Prete, Daisy Lumini, Andro Cecovini (poi cantautore), Gabriella Ravazzi (già famosa soprano lirica) e il gruppo beat dei Funamboli. Non tutti gli artisti saranno poi presenti nell’album, per ragioni contrattuali.
Parole e musica di Giorgio Gaslini (1929-2014), grande compositore, direttore d’orchestra e pianista.
Interpretata dal gruppo beat de I Nuovi Angeli nell’album “Un quarto di vita” contenente brani tratti dall’omonimo spettacolo di teatro-canzone, interamente scritto da Gaslini e presentato per la prima volta il 22 gennaio di quell'anno al Teatro Regio di Parma.
Vi parteciparono, oltre a I Nuovi Angeli (che sul palco si presentavano come “La Tigri”), Edmonda Aldini, Duilio Del Prete, Daisy Lumini, Andro Cecovini (poi cantautore), Gabriella Ravazzi (già famosa soprano lirica) e il gruppo beat dei Funamboli. Non tutti gli artisti saranno poi presenti nell’album, per ragioni contrattuali.
Guerra, guerra risuonò
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/4/2016 - 17:29
Canción de los Izalcos
[1932]
Versi di Pedro Geoffroy Rivas (1908-1979), poeta salvadoregno, comunista (ma assai critico coi partiti comunisti latinoamericani dell’epoca), a lungo esule. Una delle poche voci che negli anni 30 e 40 si alzarono in difesa di contadini ed indigeni.
Nella sua raccolta intitolata “Para cantar mañana”, pubblicata nel 1935.
Izalco è una cittadina nella provincia di Sonsonate, nell’ovest di El Salvador. Si pensa che il suo nome derivi dall’idioma indigeno Náhuat-Pipil, dove “Itz” sta per ossidiana, “cal” per casa e “co” per luogo, ossia “Posto dalle case di ossidiana”, in relazione alla vicina presenza di un vulcano, anch’esso chiamato Izalco, attivo fino a non molto tempo fa, e quindi alla tipologia delle rocce presenti in quella zona...
Nel 1932 Izalco fu l’epicentro di una grande rivolta contadina e indigena contro i terratenientes, i latifondisti, sostenuti dal dittatore di turno,... (continuer)
Versi di Pedro Geoffroy Rivas (1908-1979), poeta salvadoregno, comunista (ma assai critico coi partiti comunisti latinoamericani dell’epoca), a lungo esule. Una delle poche voci che negli anni 30 e 40 si alzarono in difesa di contadini ed indigeni.
Nella sua raccolta intitolata “Para cantar mañana”, pubblicata nel 1935.
Izalco è una cittadina nella provincia di Sonsonate, nell’ovest di El Salvador. Si pensa che il suo nome derivi dall’idioma indigeno Náhuat-Pipil, dove “Itz” sta per ossidiana, “cal” per casa e “co” per luogo, ossia “Posto dalle case di ossidiana”, in relazione alla vicina presenza di un vulcano, anch’esso chiamato Izalco, attivo fino a non molto tempo fa, e quindi alla tipologia delle rocce presenti in quella zona...
Nel 1932 Izalco fu l’epicentro di una grande rivolta contadina e indigena contro i terratenientes, i latifondisti, sostenuti dal dittatore di turno,... (continuer)
Hombres de los izalcos
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envoyé par Bernart Bartleby 2/4/2016 - 23:18
Twa Recruitin' Sergeants
anonyme
La melodia è ovviamente un’allegra marcetta, perfetta per entusiasmare i malcapitati..
tratto da terreceltiche.altervista.org
tratto da terreceltiche.altervista.org
I
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envoyé par Cattia Salto 2/4/2016 - 17:26
O Gorizia, tu sei maledetta
anonyme
Suso
[2003]
"Danni Collaterali" edito da "Il Manifesto"
L'operazione musicale raccoglie artisti importanti della canzone italiana quali Eugenio Finardi, Ricky Gianco, Claudio Lolli, Gino Paoli, Suso, Gianfranco Manfredi, Teresa De Sio, Patrizio Fariselli Project (ex Area) e Angela Baggi, Skiantos, Lella Costa, Yo Yo Mundi più la partecipazione di Fernanda Pivano, Maurizio Camardi e Lucio 'Violino' Fabbri i quali
reinterpretano, con opportuna traduzione, celebri brani anglo-americani di autori sensibili al tema pacifista: Emerson, Lake&Palmer, Bruce Cockburn.
Mark Knopfler, Dougie Mac Lean, Sinead O'Connor, Ani Di Franco, oltre a brani originali e nuovi. Tutte le canzoni, anche le riesecuzioni di repertorio d¹autore, sono (con un'unica eccezione) incisioni del tutto inedite.
Le persone che hanno contribuito a questo progetto si sono telefonate e incontrate nei giorni che precedevano... (continuer)
[2003]
"Danni Collaterali" edito da "Il Manifesto"
L'operazione musicale raccoglie artisti importanti della canzone italiana quali Eugenio Finardi, Ricky Gianco, Claudio Lolli, Gino Paoli, Suso, Gianfranco Manfredi, Teresa De Sio, Patrizio Fariselli Project (ex Area) e Angela Baggi, Skiantos, Lella Costa, Yo Yo Mundi più la partecipazione di Fernanda Pivano, Maurizio Camardi e Lucio 'Violino' Fabbri i quali
reinterpretano, con opportuna traduzione, celebri brani anglo-americani di autori sensibili al tema pacifista: Emerson, Lake&Palmer, Bruce Cockburn.
Mark Knopfler, Dougie Mac Lean, Sinead O'Connor, Ani Di Franco, oltre a brani originali e nuovi. Tutte le canzoni, anche le riesecuzioni di repertorio d¹autore, sono (con un'unica eccezione) incisioni del tutto inedite.
Le persone che hanno contribuito a questo progetto si sono telefonate e incontrate nei giorni che precedevano... (continuer)
dq82 2/4/2016 - 10:36
Luglio, agosto, settembre (nero)
Patrizio Fariselli Project e Angela Baggi
[2003]
"Danni Collaterali" edito da "Il Manifesto"
L'operazione musicale raccoglie artisti importanti della canzone italiana quali Eugenio Finardi, Ricky Gianco, Claudio Lolli, Gino Paoli, Suso, Gianfranco Manfredi, Teresa De Sio, Patrizio Fariselli Project (ex Area) e Angela Baggi, Skiantos, Lella Costa, Yo Yo Mundi più la partecipazione di Fernanda Pivano, Maurizio Camardi e Lucio 'Violino' Fabbri i quali
reinterpretano, con opportuna traduzione, celebri brani anglo-americani di autori sensibili al tema pacifista: Emerson, Lake&Palmer, Bruce Cockburn.
Mark Knopfler, Dougie Mac Lean, Sinead O'Connor, Ani Di Franco, oltre a brani originali e nuovi. Tutte le canzoni, anche le riesecuzioni di repertorio d¹autore, sono (con un'unica eccezione) incisioni del tutto inedite.
Le persone che hanno contribuito a questo progetto si sono telefonate... (continuer)
[2003]
"Danni Collaterali" edito da "Il Manifesto"
L'operazione musicale raccoglie artisti importanti della canzone italiana quali Eugenio Finardi, Ricky Gianco, Claudio Lolli, Gino Paoli, Suso, Gianfranco Manfredi, Teresa De Sio, Patrizio Fariselli Project (ex Area) e Angela Baggi, Skiantos, Lella Costa, Yo Yo Mundi più la partecipazione di Fernanda Pivano, Maurizio Camardi e Lucio 'Violino' Fabbri i quali
reinterpretano, con opportuna traduzione, celebri brani anglo-americani di autori sensibili al tema pacifista: Emerson, Lake&Palmer, Bruce Cockburn.
Mark Knopfler, Dougie Mac Lean, Sinead O'Connor, Ani Di Franco, oltre a brani originali e nuovi. Tutte le canzoni, anche le riesecuzioni di repertorio d¹autore, sono (con un'unica eccezione) incisioni del tutto inedite.
Le persone che hanno contribuito a questo progetto si sono telefonate... (continuer)
dq82 2/4/2016 - 10:18
Girotondo
Yo Yo Mundi e Teresa De Sio
[1996]
"Fatto per un mondo migliore",
poi riedito nel
[2003]
"Danni Collaterali" edito da "Il Manifesto"
L'operazione musicale raccoglie artisti importanti della canzone italiana quali Eugenio Finardi, Ricky Gianco, Claudio Lolli, Gino Paoli, Suso, Gianfranco Manfredi, Teresa De Sio, Patrizio Fariselli Project (ex Area) e Angela Baggi, Skiantos, Lella Costa, Yo Yo Mundi più la partecipazione di Fernanda Pivano, Maurizio Camardi e Lucio 'Violino' Fabbri i quali
reinterpretano, con opportuna traduzione, celebri brani anglo-americani di autori sensibili al tema pacifista: Emerson, Lake&Palmer, Bruce Cockburn.
Mark Knopfler, Dougie Mac Lean, Sinead O'Connor, Ani Di Franco, oltre a brani originali e nuovi. Tutte le canzoni, anche le riesecuzioni di repertorio d¹autore, sono (con un'unica eccezione) incisioni del tutto inedite.
Le persone che hanno contribuito... (continuer)
[1996]
"Fatto per un mondo migliore",
poi riedito nel
[2003]
"Danni Collaterali" edito da "Il Manifesto"
L'operazione musicale raccoglie artisti importanti della canzone italiana quali Eugenio Finardi, Ricky Gianco, Claudio Lolli, Gino Paoli, Suso, Gianfranco Manfredi, Teresa De Sio, Patrizio Fariselli Project (ex Area) e Angela Baggi, Skiantos, Lella Costa, Yo Yo Mundi più la partecipazione di Fernanda Pivano, Maurizio Camardi e Lucio 'Violino' Fabbri i quali
reinterpretano, con opportuna traduzione, celebri brani anglo-americani di autori sensibili al tema pacifista: Emerson, Lake&Palmer, Bruce Cockburn.
Mark Knopfler, Dougie Mac Lean, Sinead O'Connor, Ani Di Franco, oltre a brani originali e nuovi. Tutte le canzoni, anche le riesecuzioni di repertorio d¹autore, sono (con un'unica eccezione) incisioni del tutto inedite.
Le persone che hanno contribuito... (continuer)
dq82 2/4/2016 - 10:11
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