Chanson des Exilés
Nous avons fui par des chemins perfides.
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envoyé par Marco Valdo M.I. 10/9/2015 - 22:33
Lulù e Marlène
Io vedo un soldato (prima o seconda guerra mondiale) in trincea. Una battaglia è appena finita. Polvere, sangue, fumo di bombe e nebbia fredda si mescolano insieme, dando un aspetto irreale al paesaggio, ke il nostro soldato riesce a intravedere alzando di poco la testa x guardarsi intorno, ancora terrorizzato e confuso dal frastuono della battaglia.
Improvvisamente si rende conto di essere ancora tutto intero, lui, fortunato in mezzo ai suoi compagni di trincea morti o gravemente mutilati. Allora incomincia a scrivere una lettera alla donna ke ama, poco importa se con la penna o solo col cuore. Lulù Marlène, si kiama. Xké se anke il titolo vuol far credere ke si tratti di 2 donne, in realtà nel testo ti accorgi ke è 1 sola ( "tu chiamerai...")
Le racconta di come lo scenario sia talmente surreale, delle luci ke x lui sono vuote e senza colori, xké soffuse dalla nebbia e dal fumo. Di... (continuer)
Improvvisamente si rende conto di essere ancora tutto intero, lui, fortunato in mezzo ai suoi compagni di trincea morti o gravemente mutilati. Allora incomincia a scrivere una lettera alla donna ke ama, poco importa se con la penna o solo col cuore. Lulù Marlène, si kiama. Xké se anke il titolo vuol far credere ke si tratti di 2 donne, in realtà nel testo ti accorgi ke è 1 sola ( "tu chiamerai...")
Le racconta di come lo scenario sia talmente surreale, delle luci ke x lui sono vuote e senza colori, xké soffuse dalla nebbia e dal fumo. Di... (continuer)
Giuseppe 10/9/2015 - 19:53
Racconta una storia d'amore
[1976]
Album : Eppure soffia
Nonostante il titolo ingannevole, una grande canzone "contro".
Album : Eppure soffia
Nonostante il titolo ingannevole, una grande canzone "contro".
Ho scritto una storia d’amore perché mi portasse fortuna
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envoyé par Luca 'The River' 10/9/2015 - 18:25
Not One of Us
[1980]
Parole e musica di Peter Gabriel
Nell’album cosiddetto (III) – il terzo da solista - o “Melt”, per via della copertina concepita, come le due precedenti, dal collettivo di art design inglese chiamato Hipgnosis.
“E’ solo acqua nella lacrima di uno straniero… Un corpo estraneo, una mentalità estranea non possono mai essere benvenute nella terra del cieco… Tu forse puoi assomigliarci e persino parlare come noi ma lo sai che c’è!?! Non sei uno di noi!”
Parole e musica di Peter Gabriel
Nell’album cosiddetto (III) – il terzo da solista - o “Melt”, per via della copertina concepita, come le due precedenti, dal collettivo di art design inglese chiamato Hipgnosis.
“E’ solo acqua nella lacrima di uno straniero… Un corpo estraneo, una mentalità estranea non possono mai essere benvenute nella terra del cieco… Tu forse puoi assomigliarci e persino parlare come noi ma lo sai che c’è!?! Non sei uno di noi!”
It's only water
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envoyé par Bernart Bartleby 10/9/2015 - 11:24
(Farewell to You, Ye Fine) Spanish Ladies
anonyme
Questo sea shanty, dato l’argomento, era intonato dallo shantyman durante il viaggio di ritorno (homeward bound).
Il canto viene fatto risalire all’epoca di Napoleone quando Inghilterra e Spagna furono temporaneamente alleate contro la Francia rivoluzionaria (1793-1796): una canzone che dalla Royal Navy è passata ai mercantili e alle baleniere in rotta verso l’America. Come riportato nell'”Oxford Book of The Sea Song“, (Roy Palmer 1986) il testo di “Spanish Ladies” si trova trascritto sul giornale di bordo della Nellie nel 1796 ed è tra i più vecchi sea shanties conosciuti. Molti sostengono che la Marina Inglese non avrebbe mai permesso ai marinai di cantare durante il lavoro e così ad esempio nel film “Master and Commander” i marinai la cantano di sera durante il loro “tempo libero”.
tratto da terre celtiche
Il canto viene fatto risalire all’epoca di Napoleone quando Inghilterra e Spagna furono temporaneamente alleate contro la Francia rivoluzionaria (1793-1796): una canzone che dalla Royal Navy è passata ai mercantili e alle baleniere in rotta verso l’America. Come riportato nell'”Oxford Book of The Sea Song“, (Roy Palmer 1986) il testo di “Spanish Ladies” si trova trascritto sul giornale di bordo della Nellie nel 1796 ed è tra i più vecchi sea shanties conosciuti. Molti sostengono che la Marina Inglese non avrebbe mai permesso ai marinai di cantare durante il lavoro e così ad esempio nel film “Master and Commander” i marinai la cantano di sera durante il loro “tempo libero”.
tratto da terre celtiche
Arrivederci e Addio a voi, allegre Donne Spagnole arrivederci e addio a voi donne della Spagna
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envoyé par Cattia Salto 10/9/2015 - 01:46
Murales contro la guerra e di lotta da tutto il mondo / Antiwar and Militant Murals Around the World
dq82 10/9/2015 - 00:24
I'm With Stupid
[2006]
Scritta da Neil Tennant e Chris Lowe
Nell’album intitolato “Fundamental”, un brano estratto poi come singolo insieme a Girls Don't Cry, che campeggia sul lato B dello stesso 45 giri.
Non un’ordinaria e insana storia d’amore come tante, ma quella della relazione malefica tra due macellai serial killer assassini di massa del nostro tempo, l’ex premier inglese Tony Blair e l’ex presidente americano George W. Bush…
Scritta da Neil Tennant e Chris Lowe
Nell’album intitolato “Fundamental”, un brano estratto poi come singolo insieme a Girls Don't Cry, che campeggia sul lato B dello stesso 45 giri.
Non un’ordinaria e insana storia d’amore come tante, ma quella della relazione malefica tra due macellai serial killer assassini di massa del nostro tempo, l’ex premier inglese Tony Blair e l’ex presidente americano George W. Bush…
Oh-oh, I'm with Stupid
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envoyé par Bernart Bartleby 9/9/2015 - 15:13
Children's Crusade, Op. 82 [Der Kinderkreuzzug]
Da: Bertolt Brecht, Storie da Calendario. Einaudi, I Coralli 128, Torino 1972. Traduzioni di Ruth Leiser, Franco Fortini, Cesare Cases e Roberto Corazza.
LA CROCIATA DEI RAGAZZI
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envoyé par Riccardo Venturi 9/9/2015 - 01:05
Un aereo per l'Afghanistan
A PLANE FOR AFGHANISTAN
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envoyé par Alice Bellesi 8/9/2015 - 21:29
Do prostego człowieka
A un uomo semplice
Il 7 novembre 1929, quando il capo del governo in Polonia era Józef Piłsudzki, il poeta ebreo polacco Julian Tuwim (1894-1953), già presente nel mio blog con alcune poesie, pubblicò sul quotidiano “Robotnik”, organo del Partito Socialista Polacco, una poesia pacifista sul pericolo derivante dalle forze nazionalfasciste. Il poeta denuncia in modo esplicito la menzogna della propaganda di guerra. Indica che è un linguaggio ipocrita, che si serve di argomenti elevati (“patria”, “ragioni storiche”, “onore”) per raggiungere scopi ignobili, che si appella ai sentimenti patriottici, apparentemente per difendere il paese, ma in realtà per proteggere gli interessi della classe al potere, a costo delle distruzioni che ogni guerra porta con sé. La critica di destra reagì violentemente, accusando il poeta di plaudire alla distruzione delle armi (“Scaglia il fucile sull’asfalto”)... (continuer)
A UN UOMO SEMPLICE
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envoyé par Krzysiek Wrona 8/9/2015 - 19:14
Η αδελφή μας Αθηνά
Segnalo il II movimento della Settima Sinfonia: "L'esecuzione di Athinà". 1983.
Vasiloukos 8/9/2015 - 00:48
La riva bianca, la riva nera
БЕЛА ОБАЛА, ЦРНА ОБАЛА
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envoyé par Tomislav 7/9/2015 - 12:22
Donde Voy
Ovviamente nella canzone non è una donna che sta passando la frontiera, ma il suo uomo, mentre lei resta ad aspettare il suo ritorno in Messico. Mi scuso per l'errore.
Piersante Sestini 6/9/2015 - 23:25
Fils de...
Adattamento di Eric Blau e Mort Shuman da Jacques Brel is Alive and Well and Living in Paris presentato a Brodway nel 1968
Questa versione inglese è stata interpretata anche da Judy Collins nell'album Whales & Nightingales del 1970
SONS OF
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6/9/2015 - 00:18
Classe '58
canzone bellissima, nel 1989 anche io ho buttato un anno per lo stato italiano per fare la leva obbligatoria, certo che comunque è stato un anno bellissimo perche' ho conosciuto molti amici di tutta italia, forse stavamo meglio prima...grazie x il testo
cosimo 70TA0756
cosimo 70TA0756
cosimo laneve 5/9/2015 - 16:56
Aqualung
Grazie per questa traduzione,ascoltavo aqualung 30 anni fa,quando mori mio marito,e non sapevo l inglese,mi sembrava un pezzo che doveva accompagnarlo,perche un po ignorante,mi ero lasciata andare al sentimento della musica,e non alle parole..
Oggi mi chiedo perche....
Oggi mi chiedo perche....
Lory 4/9/2015 - 21:29
For the Rich Man
Di Steve Hill e Chris Hillman, dall'album Running, dei Desert Rose Band (1988)
Run in the night, hide in the shadows
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envoyé par Piersante Sestini 4/9/2015 - 19:47
Bandera del sol / Flag of the sun
[1992]
Album: Culture Swing
In tempi di estremo nazionalismo, l'unica bandiera che significa vita per tutti noi
Album: Culture Swing
In tempi di estremo nazionalismo, l'unica bandiera che significa vita per tutti noi
Brínde a ti brínde a mi que estamos aquí
(continuer)
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envoyé par Piersante Sestini 4/9/2015 - 18:37
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
Sara e Francesca
Milano. Sara e Francesca si amano, perciò si tengono per mano, vivendo con leggerezza e felicità la propria relazione. Sfidano, in questo modo, il pregiudizio e il "dibattito costante" del nostro paese, contrapponendo coraggio e amore.
La valigia pronta
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envoyé par Sab.4 4/9/2015 - 18:18
Αρκαδία IV - ᾩδαί
Scusate se mi inserisco, ma Odai non deve avere spirito dolce?
Un saluto.
Un saluto.
Vasiloukos 4/9/2015 - 12:20
Nuyol
(Federico García Lorca “Poesie”. Milano : RCS Quotidiani, 2004)
I versi tra parentesi quadre sono quelli non inclusi nella canzone.
I versi tra parentesi quadre sono quelli non inclusi nella canzone.
NEW YORK
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envoyé par Maria Cristina Costantini 3/9/2015 - 14:12
Corrandes d'exili
enyorança in italiano significa nostalgia, non ignoranza.
ramon mantovani 2/9/2015 - 19:06
Do generałów
[2010]
Parole di Julian Tuwim https://it.wikipedia.org/wiki/Julian_Tuwim
Musica di Buldog
Dall'album "Chrystus miasta"
Da http://www.tekstowo.pl/piosenka,buldog...
Parole di Julian Tuwim https://it.wikipedia.org/wiki/Julian_Tuwim
Musica di Buldog
Dall'album "Chrystus miasta"
Da http://www.tekstowo.pl/piosenka,buldog...
Warczy, straszy, groźnie ściąga brwi,
(continuer)
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envoyé par Krzysiek Wrona 2/9/2015 - 18:58
I padroni de le filande [Coragio ancor, putele]
anonyme
Ciao, vi mando i link ai pdf della cpertina del cd in cui sono contenute le registrazioni dei brani raccolti dalle testimoni, negli anni '80, da Lucano Zanonato e dal Canzoniere Vicentino
http://static.soraimar.it/639/836.pdf
http://static.soraimar.it/639/837.pdf
Un caro saluto
Roberta
http://static.soraimar.it/639/836.pdf
http://static.soraimar.it/639/837.pdf
Un caro saluto
Roberta
Roberta 2/9/2015 - 17:41
Olur/Olmaz
"Ispirata da uno degli slogan creati alla fine degli anni '90 dal movimento femminista in Turchia, questa canzone è una maliziosa ribellione contro la dominazione maschile che permea la vita di ogni giorno; contro il sessismo e il "lavoro casalingo" che esso impone; contro il "nucleo familiare" come sede di oppressione, sessismo, moralismo violenza e sfruttamento. È una chiamata all'organizzazione ed alla lotta; una richiamo a scendere in strada ed in piazza contro chi vuole scrivere le nostre storie."
Inspired by one of the slogans coined at the end of the 90’s by the feminist movement in Turkey, this song is a mischievous rebellion against the male dominance that infuses everyday practices; against sexism and the “household work” it imposes; against the “nuclear family” as the site of oppression, sexism, moralism, violence and exploitation. It is a call to organizing and struggle; a call to the street and the square towards writing our own histories.
(http://tayfabandista.org/bandsista/)
Inspired by one of the slogans coined at the end of the 90’s by the feminist movement in Turkey, this song is a mischievous rebellion against the male dominance that infuses everyday practices; against sexism and the “household work” it imposes; against the “nuclear family” as the site of oppression, sexism, moralism, violence and exploitation. It is a call to organizing and struggle; a call to the street and the square towards writing our own histories.
(http://tayfabandista.org/bandsista/)
Gelsin baba gelsin koca gelsin
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envoyé par Andrea 2/9/2015 - 15:20
There Must Be Something Wrong
[1847]
Parole e musica di Isaac Baker Woodbury (1819-1858), compositore originario del Massachusetts.
L’interrogativo è antico assai…
La risposta è evidente e scontata: “la guerra che da 100.000 anni i ricchi fanno ai poveri”…
La soluzione non è mai stata trovata, anche se in molti ci hanno provato anche a prezzo della vita…
Parole e musica di Isaac Baker Woodbury (1819-1858), compositore originario del Massachusetts.
L’interrogativo è antico assai…
La risposta è evidente e scontata: “la guerra che da 100.000 anni i ricchi fanno ai poveri”…
La soluzione non è mai stata trovata, anche se in molti ci hanno provato anche a prezzo della vita…
When earth produces, free and fair, the golden waving corn;
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envoyé par Bernart Bartleby 2/9/2015 - 15:00
Eight Hours
Rettifico il precedente commento.
Autore del testo fu effettivamente Isaac G. Blanchard, editore in Boston, e della musica il rev. Jesse Henry Jones (1836-1904), compositore e militante nel movimento per l'ottenimento della giornata lavorativa di 8 ore.
Il 1866 è la data di pubblicazione ma la canzone fu scritta diversi anni prima, così come precedente è l'interpretazione degli Hutchinson Family Singers, che la cantavano proprio ai meeting del movimento.
Autore del testo fu effettivamente Isaac G. Blanchard, editore in Boston, e della musica il rev. Jesse Henry Jones (1836-1904), compositore e militante nel movimento per l'ottenimento della giornata lavorativa di 8 ore.
Il 1866 è la data di pubblicazione ma la canzone fu scritta diversi anni prima, così come precedente è l'interpretazione degli Hutchinson Family Singers, che la cantavano proprio ai meeting del movimento.
B.B. 2/9/2015 - 14:38
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Chanson française – Chanson des Exilés – Marco Valdo M.I. – 2015
Lucien l'âne mon ami, voici une chanson de l'exil : c'est la chanson des exilés. Pas d'un exil particulier, mais de tous les exils qui, dans le fond, se ressemblent. Simplement, il s'agit d'un exil à pied ; un exil qui se gagne à la plante du pied, car souvent même, c'est la dernière planche de salut.
Oh, Marco Valdo M.I. mon ami, ce n'est pas à moi que tu dois exposer les bienfaits et les inconvénients de la marche… Ni les rigueurs de l'exil… Moi, qui, âne d'or pourtant, vit l'exil depuis tant de temps. Mais parle-moi de la chanson...
Elle est écrite aujourd'hui dans un moment où des cohortes d'exilés vont et viennent entre les pays, entre les continents. Il y a là une fuite éperdue qui rappelle les grandes migrations, dont nous sommes les descendants. Comme tu le sais, l'exil est une constante des... (continuer)