Mio fratello che guardi il mondo
Brano minimale ma profondo. La versione live con pianoforte, voce e una chitarra con venature jazz è superba. Come sempre Fossati si rivela un gigante raffinato e colto, precursore su temi sempre attualissimi.
Paolo RosazzaP 11/4/2016 - 23:44
La guerra de las galaxias
[1986]
Parole e musica di Santiago Feliú (1962-2014), cantautore cubano prematuramente scomparso
Nell’album registrato dal vivo a Buenos Aires, 10 maggio 1986, intitolato “Trovadores”
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole e musica di Santiago Feliú (1962-2014), cantautore cubano prematuramente scomparso
Nell’album registrato dal vivo a Buenos Aires, 10 maggio 1986, intitolato “Trovadores”
Testo trovato su Cancioneros.com
Ahora resulta que la guerra
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/4/2016 - 13:38
La gran guerra
[1959?]
Versi di Armando Tejada Gómez, incisi da lui stesso in un disco recitativo intitolato “Poeta de la legua”, 1959. Ignoro se appartengano a qualche raccolta precedente. Sicuramente in una successiva, “Tonadas para usar” del 1968.
Musica di Víctor Heredia, che inserì anche alcune variazioni testuali (il ritornello e l’ultima strofa), nel suo album del 1971 intitolato “De donde soy”.
Versi di Armando Tejada Gómez, incisi da lui stesso in un disco recitativo intitolato “Poeta de la legua”, 1959. Ignoro se appartengano a qualche raccolta precedente. Sicuramente in una successiva, “Tonadas para usar” del 1968.
Musica di Víctor Heredia, che inserì anche alcune variazioni testuali (il ritornello e l’ultima strofa), nel suo album del 1971 intitolato “De donde soy”.
Al parecer Abel
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/4/2016 - 13:14
Where Have all the Flowers Gone
PORTOGHESE / PORTUGUESE / PORTUGAIS [2]
Anabela Alves Lopes Afonso Romão Pinto
Anabela Alves Lopes Afonso Romão Pinto
La versione portoghese di Anabela Alves Lopes Afonso Romão Pinto, tratta da Eu, o Anjo Azul - Vida e canções de Marlene Dietrich de Lázaro Droznes
Portuguese translation by Anabela Alves Lopes Afonso Romão Pinto, reproduced from Eu, o Anjo Azul - Vida e canções de Marlene Dietrich de Lázaro Droznes
La version portugaise d'Anabela Alves Lopes Afonso Romão Pinto, tirée de Eu, o Anjo Azul - Vida e canções de Marlene Dietrich de Lázaro Droznes
Portuguese translation by Anabela Alves Lopes Afonso Romão Pinto, reproduced from Eu, o Anjo Azul - Vida e canções de Marlene Dietrich de Lázaro Droznes
La version portugaise d'Anabela Alves Lopes Afonso Romão Pinto, tirée de Eu, o Anjo Azul - Vida e canções de Marlene Dietrich de Lázaro Droznes
PARA ONDE FORAM TODAS AS FLORES?
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 9/4/2016 - 23:31
The Colonial Wing
[1985]
Scritta da Robert Buck e Natalie Merchant
Nell’album “The Wishing Chair”
Breve storia del Colonialismo, come anche nella successiva Hateful Hate...
Scritta da Robert Buck e Natalie Merchant
Nell’album “The Wishing Chair”
Breve storia del Colonialismo, come anche nella successiva Hateful Hate...
Here is the storehouse of Her Majesty
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/4/2016 - 21:57
L'indiano
Chanson italienne – L'indiano – Del Sangre – 2016
L'INDIEN
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 9/4/2016 - 21:16
Money
David Gilmour a luglio farà molti concerti in Italia, a Verona, a Roma e anche all'Anfiteatro Romano di Pompei, a 45 anni dal celeberrimo "Pink Floyd: Live at Pompeii".
Biglietti a prezzi "popolari", dai 345 Euro per l'esclusivo scenario pompeiano ai 138/69 delle altre lochescion più sgalfe...
E 'sti cazzi!
Biglietti a prezzi "popolari", dai 345 Euro per l'esclusivo scenario pompeiano ai 138/69 delle altre lochescion più sgalfe...
E 'sti cazzi!
B.B. 9/4/2016 - 17:13
The Marvelettes: Please Mr. Postman
[1961]
Scritta da William Garrett e Georgia Dobbins.
Arrangiata da Freddie Gorman, Brian Holland e Robert Bateman della Tamla Records (poi Motown)
Gli autori originari di questa hit, poi coverizzata addirittura dai Beatles, non divennero mai famosi: Georgia Dobbins abbandonò il gruppo appena prima che “Please Mr. Postman” fosse pubblicata; di William Garrett, che era un suo amico, si persero subito le tracce.
1961. Dwight Eisenhower aveva appena lasciato la Casa Bianca avvisando il proprio successore, John F. Kennedy, dello strapotere che il “complesso militare-industriale” stava assumendo negli USA, minacciando la democrazia. Il monito cadde nel vuoto: la Guerra Fredda giunse al calor bianco (il muro di Berlino, la crisi dei missili, la figuraccia americana alla Baia dei Porci,...) ed il mondo intravide per un attimo la sua autodistruzione... Contemporaneamente, il bel presidente tanto... (continuer)
Scritta da William Garrett e Georgia Dobbins.
Arrangiata da Freddie Gorman, Brian Holland e Robert Bateman della Tamla Records (poi Motown)
Gli autori originari di questa hit, poi coverizzata addirittura dai Beatles, non divennero mai famosi: Georgia Dobbins abbandonò il gruppo appena prima che “Please Mr. Postman” fosse pubblicata; di William Garrett, che era un suo amico, si persero subito le tracce.
1961. Dwight Eisenhower aveva appena lasciato la Casa Bianca avvisando il proprio successore, John F. Kennedy, dello strapotere che il “complesso militare-industriale” stava assumendo negli USA, minacciando la democrazia. Il monito cadde nel vuoto: la Guerra Fredda giunse al calor bianco (il muro di Berlino, la crisi dei missili, la figuraccia americana alla Baia dei Porci,...) ed il mondo intravide per un attimo la sua autodistruzione... Contemporaneamente, il bel presidente tanto... (continuer)
Wait
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/4/2016 - 16:52
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
Panama
[2016]
Sull'aria di Ramaya di Afric Simone
Sull'aria di Ramaya di Afric Simone
C’hai il grano a Panama…
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 9/4/2016 - 10:26
Hyper Cacher
[2016]
Album: Toujours Debout
« J’ai eu envie d’écrire un hommage aux victimes juives de l’Hyper Cacher, à cette communauté, à ces gens si sévèrement touchés. C’est de la compassion, de l’amour, des mots chers à mon cœur de protestant, chrétien, mais non croyant. »
(Renaud)
Album: Toujours Debout
« J’ai eu envie d’écrire un hommage aux victimes juives de l’Hyper Cacher, à cette communauté, à ces gens si sévèrement touchés. C’est de la compassion, de l’amour, des mots chers à mon cœur de protestant, chrétien, mais non croyant. »
(Renaud)
C'était un p'tit endroit pépère
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 9/4/2016 - 10:18
Vasco Rossi: Sally
[1996]
"Sally" è un brano scritto da Vasco Rossi (testo e musica), arrangiato da Celso Valli e cantato da Vasco Rossi, pubblicato come cd singolo. Contenuto nell'album "Nessun pericolo... per te" pubblicato nel 1996.
Nel 2002 è stata inclusa nella raccolta Tracks di Vasco Rossi, e nel 2009 nella raccolta "Tracks 2 - Inediti & rarità" nella versione live del "Live Europe Indoor '09".
Nel 1999 Fiorella Mannoia ne ha realizzato una cover, estratta come singolo, contenuta nell'album "Certe piccole voci" di Fiorella Mannoia del 1999. Vi è anche la versione duetto con Vasco Rossi.
Nel 2011 viene inserita nella compilation "Radio Italia - Mi piace".(Wiki Italia)
Per tutte le donne speciali, ma sopratutto per Stefania di Roma :)
"Sally" è un brano scritto da Vasco Rossi (testo e musica), arrangiato da Celso Valli e cantato da Vasco Rossi, pubblicato come cd singolo. Contenuto nell'album "Nessun pericolo... per te" pubblicato nel 1996.
Nel 2002 è stata inclusa nella raccolta Tracks di Vasco Rossi, e nel 2009 nella raccolta "Tracks 2 - Inediti & rarità" nella versione live del "Live Europe Indoor '09".
Nel 1999 Fiorella Mannoia ne ha realizzato una cover, estratta come singolo, contenuta nell'album "Certe piccole voci" di Fiorella Mannoia del 1999. Vi è anche la versione duetto con Vasco Rossi.
Nel 2011 viene inserita nella compilation "Radio Italia - Mi piace".(Wiki Italia)
Per tutte le donne speciali, ma sopratutto per Stefania di Roma :)
Sally cammina per la strada senza nemmeno
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 8/4/2016 - 18:57
Owensboro
Versi di autore anonimo, nati probabilmente nell’800 in qualche “cotton mill” di quella cittadina del Kentucky
Musica tradizionale arrangiata da Natalie Merchant
Nel suo album intitolato “The House Carpenter's Daughter” pubblicato nel 2003
Musica tradizionale arrangiata da Natalie Merchant
Nel suo album intitolato “The House Carpenter's Daughter” pubblicato nel 2003
Well, I lived in a town
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/4/2016 - 15:32
J'ai embrassé un flic
[2016]
Album: Toujours Debout
Parole di Renaud
Musica di Michaël Ohayon
Si indovina il suo sguardo cupo, perduto, confuso dietro gli occhiali che filtrano un dolce sole invernale. Ha i capelli bianchi e una barba grigia di tre giorni. Sul piumino spesso di cuoio marrone porta un adesivo nero con scritto "Je suis Charlie", tre parole brandite come una bandiera, un segno di riconoscimento tra tutte le persone riunite a qualche passo da place de la République. Quell'11 gennaio 2015, Renaud è a Parigi. Ha lasciato la sua casa nel Luberon, in Provenza, per venire a manifestare. Gli manca la forza per camminare per ore. Solo qualche centianaia di metri per rendere omaggio alle vittime degli attacchi terroristi islamisti di quella terribile settimana che la Francia ha appena vissuto. In totale diciassette persone. Tre poliziotti, quattro clienti del negozio Hyper Cacher di Vincennes, un agente... (continuer)
Album: Toujours Debout
Parole di Renaud
Musica di Michaël Ohayon
Si indovina il suo sguardo cupo, perduto, confuso dietro gli occhiali che filtrano un dolce sole invernale. Ha i capelli bianchi e una barba grigia di tre giorni. Sul piumino spesso di cuoio marrone porta un adesivo nero con scritto "Je suis Charlie", tre parole brandite come una bandiera, un segno di riconoscimento tra tutte le persone riunite a qualche passo da place de la République. Quell'11 gennaio 2015, Renaud è a Parigi. Ha lasciato la sua casa nel Luberon, in Provenza, per venire a manifestare. Gli manca la forza per camminare per ore. Solo qualche centianaia di metri per rendere omaggio alle vittime degli attacchi terroristi islamisti di quella terribile settimana che la Francia ha appena vissuto. In totale diciassette persone. Tre poliziotti, quattro clienti del negozio Hyper Cacher di Vincennes, un agente... (continuer)
Nous étions des millions
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 8/4/2016 - 15:17
Indian Names
[1834]
Versi di Lydia Huntley Sigourney (1791-1865), poetessa americana
Nella raccolta “Poems” publicata nel 1834
Musica di Natalie Merchant (1963-), cantautrice statunitense, voce del 10,000 Maniacs fino al 1992, quando poi intraprese una propria, altrettanto proficua, carriera solista.
Nel doppio album intitolato “Leave Your Sleep” (2008-09), i cui testi sono costituiti da poesie di autori dell’800 e 900 dedicate all’infanzia.
La memoria dei nativi nord-americani, sconfitti e quasi annientati da una società solo più ingorda e crudele – la nostra - non potrà mai essere cancellata perché risiede ancora nei nomi stessi di tutto ciò che ci circonda…
Le ultime due strofe sono indicate tra parentesi perché non incluse dalla Merchant nella sua versione.
Versi di Lydia Huntley Sigourney (1791-1865), poetessa americana
Nella raccolta “Poems” publicata nel 1834
Musica di Natalie Merchant (1963-), cantautrice statunitense, voce del 10,000 Maniacs fino al 1992, quando poi intraprese una propria, altrettanto proficua, carriera solista.
Nel doppio album intitolato “Leave Your Sleep” (2008-09), i cui testi sono costituiti da poesie di autori dell’800 e 900 dedicate all’infanzia.
La memoria dei nativi nord-americani, sconfitti e quasi annientati da una società solo più ingorda e crudele – la nostra - non potrà mai essere cancellata perché risiede ancora nei nomi stessi di tutto ciò che ci circonda…
Le ultime due strofe sono indicate tra parentesi perché non incluse dalla Merchant nella sua versione.
Ye say they all have passed away,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/4/2016 - 14:53
Parcours:
Génocide des Amérindiens
It’s a-Coming
[2014]
Parole e musica di Natalie Merchant (1963-), cantautrice statunitense, voce del 10,000 Maniacs fino al 1992, quando poi intraprese una propria, altrettanto proficua, carriera solista.
Nell’album intitolato semplicemente a se stessa.
Parole e musica di Natalie Merchant (1963-), cantautrice statunitense, voce del 10,000 Maniacs fino al 1992, quando poi intraprese una propria, altrettanto proficua, carriera solista.
Nell’album intitolato semplicemente a se stessa.
It’s a-coming.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/4/2016 - 14:01
The End
[2014]
Parole e musica di Natalie Merchant (1963-), cantautrice statunitense, voce del 10,000 Maniacs fino al 1992, quando poi intraprese una propria, altrettanto proficua, carriera solista.
Nell’album intitolato semplicemente a se stessa.
Una bella canzone, piena di dolore ma anche di speranza. Ed un’esplicita accusa contro i danni incalcolabili provocati dalle grandi religioni monoteiste.
Parole e musica di Natalie Merchant (1963-), cantautrice statunitense, voce del 10,000 Maniacs fino al 1992, quando poi intraprese una propria, altrettanto proficua, carriera solista.
Nell’album intitolato semplicemente a se stessa.
Una bella canzone, piena di dolore ma anche di speranza. Ed un’esplicita accusa contro i danni incalcolabili provocati dalle grandi religioni monoteiste.
That’ll be the end of the road,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/4/2016 - 13:55
Hippie From Olema
That should be, "we don't SLIGHT a man because he's black."
Michael 7/4/2016 - 19:12
Canción de Grimau
Nel testo spagnolo ci sono degli errori: al terzo rigo è corretto plomo e non polvo; al nono viven e non dicen.
Nella traduzione italiana il termine besanas va tradotto con zolle, non con sterpaglia (Dizionario della Real Academia Española; il termine è poco usato).
Nella traduzione italiana il termine besanas va tradotto con zolle, non con sterpaglia (Dizionario della Real Academia Española; il termine è poco usato).
Francesco (Ciccio) Giuffrida 7/4/2016 - 18:54
Congo Libre
[1960]
Poesia di Nicomedes Santa Cruz, recitata su ritmo “toque chachalokafún” impresso da tamburi “batá”
Nel disco “Décimas y poemas” del 1960 e poi anche in “Cantos negros” del 1968
Testo trovato su Poesía en Español
Una poesia dedicata a Patrice Lumumba (1925-1961), il primo Primo ministro del Congo indipendente, la Repubblica Democratica del Congo, deposto nel settembre del 1960 da un golpe ordito dagli ex colonialisti belgi ed attuato da un traditore, il colonnello Joseph-Desiré Mobutu, che di Lumumba era uno stretto collaboratore. Lumumba ed alcuni suoi ministri furono posti in arresto e poi, nel gennaio del 1961, trasferiti in Katanga, una provincia secessionista controllata dai belgi, dove furono trucidati, fatti a pezzi e sciolti nell’acido.
Poesia di Nicomedes Santa Cruz, recitata su ritmo “toque chachalokafún” impresso da tamburi “batá”
Nel disco “Décimas y poemas” del 1960 e poi anche in “Cantos negros” del 1968
Testo trovato su Poesía en Español
Una poesia dedicata a Patrice Lumumba (1925-1961), il primo Primo ministro del Congo indipendente, la Repubblica Democratica del Congo, deposto nel settembre del 1960 da un golpe ordito dagli ex colonialisti belgi ed attuato da un traditore, il colonnello Joseph-Desiré Mobutu, che di Lumumba era uno stretto collaboratore. Lumumba ed alcuni suoi ministri furono posti in arresto e poi, nel gennaio del 1961, trasferiti in Katanga, una provincia secessionista controllata dai belgi, dove furono trucidati, fatti a pezzi e sciolti nell’acido.
Mi madre parió un negrito
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/4/2016 - 11:57
Carne da lavoro
2013
La voce della gente
262 minatori, di cui 136 italiani, sono morti a Marcinelle l’8 agosto 1956. La miniera belga è diventata tristemente famosa per questo spaventoso incidente e per le vergognose condizioni di lavoro degli operai.
La voce della gente
262 minatori, di cui 136 italiani, sono morti a Marcinelle l’8 agosto 1956. La miniera belga è diventata tristemente famosa per questo spaventoso incidente e per le vergognose condizioni di lavoro degli operai.
Italien macaroni, merde, travaillé
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 7/4/2016 - 11:36
Cantares campesinos
[1969]
Parole e musica di Nicomedes Santa Cruz
Nell’antologia poetica “Décimas y poemas” pubblicata nel 1971
Nel disco del 1974 intitolato “Socabón”
Testo trovato su Poesía en Español
“Socabón”, o “socavón”, è il ritmo della chitarra nella danza negra peruviana omonima. Anche le “décimas” cantate prendono il nome di “socabón”… Il ballo fu a lungo proibito, perché giudicato (come quasi tutte le danze di origine africana) indecente e lascivo, ma veniva praticato clandestinamente quando i braccianti neri si ritrovavano per qualche occasione di festa…
Parole e musica di Nicomedes Santa Cruz
Nell’antologia poetica “Décimas y poemas” pubblicata nel 1971
Nel disco del 1974 intitolato “Socabón”
Testo trovato su Poesía en Español
“Socabón”, o “socavón”, è il ritmo della chitarra nella danza negra peruviana omonima. Anche le “décimas” cantate prendono il nome di “socabón”… Il ballo fu a lungo proibito, perché giudicato (come quasi tutte le danze di origine africana) indecente e lascivo, ma veniva praticato clandestinamente quando i braccianti neri si ritrovavano per qualche occasione di festa…
El agua la manda el cielo,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/4/2016 - 11:30
La dittatura degli anestesisti
[2016]
Parole e musica: La Colpa
Lyrics and music: La Colpa
Video: (Welcome to Sarajevo) - Regia di Emanuele Mei
Emanuele Mei, propone un viaggio nella "dittatura degli anestesisti" attraverso le controverse vicende dei Balcani del 1990, così come furono riportate dalla televisione mondiale, così come poterono scuotere le coscienze in quel momento, così come furono presto scordate. Gli occhi sono quelli di un bambino di inizio anni '90 davanti al telegiornale. Lo shock è qui inteso come scintilla di vita. L'intento è di ricreare nel video questa scossa che spinge necessariamente all'azione e, prima di tutto, all'informazione.
Parole e musica: La Colpa
Lyrics and music: La Colpa
Video: (Welcome to Sarajevo) - Regia di Emanuele Mei
Emanuele Mei, propone un viaggio nella "dittatura degli anestesisti" attraverso le controverse vicende dei Balcani del 1990, così come furono riportate dalla televisione mondiale, così come poterono scuotere le coscienze in quel momento, così come furono presto scordate. Gli occhi sono quelli di un bambino di inizio anni '90 davanti al telegiornale. Lo shock è qui inteso come scintilla di vita. L'intento è di ricreare nel video questa scossa che spinge necessariamente all'azione e, prima di tutto, all'informazione.
C'ero io da solo sempre col cerino in mano
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 7/4/2016 - 11:15
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90
È nato, si dice
1976
Eppure Soffia
“E’ nato si dice” è invece una canzone natalizia sotto mentite spoglie che racconta in realtà amare e crude verità della società contemporanea.
Eppure Soffia
“E’ nato si dice” è invece una canzone natalizia sotto mentite spoglie che racconta in realtà amare e crude verità della società contemporanea.
I'm dreaming of a White Christmas...
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 7/4/2016 - 10:54
La tradotta che parte da Torino
anonyme
Canto narrativo diffuso in tutta l'Italia settentrionale all'epoca dei lavori per il traforo del San Gottardo (1872-1880), lunga galleria che collega l'Italia alla Svizzera. Nel testo noto con il titolo "La tradotta", i minatori si lamentano per il gran numero di morti che ci furono durante la realizzazione dell'opera. In alcune versioni si fa anche riferimento al traforo del Sempione. Il canto si conclude con la maledizione alla montagna e all'ingegnere che disegnò la galleria. Nel corso della Prima guerra mondiale il testo è stato adattato dagli alpini all'azione di guerra relativa al Son Pòuses: nel giugno del 1915 nel Cadore le truppe italiane guadagnarono in un sanguinoso combattimento la fortificazione di Son Pòuses e il borgo di Podestagno, intercettando così la strada delle Dolomiti fra Trento e Dobbiacco [Savona - Straniero 1981].
Alle sei le sei e mezza
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 7/4/2016 - 10:27
La canzone di Marzabotto
anonyme
Si veda anche Marzabotto
Riadattamento per il massacro di Monte Sole di un noto canto da cantastorie su una disgrazia avvenuta durante i lavori per la costruzione della galleria del Gottardo (Alle sei e mezza).
Riadattamento per il massacro di Monte Sole di un noto canto da cantastorie su una disgrazia avvenuta durante i lavori per la costruzione della galleria del Gottardo (Alle sei e mezza).
(La canzone) di Marzabotto
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 7/4/2016 - 10:16
Napalm Sticks To Kids
There's a verse missing when he says but what we really did like was when the children cried
War 7/4/2016 - 05:57
In the Jailhouse Now
I had a friend named Ramblin' Bob
(continuer)
(continuer)
7/4/2016 - 03:06
Parcours:
Des prisons du monde
Eppure soffia
Chanson italienne – Eppure soffia – Pierangelo Bertoli – 1976
Pour le commentaire, voir LE FLEUVE PÔ Il fiume Po de Ricky Gianco.
Pour le commentaire, voir LE FLEUVE PÔ Il fiume Po de Ricky Gianco.
ET POURTANT, IL SOUFFLE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 6/4/2016 - 16:32
This House Is on Fire
[2001]
Parole e musica di Natalie Merchant
Nell’album intitolato “Motherland”
La registrazione del lavoro terminò due giorni prima dell’11 settembre, sicchè l’album fu dedicato alla tragedia ma non ne risente nelle canzoni. La copertina originaria fu però cambiata: si trattava della foto di un bambino in mezzo ad un campo mentre indossa un maschera ad ossigeno, e fu giudicata inopportuna per il momento.
“This House Is On Fire” si riferiva alle proteste contro WTO, Fondo monetario internazionale e Banca Mondiale che si tennero a Seattle a partire dal 1999 e alla schifosa vicenda del riconteggio dei voti in Florida durante le elezioni presidenziali del 2000, un grande broglio che portò Bush Jr. a prevalere su Al Gore per 271 punti contro 266 e benchè il secondo avesse ottenuto la maggioranza del voto popolare.
Ovviamente, un titolo profetico come “La casa brucia” non potè non essere messo in relazione con gli eventi dell’11 settembre…
Parole e musica di Natalie Merchant
Nell’album intitolato “Motherland”
La registrazione del lavoro terminò due giorni prima dell’11 settembre, sicchè l’album fu dedicato alla tragedia ma non ne risente nelle canzoni. La copertina originaria fu però cambiata: si trattava della foto di un bambino in mezzo ad un campo mentre indossa un maschera ad ossigeno, e fu giudicata inopportuna per il momento.
“This House Is On Fire” si riferiva alle proteste contro WTO, Fondo monetario internazionale e Banca Mondiale che si tennero a Seattle a partire dal 1999 e alla schifosa vicenda del riconteggio dei voti in Florida durante le elezioni presidenziali del 2000, un grande broglio che portò Bush Jr. a prevalere su Al Gore per 271 punti contro 266 e benchè il secondo avesse ottenuto la maggioranza del voto popolare.
Ovviamente, un titolo profetico come “La casa brucia” non potè non essere messo in relazione con gli eventi dell’11 settembre…
This house is on fire!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/4/2016 - 15:03
Gli occhi di Geronimo
Chanson italienne – Gli occhi di Géronimo – Del Sangre – 2016
Dialogue maïeutique
Voici, mon cher ami Lucien l’âne, une chanson dont le titre ne manquera pas d’intriguer certains. Elle s’intitule « Les Yeux de Géronimo ». Au départ, j’avais dans l’idée que c’était une sorte de personnage qui se prenait pour Géronimo, lequel est un Apache légendaire. Le personnage de la chanson (licencié de son emploi) reparcourait en imagination l’aventure des populations amérindiennes en lutte pour leur survie en la plaquant sur sa propre vie. J’avais en mémoire une autre chanson italienne où parlait un personnage qui disait : « Et moi, j’étais Sandokan E io ero Sandokan ». Mais après coup, il m’est apparu préférable de te proposer une évocation de Géronimo lui-même. Même si, quand même, le personnage de la chanson…
Comment peux-tu être aussi affirmatif ?, Marco Valdo M.I. mon ami.
Eh bien, je suis... (continuer)
Dialogue maïeutique
Voici, mon cher ami Lucien l’âne, une chanson dont le titre ne manquera pas d’intriguer certains. Elle s’intitule « Les Yeux de Géronimo ». Au départ, j’avais dans l’idée que c’était une sorte de personnage qui se prenait pour Géronimo, lequel est un Apache légendaire. Le personnage de la chanson (licencié de son emploi) reparcourait en imagination l’aventure des populations amérindiennes en lutte pour leur survie en la plaquant sur sa propre vie. J’avais en mémoire une autre chanson italienne où parlait un personnage qui disait : « Et moi, j’étais Sandokan E io ero Sandokan ». Mais après coup, il m’est apparu préférable de te proposer une évocation de Géronimo lui-même. Même si, quand même, le personnage de la chanson…
Comment peux-tu être aussi affirmatif ?, Marco Valdo M.I. mon ami.
Eh bien, je suis... (continuer)
LES YEUX DE GÉRONIMO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 5/4/2016 - 23:23
Avanzo de cantiere
Ho sempre pensato che dicesse "Il Cavaliere con i grandi attori" e non "i gladiatori"...
Luca 'The River' 5/4/2016 - 21:59
Liberiamo
Non è "Nico Zinca" ma bensì "Mimmo Zinca", condannato per rapina. Vedi qui
klpaco 5/4/2016 - 16:09
Til ungdommen [Kringsatt av fiender]
D’après la version italienne de Riccardo Venturi – 2005 d’une chanson norvégienne – Til ungdommen – Nordahl Grieg – 1936 – Musique : Otto Mortensen – 1952
Petite note concernant l’auteur :
Johan Nordahl Brun Grieg, alias Nordahl Grieg (Bergen 1/11/1902 – Kleinmachnow – Berlin 2/12/1943).
Poète, romancier (auteur de « Le navire poursuit sa route » (roman, 1924), très admiré par Malcolm Lowry, dramaturge, journaliste et militant politique norvégien.
Venu d’une famille aisée, apparenté au compositeur Edvard Grieg, il fit des études à Oslo et Oxford.
Par la suite, il rejoint le Parti Communiste norvégien et séjourne en URSS ; stalinien convaincu, il prend la défense du régime lors des Procès de Moscou.
Correspondant de presse durant la guerre d’Espagne, il écrit en 1936, son poème le plus célèbre : « Til ungdommen » (À la jeunesse), mis en musique en 1952 par le compositeur danois Otto... (continuer)
Petite note concernant l’auteur :
Johan Nordahl Brun Grieg, alias Nordahl Grieg (Bergen 1/11/1902 – Kleinmachnow – Berlin 2/12/1943).
Poète, romancier (auteur de « Le navire poursuit sa route » (roman, 1924), très admiré par Malcolm Lowry, dramaturge, journaliste et militant politique norvégien.
Venu d’une famille aisée, apparenté au compositeur Edvard Grieg, il fit des études à Oslo et Oxford.
Par la suite, il rejoint le Parti Communiste norvégien et séjourne en URSS ; stalinien convaincu, il prend la défense du régime lors des Procès de Moscou.
Correspondant de presse durant la guerre d’Espagne, il écrit en 1936, son poème le plus célèbre : « Til ungdommen » (À la jeunesse), mis en musique en 1952 par le compositeur danois Otto... (continuer)
1943 – À LA JEUNESSE
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envoyé par Marco Valdo M.I. 5/4/2016 - 15:58
Le dernier repas
[1964]
Parole e musica di Jacques Brel (1929-1978)
In un 10” inciso tra gennaio e marzo del 1964
Poi nell’album “Olympia 1964”, registrato dal vivo il 16 e il 17 ottobre 1964 al teatro Olympia di Parigi
Il “dernier repas” non è altro che il “repas du condamné”, l’ultimo pasto concesso al condannato a morte prima della sua esecuzione…
“Nella mia ultima ora voglio lanciare pietre al cielo, gridando ancora una volta Dio è morto!, … E voglio ancora una volta insultare i borghesi, senza aver timore o rimorso… E nel profumo dei fiori che presto si diffonderà, io so che avrò paura, per un’ultima volta…”
Odell Barnes (1968-2000) fu giustiziato in Texas per l’efferato omicidio di Helen Bass, avvenuto nel 1989. Barnes si professò fino all’ultimo innocente. Molti i punti oscuri nella sua vicenda giudiziaria. Il 1 marzo del 2000, prima della fissata esecuzione, Barnes con un bigliettino chiese per ultimo pasto “Justice, Equality, World Peace”…
Parole e musica di Jacques Brel (1929-1978)
In un 10” inciso tra gennaio e marzo del 1964
Poi nell’album “Olympia 1964”, registrato dal vivo il 16 e il 17 ottobre 1964 al teatro Olympia di Parigi
Il “dernier repas” non è altro che il “repas du condamné”, l’ultimo pasto concesso al condannato a morte prima della sua esecuzione…
“Nella mia ultima ora voglio lanciare pietre al cielo, gridando ancora una volta Dio è morto!, … E voglio ancora una volta insultare i borghesi, senza aver timore o rimorso… E nel profumo dei fiori che presto si diffonderà, io so che avrò paura, per un’ultima volta…”
Odell Barnes (1968-2000) fu giustiziato in Texas per l’efferato omicidio di Helen Bass, avvenuto nel 1989. Barnes si professò fino all’ultimo innocente. Molti i punti oscuri nella sua vicenda giudiziaria. Il 1 marzo del 2000, prima della fissata esecuzione, Barnes con un bigliettino chiese per ultimo pasto “Justice, Equality, World Peace”…
A mon dernier repas
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envoyé par Bernart Bartleby 5/4/2016 - 14:36
Parcours:
Peine de mort : homicide du pouvoir
It Ain't Me Babe
Una volta che ti soffermi a pensarci... dipende a cosa stai pensando. Se ci vuoi trovare la sua nazione che lo chiama alla guerra la trovi, ma secondo me "babe" è abbastanza chiaro, non credo che l'avrebbe chiamata così.
gigi 5/4/2016 - 02:20
A banda
Ieri ho scritto un breve post su questo brano, e sul video, secondo me bellissimo, che testimonia della sua esecuzione nel 1966. Chi fosse interessato:
A banda
Nel 1966 il Brasile da due anni era sotto la dittatura militare, e in quegli anni i Festival de Música Popular erano diventati un’occasione di espressione di disagio e di protesta, tanto che …
Gabriele 4/4/2016 - 19:33
Circus '68, '69
E così anche Gato Barbieri se n'è andato, era originario di Rosario in Argentina, la stessa città dove sei anni prima di lui era nato Ernesto "Che" Guevara, figura a cui ha sempre guardato come punto di riferimento culturale e politico durante gli anni della sua ricerca musicale....ricordo con particolare emozione le sue rivisitazioni di alcune canzoni di Atahualpa Yupanqui.
Flavio Poltronieri 4/4/2016 - 18:56
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