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Before 2015-3-21

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Siamo gente di Molinella

Anonymous
Siamo gente di Molinella
[192?]
Canzone delle mondine della zona di Molinella, Bologna. Vi riecheggia un verso de La Lega (Sebben che siamo donne)
Testo trovato in “Il coro delle mondine. Immagini e canti dalle risaie padane”, a cura di Nunzia Manicardi, casa editrice Il Fiorino, Modena, 1998.

Molinella è stata una località importante nella storia del movimento operaio, luogo simbolo delle lotte delle mondine e dove vennero create le prime associazioni sindacali, soprattutto ad opera di Giuseppe Massarenti (1867–1950), sindacalista, socialista e antifascista, a lungo perseguitato dalle squadracce fasciste e degli agrari, per molti anni al confino e poi recluso in ospedale psichiatrico, da dove uscì solo dopo la fine della guerra. Morì nella sua natale Molinella il 31 marzo del 1950.

Sempre a Molinella, nel 1949, si tenne un grande sciopero dei braccianti contro la Confagricoltura che non voleva trattare sul miglioramento... (Continues)
Siamo gente di Molinella
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/21 - 23:01
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Countdown to Zero

Countdown to Zero
"Countdown to Zero" è il primo brano del secondo lato del terzo LP degli Asia, "Astra", uscito nel 1983, quindi in pieno periodo "guerra fredda". Il testo di questo pezzo è una denuncia molto diretta ed esplicita alla situazione, illustrando le conseguenze di una possibile guerra tra USA e URSS.
The night is cold, the sun is down
(Continues)
Contributed by Galeans 2015/3/21 - 17:03
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Käenpoika (Laulu fasismista)

Käenpoika (Laulu fasismista)
Musica / Music / Sävel: Shawn Phillips
Testo / Lyrics / Sanat: Hector

With this 1978 version of his Hector has brought the original sensitive love song by Shawn Phillips titled »Woman« into a completely new sphere by turning it to a powerful expression against fascism. It's a wonderful example of how music can be interpreted in ways completely different from each other.
On vaiti käenpoika, kun se ahmii osaa toisten
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/21 - 15:53
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Прощание с красным флагом

Прощание с красным флагом
[1992]
Versi di Evgenij Evtušenko, trovati qui
Ignoro se la poesia originale sia mai stata messa in musica. Una versione in italiano viene recitata (in modo, invero, non molto esaltante), sulle note di un rallentato inno sovietico, da Moni Ovadia nel suo spettacolo musicale "La bella utopia", andato in scena nella stagione 2008/2009.
Прощай, наш красный флаг.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/21 - 15:07
Song Itineraries: The Gulag Archipelago
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Sången om reaktionen

Anders Källström
Sången om reaktionen
[1968]
Testo / lyrics / text: Anders Källström
Musica / music / musik: trad.
Album: Freedom Singers 68



This song titled »A Song of Reaction« is a story of incidents that have changed the world all the way from the Holy Alliance of 1815 to the Indochina Wars. It's message is simple: you can never turn back history, and tyrants will always have to reap what they sow.

According to the Swedish Song Archive, the lyrics of the song are written by Anders Källström to a traditional melody. The song was first performed by the Freedom Singers - obviously the Swedish ones - and published on their 1968 record titled »68«. [JR]

68 o Freedom Singers 68 è un album musicale pubblicato in Svezia nel 1968 da De förenade FNL-grupperna, il primo da Befria Södern, la casa discografica dei gruppi.

Durante la guerra del Vietnam, i gruppi FNL svedesi lavoravano per sviluppare il sostegno ai Viet Cong e... (Continues)
År adertonhundrafemton då bildade Furst Metternicht
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/20 - 23:39
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The Trees

The Trees
There is unrest in the forest
(Continues)
2015/3/20 - 04:01

The Worker

The Worker
[196?]
Versi di Richard W. Thomas (1939-), storico, poeta e docente universitario afroamericano.
Nella raccolta intitolata “Black Fire: An Anthology of Afro American Writing”, a cura di LeRoi Jones (Amiri Baraka) e Larry Neal, prima edizione 1968.

Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “Voices – Stimmen”, raccolta di canzoni per mezzo soprano, tenore, elettroniche, campionamenti e 15 musicisti impegnati a suonare una settantina di strumenti diversi, pubblicata nella RDT nel 1973
Alla base della composizione c'erano 22 brani indipendenti, le "voci" di diversi autori, "giovani e vecchi artisti che rifettono sul genere umano, sulla condizione dell'uomo contemporaneo e sui problemi di razza e di classe in cui loro stessi si sono imbattuti nel corso dell'esistenza".
My father lies black and hushed
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/19 - 22:39
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Recht und billig

Recht und billig
[1970]
Versi di Erich Fried (1921-1988), nella raccolta intitolata “Unter Nebenfeinden”, 1970.

Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “Voices – Stimmen”, raccolta di canzoni per mezzo soprano, tenore, elettroniche, campionamenti e 15 musicisti impegnati a suonare una settantina di strumenti diversi, pubblicata nella RDT nel 1973
Alla base della composizione c'erano 22 brani indipendenti, le "voci" di diversi autori, "giovani e vecchi artisti che rifettono sul genere umano, sulla condizione dell'uomo contemporaneo e sui problemi di razza e di classe in cui loro stessi si sono imbattuti nel corso dell'esistenza".

La poesia si riferisce certamente alle stragi di civili compiute dai nordamericani in Vietnam, ma può benissimo riferirsi ai cosiddetti “condolence payments” (o “solatia payments”, in gergo militare), i risarcimenti ai familiari delle vittime... (Continues)
Für jeden von ihnen getöteten Zivilisten
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/19 - 16:28
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42 Schulkinder

42 Schulkinder
[1966]
Versi di Erich Fried (1921-1988), nella raccolta intitolata “und Vietnam und” (“and Vietnam and”), 1966.
Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “Voices – Stimmen”, raccolta di canzoni per mezzo soprano, tenore, elettroniche, campionamenti e 15 musicisti impegnati a suonare una settantina di strumenti diversi, pubblicata nella RDT nel 1973
Alla base della composizione c'erano 22 brani indipendenti, le "voci" di diversi autori, "giovani e vecchi artisti che rifettono sul genere umano, sulla condizione dell'uomo contemporaneo e sui problemi di razza e di classe in cui loro stessi si sono imbattuti nel corso dell'esistenza".

Erich Fried, viennese, ebreo, era poco più che adolescente quando, a causa dell’Anschluss, l’annessione nazista del 1938, dovette fuggire dall’Austria con i suoi familiari. Ripararono in Gran Bretagna, dove divenne scrittore... (Continues)
Wie weit ist es von Guernica nach Mang Quang
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/19 - 14:55
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Caino

Caino
[1944-45]
Versi di Gino De Sanctis, in “Antologia poetica della Resistenza italiana”, a cura di Elio Filippo Accrocca e Valerio Volpini, Luciano Landi editore, 1955.

Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “Voices – Stimmen”, raccolta di canzoni per mezzosoprano, tenore e gruppo strumentale pubblicata nella RDT nel 1973.

Gino De Sanctis (1912-2001), pugliese, scrittore, giornalista e sceneggiatore, finì a combattere le guerre fasciste in Etiopia, Albania e Grecia. Nel 1944 si unì ad una formazione partigiana nel nord Italia. Dopo la guerra fu giornalista a Il Messaggero e soggettista e sceneggiatore di alcune produzioni cinematografiche per registi come Comencini, Bolognini e Dieterle.
A un giovane soldato tedesco morto sulla sponda di un torrente
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/19 - 14:11

Der Untergang der Titanic (Fünfter Gesang)

Der Untergang der Titanic (Fünfter Gesang)
[1978]
Versi di Hans Magnus Enzensberger (1929-), autore, poeta, traduttore ed editore tedesco, da “Der Untergang der Titanic. Eine Komödie”, un’opera costituita da 33 canzoni alternate a 16 poesie.

“Ci fu un episodio che dai contemporanei venne sentito come una prova generale della fine del mondo in atto unico: il naufragio del Titanic la mattina del 13 maggio 1912 per la collisione con un iceberg. La nave era, allora, il non plus ultra della tecnica, e a bordo c'erano molti milionari autentici (i miliardari erano probabilmente di là da venire). Fu la fine della belle époque. Quel che venne dopo non fu la fine del mondo, ma la prima rata, la Prima guerra mondiale. L'argomento era già stato largamente sfruttato in libri e film. Enzensberger lo riprende nel quadro della sua analisi negativa del progresso: analisi negativa non in quanto escluda la possibilità di inquadrare il progresso in... (Continues)
Raubt, was man euch geraubt hat,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/19 - 11:37
Song Itineraries: Shipwrecks

Der Krieg, wie

Der Krieg, wie
[1995]
Versi di Hans Magnus Enzensberger (1929-), autore, poeta, traduttore ed editore tedesco, nella raccolta “Kiosk, Neue Gedichte” pubblicata nel 1995.

Musica di Wolfgang Nening (1966-), compositore austriaco, nella sua opera “4 Lieder nach Texten von Hans Magnus Enzensberger, no. 1.” Per soprano e pianoforte preparato.
Er glitzert wie die zerbrochene Bierflasche in der Sonne
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/19 - 10:19
Riccardo Venturi 2015/3/18 - 21:20
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Natalia

Natalia
Musica / music / sävellys: Caj Chydenius
Testo / lyrics / sanat: Elvi Sinervo

Elvi Sinervo (1912 - 1986), a Finnish writer and prolific translator, wrote this poem about her cellmate while in political inprisonment during World War II. Back then, Ukraine was occupied by Nazi Germany. Today, more than 70 years later, the message of the poem seems to be timely again.

The poem was composed by Kaj Chydenius and recorded by Agit Prop in the early 1970s.
Maa vieras on ja kylmä kevät sen
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/18 - 17:09

Vom François Villon

Vom François Villon
[1918]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Hauspostille” (“Il libro di devozioni domestiche”) pubblicata nel 1927.

Una ballata (“canzonetta”, come Brecht stesso scrive nell’ultima strofa) dedicata a François Villon (1431 o 1432 – dopo il 1463), laureato in lettere a Parigi a 21 anni, continuamente implicato in risse, furti ed omicidi, bandito dalla città nel 1463 e da quel momento sparito per sempre nel nulla, di professione poeta e maledetto...
François Villon war armer Leute Kind
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/18 - 11:36
Song Itineraries: From World Jails

Über Die Bezeichnung Emigranten

Über Die Bezeichnung Emigranten
[1937]
Versi di Bertolt Brecht, scritti durante l’esilio a Svendborg. Nella raccolta “Svendborger Gedichte” (1939)
Musica di Kurt Weill
Trovo la poesia interpretata da Katja Ebstein ‎nel suo “Laßt Euch Nicht Verführen! - Katja Ebstein Singt Und Spricht Bertolt Brecht” del 1999.
Immer fand ich den Namen falsch, den man uns gab:
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/18 - 08:29
Song Itineraries: Exiles and exilees
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Grabschrift 1919

Grabschrift 1919
Versi di Bertolt Brecht, in onore e memoria di Rosa Luxemburg e dei protagonisti della Rivoluzione Tedesca del novembre 1918 e della Rivolta del Gennaio 1919.
Musica di Kurt Weill

Trovo la poesia interpretata da Milva nel suo disco “Milva ‎canta un nuovo Brecht” del 1996
La canzone si può anche trovare in inglese nell'album del 1986 di Dagmar Krause - Supply & Demand e in tedesco nell'album Angebot & Nachfrage: Lieder von Brecht / Weill & Eisler.

Il 15 gennaio Rosa Luxemburg venne rapita ed in seguito assassinata, insieme a Karl Liebknecht, da uomini dei Freikorps, i gruppi paramilitari ai comandi dell’esercito e agli ordini del governo socialdemocratico. Il corpo delle Luxemburg venne gettato in un canale e fu recuperato e sepolto solo alla fine di maggio. Nel 1926, a lei, a Liebknecht e ad altri protagonisti della rivolta spartachista trucidati venne dedicato un monumento... (Continues)
Die rote Rosa nun auch verschwand.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/17 - 13:39

In finsteren Zeiten

In finsteren Zeiten
[1938?]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Gedichte 1933-1938” pubblicata a Frankfurt am Main nel 1967.
Trovo il brano interpretato da Hilmar Thate in “Hilmar Thate Singt Brecht In Kompositionen von Brecht, Dessau, Eisler, Hosalla”, 1968.

Come già in An die Nachgeborenen ecco un’altra descrizione dei “tempi bui”. Il poeta presagisce che al ritorno della luce saranno in molti – quelli “emersi dai gorghi dove fummo travolti” – a chiedere “perché i loro poeti anno taciuto?”. La risposta la diede lo stesso Brecht nella stessa “A coloro che verranno”: “pensate quando parlate delle nostre debolezze anche ai tempi bui cui voi siete scampati… pensate a noi con indulgenza.”
La diede – e forse anche meglio di Brecht – Salvatore Quasimodo nella sua Alle fronde dei salici
Man wird nicht sagen: Als da der Nussbaum sich im Wind schüttelte
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/17 - 09:56
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Ya basta! - Tierra y Libertad

Ya basta! - Tierra y Libertad
2013
7
(G.Ferrante/A.Conti alias “Sigaro” de la Banda Bassotti)
Political powers dem a hide demselves
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2015/3/16 - 15:35
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Gründungssong der National Deposit Bank

Gründungssong der National Deposit Bank
[1931]
Versi di Bertolt Brecht
Musica di Kurt Weill
Una canzone inserita ex novo da Brecht nella sceneggiatura de “Die Dreigroschenoper” (“L'opera da tre soldi”) predisposta per la trasposizione cinematografica di Georg Wilhelm Pabst. Non compare comunque nel film perché Pabst decise di utilizzare solo le parti musicali dell’opera originale.
Nicht wahr, eine Bank zu gründen
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/16 - 12:01
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La giornata del soldato

Anonymous
La giornata del soldato
Chanson italienne – La giornata del soldato – anonimo – 1915-18
LA JOURNÉE DU SOLDAT
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/3/15 - 22:22
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L'oiseau et l'enfant

L'oiseau et l'enfant
Trovata qui tekstowo.pl
[DZIECKO I PTAK]
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2015/3/15 - 20:57
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Una questione politica

Una questione politica
[2010]
Nell’album “Fuori”

È una questione politica, ovvero di come abbiano (o forse abbiamo) lasciato morire il bello e il buono per nutrire l’orrore e l’odio...
I primi scontri non lasciarono niente
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/15 - 17:34
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Noi fuori

Noi fuori
[2010]
Nell’album “Fuori”
Noi fuori
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/15 - 17:06
Song Itineraries: Deserters
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Non si può dividere il cielo

Non si può dividere il cielo
[2013]
Nell’EP intitolato “Il futuro ci mastica”, ultimo lavoro degli Anteo di Verona.
Guarda in alto e scopre che
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/15 - 16:47
Song Itineraries: The Berlin Wall, 1961-1989
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Meglio se non lo sai

Meglio se non lo sai
[2008]
Dall’EP intitolato “La piazza EP”
Poi nella ristampa del primo album “I soldi sono finiti” del 2006 (rimasterizzato nel 2011)
Meglio se non lo sai come si fan crollare i governi
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/15 - 16:44
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Lo sporco della Grecia

Lo sporco della Grecia
[2006]
Nell’album d’esordio della band milanese, “I soldi sono finiti” (su ogni copertina c’era appiccicata una vera moneta da 1 Euro!)

“Non ce ne vogliano gli Achei: la Grecia di cui si parla qui è l'Occidente tutto, la tradizione di pensiero che vede l'antica Grecia come sua culla. Il germe - o lo sporco appunto - che l'ha infettato fino alla cancrena è il suo credersi l'unico pensiero possibile. E ora che si sente debole e in pericolo, mostra il lato peggiore di sé: l'orgoglio, i muscoli, la retorica e il trionfalismo. Ogni riferimento a fatti e persone realmente esistiti è assolutamente voluto. A cominciare dal caso Quattrocchi.” (Intervista ai Ministri su kdcobain.it)

Ve lo ricordate Fabrizio Quattrocchi? Sembra che sia passato un secolo...
Era il mercenario italiano che fu rapito ed ucciso in Iraq nel 2004 da un gruppo di fedelissimi di Saddam Hussein... "Adesso vi faccio vedere... (Continues)
Lo sporco della Grecia arriva fino a qua
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/15 - 15:36
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I lupi

I lupi
C'è un errore nella parte di presentazione. Ivan Graziani è andato ben due volte al Festival di Sanremo. La prima nel 1985 con "Franca ti amo" e nel 1994 con "Maledette malelingue"...
Gianni 2015/3/15 - 11:37
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La tua libertà

La tua libertà
Canzone stupenda, una vera poesia; poi con uno sfondo del genere, quello della Riviera del Conero nel '71.
Una vera dimostrazione della musica italiana.
Anonimo 2015/3/15 - 11:31
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La Poésie Fout Le Camp, Villon !

La Poésie Fout Le Camp, Villon !
La Poésie Fout Le Camp Villon !

Chanson française – La Poésie Fout Le Camp Villon ! – Léo Ferré – 1958



Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson française dont j'ai été stupéfait de ne pas la trouver dans ce site des Chansons contre la Guerre qui comporte bien des chansons de Léo, mais aussi une très belle chanson de Wolf Biermann : Ballade auf den Dichter François Villon de quelques années postérieure à celle de Ferré et bien entendu, la Ballade des pendus (Épitaphe Villon), par Serge Reggiani .

Il me semble que tu es bien modeste ou discret ou timide, que sais-je ? Car, à mon sens, tu devrais ajouter ta Ballade des Pauvres , directement parodiée de celle des Pendus de Villon. Mais quelle est donc cette chanson de Ferré dont tu nous parle ?, dit Lucien l'âne en relevant le front et jetant sa crinière en arrière, comme on rejette une mèche de cheveux pour dégager le front.

Et bien, c'est... (Continues)
Tu te balances compagnon
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/3/14 - 21:02
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War Pigs

War Pigs
La cover di War Pigs con arrangiamento arabeggiante di Victoria Faiella ha meritato i complimenti del chitarrista dei Black Sabbath Tony Iommi.

Sulla scelta di registrare una cover della famosa canzone contro la guerra, la cantante ha dichiarato:

"In choosing to cover BLACK SABBATH's 'War Pigs', I wanted to underscore the sad, sad fact that the lyrics to an anti-war song written four decades ago were still completely and devastatingly relevant to our modern times. The years go by, the trenches we find ourselves in get deeper and deeper and deeper, the war machine keeps churning and any hope of climbing out of this monumental entrenchment is bleak at best. Let us all pray for peace, for rainfalls of enlightenment to shower down upon the powers that be and for a swift end to all of this madness."


da Blabbermouth

2015/3/14 - 20:40
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L'oiseau et l'enfant

L'oiseau et l'enfant
Finnish translation by Pertti Reponen
Suomennos Pertti Reponen

A link to the song performed by Katri Helena:
LINTU JA LAPSI
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/14 - 16:25
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Was gesagt werden muss

Was gesagt werden muss
Norwegian translation by Erik Fosnes Hansen
Norsk oversettelse av Erik Fosnes Hansen

Fonte / source / kilde: Aftenposten, April 8, 2012
DET SOM MÅ SIES
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/14 - 16:02
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Was gesagt werden muss

Spanish translation by Miguel Saénz
Traducción español de Miguel Saénz

Fonte / source / fuente: Le Pais, April 4, 2012
LO QUE HAY QUE DECIR
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/14 - 16:01
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Was gesagt werden muss

French translation by Olivier Mannoni
Traduction français par Olivier Mannoni

Fonte / source: Le Monde, April 5, 2012
CE QUI DOIT ÊTRE DIT
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/14 - 16:00
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Was gesagt werden muss

Finnish translation by Juha Rämö
Suomennos Juha Rämö
SE MIKÄ ON SANOTTAVA
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/14 - 15:58

Server sotto attacco!

Antiwar Songs Blog
Server sotto attacco!
Come avrete notato in questi ultimi due giorni il sito e il blog delle Canzoni contro la guerra, ospitati dai server del collettivo Autistici/Inventati non sono stati raggiungibili. E non per colpa di problemi tecnici o di normale manutenzione ma a causa di un vero e proprio attacco informatico. Si è trattato di un DDoS […]
Antiwar Songs Staff 2015-03-14 13:26:00
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Glory

Glory
[2014]
John Legend feat. Common
Scritta da John Stephens (in arte John Legend, cantante, pianista e compositore) e Lonnie Lynn (in arte Common, rapper e attore)

Canzone dalla colonna sonora del film “Selma”, diretto nel 2014 dalla regista e sceneggiatrice statunitense afroamericana Ava Marie DuVernay.
Il brano ha vinto quest’anno l’Academy Award for Best Song, l’Oscar 2015 per la migliore canzone.

Proprio in questi giorni ricorrono i 50 anni dalle gloriose marce da Selma a Montgomery, capitale dell’Alabama, per la rivendicazione dei diritti civili degli afroamericani.

E la lotta non è finita...
One day when the glory comes
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/13 - 12:50

Marching 'Round Selma

Anonymous
Marching 'Round Selma
[1965]
Canzone del movimento per i diritti civili mutuata, probabilmente, dall’antico negro spiritual March Down to Jordan

E’ da Selma, Alabama, che nel 1963 prese avvio la lotta per la rivendicazione del diritto di voto per i neri americani. Lì fu fondata l’organizzazione Dallas County Voters League che iniziò una campagna per la registrazione degli afroamericani aventi diritto di voto. I loro sforzi furono frustrati dalle minacce e dalle violenze della comunità bianca e della sua polizia, anche dopo l’approvazione del Civil Rights Act da parte del Congresso nel 1964. Sicchè la DCVL fu costretta a chiedere aiuto, rivolgendosi prima al Student Nonviolent Coordinating Committee (SNCC) e poi alla Southern Christian Leadership Conference (SCLC), l’organizzazione guidata da Martin Luther King.
Una prima marcia pacifica per i diritti civili fu organizzata il 26 febbraio 1965 nella vicina Marion,... (Continues)
Marching ‘round Selma like Jericho,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/12 - 22:49
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Was gesagt werden muss

Was gesagt werden muss
English translation by Breon Mitchell

Source: The Guardian, April 5, 2012
WHAT MUST BE SAID
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/12 - 12:51
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Li vidi tornare

Li vidi tornare
Tenco fu ucciso perché stava facendo saltare la gallina dalle uova d'oro delle scommesse clandestine che controllavano il Festival di Sanremo. Basta ascoltare l'intervista del Commissario Molinari rilasciata a Bonolis a "Domenica In". Renzo Zannardi
2015/3/11 - 22:57
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E se ci diranno

E se ci diranno
Questa canzone di Luigi Tenco sembra sia stata scritta un paio di ore fa...
2015/3/11 - 22:36
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Cara maestra

Cara maestra
Vi segnalo che "cara Maestra" non è del 1963 ma è già presente nel primo LP di Tenco. Renzo Zannardi
2015/3/11 - 22:32
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La Badoglieide

La Badoglieide
Da notare che la canzone popolare "E non vedi che sono toscano" sulla cui aria sono cantate le strofe della Badoglieide non è altro che la canzoncina che poi Riccardo Marasco ha riadattato nella sua celebre "La lallera".

Se ne trovano alcune strofe in Senti le rane che cantano: canzoni e vissuti popolari della risaia

E non vedi che sono toscano
e mi piace la carne cruda
io vorrei baciarti nuda
sulla sponda del sofà

E non vedi che l'albero pende
e le foglie che cadono giù
e per contentare le donne
qui ci vuole la gioventù...

Sono stato sulle alte montagne
a vedere gli uccelli a volare
per le vie, le piazze e le strade
quanti uccelli in quantità
CCG Staff 2015/3/11 - 21:34
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1984

1984
[1984]
In “From Chaos to 1984”, live a Waterloo Road, Londra, a metà 1984

Canzone che intreccia lo sguardo sulla Gran Bretagna in balìa della Thatcher con quello del romanzo distopico di George Orwell...
Britains in trouble, country’s bled dry
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/11 - 21:04
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Ella’s Song

Ella’s Song
[1983]
Scritta da Bernice Johnson Reagon
Nell’album delle Sweet Honey In The Rock intitolato “We All... Everyone Of Us”

“Chi crede nella libertà non si riposa finchè non sia conquistata, finchè l’uccisione di uomini neri, di figli di madri nere, non sia importante quanto l’uccisione di uomini bianchi, figli di madri bianche…”

Propongo questa canzone dopo l’ennesima uccisione di un nero ad opera della polizia.
L’altro giorno ad Atlanta, Georgia, è stato ucciso un altro giovane nero, Anthony Hill, di 27 anni. Era un veterano delle guerre americane e aveva problemi mentali, un disordine bipolare chissà se connesso alla sua esperienza sotto le armi.

Anthony l’altro giorno era in piena crisi e girava nudo per la città bussando alle porte, spenzolandosi dai balconi e strisciando per terra… Era visibilmente, molto alterato, ma nudo e disarmato…

Quando un poliziotto, intervenuto sul posto,... (Continues)
We who believe in freedom cannot rest
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/11 - 16:07
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Журавли

Журавли
Finnish translation by Arnold Hiltunen
Arnold Hiltusen suomennos

KURJET
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/11 - 15:10




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