Draft Morning
"Lyrically, it follows a newly recruited soldier from the morning of his induction into the military through to his experiences of combat"
"Through to his experiences of combat" - I'm not sure that can be assumed. The entire song could've been the thoughts of the young man as he lay in bed, the morning he was to enter the army. "Today was the day for action" could reference his thoughts that he should have evaded to the draft. The war sound effects don't necessarily mean he was at war ... you shouldn't take that so literally.
"Through to his experiences of combat" - I'm not sure that can be assumed. The entire song could've been the thoughts of the young man as he lay in bed, the morning he was to enter the army. "Today was the day for action" could reference his thoughts that he should have evaded to the draft. The war sound effects don't necessarily mean he was at war ... you shouldn't take that so literally.
Dave 2015/11/3 - 22:03
Inno dei lavoratori (Canto di guerra)
Chanson italienne (sur l'air de la Marseillaise) – Inno dei lavoratori (Canto di guerra) – Pietro Gori – 1892
Chanson écrite par Pietro Gori dans la prison de San Vittore, à Milan, arrêté pour sa participation à la manifestation du Premier mai pendant lequel, comme il arriva tous les ans dans la décennie 1888-1898, il avait éclaté le énième affrontement dur entre les travailleurs et la police.
Petite évocation de Pietro Gori
(extrait de La leggenda del cavaliere errante dell’anarchia – LA LÉGENDE DU CHEVALIER ERRANT DE L'ANARCHIE – Maria Gisella Catuogno)
« Comment expliquer cette mémoire durable en équilibre instable entre réalité et mythe ? D'abord par la taille nationale et internationale du personnage : Gori tient des conférences et des discours partout en Italie et à l'étranger, parlant de liberté, d'égalité, de lutte contre l'oppression et l'exploitation, de guerre à la guerre... (Continues)
Chanson écrite par Pietro Gori dans la prison de San Vittore, à Milan, arrêté pour sa participation à la manifestation du Premier mai pendant lequel, comme il arriva tous les ans dans la décennie 1888-1898, il avait éclaté le énième affrontement dur entre les travailleurs et la police.
Petite évocation de Pietro Gori
(extrait de La leggenda del cavaliere errante dell’anarchia – LA LÉGENDE DU CHEVALIER ERRANT DE L'ANARCHIE – Maria Gisella Catuogno)
« Comment expliquer cette mémoire durable en équilibre instable entre réalité et mythe ? D'abord par la taille nationale et internationale du personnage : Gori tient des conférences et des discours partout en Italie et à l'étranger, parlant de liberté, d'égalité, de lutte contre l'oppression et l'exploitation, de guerre à la guerre... (Continues)
HYMNE DES TRAVAILLEURS (CHANT DE GUERRE)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/11/3 - 17:55
In memoria di Muḥammad Shihāb
Antiwar Songs Blog
Si chiamava Moammed Sceab Discendente di emiri di nomadi suicida perché non aveva più Patria Amò la Francia e mutò nome Questa poesia di Giuseppe Ungaretti ha quasi cent’anni. Cent’anni sono passati da quando il poeta combatteva e conosceva gli orrori della guerra sul Carso, “scontando la morte vivendo”; in mezzo ai brevi componimenti nel […]
Antiwar Songs Staff 2015-11-03 15:23:00
Finestre di dolore
[1974]
Parole e musica di Francesco de Gregori
Nel terzo album dell’artista, non intitolato, anche noto come “La pecora” dall’immagine in copertina
Tutto si può dire, ma non che il titolo non rispecchi il testo. E una canzone cupa, e anche un po’ pallosetta; è la più lunga del disco, cinque minuti accompagnati dalla sola chitarra, sporca e povera. Nelle tre strofe si susseguono, si autoalimentano immagini evangeliche e riferimenti privati. “Forse non riscriverei, ad esempio, Finestre di dolore. Ci sono dei pezzi che a volte scrivi solo perchè ti mancano tre-quattro minuti per completare un LP.”
(“Francesco De Gregori. Quello che non so, lo so cantare”, di Enrico Deregibus)
Quindi, una canzone che lo stesso autore sconfessa quasi con brutalità…
Eppure a me non dispiace, e ci vedo pure un’attinenza con la CCG, in particolare con il percorso sulla “Guerra del lavoro”… I ragazzi protagonisti... (Continues)
Parole e musica di Francesco de Gregori
Nel terzo album dell’artista, non intitolato, anche noto come “La pecora” dall’immagine in copertina
Tutto si può dire, ma non che il titolo non rispecchi il testo. E una canzone cupa, e anche un po’ pallosetta; è la più lunga del disco, cinque minuti accompagnati dalla sola chitarra, sporca e povera. Nelle tre strofe si susseguono, si autoalimentano immagini evangeliche e riferimenti privati. “Forse non riscriverei, ad esempio, Finestre di dolore. Ci sono dei pezzi che a volte scrivi solo perchè ti mancano tre-quattro minuti per completare un LP.”
(“Francesco De Gregori. Quello che non so, lo so cantare”, di Enrico Deregibus)
Quindi, una canzone che lo stesso autore sconfessa quasi con brutalità…
Eppure a me non dispiace, e ci vedo pure un’attinenza con la CCG, in particolare con il percorso sulla “Guerra del lavoro”… I ragazzi protagonisti... (Continues)
La luce della luna ci trovò sopra il tetto
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/3 - 14:19
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
4 Little Girls
[1997]
Parole e musica di Pantera Saint-Montaigne
Scritta per il documentario “4 Little Girls” diretto dal regista afroamericano Spike Lee e dedicato al Birmingham Sunday, quel terribile 15 settembre 1963 quando a Birmingham, Alabama, i suprematisti bianchi del KKK fecero saltare in aria una chiesa battista sulla 16ma strada, uccidendo 4 bambine e ferendo altri 22 giovanissimi neri.
Parole e musica di Pantera Saint-Montaigne
Scritta per il documentario “4 Little Girls” diretto dal regista afroamericano Spike Lee e dedicato al Birmingham Sunday, quel terribile 15 settembre 1963 quando a Birmingham, Alabama, i suprematisti bianchi del KKK fecero saltare in aria una chiesa battista sulla 16ma strada, uccidendo 4 bambine e ferendo altri 22 giovanissimi neri.
On a sweet September morning in '63
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/3 - 11:01
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Mainline Prosperity Blues
[1965]
Parole e musica di Richard Fariña
Nell’album “Reflections in a Crystal Wind”, con Margarita Mimi Baez Fariña, compagna di Richard e sorella di Joan Baez.
“Mainline Prosperity Blues” - traccia che apre il secondo lato del secondo e ultimo album della coppia (Richard morirà di lì a qualche mese, in un incidente motociclistico accaduto il 30 aprile 1966, mentre si recava a festeggiare il compleanno di Mimi) – è una canzone su quant’è buona la droga (quando è buona) e su quanto sono brutti il lavoro e la società su di esso fondata…
Parole e musica di Richard Fariña
Nell’album “Reflections in a Crystal Wind”, con Margarita Mimi Baez Fariña, compagna di Richard e sorella di Joan Baez.
“Mainline Prosperity Blues” - traccia che apre il secondo lato del secondo e ultimo album della coppia (Richard morirà di lì a qualche mese, in un incidente motociclistico accaduto il 30 aprile 1966, mentre si recava a festeggiare il compleanno di Mimi) – è una canzone su quant’è buona la droga (quando è buona) e su quanto sono brutti il lavoro e la società su di esso fondata…
Good morning, teaspoon
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/3 - 10:27
Song Itineraries:
Mort au Travail / Death to Work
Niente da spartire
[2015]
Album : Pronti a salpare
Album : Pronti a salpare
Tutto quello che dici non è quello che fai
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2015/11/3 - 08:17
If Jesus Met Mohammed
[2006]
From the EP "Holy Wars"
Music and Lyrics by Ed Perrone (BMI)
Copyright © 2006 by Ed Perrone. All rights reserved.
With much of the hatred in the world today (and throughout history!) based on religion, this song wonders if the founders of those religions would actually hate each other. Or would they get along in peace and in harmony?
From the EP "Holy Wars"
Music and Lyrics by Ed Perrone (BMI)
Copyright © 2006 by Ed Perrone. All rights reserved.
With much of the hatred in the world today (and throughout history!) based on religion, this song wonders if the founders of those religions would actually hate each other. Or would they get along in peace and in harmony?
If Jesus met Mohammed
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ed Perrone 2015/11/3 - 07:28
Babilonia
Dedicato alla memoria di Carlo Giuliani e Renato Biagetti
“Babilonia” è un brano dedicato a chi ha lottato per un mondo migliore e non c'è più: per la particolare occasione intervengono Zulù dei 99 Posse e Treble, ex voce e fondatore dei Sud Sound System.
Il pezzo nasce dall’esigenza di realizzare un “manifesto“ sociale nel quale si guarda ad un passato romantico e ribelle dove l’identità e la dignità erano un pilastro fondamentale di ogni uomo e di ogni donna che guardavano ad un altro mondo possibile riflettendo oggi invece su come “Babilonia“ abbia preso il controllo sulla vita di ognuno di noi, facendoci dimenticare i motivi per il quale volevamo un mondo diverso da quello in cui viviamo oggi!
Artisti che non parlano più di realtà, ragazzi che inseguono false promesse politiche, obiettivi che mirano a crescere il proprio profitto ignorando completamente tutto ciò che accade intorno…... (Continues)
“Babilonia” è un brano dedicato a chi ha lottato per un mondo migliore e non c'è più: per la particolare occasione intervengono Zulù dei 99 Posse e Treble, ex voce e fondatore dei Sud Sound System.
Il pezzo nasce dall’esigenza di realizzare un “manifesto“ sociale nel quale si guarda ad un passato romantico e ribelle dove l’identità e la dignità erano un pilastro fondamentale di ogni uomo e di ogni donna che guardavano ad un altro mondo possibile riflettendo oggi invece su come “Babilonia“ abbia preso il controllo sulla vita di ognuno di noi, facendoci dimenticare i motivi per il quale volevamo un mondo diverso da quello in cui viviamo oggi!
Artisti che non parlano più di realtà, ragazzi che inseguono false promesse politiche, obiettivi che mirano a crescere il proprio profitto ignorando completamente tutto ciò che accade intorno…... (Continues)
Treble:
(Continues)
(Continues)
Contributed by Erika 2015/11/2 - 15:03
Em terras de Trás-os-Montes
2 novembre 2015
NELLE TERRE DI TRÁS-OS-MONTES
(Continues)
(Continues)
2015/11/2 - 02:19
Canta camarada
Con colpevole ritardo (quasi un anno...) è stato qui messo in risalto l'intervento di Paulo Rato relativo a questa canzone (con la specifica che il suo italiano non ci sembra per nulla "arrugginito", tutt'altro), ivi compresa la corretta enunciazione di un verso che è stato, di conseguenza, corretto anche nella traduzione italiana. A Paulo Rato, seppure con grosso ritardo, vanno tutti i nostri ringraziamenti non soltanto per le precisazioni storiche e le correzioni, ma anche per la sua testimonianza diretta.
CCG/AWS Staff 2015/11/2 - 01:39
Leaving Beirut
І ми покинули Бейрут, Вілла і я. Він попрямував на схід, у напрямку Багдада й решти міст. Я вирушив на північ.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ihor R. 2015/11/1 - 13:39
Bulat Šalvovič Okudžava / Булат Шалвович Oкуджава: Франсуа Вийон (Молитва)
Krzysiek 2015/10/31 - 20:30
Stranamore (pure questo è amore)
Capito qui proprio per capire meglio questo testo, e devo però fare un appunto, a mio avviso: non esistono canzoni "semplici", secondo me, nel significato... o almeno non nella canzone italiana degli anni '70.
Voglio dire: le frasi che Vecchioni qui tira fuori non hanno molto senso se non con citazioni.
Io che sono totalmente ignorante che ne posso sapere di chi sia "Marco"? E perché "Marco"? Non credo sia un caso... perché a Marco l'alba sul Danubio parve fosforo e miele, ad esempio? Il Danubio??? Non posso prenderla come una cosa "semplice" e di immediata comprensione... ovvio che capisco cosa vuole dirmi tutta la strofa in questione, ma i riferimenti ci sono e mi intrigano, proprio perché non li conosco.
"L'uomo è vino" è un'altra cosa che non posso capire se non conosco l'antefatto... e qui nemmeno il senso riesco a cogliere se non conosco questo antefatto.
Idem sulla strofa finale,... (Continues)
Voglio dire: le frasi che Vecchioni qui tira fuori non hanno molto senso se non con citazioni.
Io che sono totalmente ignorante che ne posso sapere di chi sia "Marco"? E perché "Marco"? Non credo sia un caso... perché a Marco l'alba sul Danubio parve fosforo e miele, ad esempio? Il Danubio??? Non posso prenderla come una cosa "semplice" e di immediata comprensione... ovvio che capisco cosa vuole dirmi tutta la strofa in questione, ma i riferimenti ci sono e mi intrigano, proprio perché non li conosco.
"L'uomo è vino" è un'altra cosa che non posso capire se non conosco l'antefatto... e qui nemmeno il senso riesco a cogliere se non conosco questo antefatto.
Idem sulla strofa finale,... (Continues)
Gianmaria Framarin 2015/10/31 - 07:24
×
Chanson populaire (Île-de-France/France de l'ouest/Québec)
Riarrangiamento: Gabriel Yacoub / Malicorne
Arrangement: Gabriel Yacoub / Malicorne
Album: Malicorne II "Le mariage anglais" (1975)
Canto / Chant: Gabriel Yacoub / Marie Sauvet
La fille aux chansons, o Marion s'y promène proviene dal secondo album “numerato” dei Malicorne, Malicorne II ("Le mariage anglais") del 1975, ed è, in assoluto, uno dei brani più impressionanti del gruppo. Anche per la durata, che supera i dieci minuti; ma sono dieci minuti di affresco musicale, dove la melodia tradizionale è stata rielaborata in maniera veramente superba e ipnotica fondendo le armonie antiche con la lezione del progressive allora più moderno, di modo che il brano assume le fattezze di una vera e propria suite. La continua ripetizione dei refrain (“Sur les bords de la France”,... (Continues)