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Gracias a la vida
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Da noi nelle chiese cantano qualche inno religioso sulle note della "The Ballad of Nick & Bart"... : D
Behhh... grrr
Tanto, tutto il mondo è un paese.
E la musica non ha frontiere :)
E viva Argentina!!!
Saludos
Behhh... grrr
Tanto, tutto il mondo è un paese.
E la musica non ha frontiere :)
E viva Argentina!!!
Saludos
Krzysiek 1/9/2015 - 20:42
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Go down, Moses
anonyme
Il testo che segue è stato reperito su Public Domain Music, nella sezione “American Civil War Music (1861-1865)”, e potrebbe ben trattarsi della versione originale di “Go Down, Moses”, databile al decennio 1850-1861.
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Su sito citato si annota che: “This Song, originated among the Contrabands, was first heard sung by them on their arrival at Fort Monroe; and was introduced here by their Chaplain, Rev. L. C. Lockwood. This song has been sung for about nine years by the slaves of Virginia.”
Dunque, la canzone sarebbe nata a metà 800 tra gli schiavi neri nelle piantagioni della Virginia. All’inizio della Guerra Civile il testo sarebbe poi stato cristallizzato dal reverendo L.C. Lockwood, cappellano dei cosiddetti Contrabands, gli schiavi fuggiaschi che si erano messi sotto la protezione dell’esercito dell’Unione, o addirittura arruolativisi. La melodia originale sarebbe stata arrangiata in ballata in 6/8 da Thomas Baker, violinista e compositore.
La canzone sarebbe stata intonata da Lockwood e da un corteo di Contrabands al loro ingresso in Fort Monroe, Hampton, Virginia, un fortino strappato ai sudisti... (continuer)
Dunque, la canzone sarebbe nata a metà 800 tra gli schiavi neri nelle piantagioni della Virginia. All’inizio della Guerra Civile il testo sarebbe poi stato cristallizzato dal reverendo L.C. Lockwood, cappellano dei cosiddetti Contrabands, gli schiavi fuggiaschi che si erano messi sotto la protezione dell’esercito dell’Unione, o addirittura arruolativisi. La melodia originale sarebbe stata arrangiata in ballata in 6/8 da Thomas Baker, violinista e compositore.
La canzone sarebbe stata intonata da Lockwood e da un corteo di Contrabands al loro ingresso in Fort Monroe, Hampton, Virginia, un fortino strappato ai sudisti... (continuer)
O LET MY PEOPLE GO (THE SONG OF THE CONTRABANDS)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/9/2015 - 11:43
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Alekos
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TEMPO DI COLLERA (Alekos Panagulis)
Voi, tombe che camminano
insulti viventi alla vita
assassini del vostro stesso pensiero
manichini antropomorfi
Voi che invidiate le bestie
che offendete l'idea del Creato
che chiedete rifugio all'ignoranza
permettete alla Paura di farvi da guida
Voi che avete dimenticato il Passato
che vedete il Presente con occhi appannati
che non avete interesse per il futuro
che respirate solo per morire
Voi che solo per gli applausi avete mani
e che domani applaudirete
più forte di tutti come sempre
e come ieri, e come oggi
Sappiate allora voi
scuse viventi di ogni tirannia
che i tiranni li odio tanto
quanto ho nausea di voi
Che freddo fa
qui nel cielo degli eroi!
Voi, tombe che camminano
insulti viventi alla vita
assassini del vostro stesso pensiero
manichini antropomorfi
Voi che invidiate le bestie
che offendete l'idea del Creato
che chiedete rifugio all'ignoranza
permettete alla Paura di farvi da guida
Voi che avete dimenticato il Passato
che vedete il Presente con occhi appannati
che non avete interesse per il futuro
che respirate solo per morire
Voi che solo per gli applausi avete mani
e che domani applaudirete
più forte di tutti come sempre
e come ieri, e come oggi
Sappiate allora voi
scuse viventi di ogni tirannia
che i tiranni li odio tanto
quanto ho nausea di voi
Che freddo fa
qui nel cielo degli eroi!
1/9/2015 - 10:37
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Mo Ghile Mear
![Mo Ghile Mear](img/thumb/c3235_130x140.jpeg?1328967405)
La traduzione in italiano della versione di Sting & the Chieftains, l'altra traduzione in italiano è invece una traduzione del testo in gaelico come cantato ad esempio da Mary Black
in Terre Celtiche
in Terre Celtiche
Lui è il mio eroe, la mia sola luce,
(continuer)
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envoyé par Cattia Salto 1/9/2015 - 07:34
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Guerra a la burguesía
anonyme
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Chanson argentine (espagnol) – Guerra a la burguesía – Anonimo – 1901
de « Los Anarquistas - Marchas y canciónes de lucha de los obreros anarquistas argentinos (1904 - 1936) » [« Les Anarchistes – Marches et chansons de lutte des ouvriers anarchistes argentins (1904-1936) ], édition d' Osvaldo Bayer, interprétation Virgilio Expósito (1972)
Le tango a aussi eu ses tonalités anarchistes et il était chanté dans les pique-niques typiques que les anarchistes faisaient dans l'île Maciel, un quartier du Dock Sud (El Docke) de Avellaneda, zone sud du Grand Buenos Aires (Osvaldo Bayer)
de « Los Anarquistas - Marchas y canciónes de lucha de los obreros anarquistas argentinos (1904 - 1936) » [« Les Anarchistes – Marches et chansons de lutte des ouvriers anarchistes argentins (1904-1936) ], édition d' Osvaldo Bayer, interprétation Virgilio Expósito (1972)
Le tango a aussi eu ses tonalités anarchistes et il était chanté dans les pique-niques typiques que les anarchistes faisaient dans l'île Maciel, un quartier du Dock Sud (El Docke) de Avellaneda, zone sud du Grand Buenos Aires (Osvaldo Bayer)
GUERRE À LA BOURGEOISIE
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 31/8/2015 - 21:39
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La carta perdida
![La carta perdida](img/thumb/c6249_130x140.jpeg?1328476972)
gracias a todos los que difunden estos temas gracias italia x mis antepasados que siempre estan en mis canciones
31/8/2015 - 15:30
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Argentina
![Argentina](img/thumb/c50475_130x140.jpeg?1439982251)
Chanson italienne – Argentina – Francesco Guccini – 1983
Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson de Francesco Guccini qui raconte l'Argentine. Enfin, une certaine Argentine ou une chanson qui raconte une histoire où il est question de l'Argentine. En soi, le récit d'une émigration exotique, d'un voyage au bout du monde donnerait déjà à la chanson toute son importance et sa place ici-même.
En effet, il y a une longue, forte et nombreuse tradition d’émigration italienne vers l'Argentine. J'ai entendu dire qu'on estime actuellement qu'environ la moitié de la population argentine aurait une ascendance italienne.
En écoutant la chanson, on ressent cette prégnance, cette liaison transhistorique et transgéographique. Mais si je t'ai dit cela, c'est pour parler d'autre chose à propos de l'Argentine et ce que je voudrais souligner tient au moment où Francesco Guccini crée cette chanson. C'était... (continuer)
Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson de Francesco Guccini qui raconte l'Argentine. Enfin, une certaine Argentine ou une chanson qui raconte une histoire où il est question de l'Argentine. En soi, le récit d'une émigration exotique, d'un voyage au bout du monde donnerait déjà à la chanson toute son importance et sa place ici-même.
En effet, il y a une longue, forte et nombreuse tradition d’émigration italienne vers l'Argentine. J'ai entendu dire qu'on estime actuellement qu'environ la moitié de la population argentine aurait une ascendance italienne.
En écoutant la chanson, on ressent cette prégnance, cette liaison transhistorique et transgéographique. Mais si je t'ai dit cela, c'est pour parler d'autre chose à propos de l'Argentine et ce que je voudrais souligner tient au moment où Francesco Guccini crée cette chanson. C'était... (continuer)
ARGENTINE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 31/8/2015 - 11:41
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Corsica mea
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Invio questo (tardivo) ricordo di Yves Stella, uno dei fondatori del FLNC. Su un vecchi numero ormai introvabile di "Frigidaire (fine 1989 o inizi 1990, non ricordo) una lunga intervista che avevo realizzato con Yves a Bozen
In memoria di un patriota Corso
di Gianni Sartori - 26/04/2013
Magro, affilato. Ironico e calmo, ma sprizzante energia. Fumatore.
Così ricordo Yves Stella. Ho avuto l'onore di conoscerlo nel 1989 a Bozen (Tirolo). Un convegno sull'Europa dei popoli a cui parteciparono, tra gli altri, i baschi José Antonio Egido (Takolo) e Txema Montero (all'epoca, rispettivamente, responsabile degli Esteri e parlamentare europeo di Herri Batasuna), Eva Klotz e il catalano Aureli Argemi del CIEMEN. Erano i giorni immediatamente successivi all'assassinio del deputato di Herri Batasuna Josu Muguruza e l'evento gli venne dedicato.
Yves Stella è morto l'anno scorso, il 15 luglio 2012,... (continuer)
In memoria di un patriota Corso
di Gianni Sartori - 26/04/2013
Magro, affilato. Ironico e calmo, ma sprizzante energia. Fumatore.
Così ricordo Yves Stella. Ho avuto l'onore di conoscerlo nel 1989 a Bozen (Tirolo). Un convegno sull'Europa dei popoli a cui parteciparono, tra gli altri, i baschi José Antonio Egido (Takolo) e Txema Montero (all'epoca, rispettivamente, responsabile degli Esteri e parlamentare europeo di Herri Batasuna), Eva Klotz e il catalano Aureli Argemi del CIEMEN. Erano i giorni immediatamente successivi all'assassinio del deputato di Herri Batasuna Josu Muguruza e l'evento gli venne dedicato.
Yves Stella è morto l'anno scorso, il 15 luglio 2012,... (continuer)
Gianni Sartori 31/8/2015 - 08:23
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E' sorta una discussione in un sito di traduzioni dove il testo è scritto: "una banda de chirigues" e tradotto come "orchestra".
Vorrei chiedere conferma a voi se banda' è la parola originale e quale ne è la fonte. Vi ringrazio in anticipo, anche per il bellissimo lavoro che avete fatto e che continuate a fare. Hasta siempre!
Anna