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Mike Harding: Christmas 1914

Mike Harding: Christmas 1914
Ancora grazie a John Mullen perchè, scorrendo il suo blog ho scoperto una notizia davvero importante:

E’ stato finalmente confermato documentalmente che la “Tregua di Natale del 1914” non fu l’unico episodio. Anche l’anno successivo accadde una cosa analoga nelle trincee intorno a Laventie, Nord-Pas-de-Calais, dove si fronteggiavano tedeschi ed inglesi

Nick Bourne della BBC News racconta che la conferma è avvenuta dalla lettura del diario di un soldato inglese dei Royal Welsh Fusiliers, Robert Keating, poi purtroppo caduto in battaglia nell’estate del 1916.

Keating scriveva - così avvalorando altre testimonianze orali finora considerate inattendibili - che “la mattina di Natale, dopo colazione, urlammo i nostri auguri ai tedeschi...” e continua “dopo aver lasciato i tedeschi, uno dei loro ufficiali disse ad uno dei nostri che loro per i prossimi due giorni non avrebbero sparato, se noi... (Continues)
Bernart Bartleby 2016/1/7 - 23:03
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Coltan

Coltan
caro Marco,
ringraziandoti intanto per le tue traduzioni faccio una riflessione a proposito del discorso "...chi parla nella canzone?" e non è sicuramente il coltan stesso ma bensì colui che viene sfruttato da milizie autorizzate (oltre che umiliato e offeso). Detto questo di cose ce ne sarebbero da dire tantissime, ma mi fermo in maniera prudente sulla canzone senza cercare di aprire un dibattito. Grazie al sostegno di Massimo Alberizzi per aver messo la canzone all'interno del suo quotidiano on line (garantisco che è stato l'unico). Altri giornalisti, testate, ecc non solo non ne hanno parlato ma addirittura risposto a me personalmente che la "questione coltan non fa notizia". E questo la dice lunga purtroppo. Ecco dove il mestiere e la professione giornalistica mi fa vomitare. Essere giornalisti dovrebbe essere una missione al servizio di tutti, guardando con gli occhi di chi legge, respirare... (Continues)
Andrea Sigona 2016/1/7 - 13:21
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Antonio Soffiantini, detto Tunin‎

Antonio Soffiantini, detto Tunin‎
Chanson italienne – Antonio Soffiantini, detto Tunin – Anna Melato – 1973

Paroles de Nino Rota et Lina Wertmüller
Musique de Nino Rota
Tirée du film “Film d’amore e d’anarchia ovvero: stamattina alle 10, in via dei ‎Fiori, nella nota casa di tolleranza...” « Film d’amour et d’anarchie ou bien : ce matin à 10 heures, dans la rue des Fleurs, dans la célèbre maison de tolérance… », de Lina Wertmüller.‎
Anna Melato est accompagnée par l'orchestre dirigé par Carlo Savina.‎

‎En 1932, un paysan lombard, Antonio Soffiantini, dit Tunin (Giancarlo Giannini), après le meurtre de son compagnon anarchiste par des carabiniers, se rend à Rome pour assassiner Mussolini. Dans la capitale, il entre en contact avec Salomé (Mariangela Melato), une prostituée amie d’un anarchiste du groupe, qui le reçoit dans la maison close où elle travaille en le présentant pour un parent. Tunin tombe amoureux d’une autre... (Continues)
ANTONIO SOFFIANTINI, DIT TUNIN‎
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/1/7 - 13:12
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Al Pivarol C'al Vin Dal Ciel (The Brave Scottish Piper)

Al Pivarol C'al Vin Dal Ciel (The Brave Scottish Piper)
Dopo Villa ora Kirpatrick suona la cornamusa in Cielo
da Redacon

David, l’ex boy scout scozzese, rintracciato dal giornalista Matteo Incerti, suonando il celebre strumento nell’assalto al Comando nazifascista di Albinea evitò la rappresaglia sugli abitanti. Il suo paracadute divenne abito nuziale per Albertina Magliani Giampellegrini, contattata tramite un articolo di Redacon. Una vicenda musicata dai Modena City Rambles. Si è spento nella sua casa a Girvan

Il cielo ha un suonatore di cornamusa in più. David Kirkpatrick, il ‘mad piper’ scozzese di OperazioneTombola, l’attacco Alleato-partigiano al comando tedesco della Linea Gotica occidentale a Botteghe d’Albinea il 27 marzo 1945 è spirato serenamente all’età di 91 anni a Girvan, sua città natale. Le sue gesta sono legate ad uno dei più importanti episodi della Resistenza. Negli ultimi 5 anni si erano di nuovo incrociate con le vite... (Continues)
dq82 2016/1/7 - 07:30
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U.S.A. e Jet

U.S.A. e Jet
USA E JET
(Continues)
Contributed by Saponara Leonardo 2016/1/6 - 21:49
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I Fought the Law (and I Won)‎

I Fought the Law (and I Won)‎
La canzone originale di Sonny Curtis. incisa nel 1959 dai Crickets

E' stata interpretata da numerosissimi gruppi (ma la versione passata alla storia è quella dei Clash) : Widespread Panic, Richard Clapton, Ducks Deluxe, She Trinity, Beatsteaks, Viper, Bryan Adams, John Cougar Mellencamp, Johnny Cash, Bruce Springsteen, Roy Orbison, Tom Petty, Social Distortion, Stiff Little Fingers, Waylon Jennings, Gary Allan, Green Day, Alvin and the Chipmunks, Ska-P, the Jolly Boys, Grateful Dead, Stray Cats, Mary's Danish, Claude François, Mano Negra, the Big Dirty Band, Lolita No. 18, the Brian Jonestown Massacre, Attaque 77, El Noi del Sucre, Die Toten Hosen, Status Quo, Nanci Griffith, La Vida Bohème, Anti-Flag, Chumbawamba, Tsuyoshi Kawakami and His Moodmakers, the Airborne Toxic Event, The Bad Shepherds, Johnny Marr, Colin Farrell, Kris Kristofferson, The Bangles.
Per quanto riguarda le band italiane i Gang la eseguono in tutti i concerti, anche con la Banda Bassotti, Niutàun, Guacamaya, Malavida, Hombre all'ombra, l'hanno rifatta anche i Finley.
I FOUGHT THE LAW
(Continues)
Contributed by dq82 2016/1/6 - 18:52
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Blood

Blood
"Algiers refers to the anti-colonial struggle in general. The Algerian revolution was one of the first modern anti-colonial struggles and served as an inspiration for revolutionaries from Cuba to Mozambique, Oakland to Palestine. The Panthers had an office in Algiers; Eldridge and Kathleen Cleaver were exiled there in the late 60s/early 70s. In this way, the name also refers to a dissipated notion of common cause, a truly global consciousness in opposition to the elite cosmopolitanism we see today. Of course, we learned about this through a variety of secondary sources: [Gillo] Pontecorvo's film, the Sartre and Camus debate on revolutionary violence and Fanon's Toward The African Revolution. Morricone's score to The Battle Of Algiers and Pasolini's use of African-American gospel music, most notably Odetta's version of 'Sometimes I Feel Like a Motherless Child' in Il vangelo secondo Matteo,... (Continues)
Bernart Bartleby 2016/1/6 - 16:39
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Nel deserto armeno

Nel deserto armeno
Ho appena ascoltato un paio di canzoni dall'ultimo lavoro di Flavio Giurato, "La scomparsa di Majorana".
Non ci sono ancora i testi in Rete ed è abbastanza difficile trascriverli all'ascolto, però vi propongo come assaggio tre strofe dalla title track:

"Via Panisperna, la notte e il giorno
nella passeggiata mi guardo intorno
Roma dorme ancora, le sue piazze antiche
vedo Nagasaki che si lecca le ferite.

Via Panisperna, la notte e il giorno
nella passeggiata mi guardo intorno
Se quello che facciamo serve a uccidere la gente
ci sarà il deserto, non ci sarà più niente

Via Panisperna, la notte e il giorno
nella passeggiata mi guardo intorno
L'uso militare della mia ragione
è meglio il faccia a faccia, è meglio la Legione"

Anche "In caso di cura" è molto interessante:

"Bambino perchè tiri i sassi sui cappelli
dei preti a passeggio
dei preti a noleggio
dei preti a passeggio con... (Continues)
B.B. 2016/1/5 - 17:39
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Sonne statt Reagan

Sonne statt Reagan
Chanson allemande – Sonne statt Reagan – Joseph Beuys – 1982

Paroles d’ Alain Thomé et Manfred Boecker
Musique de Klaus Heuser, musicien et producteur, une des figures saillantes du rock allemand, membre pendant presque 20 ans du groupe BAP, un des plus importants en Allemagne



Une chanson pop vraiment particulière, interprétée par un des plus grands artistes allemands du XXème, Joseph Beuys. Sur lui, sur son art fondu avec la vie et la nature, sur mouvement néo-dadaiste Fluxus dont il fit partie, sur ses installations et ses performances innovatrices et provocatrices, sur son anarchisme et son soutien inconditionnel aux luttes politiques radicales dans les années 60 et 70 ainsi qu’au mouvement écologiste, je renvoie au podcast du bel épisode dédié il y a quelques jours par Nicolas Ballario, conducteur du programme ContempoRAI sur Radio1.

Amusante chanson contre un des pires bellicistes... (Continues)
SOLEIL SANS REAGAN
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/1/5 - 16:17
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Malicorne: L'écolier assassin

Malicorne: L'écolier assassin
di / by Tapio Mattlar, recuperata tramite Internet Archive Wayback Machine
(säv. & san. trad., suom. Tapio Mattlar)
Album / Albumi: Levoton hauta, 2002
KOULULAISMURHAAJA
(Continues)
Contributed by Wayback RV 2016/1/5 - 13:46
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Galvadeg en tri kant mil soudard

Galvadeg en tri kant mil soudard
Da notare una cosa curiosa in questa ennesima canzone bretone di coscrizione. Uno dei paesi dei coscritti si chiama in bretone "Bregel" ("Vregel" è la forma mutata), ma in francese è reso come "Brezel". Che in bretone significa, per l'appunto, "guerra". Come dire: nomen omen... Il testo della canzone è in ortografia non-standard.
Riccardo Venturi 2016/1/5 - 03:40
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Do Re Mi

Do Re Mi
(ottima) versione degli Stormy Six. Il testo pare avere qualche leggera differenza dall'originale, ma purtroppo la mia comprensione dell'american english degli anni '30 non è sufficiente a fornirne un'accurata trascrizione.

leoskini 2016/1/4 - 19:51
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Monte Canino

Anonymous
Monte Canino
Chanson italienne – Monte Canino – anonyme – Massimo Bubola – 2005

Le « long train » qui donne le titre au dernier album de Massimo Bubola semblerait renvoyer à un des « tòpos » habituels du folk et du blues américains ; il s’agit au contraire d’un titre tout italien, tiré de chant des Alpins.
"Quel lungo treno" est un album consacré à la Première Guerre Mondiale, pour le nonantième de l’entrée en guerre de l’Italie, un album concept, comme on disait dans les années ’70. Bubola reprend des chants de la tradition populaire vénitienne : certains célèbres(Era una notte che pioveva e Monte Canino) e d’autres moins connus : Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, réarrangés à la manière country ou même, tex-mex.

Les chansons de l’album :
Jack O’Leary - Era una notte che pioveva - Se questo amore è un treno - Nostra Signora Fortuna - Puoi uccidermi - Il Disertore... (Continues)
MONTE CANINO
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/1/4 - 19:04
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Un blasfemo [Dietro ogni blasfemo c'è un giardino incantato]

Un blasfemo [Dietro ogni blasfemo c'è un giardino incantato]
dall'intervista di Fernanda Pivano a Fabrizio riportata nel libretto dell'LP:

P. E' chiaro che le poesie le hai tutte rifatte. Per esempio, nella poesia del blasfemo, tu hai aggiunto un'idea che non era in Masters, quella della "mela proibita", cioè della possibilità di conoscenza, non più detenuta da Dio ma detenuta dal potere poliziesco del sistema.

F. Non mi bastava il fatto traumatico che il blasfemo venisse ammazzato a botte: volevo anche dire che forse è stato il blasfemo a sbagliare, perché nel tentativo di contestare un determinato sistema, un determinato modo di vivere, forse doveva indirizzare il suo tipo di ribellione verso qualcosa di più consistente che non un'immagine così metafisica.

P. Mi diceva Bentivoglio che se la "mela proibita" non è in mano a un Dio ma al potere poliziesco, è il potere poliziesco che ci costringe a sognare in un giardino incantato. Cioè, il giardino... (Continues)
CCG Staff 2016/1/4 - 13:36
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Das Lied von der Moldau

Das Lied von der Moldau
Dell'LP "Supply & Demand: Songs by Brecht / Weill & Eisler" di Dagmar Krause, esiste sia una versione cantata in tedesco sia una ("Angebot & Nachfrage : Lieder Von Brecht / Weill & Eisler") cantata in inglese. Il cd le comprende entrambe. E la versione inglese che canta Dagmar Krause di Das Lied von der Moldau è appunto questa The Song of the Moldau tradotta da Susan Davies.
THE SONG OF THE MOLDAU
(Continues)
Contributed by alessandro achilli 2016/1/4 - 13:31
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Sons and Daughters

Sons and Daughters
"Costruire muri in/con alluminio" significa "costruire muri servendosi di alluminio". "Costruire muri d'alluminio" significa "muri d'alluminio già preparati". Ammetto che la distinzione può apparire sottile, ma non lo è tanto in inglese come è possibile vedere dal testo. Anch'io a nome del sito ti ringrazio per le traduzioni, e inserisco senz'altro le integrazioni. Saluti!
Riccardo Venturi 2016/1/4 - 09:30
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Tammurriata nera

Tammurriata nera
Buongiorno a me servirebbe lo spartito canto piano.dove posso trovarlo?
simonetta 2016/1/4 - 07:54
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I Don't Want To Be A Soldier

Anonymous
Scopro su Music Hall Lyrics che le tante versioni, più o meno complete, di questa canzone sono tutte parodie, più o meno spinte, della recruiting song australiana “I'll Make A Man Of You” di Arthur Wimperis ed Herman Finck, portata al successo all’inizio della guerra (1914) da diverse cantanti “leggere”, come Gwendoline Brogden, Clara Beck e Minnie Love.
I Don't Want To Be A Soldier
L’imprecazione “cor blimey” che conclude ogni strofa è in cockney, dialetto della classe proletaria londinese, e sta per “May God blind me!”, che sarebbe come il nostro “Che Dio mi fulmini!” o il romanesco “Potessero cecamme!”

A dire il vero anche la canzone originale, essendo incentrata sul bordello - elemento immancabile specie in tempo di guerra - meriterebbe l’inserimento come CCG, tanto più che fa parte della colonna sonora di “Oh, What a Lovely War!”, lo spettacolo musicale antimilitarista creato da Joan Littlewood ed il suo Theatre Workshop nel 1963, di cui molti brani sono già accolti sulle CCG/AWS.
I DON’T WANT TO BE A SOLDIER
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/1/4 - 05:03
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Nasza Europa

Nasza Europa
L'Europa è malata, scopata da quella vecchia vacca di Merkel, che succhia i coglioni all'America putrefatta...
Ecco la situazione in quel "cossidetto" 2016 l'anno nuovo.
Ciuzzzz...
k 2016/1/4 - 04:30




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