Une statue ne porte pas de caleçon
À l'Histoire, il n'y a pas d'échappatoire !
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envoyé par Marco Valdo M.I. 8/5/2015 - 22:47
Ostatni mazur
anonyme
[1863]
Invece della legionaria "Wojenko" proporrei questo canto ititolato "Ostatni mazur" (Ultima mazurka)
Da http://www.bibliotekapiosenki.pl/Ostat...
Invece della legionaria "Wojenko" proporrei questo canto ititolato "Ostatni mazur" (Ultima mazurka)
Da http://www.bibliotekapiosenki.pl/Ostat...
Jeszcze jeden mazur dzisiaj,
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envoyé par kscisctov 8/5/2015 - 22:35
Mandela, pendant ce temps
(2015)
Album: In Extremis
Le immagini di una buona parte della vita del cantante, dalla passione per il rock, ai primi concerti, ai figli che nascono. E intanto Mandela è nella sua prigione per ventisette lunghi anni.
Album: In Extremis
Le immagini di una buona parte della vita del cantante, dalla passione per il rock, ai primi concerti, ai figli che nascono. E intanto Mandela è nella sua prigione per ventisette lunghi anni.
J’étais un presque-adolescent
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8/5/2015 - 22:34
Déclaration universelle des droits de l'âne
Svensk översättning av Riccardo Venturi
Traduzione svedese di Riccardo Venturi
Swedish translation by Riccardo Venturi
8.5.2015
Due parole del traduttore. In lingua svedese, åsna è considerato un femminile, ed è quindi l' « asina » che rappresenta tutta la specie (così come in greco, il gatto è rappresentato da una gatta : γάτα). Di conseguenza, tutti i pronomi sono al femminile (hon, henne).
A couple of words from Translator's side. In Swedish, åsna is a feminine noun and, so, the “she-donkey” represents the whole species (just like, in Greek, the cat is represented by a she-cat: γάτα). For this reason, all pronouns are in the feminine form (hon, henne).
Traduzione svedese di Riccardo Venturi
Swedish translation by Riccardo Venturi
8.5.2015
Due parole del traduttore. In lingua svedese, åsna è considerato un femminile, ed è quindi l' « asina » che rappresenta tutta la specie (così come in greco, il gatto è rappresentato da una gatta : γάτα). Di conseguenza, tutti i pronomi sono al femminile (hon, henne).
A couple of words from Translator's side. In Swedish, åsna is a feminine noun and, so, the “she-donkey” represents the whole species (just like, in Greek, the cat is represented by a she-cat: γάτα). For this reason, all pronouns are in the feminine form (hon, henne).
UNIVERSELL DEKLARATION OM ÅSNANS RÄTTIGHETER
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8/5/2015 - 20:48
Skóra
[1984]
Testo di Paweł Kukiz
Musica di Aya RL
Incluso nella riedizione del primo album di Aya RL (Rosso) del 1991
Da http://www.tekstowo.pl/piosenka,aya_rl...
Paweł Kukiz
L'attuale candidato alle elezioni presidenziali 2015 con terzo posto negli exit pool. Ha fatto di strada ragazzo... ;)
Testo di Paweł Kukiz
Musica di Aya RL
Incluso nella riedizione del primo album di Aya RL (Rosso) del 1991
Da http://www.tekstowo.pl/piosenka,aya_rl...
Paweł Kukiz
L'attuale candidato alle elezioni presidenziali 2015 con terzo posto negli exit pool. Ha fatto di strada ragazzo... ;)
Stoję na ulicy z nią, stoję twarzą w twarz,
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envoyé par Krzysiek Wrona 8/5/2015 - 20:00
Déclaration universelle des droits de l'âne
Dutch translation contributed by Fulvia Massidda
Traduction néerlandaise contribuée par Fulvia Massidda
Nederlandse vertaling gecontribueerd door Fulvia Massidda
Traduction néerlandaise contribuée par Fulvia Massidda
Nederlandse vertaling gecontribueerd door Fulvia Massidda
UNIVERSELE VERKLARING VAN DE RECHTEN VAN DE EZEL
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envoyé par CCG/AWS Staff 8/5/2015 - 19:05
Il nucleare lo vogliamo no!
Dato che non esiste una pagina su Le tre bandiere, faccio un commento qui.
Di questo canto si ascoltava anche una versione che, in polemica con socialisti, socialdemocratici, riformisti, etc., tra la seconda e la terza strofa della versione originale (tra la bandiera bianca e la rossa) inseriva una bandiera rosa, così:
Bandiera rosa la vogliamo: No!
Perchè è il simbolo di chi riposa
Bandiera rosa la vogliamo: No!
Infine, a me è capitato di ascoltare, nel corso degli anni Ottanta/primi Novanta, e in almeno due o tre distinte occasioni, una settaria strofa anti-Verdi (i Verdi del "Sole che ride"), cantata da militanti/funzionari del PCI/Rifondazione:
Bandiera verde la vogliamo: No!
Perchè è il simbolo di quattro merde
Bandiera verde la vogliamo: No!
In anni più recenti, la versione con la bandiera verde verrà usata - più appropriatamente - contro la Lega di Bossi.
Di questo canto si ascoltava anche una versione che, in polemica con socialisti, socialdemocratici, riformisti, etc., tra la seconda e la terza strofa della versione originale (tra la bandiera bianca e la rossa) inseriva una bandiera rosa, così:
Bandiera rosa la vogliamo: No!
Perchè è il simbolo di chi riposa
Bandiera rosa la vogliamo: No!
Infine, a me è capitato di ascoltare, nel corso degli anni Ottanta/primi Novanta, e in almeno due o tre distinte occasioni, una settaria strofa anti-Verdi (i Verdi del "Sole che ride"), cantata da militanti/funzionari del PCI/Rifondazione:
Bandiera verde la vogliamo: No!
Perchè è il simbolo di quattro merde
Bandiera verde la vogliamo: No!
In anni più recenti, la versione con la bandiera verde verrà usata - più appropriatamente - contro la Lega di Bossi.
L.L. 8/5/2015 - 14:38
Άσμα ασμάτων
Performed by / Interpretata da Arja Saijonmaa
Claes Andersson (1937-2019) è stato un personaggio autenticamente poliedrico: finlandese di madrelingua svedese (nato a Helsinki il 30 maggio 1937 ed ivi morto il 24 luglio 2019) era psichiatra di professione, ma è stato anche prosatore, poeta, valente musicista jazz e deputato al Parlamento finlandese per l'Alleanza di Sinistra (Vasemmistoliitto / Vänsterförbundet) e per la Lega Democratica del Popolo Finlandese (Suomen Kansan Demokraattinen Liitto / Demokratiska Förbundet för Finlands Folk). E' stato deputato dal 1987 al 1999 e una seconda volta dal 2007 al 2008, in carica anche come Ministro della Cultura nel primo governo Lipponen. La sua traduzione in svedese della Trilogia di Mauthausen di Iakovos Kambanellis, musicata da Mikis Theodorakis, risale al 1972; fu interpretata, come molte altre canzoni greche dell'epoca in traduzione svedese... (continuer)
Claes Andersson (1937-2019) è stato un personaggio autenticamente poliedrico: finlandese di madrelingua svedese (nato a Helsinki il 30 maggio 1937 ed ivi morto il 24 luglio 2019) era psichiatra di professione, ma è stato anche prosatore, poeta, valente musicista jazz e deputato al Parlamento finlandese per l'Alleanza di Sinistra (Vasemmistoliitto / Vänsterförbundet) e per la Lega Democratica del Popolo Finlandese (Suomen Kansan Demokraattinen Liitto / Demokratiska Förbundet för Finlands Folk). E' stato deputato dal 1987 al 1999 e una seconda volta dal 2007 al 2008, in carica anche come Ministro della Cultura nel primo governo Lipponen. La sua traduzione in svedese della Trilogia di Mauthausen di Iakovos Kambanellis, musicata da Mikis Theodorakis, risale al 1972; fu interpretata, come molte altre canzoni greche dell'epoca in traduzione svedese... (continuer)
SE HUR VACKER HON ÄR, MIN ÄLSKADE
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envoyé par Juha Rämö 8/5/2015 - 12:03
Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]
10b. Żołnierze bagien: Traduzione polacca di Anian
La traduzione letterale del testo cantato dal gruppo Die Toten Hosen, i quali però lo abbreviano di una strofa centrale.
Da tekstowo.pl
10b. Żołnierze bagien: Polish translation by Anian. A literal translation of the song as sung by the band Die Toten Hosen, which however does not include the central verse. From tekstowo.pl
La traduzione letterale del testo cantato dal gruppo Die Toten Hosen, i quali però lo abbreviano di una strofa centrale.
Da tekstowo.pl
10b. Żołnierze bagien: Polish translation by Anian. A literal translation of the song as sung by the band Die Toten Hosen, which however does not include the central verse. From tekstowo.pl
ŻOŁNIERZE BAGIEN
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envoyé par Krzysiek 8/5/2015 - 10:45
Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]
10a. Bagienni żołnierze: La versione polacca
10a. Bagienni my żołnierze: Polish version
Jak powstała pieśń
Wolfgang Langhoff opowiada, jak napisana potajemnie pieśń „Bagienni żołnierze" została po raz pierwszy wykonana w 1933 r. przez więźniów obozu koncentracyjnego Börgermoor pod Papenburgiem (fragment książki Wolfganga Langhoffa Wir sind die Moorsoldaten, Stuttgart 1974, s. 190 nn.). W obozie koncentracyjnym Börgermoor pod Papenburgiem pewnej nocy 1933 roku strażnicy z SS nieludzko skatowali więźniów. Po tej „nocy długich kijów” rodzi się wśród więźniów plan, by zrobić coś dla własnego honoru. W jedną z niedziel zamierzają wystawić przedstawienie teatralne, „Zirkus Konzentrazani”, żeby pokazać dręczycielom, że nie stracili chęci do życia. Jako część tego przedstawienia powstaje potajemnie pieśń „Bagienni żołnierze". Po raz pierwszy rozbrzmiewa na zakończenie przedstawienia. Jeden z... (continuer)
10a. Bagienni my żołnierze: Polish version
Jak powstała pieśń
Wolfgang Langhoff opowiada, jak napisana potajemnie pieśń „Bagienni żołnierze" została po raz pierwszy wykonana w 1933 r. przez więźniów obozu koncentracyjnego Börgermoor pod Papenburgiem (fragment książki Wolfganga Langhoffa Wir sind die Moorsoldaten, Stuttgart 1974, s. 190 nn.). W obozie koncentracyjnym Börgermoor pod Papenburgiem pewnej nocy 1933 roku strażnicy z SS nieludzko skatowali więźniów. Po tej „nocy długich kijów” rodzi się wśród więźniów plan, by zrobić coś dla własnego honoru. W jedną z niedziel zamierzają wystawić przedstawienie teatralne, „Zirkus Konzentrazani”, żeby pokazać dręczycielom, że nie stracili chęci do życia. Jako część tego przedstawienia powstaje potajemnie pieśń „Bagienni żołnierze". Po raz pierwszy rozbrzmiewa na zakończenie przedstawienia. Jeden z... (continuer)
Bagienni żołnierze
(continuer)
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envoyé par Krzysiek 8/5/2015 - 10:30
Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]
9b. Soudarded ar geunioù: La versione alternativa bretone maggiormente aderente al testo originale tedesco
Soudarded ar geunioù: Alternative Breton version nearer to the German original
Soudarded ar geunioù: Alternative Breton version nearer to the German original
SOUDARDED AR GEUNIOÙ
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 8/5/2015 - 00:56
Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]
9a. Kan ar geunioù: La versione bretone tradizionale, basata sul Chant des marais
9a. Kan ar geunioù: The traditional Breton version, based upon Chant des marais
9a. Kan ar geunioù: The traditional Breton version, based upon Chant des marais
"Die Moorsoldaten ("Soudarded an daouarc'heg") zo ur ganaouenn alamanek, savet e 1933 gant prizonidi eus Börgermoor, ur c'hamp-labour nevez digoret en Alamagn gant an nazied, evit dastum o eneberien bolitikel. E 1933 e oa 1 000 prizoniad eno, sokialourien pe komunourien anezho, kondaonet da daouarc'ha er geunioù. War droad ez aent da labourat, palioù gante, ha difennet e oa outo kanañ o c'hanaouennoù-stourm boas, ma voe ret dezho sevel re nevez." - br.wikipedia
KAN AR GEUNIOÙ
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envoyé par Riccardo Venturi 8/5/2015 - 00:45
Amara terra mia
Senza nulla togliere a questa splendida canzone, sembra che si tratti di una combinazione di due "contrabbandi" anche se di segno opposto. Infatti - stando a quanto riportato su blog foolk - la musica originale (e i primi versi in dialetto abruzzese ripresi e tradotti anche da Modugno) sono opera di Giovanna Marini, che però contrabbandò il pezzo come canzone popolare anonima. La canzone originaria "Cade l'oliva" faceva parte dello storico spettacolo "Bella ciao" del Nuovo Canzoniere Italiano, recentemente riproposto in occasione del cinquantennale da Lucilla Galeazzi, Elena Ledda, Ginevra Di Marco, Alessio Lega, Andrea Salvadori, Gigi Biolcati e Riccardo Tesi.
Modugno riprese la musica (ridepositandola a suo nome) e cantò la canzone sul testo della Bonaccorti (che però nei primi versi riprendeva il canto della Marini). Cade l'oliva è stato interpretato anche da Anton Virgilio Savona.
Per complicare le cose esiste anche un pezzo intitolato "Cade l'uliva" interpretato da Caterina Bueno, ma si tratta di un canto diverso.
Modugno riprese la musica (ridepositandola a suo nome) e cantò la canzone sul testo della Bonaccorti (che però nei primi versi riprendeva il canto della Marini). Cade l'oliva è stato interpretato anche da Anton Virgilio Savona.
Per complicare le cose esiste anche un pezzo intitolato "Cade l'uliva" interpretato da Caterina Bueno, ma si tratta di un canto diverso.
CCG Staff 7/5/2015 - 23:02
Diary of Anne Frank
Individual liberty is Gods purpose for man
Russ McDaniel Music Ministry
Charter April 26, 2015 Spot light: Truth
• Mankind is born to Liberty
• God needs all individuals to use their spiritual gifts unimpeded
• Free to act under Gods plan, not forced to act on plans not from God but man
• We get guidance from the holy spirit for Gods work
• Liberty : our "Authority" to do Gods work for mankind
Russ McDaniel Author / producer / Singer Songwriter of This Song "Diary of Anne Frank Thanks for Listing it
Russ McDaniel Music Ministry
Charter April 26, 2015 Spot light: Truth
• Mankind is born to Liberty
• God needs all individuals to use their spiritual gifts unimpeded
• Free to act under Gods plan, not forced to act on plans not from God but man
• We get guidance from the holy spirit for Gods work
• Liberty : our "Authority" to do Gods work for mankind
Russ McDaniel Author / producer / Singer Songwriter of This Song "Diary of Anne Frank Thanks for Listing it
russsongs@gmail.com 7/5/2015 - 22:52
Il Nuovo Bella Ciao
Antiwar Songs Blog
Sono note le controversie suscitate dai versi di “O Gorizia tu sei maledetta” mezzo secolo orsono (era il 1964) nel corso dello spettacolo messo in scena dal Nuovo Canzoniere Italiano per il Festival dei Due Mondi di Spoleto. [Michele Straniero], avendo sostituito nell’esecuzione di O Gorizia tu sei maledetta Sandra Mantovani, vittima di un abbassamento […]
Antiwar Songs Staff 2015-05-07 21:36:00
原爆許すまじ [No More Atomic Bombs]
Traduzione finlandese / Finnish translation / Suomennos: V. Arti
EI KOSKAAN ENÄÄ ATOMIPOMMIA
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envoyé par Juha Rämö 7/5/2015 - 20:49
Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]
8b. Vangin kehä: La seconda versione finlandese di Elvi Sinervo
8b. Vangin kehä: Alternative Finnish version by Elvi Sinervo
8b. Vangin kehä: Alternative Finnish version by Elvi Sinervo
Elvi Sinervo, esponente e attivista del Partito Comunista Finlandese (SKP), rimase incarcerata come prigioniera politica dal 1941 al 1944. In carcere, nel 1943, scrisse questa sua seconda versione del Börgermoorlied, intitolata Vangin kehä (“Il cerchio del prigioniero”). Se ne ricorda una incisione del 1983 per uno spettacolo del KOM-Teatteri (con Kaj Chydenius), intitolato Kuivin jaloin (“Coi piedi asciutti”).
Elvi Sinervo was a member and activist of the Finnish Communist Party (SKP). She suffered political imprisonment from 1941 to 1944. She wrote this second version of the Börgermoorlied, titled Vangin kehä (“The Prisoner's Circle”) in 1943, during her imprisonment. We mention here a recording from 1983 for KOM-Teatteri's song show Kuivin jaloin (“With dry feet”), with Kaj Chydenius.
Elvi Sinervo was a member and activist of the Finnish Communist Party (SKP). She suffered political imprisonment from 1941 to 1944. She wrote this second version of the Börgermoorlied, titled Vangin kehä (“The Prisoner's Circle”) in 1943, during her imprisonment. We mention here a recording from 1983 for KOM-Teatteri's song show Kuivin jaloin (“With dry feet”), with Kaj Chydenius.
VANGIN KEHÄ
(continuer)
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envoyé par Juha Rämö 7/5/2015 - 10:51
The Auld Triangle
“The Auld Triangle” nota anche come “The Banks of the Royal Canal” è una canzone autobiografica, che alcuni erroneamente ritengono sia stata scritta da Brendan Behan (o dal fratello Dominic) durante uno dei suoi soggiorni alla prigione di Mountjoy. Brendan nella sua vita bohémien fu spesso ospite delle galere irlandesi e inglesi:
"In March 1942 Behan was in Mountjoy for a few days after his release from borstal in Liverpool. In April he was arrested after a shoot-out with detectives near Glasnevin and sentenced to 14 years; he spent 18 months in the Joy, transferred to Arbour Hill, and released in an amnesty at the end of the War. He was back in Mountjoy twice more: in 1948 for assaulting a Garda and using profane and obscene language and in 1954 for drunk and disorderly." [Tim Carey, "Mountjoy: The Story of a Prison" (Cork: The Collins Press, 2000, 2005).
La prigione fu costruita nel... (continuer)
"In March 1942 Behan was in Mountjoy for a few days after his release from borstal in Liverpool. In April he was arrested after a shoot-out with detectives near Glasnevin and sentenced to 14 years; he spent 18 months in the Joy, transferred to Arbour Hill, and released in an amnesty at the end of the War. He was back in Mountjoy twice more: in 1948 for assaulting a Garda and using profane and obscene language and in 1954 for drunk and disorderly." [Tim Carey, "Mountjoy: The Story of a Prison" (Cork: The Collins Press, 2000, 2005).
La prigione fu costruita nel... (continuer)
Cattia Salto 6/5/2015 - 23:03
Marsz o Wolności
d'après la version espagnole – MARCHA DE LA LIBERTAD d'une
Chanson en polonais – Marsz o Wolności – Krystyna Żywulska – 1944
Texte de Krystyna Żywulska (1914-1992, de son vrai nom Sonia Landau), juive polonaise, originaire de Łódź.
Sur l'air d'une chanson russe « Moskva mayskaya » de Dmitri & Daniel Pokrass, 1937.
Chanson prophétique, composée seulement une semaine avant que, sous la pression des troupes soviétiques, les nazis décident d'évacuer les camps d'Auschwitz, en forçant les prisonniers déjà épuisés à une « Todesmärsche », une marche de la mort en plein hiver (en janvier 1945). Pour beaucoup, ce fut la fin ; pour d'autres, comme Żywulska, ce fut vraiment la marche vers la liberté.
Je suis forcé – pour l'instant - à proposer la version allemande de l'original polonais, que je n'ai pas réussi à trouver à l'exception du fragment « Tańcz, tańcz dziewczyno / władze ci każą, z przyjemną... (continuer)
Chanson en polonais – Marsz o Wolności – Krystyna Żywulska – 1944
Texte de Krystyna Żywulska (1914-1992, de son vrai nom Sonia Landau), juive polonaise, originaire de Łódź.
Sur l'air d'une chanson russe « Moskva mayskaya » de Dmitri & Daniel Pokrass, 1937.
Chanson prophétique, composée seulement une semaine avant que, sous la pression des troupes soviétiques, les nazis décident d'évacuer les camps d'Auschwitz, en forçant les prisonniers déjà épuisés à une « Todesmärsche », une marche de la mort en plein hiver (en janvier 1945). Pour beaucoup, ce fut la fin ; pour d'autres, comme Żywulska, ce fut vraiment la marche vers la liberté.
Je suis forcé – pour l'instant - à proposer la version allemande de l'original polonais, que je n'ai pas réussi à trouver à l'exception du fragment « Tańcz, tańcz dziewczyno / władze ci każą, z przyjemną... (continuer)
MARCHE DE LA LIBERTÉ
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 6/5/2015 - 21:35
Canto dei sanfedisti
anonyme
Vorrei ricordare anche l'interpretazione di Enzo Gragnaniello nel cd del 1999 "Dai Quartieri al San Carlo" allegato all'omonimo libro.
Flavio Poltronieri 6/5/2015 - 19:23
Un treno per Lenin
Un treno per Lenin, Davide Giromini e La Maledizione
Empoli, Palazzetto delle Esposizioni, 2 maggio 2015
Empoli, Palazzetto delle Esposizioni, 2 maggio 2015
CCG/AWS Staff 6/5/2015 - 13:20
Sottosopra [Inno darmico del cavatore]
"Il primo disco di Giromini (con gli Apuamater) già conteneva una sorta di inno ancorato al territorio, un canto di lavoro, un plastico ritratto del durissimo mestiere del cavatore, la figurina vista col cannocchiale rovesciato nella distanza, è evocata dalla formula magica di un linguaggio esplicitamente arcaico, come quello di certe canzoni anarchiche ottocentesche. [...] Questa canzone è ispirata al nonno dell'artista, morto a 24 anni in un incidente sul lavoro, e perciò mai conosciuto. In un'altra recente canzone sul lato oscuro della storia d'Italia, l'ombra titanica del nonno morto in cava torna a essere il riferimento a una purezza perduta ancor prima di nascere."
Alessio Lega, in A - Rivista Anarchica
Alessio Lega, in A - Rivista Anarchica
CCG/AWS Staff 6/5/2015 - 12:48
Gladio
[2014]
Testo e musica di Davide Giromini
Lyrics and music by Davide Giromini
Interpretata assieme a La Maledizione e pubblicata poi in Ostalghia (2016)
Empoli, 2 maggio 2015. Davide Giromini e La Maledizione in concerto
Ancora inedita in album. Gladio viene comunque eseguita ultimamente in modo fisso da Davide Giromini durante il suo tour di “Rivoluzioni Sequestrate”, il libro-album dove il Carrarino ci racconta come diventò un robot in un mondo, neanche troppo futuro, dove persino Dio è stato sostituito dalla Rete. Alessio Lega, in un articolo su A-Rivista Anarchica, parla brevemente anche di questa canzone, dove “l'ombra titanica del nonno morto in cava torna a essere il riferimento a una purezza perduta ancor prima di nascere”. E questo paese, la sua purezza (se mai sia esistita) l'ha persa nelle sue trame oscure, nei suoi misteri chiarissimi, nelle sue stragi, nella sua manovalanza... (continuer)
Testo e musica di Davide Giromini
Lyrics and music by Davide Giromini
Interpretata assieme a La Maledizione e pubblicata poi in Ostalghia (2016)
Empoli, 2 maggio 2015. Davide Giromini e La Maledizione in concerto
Ancora inedita in album. Gladio viene comunque eseguita ultimamente in modo fisso da Davide Giromini durante il suo tour di “Rivoluzioni Sequestrate”, il libro-album dove il Carrarino ci racconta come diventò un robot in un mondo, neanche troppo futuro, dove persino Dio è stato sostituito dalla Rete. Alessio Lega, in un articolo su A-Rivista Anarchica, parla brevemente anche di questa canzone, dove “l'ombra titanica del nonno morto in cava torna a essere il riferimento a una purezza perduta ancor prima di nascere”. E questo paese, la sua purezza (se mai sia esistita) l'ha persa nelle sue trame oscure, nei suoi misteri chiarissimi, nelle sue stragi, nella sua manovalanza... (continuer)
Liberati o no,
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 6/5/2015 - 12:28
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Chanson française – Une statue ne porte pas de caleçon – Marco Valdo M.I. – 2015
ARLEQUIN AMOUREUX – 6
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
L'histoire de notre Arlequin déserteur, alias Matĕj, Matthias, Mathieu est assez tortueuse ; il te souviendra, Lucien l'âne mon ami, que notre « héros » s'était confié à la comtesse Franziska qui l'avait dissuadé de repartir et l'avait recommandé comme dramaturge à son époux le comte Wallenstein, qui rentrait de Vienne.
Certes, je m'en souviens fort bien. Et si j'ai bien compris,... (continuer)