Drei Kugeln auf Rudi Dutschke
Finnish translation by Pentti Saaritsa
Suomennos Pentti Saaritsa
A link to the song composed by Eero Ojanen and performed by Sinikka Sokka and Pekka Aarnio:
Suomennos Pentti Saaritsa
A link to the song composed by Eero Ojanen and performed by Sinikka Sokka and Pekka Aarnio:
KOLME LUOTIA RUDI DUTSCHKEEN
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/16 - 15:48
Ya basta! - Tierra y Libertad
Political powers dem a hide demselves
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2015/3/16 - 15:35
Eve Of Destruction
Finnish translation by Saukki (Sauvo Puhtila)
Suomalaiset sanat Saukki (Sauvo Puhtila)
Suomalaiset sanat Saukki (Sauvo Puhtila)
TUHON PARTAALLA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/16 - 10:44
Lubiam
Juin 1968.
« ... che poco tempo fa, all'interno dell'azienda "Montecatini" della zona industriale di Bolzano, un operaio (Antonio Lubiam) è morto per le gravissime ustioni riportate sul luogo di lavoro mentre con la macchina operatrice eseguiva la battitura del forno sperimentale e che tale morte sembra essere stata determinata dalla mancanza di idonea protezione ed isolamento dei forni siti in quel reparto... »
« ... qu'il y a peu de temps, au sein de l’entreprise Montecatini de la zone industrielle de Bolzano, un ouvrier, Antonio Lubiam, est mort suite aux très graves brûlures subies sur le lieu de travail tandis qu’avec la machine opératrice, il exécutait le battage du four expérimental et qu’une telle mort semble avoir été déterminée par le manque de protection adéquate et d’isolation des fours situés dans ce service... »
CONSEIL RÉGIONAL DU TRENTIN – HAUT ADIGE 25-6-1968
http://www.regione.taa.it/archivi/dbas...
Né... (Continues)
« ... che poco tempo fa, all'interno dell'azienda "Montecatini" della zona industriale di Bolzano, un operaio (Antonio Lubiam) è morto per le gravissime ustioni riportate sul luogo di lavoro mentre con la macchina operatrice eseguiva la battitura del forno sperimentale e che tale morte sembra essere stata determinata dalla mancanza di idonea protezione ed isolamento dei forni siti in quel reparto... »
« ... qu'il y a peu de temps, au sein de l’entreprise Montecatini de la zone industrielle de Bolzano, un ouvrier, Antonio Lubiam, est mort suite aux très graves brûlures subies sur le lieu de travail tandis qu’avec la machine opératrice, il exécutait le battage du four expérimental et qu’une telle mort semble avoir été déterminée par le manque de protection adéquate et d’isolation des fours situés dans ce service... »
CONSEIL RÉGIONAL DU TRENTIN – HAUT ADIGE 25-6-1968
http://www.regione.taa.it/archivi/dbas...
Né... (Continues)
LUBIAM
(Continues)
(Continues)
Contributed by Vanni Della Giustina - canti all'arrabbiata 2015/3/16 - 08:41
La giornata del soldato
Anonymous
Chanson italienne – La giornata del soldato – anonimo – 1915-18
LA JOURNÉE DU SOLDAT
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/3/15 - 22:22
L'oiseau et l'enfant
Trovata qui tekstowo.pl
[DZIECKO I PTAK]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2015/3/15 - 20:57
Una questione politica
[2010]
Nell’album “Fuori”
È una questione politica, ovvero di come abbiano (o forse abbiamo) lasciato morire il bello e il buono per nutrire l’orrore e l’odio...
Nell’album “Fuori”
È una questione politica, ovvero di come abbiano (o forse abbiamo) lasciato morire il bello e il buono per nutrire l’orrore e l’odio...
I primi scontri non lasciarono niente
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/15 - 17:34
Noi fuori
[2010]
Nell’album “Fuori”
Nell’album “Fuori”
Noi fuori
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/15 - 17:06
Song Itineraries:
Deserters
Non si può dividere il cielo
[2013]
Nell’EP intitolato “Il futuro ci mastica”, ultimo lavoro degli Anteo di Verona.
Nell’EP intitolato “Il futuro ci mastica”, ultimo lavoro degli Anteo di Verona.
Guarda in alto e scopre che
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/15 - 16:47
Song Itineraries:
The Berlin Wall, 1961-1989
Meglio se non lo sai
[2008]
Dall’EP intitolato “La piazza EP”
Poi nella ristampa del primo album “I soldi sono finiti” del 2006 (rimasterizzato nel 2011)
Dall’EP intitolato “La piazza EP”
Poi nella ristampa del primo album “I soldi sono finiti” del 2006 (rimasterizzato nel 2011)
Meglio se non lo sai come si fan crollare i governi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/15 - 16:44
Lo sporco della Grecia
[2006]
Nell’album d’esordio della band milanese, “I soldi sono finiti” (su ogni copertina c’era appiccicata una vera moneta da 1 Euro!)
“Non ce ne vogliano gli Achei: la Grecia di cui si parla qui è l'Occidente tutto, la tradizione di pensiero che vede l'antica Grecia come sua culla. Il germe - o lo sporco appunto - che l'ha infettato fino alla cancrena è il suo credersi l'unico pensiero possibile. E ora che si sente debole e in pericolo, mostra il lato peggiore di sé: l'orgoglio, i muscoli, la retorica e il trionfalismo. Ogni riferimento a fatti e persone realmente esistiti è assolutamente voluto. A cominciare dal caso Quattrocchi.” (Intervista ai Ministri su kdcobain.it)
Ve lo ricordate Fabrizio Quattrocchi? Sembra che sia passato un secolo...
Era il mercenario italiano che fu rapito ed ucciso in Iraq nel 2004 da un gruppo di fedelissimi di Saddam Hussein... "Adesso vi faccio vedere... (Continues)
Nell’album d’esordio della band milanese, “I soldi sono finiti” (su ogni copertina c’era appiccicata una vera moneta da 1 Euro!)
“Non ce ne vogliano gli Achei: la Grecia di cui si parla qui è l'Occidente tutto, la tradizione di pensiero che vede l'antica Grecia come sua culla. Il germe - o lo sporco appunto - che l'ha infettato fino alla cancrena è il suo credersi l'unico pensiero possibile. E ora che si sente debole e in pericolo, mostra il lato peggiore di sé: l'orgoglio, i muscoli, la retorica e il trionfalismo. Ogni riferimento a fatti e persone realmente esistiti è assolutamente voluto. A cominciare dal caso Quattrocchi.” (Intervista ai Ministri su kdcobain.it)
Ve lo ricordate Fabrizio Quattrocchi? Sembra che sia passato un secolo...
Era il mercenario italiano che fu rapito ed ucciso in Iraq nel 2004 da un gruppo di fedelissimi di Saddam Hussein... "Adesso vi faccio vedere... (Continues)
Lo sporco della Grecia arriva fino a qua
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/15 - 15:36
I lupi
C'è un errore nella parte di presentazione. Ivan Graziani è andato ben due volte al Festival di Sanremo. La prima nel 1985 con "Franca ti amo" e nel 1994 con "Maledette malelingue"...
Gianni 2015/3/15 - 11:37
La tua libertà
Canzone stupenda, una vera poesia; poi con uno sfondo del genere, quello della Riviera del Conero nel '71.
Una vera dimostrazione della musica italiana.
Una vera dimostrazione della musica italiana.
Anonimo 2015/3/15 - 11:31
La Poésie Fout Le Camp, Villon !
La Poésie Fout Le Camp Villon !
Chanson française – La Poésie Fout Le Camp Villon ! – Léo Ferré – 1958
Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson française dont j'ai été stupéfait de ne pas la trouver dans ce site des Chansons contre la Guerre qui comporte bien des chansons de Léo, mais aussi une très belle chanson de Wolf Biermann : Ballade auf den Dichter François Villon de quelques années postérieure à celle de Ferré et bien entendu, la Ballade des pendus (Épitaphe Villon), par Serge Reggiani .
Il me semble que tu es bien modeste ou discret ou timide, que sais-je ? Car, à mon sens, tu devrais ajouter ta Ballade des Pauvres , directement parodiée de celle des Pendus de Villon. Mais quelle est donc cette chanson de Ferré dont tu nous parle ?, dit Lucien l'âne en relevant le front et jetant sa crinière en arrière, comme on rejette une mèche de cheveux pour dégager le front.
Et bien, c'est... (Continues)
Chanson française – La Poésie Fout Le Camp Villon ! – Léo Ferré – 1958
Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson française dont j'ai été stupéfait de ne pas la trouver dans ce site des Chansons contre la Guerre qui comporte bien des chansons de Léo, mais aussi une très belle chanson de Wolf Biermann : Ballade auf den Dichter François Villon de quelques années postérieure à celle de Ferré et bien entendu, la Ballade des pendus (Épitaphe Villon), par Serge Reggiani .
Il me semble que tu es bien modeste ou discret ou timide, que sais-je ? Car, à mon sens, tu devrais ajouter ta Ballade des Pauvres , directement parodiée de celle des Pendus de Villon. Mais quelle est donc cette chanson de Ferré dont tu nous parle ?, dit Lucien l'âne en relevant le front et jetant sa crinière en arrière, comme on rejette une mèche de cheveux pour dégager le front.
Et bien, c'est... (Continues)
Tu te balances compagnon
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/3/14 - 21:02
War Pigs
La cover di War Pigs con arrangiamento arabeggiante di Victoria Faiella ha meritato i complimenti del chitarrista dei Black Sabbath Tony Iommi.
Sulla scelta di registrare una cover della famosa canzone contro la guerra, la cantante ha dichiarato:
"In choosing to cover BLACK SABBATH's 'War Pigs', I wanted to underscore the sad, sad fact that the lyrics to an anti-war song written four decades ago were still completely and devastatingly relevant to our modern times. The years go by, the trenches we find ourselves in get deeper and deeper and deeper, the war machine keeps churning and any hope of climbing out of this monumental entrenchment is bleak at best. Let us all pray for peace, for rainfalls of enlightenment to shower down upon the powers that be and for a swift end to all of this madness."
da Blabbermouth
Sulla scelta di registrare una cover della famosa canzone contro la guerra, la cantante ha dichiarato:
"In choosing to cover BLACK SABBATH's 'War Pigs', I wanted to underscore the sad, sad fact that the lyrics to an anti-war song written four decades ago were still completely and devastatingly relevant to our modern times. The years go by, the trenches we find ourselves in get deeper and deeper and deeper, the war machine keeps churning and any hope of climbing out of this monumental entrenchment is bleak at best. Let us all pray for peace, for rainfalls of enlightenment to shower down upon the powers that be and for a swift end to all of this madness."
da Blabbermouth
2015/3/14 - 20:40
L'oiseau et l'enfant
Finnish translation by Pertti Reponen
Suomennos Pertti Reponen
A link to the song performed by Katri Helena:
Suomennos Pertti Reponen
A link to the song performed by Katri Helena:
LINTU JA LAPSI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/14 - 16:25
Was gesagt werden muss
Norwegian translation by Erik Fosnes Hansen
Norsk oversettelse av Erik Fosnes Hansen
Fonte / source / kilde: Aftenposten, April 8, 2012
Norsk oversettelse av Erik Fosnes Hansen
Fonte / source / kilde: Aftenposten, April 8, 2012
DET SOM MÅ SIES
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/14 - 16:02
Was gesagt werden muss
Spanish translation by Miguel Saénz
Traducción español de Miguel Saénz
Fonte / source / fuente: Le Pais, April 4, 2012
Traducción español de Miguel Saénz
Fonte / source / fuente: Le Pais, April 4, 2012
LO QUE HAY QUE DECIR
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/14 - 16:01
Was gesagt werden muss
French translation by Olivier Mannoni
Traduction français par Olivier Mannoni
Fonte / source: Le Monde, April 5, 2012
Traduction français par Olivier Mannoni
Fonte / source: Le Monde, April 5, 2012
CE QUI DOIT ÊTRE DIT
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/14 - 16:00
Was gesagt werden muss
Finnish translation by Juha Rämö
Suomennos Juha Rämö
Suomennos Juha Rämö
SE MIKÄ ON SANOTTAVA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/14 - 15:58
Server sotto attacco!
Antiwar Songs Blog
Come avrete notato in questi ultimi due giorni il sito e il blog delle Canzoni contro la guerra, ospitati dai server del collettivo Autistici/Inventati non sono stati raggiungibili. E non per colpa di problemi tecnici o di normale manutenzione ma a causa di un vero e proprio attacco informatico. Si è trattato di un DDoS […]
Antiwar Songs Staff 2015-03-14 13:26:00
Glory
[2014]
John Legend feat. Common
Scritta da John Stephens (in arte John Legend, cantante, pianista e compositore) e Lonnie Lynn (in arte Common, rapper e attore)
Canzone dalla colonna sonora del film “Selma”, diretto nel 2014 dalla regista e sceneggiatrice statunitense afroamericana Ava Marie DuVernay.
Il brano ha vinto quest’anno l’Academy Award for Best Song, l’Oscar 2015 per la migliore canzone.
Proprio in questi giorni ricorrono i 50 anni dalle gloriose marce da Selma a Montgomery, capitale dell’Alabama, per la rivendicazione dei diritti civili degli afroamericani.
E la lotta non è finita...
John Legend feat. Common
Scritta da John Stephens (in arte John Legend, cantante, pianista e compositore) e Lonnie Lynn (in arte Common, rapper e attore)
Canzone dalla colonna sonora del film “Selma”, diretto nel 2014 dalla regista e sceneggiatrice statunitense afroamericana Ava Marie DuVernay.
Il brano ha vinto quest’anno l’Academy Award for Best Song, l’Oscar 2015 per la migliore canzone.
Proprio in questi giorni ricorrono i 50 anni dalle gloriose marce da Selma a Montgomery, capitale dell’Alabama, per la rivendicazione dei diritti civili degli afroamericani.
E la lotta non è finita...
One day when the glory comes
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/13 - 12:50
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Marching 'Round Selma
Anonymous
[1965]
Canzone del movimento per i diritti civili mutuata, probabilmente, dall’antico negro spiritual March Down to Jordan
E’ da Selma, Alabama, che nel 1963 prese avvio la lotta per la rivendicazione del diritto di voto per i neri americani. Lì fu fondata l’organizzazione Dallas County Voters League che iniziò una campagna per la registrazione degli afroamericani aventi diritto di voto. I loro sforzi furono frustrati dalle minacce e dalle violenze della comunità bianca e della sua polizia, anche dopo l’approvazione del Civil Rights Act da parte del Congresso nel 1964. Sicchè la DCVL fu costretta a chiedere aiuto, rivolgendosi prima al Student Nonviolent Coordinating Committee (SNCC) e poi alla Southern Christian Leadership Conference (SCLC), l’organizzazione guidata da Martin Luther King.
Una prima marcia pacifica per i diritti civili fu organizzata il 26 febbraio 1965 nella vicina Marion,... (Continues)
Canzone del movimento per i diritti civili mutuata, probabilmente, dall’antico negro spiritual March Down to Jordan
E’ da Selma, Alabama, che nel 1963 prese avvio la lotta per la rivendicazione del diritto di voto per i neri americani. Lì fu fondata l’organizzazione Dallas County Voters League che iniziò una campagna per la registrazione degli afroamericani aventi diritto di voto. I loro sforzi furono frustrati dalle minacce e dalle violenze della comunità bianca e della sua polizia, anche dopo l’approvazione del Civil Rights Act da parte del Congresso nel 1964. Sicchè la DCVL fu costretta a chiedere aiuto, rivolgendosi prima al Student Nonviolent Coordinating Committee (SNCC) e poi alla Southern Christian Leadership Conference (SCLC), l’organizzazione guidata da Martin Luther King.
Una prima marcia pacifica per i diritti civili fu organizzata il 26 febbraio 1965 nella vicina Marion,... (Continues)
Marching ‘round Selma like Jericho,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/12 - 22:49
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Was gesagt werden muss
English translation by Breon Mitchell
Source: The Guardian, April 5, 2012
Source: The Guardian, April 5, 2012
WHAT MUST BE SAID
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/12 - 12:51
Li vidi tornare
Tenco fu ucciso perché stava facendo saltare la gallina dalle uova d'oro delle scommesse clandestine che controllavano il Festival di Sanremo. Basta ascoltare l'intervista del Commissario Molinari rilasciata a Bonolis a "Domenica In". Renzo Zannardi
2015/3/11 - 22:57
E se ci diranno
Questa canzone di Luigi Tenco sembra sia stata scritta un paio di ore fa...
2015/3/11 - 22:36
Cara maestra
Vi segnalo che "cara Maestra" non è del 1963 ma è già presente nel primo LP di Tenco. Renzo Zannardi
2015/3/11 - 22:32
La Badoglieide
Da notare che la canzone popolare "E non vedi che sono toscano" sulla cui aria sono cantate le strofe della Badoglieide non è altro che la canzoncina che poi Riccardo Marasco ha riadattato nella sua celebre "La lallera".
Se ne trovano alcune strofe in Senti le rane che cantano: canzoni e vissuti popolari della risaia
E non vedi che sono toscano
e mi piace la carne cruda
io vorrei baciarti nuda
sulla sponda del sofà
E non vedi che l'albero pende
e le foglie che cadono giù
e per contentare le donne
qui ci vuole la gioventù...
Sono stato sulle alte montagne
a vedere gli uccelli a volare
per le vie, le piazze e le strade
quanti uccelli in quantità
Se ne trovano alcune strofe in Senti le rane che cantano: canzoni e vissuti popolari della risaia
E non vedi che sono toscano
e mi piace la carne cruda
io vorrei baciarti nuda
sulla sponda del sofà
E non vedi che l'albero pende
e le foglie che cadono giù
e per contentare le donne
qui ci vuole la gioventù...
Sono stato sulle alte montagne
a vedere gli uccelli a volare
per le vie, le piazze e le strade
quanti uccelli in quantità
CCG Staff 2015/3/11 - 21:34
1984
[1984]
In “From Chaos to 1984”, live a Waterloo Road, Londra, a metà 1984
Canzone che intreccia lo sguardo sulla Gran Bretagna in balìa della Thatcher con quello del romanzo distopico di George Orwell...
In “From Chaos to 1984”, live a Waterloo Road, Londra, a metà 1984
Canzone che intreccia lo sguardo sulla Gran Bretagna in balìa della Thatcher con quello del romanzo distopico di George Orwell...
Britains in trouble, country’s bled dry
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/11 - 21:04
Ella’s Song
[1983]
Scritta da Bernice Johnson Reagon
Nell’album delle Sweet Honey In The Rock intitolato “We All... Everyone Of Us”
“Chi crede nella libertà non si riposa finchè non sia conquistata, finchè l’uccisione di uomini neri, di figli di madri nere, non sia importante quanto l’uccisione di uomini bianchi, figli di madri bianche…”
Propongo questa canzone dopo l’ennesima uccisione di un nero ad opera della polizia.
L’altro giorno ad Atlanta, Georgia, è stato ucciso un altro giovane nero, Anthony Hill, di 27 anni. Era un veterano delle guerre americane e aveva problemi mentali, un disordine bipolare chissà se connesso alla sua esperienza sotto le armi.
Anthony l’altro giorno era in piena crisi e girava nudo per la città bussando alle porte, spenzolandosi dai balconi e strisciando per terra… Era visibilmente, molto alterato, ma nudo e disarmato…
Quando un poliziotto, intervenuto sul posto,... (Continues)
Scritta da Bernice Johnson Reagon
Nell’album delle Sweet Honey In The Rock intitolato “We All... Everyone Of Us”
“Chi crede nella libertà non si riposa finchè non sia conquistata, finchè l’uccisione di uomini neri, di figli di madri nere, non sia importante quanto l’uccisione di uomini bianchi, figli di madri bianche…”
Propongo questa canzone dopo l’ennesima uccisione di un nero ad opera della polizia.
L’altro giorno ad Atlanta, Georgia, è stato ucciso un altro giovane nero, Anthony Hill, di 27 anni. Era un veterano delle guerre americane e aveva problemi mentali, un disordine bipolare chissà se connesso alla sua esperienza sotto le armi.
Anthony l’altro giorno era in piena crisi e girava nudo per la città bussando alle porte, spenzolandosi dai balconi e strisciando per terra… Era visibilmente, molto alterato, ma nudo e disarmato…
Quando un poliziotto, intervenuto sul posto,... (Continues)
We who believe in freedom cannot rest
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/11 - 16:07
Журавли
Finnish translation by Arnold Hiltunen
Arnold Hiltusen suomennos
Arnold Hiltusen suomennos
KURJET
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2015/3/11 - 15:10
Certainly, Lord!
Anonymous
[196?]
Interpretata dai CORE (COngress of Racial Equality) Freedom Singers nella compilation “Voices Of The Civil Rights Movement (Black American Freedom Songs 1960-1966)”, pubblicata dalla Smithsonian Folkways nel 1980.
Un brano tradizionale religioso trasformato in inno del movimento per i diritti civili statunitense.
Interpretata dai CORE (COngress of Racial Equality) Freedom Singers nella compilation “Voices Of The Civil Rights Movement (Black American Freedom Songs 1960-1966)”, pubblicata dalla Smithsonian Folkways nel 1980.
Un brano tradizionale religioso trasformato in inno del movimento per i diritti civili statunitense.
Have you been to the jail?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/11 - 14:16
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Turning Point
[1967]
Parole di Martha Holmes (di cui non ho alcuna notizia… forse si tratta di una poetessa si Chappaqua, una cittadina dello Stato di New York dove la comunità nera è sempre stata pressochè inesistente)
Musica di Billy Taylor (1921-2010), pianista e compositore jazz afroamericano
Nel disco di Nina Simone intitolato “Silk & Soul”
La purezza dell’infanzia ben presto sporcata dai pregiudizi inculcati dagli adulti…
Parole di Martha Holmes (di cui non ho alcuna notizia… forse si tratta di una poetessa si Chappaqua, una cittadina dello Stato di New York dove la comunità nera è sempre stata pressochè inesistente)
Musica di Billy Taylor (1921-2010), pianista e compositore jazz afroamericano
Nel disco di Nina Simone intitolato “Silk & Soul”
La purezza dell’infanzia ben presto sporcata dai pregiudizi inculcati dagli adulti…
See the little brown girl
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/11 - 10:08
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Come Ye
[1966]
Parole e musica di Nina Simone
Registrata negli studi RCA di New York il 26 agosto 1966 e inclusa nell’album “High Priestess of Soul” in cui la Simone è accompagnata dal gruppo di Harold Mooney (1911-1995), compositore ed arrangiatore. Poi in molti altri dischi e raccolte, come “Saga of the Good Life and Hard Times” (1997) o la postuma “Tell It Like It Is” (2011)
Testo trascritto da Roger Nupie trovato sull’ottimo The Nina Simone Database curato da Mauro Boscarol.
Parole e musica di Nina Simone
Registrata negli studi RCA di New York il 26 agosto 1966 e inclusa nell’album “High Priestess of Soul” in cui la Simone è accompagnata dal gruppo di Harold Mooney (1911-1995), compositore ed arrangiatore. Poi in molti altri dischi e raccolte, come “Saga of the Good Life and Hard Times” (1997) o la postuma “Tell It Like It Is” (2011)
Testo trascritto da Roger Nupie trovato sull’ottimo The Nina Simone Database curato da Mauro Boscarol.
Come ye ye who would have peace
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/3/11 - 09:13
Cantares
Dedicado a Antonio Machado, poeta (Dedicated to Antonio Machado, poet) was an album made of musicalizations of Antonio Machado’s poems, some by him, and other by the Argentinean songwriter, Alberto Cortez (the first in singing Machado’s poem), except the ending song, “En Colliure”, by Serrat, and the opening song, “Cantares”, in which Serrat mixes some of the poems named “Proverbios y cantares” (Proverbs and songs) with lyrics by his own. The song, besides being a homage, try to perform the feeling of Antonio Machado when, in 1939, with the defeating of the Spanish Republic, he went exiled to France (with his mother Ana Ruiz, his brother José, and writer Corpus Barga), when he died some days later.
Note: As usual, I must to advice that the translation of Antonio Machado’s verse musn’t be taken very seriously, but as an aproximation.
Note: As usual, I must to advice that the translation of Antonio Machado’s verse musn’t be taken very seriously, but as an aproximation.
SONGS
(Continues)
(Continues)
2015/3/11 - 00:00
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"it is good that you are here to record this picture of me in my Palace garden in Addis Ababa. People who see this throughout the world will realize that - even in the 20century - with Faith, courage and a just cause David will still beat Goliath"
Fin dai tempi di Menelik, l'impero etiopico era stato un Golia africano: aveva conquistato territori con la forza e con la forza li aveva mantenuti. Solo nel confronto impari con un Moloch tecnologico europeo l'Abissinia poteva dirsi un David. Quello di Selassié, dal rientro ad Addis Abeba fino... (Continues)