Aberfan
It was rainy in the morning as the men left for the mine,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/26 - 23:30
Song Itineraries:
Child Abuse, The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Fidelis Castrum Praetorium (Noster Dux, vale ad aeternum!)
Didīcimus te amāre
(Continues)
(Continues)
2016/11/26 - 23:21
We Shall Overcome
Heinz Erich Karallus
This German version by Heinz Erich Karallus (see archive.org) isn't so old as others (2015). The song is normally sung in English the world over. Other German versions or translations of the song exist, especially in church and religious milieus. They aren't all made for singing, anyway. [RV]
Wir werden's übersteh'n
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/11/26 - 22:25
L'anno che verrà
Mi piace moltissimo la canzone,vi chiedo scusi per il mio italiano, mi potete dire se il finale della canzone riferisce a qualcosa personale dell autore? Grazie!
Francisco 2016/11/26 - 16:54
You Want It Darker
E il gioco ha voluto che Leonard Cohen e Fidel Castro, oltre che finire nella stessa canzone ("Field Commander Cohen"), se ne andassero nello stesso mese dello stesso anno....
Flavio Poltronieri 2016/11/26 - 13:56
We Shall Overcome
Bilingual (English and Italian) version by "The Phantom's", a beat band from the 60's/70's with Eligio Irato
We shall overcome,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/11/26 - 11:52
Nessuna conseguenza
(2016)
dall'album "Combattente"
Parole di Cheope, paroliere italiano figlio di Mogol
Musica di Federica Abbate
Il nuovo singolo di Fiorella Mannoia, accompagnato da un bellissimo video, esce oggi nella giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
dall'album "Combattente"
Parole di Cheope, paroliere italiano figlio di Mogol
Musica di Federica Abbate
Il nuovo singolo di Fiorella Mannoia, accompagnato da un bellissimo video, esce oggi nella giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
Le donne senza paura
Ci sono criminali che proclamano, così pieni di sé, « l’ho uccisa perché era mia ». Così, come se niente fosse. Come se si trattasse di una questione di buon senso, equa per la giustizia e per il diritto alla proprietà privata, che rende l’uomo padrone delle donne. Però nessuno, nessuno, nemmeno il più macho dei super-machi ha il coraggio di dire « l’ho ammazzata per paura ». Perché dopo tutto la paura della donna della violenza maschile è lo specchio della paura dell’uomo della donna senza paura.
Eduardo Galeano
Ci sono criminali che proclamano, così pieni di sé, « l’ho uccisa perché era mia ». Così, come se niente fosse. Come se si trattasse di una questione di buon senso, equa per la giustizia e per il diritto alla proprietà privata, che rende l’uomo padrone delle donne. Però nessuno, nessuno, nemmeno il più macho dei super-machi ha il coraggio di dire « l’ho ammazzata per paura ». Perché dopo tutto la paura della donna della violenza maschile è lo specchio della paura dell’uomo della donna senza paura.
Eduardo Galeano
A te che mi dicevi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2016/11/25 - 22:44
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
We Shall Overcome
Versione bengalese di Sushmita Sultana / Bengali version by Sushmita Sultana
Dq82 2016/11/25 - 19:19
Vengo da lontano
Artisti Vari - We are not going back (Nota, 2016)
ancora più interessante la terza delle voci a cui è dedicato questo intervento, quella di Jagjit Rai Mehta, bracciante di stalla indiano in un’azienda agricola di Piadena, in provincia di Cremona: la voce di un’esperienza quasi utopica di condivisione e integrazione senz’altro insolita ma anche per questo segno di una possibilità alternativa. Tanto per cominciare, Jagjit, figlio di un cantore sacro Punjabi, canta su una specie di monodia affine a quelle del padre, ma in italiano:
Jagjit ha composto questa canzone (che di volta in volta improvvisa aggiungendo altri versi) in occasione della Festa della Lega di Cultura di Piadena a Pontirolo di Drizzona. Si tratta di un evento annuale al quale partecipano centinaia di persone venute letteralmente da tutta Europa, per cantare, chiacchierare, mangiare insieme sull’aia e nel prato della casa... (Continues)
ancora più interessante la terza delle voci a cui è dedicato questo intervento, quella di Jagjit Rai Mehta, bracciante di stalla indiano in un’azienda agricola di Piadena, in provincia di Cremona: la voce di un’esperienza quasi utopica di condivisione e integrazione senz’altro insolita ma anche per questo segno di una possibilità alternativa. Tanto per cominciare, Jagjit, figlio di un cantore sacro Punjabi, canta su una specie di monodia affine a quelle del padre, ma in italiano:
Jagjit ha composto questa canzone (che di volta in volta improvvisa aggiungendo altri versi) in occasione della Festa della Lega di Cultura di Piadena a Pontirolo di Drizzona. Si tratta di un evento annuale al quale partecipano centinaia di persone venute letteralmente da tutta Europa, per cantare, chiacchierare, mangiare insieme sull’aia e nel prato della casa... (Continues)
Vengo da lontano
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/11/25 - 18:51
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
We Are Not Going Back
Artisti Vari - We are not going back (Nota, 2016)
“Musiche migranti di resistenza, orgoglio e memoria” è il sottotitolo del CD di ventiquattro tracce, curato da Alessandro Portelli, edito dall’etichetta friulana nel formato libro-CD (block-Nota) e realizzato in collaborazione con il Circolo Gianni Bosio e l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi. In realtà, “We are not going back” è la terza produzione discografica del progetto “Roma Forestiera” (dal titolo di una canzone romana che nel 1949 lamentava la fine della musica dalle strade delle città, soppiantata dalla radio e dalla popular music d’oltreoceano), iniziato nel 2009, che si prefigge di indagare le musiche di quei migranti che hanno riportato la musica nelle nostre strade. Prima ci sono stati “Istaraniyeri - Musiche migranti a Roma” e “Yo Soy El Descendiente” della coppia ecuadoriana Janeth Chiliquinga e Sergio Cadena.... (Continues)
“Musiche migranti di resistenza, orgoglio e memoria” è il sottotitolo del CD di ventiquattro tracce, curato da Alessandro Portelli, edito dall’etichetta friulana nel formato libro-CD (block-Nota) e realizzato in collaborazione con il Circolo Gianni Bosio e l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi. In realtà, “We are not going back” è la terza produzione discografica del progetto “Roma Forestiera” (dal titolo di una canzone romana che nel 1949 lamentava la fine della musica dalle strade delle città, soppiantata dalla radio e dalla popular music d’oltreoceano), iniziato nel 2009, che si prefigge di indagare le musiche di quei migranti che hanno riportato la musica nelle nostre strade. Prima ci sono stati “Istaraniyeri - Musiche migranti a Roma” e “Yo Soy El Descendiente” della coppia ecuadoriana Janeth Chiliquinga e Sergio Cadena.... (Continues)
Dq82 2016/11/25 - 17:40
Poor Murdered Woman
Anonymous
[183?]
Una canzone il cui autore si dice sia stato tal Mr. Fairs, un fabbricante di mattoni di Leatherhead, nel Surrey inglese. Ma l’attribuzione è incerta.
Interpretata da diversi artisti inglesi, tra i quali Martin Carthy con Dave Swarbrick nel loro disco “But Two Came By” del 1968, e Shirley Collins in “No Roses” del 1971, con The Albion Country Band.
Testo trovato su English Folk Music.
Non ho voluto proporre la versione di Martin Carthy, che pure è precedente, ma quella di una donna, Shirley Collins, per il motivo che il 25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Eppure credo che anche oggi saranno numerose le uccise, le ferite, le stuprate, che purtroppo It's a Man's Man's Man's World, un mondo in mano alla violenza dei maschi, potenti e/o impotenti, dove i più deboli (i maschi che rifiutano la violenza, e le donne non complici dei maschi aguzzini, e i bambini,... (Continues)
Una canzone il cui autore si dice sia stato tal Mr. Fairs, un fabbricante di mattoni di Leatherhead, nel Surrey inglese. Ma l’attribuzione è incerta.
Interpretata da diversi artisti inglesi, tra i quali Martin Carthy con Dave Swarbrick nel loro disco “But Two Came By” del 1968, e Shirley Collins in “No Roses” del 1971, con The Albion Country Band.
Testo trovato su English Folk Music.
Non ho voluto proporre la versione di Martin Carthy, che pure è precedente, ma quella di una donna, Shirley Collins, per il motivo che il 25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Eppure credo che anche oggi saranno numerose le uccise, le ferite, le stuprate, che purtroppo It's a Man's Man's Man's World, un mondo in mano alla violenza dei maschi, potenti e/o impotenti, dove i più deboli (i maschi che rifiutano la violenza, e le donne non complici dei maschi aguzzini, e i bambini,... (Continues)
It was Hankey the Squire as I've heard men say
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/25 - 14:31
Правда и Ложь
TARINA TOTUUDESTA JA VALHEESTA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/11/25 - 14:09
Он не вернулся из боя
Finnish version by Antti Torvinen
Version finnoise de Antti Torvinen
Antti Torvisen suomenkielinen versio
Version finnoise de Antti Torvinen
Antti Torvisen suomenkielinen versio
HÄN EI PALANNUT TAISTELUSTA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/11/25 - 14:07
The Weary Cutters
Anonymous
[18° secolo]
Testo che compare in diversi pubblicazioni ottocentesche, come “Northumbrian Minstrelsy. A Collection of the Ballads, Melodies and Small-Pipe Tunes of Northumbria”, a cura di J. Collingwood Bruce e John Stokoe, pubblicata dalla Society of Antiquaries of Newcastle-upon-Tyne nel 1882.
Testo trovato su 52 Folk Songs interpretate da Phil Edwards.
Nel suo album “52 Folk Songs: Red”
Ma certamente il brano è da datarsi anteriormente, per via dell’esplicito riferimento all’ammiraglio britannico Horatio Nelson (1758-1805), uno che per mare cominciò ad andarci che non aveva ancora dieci anni e che a cavallo tra 700 e 800 combattè tante battaglie navali contro i francesi, fino all’ultima di Trafalgar del 1805, dove trovò la morte per mano di un cecchino.
E’ proprio durante la seconda metà del 700 che il sistema dell’“impressment”, dell’arruolamento forzato, cui ricorsero in particolare... (Continues)
Testo che compare in diversi pubblicazioni ottocentesche, come “Northumbrian Minstrelsy. A Collection of the Ballads, Melodies and Small-Pipe Tunes of Northumbria”, a cura di J. Collingwood Bruce e John Stokoe, pubblicata dalla Society of Antiquaries of Newcastle-upon-Tyne nel 1882.
Testo trovato su 52 Folk Songs interpretate da Phil Edwards.
Nel suo album “52 Folk Songs: Red”
Ma certamente il brano è da datarsi anteriormente, per via dell’esplicito riferimento all’ammiraglio britannico Horatio Nelson (1758-1805), uno che per mare cominciò ad andarci che non aveva ancora dieci anni e che a cavallo tra 700 e 800 combattè tante battaglie navali contro i francesi, fino all’ultima di Trafalgar del 1805, dove trovò la morte per mano di un cecchino.
E’ proprio durante la seconda metà del 700 che il sistema dell’“impressment”, dell’arruolamento forzato, cui ricorsero in particolare... (Continues)
Oh, the weary cutters and oh, the weary sea,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/25 - 13:25
Norwich Gaol
Una canzone in memoria di Peter Bellamy (1944-1991), scritta da Phil Edwards, musicista, folk singer e curatore di Fifty-Two Folk Songs, un bel blog purtroppo fermo da più di un anno.
La canzone in ricordo di Peter Bellamy - l'ultimo post sul blog, in data 25 ottobre 2015 - è corredata anche da una lunga nota del suo autore.
ONE EVENING IN AUTUMN
As I walked out one evening in autumn
To view the green hills and to take the fresh air
I seemed to see another evening that I never saw truly
And I thought what I might say if I could be there.
O why do you sit up here, Bellamy, Bellamy,
In the cool of the day, in the sun’s dying light?
“To look out upon the country, to look out on the land,
To look down on the people and bid them goodnight.”
And what do you have with you, Bellamy, Bellamy,
What have you brought for your comfort and good?
“Cold ground beneath my head will be my only... (Continues)
La canzone in ricordo di Peter Bellamy - l'ultimo post sul blog, in data 25 ottobre 2015 - è corredata anche da una lunga nota del suo autore.
ONE EVENING IN AUTUMN
As I walked out one evening in autumn
To view the green hills and to take the fresh air
I seemed to see another evening that I never saw truly
And I thought what I might say if I could be there.
O why do you sit up here, Bellamy, Bellamy,
In the cool of the day, in the sun’s dying light?
“To look out upon the country, to look out on the land,
To look down on the people and bid them goodnight.”
And what do you have with you, Bellamy, Bellamy,
What have you brought for your comfort and good?
“Cold ground beneath my head will be my only... (Continues)
Bernart Bartleby 2016/11/25 - 08:46
Wir sind die schwarzen Rebellen
Anonymous
MUSTAT KAPINALLISET
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/11/25 - 03:43
Rifiuto
[1984-86]
“Topi Puzzolenti”, HC Punk band torinese, dai profondi anni 80.
Dal MiniLP intitolato “Vergognati”, pubblicato nel 1986.
La produzione era della Chaos (l'etichetta dei Wretched) e della Blu Bus (l'etichetta dei Kina)
Nel 2009 è stata riproposta una compilation con la loro opera omnia, consistente in una sola demo e in questo MLP, un pugno di canzoni brutte ma incazzate.
Testo trovato su Punk4Free
“Topi Puzzolenti”, HC Punk band torinese, dai profondi anni 80.
Dal MiniLP intitolato “Vergognati”, pubblicato nel 1986.
La produzione era della Chaos (l'etichetta dei Wretched) e della Blu Bus (l'etichetta dei Kina)
Nel 2009 è stata riproposta una compilation con la loro opera omnia, consistente in una sola demo e in questo MLP, un pugno di canzoni brutte ma incazzate.
Testo trovato su Punk4Free
Ti hanno ammaestrato a dir sempre di sì
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/11/24 - 23:08
Innuendo
A 25 anni dalla morte un pensiero al cantante dei Queen
Freddie Mercury (1946-1991)
Lover of Life, Singer of Songs
Freddie Mercury (1946-1991)
Lover of Life, Singer of Songs
2016/11/24 - 22:50
I fabbricanti d'armi
Parole e musica di Valter Vaioli.
Lyrics and music by Valter Vaioli.
Testo trovato sul sito ufficiale di Valter Vaioli, ma non risulta sia stato pubblicato, né l'anno in cui è stata scritta.
Lyrics and music by Valter Vaioli.
Testo trovato sul sito ufficiale di Valter Vaioli, ma non risulta sia stato pubblicato, né l'anno in cui è stata scritta.
I fabbricanti d’armi
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/11/24 - 10:43
Drenica
Parole e musica di Valter Vaioli.
Lyrics and music by Valter Vaioli.
La versione dal vivo è cantata da Giacomo Gentiluomo, con Giulia Lorimer (voce dei Whisky Trail).
Al violino una ragazza americana "Hellison"
Febbraio 1998. Il TG della sera manda in onda un servizio che si è impresso indelebilmente nella mia memoria: un paesaggio di campagna coperta di neve; sulla strada segni di pneumatici di camion. Dalle case si leva del fumo. Qua e là si scorgono, ai lati della strada e vicino alle case, delle macchie scure sulla neve. Ecco lo zoom della telecamera che lentamente avvicina la scena. In mezzo al fumo compaiono delle fiamme: le case stanno bruciando. L’ immagine si avvicina ancora e diventa più definita: le macchie scure sono i corpi immobili di persone uccise, uomini, donne, bambini e vecchi, ed ovunque sangue. In mezzo al massacro ti accorgi di quel silenzio assoluto dove non si... (Continues)
Lyrics and music by Valter Vaioli.
La versione dal vivo è cantata da Giacomo Gentiluomo, con Giulia Lorimer (voce dei Whisky Trail).
Al violino una ragazza americana "Hellison"
Febbraio 1998. Il TG della sera manda in onda un servizio che si è impresso indelebilmente nella mia memoria: un paesaggio di campagna coperta di neve; sulla strada segni di pneumatici di camion. Dalle case si leva del fumo. Qua e là si scorgono, ai lati della strada e vicino alle case, delle macchie scure sulla neve. Ecco lo zoom della telecamera che lentamente avvicina la scena. In mezzo al fumo compaiono delle fiamme: le case stanno bruciando. L’ immagine si avvicina ancora e diventa più definita: le macchie scure sono i corpi immobili di persone uccise, uomini, donne, bambini e vecchi, ed ovunque sangue. In mezzo al massacro ti accorgi di quel silenzio assoluto dove non si... (Continues)
Fa freddo e nevica a Drenica
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2016/11/24 - 10:33
Song Itineraries:
Balkan Wars of the 90's
Vieni fuori compagno
Vieni fuori, compagno! Rischia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/11/23 - 17:15
Il violino di Vik
2016
"Viva la lotta partigiana"
"Viva la lotta partigiana"
Soffia il grido della Nakba*
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/11/23 - 17:04
Song Itineraries:
Vittorio Arrigoni
Farewell Angelina
Sull’ultima nota, quella su Joe Hill, avevo preso una cantonata (una stecca?) confondendo la canzone di Pino Masi su Franco Serantini con quella di Della Mea. Me lo ha fatto notare il compagno Daniele Barbieri che ringrazio.
Quindi le ultime righe “suonerebbero” meglio così:
“Su quella stessa musica, con precisi riferimenti al ritornello di «I dreamed i save Joe Hill last Night» anche nel testo, Pino Masi scrisse «Quello che mai potranno fermare» – conosciuta anche come «Ho fatto un sogno questa notte» dedicandola a Franco Serantini; una canzone che talvolta viene confusa con altre due, scritte per Serantini da Piero Nissim e Ivan Della Mea”.
pardon per l'equivoco e buona serata
Gianni
Quindi le ultime righe “suonerebbero” meglio così:
“Su quella stessa musica, con precisi riferimenti al ritornello di «I dreamed i save Joe Hill last Night» anche nel testo, Pino Masi scrisse «Quello che mai potranno fermare» – conosciuta anche come «Ho fatto un sogno questa notte» dedicandola a Franco Serantini; una canzone che talvolta viene confusa con altre due, scritte per Serantini da Piero Nissim e Ivan Della Mea”.
pardon per l'equivoco e buona serata
Gianni
Gianni Sartori 2016/11/23 - 16:38
Turing
Fascino
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/11/23 - 16:16
Song Itineraries:
LGBTQIA+ community and homophobia: love against violence and prejudice
Wiegala
À propos d’Ilse Weber et de Wiegala, je viens de trouver cette note confondante :
Marco Valdo M.I.
« Dans le couloir vers la chambre à gaz, Ilse Weber pour son fils et les autres enfants chanta la berceuse Wiegala. »
Marco Valdo M.I.
Marco Valdo M.I. 2016/11/23 - 14:59
Restiamo umani (piombo fuso)
2015
Geni dominanti
Geni dominanti
Sono tornato ieri
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/11/23 - 14:59
Song Itineraries:
Vittorio Arrigoni
Cotton Fields
Enhän ollut vielä kovin vanha,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/11/23 - 10:39
Zobi la mouche
Ne esiste un'atroce versione dance fatta dai Modello n. 4 nel 1988 con una citazione di
“Giddyap A Gogo” di Ad Visser & Daniel Sahuleka
Alla voce un giovane Giorgio Panariello
“Giddyap A Gogo” di Ad Visser & Daniel Sahuleka
Alla voce un giovane Giorgio Panariello
Dq82 2016/11/23 - 10:29
I Hate Myself
perché no? forse perché la lingua italiana non si adatta molto al genere riot-girl punk che hanno scelto... o forse faranno come tanti altri gruppi che hanno iniziato a cantare in inglese per poi approdare alla lingua italiana.
Lorenzo 2016/11/23 - 09:17
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Parole e musica di David Ackles (1937-1999), cantautore e pianista statunitense
Nel disco intitolato “Five & Dime”
David Ackles è stato un grandissimo cantautore e musicista, purtroppo molto sottovalutato e sfortunato.
Tra il 1968 ed il 1973 fece quattro dischi (“Five & Dime” è l'ultimo) che non ebbero nessun successo di pubblico.
Nel 1981 ebbe un brutto incidente d'auto, travolto da un altro conducente ubriaco, e quasi perse un braccio. Non glielo amputarono, con una grande forza di volontà, esercizio e disciplina lui tornò a suonare, ma non fu più come prima.
Un cancro se l'è portato via nel 1999.
“Aberfan” racconta di un disastro accaduto in quella cittadina mineraria gallese nel 1966.
Per 50 anni i detriti di lavorazione provenienti da una vicina miniera di carbone erano stati depositati a monte del villaggio, a formare poco alla volta un'enorme collina. Nei... (Continues)