Enormi buste di plastica
Antiwar Songs Blog
Grandi buste di plastica, la quotidiana invisibilità di chi ha attraversato i deserti del mondo e attraversa adesso il gelido deserto della nostra ostilità. È Deserto di Luca Rapisarda e Davide Giromini, dal nuovo album Rivoluzioni sequestrate in corso di inserimento nel sito. E così attraversiamo la sabbia, E siamo già miraggio in questo deserto […]
Antiwar Songs Staff 2015-03-23 21:54:00
La libertà (La palummedda janca)
[1848]
Canto popolare siciliano (da Palermo)
Da: Valerio Santagati e Caterina Bueno
"Lu pisu di lu duluri"
Undici canti sulla storia del Meridione
e due poesie recitate da Ignazio Buttitta
a cura di Valentino Santagati e Cristiano Vavalà
(1993)
In parecchie pagine di questo sito, particolarmente quelle del percorso sul Brigantaggio, si sono manifestati dei ‘Neoborbonici’, che invero hanno portato qua dentro una voce spesso originale e motivata, contribuendo a non poché verità storiche decisamente dissonanti; e questo sito è senz'altro noto non solo per accettare assai volentieri, ma anche per ricercare dissonanze lontanissime dal pensiero generale (che quasi sempre è pensiero del potere). Continuando quindi a dissonare, e ricercando quotidianamente come è nostra abitudine, ci siamo imbattuti in questo canto palermitano (che ha come fonti studiosi del calibro di Giuseppe Pitrè e... (Continues)
Canto popolare siciliano (da Palermo)
Da: Valerio Santagati e Caterina Bueno
"Lu pisu di lu duluri"
Undici canti sulla storia del Meridione
e due poesie recitate da Ignazio Buttitta
a cura di Valentino Santagati e Cristiano Vavalà
(1993)
In parecchie pagine di questo sito, particolarmente quelle del percorso sul Brigantaggio, si sono manifestati dei ‘Neoborbonici’, che invero hanno portato qua dentro una voce spesso originale e motivata, contribuendo a non poché verità storiche decisamente dissonanti; e questo sito è senz'altro noto non solo per accettare assai volentieri, ma anche per ricercare dissonanze lontanissime dal pensiero generale (che quasi sempre è pensiero del potere). Continuando quindi a dissonare, e ricercando quotidianamente come è nostra abitudine, ci siamo imbattuti in questo canto palermitano (che ha come fonti studiosi del calibro di Giuseppe Pitrè e... (Continues)
La palummedda janca
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/3/23 - 21:40
Fragen eines lesenden Arbeiters
[1935]
Scritta da Bertolt Brecht
Da Svendborger Gedichte (1937/38)
Written by Bertolt Brecht
From Svendborger Gedichte (1937/38)
von Bertolt Brecht geschrieben
Aus Svendborger Gedichte (1937/38)
Recitata da Ernst Busch
Read by Ernst Busch
Von Ernst Busch gelesen
Recitata da Ernst Busch
Read by Ernst Busch
hier von Ernst Busch gelesen
Le Fragen eines lesenden Arbeiters (Domande di un lettore operaio, così tradotta da Franco Fortini nella versione italiana più classica e diffusa; ma le traduzioni sono parecchie) può ben essere non solo la poesia più famosa di Brecht, ancor più famosa delle altre pur famosissime, ma anche una delle poesie che più ha avuto una profonda influenza sulla coscienza operaia del '900, e che non cessa sicuramente di averla tuttora. Perché pone delle domande semplicissime, che hanno tutte a che fare con la coscienza di classe. Anzi, proprio oggi... (Continues)
Scritta da Bertolt Brecht
Da Svendborger Gedichte (1937/38)
Written by Bertolt Brecht
From Svendborger Gedichte (1937/38)
von Bertolt Brecht geschrieben
Aus Svendborger Gedichte (1937/38)
Recitata da Ernst Busch
Read by Ernst Busch
Von Ernst Busch gelesen
Recitata da Ernst Busch
Read by Ernst Busch
hier von Ernst Busch gelesen
Le Fragen eines lesenden Arbeiters (Domande di un lettore operaio, così tradotta da Franco Fortini nella versione italiana più classica e diffusa; ma le traduzioni sono parecchie) può ben essere non solo la poesia più famosa di Brecht, ancor più famosa delle altre pur famosissime, ma anche una delle poesie che più ha avuto una profonda influenza sulla coscienza operaia del '900, e che non cessa sicuramente di averla tuttora. Perché pone delle domande semplicissime, che hanno tutte a che fare con la coscienza di classe. Anzi, proprio oggi... (Continues)
Wer baute das siebentorige Theben?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/23 - 20:15
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Le ragazze stanno bene
2014
Costellazioni
canzone che parla di un amore, l'amore tra Sara e Chiara
Costellazioni
canzone che parla di un amore, l'amore tra Sara e Chiara
Mezzanotte e i passanti si tengono a distanza
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/3/23 - 19:43
Huge plastic bags, the everyday invisibleness of those who crossed through the deserts of the world and are crossing now through the bloodchilling desert of our hostility.
All that is Deserto by Luca Rapisarda and Davide Giromini (here in English), from the new album Rivoluzioni sequestrate currently being included in the site.
All that is Deserto by Luca Rapisarda and Davide Giromini (here in English), from the new album Rivoluzioni sequestrate currently being included in the site.
Riccardo Venturi 2015/3/23 - 16:39
LIBeRI
2014
Apnea
Testo di Sussanna Parigi liberamente tratto da García Lorca
Musica di Parigi/Zimei
Correva l’anno 1931 e per precisione uno dei primi giorni del mese di settembre di quell’anno, non è ben chiaro se il 1°, il 2 o il 3 del mese, quando Federico García Lorca, una delle voci più grandi e libere della poesia del Novecento, non solo spagnola, tiene un discorso nel proprio paese natale, Fuente Vaqueros, discorso poi riversato nelle pagine dell’agile libricino “Libri, libri! Discorso al paese di Fuente Vaqueros“. L’occasione di questo discorso è data dall’apertura a Fuente Vaqueros di una biblioteca. Il discorso inizia con un “cappello introduttivo” nel quale Federico Garcia Lorcaammette di essere emozionato di poter tenere quel discorso proprio lì nel suo paese natale, paese al quale deve molto ed è molto affezionato, tanto da ammettere che, allorquando qualcuno gli chieda, per un’intervista... (Continues)
Apnea
Testo di Sussanna Parigi liberamente tratto da García Lorca
Musica di Parigi/Zimei
Correva l’anno 1931 e per precisione uno dei primi giorni del mese di settembre di quell’anno, non è ben chiaro se il 1°, il 2 o il 3 del mese, quando Federico García Lorca, una delle voci più grandi e libere della poesia del Novecento, non solo spagnola, tiene un discorso nel proprio paese natale, Fuente Vaqueros, discorso poi riversato nelle pagine dell’agile libricino “Libri, libri! Discorso al paese di Fuente Vaqueros“. L’occasione di questo discorso è data dall’apertura a Fuente Vaqueros di una biblioteca. Il discorso inizia con un “cappello introduttivo” nel quale Federico Garcia Lorcaammette di essere emozionato di poter tenere quel discorso proprio lì nel suo paese natale, paese al quale deve molto ed è molto affezionato, tanto da ammettere che, allorquando qualcuno gli chieda, per un’intervista... (Continues)
Prima gli uomini segnarono le rocce...
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/3/23 - 15:59
Venivamo tutte dal mare
Venivamo tutte dal mare
(Continues)
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2015/3/23 - 15:54
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Anedota búlgara
[1930?]
Versi di Carlos Drummond de Andrade (1902-1987), poeta brasiliano, in una della sue prime raccolte poetiche, “Alguma Poesia” del 1930.
Musica di Ernst Widmer (1927-1990), compositore, pianista e docente svizzero-brasiliano", nella sua opera “Três ciclos de 4 canções II, no. 1” del 1964 (“Anedota Búlgara”, op. 32 no. 5, per voce e pianoforte.
C’era una volta uno zar, un vero zar, che cacciava esseri umani. Quando gli dissero che si poteva cacciare anche altro, non so, farfalle, o rondini, lui si stupì molto e disse che era una vera barbarie…
Versi di Carlos Drummond de Andrade (1902-1987), poeta brasiliano, in una della sue prime raccolte poetiche, “Alguma Poesia” del 1930.
Musica di Ernst Widmer (1927-1990), compositore, pianista e docente svizzero-brasiliano", nella sua opera “Três ciclos de 4 canções II, no. 1” del 1964 (“Anedota Búlgara”, op. 32 no. 5, per voce e pianoforte.
C’era una volta uno zar, un vero zar, che cacciava esseri umani. Quando gli dissero che si poteva cacciare anche altro, non so, farfalle, o rondini, lui si stupì molto e disse che era una vera barbarie…
Era uma vez um czar naturalista
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/23 - 15:10
A Federico
[1946]
Versi di Carlos Drummond de Andrade (1902-1987), poeta brasiliano, nella raccolta del 1954 intitolata “Fazendeiro do ar”
Musica di Ricardo Tacuchian, per voce e pianoforte (1973)
dedicata a Federico Garcia Lorca
Versi di Carlos Drummond de Andrade (1902-1987), poeta brasiliano, nella raccolta del 1954 intitolata “Fazendeiro do ar”
Musica di Ricardo Tacuchian, per voce e pianoforte (1973)
dedicata a Federico Garcia Lorca
Sobre teu corpo, que há dez anos
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/23 - 14:07
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Fuoco sulla collina
Certamente artisti come Ivan non c'è ne saranno più.......io lo scoperto tardi ma da quando ascolto le sue canzoni veramente le sento nel cuore grazie Ivan
Antonio 2015/3/22 - 23:19
Domek z kart
[1946]
Parole di Janina Gillowa
Musica di Julio Blanco
Incisa dal grande baritono polacco Mieczysław Fogg con l’orchestra di Władysława Kabalewskiego.
Testo trovato qui
Castello di carte, distrutto da qualcuno senza cuore. E quanto è difficile costruirne uno nuovo, la vita è inutile dopo il disastro...
Sicuramente una canzone d’amor perduto, ma nel 1946 non poteva non essere intesa come un omaggio al martirio di Varsavia, rasa al suolo dai nazisti tra agosto e settembre del 1944 mentre i sovietici, attestati poco lontano sulla riva destra della Vistula, restarono a guardare lo scempio senza intervenire, vuoi per i postumi dei duri scontri con le unità corazzate tedesche, vuoi perchè Stalin non voleva essere co-protagonista di un’iniziativa tutta polacca. E, paradossalmente, tra le fila naziste operava invece un’intera brigata di collaborazionisti russi, la famigerata brigata Kaminski... (Continues)
Parole di Janina Gillowa
Musica di Julio Blanco
Incisa dal grande baritono polacco Mieczysław Fogg con l’orchestra di Władysława Kabalewskiego.
Testo trovato qui
Castello di carte, distrutto da qualcuno senza cuore. E quanto è difficile costruirne uno nuovo, la vita è inutile dopo il disastro...
Sicuramente una canzone d’amor perduto, ma nel 1946 non poteva non essere intesa come un omaggio al martirio di Varsavia, rasa al suolo dai nazisti tra agosto e settembre del 1944 mentre i sovietici, attestati poco lontano sulla riva destra della Vistula, restarono a guardare lo scempio senza intervenire, vuoi per i postumi dei duri scontri con le unità corazzate tedesche, vuoi perchè Stalin non voleva essere co-protagonista di un’iniziativa tutta polacca. E, paradossalmente, tra le fila naziste operava invece un’intera brigata di collaborazionisti russi, la famigerata brigata Kaminski... (Continues)
Mój domek z kart
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/22 - 22:48
Lili Marleen (alla triestina)
Anonymous
PRIMA DELA GUERA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Silva 2015/3/22 - 22:02
Stop the Fussing and Fighting
Stop the fussing and the fighting brothers
(Continues)
(Continues)
2015/3/22 - 18:52
Let Peace Reign
feat. Etana and Duane Stephenson
Whether the violence is domestic, perpetrated by gang warfare or prompted by battling religious factions, its toxicity is counteracted on the sublime Let Peace Reign with Tarruss earnest tenor complemented by the stunning voices of Etana and Duane Stephenson on this inspiring call to unity.
Whether the violence is domestic, perpetrated by gang warfare or prompted by battling religious factions, its toxicity is counteracted on the sublime Let Peace Reign with Tarruss earnest tenor complemented by the stunning voices of Etana and Duane Stephenson on this inspiring call to unity.
We are confident
(Continues)
(Continues)
2015/3/22 - 17:26
America
Album: Escape from Babylon (2009)
America come to fyah di big gun
(Continues)
(Continues)
2015/3/22 - 16:37
Mr. President
Alborosie vs. Silvio Berlusconi
Album: Escape from Babylon (2009)
Non c'è da stupirsi di questo reggae giamaicano dedicato a Maffia Maccaroni Silvio Berlusconi... infatti Alborosie è il nome d'arte di Alberto D'Ascola, ex cantante dei Reggae National Ticket, che ha costruito in Giamaica una brillante carriera solista.
Album: Escape from Babylon (2009)
Non c'è da stupirsi di questo reggae giamaicano dedicato a Maffia Maccaroni Silvio Berlusconi... infatti Alborosie è il nome d'arte di Alberto D'Ascola, ex cantante dei Reggae National Ticket, che ha costruito in Giamaica una brillante carriera solista.
watch out Babylonian Maffia Maccaroni
(Continues)
(Continues)
2015/3/22 - 16:13
Song Itineraries:
Prime Minister Abuse
Global War
Album: Escape from Babylon (2009)
mi neva have much money inna mi pocket
(Continues)
(Continues)
2015/3/22 - 16:07
Carlo Giuliani
A Carlo Giuliani e a tutti gli altri uccisi dallo Stato (1943-2001)
[Elenco stilato nel 2002]
"A un anno dalla morte di Carlo Giuliani, ammazzato dalla polizia mentre manifestava la sua protesta per l’ingiustizia sistemica, ripresentiamo il tragico elenco degli uccisi dallo Stato - una folla di persone, spesso giovanissime come Carlo, falciate in circostanze simili. [...]
RICORDIAMOLI"
[Elenco stilato nel 2002]
"A un anno dalla morte di Carlo Giuliani, ammazzato dalla polizia mentre manifestava la sua protesta per l’ingiustizia sistemica, ripresentiamo il tragico elenco degli uccisi dallo Stato - una folla di persone, spesso giovanissime come Carlo, falciate in circostanze simili. [...]
RICORDIAMOLI"
Bernart Bartleby 2015/3/22 - 12:14
Home Fires
Mi dispiace ma nella trascrizione ci sono veramente troppe imprecisioni, questo è il testo cantato da Ron Kavana nel disco omonimo del 1991:
(Flavio Poltronieri)
(Flavio Poltronieri)
riportato il testo corretto sopra
2015/3/22 - 10:25
Gente di frontiera
[2001]
Parole e musica di Pino Daniele
Nell’album intitolato “Medina”, dove il cantautore napoletano si avvalle della collaborazione di mostri sacri del jazz, come Mike Mainieri, Victor Bailey e Peter Erskine, e di grandi musicisti asiatici ed africani come il maliano Salif Keïta, il turco Omar Faruk Tekbilek, il palestinese Lotfi Bushnaq, il tunisino Bechir Selmi...
Parole e musica di Pino Daniele
Nell’album intitolato “Medina”, dove il cantautore napoletano si avvalle della collaborazione di mostri sacri del jazz, come Mike Mainieri, Victor Bailey e Peter Erskine, e di grandi musicisti asiatici ed africani come il maliano Salif Keïta, il turco Omar Faruk Tekbilek, il palestinese Lotfi Bushnaq, il tunisino Bechir Selmi...
Siam tutti gente di frontiera
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/22 - 10:12
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Avanti popolo [Poiché non vogliamo sfruttati]
Swedish lyrics by Gösta Åberg
Svensk version av Gösta Åberg
Performed by Röda fanan (Red flag)
Svensk version av Gösta Åberg
Performed by Röda fanan (Red flag)
DEN RÖDA FANAN
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/22 - 10:05
The Ballad of Ho Chi Minh
Agit-Prop (1973) [Traduzione / Translation / Traduction / Käännös: Elvi Sinervo]
Nel medesimo 1973, la Ballata di Ho Chi Minh arriva in contemporanea anche in Finlandia, con la traduzione di Elvi Sinervo e l’interpretazione degli Agit-Prop, gruppo musicale-teatrale che si può considerare come “parallelo” agli svedesi Knutna Nävar, sia come preciso impegno militante, sia come tematiche.
BALLADI HO TŠI MINHISTÄ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/22 - 00:19
Countdown to Zero
"Countdown to Zero" è il primo brano del secondo lato del terzo LP degli Asia, "Astra", uscito nel 1983, quindi in pieno periodo "guerra fredda". Il testo di questo pezzo è una denuncia molto diretta ed esplicita alla situazione, illustrando le conseguenze di una possibile guerra tra USA e URSS.
The night is cold, the sun is down
(Continues)
(Continues)
Contributed by Galeans 2015/3/21 - 17:03
Finalmente la guerra è finita
Anonymous
Chanson italienne – Finalmente la guerra è finita – anonimo – ca. 1918/19
Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson qui donne à réfléchir à certains aspects de la mémoire des guerres. Je te précise tout de suite que je n'ai aucune envie de célébrer les chants guerriers, les hymnes à la nation combattante et autres fariboles, juste bonne pour les chœurs et les fanfares militaires et leurs aficionados nationalistes et guerriers. Je n'en ai pas plus pour les chants patriotards et les litanies aux glorieux vainqueurs – une fois dans un sens, une fois dans l'autre.
C'est donc une chanson qui raconte une autre histoire, une chanson de guerre mais qui ne sacrifie pas au Dieu de la Guerre : Arès ou Mars. Mais dis-moi ce qu'elle a de particulier...
Elle a une double caractéristique : d'une part, c'est une chanson sur une guerre finie, sur une paix renaissante et le héraut qui la chante n'est généralement... (Continues)
Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson qui donne à réfléchir à certains aspects de la mémoire des guerres. Je te précise tout de suite que je n'ai aucune envie de célébrer les chants guerriers, les hymnes à la nation combattante et autres fariboles, juste bonne pour les chœurs et les fanfares militaires et leurs aficionados nationalistes et guerriers. Je n'en ai pas plus pour les chants patriotards et les litanies aux glorieux vainqueurs – une fois dans un sens, une fois dans l'autre.
C'est donc une chanson qui raconte une autre histoire, une chanson de guerre mais qui ne sacrifie pas au Dieu de la Guerre : Arès ou Mars. Mais dis-moi ce qu'elle a de particulier...
Elle a une double caractéristique : d'une part, c'est une chanson sur une guerre finie, sur une paix renaissante et le héraut qui la chante n'est généralement... (Continues)
ENFIN LA GUERRE EST FINIE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/3/21 - 12:30
Dziś do ciebie przyjść nie mogę
The lyrics of the Finnish version performed by Arja Saijonmaa are written by Saukki (Sauvo Puhtila).
Juha Rämö 2015/3/21 - 11:26
Über Die Bezeichnung Emigranten
Chanson allemande – Über Die Bezeichnung Emigranten – Bertolt Brecht – 1937
[1937]
Texte de Bertolt Brecht, écrit durant son exil à Svendborg. Recueil “Svendborger Gedichte” (1939)
Musique de Kurt Weill
Interprétée par Katja Ebstein in “Laßt Euch Nicht Verführen! - Katja Ebstein Singt Und Spricht Bertolt Brecht” – 1999.
[1937]
Texte de Bertolt Brecht, écrit durant son exil à Svendborg. Recueil “Svendborger Gedichte” (1939)
Musique de Kurt Weill
Interprétée par Katja Ebstein in “Laßt Euch Nicht Verführen! - Katja Ebstein Singt Und Spricht Bertolt Brecht” – 1999.
NOM : ÉMIGRANTS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/3/20 - 20:38
Deutsches Lied 1937
Finnish translation by Brita Polttila
Finnische Übersetzung von Brita Polttila
Suomennos Brita Polttila
Finnische Übersetzung von Brita Polttila
Suomennos Brita Polttila
SAKSALAINEN LAULU
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/20 - 18:15
The Red Flag
Testo finlandese
Finnish lyrics
Suomalaiset sanat
A link to the song performed by Reijo Frank:
Finnish lyrics
Suomalaiset sanat
A link to the song performed by Reijo Frank:
PUNALIPPU
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/20 - 10:22
Dear God
Quando dice "you always let us humans ddown"tradotto è tu deludi sempre noi umani
Elia Callegari 2015/3/19 - 22:45
The Worker
[196?]
Versi di Richard W. Thomas (1939-), storico, poeta e docente universitario afroamericano.
Nella raccolta intitolata “Black Fire: An Anthology of Afro American Writing”, a cura di LeRoi Jones (Amiri Baraka) e Larry Neal, prima edizione 1968.
Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “Voices – Stimmen”, raccolta di canzoni per mezzo soprano, tenore, elettroniche, campionamenti e 15 musicisti impegnati a suonare una settantina di strumenti diversi, pubblicata nella RDT nel 1973
Alla base della composizione c'erano 22 brani indipendenti, le "voci" di diversi autori, "giovani e vecchi artisti che rifettono sul genere umano, sulla condizione dell'uomo contemporaneo e sui problemi di razza e di classe in cui loro stessi si sono imbattuti nel corso dell'esistenza".
Versi di Richard W. Thomas (1939-), storico, poeta e docente universitario afroamericano.
Nella raccolta intitolata “Black Fire: An Anthology of Afro American Writing”, a cura di LeRoi Jones (Amiri Baraka) e Larry Neal, prima edizione 1968.
Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “Voices – Stimmen”, raccolta di canzoni per mezzo soprano, tenore, elettroniche, campionamenti e 15 musicisti impegnati a suonare una settantina di strumenti diversi, pubblicata nella RDT nel 1973
Alla base della composizione c'erano 22 brani indipendenti, le "voci" di diversi autori, "giovani e vecchi artisti che rifettono sul genere umano, sulla condizione dell'uomo contemporaneo e sui problemi di razza e di classe in cui loro stessi si sono imbattuti nel corso dell'esistenza".
My father lies black and hushed
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/19 - 22:39
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Versione finlandese di Pentti Saaritsa
Finnish translation Pentti Saaritsa
Suomennos Pentti Saaritsa