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Revolte sur les terres occupées

Revolte sur les terres occupées
Album: En Attendant Demain (1990)
Folie meurtrière et guerre sanguinaire
(Continues)
2016/2/6 - 23:12
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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De dödsdömda

De dödsdömda
d’après la version italienne de Riccardo Venturi
d’une chanson suédoise - De dödsdömda – Jan Hammarlund – 2008
Un poème de Karin Boye (1927)
mis en musique et chanté par Jan Hammarlund
Karin Boye (1900-1941).
La Grande Karin Boye, autrice de Kallocain, roman distopique qui anticipa 1984 de George Orwell, écrivit cette poésie en 1927 pour Sacco et Vanzetti. Le texte nous a été envoyé directement par l’ami Jan Hammarlund, que l’a mis en musique et chanté. [RV]

Le 22 août 2014 s’est déroulé à l’Istituto De Martino de Sesto Fiorentino, un important événement pendant lequel a été projeté le très rare et survivant film des enterrements de Sacco et de Vanzetti (présenté par l’Université Libertario de Florence). En marge, il m’est revenu à l’esprit que, en février 2008, j’avais traduit en italien cette chanson de Jan Hammarlund tirée d’une poésie de Karin Boye. La traduction nous la fîmes en réalité... (Continues)
LES CONDAMNÉS À MORT
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/2/6 - 17:38
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Il tessitore damerino

Il tessitore damerino
2015
La donna, la taverna, il dado

feat. Marino Severini
Tu provenivi da una terra assai lontana,
(Continues)
Contributed by dq82 2016/2/6 - 12:57
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Où me suis-je perdu

Où me suis-je perdu
Ou Me Suis-Je Perdu di Salvatore ADAMO. dal sito Adamo in "italiano" http://www.adamosalvatore-dc.com/
2016/2/5 - 23:38
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Dynamit

Dynamit
Chanson suisse alémanique (Schwyzertüütsch) – Dynamit – Mani Matter – 1973



L’avocat Hans-Peter Jan Matter, plus connu comme Mani Matter, est par la force des choses un phénomène exclusivement suisse ; bien plus, de la seule Suisse allemande. Il a été, reste et restera le plus célèbre et célébré Liedermacher (faiseur de chansons, trouvère) produit par la Confédération Helvétique, mais aussi, un « enfant » de la chanson d’auteur française et de Georges Brassens, en particulier. Les chansons de Mani Matter sont « in toto » brassensiennes, mais avec une touche suisse qui pourrait se révéler difficilement perceptible à qui ne l’est pas (Suisse), mais a été un peu initié aux choses de ce pays pas commun. Toujours assez, évidemment, pour qu’il réussisse à comprendre au moins un peu ce qui est dit dans ses chansons ; Mani Matter, Bernois jusqu’à la moelle (malgré sa mère hollandaise), écrivait... (Continues)
DYNAMITE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/2/5 - 21:03
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Radio Maria

Radio Maria
Veramente la cosa è "un pochito" datata. Dico, 'sto mazzo della vocale "y" e la consonante "j". Direi anche pienamente superata. Ci rimasto ancora qualche relitto nel nome della famigerata radio.
Sarà forse una forma transizionale fra la scrittura antica del nome "Marya" verso la odierna forma "Maria", più uniforme ad altre lingue europee. Di più, casomai, proprio in italiano, quando viene pronunciato, per noi polacchi suona in modo suddetto :P
E poi, una frase in polacco: "ma ryja" significa tutt'altra cosa, e se non offende, fa ridere almeno :)
Ryj – grugno
krzyś 2016/2/5 - 20:32
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Gracias a la vida

Gracias a la vida
POLACCO / POLISH / POLACO 2
Versione polacca di Antonina Krzysztoń
Dall'album "Dwa księżyce" [Due lune] (2004)

Quando la cercavo non la trovavo, una versione polacca cantabile di questa bella canzone. È pure ce ne deve esistere almeno l'una, mi dicevo. Ed ecco, proprio oggi, toc, la ho trovata per caso su YT. Indovinate un po' chi la canta... e sì, la indistruttibile Antonina.



Il video che accompagna il brano mostra i valori naturalistici della riserva "Dolina Baryczy" presso Milicz, una cittadina di Bassa Slesia, poco distante da Breslavia (Wrocław). Alla fine del filmato il canto di Antonina viene supportato dal cannareccione)

Il testo invece, viene leggermente stravolto (partendo dal titolo "Dziękuję za słońce", cioè "Grazie per il sole") visto che Antonina sia una persona dalla fede abbastanza fervente.
Dziękuję za słońce, co świeci nad głową
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2016/2/5 - 20:12

Kołysanka dla Birkenau

Kołysanka dla Birkenau
La musica dovrebbe essere quella della canzonetta tedesca degli anni 30 “Wenn ich groß bin liebe Mutter” interpretata da Marita Gründgens.
Su Volksliederarchiv trovo la traduzione tedesca di Doris Radojewski.
WIEGENLIED FÜR BIRKENAU
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/2/5 - 15:35
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Allah

Allah
Bella canzone, peccato che il Buddha era magro e non grasso.
Quello grasso che alcuni chiamano impropriamente Buddha, è invece il famoso "Cinese felice" o "Il Buddha che ride" una figura del Buddhismo Zen che spesso vediamo esposto nelle bancarelle di souvenir. https://it.answers.yahoo.com/question/...
Salvatore Nauta 2016/2/5 - 15:08
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Le donne pitturate

Anonymous
Le donne pitturate
Chanson italienne – Le donne pitturate – Anonyme – 1943-45

Chanson « partisane et amoureuse » répandue dans les monts du Val d’Arda, provincia de Piacenza.
LES FEMMES PEINTURLURÉES
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/2/5 - 11:58
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Il bambino di fumo

Il bambino di fumo

LO SMOG SI PUÒ RESPIRARE. LO DICE STRASBURGO

Il parlamento europeo raddoppia i limiti per le emissioni di smog. Una scelta insensata che va contro la salute e l’’ambiente. Un vero e proprio condono che premia i furbi e non l’innovazione e la qualità

di Giampaolo Martinotti, da PopOff – Giornalismo o barbarie, 4 febbraio 2016.

Le lobbies dell’auto hanno vinto. Ieri il parlamento di Strasburgo ha votato in favore del progetto presentato dalla Commissione europea che di fatto straccia il regolamento comunitario 715 del 2007 che imponeva il limite di 80 milligrammi di ossidi di azoto (NOx) per autovettura a chilometro.
Dopo i filtri truccati che avevano coinvolto per prima la Volkswagen nello scandalo ‘dieselgate’ ora, con un cambio di marcia o meglio di normativa, arrivano in circolazione le ‘Euro 6’ ‘modificate’. Con un colpo di spugna si cancellano i fatidici 80 milligrammi per passare... (Continues)
Bernart Bartleby 2016/2/5 - 11:27
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Landlord

Landlord
[194?]
Parole e musica di Eugene Raskin (1909-2004), musicista, cantautore, architetto e docente alla Columbia University.
Una canzone scritta negli anni della guerra, incisa da Josh White nel 1945 su acetato ma mai pubblicata su disco.
Ripresa nel 1998 dalla Smithsonian Folkways Recordings per la realizzazione di una raccolta dedicata a Josh White e intitolata Free and Equal Blues
Testo trovato sul blog francese Folk & Politique

Una canzone contro i locatori squali che Raskin compose probabilmente su commissione per un sindacato di inquilini di New York…
Paint peelin’ off my walls,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/2/5 - 11:15
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L'Internationale

L'Internationale
LATINO / LATIN [3]

La versione latina (1a strofa e ritornello) di Jack Mitchell [2004/2007]
Latin version [1st verse and refrain] by Jack Mitchell [2004/2007]

"...Believe it or not, mine is not the only Latin version." (Jack Mitchell)
HYMNUS INTERNATIONALIS
(Continues)
Contributed by Gaspardus Matutinus 2016/2/5 - 07:16

Kimiad daou zoudard yaouank

Anonymous
Kimiad daou zoudard yaouank
Canto popolare
Kanaouenn hengounel / Chant populaire
Auprès de Perrine Ollivier, de Trégunc
Publié dans "Chants populaires bretons du Pays de Cornouailles" en 1905
Recueil de 25 chansons avec partitions et notes de H. Guillerm, publié à Rennes chez Francis Simon en 1905
Raccolto dalla voce di Perrine Ollivier, di Trégunc
Pubblicato in "Canti popolari bretoni di Cornovaglia", 1905
Raccolta di 25 canzoni con spartiti e note di H. Guillerm,
pubblicata a Rennes presso Francis Simon nel 1905

H. Guillerm, il raccoglitore dei “25 canti bretoni” pubblicati a Rennes nel 1905, scrisse: “La persona che ha cantato questa canzone [la sig.ra Perrine Ollivier di Trègunc] non sa né leggere e né scrivere. Inoltre, non capisce nemmeno una parola di francese. Per questo motivo, il linguaggio di questo canto popolare è assai originale.” Seguono considerazioni linguistiche sui dialetti bretoni che, qui,... (Continues)
1. Selaouet hag e klefet kano ur son nevez savet
(Continues)
Contributed by Richard Gwenndour 2016/2/5 - 00:01
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Un enfant

Un enfant
(Michel Fugain - Claude Lemesle / Michel Fugain)
Nel mini-album "Bon An Mal An, L'été" (2011)
Un enfant
(Continues)
2016/2/4 - 23:58
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Revolution

Revolution
(2015)

Canta tra i peshmerga per incitarli a combattere contro lo Stato Islamico (Is). E' la pop star curda Helly Luv, che ha diffuso un nuovo video del suo ultimo brano, 'Revolution', dove canta armata di fucile dall'alto del suo tacco 12 dorato. Il filmato, dedicato ''alle vittime della violenza e del terrorismo'', si apre con il dolore della perdita, con lo stravolgimento della vita quotidiana dovuto alla guerra, all'avanzata dei jihadisti nel nord dell'Iraq. Ci sono bambini che piangono, spaventati e disperati, e madri che tentano invano di riportare in vita i figli. In campo, tra i peshmerga e con il volto coperto da una keffiyeh, appare la stessa Helly Luv. ''Alzatevi in piedi, noi siamo uniti, insieme possiamo sopravvivere'', canta la pop star curda. ''E' una rivoluzione. Andiamo avanti a lottare. Non bisogna aver paura nel mondo. Uniamoci per far sapere loro che noi siamo qui'',... (Continues)
United,united we're marching there
(Continues)
2016/2/4 - 23:48
Song Itineraries: From Kurdistan
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Kerfank 1870

Kerfank 1870
"Je vous conjure d'oublier que vous êtes Bretons pour ne vous souvenir que de votre qualité de François" (Le ministre de la Guerre Louis Charles de Saulces de Freycinet au général Émile de Kératry, à la tête de cinquante à soixante mille mobilisés bretons, formant l'armée de Bretagne).

In Bretagna, i bravissimi Tri Yann non sono stati gli unici, nè i primi a ricordare in musica gli avvenimenti di Conlie. Nel 1976, l'amico sensibile e libertario Serge Kerguiduff nel consacrare un intero Lp all'opera di Tristan Corbière, ha inserito anche una selezione di quartine dall'impressionante "La Pastorale di Conlie" che di quei scandalosi fatti è quasi un resoconto poetico scritto in contemporanea e il cui testo (e relativa mia traduzione) riporto più in basso.
La forma canzone viene preceduta dalle seguenti due strofe:

Puisque de nouveau vous faites la Bretagne
Moins par plaisir que par état... (Continues)
Flavio Poltronieri 2016/2/4 - 22:31
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Two Brothers

Two Brothers
Questa non è una canzone DALLA guerra civile americana ma SU quella guerra.
Si vedano al proposito le note su “Songs of the Civil War”, disco curato da Irwin Silber e Jerry Silverman e pubblicato dalla Folkways Record nel 1960.

“Two Brothers” è stata infatti composta nei primi anni 50 (del 900) da Israel Goldener, meglio noto come Irving Gordon (1915-1996), songwriter nativo di Brooklyn ed autore di molte canzoni per Duke Ellington, Perry Como, Billie Holiday e Bing Crosby, per citare solo alcuni degli artisti con cui collaborò.
Uno dei suoi più indimenticabili successi rimane “Unforgettable”, scritta per Nat King Cole.

Trovo il brano - con il titolo “Two Brothers (The Blue And The Grey)” - anche interpretato da The Weavers (Ronnie Gilbert, Lee Hays, Fred Hellerman e Pete Seeger) nel loro disco live del 1957 “The Weavers On Tour”.
Bernart Bartleby 2016/2/4 - 22:04
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Standing on the Outside of Your Shelter

Standing on the Outside of Your Shelter
[1962]
Parole e musica di Sheldon Allan "Shel" Silverstein (1930-1999), poeta, cantautore, fumettista e autore di libri per bambini.
Nel suo album intitolato “Inside Folk Songs”

La Guerra Fredda e le sue insidiose insidie raccontate con un umorismo molto yiddish...
I'm standing on the outside of your shelter, lookin' in
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/2/4 - 21:12
Song Itineraries: Anti War Love Songs

Ode à Jésus : Personne ne connaît ma joie

Ode à Jésus : Personne ne connaît ma joie
Ode à Jésus : Personne ne connaît ma joie

Ode à Jésus : Personne ne connaît ma joie – Marco Valdo M.I. – 2016

Mon ami Lucien l’âne, je suis très content de te dédier cette petite chanson joyeuse, athée et impertinente. « Inspirée » par Jésus lui-même, elle est une ode au bonheur de vivre – même mal. Il existe d’ailleurs d’autres chansons qui se réfèrent à Jésus comme porte bonheur ; par exemple : la Jésus Java et le Jésus Tango.

Une ode à la joie, Marco Valdo M.I. mon ami, voilà une bien grande chose pour une chanson frivole, car elle m’a tout l’air d’être une parodie cette chanson-là. Une ode à la joie, rien moins que ça, comment y as-tu pensé ? Que peut-elle bien signifier ?

Laisse-moi te dire, et c’est important, Lucien l’âne mon ami, même si tu l’as compris – qu’il s’agit d’une chanson de paix, c’est-à-dire – selon toute évidence – d’une chanson contre la guerre. Mais il y a beaucoup... (Continues)
Personne ne sait ce trouble en moi !
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/2/4 - 16:33
Song Itineraries: Cats & Bad cats
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Ἐπιτάφιος

Ἐπιτάφιος
Scusate qualcuno con calma potrebbe riassumere ciò che Theodorakis spiega qui



immagino che in sostanza dica quanto scritto da Testa in questa pagina (sotto la foto "Salonicco, 1936") ma forse con qualche dettaglio in più che potrebbe interessare.
Purtroppo il video non contiene sottotitoli in inglese perciò chiedo aiuto qui.
Grazie a tutti.
Edoardo 2016/2/4 - 12:25
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Images

Images
[1964-65]
Una canzone cantata “a cappella” da Nina Simone in una session dal vivo sui versi della poesia “No Images” scritta nel 1926 da William Waring Cuney (1906-1976), poeta esponente dell’“Harlem Renaissance”.
Presente in molti dischi della Simone, a cominciare da “Let It All Out” del 1966


She does not know
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/2/4 - 11:03
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Jim Crow Train

Jim Crow Train
[1941]
Parole e musica di Josh White, in collaborazione con William Waring Cuney (1906-1976), poeta esponente dell’“Harlem Renaissance”.
Nel disco “Southern Exposure. An Album Of Jim Crow Blues sung by Joshua White”.
Testo trovato sul blog Pancocojams, come trascritto all’ascolto da Azizi Powell.

Il blues non esisterebbe senza “Jim Crow”. ‎
Con questo nome viene indicato il sistema istituzionale legislativamente fondato sul presupposto ‎della disuguaglianza e segregazione razziale che fu in vigore negli States dal 1876 (ma di fatto dalla ‎loro costituzione) al 1965 e che ha reso la vita un inferno per gli afro-americani specialmente negli ‎Stati del sud. Il nomignolo "Jim Crow" è da far risalire a "Jump Jim Crow", canzonetta popolare del ‎‎1828 di tal Thomas Dartmouth (T.D.) "Daddy" Rice, un cabarettista bianco che la interpretava ‎truccato da afroamericano.‎

Il “Jim Crow Train” di... (Continues)
Can't you hear that train whistle blow?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/2/4 - 10:40
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Southern Exposure

Southern Exposure
[1941]
Parole di Josh White, in collaborazione con William Waring Cuney (1906-1976), poeta esponente dell’“Harlem Renaissance”.
La musica rimanda a quella della tradizionale “Careless Love”
La canzone che dà il titolo al disco sottotitolato “An Album Of Jim Crow Blues sung by Joshua White”.
Testo trovato sul blog Pancocojams, come trascritto all’ascolto da Azizi Powell e Clyde Pickens.
Well, I work all the week in the blazing sun
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/2/4 - 10:22




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