Francesco Guccini: Lui e lei
[1970]
Testo e musica di Francesco Guccini
Lyrics and music by Francesco Guccini
Album: Due anni dopo
A leggere i poeti (che nessuno al mondo , poi, leggerà mai)
di Riccardo Venturi
Quei poeti, che nessuno al mondo (poi) avrebbe mai letto, avevano un nome e un cognome. Erano quasi tutti di paesi strani e le loro poesie le avevano scritte in lingue anche più strane dei loro paesi; ogni tanto, però, provavo uno strano piacere nell'andare a cercare in mezzo ai classici, quelli che ci erano inflitti a scuola, per trovare la “perla sconosciuta” il cui autore non era da dire immediatamente. Sennò la sorpresa andava a farsi fottere, lo sgranamento degli occhi che era l'attesa conclusione quando il nome veniva finalmente rivelato. L'autore di quei versi che, per due o tre minuti, avevano fatto un po' sognare era lo stesso che, la mattina fra i banchi di classe, ci faceva caramellare i coglioni... (continuer)
Testo e musica di Francesco Guccini
Lyrics and music by Francesco Guccini
Album: Due anni dopo
A leggere i poeti (che nessuno al mondo , poi, leggerà mai)
di Riccardo Venturi
Quei poeti, che nessuno al mondo (poi) avrebbe mai letto, avevano un nome e un cognome. Erano quasi tutti di paesi strani e le loro poesie le avevano scritte in lingue anche più strane dei loro paesi; ogni tanto, però, provavo uno strano piacere nell'andare a cercare in mezzo ai classici, quelli che ci erano inflitti a scuola, per trovare la “perla sconosciuta” il cui autore non era da dire immediatamente. Sennò la sorpresa andava a farsi fottere, lo sgranamento degli occhi che era l'attesa conclusione quando il nome veniva finalmente rivelato. L'autore di quei versi che, per due o tre minuti, avevano fatto un po' sognare era lo stesso che, la mattina fra i banchi di classe, ci faceva caramellare i coglioni... (continuer)
Lui e lei
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 20/5/2015 - 22:25
La ballata di Piero dei fossi
Chanson italienne – La ballata di Piero dei fossi – Pino Bertelli -
Texte de Pino Bertelli
Musique de Massimo Panicucci
Texte de Pino Bertelli
Musique de Massimo Panicucci
Dans cette longue ballade de l'anarchiste Pino Bertelli, on parle de Piero Ciampi, de Livourne et de beaucoup d'autres choses. Pour le reste voir le CCG blog. [RV]
à Piero Ciampi,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 20/5/2015 - 22:20
Ambaradan
[2015]
Testo e musica di Alessio Lega
Lyrics and music by Alessio Lega
dall'album ALESSIO LEGA e i MALFATTORI - AlbumConcerto (2016)
La simpatica parola “ambaradan” (o “ambaradam”), che in italiano colloquiale significa “casino, confusione, baraonda”, non ha un'origine tanto simpatica, come già abbiamo avuto modo di dire nell'introduzione ad un' omonima canzone degli Yo Yo Mundi, “Ambaradan” (del 2002). La battaglia per la conquista dell'Amba Aradam (nell'Etiopia Settentrionale) da parte delle truppe italiane durante la guerra abissina si svolse a partire dal 12 febbraio 1936 e fu un massacro dai risvolti, però, assai particolari. Nella battaglia dell'Amba Aradam, infatti, le truppe italiane erano alleate con delle tribù locali che, a loro volta, avevano stretto legami anche con gli etiopi. Nello scontro si creò ad un certo punto una tale confusione per cui nessuno era più in grado di... (continuer)
Testo e musica di Alessio Lega
Lyrics and music by Alessio Lega
dall'album ALESSIO LEGA e i MALFATTORI - AlbumConcerto (2016)
La simpatica parola “ambaradan” (o “ambaradam”), che in italiano colloquiale significa “casino, confusione, baraonda”, non ha un'origine tanto simpatica, come già abbiamo avuto modo di dire nell'introduzione ad un' omonima canzone degli Yo Yo Mundi, “Ambaradan” (del 2002). La battaglia per la conquista dell'Amba Aradam (nell'Etiopia Settentrionale) da parte delle truppe italiane durante la guerra abissina si svolse a partire dal 12 febbraio 1936 e fu un massacro dai risvolti, però, assai particolari. Nella battaglia dell'Amba Aradam, infatti, le truppe italiane erano alleate con delle tribù locali che, a loro volta, avevano stretto legami anche con gli etiopi. Nello scontro si creò ad un certo punto una tale confusione per cui nessuno era più in grado di... (continuer)
Ambaradurambaradirambaradan
(continuer)
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envoyé par daniela -k.d.- & Riccardo Venturi 20/5/2015 - 21:21
La luna sulle vette
Non solo in Germania lo scoutismo dette origine ad esperienze resistenziali, come i “Navajos” di Colonia, in Italia vi fu l'importante esperienza delle Aquile Randagie
Nell'ottobre del 1922 sale al potere il partito fascista che si prefigge uno stato totalitario e dunque un controllo sulle idee della popolazione italiana, per raggiungere questo obiettivo pone subito molta attenzione all'educazione dei giovani, e quindi, il 14 gennaio 1923 nasce l'ONB (Opera Nazionale Balilla) e vengono sciolte tutte le organizzazioni a carattere o inquadramento militare. Alcuni prefetti applicano questa classificazione anche alle organizzazioni scout, nonostante spesso le autorità ecclesiastiche intervengano in loro difesa, e molte camicie nere cominciano a compiere atti di violenza contro appartenenti a gruppi scout, tanto che ad Argenta viene ucciso Don Minzoni, fondatore del gruppo scout locale.
Per... (continuer)
Nell'ottobre del 1922 sale al potere il partito fascista che si prefigge uno stato totalitario e dunque un controllo sulle idee della popolazione italiana, per raggiungere questo obiettivo pone subito molta attenzione all'educazione dei giovani, e quindi, il 14 gennaio 1923 nasce l'ONB (Opera Nazionale Balilla) e vengono sciolte tutte le organizzazioni a carattere o inquadramento militare. Alcuni prefetti applicano questa classificazione anche alle organizzazioni scout, nonostante spesso le autorità ecclesiastiche intervengano in loro difesa, e molte camicie nere cominciano a compiere atti di violenza contro appartenenti a gruppi scout, tanto che ad Argenta viene ucciso Don Minzoni, fondatore del gruppo scout locale.
Per... (continuer)
La luna che risplende inonda di luce
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 20/5/2015 - 18:06
It's A Long Way Down To The Soupline
Traduzione svedese / Swedish translation / Svensk översättning: Jacob Branting
DET ÄR LÅNG VÄG ATT GÅ I SOPPKÖN
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 20/5/2015 - 16:43
Casey Jones, the Union Scab
Audio link to the song from 1975 performed by Turun ylioppilasteatteri (Turku Student Theatre)
ANTTI MÄNTTI, LAKKORIKKURI
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 20/5/2015 - 13:29
Battleship of Maine
Come sospettavo, ho ora conferma che questa ripresa alla fine dei ’50 dai New Lost City Ramblers è una canzone satirica, da “vaudeville”, risalente ai tempi della guerra ispano-americana (1898), quella che, col pretesto dell’affondamento dell’USS Maine (in realtà un’operazione di “false flag”), fece sì che gli USA si pappassero Cuba, Filippine, Porto Rico e Guam ponendo fine ai residui possedimenti coloniali spagnoli in America.
Ma negli anni 20, quindi ben prima dei New Lost City Ramblers, il brano fu un cavallo di battaglia di Wilmer Watts (1897-1943), cantante e polistrumentista di Gaston County, North Carolina, uno che riusciva a suonare anche cinque strumenti all’unisono e che, all’occorrenza, si accompagnava al gruppo de "The Lonely Eagles”. La loro versione s’intitolava “Fightin' in the War with Spain”. Il testo l’ho trovato sul solito, imprescindibile Mudcat Café come trascritto... (continuer)
Ma negli anni 20, quindi ben prima dei New Lost City Ramblers, il brano fu un cavallo di battaglia di Wilmer Watts (1897-1943), cantante e polistrumentista di Gaston County, North Carolina, uno che riusciva a suonare anche cinque strumenti all’unisono e che, all’occorrenza, si accompagnava al gruppo de "The Lonely Eagles”. La loro versione s’intitolava “Fightin' in the War with Spain”. Il testo l’ho trovato sul solito, imprescindibile Mudcat Café come trascritto... (continuer)
FIGHTIN' IN THE WAR WITH SPAIN
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/5/2015 - 09:02
Teče mi, teče vodica
anonyme
A orecchio direi che la seconda versione è delle Slovenia nord-occidentale (Caporetto).
Piero Purini 19/5/2015 - 17:45
Workers of the World, Awaken
Traduzione svedese 4 / Swedish translation 4 / Svensk översättning 4: Jacob Branting
VÄRLDENS ALLA SLAVAR, VAKNA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 19/5/2015 - 17:40
Non siamo tutti eroi
Version française – NOUS NE SOMMES PAS TOUS DES HÉROS – Marco Valdo M.I. – 2015
Chanson italienne – Non siamo tutti eroi – Piero Ciampi – 1962
Chanson italienne – Non siamo tutti eroi – Piero Ciampi – 1962
NOUS NE SOMMES PAS TOUS DES HÉROS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 19/5/2015 - 17:05
Factory Town
[1988]
Parole e musica di Danny Wayland "Dan" Seals (1948-2009), country singer e songwriter.
Nel suo album “Rage On” del 1988.
Parole e musica di Danny Wayland "Dan" Seals (1948-2009), country singer e songwriter.
Nel suo album “Rage On” del 1988.
Billy came by this morning
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/5/2015 - 15:32
The trumpets of Jericho
La Storia dovrebbe insegnarci qualcosa
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 19/5/2015 - 14:57
Harlan County Blues
[1940]
Parole e musica di George Davis (1906-1992), minatore, cantautore, conduttore radiofonico, testimone della lunghissima lotta dei minatori del Kentucky e, in particolare, di quelli della contea di Harlan, detta non a caso “Bloody Harlan County”, dove il confronto sanguinoso tra lavoratori, compagnie e strikebreakers durò quasi ininterrottamente dai primi del 900 fino agli anni 70 e alla crisi mondiale dell’estrazione del carbone.
Nel disco di George Davis intitolato “When Kentucky Had No Union Men”, pubblicato nel 1967 dalla Folkways Records.
Interpretata anche da Mike Seeger nel disco “Tipple, Loom & Rail - Songs Of The Industrialization Of The South” (Folkways Records, 1966)
Poi anche nella raccolta “Songs And Ballads Of The Bituminous Miners” edita nel 2002 dalla Biblioteca del Congresso USA.
Sono moltissime le canzoni già presenti sul sito dedicate alla “Harlan War”. Se... (continuer)
Parole e musica di George Davis (1906-1992), minatore, cantautore, conduttore radiofonico, testimone della lunghissima lotta dei minatori del Kentucky e, in particolare, di quelli della contea di Harlan, detta non a caso “Bloody Harlan County”, dove il confronto sanguinoso tra lavoratori, compagnie e strikebreakers durò quasi ininterrottamente dai primi del 900 fino agli anni 70 e alla crisi mondiale dell’estrazione del carbone.
Nel disco di George Davis intitolato “When Kentucky Had No Union Men”, pubblicato nel 1967 dalla Folkways Records.
Interpretata anche da Mike Seeger nel disco “Tipple, Loom & Rail - Songs Of The Industrialization Of The South” (Folkways Records, 1966)
Poi anche nella raccolta “Songs And Ballads Of The Bituminous Miners” edita nel 2002 dalla Biblioteca del Congresso USA.
Sono moltissime le canzoni già presenti sul sito dedicate alla “Harlan War”. Se... (continuer)
A bunch of fellers the other day
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/5/2015 - 14:52
Spinning Room Blues
[1936/1965]
Canzone scritta da Dorsey Dixon e interpretata col fratello Howard, i Dixon Bothers. Entrambi furono operai tessili dall’adolescenza fino alla pensione. Le ultime tre strofe (indicate tra parentesi) furono aggiunte nel 1965, a mo’ di attualizzazione)
Un brano in qualche modo gemello di Weave Room Blues
Interpretata da Mike Seeger nel disco “Tipple, Loom & Rail - Songs Of The Industrialization Of The South” (Folkways Records, 1966)
Poi in diverse raccolte dedicate alla riscoperta dei Dixon Brothers.
Infine nel disco collettivo “Poor Man, Rich Man - American Country Songs Of Protest” (1989).
Canzone scritta da Dorsey Dixon e interpretata col fratello Howard, i Dixon Bothers. Entrambi furono operai tessili dall’adolescenza fino alla pensione. Le ultime tre strofe (indicate tra parentesi) furono aggiunte nel 1965, a mo’ di attualizzazione)
Un brano in qualche modo gemello di Weave Room Blues
Interpretata da Mike Seeger nel disco “Tipple, Loom & Rail - Songs Of The Industrialization Of The South” (Folkways Records, 1966)
Poi in diverse raccolte dedicate alla riscoperta dei Dixon Brothers.
Infine nel disco collettivo “Poor Man, Rich Man - American Country Songs Of Protest” (1989).
About the old spinning room I'm a-going to tell a tale
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/5/2015 - 13:28
Death Of Mother Jones
[1930]
Canzone di autore anonimo.
La prima incisione è di Gene Autry, 1931.
In alcune compilation, come “Brother, Can You Spare A Dime?: American Song During The Great Depression” (1977) e “Poor Man, Rich Man - American Country Songs Of Protest” (1989).
Testo trovato su Union Songs
Ripresa anche da Joe Glazer nel suo “Down In A Coal Mine” del 1974.
Quindi David Rovics – cui la canzone è stata impropriamente attribuita in origine – è solo l’ultimo arrivato in ordine di tempo…
Nel 1930 moriva, ultranovantenne, la leggendaria Mary Harris "Mother" Jones, insegnante ed agitatrice sociale, organizzatrice dell’United Mine Workers e fondatrice dell’Industrial Workers of the World, in prima linea in tutti i grandi scioperi dalla seconda metà dell’800 fino al massacro di Paint Creek (1912), a quelli di Ludlow (1914) e Matewan (1920) e alla battaglia di Blair Mountain.
Quando scioperare significava davvero qualcosa e chi lo faceva sapeva cosa rischiava (non solo qualche ora di paga sulla pelle degli altri)…
Canzone di autore anonimo.
La prima incisione è di Gene Autry, 1931.
In alcune compilation, come “Brother, Can You Spare A Dime?: American Song During The Great Depression” (1977) e “Poor Man, Rich Man - American Country Songs Of Protest” (1989).
Testo trovato su Union Songs
Ripresa anche da Joe Glazer nel suo “Down In A Coal Mine” del 1974.
Quindi David Rovics – cui la canzone è stata impropriamente attribuita in origine – è solo l’ultimo arrivato in ordine di tempo…
Nel 1930 moriva, ultranovantenne, la leggendaria Mary Harris "Mother" Jones, insegnante ed agitatrice sociale, organizzatrice dell’United Mine Workers e fondatrice dell’Industrial Workers of the World, in prima linea in tutti i grandi scioperi dalla seconda metà dell’800 fino al massacro di Paint Creek (1912), a quelli di Ludlow (1914) e Matewan (1920) e alla battaglia di Blair Mountain.
Quando scioperare significava davvero qualcosa e chi lo faceva sapeva cosa rischiava (non solo qualche ora di paga sulla pelle degli altri)…
Bernart Bartleby 19/5/2015 - 12:20
Money Cravin' Folks
[1929]
Parole e musica di Blind Alfred Reed.
Testo trovato sull’imprescindibile Mudcat Café
Nel disco collettivo “Poor Man, Rich Man - American Country Songs Of Protest”, pubblicato dalla statunitense Rounder Records nel 1989
Poi nella raccolta interamente dedicata a Blind Alfred Reed intitolata “Complete Recorded Works In Chronological Order (1927-1929)”, pubblicata dall’austriaca Document Records nel 1998.
Ripresa anche da Frank Tovey, in arte Fad Gadget, nel suo dico del 1989 intitolato “Tyranny And The Hired Hand”
I ricchi, gli avidi, gli usurai e gli affamatori, che il diavolo se li porti!
Parole e musica di Blind Alfred Reed.
Testo trovato sull’imprescindibile Mudcat Café
Nel disco collettivo “Poor Man, Rich Man - American Country Songs Of Protest”, pubblicato dalla statunitense Rounder Records nel 1989
Poi nella raccolta interamente dedicata a Blind Alfred Reed intitolata “Complete Recorded Works In Chronological Order (1927-1929)”, pubblicata dall’austriaca Document Records nel 1998.
Ripresa anche da Frank Tovey, in arte Fad Gadget, nel suo dico del 1989 intitolato “Tyranny And The Hired Hand”
I ricchi, gli avidi, gli usurai e gli affamatori, che il diavolo se li porti!
Let me tell you 'bout the money cravin' folks
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/5/2015 - 10:43
El derecho de vivir en paz
OIKEUS RAUHAAN JA ELÄMÄÄN
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 19/5/2015 - 09:50
Piero dei Fossi
Antiwar Songs Blog
È forse la prima volta in questo sito che la vera introduzione a una canzone viene affidata piuttosto al blog che alla pagina che la contiene e, in fondo, non ve n’è nessuna precisa ragione. Del resto, di fronte a Piero Ciampi, alla sua vita e alle sue canzoni è sempre bene non invocare troppe […]
Antiwar Songs Staff 2015-05-18 23:29:00
La ballata di Piero dei fossi
May 14-19, 2015
Traduzione inglese integrale di Riccardo Venturi
14-19 maggio 2015
This long ballad by the anarchist Pino Bertelli tells about Piero Ciampi, Livorno and several other things.
Dear English-speaking reader. You are not supposed to know Piero Ciampi, his life, his poems, his songs and his wine. Should any of his songs one day be translated into English, you'd probably discover and/or think he was sort of poète maudit, but this wouldn't be fully correct; there's one article on him in the Italian Wikipedia, and one -God only knows why- in Polish. But the only thing one could reasonably say is that he was Piero Ciampi, and that's all. So, before some of his songs are finally translated, perhaps you won't object to some kind of presentation. In my opinion, the following, long ballad by Pino Bertelli is Piero Ciampi's best presentation ever written in any form, much better than... (continuer)
Traduzione inglese integrale di Riccardo Venturi
14-19 maggio 2015
This long ballad by the anarchist Pino Bertelli tells about Piero Ciampi, Livorno and several other things.
Dear English-speaking reader. You are not supposed to know Piero Ciampi, his life, his poems, his songs and his wine. Should any of his songs one day be translated into English, you'd probably discover and/or think he was sort of poète maudit, but this wouldn't be fully correct; there's one article on him in the Italian Wikipedia, and one -God only knows why- in Polish. But the only thing one could reasonably say is that he was Piero Ciampi, and that's all. So, before some of his songs are finally translated, perhaps you won't object to some kind of presentation. In my opinion, the following, long ballad by Pino Bertelli is Piero Ciampi's best presentation ever written in any form, much better than... (continuer)
THE BALLAD OF PIERO OF THE FOSSI
(continuer)
(continuer)
18/5/2015 - 22:58
A Maid That's Deep In Love
Manca la traduzione e propongo quella di Musica & Memoria
Un brano romantico e molto semplice, parla di una ragazza che per seguire il suo innamorato nel Nuovo Mondo si traveste da uomo e si imbarca come mozzo su una nave, ma il suo capitano si innamora di lei; a riva svela il suo segreto e il capitano le giura amore eterno e la implora di sposarlo.
Un brano romantico e molto semplice, parla di una ragazza che per seguire il suo innamorato nel Nuovo Mondo si traveste da uomo e si imbarca come mozzo su una nave, ma il suo capitano si innamora di lei; a riva svela il suo segreto e il capitano le giura amore eterno e la implora di sposarlo.
UNA FANCIULLA PERDUTAMENTE INNAMORATA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Cattia Salto 18/5/2015 - 22:48
Le défilé de l'Empire
La dedica è ad un amico appartenente alla goguette della “Lice chansonnière”, una delle più celebri di Parigi, nata nel 1831 e scioltasi nel 1967.
A dicembre del 1851, a soli due anni e mezzo dopo la Rivoluzione repubblicana del 1848 ed il relativo bagno di sangue, si era consumato il colpo di Stato di Luigi Napoleone Bonaparte il quale, dopo aver sospeso ogni diritto democratico e proceduto ad un’ondata indiscriminata di arresti, si era cucito addosso la legittimazione con il plebiscito di dicembre. A gennaio dell’anno seguente, la monarchia e la sua corte di ufficiali, magistrati, accademici, banchieri e porporati sfilavano in pompa magna, ancora una volta restaurati, tra le nebbie dell’inverno parigino, quasi una processione di morti viventi…
A dicembre del 1851, a soli due anni e mezzo dopo la Rivoluzione repubblicana del 1848 ed il relativo bagno di sangue, si era consumato il colpo di Stato di Luigi Napoleone Bonaparte il quale, dopo aver sospeso ogni diritto democratico e proceduto ad un’ondata indiscriminata di arresti, si era cucito addosso la legittimazione con il plebiscito di dicembre. A gennaio dell’anno seguente, la monarchia e la sua corte di ufficiali, magistrati, accademici, banchieri e porporati sfilavano in pompa magna, ancora una volta restaurati, tra le nebbie dell’inverno parigino, quasi una processione di morti viventi…
Bernart Bartleby 18/5/2015 - 14:33
Le Bal et la guillotine
[1849]
Versi di Gustave Leroy (1818-1860), celebre chansonier e goguettier amico di Charles Gille e con lui nella goguette parigina “des Animaux”.
Sull’“Air des faux dieux, faux timbre des Trois Couleurs”(ignoro di quale brano musicale si tratti).
Canzone che parla della repressione della “Primavera dei Popoli” in Francia, l’ennesima rivoluzione tradita. Infatti tra le forze che avevano travolto la monarchia prevalsero quelle più conservatrici, anti-popolari. Cosicchè nel giugno Parigi insorse di nuovo e la rivolta operaia fu schiacciata nel sangue dalle truppe del generale Louis Eugène Cavaignac.
Nel brano il racconto dell’esecuzione di due insorti, proprio mentre all’Eliseo il presidente – quel grande “repubblicano” di Carlo Luigi Napoleone Bonaparte, poi Napoleone III imperatore - dà un grande ricevimento di gala…
Nella vignetta – impostata come una scena dalla mitologia greca – il... (continuer)
Versi di Gustave Leroy (1818-1860), celebre chansonier e goguettier amico di Charles Gille e con lui nella goguette parigina “des Animaux”.
Sull’“Air des faux dieux, faux timbre des Trois Couleurs”(ignoro di quale brano musicale si tratti).
Canzone che parla della repressione della “Primavera dei Popoli” in Francia, l’ennesima rivoluzione tradita. Infatti tra le forze che avevano travolto la monarchia prevalsero quelle più conservatrici, anti-popolari. Cosicchè nel giugno Parigi insorse di nuovo e la rivolta operaia fu schiacciata nel sangue dalle truppe del generale Louis Eugène Cavaignac.
Nel brano il racconto dell’esecuzione di due insorti, proprio mentre all’Eliseo il presidente – quel grande “repubblicano” di Carlo Luigi Napoleone Bonaparte, poi Napoleone III imperatore - dà un grande ricevimento di gala…
Nella vignetta – impostata come una scena dalla mitologia greca – il... (continuer)
C'est aujourd'hui qu'eut lieu le sacrifice,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/5/2015 - 13:48
Tuer l'ennui !
[giugno 1848]
Versi di Eugène Pottier in “Chants révolutionnaires”, edizione del 1887.
Musica non indicata.
La dedica è ovviamente di molto successiva alla canzone (Pottier era del 1816 mentre Zola del 1840)
Versi di Eugène Pottier in “Chants révolutionnaires”, edizione del 1887.
Musica non indicata.
La dedica è ovviamente di molto successiva alla canzone (Pottier era del 1816 mentre Zola del 1840)
envoyé par Bernart Bartleby 18/5/2015 - 13:08
Le Peuple
[1848]
Versi di Eugène Pottier in “Chants révolutionnaires”, edizione del 1887.
Musica non indicata.
Versi di Eugène Pottier in “Chants révolutionnaires”, edizione del 1887.
Musica non indicata.
Quand tombait la pluie fine et qu’un manteau de glace
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/5/2015 - 12:54
Kumar Gautan: An Open Letter From Aruna Shanbaug
[2011]
Versi di Kumar Gautan, poeta indiano.
Aruna Shanbaug – che l’autore fà parlare in prima persona in questa poesia – è morta oggi nell’ospedale King Edward Memorial Hospital di Mumbai dove si trovava ricoverata da 42 anni, quarantadue anni in stato vegetativo. La sua vita si era di fatto fermata nel 1973 quando, giovane infermiera, in quello stesso ospedale, era stata aggredita, violentata e strangolata da tal Sohanlal Bhartha Walmiki, un addetto alle pulizie. Costui, prima di brutalizzarla, era riuscito a passarle una catena intorno al collo, causandole così asfissia e danno spinale.
Lo stupratore se la cavò con sette anni di galera per aggressione e rapina, nel processo nemmeno rilevarono il tentato omicidio e la violenza sessuale.
La pena per Aruna Shanbaug è stata molto più lunga.
Nel 2010 la Corte Suprema indiana ha rigettato la richiesta di consentire l’eutanasia per Aruna... (continuer)
Versi di Kumar Gautan, poeta indiano.
Aruna Shanbaug – che l’autore fà parlare in prima persona in questa poesia – è morta oggi nell’ospedale King Edward Memorial Hospital di Mumbai dove si trovava ricoverata da 42 anni, quarantadue anni in stato vegetativo. La sua vita si era di fatto fermata nel 1973 quando, giovane infermiera, in quello stesso ospedale, era stata aggredita, violentata e strangolata da tal Sohanlal Bhartha Walmiki, un addetto alle pulizie. Costui, prima di brutalizzarla, era riuscito a passarle una catena intorno al collo, causandole così asfissia e danno spinale.
Lo stupratore se la cavò con sette anni di galera per aggressione e rapina, nel processo nemmeno rilevarono il tentato omicidio e la violenza sessuale.
La pena per Aruna Shanbaug è stata molto più lunga.
Nel 2010 la Corte Suprema indiana ha rigettato la richiesta di consentire l’eutanasia per Aruna... (continuer)
Please help me, I want to die…
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/5/2015 - 11:45
302.0
Antiwar Songs Blog
Questa canzone è dedicata all’Organizzazione Mondiale della Sanità, è una canzone sulla medicina e riguarda una malattia la cui classificazione secondo la Classificazione Internazionale è 302.0. Con queste ironiche parole, alla fine degli anni ’70, la Tom Robinson Band introduceva una trascinante canzone intitolata Glad to be Gay. La dedica introduttiva si riferisce al fatto […]
Antiwar Songs Staff 2015-05-17 19:55:00
Песенка о бумажном солдатике
LAULU PAPERISOTILAASTA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 17/5/2015 - 19:08
Он не вернулся из боя
Finnish version by Kaj Chydenius
Kaj Chydeniuksen suomenkielinen versio
Kaj Chydeniuksen suomenkielinen versio
HÄN EI PALANNUT TAISTELUSTA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 17/5/2015 - 19:06
The Ballad of Ho Chi Minh
Tomoya Takaishi (1969)
Versione e interpretazione di Tomoya Takaishi (1941-2024). Registrata il 9/6/1969 presso l'Osaka Festival Hall di Osaka.
Takaishi, whose real name is Tomoya Shiriishi, was born in Hokkaido in 1941. While a student at Rikkyo University in Tokyo, he visited west Japan's Kansai region in 1966 and performed at the Osaka laborers' music council concert. Traveling throughout Japan, he began singing at student and labor rallies, and became friends with Makoto Oda and Shunsuke Tsurumi, who were core members of the Beheiren anti-Vietnam War organization, and writer Takeshi Kaiko. In 1968, Takaishi released "Jukensei Blues," which became a big hit selling over 900,000 copies. In 1971, Takaishi formed the folk band The Natarsher Seven with guitarist Junji Shirota and others. As one of the leading folk singers in Kansai, Takaishi began the "Yoiyoiyama Concert," which became... (continuer)
Versione e interpretazione di Tomoya Takaishi (1941-2024). Registrata il 9/6/1969 presso l'Osaka Festival Hall di Osaka.
Takaishi, whose real name is Tomoya Shiriishi, was born in Hokkaido in 1941. While a student at Rikkyo University in Tokyo, he visited west Japan's Kansai region in 1966 and performed at the Osaka laborers' music council concert. Traveling throughout Japan, he began singing at student and labor rallies, and became friends with Makoto Oda and Shunsuke Tsurumi, who were core members of the Beheiren anti-Vietnam War organization, and writer Takeshi Kaiko. In 1968, Takaishi released "Jukensei Blues," which became a big hit selling over 900,000 copies. In 1971, Takaishi formed the folk band The Natarsher Seven with guitarist Junji Shirota and others. As one of the leading folk singers in Kansai, Takaishi began the "Yoiyoiyama Concert," which became... (continuer)
ホーチミンのバラード
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envoyé par dq82 17/5/2015 - 06:49
La Pécheresse aux jolis doigts
La Pécheresse aux jolis doigts
Chanson française – La Pécheresse aux jolis doigts – Marco Valdo M.I. – 2015
ARLEQUIN AMOUREUX – 7
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Je pense avoir déjà dit que notre déserteur, notre Arlequin amoureux n'avait que de brèves rencontres avec son Arlecchina, laquelle suit son théâtre ambulant. Il ne la voit que très rarement et entretemps, il y rêve. Mais pour donner un peu de consistance à ces égarements songeurs, il s'est procuré une image, un portrait de sa belle. Ce portrait est une pièce de toile peinte qu'il a découpée... (continuer)
Chanson française – La Pécheresse aux jolis doigts – Marco Valdo M.I. – 2015
ARLEQUIN AMOUREUX – 7
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Je pense avoir déjà dit que notre déserteur, notre Arlequin amoureux n'avait que de brèves rencontres avec son Arlecchina, laquelle suit son théâtre ambulant. Il ne la voit que très rarement et entretemps, il y rêve. Mais pour donner un peu de consistance à ces égarements songeurs, il s'est procuré une image, un portrait de sa belle. Ce portrait est une pièce de toile peinte qu'il a découpée... (continuer)
Cette pièce de toile roulée
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envoyé par Marco Valdo M.I. 16/5/2015 - 17:58
Jacques
Kara Khristine, può essere diffikile khe esista un linc per l'askolto di una dimentikata kanzone del 1831 (milleottokentotrentuno)...
B.B. 16/5/2015 - 17:22
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Versione slovacca da Amari Luma