Por la libertad
La tarde huele a ganas de llover y el corazón late
(Continues)
(Continues)
2015/5/26 - 20:46
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Józef Wittlin: Grzebanie wroga
[1920]
Versi di Józef Wittlin dalla raccolta di poesie "Hymny" (Inni)
È una delle poesie giovanili di Wittlin, l'autore del celeberrimo romanzo "Sól ziemi" (Il sale della terra), scritte nel periodo della guerra polacco-ucraina (1918-1920). Il titolo si potrebbe tradurre come "La sepoltura di un nemico".
Edizione della casa editrice Wydawnictwa J. Mortkowicz,
Warszawa 1929.
Segnali di memoria
Versi di Józef Wittlin dalla raccolta di poesie "Hymny" (Inni)
È una delle poesie giovanili di Wittlin, l'autore del celeberrimo romanzo "Sól ziemi" (Il sale della terra), scritte nel periodo della guerra polacco-ucraina (1918-1920). Il titolo si potrebbe tradurre come "La sepoltura di un nemico".
Edizione della casa editrice Wydawnictwa J. Mortkowicz,
Warszawa 1929.
Segnali di memoria
Jozéf Wittlin (Dymitrów, 1896 – New York, 1976) è stato uno scrittore polacco. Durante la prima guerra mondiale combatté nell'esercito austro-ungarico, esperienza che narrò nel suo Il sale della terra (1935). Traduttore dell'Odissea, fu inoltre redattore del Settimanale polacco negli USA. - it.wikipedia
GRZEBANIE WROGA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2015/5/26 - 19:05
ダッ!ダッ!脱・原発の歌
Da~tsu! Da~tsu! Datsu genpatsu no uta
[2011]
Autore: Seifuku Kojo Iinkai (SKI, School Uniform Improvement Committee) o una delle sue componenti.
Sul lato B di questo singolo si trova 原発さえなければ / Genpatsu sae nakereba
Testo trovato su Japanese Protest Songs
Ancora una canzone dal Giappone “post-post-atomico”, intendo dire quello del dopo Hiroshima-dopo Fukushima…
[2011]
Autore: Seifuku Kojo Iinkai (SKI, School Uniform Improvement Committee) o una delle sue componenti.
Sul lato B di questo singolo si trova 原発さえなければ / Genpatsu sae nakereba
Testo trovato su Japanese Protest Songs
Ancora una canzone dal Giappone “post-post-atomico”, intendo dire quello del dopo Hiroshima-dopo Fukushima…
ダッ!ダッ!脱・原発 ダッ!ダッ!脱・原発
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/26 - 14:49
Song Itineraries:
No Nukes
Jeanne
[1962]
Paroles et musique de Georges Brassens
Parole e musica di Georges Brassens
Lyrics and music by Georges Brassens
Album: Les trompettes de la rénommée
"La deuxième partie très bouleversante de la Chanson pour l'auvergnat. À mon avis, la meilleure chanson de l'histoire de l'humanité sans aucun doute." [Carles Viadel]
Paroles et musique de Georges Brassens
Parole e musica di Georges Brassens
Lyrics and music by Georges Brassens
Album: Les trompettes de la rénommée
"La deuxième partie très bouleversante de la Chanson pour l'auvergnat. À mon avis, la meilleure chanson de l'histoire de l'humanité sans aucun doute." [Carles Viadel]
Chez Jeanne, la Jeanne,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2015/5/26 - 13:18
Nanking! Nanking!
[2000]
Concerto per pipa (琵琶, liuto cinese a quattro corde) ed orchestra opera del compositore sino-americano Bright Sheng / 盛宗亮 (1955-)
Una composizione dedicata al massacro di Nanchino, antica capitale della Repubblica cinese, avvenuto tra il dicembre del 1937 ed il febbraio 1938 durante l’occupazione giapponese. A città espugnata, l’esercito imperiale nipponico si abbandonò ad ogni sorta di atrocità: stupri, saccheggi, incendi, esecuzioni di massa di prigionieri di guerra e civili. Le stime dei morti vanno da 50.000 fino a 300.000: quelle più caute sono degli storici giapponesi, quello più alto (oltre 300.000 morti) è il calcolo accolto dal governo cinese. Gli storici non di parte ritengono comunemente che nella città e nel distretto di Nanchino gli occupanti giapponesi causarono in poche settimane non meno di 200.000 morti.
“The work is jointly commissioned by Norddeutscher Rundfunk... (Continues)
Concerto per pipa (琵琶, liuto cinese a quattro corde) ed orchestra opera del compositore sino-americano Bright Sheng / 盛宗亮 (1955-)
Una composizione dedicata al massacro di Nanchino, antica capitale della Repubblica cinese, avvenuto tra il dicembre del 1937 ed il febbraio 1938 durante l’occupazione giapponese. A città espugnata, l’esercito imperiale nipponico si abbandonò ad ogni sorta di atrocità: stupri, saccheggi, incendi, esecuzioni di massa di prigionieri di guerra e civili. Le stime dei morti vanno da 50.000 fino a 300.000: quelle più caute sono degli storici giapponesi, quello più alto (oltre 300.000 morti) è il calcolo accolto dal governo cinese. Gli storici non di parte ritengono comunemente che nella città e nel distretto di Nanchino gli occupanti giapponesi causarono in poche settimane non meno di 200.000 morti.
“The work is jointly commissioned by Norddeutscher Rundfunk... (Continues)
[strumentale]
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/26 - 12:11
一握り人の罪
[2014]
Parole di Kenji Sawada / 沢田 研二
Musica di Ōyama Taiki /大山泰輝
Testo trovato su Japanese Protest Songs
Un’altra canzone sull’onda del grande disastro nucleare di Fukushima…
Parole di Kenji Sawada / 沢田 研二
Musica di Ōyama Taiki /大山泰輝
Testo trovato su Japanese Protest Songs
Un’altra canzone sull’onda del grande disastro nucleare di Fukushima…
昔、海辺の小さな寂れかけてた村に
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/26 - 10:11
Song Itineraries:
No Nukes
F.A.P.P. フクシマ・アトミック・パワー・プラント [Fukushima Atomic Power Plants]
[2012]
Parole di Kenji Sawada / 沢田 研二
Musica di Shibayama Kazuhiko /柴山和彦
Testo trovato su Japanese Protest Songs
Un’altra canzone sull’onda del grande disastro nucleare di Fukushima…
Parole di Kenji Sawada / 沢田 研二
Musica di Shibayama Kazuhiko /柴山和彦
Testo trovato su Japanese Protest Songs
Un’altra canzone sull’onda del grande disastro nucleare di Fukushima…
太陽と放射線、冷たいね
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/26 - 09:52
Song Itineraries:
Earthquakes, No Nukes
今こそ流れを変える時 (Now's the Time to Change)
[2013]
Nell’album intitolato “Imakoso” di questo musicista e attivista anti-nucleare nippo-coreano.
Testo trovato su Japanese Protest Songs
Un’altra canzone sull’onda del grande disastro nucleare di Fukushima…
Nell’album intitolato “Imakoso” di questo musicista e attivista anti-nucleare nippo-coreano.
Testo trovato su Japanese Protest Songs
Un’altra canzone sull’onda del grande disastro nucleare di Fukushima…
今逃げるのかよ どこへ行くのか
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/26 - 08:38
Song Itineraries:
No Nukes
Crv
[1994]
Testo / Lyircs / Tekst: Milan Mladenović
Musica / Music / Muzika: Milan Mladenović - Mitar Subotić "Suba"
Album: Angel's Breath
"Ovaj album predstavlja nastavak mog rada u borbi protiv primitivizma u današnjoj kulturi, koji je uzeo maha uglavnom zbog nemilosrdnih političkih igara moći, koje su prouzrokovale sveopšte udaljavanje od spiritualnog."
"This album represents a continuation of my work in fighting against primitivism in today's culture, which had taken its toll mostly due to the ruthless political power games, causing an overall departure from the spiritual"
“Questo album rappresenta una continuazione del mio lavoro di lotta contro il primitivismo della cultura odierna, che ha preteso il suo tributo di vittime grazie agli spietati giochi politici di potere e ha causato un generale allontanamento dalla spiritualità.” - Milan Mladenović.
La storia degli Angel's Breath... (Continues)
Testo / Lyircs / Tekst: Milan Mladenović
Musica / Music / Muzika: Milan Mladenović - Mitar Subotić "Suba"
Album: Angel's Breath
"Ovaj album predstavlja nastavak mog rada u borbi protiv primitivizma u današnjoj kulturi, koji je uzeo maha uglavnom zbog nemilosrdnih političkih igara moći, koje su prouzrokovale sveopšte udaljavanje od spiritualnog."
"This album represents a continuation of my work in fighting against primitivism in today's culture, which had taken its toll mostly due to the ruthless political power games, causing an overall departure from the spiritual"
“Questo album rappresenta una continuazione del mio lavoro di lotta contro il primitivismo della cultura odierna, che ha preteso il suo tributo di vittime grazie agli spietati giochi politici di potere e ha causato un generale allontanamento dalla spiritualità.” - Milan Mladenović.
La storia degli Angel's Breath... (Continues)
Vi slepi, vi gluvi, vi sebični ljudi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/5/25 - 15:54
Song Itineraries:
Balkan Wars of the 90's
傷痍軍人の歌 (Did The War Really End?)
[1995]
Nell’album intitolato “Who Can Save The World?” di questo musicista e attivista anti-nucleare nippo-coreano.
Testo trovato su Japanese Protest Songs
Una canzone dedicata ad alcuni “effetti collaterali” della guerra, ai reduci mutilati ed invalidi e alle cosiddette “donne di conforto” (ianfu / 慰安婦), decine, forse centinaia, di migliaia di giovani cinesi e coreane (ma anche da Filippine, Burma, Tailandia, Vietnam, Malesia, Taiwan, Indonesia e Timor Est) che prima e durante la Seconda guerra mondiale vennero ridotte a schiave sessuali ad uso dell’esercito imperiale giapponese.
Nel ritornello del brano l’autore fa anche riferimento al “Matsushiro Daihon'ei Ato”, il quartier generale imperiale sotterraneo di Matsushiro, vicino a Nagano, un sistema di rifugi scavato nella montagna e destinato alla protezione dell’Imperatore e dei vertici dell’esercito. La sua costruzione iniziò tardivamente,... (Continues)
Nell’album intitolato “Who Can Save The World?” di questo musicista e attivista anti-nucleare nippo-coreano.
Testo trovato su Japanese Protest Songs
Una canzone dedicata ad alcuni “effetti collaterali” della guerra, ai reduci mutilati ed invalidi e alle cosiddette “donne di conforto” (ianfu / 慰安婦), decine, forse centinaia, di migliaia di giovani cinesi e coreane (ma anche da Filippine, Burma, Tailandia, Vietnam, Malesia, Taiwan, Indonesia e Timor Est) che prima e durante la Seconda guerra mondiale vennero ridotte a schiave sessuali ad uso dell’esercito imperiale giapponese.
Nel ritornello del brano l’autore fa anche riferimento al “Matsushiro Daihon'ei Ato”, il quartier generale imperiale sotterraneo di Matsushiro, vicino a Nagano, un sistema di rifugi scavato nella montagna e destinato alla protezione dell’Imperatore e dei vertici dell’esercito. La sua costruzione iniziò tardivamente,... (Continues)
子供のころのお祭りだった
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/25 - 15:43
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Il respiro dell’Angelo e il Verme
Antiwar Songs Blog
“Questo album rappresenta una continuazione del mio lavoro di lotta contro il primitivismo della cultura odierna, che ha preteso il suo tributo di vittime grazie agli spietati giochi politici di potere e ha causato un generale allontanamento dalla spiritualità.” – Milan Mladenović La storia degli Angel’s Breath è tragica come tragico è il periodo del […]
Antiwar Songs Staff 2015-05-25 15:41:00
Hiroshima (Never Again)
[1995]
Nell’album intitolato “Who Can Save The World?” di questo musicista e attivista anti-nucleare nippo-coreano.
Testo trovato su Japanese Protest Songs
Nell’album intitolato “Who Can Save The World?” di questo musicista e attivista anti-nucleare nippo-coreano.
Testo trovato su Japanese Protest Songs
Hiroshima, Hiroshima
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/25 - 14:43
Song Itineraries:
Hiroshima and Nagasaki 広島市 - 長崎市, No Nukes
1985
[1985]
Scritta da 甲本ヒロト / Hiroto Kōmoto.
Il primo singolo della punk rock band giapponese costituitasi proprio quell’anno.
Brano registrato dal vivo, durante un concerto alla fine del 1985, e mai incluso in alcun LP.
Una riflessione sull’olocausto nucleare a 40 anni da Hiroshima e Nagasaki.
Scritta da 甲本ヒロト / Hiroto Kōmoto.
Il primo singolo della punk rock band giapponese costituitasi proprio quell’anno.
Brano registrato dal vivo, durante un concerto alla fine del 1985, e mai incluso in alcun LP.
Una riflessione sull’olocausto nucleare a 40 anni da Hiroshima e Nagasaki.
1985 国籍不明の
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/25 - 13:53
Song Itineraries:
Hiroshima and Nagasaki 広島市 - 長崎市, No Nukes
Which Side
[2014]
Parole e musica di Jackson Browne
Nell’album intitolato “Standing in the Breach”
La guerra, il mercato delle armi, il pensiero unico neoliberista, l’avidità delle corporations, i piani di salvataggio delle banche (autrici dei dissesti globali) mentre la gente muore di fame, la politica al soldo di ricchi e potenti, la distruzione progressiva del pianeta… E tu, Da che parte stai?
L’immagine in copertina si riferisce al devastante terremoto ad Haiti nel 2010. I due scampati che attraversano le macerie tenendosi per mano descrivono il messaggio di fondo di questo ultimo lavoro del vecchio Browne: tutta la morte, il deserto, la distruzione che ci circondano rendono l’amore - fondamentale risorsa ed estrema difesa degli essere umani - ancora più difficile ma ancora più necessario.
Parole e musica di Jackson Browne
Nell’album intitolato “Standing in the Breach”
La guerra, il mercato delle armi, il pensiero unico neoliberista, l’avidità delle corporations, i piani di salvataggio delle banche (autrici dei dissesti globali) mentre la gente muore di fame, la politica al soldo di ricchi e potenti, la distruzione progressiva del pianeta… E tu, Da che parte stai?
L’immagine in copertina si riferisce al devastante terremoto ad Haiti nel 2010. I due scampati che attraversano le macerie tenendosi per mano descrivono il messaggio di fondo di questo ultimo lavoro del vecchio Browne: tutta la morte, il deserto, la distruzione che ci circondano rendono l’amore - fondamentale risorsa ed estrema difesa degli essere umani - ancora più difficile ma ancora più necessario.
You might be a young man with the mountain in his step
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/25 - 13:11
Muros y puertas
[2000]
Parole e musica di Carlos Varela, cantautore cubano
Nell’album intitolato “Nubes”
Parole e musica di Carlos Varela, cantautore cubano
Nell’album intitolato “Nubes”
Desde que existe el Mundo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/25 - 12:52
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
Un pregiudizio
2015
Ventruto, dopo il featuring con i Modena City Ramblers giunge ad un’altra preziosa collaborazione: il nuovo brano “Un pregiudizio” vede infatti la partecipazione straordinaria dei Gang, storica band combat folk recentemente tornata sulla scena con un nuovo album di inediti.
Un pregiudizio è una canzone che presenta una melodia molto coinvolgente tinta da forti venature rock folk, un'accusa in musica alle barriere sociali innalzate verso chi presenta qualsiasi tipo di diversità, sia essa di natura fisica, psichica, etnica, o sessuale).
«Conosco bene il problema del pregiudizio - afferma il cantautore - spesso causa di discriminazione ed isolamento e di un conseguente stato di stress. Occorre sempre evitare giudizi a priori o disfattisti soprattutto se non si ha avuto modo di conoscere a fondo le persone in questione. Si tratta di una delle principali battaglie sociali».
L’intervento... (Continues)
Ventruto, dopo il featuring con i Modena City Ramblers giunge ad un’altra preziosa collaborazione: il nuovo brano “Un pregiudizio” vede infatti la partecipazione straordinaria dei Gang, storica band combat folk recentemente tornata sulla scena con un nuovo album di inediti.
Un pregiudizio è una canzone che presenta una melodia molto coinvolgente tinta da forti venature rock folk, un'accusa in musica alle barriere sociali innalzate verso chi presenta qualsiasi tipo di diversità, sia essa di natura fisica, psichica, etnica, o sessuale).
«Conosco bene il problema del pregiudizio - afferma il cantautore - spesso causa di discriminazione ed isolamento e di un conseguente stato di stress. Occorre sempre evitare giudizi a priori o disfattisti soprattutto se non si ha avuto modo di conoscere a fondo le persone in questione. Si tratta di una delle principali battaglie sociali».
L’intervento... (Continues)
Cammina d'un passo distratto
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/5/25 - 12:11
If I Could Be Anywhere
[2014]
Parole e musica di Jackson Browne
Nell’album intitolato “Standing in the Breach”
La guerra, il mercato delle armi, il pensiero unico neoliberista, l’Impero statunitense (solo l’ultimo in ordine di tempo), la distruzione progressiva del pianeta… Per il vecchio Browne tutto questo mortifero inquinamento rende l’amore - fondamentale risorsa ed estrema difesa degli essere umani - ancora più difficile ma ancora più necessario.
L’immagine in copertina si riferisce al devastante terremoto ad Haiti nel 2010. Ed il terremoto è visto da Browne come un segno funesto dell’insofferenza del nostro Pianeta per tutte le offese che, imperterriti, continuiamo ad infliggergli…
Parole e musica di Jackson Browne
Nell’album intitolato “Standing in the Breach”
La guerra, il mercato delle armi, il pensiero unico neoliberista, l’Impero statunitense (solo l’ultimo in ordine di tempo), la distruzione progressiva del pianeta… Per il vecchio Browne tutto questo mortifero inquinamento rende l’amore - fondamentale risorsa ed estrema difesa degli essere umani - ancora più difficile ma ancora più necessario.
L’immagine in copertina si riferisce al devastante terremoto ad Haiti nel 2010. Ed il terremoto è visto da Browne come un segno funesto dell’insofferenza del nostro Pianeta per tutte le offese che, imperterriti, continuiamo ad infliggergli…
Sliding on the shimmering surface between two worlds
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/25 - 11:44
Song Itineraries:
War on Earth
Ulrike
[1990]
Slap!
Ulrike Meinhof was Red Army Faction founder and left wing author; Contains a sample from the song "Can't Help Falling in Love With You" performed by Elvis
Slap!
Ulrike Meinhof was Red Army Faction founder and left wing author; Contains a sample from the song "Can't Help Falling in Love With You" performed by Elvis
You sometimes wonder and you sometimes wonder
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/5/25 - 11:40
The Long Way Around
[2014]
Parole e musica di Jackson Browne
Nell’album intitolato “Standing in the Breach”
La guerra, il mercato delle armi, il pensiero unico neoliberista (il Project for the New American Century), la distruzione progressiva del pianeta… Per il vecchio Browne tutto questo mortifero inquinamento rende l’amore - fondamentale risorsa ed estrema difesa degli essere umani - ancora più difficile ma ancora più necessario.
L’immagine in copertina si riferisce al devastante terremoto ad Haiti nel 2010.
Parole e musica di Jackson Browne
Nell’album intitolato “Standing in the Breach”
La guerra, il mercato delle armi, il pensiero unico neoliberista (il Project for the New American Century), la distruzione progressiva del pianeta… Per il vecchio Browne tutto questo mortifero inquinamento rende l’amore - fondamentale risorsa ed estrema difesa degli essere umani - ancora più difficile ma ancora più necessario.
L’immagine in copertina si riferisce al devastante terremoto ad Haiti nel 2010.
I don't know what to say about these days
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/25 - 11:34
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, Weapons: our daily home war
Incubo numero zero
[1977]
Testo e musica di Claudio Lolli
Album: Disoccupate le Strade dai Sogni
Canzone dedicata a Ulrike Meinhof
Nella canzone Incubo numero zero, Lolli enunciò con le seguenti parole il convincimento che fosse ormai svanita la prospettiva di trasformare la società italiana: «Disoccupate le strade dai sogni, / ed arruolatevi nella polizia, / ci sarà bisogno di partecipare / ed è questo il modo / al nostro progetto di democrazia».
9 maggio 1976, il corpo di Ulrike Meinhof viene trovato senza vita, appeso alla finestra della sua cella nel braccio speciale del carcere di Stoccarda Stammheimer. Le perizie legali, sempre molto lacunose ed incomplete, si orientano tutte verso l’ipotesi del suicidio della militante rivoluzionaria. Ma ci sono elementi che non convincono; gli altri detenuti non credono alla versione ufficiale in cui poliziotti e medici legali si contraddicono senza pudore. E... (Continues)
Testo e musica di Claudio Lolli
Album: Disoccupate le Strade dai Sogni
Canzone dedicata a Ulrike Meinhof
Nella canzone Incubo numero zero, Lolli enunciò con le seguenti parole il convincimento che fosse ormai svanita la prospettiva di trasformare la società italiana: «Disoccupate le strade dai sogni, / ed arruolatevi nella polizia, / ci sarà bisogno di partecipare / ed è questo il modo / al nostro progetto di democrazia».
9 maggio 1976, il corpo di Ulrike Meinhof viene trovato senza vita, appeso alla finestra della sua cella nel braccio speciale del carcere di Stoccarda Stammheimer. Le perizie legali, sempre molto lacunose ed incomplete, si orientano tutte verso l’ipotesi del suicidio della militante rivoluzionaria. Ma ci sono elementi che non convincono; gli altri detenuti non credono alla versione ufficiale in cui poliziotti e medici legali si contraddicono senza pudore. E... (Continues)
Il giorno di solito comincia sporco
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/5/25 - 11:33
Information Wars
[1996]
Scritta da Jackson Browne, Jeffrey Cohen, Mark Goldenberg, Kevin McCormick, Scott Thurston e Jeff Young.
Nell’album di Jackson Browne intitolato “Looking East”
Scritta da Jackson Browne, Jeffrey Cohen, Mark Goldenberg, Kevin McCormick, Scott Thurston e Jeff Young.
Nell’album di Jackson Browne intitolato “Looking East”
Give us twenty minutes and we'll give you the world
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/25 - 10:41
Gesang der Reiskahnschlepper
[1930]
Ein Song von Bert Brecht mit Musik von Hanns Eisler
Aus dem Lehrstück Die Maßnahme
Un Song di Bert Brecht con musica di Hanns Eisler
Dal dramma didattico La linea di condotta
Se nel Lied des Händlers si sono visti i meccanismi bruti del capitalismo espressi, appunto nella maniera più chiara e brutale, da un capitalista (si conosce soltanto il prezzo della merce inanimata e animata, perché anche il lavoratore è merce), in questo Canto dei battellieri del riso gli stessi meccanismi sono espressi, in modo dolente ma altrettanto brutale, dal lavoratore-merce. Come nella Canzone del commerciante Brecht si serve ancora dei “Battellieri del riso” cinesi, gli ultimi degli ultimi in quanto pura merce addetta al durissimo trasporto di una merce di base ottenuta a sua volta con la schiavitù contadina. I battellieri sono dei “sottoschiavi”, se si può usare il termine. Sottoschiavi che tirano... (Continues)
Ein Song von Bert Brecht mit Musik von Hanns Eisler
Aus dem Lehrstück Die Maßnahme
Un Song di Bert Brecht con musica di Hanns Eisler
Dal dramma didattico La linea di condotta
Se nel Lied des Händlers si sono visti i meccanismi bruti del capitalismo espressi, appunto nella maniera più chiara e brutale, da un capitalista (si conosce soltanto il prezzo della merce inanimata e animata, perché anche il lavoratore è merce), in questo Canto dei battellieri del riso gli stessi meccanismi sono espressi, in modo dolente ma altrettanto brutale, dal lavoratore-merce. Come nella Canzone del commerciante Brecht si serve ancora dei “Battellieri del riso” cinesi, gli ultimi degli ultimi in quanto pura merce addetta al durissimo trasporto di una merce di base ottenuta a sua volta con la schiavitù contadina. I battellieri sono dei “sottoschiavi”, se si può usare il termine. Sottoschiavi che tirano... (Continues)
In der Stadt oben am Fluß
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/5/25 - 10:38
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Should I ever be a Soldier
OM JAG NÅGONSIN SKALL STRIDA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/25 - 10:25
古风五十九首之十四
La traduzione è ripresa da
SULLE RIVE DEL FIUME AZZURRO
Il sito di Giovanni Gallo dedicato alla cultura cinese
Si vedano le Note alla traduzione
IL LAMENTO DELLA SENTINELLA
(Continues)
(Continues)
Contributed by giovangallo@hotmail.com 2015/5/24 - 23:44
La marcia dei suicidi
Chanson italienne – La marcia dei suicidi – Davide Giromini – 2013
Texte de Gianni Symbolo, alias Fabio Ghelli
Interprétée par Davide Giromini
RÉVOLUTIONS SÉQUESTRÉES
… et ce fut ainsi que je devins un robot
« C'est très simple. Un jour je vis un spectacle théâtral sur la guerre d'Espagne. Le théâtre était très petit, les acteurs âgés et du vingtième siècle. Nous étions cinq ou six au parterre. Un acteur maigre et grisonnant, dont on voyait que jeune, il avait été un bel homme, mais maintenant chenu et décadent, interprétait le rôle d'un intellectuel anarchiste du nom de Camillo Berneri et il en disait en monologue un discours. La définition de « Révolutions séquestrées » qu'il donnait, toucha en moi quelque chose d'universel. Toutes les révolutions de l'histoire ont été tôt ou tard séquestrées par quelqu'un qui les avait transformées en quelque chose d'autre. Peut-être est-ce vraiment... (Continues)
Texte de Gianni Symbolo, alias Fabio Ghelli
Interprétée par Davide Giromini
RÉVOLUTIONS SÉQUESTRÉES
… et ce fut ainsi que je devins un robot
« C'est très simple. Un jour je vis un spectacle théâtral sur la guerre d'Espagne. Le théâtre était très petit, les acteurs âgés et du vingtième siècle. Nous étions cinq ou six au parterre. Un acteur maigre et grisonnant, dont on voyait que jeune, il avait été un bel homme, mais maintenant chenu et décadent, interprétait le rôle d'un intellectuel anarchiste du nom de Camillo Berneri et il en disait en monologue un discours. La définition de « Révolutions séquestrées » qu'il donnait, toucha en moi quelque chose d'universel. Toutes les révolutions de l'histoire ont été tôt ou tard séquestrées par quelqu'un qui les avait transformées en quelque chose d'autre. Peut-être est-ce vraiment... (Continues)
LA MARCHE DES SUICIDÉS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/5/24 - 20:55
You Can (Mass Trespass, 1932)
2005
Dall'album "A Singsong and a scrap"
Per il ramblers mass trespass si veda The Manchester Rambler
Dall'album "A Singsong and a scrap"
Per il ramblers mass trespass si veda The Manchester Rambler
For all those feet in ancient times
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/5/24 - 20:32
Fields of St. Etienne
Testo / Lyrics: Graham Lyle
Through the fields of St. Etienne
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/24 - 17:05
John Golden and the Lawrence Strike
JOHN GOLDEN OCH STREJKEN I LAWRENCE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/24 - 13:29
La luna di Ferrara
Bellissima canzone, però in questo testo ci sono numerosi errori. "Canta la strada elegante"??? Taglia la strada e le gambe. "Su com'è capitato", non sul "movente arbitrato" (??!). "Non guarda mai in faccia", non "non manda mai in pace".
(Alessia)
(Alessia)
Grazie Alessia, con un ampio ritardo abbiamo corretto il testo [CCG Staff]
2015/5/24 - 12:13
Liberare tutti
Pino Masi: Liberare tutti + tipico comizio pinomasiano al Fondo Comunista (Case Minime di Rovezzano, Firenze) il 1° luglio 2011
NB. A 1'10" si nota il passaggio di un amministratore di questo sito in pantaloncini corti. In background una sconosciuta voce femminile canta la canzone assieme a Pino Masi, mentre imperversano i celebri e terribili bambini delle Minime.
NB. A 1'10" si nota il passaggio di un amministratore di questo sito in pantaloncini corti. In background una sconosciuta voce femminile canta la canzone assieme a Pino Masi, mentre imperversano i celebri e terribili bambini delle Minime.
Riccardo Venturi 2015/5/23 - 20:04
Stazioni
English translation by Alice Bellesi
STATIONS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alice Bellesi 2015/5/23 - 18:11
Perché non dormi fratello
English translation by Alice Bellesi
WHY AREN'T YOU SLEEPING, BROTHER?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alice Bellesi 2015/5/23 - 17:19
Creemos el hombre nuevo
English translation by Alice Bellesi
LET'S CREATE THE NEW MAN
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alice Bellesi 2015/5/23 - 16:19
L'hana mortu cantande
Confermo che l'armonizzazione di Tonino Puddu è completamente differente da quella di piero marras, ed è per coro. La potete trovare qui:
https://www.youtube.com/watch?v=gC4qYWDU72Y
Una versione ancora diverse è quella del coro Barbagia, qui:
https://www.youtube.com/watch?v=kZ2oDrg6L58
https://www.youtube.com/watch?v=gC4qYWDU72Y
Una versione ancora diverse è quella del coro Barbagia, qui:
https://www.youtube.com/watch?v=kZ2oDrg6L58
Salvatore 2015/5/22 - 20:27
Monte Pasubio
@Nipote di un reduce Alpino: Il canto "Monte Pasubio" è un canto d'autore, parole di Carlo Gemignani e musica di Bepi de Marzi, con questo non voglio dire che non sia un canto ispirato al periodo della ritirata dal Pasubio. E anzi è uno dei pochissimi canti che si sono ispirati alle vicende del Pasubio.
Ma quello che tendo a sottolineare è che essendo d'autore, e l'autore nato nel 1935, non può essere considerato un Canto della Prima Guerra Mondiale (e neppure della seconda)... ovvero nato tra i soldati (alpini) in quel periodo.
Senza dubbio un gran bel canto "ispirato" alla Grande Guerra, inciso nel 1968 da "I Crodaioli" di De Marzi.
Non mi risulta quindi non potesse essere cantata in presenza di ufficiali, tanto che il Coro della Brigata Alpina Julia lo ha sempre avuto in repertorio fin dal 1979...
Vedo! :-)
Ma quello che tendo a sottolineare è che essendo d'autore, e l'autore nato nel 1935, non può essere considerato un Canto della Prima Guerra Mondiale (e neppure della seconda)... ovvero nato tra i soldati (alpini) in quel periodo.
Senza dubbio un gran bel canto "ispirato" alla Grande Guerra, inciso nel 1968 da "I Crodaioli" di De Marzi.
Non mi risulta quindi non potesse essere cantata in presenza di ufficiali, tanto che il Coro della Brigata Alpina Julia lo ha sempre avuto in repertorio fin dal 1979...
Vedo! :-)
Ivan Fozzer 2015/5/22 - 16:43
Ambaradan
Chanson italienne – Ambaradan – Alessio Lega – 2015
Texte et musique de Alessio Lega
Le sympathique mot « ambaradan » (ou « ambaradam »), qui en italien familier signifie « bordel, confusion, confusion », n'a pas une origine très sympathique, comme déjà nous avons eu le moyen de dire dans l'introduction à une homonyme chanson de Yo Yo Mundi, « Ambaradan » (de 2002). La bataille pour la conquête de l'Amba Aradam (dans l'Éthiopie Septentrionale) de la part des troupes italiennes pendant la guerre abyssine se déroula à partir du 12 février 1936 et fut un massacre aux aspects, cependant, un peu particuliers. Dans la bataille de l'Amba Aradam, en effet, les troupes italiennes étaient alliées à des tribus locales qui, à leur tour, avaient noué des liens même avec les Éthiopiens. Dans l'affrontement se créa à un certain point une telle confusion de sorte que personne n'était plus en mesure de... (Continues)
Texte et musique de Alessio Lega
Le sympathique mot « ambaradan » (ou « ambaradam »), qui en italien familier signifie « bordel, confusion, confusion », n'a pas une origine très sympathique, comme déjà nous avons eu le moyen de dire dans l'introduction à une homonyme chanson de Yo Yo Mundi, « Ambaradan » (de 2002). La bataille pour la conquête de l'Amba Aradam (dans l'Éthiopie Septentrionale) de la part des troupes italiennes pendant la guerre abyssine se déroula à partir du 12 février 1936 et fut un massacre aux aspects, cependant, un peu particuliers. Dans la bataille de l'Amba Aradam, en effet, les troupes italiennes étaient alliées à des tribus locales qui, à leur tour, avaient noué des liens même avec les Éthiopiens. Dans l'affrontement se créa à un certain point une telle confusion de sorte que personne n'était plus en mesure de... (Continues)
AMBARADAN
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/5/22 - 14:31
Sundown
[1937]
Parole e musica di Agnes “Sis” Cunningham
Nella raccolta intitolata “Sis Cunningham - Broadside Ballads, Vol. 9: Sundown”, pubblicato dalla Folkways Records nel 1976.
Una canzone dai campi di cotone nel Missouri degli anni 30.
Per combattere la depressione e l’inaridimento dei terreni agricoli, l’Agricultural Adjustment Administration (AAA) di Roosevelt fece applicare nuovi metodi di coltivazione e abbassare drasticamente la produzione, in modo che i prodotti raggiungessero un prezzo di mercato minimo significativo. Per fare questo il settore agricolo fu fortemente sovvenzionato con assegni federali, che però s’intascarono interamente i proprietari. Come al solito furono i ricchi ad arricchirsi e i poveri ad impoverirsi ulteriormente.
Sfruttati come sempre e, per di più, presi per il culo, gli “sharecroppers” si organizzarono in sindacato, la Southern Tenant Farmers' Union (STFU),... (Continues)
Parole e musica di Agnes “Sis” Cunningham
Nella raccolta intitolata “Sis Cunningham - Broadside Ballads, Vol. 9: Sundown”, pubblicato dalla Folkways Records nel 1976.
Una canzone dai campi di cotone nel Missouri degli anni 30.
Per combattere la depressione e l’inaridimento dei terreni agricoli, l’Agricultural Adjustment Administration (AAA) di Roosevelt fece applicare nuovi metodi di coltivazione e abbassare drasticamente la produzione, in modo che i prodotti raggiungessero un prezzo di mercato minimo significativo. Per fare questo il settore agricolo fu fortemente sovvenzionato con assegni federali, che però s’intascarono interamente i proprietari. Come al solito furono i ricchi ad arricchirsi e i poveri ad impoverirsi ulteriormente.
Sfruttati come sempre e, per di più, presi per il culo, gli “sharecroppers” si organizzarono in sindacato, la Southern Tenant Farmers' Union (STFU),... (Continues)
Down in the cotton row, pickin in the sun
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/22 - 13:12
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
An die Kämpfer in den Konzentrationslagern
KESKITYSLEIRIEN TAISTELIJOILLE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/5/22 - 10:34
Unemployment Stomp
[1938]
Parole e musica di William Lee Conley (“Big Bill”) Broonzy (1893–1959), uno dei 17 figli di un “sharecropper”, un mezzadro di Scott, Mississippi.
Trovo il brano nelle raccolte “Brother, Can You Spare A Dime?: American Song During The Great Depression” (New World Records, 1977) e “Complete Recorded Works, Vol. 7 (1937-1938)”, pubblicata dalla Document Records nel 1992.
“When you work twelve months of the year as a farmer and don’t come out of debt, and the boss has to give you food on credit ’til the crop is sold, you can’t do nothing but get the blues.”, scriveva Big Bill Broonzy nella sua autobiografia intitolata “Big Bill’s Blues”.
Negli anni 20, come molti altri giovani neri, anche Big Bill prese la via del nord e a Chicago, nel 1927, incise la sua prima canzone, “House Rent Stomp”.
Molte delle sue canzoni raccontano della vita difficile degli afroamericani negli anni 30:... (Continues)
Parole e musica di William Lee Conley (“Big Bill”) Broonzy (1893–1959), uno dei 17 figli di un “sharecropper”, un mezzadro di Scott, Mississippi.
Trovo il brano nelle raccolte “Brother, Can You Spare A Dime?: American Song During The Great Depression” (New World Records, 1977) e “Complete Recorded Works, Vol. 7 (1937-1938)”, pubblicata dalla Document Records nel 1992.
“When you work twelve months of the year as a farmer and don’t come out of debt, and the boss has to give you food on credit ’til the crop is sold, you can’t do nothing but get the blues.”, scriveva Big Bill Broonzy nella sua autobiografia intitolata “Big Bill’s Blues”.
Negli anni 20, come molti altri giovani neri, anche Big Bill prese la via del nord e a Chicago, nel 1927, incise la sua prima canzone, “House Rent Stomp”.
Molte delle sue canzoni raccontano della vita difficile degli afroamericani negli anni 30:... (Continues)
I'm a law abiding citizen, and my debts I sure will pay,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/5/22 - 10:15
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Et quand ma vie parait une jachère vide
Ça pourrait avoir l'influence de la chanson courageuse de Pauvre Martin.
Et quand ma vie parait une jachère vide
(Continues)
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Contributed by Carles Viadel 2015/5/22 - 04:52
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Album: "La tierra está sorda"
I morti e gli assassinati nel carcere franchista di San Cristóbal in Navarra venivano sepolti con una bottiglia tra le gambe. Dentro, un foglio riportava il nome e la condanna. Questo pezzo di terra è conosciuto come "il cimitero delle bottiglie".