Uno, evviva Giordano Bruno (Socialismo trionferà)
[1910-11?]
Canzone raccolta nel 1970 da Alessandro Portelli dalla voce di Alfredo Spinetti, detto “Dandolo”, classe 1900, vignaiolo di Genzano di Roma. L’informatore riferiva che sarebbe stata composta in carcere dai lavoratori arrestati durante uno sciopero nel 1910 o 1911.
Alfredo Spinetti era il padre di Silvano, detto “Cicala”, militante comunista, autore di Mo' che pure e pure di un paio di versioni del testo che segue attualizzate al secondo dopoguerra e agli anni 70.
In “Mira la rondondella - Musica, storia e storie dai Castelli Romani”, a cura di Alessandro Portelli, Squilibri editore, Roma 2012.
Il Canzoniere del Lazio, nell’album “Quando nascesti tune” del 1973, propose una versione che mescolava il testo originario riferito da “Dandolo” con alcune strofe della versione rimaneggiata dal “Cicala”.
Tra la fine dell'Ottocento e l'avvento del fascismo, Genzano fu spesso teatro... (Continues)
Canzone raccolta nel 1970 da Alessandro Portelli dalla voce di Alfredo Spinetti, detto “Dandolo”, classe 1900, vignaiolo di Genzano di Roma. L’informatore riferiva che sarebbe stata composta in carcere dai lavoratori arrestati durante uno sciopero nel 1910 o 1911.
Alfredo Spinetti era il padre di Silvano, detto “Cicala”, militante comunista, autore di Mo' che pure e pure di un paio di versioni del testo che segue attualizzate al secondo dopoguerra e agli anni 70.
In “Mira la rondondella - Musica, storia e storie dai Castelli Romani”, a cura di Alessandro Portelli, Squilibri editore, Roma 2012.
Il Canzoniere del Lazio, nell’album “Quando nascesti tune” del 1973, propose una versione che mescolava il testo originario riferito da “Dandolo” con alcune strofe della versione rimaneggiata dal “Cicala”.
Tra la fine dell'Ottocento e l'avvento del fascismo, Genzano fu spesso teatro... (Continues)
Uno, evviva Giordano Bruno
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/4 - 23:23
Song Itineraries:
Giordano Bruno, The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
107 Steps
[2000]
Scritta da Björk, Sjón (Sigurjón Birgir Sigurðsson, poeta scrittore e liricista islandese, compagno d’arte di Björk dai tempi de The Sugarcubes) e Lars Von Trier, il regista danese.
In “Selmasongs: Music from the Motion Picture Soundtrack Dancer in the Dark”, colonna sonora del dramma musicale di Von Trier intitolato “Dancer In The Dark”, interpretato dalla stessa Björk
E’ il brano che Björk/Selma interpreta con Siobhan Fallon Hogan/Brenda (una carceriera) alla fine del film, quando Selma, operaia immigrata negli USA dalla Repubblica Ceca, è condotta all’esecuzione per l’omicidio di un amico poliziotto che, per coprire i suoi forti debiti, le ha rubato tutti i risparmi faticosamente raggranellati per poter affrontare la malattia agli occhi di cui sono affetti lei e il figlio…
Scritta da Björk, Sjón (Sigurjón Birgir Sigurðsson, poeta scrittore e liricista islandese, compagno d’arte di Björk dai tempi de The Sugarcubes) e Lars Von Trier, il regista danese.
In “Selmasongs: Music from the Motion Picture Soundtrack Dancer in the Dark”, colonna sonora del dramma musicale di Von Trier intitolato “Dancer In The Dark”, interpretato dalla stessa Björk
E’ il brano che Björk/Selma interpreta con Siobhan Fallon Hogan/Brenda (una carceriera) alla fine del film, quando Selma, operaia immigrata negli USA dalla Repubblica Ceca, è condotta all’esecuzione per l’omicidio di un amico poliziotto che, per coprire i suoi forti debiti, le ha rubato tutti i risparmi faticosamente raggranellati per poter affrontare la malattia agli occhi di cui sono affetti lei e il figlio…
five, six, seven, eight, nine, ten,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/4 - 14:16
Song Itineraries:
Death penalty: murder by the power
Im Gefängnis zu singen
VANKILASTA KUULUU LAULU
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/6/4 - 13:28
Suspended Sentence
[1977]
Versi di John Cooper Clarke (1949-), “punk poet” inglese, recitati su di un base musicale minimale e distorta eseguita da una band chiamata The Curious Yellows, costituita da Martin Hannett, produttore del disco per i tipi della Rabid Records, e altri musicisti (Eric McGann, John Scott, Phil Middleton, Tony Roberts).
Nell’EP intitolato “Innocent”, esordio musicale di John Cooper Clarke.
Un tizio legge The Sun - il noto tabloid inglese gossipparo di proprietà del miliardario Rupert Murdoch – e, tra le varie minchiate, c’è la notizia che un mattacchione armato ha fatto fuori una trentina di persone. Impressionato ed arrabbiato, il cittadino prende carta e penna e scrive al suo giornale: “Bisogna ripristinare l’impiccagione per tutti!”…
Viene preso alla lettera e la “Swingin' Britain” viene trasformata in un mattatoio a cielo aperto…
Se ultimamente vi è capitato di ascoltare il... (Continues)
Versi di John Cooper Clarke (1949-), “punk poet” inglese, recitati su di un base musicale minimale e distorta eseguita da una band chiamata The Curious Yellows, costituita da Martin Hannett, produttore del disco per i tipi della Rabid Records, e altri musicisti (Eric McGann, John Scott, Phil Middleton, Tony Roberts).
Nell’EP intitolato “Innocent”, esordio musicale di John Cooper Clarke.
Un tizio legge The Sun - il noto tabloid inglese gossipparo di proprietà del miliardario Rupert Murdoch – e, tra le varie minchiate, c’è la notizia che un mattacchione armato ha fatto fuori una trentina di persone. Impressionato ed arrabbiato, il cittadino prende carta e penna e scrive al suo giornale: “Bisogna ripristinare l’impiccagione per tutti!”…
Viene preso alla lettera e la “Swingin' Britain” viene trasformata in un mattatoio a cielo aperto…
Se ultimamente vi è capitato di ascoltare il... (Continues)
Read the paper - humdrum
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/4 - 13:01
Song Itineraries:
Death penalty: murder by the power
Poor Will and the Jolly Hangman
Won't you rise for the hangman
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/4 - 11:05
Song Itineraries:
Death penalty: murder by the power, Executioners & Hangmen Co.
Killing Jar
[1990]
Parole e musica di Richard Thompson
Nell’album del quartetto “French Frith Kaiser Thompson” (John French, Fred Frith, Henry Kaiser, Richard Thompson) intitolato “Invisible Means”.
Violenza genera violenza…
Parole e musica di Richard Thompson
Nell’album del quartetto “French Frith Kaiser Thompson” (John French, Fred Frith, Henry Kaiser, Richard Thompson) intitolato “Invisible Means”.
Violenza genera violenza…
My father was a judge, a solitary man
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/6/4 - 10:42
Respect
The importance of the song for the civil rights movement was summed up by activist Ben Chavis, who worked with Martin Luther King as a youth coordinator:
We always sang songs about things we didn’t have. We said, ‘We shall overcome.’ We hadn’t overcome, but we sang ‘We shall overcome‘. And when Aretha came out with ‘Respect,’ we weren’t getting any respect. Black folks were being disrespected, being beat down, killed trying to get the right to vote. It was like she was fulfilling not only an urgency of the movement of that time, but she made known through her song that we were going to get respect. And then in July of ’67, we have the rebellion in Detroit. Many people also thought ‘Dancing in the Streets’ or ‘Heat Wave’ was a call to action. And those are all great songs. But ‘Respect’ had a different tenor to it that really kind of made you pay attention, and it still does.
Songs of Freedom - The Selma Playlist
We always sang songs about things we didn’t have. We said, ‘We shall overcome.’ We hadn’t overcome, but we sang ‘We shall overcome‘. And when Aretha came out with ‘Respect,’ we weren’t getting any respect. Black folks were being disrespected, being beat down, killed trying to get the right to vote. It was like she was fulfilling not only an urgency of the movement of that time, but she made known through her song that we were going to get respect. And then in July of ’67, we have the rebellion in Detroit. Many people also thought ‘Dancing in the Streets’ or ‘Heat Wave’ was a call to action. And those are all great songs. But ‘Respect’ had a different tenor to it that really kind of made you pay attention, and it still does.
Songs of Freedom - The Selma Playlist
2015/6/3 - 23:58
Clandestino
Version occitana / Versión al occitano / Occitan version / Version occitane / Okitaniankielinen versio:
Jean Bonnefont / Joan Bonafon(t)
Jean Bonnefont / Joan Bonafon(t)
Jean Bonnefont (o Joan Bonafon(t) in grafia occitana) è un musicista del gruppo Peiraguda. La versione occitana è cantabile; si tratta a rigore di una versione bilingue, perché contiene parte del testo originale spagnolo.
Clandestin
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/3 - 15:02
Clandestino
tzynn (L. Trans.)
Nota. Il traduttore svedese ha qui reso Mano Negra ilegal con Illegal svart arbetskraft, vale a dire “forza lavoro illegale al nero”.
Nota. Il traduttore svedese ha qui reso Mano Negra ilegal con Illegal svart arbetskraft, vale a dire “forza lavoro illegale al nero”.
Hemlig
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/3 - 14:53
Clandestino
Cristian Pirnog (L. Trans.)
Nota. Il testo originale della traduzione (e delle note) è redatto -come purtroppo oramai di consueto in Rete e altrove- senza nessun segno diacritico. Qui li abbiamo ripristinati tutti secondo la corretta ortografia della lingua romena. Abbiamo sciolto in una nota anche un'indicazione nel corpo della traduzione.
Nota. Il testo originale della traduzione (e delle note) è redatto -come purtroppo oramai di consueto in Rete e altrove- senza nessun segno diacritico. Qui li abbiamo ripristinati tutti secondo la corretta ortografia della lingua romena. Abbiamo sciolto in una nota anche un'indicazione nel corpo della traduzione.
Clandestin [1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/3 - 14:52
Clandestino
Francisco Santos (L. Trans.)
Clandestino
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/3 - 14:51
Clandestino
Ελληνική μετάφραση / Versión al griego / Versione greca / Greek version / Version en grec / Kreikankielinen versio:
Sisyphos Genikos [Σίσυφος Γενικός] – Peny Deligianni [Πένυ Δεληγιάννη]
Sisyphos Genikos [Σίσυφος Γενικός] – Peny Deligianni [Πένυ Δεληγιάννη]
Διασκευή στα ελληνικά, βασισμένη στο Clandestino του Manu Chao.
Ελληνικοί στίχοι, κάμερα: Σίσυφος Γενικός
Φωνή: Πένυ Δεληγιάννη
Κιθάρα: Ευθύμης Νικοζήσης
«Μετανάστες»: Osama Giasin, Μπάμπης Ραπτάκης
Remake in Greek based on Manu Chao's song Clandestino.
Greek lyrics, filming: Sisyphus Genikos
Singer: Peny D[eliyannis]
Guitar: Efthimis Nikozisis
«Immigrants»: Osama Giasin, Babis Raptakis
Translation (in English): Galatios Siganos
Ελληνικοί στίχοι, κάμερα: Σίσυφος Γενικός
Φωνή: Πένυ Δεληγιάννη
Κιθάρα: Ευθύμης Νικοζήσης
«Μετανάστες»: Osama Giasin, Μπάμπης Ραπτάκης
Remake in Greek based on Manu Chao's song Clandestino.
Greek lyrics, filming: Sisyphus Genikos
Singer: Peny D[eliyannis]
Guitar: Efthimis Nikozisis
«Immigrants»: Osama Giasin, Babis Raptakis
Translation (in English): Galatios Siganos
Μετανάστης [1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/3 - 14:39
Lied einer deutschen Mutter
SAKSALAISEN ÄIDIN LAULU
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/6/3 - 11:50
Deutschland
Chanson allemande – Deutschland – Bertolt Brecht – 1933
Texte de Bertolt Brecht tiré de “Svendborger Gedichte”, recueil de poèmes écrit durant la première phase de son exil au Danemark – 1933-1938.
Musique de Hanns Eisler, tiré de “Deutsche Symphonie op. 50 (1936-1958)”.
Texte de Bertolt Brecht tiré de “Svendborger Gedichte”, recueil de poèmes écrit durant la première phase de son exil au Danemark – 1933-1938.
Musique de Hanns Eisler, tiré de “Deutsche Symphonie op. 50 (1936-1958)”.
ALLEMAGNE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/6/2 - 22:43
Clandestino
Versione bilingue inglese e spagnola / Versión bilingüe inglés-española / Bilingual version in English and Spanish / Version bilingue anglaise-espagnole / Kaksikielinen, englannin- ja espanjankielinen versio:
Stony McSorrow
La versione è formata da una prima parte in inglese (ottima) e da un'ultima tratta dall'originale spagnolo di Manu Chao. Una costante di un po' tutte le versioni di Clandestino è l'adattamento o modifica del ritornello, con inserimenti di nuovi clandestini; ed anche “mi vida” (sempre in spagnolo). Nulla si sa di “Stony McSorrow”, l'autore della versione: si tratta di un appellativo testimoniato solo da questa versione e dal relativo video YouTube (del 2015). [RV]
Stony McSorrow
La versione è formata da una prima parte in inglese (ottima) e da un'ultima tratta dall'originale spagnolo di Manu Chao. Una costante di un po' tutte le versioni di Clandestino è l'adattamento o modifica del ritornello, con inserimenti di nuovi clandestini; ed anche “mi vida” (sempre in spagnolo). Nulla si sa di “Stony McSorrow”, l'autore della versione: si tratta di un appellativo testimoniato solo da questa versione e dal relativo video YouTube (del 2015). [RV]
Clandestino
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/2 - 21:22
Yo vi la sangre de un niño brotar
I'VE SEEN THE BLOOD OF A CHILD SPROUTING
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alice Bellesi 2015/6/2 - 21:06
Clandestino
Versión integral italiana / Versione integrale italiana / Italian full version / Version intégrale en italien / Italiankielinen versio:
NoBraino [2015]
La cover italiana dei NoBraino (band originaria di Riccione formatasi già nel 1996) è del 2015; sfruttando il medesimo artificio grafico del proprio nome, si intitolata ClandestiNo. Nel medesimo 2015, la band viene invitata al concerto del 1° maggio da tenersi a Taranto, ma inciampa -come tanti- nei “social media” (si veda qui. Il chitarrista Néstor Fabbri pubblica infatti un “commento cinico e sarcastico” su Facebook (che compare a nome del leader del gruppo, Lorenzo Kruger, che non c'entra però niente) dopo una recente strage nel canale di Sicilia (700 migranti morti): neanche il peggior leghista avrebbe saputo fare di peggio. Questo vale alla band l'esclusione immediata dal concerto del 1° maggio, sancita da Roy Paci; e non valgono... (Continues)
NoBraino [2015]
La cover italiana dei NoBraino (band originaria di Riccione formatasi già nel 1996) è del 2015; sfruttando il medesimo artificio grafico del proprio nome, si intitolata ClandestiNo. Nel medesimo 2015, la band viene invitata al concerto del 1° maggio da tenersi a Taranto, ma inciampa -come tanti- nei “social media” (si veda qui. Il chitarrista Néstor Fabbri pubblica infatti un “commento cinico e sarcastico” su Facebook (che compare a nome del leader del gruppo, Lorenzo Kruger, che non c'entra però niente) dopo una recente strage nel canale di Sicilia (700 migranti morti): neanche il peggior leghista avrebbe saputo fare di peggio. Questo vale alla band l'esclusione immediata dal concerto del 1° maggio, sancita da Roy Paci; e non valgono... (Continues)
ClandestiNo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Luca 'The River' + DQ82 2015/6/2 - 15:08
Nelson Mandela, Sus Dos Amores
NELSON MANDELA, I SUOI DUE AMORI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alice Bellesi 2015/6/2 - 13:13
Politics
1991
People pie
People pie
No house to live no one want give
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/1 - 21:48
Clandestino
La versione dei Modena City Ramblers feat. La Pegatina
Version by Modena City Ramblers feat.La Pegatina
Version de Modena City Ramblers feat.La Pegatina
Modena City Ramblersin versio La Pegatinan kanssa
Album / Albumi: Tracce Clandestine [2015]
Per la versione interpretata dai MCR assieme a La Pegatina nel 2015 non è necessaria un'ulteriore traduzione: si tratta della versione originale di Manu Chao ripetuta per tre volte, seppure con alcuni “interventi” che estendono la clandestinità ad altri popoli, compreso quello italiano (forse per ricordare, opportunamente, quanto spesso siamo stati clandestini anche noialtri nella storia dell'emigrazione). Sicuramente, nel testo “ciscobellottizzato”, per quanto sopra e per altri motivi sono state prese alcune perdonabili libertà, come scrivere Philipino per “Filipino”, oppure “italianizzando” (Tunisino, Albanese; in sp. propriamente Tunecino, Albanés). Senz'altro dovuta a motivi ritmici la sgrammaticatura di ¡Todos somos ilegal!; va bene così. [RV]
Version by Modena City Ramblers feat.La Pegatina
Version de Modena City Ramblers feat.La Pegatina
Modena City Ramblersin versio La Pegatinan kanssa
Album / Albumi: Tracce Clandestine [2015]
Per la versione interpretata dai MCR assieme a La Pegatina nel 2015 non è necessaria un'ulteriore traduzione: si tratta della versione originale di Manu Chao ripetuta per tre volte, seppure con alcuni “interventi” che estendono la clandestinità ad altri popoli, compreso quello italiano (forse per ricordare, opportunamente, quanto spesso siamo stati clandestini anche noialtri nella storia dell'emigrazione). Sicuramente, nel testo “ciscobellottizzato”, per quanto sopra e per altri motivi sono state prese alcune perdonabili libertà, come scrivere Philipino per “Filipino”, oppure “italianizzando” (Tunisino, Albanese; in sp. propriamente Tunecino, Albanés). Senz'altro dovuta a motivi ritmici la sgrammaticatura di ¡Todos somos ilegal!; va bene così. [RV]
Clandestino
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/6/1 - 21:34
Kriegslied eines Kindes
Chanson allemande - Kriegslied eines Kindes – Walter Benjamin – 1925-27
Musique et interprète : Hanns Eisler
Triple disque “Hanns Eisler”, édité en 1971 par l'éditeur discographique Wergo.
“Zeitungsausschnitte”, « Extraits de journaux », est un cycle de chansons constituées de parodies de nouvelles parues dans les journaux, revues et aux médias allemands de l'époque.
Un enfant est témoin de l'appel sous les drapeaux de sa mère (« O Deutschland, bleiche Mutter ! » écrira Bertolt Brecht quelques années plus tard) de son départ pour les tranchées de la Grande Guerre et de son retour dans un hôpital de campagne où l'attend un lit à baldaquin, qui n'est autre chose qu'un cercueil (troulalatroulala)...
Dis, Marco Valdo M.I. mon ami, toi qui viens de faire cette version française, comment comprends-tu cette drôle d'histoire d'une mère qui s'en va se battre dans les tranchées ? Il me semble à... (Continues)
Musique et interprète : Hanns Eisler
Triple disque “Hanns Eisler”, édité en 1971 par l'éditeur discographique Wergo.
“Zeitungsausschnitte”, « Extraits de journaux », est un cycle de chansons constituées de parodies de nouvelles parues dans les journaux, revues et aux médias allemands de l'époque.
Un enfant est témoin de l'appel sous les drapeaux de sa mère (« O Deutschland, bleiche Mutter ! » écrira Bertolt Brecht quelques années plus tard) de son départ pour les tranchées de la Grande Guerre et de son retour dans un hôpital de campagne où l'attend un lit à baldaquin, qui n'est autre chose qu'un cercueil (troulalatroulala)...
Dis, Marco Valdo M.I. mon ami, toi qui viens de faire cette version française, comment comprends-tu cette drôle d'histoire d'une mère qui s'en va se battre dans les tranchées ? Il me semble à... (Continues)
CHANSON DE GUERRE D'UN ENFANT
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/6/1 - 16:54
Perché non ci vai tu
RENZISTAN
Ma perché non ci vai tu?? e non solo per un giorno....
Il presidente del Consiglio ha reso onore ai caduti: "Possa il loro sangue servire ed aiutare anche qui in Afghanistan nuove generazioni a conoscere bellezza libertà e pace".
Ma perché non ci vai tu?? e non solo per un giorno....
CCG Staff 2015/6/1 - 15:47
Fabrizio De André: Amico fragile
2009
Dal profondo
2015
Tracce Clandestine
Questa canzone dei Modena City Ramblers sicuramente si ispira nel titolo a De André. Dedicata a Luca "Gabibbo" Giacometti.
Dal profondo
2015
Tracce Clandestine
Questa canzone dei Modena City Ramblers sicuramente si ispira nel titolo a De André. Dedicata a Luca "Gabibbo" Giacometti.
CANZONE PER UN AMICO FRAGILE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2015/6/1 - 11:18
Ave Maria
l'ultimo verso è collocato in maniera sbagliata
(Alessia)
(Alessia)
Ok. E come è quella giusta, Alessia...? Grazie!
2015/6/1 - 10:55
Lucciole sul confine
Chanson italienne – Lucciole sul confine – Yo Yo Mundi – 1996
C'est une chanson relative au conflit bosniaque-bosniaque, au drame de ces peuples. Une chanson de paix et de douleur. Une chanson contre la guerre.
« La guerre comme bouleversement des rôles sociaux, religieux, ethniques et de cohabitation. Réfugiés sans plus de maison, sans plus de droits, avec un futur incertain de réfugiés à la recherche désespérée d'un Dieu auquel pouvoir avoir confiance. »
(notes de l'album)
C'est une chanson relative au conflit bosniaque-bosniaque, au drame de ces peuples. Une chanson de paix et de douleur. Une chanson contre la guerre.
« La guerre comme bouleversement des rôles sociaux, religieux, ethniques et de cohabitation. Réfugiés sans plus de maison, sans plus de droits, avec un futur incertain de réfugiés à la recherche désespérée d'un Dieu auquel pouvoir avoir confiance. »
(notes de l'album)
LUCIOLES À LA FRONTIÈRE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/5/31 - 21:42
I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night
NORVEGESE / NORWEGIAN
Traduzione norvegese / Norwegian translation / Norsk oversettelse
Traduzione norvegese / Norwegian translation / Norsk oversettelse
JOE HILL
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/31 - 12:11
O Gorizia, tu sei maledetta
Anonymous
L’unione di terra e sangue può solo far venire il tetano.
Cos’è accaduto a #Gorizia il 23 maggio? Guerra, fascismi, confini, sdoganamenti
Interessante articolo su giap, a cui rimandiamo
Cos’è accaduto a #Gorizia il 23 maggio? Guerra, fascismi, confini, sdoganamenti
Interessante articolo su giap, a cui rimandiamo
CCG Staff 2015/5/30 - 21:38
La solitudine dell'ape
Chanson italienne – La solitudine dell'ape – Yo Yo Mundi – 2008
Auteurs : Paolo E. Archetti Maestri - Alessio Lega
Auteurs : Paolo E. Archetti Maestri - Alessio Lega
LA SOLITUDE DE L'ABEILLE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/5/30 - 18:50
The Dissident
ft. Myles Kennedy & The Conspirators
Album: "World on Fire" (2014)
Album: "World on Fire" (2014)
And it's not that I'm afraid to die
(Continues)
(Continues)
Contributed by Matt 2015/5/30 - 16:28
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(Jagger/Richards)
(probabilmente musica di Keith Richards - testo di Mick Jagger)
Cinquant'anni di insoddisfazione, i re sono ancora loro: The Rolling Stones
Carmine Saviano - La Repubblica
Ci sono le solite nuvole basse, grigie, che sembrano poggiate sulle case a tre piani di Carlton Hill, Londra, una notte della primavera del 1965. Giro dei pub? Fatto. Le prove con il gruppo? Fatte. Le sigarette? Prese. Sì, ci sono i Beatles che registrano Help! a 500 metri di distanza, negli studi di Abbey Road, magari si può andare a vedere cosa combinano John e Paul. Magari, ma anche no. Cercare qualche ragazza? Può darsi, ma non adesso. Perché quella notte di primavera Keith Richards, 21 anni e mezzo, è attraversato da una strana indolenza. Torna verso il suo albergo. Entra in stanza, accende il suo piccolo registratore Philips. È stanco. Prende la chitarra acustica... (Continues)