Coltan
Version française – COLTAN – Marco valdo M.I. – 2015
Chanson italienne – Coltan – Andrea Sigona – 2015
Lucien l'âne mon ami, avant d'aborder la chanson elle-même, je te ferai remarquer que c'est la première fois que nous entrons dans le labyrinthe des CCG par le portail en français… Comme tu sais, antérieurement, il nous fallait passer par l'italien… Certes, cela ne nous gênait nullement, mais ce devait être un fameux obstacle pour bien des locuteurs de langue française…
Il me semble à moi aussi… C'est donc un jour à marquer d'une pierre blanche...
Et pas noire, en tous cas, comme tu vas le voir avec la chanson sur le coltan. Une étrange chanson pour laquelle il te faudra, Lucien l'âne mon ami, ouvrir grand ta machine à penser, ton cerveau. Car il y a derrière elle des implications qui ne se distinguent pas à première vue. En bref, il s'agit de répondre à deux questions : qu'est-ce que le coltan et que vient-il faire ici dans les chansons... (Continues)
Lucien l'âne mon ami, avant d'aborder la chanson elle-même, je te ferai remarquer que c'est la première fois que nous entrons dans le labyrinthe des CCG par le portail en français… Comme tu sais, antérieurement, il nous fallait passer par l'italien… Certes, cela ne nous gênait nullement, mais ce devait être un fameux obstacle pour bien des locuteurs de langue française…
Il me semble à moi aussi… C'est donc un jour à marquer d'une pierre blanche...
Et pas noire, en tous cas, comme tu vas le voir avec la chanson sur le coltan. Une étrange chanson pour laquelle il te faudra, Lucien l'âne mon ami, ouvrir grand ta machine à penser, ton cerveau. Car il y a derrière elle des implications qui ne se distinguent pas à première vue. En bref, il s'agit de répondre à deux questions : qu'est-ce que le coltan et que vient-il faire ici dans les chansons... (Continues)
COLTAN
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/7/22 - 22:26
Lume, lume
Anonymous
Speriamo che Kayah non Vi citerà in giuduzio per questo videoclip :)
krzyś 2015/7/22 - 20:03
Southern Man
con qualche piccolo intervento dalla parte del contribuente.
CZŁOWIEK POŁUDNIA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2015/7/22 - 18:58
Et si personne ne me réponde
Sous l'influence de Georges Moustaki.
Et je chercherais mon bonheur de toute façon
(Continues)
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2015/7/22 - 16:21
Τι άλλο φοβάσαι;
Volevo segnalarti questa canzone che mi sembra in tema.
O δρόμος
Στίχοι: Κωστούλα Μητροπούλου
Μουσική: Μάνος Λοΐζος
1. Σούλα Μπιρμπίλη
2. Μάνος Λοΐζος
3. Χαρούλα Αλεξίου & Δήμητρα Γαλάνη
Ο δρόμος είχε τη δική του ιστορία
κάποιος την έγραψε στον τοίχο με μπογιά
ήταν μια λέξη μοναχά ελευθερία
κι ύστερα είπαν πως την έγραψαν παιδιά
Κι ύστερα πέρασε ο καιρός κι η ιστορία
πέρασε εύκολα απ’ τη μνήμη στην καρδιά
ο τοίχος έγραφε μοναδική ευκαιρία
εντός πωλούνται πάσης φύσεως υλικά
Τις Κυριακές από νωρίς στα καφενεία
κι ύστερα γήπεδο στοιχήματα καυγάς
ο δρόμος είχε τη δική του ιστορία
είπανε όμως πως την έγραψαν παιδιά
O δρόμος
Στίχοι: Κωστούλα Μητροπούλου
Μουσική: Μάνος Λοΐζος
1. Σούλα Μπιρμπίλη
2. Μάνος Λοΐζος
3. Χαρούλα Αλεξίου & Δήμητρα Γαλάνη
Ο δρόμος είχε τη δική του ιστορία
κάποιος την έγραψε στον τοίχο με μπογιά
ήταν μια λέξη μοναχά ελευθερία
κι ύστερα είπαν πως την έγραψαν παιδιά
Κι ύστερα πέρασε ο καιρός κι η ιστορία
πέρασε εύκολα απ’ τη μνήμη στην καρδιά
ο τοίχος έγραφε μοναδική ευκαιρία
εντός πωλούνται πάσης φύσεως υλικά
Τις Κυριακές από νωρίς στα καφενεία
κι ύστερα γήπεδο στοιχήματα καυγάς
ο δρόμος είχε τη δική του ιστορία
είπανε όμως πως την έγραψαν παιδιά
Luciano Cassia 2015/7/22 - 15:37
Southern Man
Nel 1973 “Southern Man” fu riproposta dal cantante Sylvester James, Jr., in arte Sylvester, già, proprio colui che di lì a qualche anno avrebbe riempito le piste delle discoteche di tutto il mondo con il brano “You Make Me Feel (Mighty Real)”. E c’era un motivo preciso.
Anche Sylvester, fin dall’infanzia, fu vittima di discriminazione e pregiudizi.
Il padre abbandonò la famiglia che Sylvester era ancora piccolo (negli anni seguenti lui lo definì come “a lowlife”, una “bassa forma di vita”), la madre divenne fervente seguace di una setta pentecostale, costringendo i figli a partecipare alle funzioni religiose nel corso delle quali Sylvester era solito cantare gospel. Aveva 8 anni Sylvester quando fece sesso con un adulto, l’organista della chiesa locale, il quale non ebbe remore a lacerargli l’ano durante il rapporto. Il necessario intervento medico svelò al mondo l’omosessualità del ragazzino,... (Continues)
Anche Sylvester, fin dall’infanzia, fu vittima di discriminazione e pregiudizi.
Il padre abbandonò la famiglia che Sylvester era ancora piccolo (negli anni seguenti lui lo definì come “a lowlife”, una “bassa forma di vita”), la madre divenne fervente seguace di una setta pentecostale, costringendo i figli a partecipare alle funzioni religiose nel corso delle quali Sylvester era solito cantare gospel. Aveva 8 anni Sylvester quando fece sesso con un adulto, l’organista della chiesa locale, il quale non ebbe remore a lacerargli l’ano durante il rapporto. Il necessario intervento medico svelò al mondo l’omosessualità del ragazzino,... (Continues)
Bernart Bartleby 2015/7/22 - 14:45
Monte Pasubio
#Montagnecontrolaguerra.
Una campagna di disinfezione dalla retorica patriottarda
su Alpinismo Molotov
Una campagna di disinfezione dalla retorica patriottarda
su Alpinismo Molotov
...Per Alpinismo Molotov le montagne rappresentano un punto di vista privilegiato da cui osservare la superficie terrestre, calpestarne i sentieri e spostarsi lungo pendii e creste un’occasione per dotarsi di nuovi strumenti per affrontare le contraddizioni della quotidianità; odioso è che siano violate con trincee e linee di confine, ieri come oggi.
Nell’anno delle celebrazioni per il centenario dell’inizio di una guerra, noi vogliamo ricordare gli ignari mandati al macello, i disertori e i fucilati per insubordinazione, il dolore, la disperazione e la fame di chi patì la guerra nelle trincee, ma anche lontano da queste, nelle case dalle dispense svuotate dall’economia di guerra. Indifferentemente dalla parte del confine in cui albergarono queste sofferenze.
Nell’anno delle celebrazioni per il centenario dell’inizio di una guerra, noi vogliamo ricordare gli ignari mandati al macello, i disertori e i fucilati per insubordinazione, il dolore, la disperazione e la fame di chi patì la guerra nelle trincee, ma anche lontano da queste, nelle case dalle dispense svuotate dall’economia di guerra. Indifferentemente dalla parte del confine in cui albergarono queste sofferenze.
2015/7/22 - 12:26
007 (Shanty Town)
[1967]
Parole e musica di Desmond Dekker
Singolo di Desmond Dekker and the Aces che dà il titolo al successivo LP
Inclusa nella colonna sonora del film musicale The Harder They Come
Uno dei più famosi brani rocksteady di sempre fu scritto da Desmond Dekker in occasione di un “riot” scoppiato in una baraccopoli di West Kingston, Giamaica, una zona vicino al mare chiamata Four Shore Road, quando un bel giorno il governo si presentò coi bulldozer per spianare tutto quanto. Ma i “rudeboys” – originariamente, negli anni post indipendenza, giovani neri ribelli provenienti dalle “shanty towns” e dagli “slums”, in seguito piccoli criminali – si opposero sfidando la repressione poliziesca.
Il titolo “007” e il riferimento al film “Ocean 11” testimoniano l’amore che i rudeboys di allora avevano per i film della serie di James Bond ma anche per quelli d’azione e di gangsters americani. (fonte:... (Continues)
Parole e musica di Desmond Dekker
Singolo di Desmond Dekker and the Aces che dà il titolo al successivo LP
Inclusa nella colonna sonora del film musicale The Harder They Come
Uno dei più famosi brani rocksteady di sempre fu scritto da Desmond Dekker in occasione di un “riot” scoppiato in una baraccopoli di West Kingston, Giamaica, una zona vicino al mare chiamata Four Shore Road, quando un bel giorno il governo si presentò coi bulldozer per spianare tutto quanto. Ma i “rudeboys” – originariamente, negli anni post indipendenza, giovani neri ribelli provenienti dalle “shanty towns” e dagli “slums”, in seguito piccoli criminali – si opposero sfidando la repressione poliziesca.
Il titolo “007” e il riferimento al film “Ocean 11” testimoniano l’amore che i rudeboys di allora avevano per i film della serie di James Bond ma anche per quelli d’azione e di gangsters americani. (fonte:... (Continues)
0-0-7
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/22 - 12:08
AWS/CCG present "Chansons contre la Guerre"
Anti-War Songs (in Italian often abbreviated as CCG) were born in Italian on the night of March 20th, 2003, while the US launched their attack on Irak.
Since a long time we had planned to translate the portal into French.
Finally here is the new French Portal, a real gateway to the largest song labyrinth in the world.
Anti-War Songs (in Italian often abbreviated as CCG) were born in Italian on the night of March 20th, 2003, while the US launched their attack on Irak.
Since a long time we had planned to translate the portal into French.
Finally here is the new French Portal, a real gateway to the largest song labyrinth in the world.
Lorenzo Masetti 2015/7/21 - 23:26
Les CCG présentent les Chansons contre la Guerre.
Antiwar Songs Blog
Les Canzoni contro la Guerra (souvent abrégées C.C.G. pou CCG), qui sont nées en italien dans la nuit du 20 mars 2003, au moment-même où l’aviation étazunienne bombardait l’Irak, avaient depuis longtemps le projet de créer un portail en langue française, qui logiquement s’appellerait : Chansons contre la Guerre (profitant ainsi des mêmes abréviations). Le voici […]
Antiwar Songs Staff 2015-07-21 21:09:00
Estadio Chile
Versione di Isabel Parra, costituita da un frammento di “Estadio Chile”, presente nell’album intitolato “Isabel Parra de Chile” del 1976.
Testo trovato su Cancioneros.com
AY, CANTO, QUÉ MAL ME SALES
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/21 - 15:06
Tu voluntad más fuerte que el destierro
[1982]
Parole e musica di Isabel Parra
Brano che dà il titolo al suo disco del 1983
Non so se questa bellissima canzone sia dedicata a Violeta Parra, o a Víctor Jara…
Parole e musica di Isabel Parra
Brano che dà il titolo al suo disco del 1983
Non so se questa bellissima canzone sia dedicata a Violeta Parra, o a Víctor Jara…
En estos días oscuros de nostalgia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/21 - 14:56
The Woman Cried
Versi di Bobby Sands, scritti in carcere e contenuti nella raccolta “Writings from Prison”
Musica dei Dublin City Ramblers, folk band irlandese fondata nel 1970
Un singolo del 1981 che si accompagna a The Ballad Of Bobby Sands e “Farewell Gallant Comrades”
Canzone dedicata alla fallita rivolta irlandese del 1798, quella capeggiata da Wolfe Tone.
Musica dei Dublin City Ramblers, folk band irlandese fondata nel 1970
Un singolo del 1981 che si accompagna a The Ballad Of Bobby Sands e “Farewell Gallant Comrades”
Canzone dedicata alla fallita rivolta irlandese del 1798, quella capeggiata da Wolfe Tone.
The humble home in dead of night,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/21 - 14:29
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland
The Ballad Of Bobby Sands
Anonymous
Come si evince da un paio di commenti su YouTube e dai crediti su Discogs, l'autore della canzone dovrebbe essere tal Kevin Molloy, che la scrisse dopo aver partecipato ai funerali del militante repubblicano.
Bernart Bartleby 2015/7/21 - 14:19
Whatever You Say, Say Nothing
[1982]
Parole e musica di Colum Sands
Nel disco intitolato “Unapproved Road”
Una canzone molto originale sulla “freedom of speech and expression”…
Parole e musica di Colum Sands
Nel disco intitolato “Unapproved Road”
Una canzone molto originale sulla “freedom of speech and expression”…
You all know what I’m speaking of when I mention you-know-what,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/21 - 13:39
Heaven Help the Working Girl
[1967]
Parole e musica di Harlan Perry Howard (1927-2002), autore di celebri brani di musica country.
Singolo che diede il titolo all’album di Norma Jean del 1968.
Parole e musica di Harlan Perry Howard (1927-2002), autore di celebri brani di musica country.
Singolo che diede il titolo all’album di Norma Jean del 1968.
“Good morning, sir, what'll you have?” That's how I start my day
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/21 - 11:03
Plus rien ne m'étonne
Album: Coup de gueule (2004)
Ils ont partagé le monde, plus rien ne m'étonne
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG Staff via Anita Tijoux 2015/7/20 - 21:11
War Orphans
No, la canzone non è mai stata incisa dal suo autore in alcun disco, era un inedito, poi nel maggio 74, Paul Motian nel suo secondo LP per la ECM ne ha incisa una nuova versione (sempre con Haden in formazione)(nel medesimo disco è presente pure un'altra appassionata proposta di Song For Chè).
E' quasi impossibile pensare al mondo della musica senza più Ornette Coleman. Ho sempre avuto somma ammirazione per questo musicista che ha spaccato la critica in due già dal suo apparire sulla scena del bebop sul finire degli anni 50: al Five Spot Club di New York quando iniziava a suonare lui la maggior parte se ne andavano, altri però lo considerarono profetico...una sera lo aggredirono, gli ruppero il sassofono di plastica bianca e gli spaccarono i denti...(tra l'altro ricordo che nel 2006 anche qui in Italia, all'aeroporto della Malpensa di Milano, qualcuno pensò bene di rubargli il suo contralto... (Continues)
E' quasi impossibile pensare al mondo della musica senza più Ornette Coleman. Ho sempre avuto somma ammirazione per questo musicista che ha spaccato la critica in due già dal suo apparire sulla scena del bebop sul finire degli anni 50: al Five Spot Club di New York quando iniziava a suonare lui la maggior parte se ne andavano, altri però lo considerarono profetico...una sera lo aggredirono, gli ruppero il sassofono di plastica bianca e gli spaccarono i denti...(tra l'altro ricordo che nel 2006 anche qui in Italia, all'aeroporto della Malpensa di Milano, qualcuno pensò bene di rubargli il suo contralto... (Continues)
Flavio Poltronieri 2015/7/20 - 19:08
Hammer Man
Anonymous
[XIX° secolo]
Canto ritmico degli operai afroamericani (e non) addetti alla posa dei binari ferroviari.
La fonte principale è la raccolta di canzoni e ballate realizzata tra il 1907 ed il 1930 dal reverendo metodista Gilbert Reynolds Combs nella contea di Madison, Kentucky. Ripresa da Carl Sandburg in una fondamentale raccolta da lui curata e intitolata The American Songbag, pubblicata nel 1927.
Al proposito si vedano anche John Henry e Jackhammer John
Canto ritmico degli operai afroamericani (e non) addetti alla posa dei binari ferroviari.
La fonte principale è la raccolta di canzoni e ballate realizzata tra il 1907 ed il 1930 dal reverendo metodista Gilbert Reynolds Combs nella contea di Madison, Kentucky. Ripresa da Carl Sandburg in una fondamentale raccolta da lui curata e intitolata The American Songbag, pubblicata nel 1927.
Al proposito si vedano anche John Henry e Jackhammer John
Drivin' steel, drivin' steel,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/20 - 16:56
Jackhammer John
[1944]
Parole e musica di Woody Guthrie
Nelle raccolte “Woody Guthrie Sings Folk Songs”, con Leadbelly, Sonny Terry e Cisco Houston (Smithsonian Folkways Records, 1989) e “The Asch Recordings” (Smithsonian Folkways Records, 1997-99).
Oggi è stato per lo più sostituito dal braccio di una pala meccanica, ma quello del “martellista”, l’operaio addetto al martello pneumatico (sulle strade, sulle ferrovie, nelle miniere…), è stato fino a non molto tempo fa uno dei lavori più duri ed alienanti da che l’uomo ha inventato degli attrezzi meccanici per frantumare e perforare…
Le malattie professionali legate all’uso intensivo del martello pneumatico vanno da importanti disturbi uditivi a gravi sindromi articolari e vascolari.
Il testo della canzone restituisce in tutto e per tutto il suono e la vibrazione ripetitiva dell’attrezzo, ormai trasferitisi in permanenza nel corpo e nella vita del povero John…
Parole e musica di Woody Guthrie
Nelle raccolte “Woody Guthrie Sings Folk Songs”, con Leadbelly, Sonny Terry e Cisco Houston (Smithsonian Folkways Records, 1989) e “The Asch Recordings” (Smithsonian Folkways Records, 1997-99).
Oggi è stato per lo più sostituito dal braccio di una pala meccanica, ma quello del “martellista”, l’operaio addetto al martello pneumatico (sulle strade, sulle ferrovie, nelle miniere…), è stato fino a non molto tempo fa uno dei lavori più duri ed alienanti da che l’uomo ha inventato degli attrezzi meccanici per frantumare e perforare…
Le malattie professionali legate all’uso intensivo del martello pneumatico vanno da importanti disturbi uditivi a gravi sindromi articolari e vascolari.
Il testo della canzone restituisce in tutto e per tutto il suono e la vibrazione ripetitiva dell’attrezzo, ormai trasferitisi in permanenza nel corpo e nella vita del povero John…
Jackhammer John was a jackhammer man,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/20 - 16:36
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Apesar de você
Wow. Non avevo nessuna idea di cosa dicesse questa canzone. Come ignorare un testo così bello?
Grazie!
Grazie!
giuliano 2015/7/20 - 15:17
Je ne voudrais pas mourir (à Boris Vian)
Je ne voudrais pas mourir sans voir la paix dans le monde entier.
à Boris Vian
à Boris Vian
Je ne voudrais pas mourir
(Continues)
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2015/7/19 - 17:39
Un fiore sul greto del Toce
[2015]
Il brano parla della tragica vicenda dei 42 martiri di Fondotoce (VB) I 42 partigiani vennero trucidati il 20 giugno del 1944 dai nazifascisti.
Il brano "Un fiore sul greto del Toce" composizione inedita con testo di Pier Gaido e musica di Andrea Lentullo, il 21 giugno 2015 ha vinto il primo premio del concorso NOTE DI MEMORIA organizzato dall' ANPI di Verbania, nella sezione dedicata ai 42 martiri.
Non esisteva fino ad oggi, nulla a livello compositivo e musicale che raccontasse della storia dell'eccidio.
Ora questa "lacuna " è stata colmata !
Il brano parla della tragica vicenda dei 42 martiri di Fondotoce (VB) I 42 partigiani vennero trucidati il 20 giugno del 1944 dai nazifascisti.
Il brano "Un fiore sul greto del Toce" composizione inedita con testo di Pier Gaido e musica di Andrea Lentullo, il 21 giugno 2015 ha vinto il primo premio del concorso NOTE DI MEMORIA organizzato dall' ANPI di Verbania, nella sezione dedicata ai 42 martiri.
Non esisteva fino ad oggi, nulla a livello compositivo e musicale che raccontasse della storia dell'eccidio.
Ora questa "lacuna " è stata colmata !
Nel lago il corteo s’è specchiato
(Continues)
(Continues)
Contributed by Piergiuseppe Gaido 2015/7/19 - 13:32
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
La Moribonde
La Moribonde
Chanson de langue française – La Moribonde – Marco Valdo M.I. – 2015
Parodie de la chanson – Le Moribond – Jacques Brel – 1961
Je vois, Marco Valdo M.I. mon ami, à son titre que ta chanson raconte des choses terribles et que c'est une femme ou une personne féminine qui en est la protagoniste. Et, comme je connais assez bien le répertoire de Jacques Brel, j'imagine que cette moribonde parle de sa fin, de sa disparition et de son enterrement. Je pense bien en outre qu'elle entend régler ses comptes avant de s'en aller. Mais, dis-moi, qui est-elle, cette moribonde ?
D’abord, Lucien l'âne mon ami, tu as raison, c'est bien une parodie… Tu connais mon goût et celui de la chanson populaire pour les parodies… Donc, c'est une parodie d'une chanson du Grand Jacques, comme on l'appelle ici chez nous. Une parodie du moribond… Chez Brel, elle raconte l'histoire d'un homme qui se... (Continues)
Chanson de langue française – La Moribonde – Marco Valdo M.I. – 2015
Parodie de la chanson – Le Moribond – Jacques Brel – 1961
Je vois, Marco Valdo M.I. mon ami, à son titre que ta chanson raconte des choses terribles et que c'est une femme ou une personne féminine qui en est la protagoniste. Et, comme je connais assez bien le répertoire de Jacques Brel, j'imagine que cette moribonde parle de sa fin, de sa disparition et de son enterrement. Je pense bien en outre qu'elle entend régler ses comptes avant de s'en aller. Mais, dis-moi, qui est-elle, cette moribonde ?
D’abord, Lucien l'âne mon ami, tu as raison, c'est bien une parodie… Tu connais mon goût et celui de la chanson populaire pour les parodies… Donc, c'est une parodie d'une chanson du Grand Jacques, comme on l'appelle ici chez nous. Une parodie du moribond… Chez Brel, elle raconte l'histoire d'un homme qui se... (Continues)
Adieu Athènes, je t’aimais bien.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/7/18 - 17:44
Mr Dizzy (the Funny Idol of a Generation of War)
The funny idol of a generation of war)
With a vest and with a little beret,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2015/7/18 - 13:03
Mohammed
[2000]
Album :En attendant les caravanes
Album :En attendant les caravanes
As-tu eu le choix de ta naissance et là on s'avance avancé
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2015/7/18 - 10:57
Vivre en ce pays
Vivre en ce pays
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2015/7/18 - 10:44
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Verdun
Paroles de A. Guiducci (1920)
Musique et interprétation de Jacques Culioli
On ne sait pas grand chose de A. Guiducci.
Il a écrit "Verdun" à Ajaccio en 1920.
Ce poème est chanté aujourd'hui par un chanteur corse Jacques Culioli
On peut trouver ici le texte, les accords de guitare, les vidéos de l'interprétation de Culioli qui est magnifique.
Musique et interprétation de Jacques Culioli
On ne sait pas grand chose de A. Guiducci.
Il a écrit "Verdun" à Ajaccio en 1920.
Ce poème est chanté aujourd'hui par un chanteur corse Jacques Culioli
On peut trouver ici le texte, les accords de guitare, les vidéos de l'interprétation de Culioli qui est magnifique.
J'ai vu pendant trois ans tomber les feuilles mortes
(Continues)
(Continues)
Contributed by Jean Giovanazzi 2015/7/17 - 15:41
William Brown
[1961]
Canzone tradizionale arrangiata da Stan Kelly (1929-2014), songwriter e scienziato informatico nato a Liverpool ma di origine irlandese, sulla melodia di una “drinking song” tipo “Good Ship Venus / Friggin' in the Riggin'”
Storia del giovane operaio William Brown, addetto tutto il giorno a girare una ruota. Gli dissero che se non fosse andato più veloce lo avrebbero licenziato, così lui accelerò a tal punto da causare una super produzione e… lo licenziarono!
Morale della favola: più lavori e più rischi di perdere il posto…
Canzone tradizionale arrangiata da Stan Kelly (1929-2014), songwriter e scienziato informatico nato a Liverpool ma di origine irlandese, sulla melodia di una “drinking song” tipo “Good Ship Venus / Friggin' in the Riggin'”
Storia del giovane operaio William Brown, addetto tutto il giorno a girare una ruota. Gli dissero che se non fosse andato più veloce lo avrebbero licenziato, così lui accelerò a tal punto da causare una super produzione e… lo licenziarono!
Morale della favola: più lavori e più rischi di perdere il posto…
Well, a nice young man was William Brown,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/17 - 14:40
A Soldier's Life Is Sad
[1963]
Parole e musica di John Comley (?)
Ripresa da Stan Kelly (1929-2014), songwriter e scienziato informatico nato a Liverpool ma di origine irlandese, nel suo “Liverpool Lullabies, The Stan Kelly Songbook”
Parole e musica di John Comley (?)
Ripresa da Stan Kelly (1929-2014), songwriter e scienziato informatico nato a Liverpool ma di origine irlandese, nel suo “Liverpool Lullabies, The Stan Kelly Songbook”
A soldier's life is sad
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/17 - 14:19
The Old Mark II
[1961]
Parole di Stan Kelly (1929-2014), songwriter e scienziato informatico nato a Liverpool ma di origine irlandese.
Su di una melodia irlandese tradizionale
Testo trovato sul sito dell’autore
Nel disco collettivo “Revival In Britain Volume 1”, prodotto da Ewan MacColl e pubblicato dalla Folkways Records nel 1962, dove Stan Kelly è accompagnato da Peggy Seeger.
Non ho trovato riscontri precisi ma “Mark II” dovrebbe indicare un fucile da guerra britannico.
Nelle note al brano Stan Kelly riferisce che un suo conoscente, congedato da militare dopo una lunghissima ferma, gettò il suo “Mark II” dal finestrino del treno che lo riportava a casa: fu multato di tre sterline a settimana fino a concorrenza del costo dell’arma.
L’NCO nel postscriptum è l’acronimo per “non-commissioned officer”, ossia i sottoufficiali come caporali e sergenti.
Parole di Stan Kelly (1929-2014), songwriter e scienziato informatico nato a Liverpool ma di origine irlandese.
Su di una melodia irlandese tradizionale
Testo trovato sul sito dell’autore
Nel disco collettivo “Revival In Britain Volume 1”, prodotto da Ewan MacColl e pubblicato dalla Folkways Records nel 1962, dove Stan Kelly è accompagnato da Peggy Seeger.
Non ho trovato riscontri precisi ma “Mark II” dovrebbe indicare un fucile da guerra britannico.
Nelle note al brano Stan Kelly riferisce che un suo conoscente, congedato da militare dopo una lunghissima ferma, gettò il suo “Mark II” dal finestrino del treno che lo riportava a casa: fu multato di tre sterline a settimana fino a concorrenza del costo dell’arma.
L’NCO nel postscriptum è l’acronimo per “non-commissioned officer”, ossia i sottoufficiali come caporali e sergenti.
Oh, there's sorrow in me heart, oh me old Mark Two
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/17 - 13:20
Kelly the Boy From Killanne
Parole di P. J. McCall, un antenato di [Stan Kelly, nome d’arte di Stanley Bootle (1929-2014), songwriter di Liverpool, nonché importante scienziato informatico
Su di una melodia irlandese tradizionale
Testo trovato sul sito di Stan Kelly
Interpretata da The Clancy Brothers con Tommy Makem nel loro disco “The Rising Of The Moon: Irish Songs Of Rebellion” del 1956
Stan Kelly sostiene che le parole di questa canzone furono scritte da un suo avo che fu testimone della sfortuna rivolta di Wolfe Tone contro gli inglesi nel 1798.
Stan Kelly incise lui stesso il brano, con un proprio arrangiamento, nel 1961.
Su di una melodia irlandese tradizionale
Testo trovato sul sito di Stan Kelly
Interpretata da The Clancy Brothers con Tommy Makem nel loro disco “The Rising Of The Moon: Irish Songs Of Rebellion” del 1956
Stan Kelly sostiene che le parole di questa canzone furono scritte da un suo avo che fu testimone della sfortuna rivolta di Wolfe Tone contro gli inglesi nel 1798.
Stan Kelly incise lui stesso il brano, con un proprio arrangiamento, nel 1961.
What's the news? What's the news? O my bold Shelmalier,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/17 - 11:03
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland
Lamento sertanejo (Forró do Dominguinhos)
[1975]
Scritta da Gilberto Gil e José Domingos de Morais, in arte Dominguinhos (1941-2013), compositore, cantante e fisarmonicista del Pernambuco.
Nell’album di Gilberto Gil intitolato “Refazenda”
Scritta da Gilberto Gil e José Domingos de Morais, in arte Dominguinhos (1941-2013), compositore, cantante e fisarmonicista del Pernambuco.
Nell’album di Gilberto Gil intitolato “Refazenda”
Por ser de lá
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/17 - 10:18
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Gli animali
[2014]
Parole e musica di Alessandro Mannarino
Nell’album intitolato “Al monte”
Parole e musica di Alessandro Mannarino
Nell’album intitolato “Al monte”
Il cane sottomette
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/17 - 08:41
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