Pour voir " Bon pour le service , ce petit film – une merveille (interdit à l'époque) qui parle de twist et de service militaire.", une seule adresse :
Ho scritto sul mio blogghino di periferia una cosa, riprendendola un po' da quello che ho già scritto qui, un po' dalla tua introduzione, e un po' aggiungendoci qualcosa. Spero magari possa farti piacere leggerla; ma i ringraziamenti vanno tutti a te che hai trovato questa cosa che non conoscevo fino a pochi giorni fa. Che la memoria della piccola Elba Susana e degli altri ragazzi morti in quei giorni possa qui avere la sua spiaggia assolata, la sua isola.
Riccardo Venturi 7/2/2015 - 00:27
Ciao Riccardo, ho letto la pagina che hai scritto sul tuo blog "Ἐκβλόγγηθι Σεαυτόν Asocial Network" e non posso che rinnovare il ringraziamento di cui sopra.
Vorrei però chiederti una cosa: non sapevo che Rolando Alarcón fosse stato assassinato, privato dell'assistenza sanitaria. Sulle pagine dedicate alla sua biografia che ho trovato in Rete si parla di una grave emorragia per un ulcera mal curata e pure di un arresto cardiaco sopraggiunto mentre era sotto i ferri...
Forse la cosa non interessa a molti, ma io credo che sarebbe opportuno accertare - se possibile - le circostanze della morte di questo grande artista perchè, nel caso sia stato davvero ucciso, dovrebbe essere posto nel Pantheon - in quello delle CCG/AWS almeno - accanto a figure ben più note della sua, a partire da Víctor Jara, mentre purtroppo Rolando Alarcón, sia in vita che dopo la morte, è stato un artista piuttosto misconosciuto... (continuer)
Bisognerebbe leggersela per bene la biografia di Alarcón scritta da Manuel Vilches e Carlos Valladares ("Rolando Alarcón, la canción en la noche", Quimantú 2009) ma nella recensione che leggo su En el país de Nomeacuerdo (che bel titolo per un blog!) non emerge l'ipotesi del suo assassinio, anche se si parla di una morte "assurda" che la stampa di destra salutò con gioia...
Piuttosto si parla invece dell'isolamento che il grande artista subì in vita per via della sua omosessualità, una condanna che gli giunse prima di tutto dalla parte politica in cui lui si riconosceva, il Partito comunista, che lo discriminò impedendogli l'iscrizione.
Una volta, mi sembra, la parola "stalker" aveva però un significato un po' più vasto se non diverso, addirittura.
Inquadrandola così, vorrei ricordare comunque un film del 1970 di Jerzy Skolimowski: https://www.youtube.com/watch?v=Ix-L57nUldE
Nella scena finale de "La historia oficial" di Luis Puenzo c'è Gaby - la bimba che Alicia ha creduto sua ma che scopre essere figlia di desaparecidos - che intona come filastrocca questa splendida canzone...
http://www.dailymotion.com/video/xyl50...
Et à mon sens, il faut absolument le voir...Cordial
Lucien Lane