I Fratelli di Soledad (Noi siam con chi lavora)
LA MORTE ANNUNCIATA DI MARK FRECHETTE:
DA ZABRISKIE POINT ALL'ALTOPIANO DI ASIAGO A NORFOLK
(Gianni Sartori)
Poliziotto: Su le mani!
Sergente: Che giornata!
Quindi si rivolge a Mark per attuare la normale registrazione.
Sergente: Nome?
Mark: Karl Marx
Sergente: come si scrive?
Mark: M-A-R-X
Sulla macchina da scrivere il sergente batte: Carl Marx
(da “Zabriskie Point”)
Le celebrazioni per il Grande Macello Mondiale (1914-1918; 1915-1918 per l'Italia) hanno se non altro consentito la rimessa in circolazione di “Uomini contro”, film profondamente antimilitarista, tratto da “Un anno sull'Altopiano” di Emilio Lussu. Girato sui luoghi storici (Monte Fior, Altopiano di Asiago), Mark Frechette vi interpretava, insieme a Gian Maria Volontè, un giovane ufficiale (prima interventista, ma poi consapevole degli orrori della guerra) che finirà con il solidarizzare apertamente con i soldati... (Continues)
DA ZABRISKIE POINT ALL'ALTOPIANO DI ASIAGO A NORFOLK
(Gianni Sartori)
Poliziotto: Su le mani!
Sergente: Che giornata!
Quindi si rivolge a Mark per attuare la normale registrazione.
Sergente: Nome?
Mark: Karl Marx
Sergente: come si scrive?
Mark: M-A-R-X
Sulla macchina da scrivere il sergente batte: Carl Marx
(da “Zabriskie Point”)
Le celebrazioni per il Grande Macello Mondiale (1914-1918; 1915-1918 per l'Italia) hanno se non altro consentito la rimessa in circolazione di “Uomini contro”, film profondamente antimilitarista, tratto da “Un anno sull'Altopiano” di Emilio Lussu. Girato sui luoghi storici (Monte Fior, Altopiano di Asiago), Mark Frechette vi interpretava, insieme a Gian Maria Volontè, un giovane ufficiale (prima interventista, ma poi consapevole degli orrori della guerra) che finirà con il solidarizzare apertamente con i soldati... (Continues)
Gianni Sartori 2015/12/10 - 21:56
'O ballo re' pezziente
'E fravecature settentrionali schifano a tutti i meridionali
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/12/10 - 15:43
Gay, marions-nous
[2007]
Parole e musica di Anne Sylvestre
Nell’album intitolato “Bye Mélanco”
Parole e musica di Anne Sylvestre
Nell’album intitolato “Bye Mélanco”
Dites, avez-vous remarqué,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/10 - 14:52
Une sorcière comme les autres
[1973-75]
Parole e musica di Anne Sylvestre
Canzone che dà il titolo al suo disco del 1975
In seguito interpretata anche da altre cantanti, come Pauline Julien, Christiane Stefanski e Jorane
Parole e musica di Anne Sylvestre
Canzone che dà il titolo al suo disco del 1975
In seguito interpretata anche da altre cantanti, come Pauline Julien, Christiane Stefanski e Jorane
S'il vous plaît
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/10 - 13:34
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war, Witches
14/18
[2008]
Parole e musica di Allain Leprest
Canzone interpretata da Jean-Marie Cayrecastel, in arte JeHaN
Leprest scrisse questa canzone l’8 novembre 2008 a Ivry-sur-Seine, nella Marna, dopo aver letto sul giornale della scomparsa dell’ultimo vecchio inglese che aveva combattuto nella Grande Guerra
Malato di un cancro ai polmoni, Allain Leprest si è tolto la vita il 15 agosto 2011…
Ivry-sur-Seine è il comune dove ha voluto che il suo corpo riposasse…
Parole e musica di Allain Leprest
Canzone interpretata da Jean-Marie Cayrecastel, in arte JeHaN
Leprest scrisse questa canzone l’8 novembre 2008 a Ivry-sur-Seine, nella Marna, dopo aver letto sul giornale della scomparsa dell’ultimo vecchio inglese che aveva combattuto nella Grande Guerra
Malato di un cancro ai polmoni, Allain Leprest si è tolto la vita il 15 agosto 2011…
Ivry-sur-Seine è il comune dove ha voluto che il suo corpo riposasse…
Il était des fleurs
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/10 - 11:56
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
Gimme Hope Jo'anna
Grazie x il testo e per i commenti. Ho scoperto qualcosa che davvero ignoravo, e questo mi spingerà in futuro ad approfondire di più i testi anche di quelle canzoni che, solo apparentemente, sembrano innocenti canzonette d'amore... ed invece hanno contenuti davvero notevoli!
marco 2015/12/10 - 11:42
Ne pense plus, dépense!
[2008]
Parole e musica di Yvan Dautin
La canzone che dà il titolo al suo album del 2008
Parole e musica di Yvan Dautin
La canzone che dà il titolo al suo album del 2008
On donne aux pauvres une misère
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/10 - 11:09
Paris ce printemps là
[2007]
Parole di Allain Leprest
Musica di Dominique Grange
Nell’album della Grange intitolato “1968-2008. N'effacez pas nos traces!”, pubblicato nel 2008
Parole di Allain Leprest
Musica di Dominique Grange
Nell’album della Grange intitolato “1968-2008. N'effacez pas nos traces!”, pubblicato nel 2008
Rue des squares de Paris
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/12/10 - 10:11
Song Itineraries:
1968 and surroundings
Εἰρήνη, Χορός Α', 301-345 [La Pace, Coro I, 301-345 / Peace, Chorus I, 301-345]
[421 a.C.]
[421 b.C.]
Testo Greco / Greek Text:
Aristophanes. Aristophanes Comoediae, ed. F.W. Hall and W.M. Geldart, vol. 1. F.W. Hall and W.M. Geldart. Oxford. Clarendon Press, Oxford. 1907.
La Pace
La pace (Εἰρήνη) è una commedia di Aristofane messa in scena nel 421 a.C., in un'epoca a cui fanno da sfondo i tristi eventi della Guerra del Peloponneso.
Nella Pace, il protagonista, Trigeo, dopo un'ardita spedizione celeste, riesce ad allontanare dalla Grecia i venti di guerra, con gran disperazione dei fabbricanti di armi e degli altri mestatori. La commedia riflette il clima di speranza per l'avvenire di quel periodo immediatamente precedente alla stipula della Pace di Nicia del 421 a.C.
Il titolo trae il nome dalla divina Eirene, dea della Pace.
In polemica con gli autori che si conquistavano il favore del pubblico, regalando leccornie prima delle rappresentazioni, Aristofane... (Continues)
[421 b.C.]
Testo Greco / Greek Text:
Aristophanes. Aristophanes Comoediae, ed. F.W. Hall and W.M. Geldart, vol. 1. F.W. Hall and W.M. Geldart. Oxford. Clarendon Press, Oxford. 1907.
La Pace
La pace (Εἰρήνη) è una commedia di Aristofane messa in scena nel 421 a.C., in un'epoca a cui fanno da sfondo i tristi eventi della Guerra del Peloponneso.
Nella Pace, il protagonista, Trigeo, dopo un'ardita spedizione celeste, riesce ad allontanare dalla Grecia i venti di guerra, con gran disperazione dei fabbricanti di armi e degli altri mestatori. La commedia riflette il clima di speranza per l'avvenire di quel periodo immediatamente precedente alla stipula della Pace di Nicia del 421 a.C.
Il titolo trae il nome dalla divina Eirene, dea della Pace.
In polemica con gli autori che si conquistavano il favore del pubblico, regalando leccornie prima delle rappresentazioni, Aristofane... (Continues)
Χορός
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 2015/12/10 - 06:36
Song Itineraries:
From olden times: Songs against war, inside war, around war
Le grand Lustukru
Anonymous
Errata corrige: la raccolta di Botrel che include "Le grand Lustukru" è "Chansons de Jacques-la-Terre (Chansons de Paysans)". La confusione deriva forse dal fatto che alcune pubblicazioni dei primi del 900 riportano canzoni da "Jacques-la-Terre" insieme ad altre da "Jean-la-Vague (Chansons de Marins)"...
B.B. 2015/12/9 - 15:37
La voilà notre Armée
Bellissima e misconosciuta canzone.
Grazie mille per la traduzione, Mme Jeanne Auban Colvieil!
Continui a mandarne!
Un caro saluto
Grazie mille per la traduzione, Mme Jeanne Auban Colvieil!
Continui a mandarne!
Un caro saluto
Bernart Bartleby 2015/12/9 - 14:20
La tua prima luna
Brividi, anni indimenticabili bastava un sacco a pelo e un cielo di stelle
MaxGili 2015/12/9 - 10:49
光輝歲月 [Glorious Years]
It's all awesome
I just love this song so much, the chinese poetic words are so inspiring that I want to give it a try to translate my version of Glory Age.
Hope there will be different versions of translation that expresses the complex and poetic Chinese language.
I just love this song so much, the chinese poetic words are so inspiring that I want to give it a try to translate my version of Glory Age.
Hope there will be different versions of translation that expresses the complex and poetic Chinese language.
THE AGE OF GLORY
(Continues)
(Continues)
Contributed by James Wu 2015/12/9 - 08:28
Almost Cut My Hair
L'interpretazione che io do è questa:
Lui si accorge di avere i capelli lunghi e che gli danno fastidio "it was in my way".
Tuttavia li lascia lunghi e sventola la sua "bandiera da fricchettone" perché, dal momento in cui ha preso parte al movimento hippie e ne è diventato un "simbolo", sente di doverlo fare. Sente di doverlo a tutti gli altri.
Per lo stesso motivo decide di non lasciarsi prendere dalle paranoie e dalla paura (magari dovuta a una sua tendenza ansiogena) e si ripromette di perseguire la serenità spirituale, di trovare la condizione in cui dividere l'importante dal futile, il bene dal male.
Trovo che l'idea di dovere la propria partecipazione a una rivoluzione sia molto poetica. Crosby ci dice: "Non si abbandonano i compagni a metà battaglia, sopratutto se si è uno dei condottieri. Io non lo farò"
Lui si accorge di avere i capelli lunghi e che gli danno fastidio "it was in my way".
Tuttavia li lascia lunghi e sventola la sua "bandiera da fricchettone" perché, dal momento in cui ha preso parte al movimento hippie e ne è diventato un "simbolo", sente di doverlo fare. Sente di doverlo a tutti gli altri.
Per lo stesso motivo decide di non lasciarsi prendere dalle paranoie e dalla paura (magari dovuta a una sua tendenza ansiogena) e si ripromette di perseguire la serenità spirituale, di trovare la condizione in cui dividere l'importante dal futile, il bene dal male.
Trovo che l'idea di dovere la propria partecipazione a una rivoluzione sia molto poetica. Crosby ci dice: "Non si abbandonano i compagni a metà battaglia, sopratutto se si è uno dei condottieri. Io non lo farò"
Carlo 2015/12/9 - 00:37
Yet you may see the meaning of within…
Antiwar Songs Blog
Question: Do you plan to record any anti-war songs? John: All our songs are anti-war. Beatles Press Conference, 1965 In ricordo di John Lennon (9 ottobre 1940 – 8 dicembre 1980)
Antiwar Songs Staff 2015-12-08 21:02:00
Senza paura delle rovine
molto bello, molto bello. E neanche li conoscevo. Beh, immagino che questo sito serva a questo.
Commento non molto costruttivo, ma prendetelo come un grazie. Si trova molta bella musica.
Commento non molto costruttivo, ma prendetelo come un grazie. Si trova molta bella musica.
leoskini 2015/12/8 - 20:11
Viaggiatore leggero
2005
Dedicata a:Alexander Langer sognatore di altri mondi... nel decimo anniversario della sua scomparsa(1995-2005)
Sognava un mondo reso migliore da «mediatori, costruttori di ponti, saltatori di muri, esploratori di frontiera». Quelli che oggi ci mancano, e ne avremmo tanto bisogno. Previde il pericolo di un «impoverimento da cosiddetto benessere». In un convegno ad Assisi, nel Natale del 1994, aveva proposto uno stile di vita meno rampante, meno competitivo.«Voi sapete il motto che Pierre de Coubertin ha riattivato per le Olimpiadi: citius, più veloce, altius, più alto, fortius, più forte. Questo è il messaggio che oggi ci viene dato. Io vi propongo il contrario: lentius, più lento, profundius, più profondo, suavius, più dolce. Con questo motto non si vince nessuna battaglia frontale, però si ottiene un fiato più lungo».
Dedicata a:Alexander Langer sognatore di altri mondi... nel decimo anniversario della sua scomparsa(1995-2005)
Sognava un mondo reso migliore da «mediatori, costruttori di ponti, saltatori di muri, esploratori di frontiera». Quelli che oggi ci mancano, e ne avremmo tanto bisogno. Previde il pericolo di un «impoverimento da cosiddetto benessere». In un convegno ad Assisi, nel Natale del 1994, aveva proposto uno stile di vita meno rampante, meno competitivo.«Voi sapete il motto che Pierre de Coubertin ha riattivato per le Olimpiadi: citius, più veloce, altius, più alto, fortius, più forte. Questo è il messaggio che oggi ci viene dato. Io vi propongo il contrario: lentius, più lento, profundius, più profondo, suavius, più dolce. Con questo motto non si vince nessuna battaglia frontale, però si ottiene un fiato più lungo».
Viaggiatore leggero
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/12/8 - 19:09
Song Itineraries:
Bridges
Splenda il sole
UN RICORDO DI ALEX LANGER VENTI ANNI DOPO
(Gianni Sartori)
CORREVA L'ANN0 1968...
Conobbi Alex Langer nel 1968, all'Isolotto di Firenze dove un prete giudicato troppo di sinistra era stato rimosso dalla sua parrocchia (e sostituito, guarda la combinazione, con un vicentino più accomodante). Don Mazzi riuniva quasi ogni sera la sua comunità di base in alcune “baracche verdi” dove anch'io trovai ospitalità per un paio di notti. Era una sorta di assemblea popolare permanente in cui ognuno poteva intervenire in merito alle problematiche dibattute. Arrivai in autostop, dopo un'incursione a Barbiana. Avevo letto con passione “Lettera ad una professoressa” e speravo di poter incontrare Don Milani, non sapendo che era già morto da circa un anno. Invece Langer quel “profeta di Barbiana” lo aveva conosciuto molto bene (sua la prima traduzione in tedesco di “Lettera ad una professoressa”); mi... (Continues)
(Gianni Sartori)
CORREVA L'ANN0 1968...
Conobbi Alex Langer nel 1968, all'Isolotto di Firenze dove un prete giudicato troppo di sinistra era stato rimosso dalla sua parrocchia (e sostituito, guarda la combinazione, con un vicentino più accomodante). Don Mazzi riuniva quasi ogni sera la sua comunità di base in alcune “baracche verdi” dove anch'io trovai ospitalità per un paio di notti. Era una sorta di assemblea popolare permanente in cui ognuno poteva intervenire in merito alle problematiche dibattute. Arrivai in autostop, dopo un'incursione a Barbiana. Avevo letto con passione “Lettera ad una professoressa” e speravo di poter incontrare Don Milani, non sapendo che era già morto da circa un anno. Invece Langer quel “profeta di Barbiana” lo aveva conosciuto molto bene (sua la prima traduzione in tedesco di “Lettera ad una professoressa”); mi... (Continues)
Gianni Sartori 2015/12/8 - 18:42
La guerra è finita
Chanson italienne – La guerra è finita – Claudio Lolli – 1973
Album "Un uomo in crisi" (1973).
Album "Un uomo in crisi" (1973).
LA GUERRE EST FINIE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/12/8 - 17:59
Nero
[1987]
Testo e musica di Francesco De Gregori
Da "Terra di nessuno"
TERRA DI NESSUNO
di Grasshopper, da DeBaser, recensioni musicali scritte da chi vuole.
Ascoltando questo disco la mia memoria torna al 1987, ad un giovane e già grassoccio obiettore di coscienza, parcheggiato in una biblioteca comunale a scontare 20 mesi di vita da regalare allo Stato, senza aver commesso nessun reato. L'arrivo in biblioteca di una rivista musicale dal titolo che iniziava con "rock" (Rockstar? Rockland? Rock'n roll? Boh, robetta comunque) era attesa con trepidazione un po' da tutti noi, e da me in particolare, ansioso già allora di leggere recensioni, che poi non erano un granché. Una di queste mi dette una vera pugnalata: "Terra di nessuno" di Francesco De Gregori era massacrato senza ritegno, e soprattutto senza nessuna argomentazione, ma solo con una serie di "basta" "è finito" e slogan del genere,... (Continues)
Testo e musica di Francesco De Gregori
Da "Terra di nessuno"
TERRA DI NESSUNO
di Grasshopper, da DeBaser, recensioni musicali scritte da chi vuole.
Ascoltando questo disco la mia memoria torna al 1987, ad un giovane e già grassoccio obiettore di coscienza, parcheggiato in una biblioteca comunale a scontare 20 mesi di vita da regalare allo Stato, senza aver commesso nessun reato. L'arrivo in biblioteca di una rivista musicale dal titolo che iniziava con "rock" (Rockstar? Rockland? Rock'n roll? Boh, robetta comunque) era attesa con trepidazione un po' da tutti noi, e da me in particolare, ansioso già allora di leggere recensioni, che poi non erano un granché. Una di queste mi dette una vera pugnalata: "Terra di nessuno" di Francesco De Gregori era massacrato senza ritegno, e soprattutto senza nessuna argomentazione, ma solo con una serie di "basta" "è finito" e slogan del genere,... (Continues)
Dalla periferia del mondo a quella di una città,
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/12/8 - 17:20
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
San Nicola Varco
2015
Simm sett’ott’enuje
Il canto popolare è spesso associato al lavoro nei campi. Oggi chi lavora nei nostri campi parla lingue di paesi lontani. San Nicola Varco è una frazione del comune di Eboli nella piana del Sele, che oltre ad essere una fermata soppressa della linea ferroviaria, fino a qualche anno fa era il più grande agglomerato di Extracomunitari (la maggior parte nord africani) d’Italia. Grazie all’attuale legge sull’immigrazione gli “ospiti” del ghetto di San Nicola Varco entravano in Italia regolarmente, con un contratto di lavoro firmato da società agricole locali. Non appena mettevano piede nel nostro paese, tali società scomparivano e i malcapitati diventavano automaticamente “immigrati e clandestini” schiacciati dal caporalato e dalla miseria. Prima dell’11 Novembre del 2009 la Regione Campania aveva avviato delle iniziative di integrazione e delle attività di rientro... (Continues)
Simm sett’ott’enuje
Il canto popolare è spesso associato al lavoro nei campi. Oggi chi lavora nei nostri campi parla lingue di paesi lontani. San Nicola Varco è una frazione del comune di Eboli nella piana del Sele, che oltre ad essere una fermata soppressa della linea ferroviaria, fino a qualche anno fa era il più grande agglomerato di Extracomunitari (la maggior parte nord africani) d’Italia. Grazie all’attuale legge sull’immigrazione gli “ospiti” del ghetto di San Nicola Varco entravano in Italia regolarmente, con un contratto di lavoro firmato da società agricole locali. Non appena mettevano piede nel nostro paese, tali società scomparivano e i malcapitati diventavano automaticamente “immigrati e clandestini” schiacciati dal caporalato e dalla miseria. Prima dell’11 Novembre del 2009 la Regione Campania aveva avviato delle iniziative di integrazione e delle attività di rientro... (Continues)
Io rà chesta terra me ne voglio ire
Pè truà furtuna addò fernesce o mare
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/12/8 - 17:07
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Mare nostro (Preghiera laica)
Traduit de l’italien par Olivier Favier. Poème récité par Erri de Luca, sur une chaîne de télévision italienne, au lendemain du naufrage du le 19 avril 2015, qui a fait entre 800 et 900 morts.
dormirajamais.org
dormirajamais.org
PRIÈRE LAÏQUE
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/12/8 - 16:51
Giorgio Gaber: Qualcuno era comunista
Traduit par Olivier Favier da dormirajamais.org
CERTAINS ÉTAIENT COMMUNISTES…
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/12/8 - 16:50
Difendi l'allegria
Traduit par Olivier Favier da dormirajamais.org
Défendre la joie comme une tranchée
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/12/8 - 16:34
E depois do adeus
Traduit par Isabel Violante da dormirajamais.org
Après notre adieu
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/12/8 - 16:29
Non è un film
Les fragments entre crochets sont chantés en wolof. Traduit de l’italien par Olivier Favier.
CECI N’EST PAS UN FILM
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/12/8 - 15:03
People Have The Power
Eagles of Death Metal e U2 insieme live a Parigi all'AccorHotels Arena, noto anche come il Palais Omnisports de Paris Bercy, lanciandosi in una trascinante interpretazione di People Have The Power di Patti Smith
dq82 2015/12/8 - 14:52
Les plages de Normandie
2006
Quelle drôle de Terre!
Quelle drôle de Terre!
Tout près d’ la mer
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/12/8 - 14:36
Elle
secondo me bisognerebbe inserire altro materiale della straordinaria cantante sami Mari Boine Persen, ad esempio "Vuolgge mu mielde Bassivárrái" (Come With Me To The Sacred Mountain): a dream of freedom from Western civilization's oppression of minorities. Mari Boine portrays a woman who tries to escape from the darkness, the bleak conditions of the Sami people after the Norwegian colonization.
https://www.youtube.com/watch?v=umNEnyxxFxE
https://www.youtube.com/watch?v=umNEnyxxFxE
Flavio Poltronieri 2015/12/8 - 10:36
La petite Marseillaise
un peu de traviole, si on la compare à sa grande soeur, moins guerrière et moins sanguinolente aussi (Qu'un sang impur Abreuve nos sillons) voici une nouvelle venue dans la famille "hymnes" : "la petite Marseillaise". A chanter pas trop vite, en douceur. Presqu'une berceuse!
Cette chanson est faite pour être diffusée le plus largement possible. Si seulement elle pouvait remplacer l'autre ...Chantez la partout, en douceur, plutôt qu'en braillant. ET merci de respecter les droits d'auteur.
Paroles : Gérard Guillou Delahaye / Yvon Le Men
Musique: DP (Rouget de l'Isle)
Cette chanson est faite pour être diffusée le plus largement possible. Si seulement elle pouvait remplacer l'autre ...Chantez la partout, en douceur, plutôt qu'en braillant. ET merci de respecter les droits d'auteur.
Paroles : Gérard Guillou Delahaye / Yvon Le Men
Musique: DP (Rouget de l'Isle)
Je te salue p'tit' Marseillaise
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/12/8 - 10:35
Song Itineraries:
Anthems and Anti-Anthems
Nelson Mandela
2006
Quelle drôle de Terre!
Quelle drôle de Terre!
Le jour la nuit
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2015/12/8 - 10:33
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Joan of Arc
Sul Corriere della sera di oggi si legge:
Nel 2011 Benedetto XVI ha voluto ricordare a tutti il grande amore di Giovanna d’Arco per Cristo, per la Madonna e, al di là di tutto, per quella stessa chiesa che la stava mandando al rogo per poi santificarla quasi cinque secoli dopo. I teologi che la condannarono - sono sempre parole di Ratzinger - non ebbero «la carità e l’umiltà di vedere in questa giovane l’azione di Dio». Ma è certo che questa ragazzina anche nel corso dei secoli è stata capita da pochi, fraintesa e reinterpretata da molti, ma soprattutto strumentalizzata da troppi. Giovanna è diventata allo stesso tempo un mito, un simbolo di fazioni contrapposte e, inevitabilmente, anche un’ottima immagine da dare in pasto al mercato. Per esempio, ogni 1° maggio (data non casuale) i conservatori del Front National la celebrano come simbolo nazionalista sotto la sua statua d’oro alle Tuileries... (Continues)
Nel 2011 Benedetto XVI ha voluto ricordare a tutti il grande amore di Giovanna d’Arco per Cristo, per la Madonna e, al di là di tutto, per quella stessa chiesa che la stava mandando al rogo per poi santificarla quasi cinque secoli dopo. I teologi che la condannarono - sono sempre parole di Ratzinger - non ebbero «la carità e l’umiltà di vedere in questa giovane l’azione di Dio». Ma è certo che questa ragazzina anche nel corso dei secoli è stata capita da pochi, fraintesa e reinterpretata da molti, ma soprattutto strumentalizzata da troppi. Giovanna è diventata allo stesso tempo un mito, un simbolo di fazioni contrapposte e, inevitabilmente, anche un’ottima immagine da dare in pasto al mercato. Per esempio, ogni 1° maggio (data non casuale) i conservatori del Front National la celebrano come simbolo nazionalista sotto la sua statua d’oro alle Tuileries... (Continues)
Flavio Poltronieri 2015/12/8 - 10:21
Canzone delle donne della Comune di Parigi
Si, mi piaci te,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2015/12/8 - 09:06
Borghesia
"...E' una canzone molto francese, infatti in quel periodo ascoltavo molto Brassens....se l'avessi rifatta con la PFM come De André ha rifatto "Bocca di Rosa" penso sarebbe venuta fuori molto bene...(Claudio Lolli)
Flavio Poltronieri 2015/12/8 - 08:52
La guerra è finita
Il più triste e angosciato "làlàlà" che una canzone abbia mai contenuto!
Flavio Poltronieri 2015/12/8 - 08:14
Morire di leva
E purtroppo è pure una storia vera!
Questo disco è un capolavoro assoluto e contiene una serie impressionamte di pezzi che ti pigliano alla gola dall'intro musicale della prima canzone "Io ti racconto" fino all'ultima, "La giacca" con la sua esortazione assolutamente antiborghese (come si diceva all'epoca!) di accettazione della marginalità.
Sarà che all'epoca della sua realizzazione io avevo l'età perfetta per immedesimarmi in queste parole, ma ricordo che assieme a "Radici" di Guccini, questo LP mi accompagnò quotidianamente e nonostante Claudio Lolli non lo consideri ai vertici della sua produzione, per me rimane un caposaldo della canzone d'autore italiana.
Questo disco è un capolavoro assoluto e contiene una serie impressionamte di pezzi che ti pigliano alla gola dall'intro musicale della prima canzone "Io ti racconto" fino all'ultima, "La giacca" con la sua esortazione assolutamente antiborghese (come si diceva all'epoca!) di accettazione della marginalità.
Sarà che all'epoca della sua realizzazione io avevo l'età perfetta per immedesimarmi in queste parole, ma ricordo che assieme a "Radici" di Guccini, questo LP mi accompagnò quotidianamente e nonostante Claudio Lolli non lo consideri ai vertici della sua produzione, per me rimane un caposaldo della canzone d'autore italiana.
Flavio Poltronieri 2015/12/8 - 08:12
Ho continuato la mia strada
Ciao a tutti,
anch'io ero presente quella sera come "attrice" della veglia, ricordo come fosse ieri tutta la preparazione e la bellissima serata.
Ero nel Clan/Fuoco TO 10 e ho partecipato anche alla preparazione dei percorsi con Beppe, Giorgio,Piero......
Bellissima esperienza e bellissimi ricordi!!! GRAZIE!!!
Antonella
anch'io ero presente quella sera come "attrice" della veglia, ricordo come fosse ieri tutta la preparazione e la bellissima serata.
Ero nel Clan/Fuoco TO 10 e ho partecipato anche alla preparazione dei percorsi con Beppe, Giorgio,Piero......
Bellissima esperienza e bellissimi ricordi!!! GRAZIE!!!
Antonella
Antonella Ronchegalli 2015/12/7 - 21:19
Schwabenkrieg, oder Die Trommel schlägt
Chanson allemande – Schwabenkrieg, oder Die Trommel schlägt – August Heinrich Hoffmann von Fallersleben – 1836
Poème : August Heinrich Hoffmann von Fallersleben
Musique : Ernst Richter (1808-1879)
Publication dans les Unpolitische Lieder (1841)
La Guerre de Souabe se déroula entre les Habsbourg d'Autriche et les Suisses en 1499 et se conclut par la victoire des Suisses.
Poème : August Heinrich Hoffmann von Fallersleben
Musique : Ernst Richter (1808-1879)
Publication dans les Unpolitische Lieder (1841)
La Guerre de Souabe se déroula entre les Habsbourg d'Autriche et les Suisses en 1499 et se conclut par la victoire des Suisses.
LA GUERRE SOUABE, OU LE TAMBOUR ROULE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/12/7 - 21:12
Salt of the Earth
Io ne ho 51 in piu', ma condivido in pieno l'analisi. Pur non condividendone alcuni eccessi Mike e Keith sono stati i miei compagni di vita
Giorgio G 2015/12/7 - 14:19
Era Natale
Pacchetto di Natale
di Alessandra Daniele
da carmilla online
Ebenezer Scrooge fu svegliato di colpo da un rumore secco e violento di legno spezzato. Aprí gli occhi, e si trovò di fronte una sinistra figura senza volto. Si chinò a raccogliere una delle scarpe accanto al letto, e gliela tirò contro, dicendo:
– Basta con questa stronzata! Tutti gli anni la notte di Natale qualcuno di voi viene a rompermi i coglioni per cercare di farmi entrare nello spirito natalizio. Per tutto il resto dell’anno non ve ne frega un cazzo che io sia uno sfruttatore, anzi mi chiamate “valido rappresentante della piccola e media impresa”, solo a Natale vi coglie questa fregola di provare a redimermi, e venite a raccontarmi che morirò triste e solo, se non mi sbrigherò a comprarmi una badante ucraina. Ma andate affanculo e lasciatemi dormire, fantasmi di merda!
La figura in nero si tolse il casco.
– Quali... (Continues)
di Alessandra Daniele
da carmilla online
Ebenezer Scrooge fu svegliato di colpo da un rumore secco e violento di legno spezzato. Aprí gli occhi, e si trovò di fronte una sinistra figura senza volto. Si chinò a raccogliere una delle scarpe accanto al letto, e gliela tirò contro, dicendo:
– Basta con questa stronzata! Tutti gli anni la notte di Natale qualcuno di voi viene a rompermi i coglioni per cercare di farmi entrare nello spirito natalizio. Per tutto il resto dell’anno non ve ne frega un cazzo che io sia uno sfruttatore, anzi mi chiamate “valido rappresentante della piccola e media impresa”, solo a Natale vi coglie questa fregola di provare a redimermi, e venite a raccontarmi che morirò triste e solo, se non mi sbrigherò a comprarmi una badante ucraina. Ma andate affanculo e lasciatemi dormire, fantasmi di merda!
La figura in nero si tolse il casco.
– Quali... (Continues)
daniela -k.d.- 2015/12/7 - 08:59
Schwabenkrieg, oder Die Trommel schlägt
7 dicembre 2015
LA GUERRA SVEVA [RULLA IL TAMBURO]
(Continues)
(Continues)
2015/12/7 - 05:31
×
ce sont les guerres, la quête d’une vie meilleure ou celle de la gloire
dans tous les cas la conséquence est un exil
exhumée des archives pseudo malicorniennes [les cathédrales de l’industrie, 1986, était destiné à être mon premier album d’auteur, mais la maison de disques en décida autrement …], cette chanson retrouve ici son intention première de simplicité
j’en suis heureux
Gabriel Yacoub